8.30.2008

 

A presto


È una bella immagine, capace di descrivere i miei bisogni primari, e immagino anche quelli dei miei –disgraziati – compagni di viaggio.

Mi manca casa, il suo mare e i suoi colori, i suoi odori e i suoi sapori. Ho solo una decina di giorni per rifarmi, senza correre, senza mai chiedersi che ora sia, sapendo bene che tanto, al mio ritorno, troverò tutto esattamente come l’avevo lasciato, o forse solo peggiorato ancora un po’.

Devo rigenerare le squame, devo mettere un po’ a mollo le membra, devo ricaricare le batterie solari in attesa dell’autunno, che benché qualcuno dica, non sarà affatto caldo. Ora poi che persino gli orsi polari affogano, derubati dei loro ghiacci, dall’ingordigia dell’uomo …

Ecco, non c’è poi molto per cui essere ottimisti, e anche per questo l’urgenza di farsi una birra, a sera, in riva al mare, guardando oltre quel che si riesce a vedere, senza affanni e senza disperazione, ma con la calma che a volte solo il mare, riesce a donarmi.

State bene se potete, a presto.

R.

I commenti saranno moderati, onde evitare l’occupazione abusiva del blog.

Dovrei essere in grado, ogni tanto, di controllare la posta elettronica (guevina@gmail.com) ma non prometto risposta immediata. Risponderò comunque a tutti, come sempre, prima o poi.


8.29.2008

 

Scampato pericolo

Per un attimo ieri ho creduto che il rischio di una guerra civile fosse ormai concreto, ma ora vedo che la Rai e la Lega calcio si sono accordate per i diritti TV, e che quindi sarà possibile vedere il calcio in chiaro. Per fortuna, il pericolo è stato scongiurato. Il malcontento iniziava a serpeggiare.

Nulla di quello che ci capita intorno, è importante. L’importante che tre giorni a settimana, tal volta anche quattro, si possa stare spalmati su un divano a tifare per una squadra o per l’altra, con l’occhio ipnotizzato da un pallone.

Intorno, tanto, le cose andranno lo stesso, malgrado il nostro misero e solitario malcontento, e sotto l’occhio d’ameba di un’opposizione inesistente, alla quale ogni tanto piace fare finta di esistere attraverso dichiarazioni che iniziano sempre con: “sarà possibile dialogare …”

Sarebbe interessantissimo trasmettere al posto di una partita di calcio, magari truccata, una lettura approfondita della riforma scolastica della nuova era barbarica berlusconiana. L’istituzione delle fondazioni, per esempio, che garantiranno l’istruzione privata, la classificazione di utilità dell’istituto dell’istruzione pubblica, suddivisa per aree regionali, il taglio del personale docente, la mancanza totale di investimenti nei veri settori scolastici. Mentre un governo di fascisti riporta la scuola esattamente com’era negli anni 50, (ovvero più di mezzo secolo fa) quello che salta agli occhi è che i bambini avranno nuovamente i voti nelle pagelle e il maestro unico alle elementari.

Se poi vi dicessi che Berlusconi in persona sta finanziando la creazione di una nuova enciclopedia in formato elettronico, da lanciare in TV e sul WEB, sono certa che nemmeno un brivido correrebbe sulla schiena di chi fino a ieri ha patito per il timore di non poter vedere in chiaro il calcio in TV. Eppure è importante se si ha memoria. Ricordate quando dell’utri in campagna elettorale disse che avrebbe riscritto i libri di storia partendo proprio dalla Resistenza? E’ una domanda retorica, e che comunque sarebbe rimasta senza risposta, mentre sono certa che in tanti risponderebbero al quesito su chi vincerà il prossimo campionato, magari mettendoci sopra anche qualche Euro di scommessa.

Concludendo: Rai e Lega Calcio avrebbero raggiunto l'accordo per la cessione dei diritti in chiaro radio e tv dei campionati di serie A e B. La cifra concordata si aggirerebbe sui 27,5 milioni di euro. Le parti sarebbero ancora al lavoro per perfezionare gli aspetti tecnici dell'intesa, che assicurerebbe a Viale Mazzini l'esclusiva sui diritti radiofonici e sulla fascia 13:30-22:30 (quella di Novantesimo minuto), ma non su quella di seconda serata (Domenica sportiva). Un bel sospiro di sollievo.

E nel caso vi fosse chiesti come procedano i morti sul lavoro, state tranquilli, l’Italia non abbassa la media, siamo sempre nell’ordine di uno al giorno. Infatti uno ieri ad Arezzo e uno oggi ad Arcugnano in provincia di Vicenza. L’Italia è ancora saldamente in testa alla classifica Europea. Sto cazzo di campionato, lo vinceremo noi, non ci batte nessuno.

Rita Pani (APOLIDE)


8.28.2008

 

Vena artistica


 

Leggerezza

Sto per andare a trascorrere dieci giorni a casa, in Sardegna. Stamattina pensavo che mi piacerebbe tanto, andare a compiere una leggerezza nel parco marino a protezione integrale dell’isola dell’Asinara, e così, ho chiamato i pompieri; volevo sapere se fosse stato possibile essere accompagnata da una loro motobarca, ma mi hanno detto, che per quel periodo, probabilmente avranno altre cose da fare. Pazienza, magari aspetterò di essere Presidente della Camera.

È un periodo di tappe e scadenze, torno a casa e tra un mesetto compio gli anni. Allora pensavo anche che da grande mi piacerebbe fare l’immobiliarista. È un lavoro faticoso, ogni giorno devi pensare a come fregare le banche e il fisco, oppure andare in continuazione dal notaio per sottoscrivere società fasulle in cui far circolare il danaro, fino a che esso sparisca. È comunque un lavoro che da molte soddisfazioni, compresa quella di poter essere ristretto agli arresti domiciliari, in una villa da 100 mila euro al mese, e la possibilità di trascorrere la tua prigione in spiaggia. Molto meglio che studiare da rapinatore semplice, un lavoro più elegante e pulito, dove si guadagna bene e senza rischio d’essere sparati per eccesso di legittima difesa, dal proprietario dell’esercizio commerciale che si è deciso di rapinare, anche se vale sempre il detto: non si ruba in casa dei ladri. Credo che il ministro della pubblica distruzione, stia pensando di istituire dei nuovi corsi di laurea.

Certo se poi non dovessi riuscire a fare l’immobiliarista, non sarebbe male nemmeno diventare un colaninno. La professione del colaninno è intrigante: lo stato affida agli esperti colaninni, quasi gratis, le aziende che è riuscito a devastare, in modo che possano essere portare alla bancarotta, magari fraudolenta. Il colaninno guadagna tanto danaro pubblico, che lo rende molto ricco col minimo sforzo. Per decreto, il colaninno difficilmente potrà trovarsi ristretto agli arresti domiciliari, ma nel caso la galera sarebbe a Honolulu. Il rischio vale la candela.

Rita Pani (APOLIDE)


8.26.2008

 

Io amo l'Italia, io volo Alitalia

7.000 licenziamenti, se andrà bene. Fallimento se andrà benino. Cessione gratis ai soliti quattro imprenditori che già si mangiarono la Telecom o le Autostrade, se andrà malissimo. Però, prima di tutto, berlusconi pensò allo slogan, preannunciando che sarebbe stato scritto a caratteri cubitali, su ogni aeromobile e in ogni aeroporto. Da qualche parte, comunque, bisognava partire.

A leggere la Gazzetta Ufficiale dello scorso 22 Agosto, però, viene da pensare che lo slogan giusto per il volare italiano, avrebbe dovuto essere: Io sfrutto l’Italia e io volo a spese dell’Italia. Ma chi mai si prende la briga di leggere la Gazzetta Ufficiale, nel mese di Agosto, magari sotto l’ombrellone? Meglio uno degli insulsi giornaletti di berlusconi, che mostrano la famiglia di berlusconi, le case abusive di berlusconi, il ridicolo ometto berlusconi, presidente, marito, padre, nonno, maniaco sessuale, o Gustav von Aschenbach.

Ricordate che scandalo, quando l’allora ministro Mastella insieme al figlio e a Rutelli, prese un volo di stato per presenziare al GP di Formula Uno a Monza? La casta venne impallinata da destra e sinistra in modo bipartisan, ma soprattutto da destra, lo spreco e il privilegio vennero usati in campagna elettorale. Prodi, per evitare ulteriori scandalosi sprechi, mise mano alla normativa, tagliando e riducendo i benefici ai soli casi di comprovata ragione di Stato.

Il 25 Luglio scorso, durante un consiglio dei ministri, questo governo ha provveduto a cancellare le restrizioni apportate da Prodi, scordando di lasciarne traccia, nei sunti da presentare alla stampa, e persino scordando di darne notizia sul sito Internet del Governo. Una norma che appare sulla Gazzetta Ufficiale, che nessuno se non qualche curioso o gli addetti ai lavori, leggeranno mai.

La nuova norma, abbastanza arzigogolata, apre le porte degli aerei di stato, a chiunque rientri nelle grazie non solo dei ministri, ma anche dei sottosegretari, ai quali basterà dichiarare la necessità di avere al seguito “l’accompagnatore”. Ma volendo ci sarebbe anche di peggio: “personale estraneo alla delegazione ma accreditato al seguito della stessa su indicazione dell’Autorità anche in relazione alla natura del viaggio, al rango rivestito dalle personalità trasportate, alle esigenze protocollari ed alle consuetudini, anche di carattere internazionale”.

C’è quel tale, brunetta, che in un impeto di onnipotenza si è auto eletto la Lorella Cuccarini dei ministri, che da la caccia ai fannulloni, che ha creato seri problemi ai donatori di sangue, che pratica dell’autoerotismo guardando le vignette che lo ritraggono ancor più brutto e ridicolo di quanto la natura non l’abbia già scherzato.

C’è quell’altro ministro, che in meno di tre mesi dall’insediamento, è già sul punto di riottenere la linea aerea Roma Albenga.

C’è una compagnia aerea votata al fallimento.

C’è la recessione.

Ci sono sempre i soliti profittatori.

Rita Pani (APOLIDE)


8.25.2008

 

Sicurezza (VERGOGNA)

Sicurezza (VERGOGNA)

Vergogna Se i sindaci sono sceriffi, i vigili urbani sono bounty killer.
Io ricordo che una persona a me cara, quando voleva sottolineare l'ottusità di una persona, diceva:
ha la mentalità del vigile urbano.

Notte d'estate a Termoli... lo sporco negro non molla la merce, viene trascinato sull'asfalto e chiuso nel portabagagli.
C'è da ringraziare solo che i vigili urbani, a differenza dei bounty killer hanno le auto e non i cavalli, sennò temo che l'avrebbero trascinato, fino all'albero più alto fuori dalla città.
Stanno riducendo l'Italia il paese più di merda che ci sia.
Vergogna.
Rita Pani (APOLIDE DI ETNIA SARDA)


 

Sempre più razzismo

Che peccato, che un paio di buzzurri riescano in così poco tempo a demolire la nostra civiltà. E che peccato la nostra colpevole apatia. È un peccato perché questi quattro barbari, offuscano tutto il buono che ancora, a fatica, conserviamo.

N'Dong Alep Merlo è un ragazzo camerunense adottato da una famiglia italiana, che un giorno decide di andare insieme ai suoi amici bianchi, nella piscina comunale di Vercelli. All’ingresso viene fermato da una dipendente che gli chiede i documenti. Il ragazzo si indigna, protesta e chiama la polizia. Lui non ha la cittadinanza italiana per scelta, ma ha in tasca comunque un documento di identità e il permesso di soggiorno. La dipendente della piscina, davanti alle proteste del giovane, spiega che è tenuta a chiedere i documenti “a tutte le persone sospette.” A queste dichiarazioni seguiranno innumerevoli smentite, fino a non riuscire più a capire chi sia il responsabile del tentato apartheid.

E che peccato non sentirci tutti negri in un paese che tende sempre più a “negrizzare” chiunque. Per esempio io non so da dove salti fuori quella donnetta dalla cadenza berlusconiana che è diventato ministro della pubblica distruzione, ma è evidentemente un’accolita del gruppo di buzzurri, capace di ghettizzare persino l’intera categoria degli insegnanti del sud. Secondo lei, questi sottosviluppati, avrebbero bisogno di corsi intensivi d’aggiornamento, per essere al pari dei colleghi nordici/padani.

Colta in fallo, ovviamente la donnetta smentisce, e chissà, magari l’italiota è pure soddisfatto. Perché sicuramente non ricorda come è stato trattato il popolo partenopeo, dal presidente spazzino, che avrebbe mobilitato un esercito di volontari, per insegnare ai baluba, come si getta la spazzatura.

N'Dong Alep Merlo poi, si è rifiutato di entrare in piscina, e con lui anche gli amici suoi. Credo che abbiano sbagliato, io sarei entrata, avrei bevuto qualche birra, mi sarei buttata in acqua e ci avrei pisciato dentro.

Rita Pani (APOLIDE)


8.23.2008

 

Non l'ha detto la TV

È proprio come un tempo, come quando i vecchietti seduti sulle panchine (allora ancora si poteva) sotto un albero in una piazza, discutevano di politica e di vita, e per avvalorare le loro tesi non mancavano di citare la fonte delle loro convinzioni o del loro sapere: “l’ha detto la TV”.

L’ha detto la TV, o forse NON l’ha detto, oggi vale come ieri. Così un tale mi scrive che siccome la TV non si occupa più di Napoli, l’emergenza rifiuti è stata davvero risolta dal miracolo berlusconiano. Va da se, che il fatto che la TV non abbia riportato la notizia di un sindaco leghista, proprietario di un laboratorio lager per cinesi, di fatto renda fasulla la notizia riportata da tanti volenterosi blogger, l’Unità e l’Ansa, anche se quest’ultima ha cercato in tutti modi di risaltare la non colpevolezza del padano affarista.

C’è di che essere contenti, perché la TV non ci ha detto che giovedì scorso, in Francia, c’è stato l’ennesimo incidente nucleare, con una piccola perdita di Uranio. Perdite insignificanti che sia aggirano intorno ai 250 grammi annui. Nessun effetto nefasto né per l’ambiente, né per i dipendenti della centrale. Che volte che siano due etti e mezza di Uranio?

Della crisi russo-georgiana si sa poco o nulla, sebbene la TV non perda occasione di parlarne; solo che la TV italiana è molto vaga, perché ci tiene a spiegare la neutralità del premier nano berlusconi, il quale essendo amico sia di Putin che di bush non vuole prendere posizione, sebbene a lui si debba la mancata carneficina, in quanto è bastata una sua telefonata per risolvere la crisi. Sì questo l’ha detto la TV anche se poi ha scordato di dire che è una cazzata. Comunque Palazzo Chigi per fortuna oggi ha preso posizione con una decisa smentita: “Berlusconi NON ha incontrato, né ospitato Naomi Campbell a Porto Cervo.”

La TV oggi ha lasciato parlare anche il sindaco di Lampedusa; più che un illuminato, un folgorato. Felice ed eccitato come un maniaco sessuale in un ostello per sole ragazze, dichiarava baldanzoso: "Grazie al decreto maroni, ora potrò mettere il filo spinato" ... intorno al campo di concentramento.

In effetti in questo caso la TV avrebbe potuto dire molto di più di quanto non abbia lasciato dire, ma il problema non è quanto viene teletrasmesso, ma il tasso di stupidità di chi sente senza davvero fermarsi ad ascoltare.

Rita Pani (APOLIDE)


8.22.2008

 

50 bambini in un colpo solo

Oh! Guarda! Hanno democratizzato 50 bambini in un colpo solo. Proprio nello stesso momento in cui, gli USA firmano l’accordo con la Polonia per lo scudo antimissile. Proprio nei giorni in cui, bush accusa Putin di aver fatto vittime civili. E per fortuna che Putin ha seguito i consigli di berlusconi, sennò sarebbe stata una carneficina. Ah! Già! Questa era una cazzata.

Cosa non si farebbe per un paio di tubi del gas, per il petrolio, per i papaveri da oppio. Ah! No. I bambini si ammazzano perché i talebani sono brutti cattivi e con la barba, e inoltre obbligano le donne all’uso del burqua.

Vi chiedo solo di fare attenzione alle notizie dei tre militari feriti oggi in Afghanistan. Se ho ragione già da dopodomani non ne sapremo nulla. Perché in periodo fascista, è meglio tacere, è meglio far credere che la guerra sia intelligentissima come tutti i ministri della difesa che da un po’ di tempo a questa parte, si susseguono nel parlamento italiano.

Ha mosso a commozione la morte del balenottero che aveva scambiato uno yacht per la mamma. 50 bambini morti sono semplice propaganda, o semplice contabilità. Dipende da quale ottica si guarda l’imbarbarimento del mondo. E ancora non hanno iniziato a democratizzare nazioni e popoli per fotterli l’acqua, ma non disperiamo. Temo che presto si sentirà la necessità di esportare altra democrazia.

A proposito di democrazia. Per la gioia degli assessori leghisti, piccoli proprietari d’impresa, le guerre producono fame, e la fame porta l’uomo a cercare la sopravvivenza. Aumentano gli sbarchi dei clandestini, che troveranno da sopravvivere in Padania.

Come i 9 cinesi costretti a lavorare giorno e notte, in un capannone sigillato e maleodorante, nel quale non entrava mai la luce del sole, di proprietà di roberto zanetti, assessore della Lega alle Attività produttive e presidente degli artigiani di Cartigliano, comune in provincia di Vicenza. Ovviamente, manco a dirlo, lui non ne sapeva proprio nulla. Chi di noi, avendo un capannone di proprietà e una piccola impresa e la affida ai cinesi, potrebbe mai sospettare, che non si segua lo statuto dei lavoratori?

Rita Pani (APOLIDE)


8.21.2008

 

Certe volte, un mitra ...

Percorri un strada a doppia corsia, in una città. Non c’è molto traffico, ma è una zona molto frequentata. Ci sono i semafori per regolamentare gli attraversamenti pedonali, è verde, ma un vecchio che spinge una bici, arrogante come solo i vecchi sanno essere, decide di attraversare ugualmente.

Il furgone che mi precede rallenta e si ferma, io mi fermo dietro al furgone. Dopo di me sopraggiunge un ragazzo in motorino che vedendo sbucare da davanti al furgone, prima la ruota della bicicletta e poi il vecchio, frena e frena, ma cade rovinosamente sull’asfalto.

Immediatamente metto le doppie frecce, scendo dall’auto e segnalo a chi sopraggiunge di fermarsi. Il ragazzo perde molto sangue da un braccio e la gamba è visibilmente fratturata. Urla e si contorce e mentre parlo col 118 cerco di rassicurarlo. Nel frattempo il conducente del furgone si assicura che nessuno ci travolga. Il vecchio con la bici non si è nemmeno voltato e sembra essere stato inghiottito dai cortili di quei palazzi tutti uguali.

Il ragazzo a terra urla e bestemmia, si contorce, ancora lo tranquillizzo.

Sono china su di lui, quando mi sento picchiettare una spalla. Un omone tutto vestito di nero mi sta chiamando:

“Scusi è caduto da solo?”

“Sì”

“Allora per favore lo tolga dalla strada e sposti la sua macchina che devo passare.”

Non ho nemmeno il tempo per mandarlo a cagare, che risale nel suo SUV BMW a chiusura stagna, dentro il quale immagino possa vivere una colonia di pinguini.

L’uomo del furgone mi guarda, voltiamo le spalle al SUV e aspettiamo l’ambulanza, seguita dai vigili urbani che si sono fatti largo tra i curiosi e la coda delle auto in sosta.

Il vigile mi prega di spostare la macchina per far posto alla sua, guardo dentro il SUV ed espongo il mio dito medio migliore. L’autista del furgone sfoggia un elegante gesto dell’ombrello.

A volte non sarebbe male avere un mitra a portata di mano.

Rita Pani (APOLIDE)


8.20.2008

 

Cimitero hi-tech (continuiamo a farci del male)

Lo dico spesso, ma io resto veramente affascinata dall’evoluzione dell’uomo in stile americano. Qualche tempo fa è venuto a mancare il marito di una mia carissima amica. L’uomo, poveretto, si è spento dopo una lunga malattia. Ho provato a stare vicina alla mia amica per quanto ho potuto, anche nelle tristi occasioni che seguono la morte di un congiunto. Per volontà del marito, la mia amica ha disposto che venisse cremato, e fin qua nulla di strano; strano semmai è stato vedere l’urna cineraria nella mensola della cappa del camino.

Non sapevo che da qualche tempo, anche in Italia, fosse consentito come in America, portare le ceneri a casa. In effetti non tutti i comuni hanno recepito la norma, ma quello in cui risiede la mia amica, sì. Ammetto che la novità mi ha lasciato alquanto perplessa, forse condizionata da molti film americani, nei quali il parente finiva sempre rovinosamente sparso sul pavimento ed aspirato con una potente aspirapolvere, per poi essere sostituito dalla cenere dei sigari. Poi riflettendoci, la cosa mi è parsa assai meno strana di quanto non sembrasse all’inizio. Se non altro perché i controlli per la conservazione delle ceneri sono rigidi e rigide le ammende in caso di mancata integrità dell’urna.

Anche io devo decidermi a scrivere e far autenticare questa mia volontà, perché anche io vorrei essere cremata, primo per non darla vinta ai vermi, e poi anche per risparmiare spazio, combattere l’abusivismo edilizio dei cimiteri, e le tangenti che i parenti devono pagare per trovare un loculo disponibile, insieme a tutte le altre tangenti che si devono pagare ai comuni, come per esempio l’energia elettrica, e l’acqua. Però non sono d’accordo ad essere riportata indietro. Quando uno va, è bene che vada.

Da oggi però, vorrei fare formale richiesta al comune di Torino, perché le mie ceneri venissero conservate presso il Cinerario di Torino, che sarà il primo cimitero hi-tech d’Italia. Le informazioni che di solito venivano scritte su marmo, in lettere di bronzo, saranno sostituite da display, e anche la foto non sarà più di carta, ma un comodo formato JPG. Inoltre avrò diritto ad una home page, consultabile via Internet ed accessibile in qualunque momento anche comodamente da casa. È il fatto di poter aggiornare le informazioni “del profilo” che mi affascina di più di tutto. Chissà, magari si potrà fare anche lo scambio Link, o partecipare a comunità virtuali ultraterrene.

Ma in fondo, se tanto stiamo facendo per distruggere ogni dignità della vita umana, perché non abrogare anche quella della morte?

Rita Pani (APOLIDE)


 

L'Italia è fascista

La gente fa finta di non sapere che è tornato il fascismo; molta gente finge di non ricordare cos’era il fascismo. Noi - quelli della mia generazione - lo hanno studiato sui libri di storia, o hanno avuto la fortuna, di sentirselo raccontare. Oggi possiamo fare finta di non vedere, grazie alla miseria culturale nella quale molti di noi vivono. Qualcuno di noi si consola perché ancora riesce a scrivere su un blog, dichiaratamente comunista; anzi, molti imbecilli mi dicono che il mio blog è la prova che il fascismo non esiste. Probabilmente non sanno quanto poco possa incidere un blog, nel paese delle 3 I, nel quale l’accesso a Internet è riservato a una porzione risibile dei cittadini, e spesso utilizzato dai ragazzini come estensione del nulla in cui vivono quotidianamente.

Si può fare finta che il fascismo non esista, perché ancora molta gente dice “a me la politica non interessa”, oppure si vive la politica come una contrapposizione calcistica. Si può perché è venuta meno la coscienza civile, perché si lascia che tutto scorra in silenzio, o peggio, i più anziani e memori, si adeguano e tornano alla convenienza dell’apparire fascisti.

Ci sono comuni che hanno nelle loro Giunte “assessori alla sicurezza” e, senza vergogna, il fenomeno padano dei sindaci sceriffi, dilaga in tutto il territorio nazionale. E tutto sembra uguale al tempo in cui, c’erano i gerarchi che spesso, non erano altro che opportunisti, delinquenti o semplice feccia, appagata da un paio di stivali, un manganello e un po’ di olio di ricino da somministrare a chiunque non fosse gradito al regime. È uguale. Oggi abbiamo appunto sindaci, assessori o vigili urbani, che in cerca di riscatto fanno a gara per entrare nelle grazie del re nano.

Allora mi racconta Carlo che, stamani su un autobus tre persone non avevano il biglietto. Due extracomunitari, e un candido ragazzo italiano. L’autobus si è fermato in attesa della schedatura di due persone, comunque in possesso della carta d’identità rilasciata dal comune presso il quale vivono. Ma soprattutto mi racconta i commenti della gente, snervata per l’attesa: “bisognerebbe metterli tutti in galera e gettare via la chiave.” Tutti quelli stranieri, ovviamente, perché al candido ragazzo italiano, colpevole di non aver vidimato il biglietto come loro, ovviamente non è stato contestato nulla.

E poi c’è la notizia di un ragazzo di 16 anni, affidato al padre, perché militante in Rifondazione Comunista. Il padre, per chiederne l’affidamento ha fotocopiato e addotto come prova, la fotocopia della tessera del ragazzo.

Il pericolo non è più strisciante, è ormai palese. Siamo in pericolo.

L’unica speranza è che a sinistra si cominci a ragionare su questo, perché è ormai chiaro che continuando questa lotta impari singolarmente, prestissimo verremo braccati. E temo che noi non saremo proprio capaci di liberare il paese un’altra volta. Soccomberemo, magari in silenzio, perché non siamo capaci di unire nemmeno le nostre voci.

Rita Pani (APOLIDE COMUNISTA)


 
Torregaveta 19-07-08: 2 Rom kids drowned...2 bimbi Rom annegati

8.19.2008

 

Prestigiosa Italia


Cresce ancora il prestigio internazionale dell’Italia. Questa volta grazie ad un articolo del settimanale Observer che pubblica anche venti fotografie della famiglia di Violetta e Cristina, le due bambine rom morte questa estate in mare, e i cui cadaveri sono restati esposti per ore in spiaggia, ma fortunatamente senza recare alcun disturbo alla coppia di bagnanti, che imperterrita ha continuato a prendere il sole.

E’ un articolo molto interessante, e uno stralcio è stato pubblicato anche dal Corriere on-line.

Interessante perché aiuta a comprendere a che livello siamo arrivati. Ben oltre sotto il livello di guardia, anche se in Italia ancora si fa di tutto per fingere di non sapere.

Quando scrissi della morte delle due bimbe non postai la foto, per rispetto, e anche perché la più grande che i giornalisti descrissero come giovane donna, in realtà aveva l’età della mia figlia più piccola: 14 anni. Eppure rivendendola oggi sull’Observer, ho avuto lo stesso pensiero: prendere quei due bagnanti, aprirli in due il cranio, e vedere che tipo di imballaggio da impagliatore c’era al posto dei neuroni.

È l’immagine reale del nostro paese, indifferente più che razzista, individualista e meschino. Un paese assai più povero di quanto non sia povero un rom, perché il nostro è semplicemente un paese miserabile, governato da un branco di profittatori, che sotto lo scudo della “sicurezza” non fanno altro che preparare la via al capitalismo per meglio sfruttare l’essere umano.

Che altro sarebbe sennò il “pacchetto sicurezza” che in una manciata di articoli finge di risanare problemi atavici, mentre di fatto sancisce – ancora una volta – che solo agli schiavisti sarà permesso importare e possedere nuovi schiavi.

Ma appunto, quella nella foto è l’Italia, un paese che purtroppo pullula di italiani, che se stanno ridotti alla fame vanno ad incendiare i campi rom, anziché andare a bruciare il governo, e CONFINDUSTRIA, e i ladri, e i profittatori.

Per fortuna, ogni tanto arriva lo straniero, con un suo cronista libero di raccontare anche a noi, quanto schifo faccia il suolo che calpestiamo, e per il quale – purtroppo o per fortuna - continuiamo a lottare.

Rita Pani (APOLIDE)

 

I miei amici scienziati

La ricerca in Italia non esiste, ma fortunatamente i ricercatori inglesi sono prolifici, studiano in modo indefesso, ed ogni tanto pubblicano sulle riviste scientifiche le loro scoperte. Non mi ero ancora abituata all’idea della scoperta scientifica secondo cui, le donne con un seno prosperoso e alte erano risultate le più belle, che ora, quei geni di ricercatori scientifici dell’università di Brunel, se ne escono con una nuova ed incredibile scoperta: “Gli uomini alti, con le spalle larghe, e la vita stretta sono considerati attraenti.”

La cosa sconvolgente di questa ricerca è che per appurare questo, non ci si è basati su semplici opinioni di un campione di donne, ma su un modello matematico che sa «riconoscere» un fisico attraente tenendo conto di 24 parametri, fra cui ampiezza del torace, lunghezza di braccia e gambe, ma anche quella di nuca, braccio e avambraccio.

Sì ci voleva proprio un modello matematico in grado di calcolare che, un vecchio nano, pelato, col busto di balena intorno alla schiena, un sughero impiastricciato di peli (pubici?) sulla testa, tirato dai chirurghi plastici, è meno attraente di un Denzel Washingtown.

Comunque, la ricerca stabilisce l’evolversi dei tempi, perché a dire dei ricercatori, «si spiega così la correlazione tra la forma del corpo e la capacità di attrazione: le proporzioni del corpo, la forma e la statura sono segnali significativi di un buon livello di sviluppo e di buona salute e, di conseguenza, di quanto un individuo possa essere o meno un partner desiderabile ai fini della riproduzione»

Qualche anno fa, era al contrario. Io ricordo mia nonna, che davanti ad un uomo rotondo, con una bella pancia evidente, diceva: “Esti unu bellu giovini! Bellu grassu!” (E’ un bel giovane. Bello e grasso.) La pancia forse non rassicurava ai fini della riproduzione, ma rassicurava sul fatto che mangiava a sufficienza.

Credo che prima o poi, questa bellezza tornerà.

Rita Pani (APOLIDE)


8.18.2008

 

Piccoli grandi miracoli

Siamo abituati, nonostante io mi chieda spesso quale sia l’utilità, a veder scorrere le informazioni della Borsa, i titoli, i loro valori, chi sale e chi scende. Siamo così abituati che ormai, quando ci si incontra per strada dopo il canonico: come stai, ci si perde nelle chiacchiere futili sull’andamento del Nasdaq.

Così oggi ci hanno informato, tabella a tutto schermo, delle ripercussioni dell’esercito sulla criminalità, con tutti i “titoli” in calo, ma con uno straordinario: “stabili le violenze sessuali.” Poi dai uno sguardo ai giornali, e trovi che al sud si spara tra la folla, come nel far west. Un bambino colpito alle spalle, un paio di passanti feriti. Ma è normale, perché al sud i soldati hanno un compito assai più importante. Pattugliare le discariche del miracolo.

Oggi ho appreso che c’è stato anche un altro miglioramento statistico, ovvero i morti sulle strade nell’esodo di ferragosto: “sono stati solo 28 gli incidenti stradali mortali” e se non è un altro miracolo, poco ci manca, infatti il giornalista di Sky TG 24 ha lasciato scivolare un “è anche merito delle nuove norme e dei controlli effettuati dalla Polizia Stradale”.

Questo ha fatto sì però che si compiesse un altro piccolo incanto: l’abbonamento a Sky, qua alla comune scadrà a Maggio, e non verrà più rinnovato.

A Genova 13 teste di cazzo neofasciste hanno aggredito un ragazzo angolano. Il centro della notizia (quasi sparita dalle testate on line, troppo impegnate a parlare dei presunti scippi subiti dagli atleti italiani alle olimpiadi) è che il ragazzo era figlio di un ministro o di un dipendente di un ministero angolano. Non ho capito, se l’intento è quello di renderlo un po’ meno negro, e rimarcare la futilità del gesto; il fatto è che a me questa precisazione mi dice: “Fosse stato clandestino … “

L’unico miracolo che questo governo non è riuscito a fare, è quello di ridare valore ai salari, per cui pare ci aspetti un rientro dalle ferie ancora più gramo. Non ho ben capito se anche chi in ferie non ci è andato farà la fame, ma prima o poi lo capirò. Forse domani quando dovrò andare a fare la spesa.

Rita Pani (APOLIDE)


8.16.2008

 

Roma ladrona. Basta con gli sprechi.

E così, gli italioti votarono per questo governo di nazifascisti. La propaganda narra le gesta del ministro dei ricchi e poveri, la caccia continua al fannullone, i tagli agli sprechi, e bla, bla, bla.

Vi ricordate l’altra volta? C’era un ministro che veniva da Imperia, e che per andare a Roma a faticare, una volta a settimana, doveva fare la lunga strada fino a Genova per poter prendere un aereo per Roma. Il ministro allora chiese ed ottenne una nuova rotta Roma- Albenga, gestita all’epoca dei fatti dall’Alitalia. Non dico che i costi della tratta, utilizzata da scajola e sporadicamente da quei cinque cittadini di Imperia e zone limitrofe, che per urgenze dovevano recarsi a Roma, si dimostrarono a dir poco fallimentari per l’Alitalia. Non so quantificare la perdita, ma fu davvero rilevante.

Poi l’epoca barbarica berlusconiana cessò, e con essa anche la tratta Roma Albenga, gestita da Alitalia.

Ora la barbarie è tornata, e si cerca in tutti i modi, con un finanziamento di un milione di euro (nostri) di ripristinare il servizio di aerotaxi dedicata allo stesso ministro. Personalità di spicco di questo governo, al quale dobbiamo riconoscere il merito di discorsi istituzionali di alto lignaggio, come l’ultimo espresso in occasione dell’inaugurazione della super centrale a carbone (pulito … quasi candido) di Civtavecchia: “Ecco a voi, dopo solo qualche vita umana …”

Ovviamente, dato che non è mai esistita una cordata italiana in grado di risanare l’Alitalia, ed essendo chiaro ormai che il destino della compagnia di bandiera è il fallimento, è iniziata la caccia alla compagnia disposta a gestire la tratta aerea, spacciandola per un’esigenza prioritaria di continuità territoriale.

Rita Pani (APOLIDE)


 

Si fa per scherzare

Ho seguito ieri un pezzetto di telegiornale, uno qualunque. Ero abituata alla tradizione, quindi mi aspettavo le solite immagini di bambini festanti su un bagnasciuga stracolmo di piedi, o un’allegra combriccola intenta ad addentare una fetta d’anguria; la classica lagna sui costi proibitivi dell’ombra fornita da un ombrellone, non ci sarebbe stata male. Invece no. Queste sono cose vecchie, siamo in pieno cambiamento e i telegiornali si evolvono coerentemente.

Quindi al posto del bimbo sorridente, tanto per cambiare, la TV ripropone immagini di repertorio di berlusconi, e il cronista spiega che non è destino che lui faccia solo il nonno nella villa abusiva in Sardegna, ma che il presidente spazzino, ha dovuto indossare i panni del presidente pacificatore per risolvere la crisi russo/georgiana. Proprio così! Secondo quanto dichiarato dal mitomane di Arcore, è merito suo se tutto volge a risoluzione, in quanto “è stato pregato da bush di fare qualche telefonata al suo amico Putin, e anche il presidente francese ha chiesto il suo interessamento.”

Ogni volta che sento un giornalista cadere così in basso, mi chiedo quale sia il prezzo della dignità. Mi pare evidente che debba essere una bella sommetta di danaro, sennò non si spiega. In questi giorni, sono state decine i voli di delegazioni da e per Tiblisi; uno spreco immane di carburante, se si pensa che per risolvere la crisi, sono bastate le telefonate di berlusconi (che immagino non paghi nemmeno la bolletta) e c’è da aggiungere che il nostro ministro degli esteri, mentre divampava un'altra guerra, se ne stava allegramente chiappe al fresco alle Maldive. Ma questo forse, il cronista non lo sa perché non era uno specializzato in gossip.

Devo ribadirlo: il bello di questo governo è che non tace mai. Ogni occasione è buona per parlare alle folle, da un palco o da un balcone, in mezzo ai monti o da una piazza, in occasioni istituzionali, celtiche padane. E così anche bossi ci mette del suo e arringa la folla a Ponte di Legno: “Rimetterò l’ICI.” La verde folla, elmetto cornuto in testa, razza padana superiore esulta: “BRAVOOOO!”

Finalmente la lega ottiene i risultati, dichiara ancora quel che resta di bossi: “Non si vede, ma è chiaro il messaggio che abbiamo dato agli altri popoli. Non venite perché non vi vogliamo.” BRAVOOOO!

Lo stesso giorno in cui un altro superiore padano, ministro degli interni abusivo in una nazione che non riconosce, sciorinava i numeri dell’immigrazione: “Nei primi sette mesi del 2008, gli arrivi di inferiori negri sono aumentate del 7% rispetto al 2008”. Ma ovviamente l’esercito funziona, sebbene anche le violenze sessuali siano pressoché le stesse, e non vi sia stata una sensibile variazione di tendenza rispetto agli altri crimini. Ma siccome l’esercito per le strade funziona, già si pensa ad una proroga.

Se solo queste immagini venissero trasmesse in bianco e nero, raccontate da una voce falsamente elegante, sarebbe ancor più semplice comprendere che questa razza di fascistoidi incapaci, non s’è inventata proprio nulla.

Rita Pani (APOLIDE)


8.15.2008

 

Buon Ferragosto

Vi auguro anche io buon Ferragosto, e no, non andrò da nessuna parte. Non sono usa a pratiche sadomaso, e francamente faccio a meno di farmi calpestare.

Guidate con prudenza, anche se i TIR non viaggeranno, e state tranquilli che dopo le vacanze il governo rimedierà anche alle stragi sulle strade. Intanto hanno provveduto a nominare un Commissario per la A4, ma la prossima iniziativa sarà quella di far viaggiare un caporale dell'esercito in ogni camion.

Mi raccomando, se avete bambini NON fotografateli, potreste rischiare di esser presi per pedofili e venire linciati dalla folla. Non sedetevi nemmeno sui gradini delle chiese, se siete donne e abbronzate. Si rischia il reato di prostituzione.

Rita Pani (APOLIDE)

 

Domanda. (Chi sa qualcosa?)


Qualcuno sa dirmi perché gli atleti italiani alle olimpiadi (anche quelli della razza ariana padana) sventolano un tricolore con sopra scritto FORZA?

Hanno cambiato la Costituzione o le ha prodotte in Cina il prestanome di berlusconi?

R.


8.14.2008

 

La superiorità della razza (padana eh!)

Insonnia e malumore sono brutte compagnie, in queste notti estive. Così tra uno sbuffo di fumo di sigaretta e un sorso di limoncello fatto in casa, ho aperto Internet, con la speranza di trovare qualcosa che mi facesse, almeno, sorridere. E l’ho trovata, eccome se l’ho trovata! Sul sito di Rai News 24.

Insomma borghezio che parla della superiorità della razza padana, soddisfa appieno la mia vena demenziale, e non c’è bisogno nemmeno di ricamarci sopra; borghezio è come il confetto Falqui del Carosello di quando ero bambina: basta la parola!

È il lato positivo di avere un governo fatto di queste personalità: non si lasciano mai sfuggire l’occasione. Agguantano il primo microfono, il primo giornalista che passa e parlano. E questa volta sì, lo fanno per noi, per aiutarci a ritrovare un abbozzo di sorriso, stampato agli angoli della bocca.

Un tale come borghezio che parla di superiorità della razza è demenziale quasi quanto lo sarebbe ascoltare Massimo Moratti che parla della bellezza dell’uomo. È quasi meglio di percepire l’idiozia di gasparri, l’ottusità di calderoli, o i discorsi istituzionali del ministro bossi sull’opportunità di utilizzare il dito medio per sfanculare l’inno (che guarda caso è quello che si suona ogni volta che un esemplare della razza superiore padana, vince una medaglia alle Olimpiadi).

Grazie quindi a tutti coloro che votando questi sacchi di merda, hanno reso possibile tutto questo.

E un ringraziamento anche ai compagni di Famiglia Cristiana, con l’incitamento a continuare a resistere. Ormai oltre al Manifesto non siete rimasti che voi. La prova del vostro impegno comunista, viene dal fatto che giovanardi (un altro tizio di cui prima o poi qualcuno mi spiegherà il perché) è arrivato a darvi dei fascisti. Mi raccomando compagni e monsignori, pugno chiuso e uniti nella lotta.

Rita Pani (APOLIDE)


8.11.2008

 

Cose così

A me piacciono quelle cose non solo italiane che passano così, come un soffio di vento. Una bella immagine di Ottaviano Del Turco, uscito da galera, che si affaccia al balcone a salutare la folla, per esempio. O una dichiarazione di governo, per bocca di gasparri, il diversamente intelligente per antonomasia, che accusa Famiglia Cristiana di cripto comunismo. Quasi meglio della notizia sui miei amici scienziati, che starebbero mettendo appunto il mantello che rende invisibili, o quell’altra, secondo cui si potrebbe creare la vita su Marte, gettandoci il percolato. E altre, molte altre, anche d’estate: i carabinieri nei cantieri per evitare i morti sul lavoro: arresteranno la caduta degli operai dalle impalcature.

In quel covo di comunisti che è la redazione di Famiglia Cristiana, si è scritto che è ora di smetterla con la propaganda, ed occuparsi dei mali del paese che muore.

E devono essere davvero dei terroristi, se vogliono privarci delle ultim’ore sugli avvistamenti dei VIP in vacanza, o sulla condizione cellulitica dei lati B delle vacanziere in bikini, o trikini (che non ho capito se copre solo una tetta, o se invece copre le tette e lascia scoperto il culo). Io, che tanto affascinata fui dal quadranga.

Compagni di Famiglia Cristiana, smettetela di sparare contro questo governo, che tanto ha fatto e tanti sono fatti. La sicurezza era un problema, e dobbiamo ammettere con l’onestà intellettuale che ci appartiene, che è stato risolto. L’esercito per strada, i pogrom e la tolleranza zero hanno sortito l’effetto sperato. Per le strade non ci sono più delinquenti rumeni o zingari, e le vecchiette ora vengono scippate ed ammazzate solo da italiani. Era ora di riprendere possesso del territorio.

Ho letto sul giornale che l’inflazione è aumentata ancora. Fortuna che c’è l’ISTAT a contare, sennò davvero stamattina non mi sarei accorta che per un paio di pezzi di pane, due fettine di manzo, due pacchetti di Fruttapeck gelificante per marmellate, ho speso 17 euro. Un po’ come lo spot di SKY: “qual è la prima domanda che ti fai al mattino? Piove, tira vento o c’è il sole? Per rispondere a questa domanda, sintonizzati sul canale 501, che se ti sforzi per aprire la finestra e guardare fuori, magari ti storpi irrimediabilmente un braccino.”

Intanto? «Se la presidenza francese dell'Ue dovesse decidere di affiancare le forze di Mosca che da anni su mandato internazionale presidiano l'Ossezia del sud, anche l'Italia manderà le sue truppe», ha annunciato il ministro degli Esteri franco frattini in un'intervista alla Stampa. Frattini ha inoltre fatto sapere che, per facilitare una tregua, berlusconi «sta esercitando una moral suasion su Putin basata sulla fiducia personale che intercorre tra di loro»

Come farci mancare un’altra guerra? Non vorremo davvero fare questa figura barbina, tenendo i soldati lontani dai teatri!

Peccato, perché a pensarci bene non è che abbia molta voglia di sorridere. Per esempio, meno di un mese fa a breve distanza una dall’altra, tre centrali nucleari hanno perso acqua leggermente frizzante. La notizia è sparita prestissimo, ricoperta dalla tonnellata di rifiuti tossici che la stampa berlusconiana spaccia come oro colato. Ci pensavo oggi, che per il secondo giorno consecutivo qua intorno i miei vicini hanno raccolto cadaveri integri di piccioni, merli e pipistrelli. Pensavo ai miei fagiolini, secchi sulla pianta ancora verde, ai fichi spariti dal mio albero o mummificati dall’oggi al domani …

Ma davvero dobbiamo aspettare l’autunno caldo, come se ora fosse inverno?

Rita Pani (APOLIDE)


8.10.2008

 

Alla faccia di chi ancora crede



Inoltre, ho passato l'intera mattinata all'aeroporto di Fiumicino, e vi garantisco che non c'era nessun soldato; nemmeno quelli che i telegiornali hanno fatto vedere, nel "big day of security". Che siano stati dirottati tutti nelle discariche di Napoli?
Rita Pani (APOLIDE)

8.08.2008

 

Altro giro, altra guerra

Guarda guarda, un’altra guerra e altri morti da seppellire. Una in più o una in meno, tanto ce ne dimenticheremo presto, così che, se le forze della coalizione (i buoni) sparano addosso a qualche donna e qualche bambino in Afghanistan, la notizia sopravvive solo un momento, confusa tra le altre mille giornaliere che sempre più spesso ci ricordano che siamo in estate e che tutti, comprese le parlamentari, sono in vacanza.

Oggi mi chiedevo: ma se muore un camionista, e fa una strage, è da considerarsi un morto sul lavoro o un profittatore che cerca di estorcere danaro allo Stato? Son domande così, che mi vengono e se ne vanno restando senza risposta.

Ma oggi sappiamo qualcosa in più di ieri, per esempio che saranno meno di 7.000 gli esuberi di Alitalia, e che finalmente si sta trattando con una compagnia straniera. Sono notizie che mi rinfrancano, perché ci avevo visto giusto, quando scrivevo che le cordate italiane, qualcuno avrebbe dovuto prenderle sulla schiena, prima che la corda stessa gli venisse legata al collo, magari a Piazzale Loreto.

Mi dicono che certe cose non dovrei scriverle, che non sono politicamente corrette. Sarà.

Forse è più politicamente corretto avvisare che ogni protesta contro la finanziaria sarà inutile, o meglio “lottare contro la grandine”, anche quando nei piccoli paesi delle montagne padane, le scuole chiuderanno, o forse quando non riusciremo più a campare, e attenderemo il più fortunato di noi, dietro l’angolo per scippargli la social card. D’altronde è la logica di Robin Wood, rubare ai ricchi per dare ai poveri, e siccome coloro che saranno omaggiati dell’elemosina di uno,095 centesimi al giorno, se la caveranno meglio di molti altri … è che oggi la TV e molti giornali ci hanno informato del fatto che nell’ultimo trimestre, il PIL è cresciuto dello 0%. Sì hanno detto proprio che è cresciuto. Qualche burlone di CONFINDUSTRIA ha anche paventato il pericolo di recessione, ma ha detto che “potrebbe”, e il condizionale non da mai la certezza assoluta.

Il resto ormai è olimpiade oppure estate, fortuna che ogni tanto compare la livella.

Rita Pani (APOLIDE)


8.07.2008

 

Lavoratoriiiii ...

Le statistiche sulle morti bianche? Sono fasulle. Manipolate per fare ottenere risarcimenti assicurativi anche alle famiglie di quei lavoratori che perdono la vita sulla strada mentre vanno o tornano dal lavoro.

Avete votato lega eh? State nelle fabbriche pagati con uno sputo e un panino, e avete votato lega? È difficile non dire che queste parole di leghista, vi stanno bene. Certo, poi è peggio pensare a tutte quelle persone schiavizzate, che a capo chino ogni giorno e senza diritti, si recano al lavoro per campare la famiglia. Ma è bene, anzi doveroso, ribadire ogni volta di più, che chi ha votato per questa feccia fascista, ha di fatto legittimato gli stronzi a parlare.

Questo è il risultato dell’idiozia dilagante, di chi ha visto in una massa di barbari con le corna in testa e la camicia verde, la possibilità di tornare ad essere “umano”. Eppure non erano nuovi a questo genere di sortite. Io ricordo quando l’allora ministro della giustizia, di recò in visita al carcere cagliaritano di Buon Cammino, e all’uscita disse che non era un carcere ma un albergo a cinque stelle. Chissà, forse non sapeva dei morti al suo interno, delle condizioni fatiscenti, lui che era abituato ad andare in vacanza, gratis, ospite della colonia penale di Is Arenas, a due passi da un mare incontaminato. (Roma Ladrona)

Così ora scopriamo che i morti sul lavoro sono dei profittatori, dei succhia sangue a tradimento. E ancora si avverte il pericolo per la democrazia, o meglio si ha sentore di quale sia il vero intento di questi farabutti arrivati al potere con una legge “porcata” che diventerà legge “cagata immane” quando a Settembre ci metteranno mano per un ulteriore revisione.

Quest’ultima sortita del barbaro padano, dovrebbe essere chiarificatrice del vero impegno del governo, contro la devastante piaga dei morti sul lavoro, sbattuti in prima pagina solo e soltanto quando la morte trova il senso della strage, e limitata ad un trafiletto quando si presenta come stillicidio quotidiano.

Probabilmente, a breve, sui giornali comparirà la smentita o la rettifica. Sicuramente ancora una volta ci diranno che le parole sono state travisate dai soliti giornalisti comunisti, come accaduto a Civitavecchia, dove un altro ignorante salutò la nuova centrale a carbone (pulito) con enfasi: “Ed eccola, dopo solo qualche vita umana …” E tutto svanirà, relegato all’oblio dell’indifferenza collettiva, e non torneranno queste parole, nemmeno quando ci sarà il prossimo morto quotidiano. Chissà, magari avremo più memoria, alla prossima strage.

Rita Pani (APOLIDE)

8.06.2008

 

Appello

Nel luogo dove lavoro, trovo spesso annunci di volontari che prestano la loro opera come volontari in centri che si occupano di recuperare gli animali abbandonati. Come è noto, questa è pratica abusata dal popolo italiano soprattutto nel periodo estivo.

Poiché so che anche tu sei sensibile a questo problema, ti prego di divulgare il seguente appello:

Anche questo anno, nonostante i continui appelli alla civiltà, il fenomeno dell’abbandono sembra essere in preoccupante aumento. Ci sentiamo pertanto obbligati a rivolgere un appello a chiunque abbia un cuore, o anche solo un bypass coronarico, affinché possa adoprarsi per alleggerire le sofferenze di queste bestiole.

In particolare, ultimamente, proprio in coincidenza con il grande esodo agostano, si è verificato un vergognoso incremento di casi di abbandono di militari sulle strade di tutta Italia: cuccioli di Bersagliere, di Paracadutista, di Alpino, di Granatiere, si aggirano spaesati, affamati e assetati nelle periferie delle grandi città.

Pertanto, preghiamo tutti coloro che ne hanno facoltà di non restare inerti e di adottarne un esemplare rivolgendosi presso il centro di raccolta più vicino. Essi sono ottimi animali da compagnia o da battaglione, in molti casi addestrati anche a fare la guardia nonché a eseguire ordini, anche i più stupidi, e sono anche affettuosi e fedeli. Inoltre raramente perdono il pelo. Tutti gli esemplari sono già vaccinati e, volendo, si possono avere già sterilizzati.

Ringraziando anticipatamente, rammentiamo che abbiamo anche bisogno di medicine e cibo per tutti quelli che, meno fortunati, non verranno adottati: quindi sono bene accette anche donazioni di farmaci e razioni K.

dirtyboots

 

Teoricamente la democrazia

Non è stato facile, ma sono riuscita a comprare un po’ di criptonite. Ho dovuto farlo, dopo aver appreso che maroni, doterà i sindaci di superpoteri. Non mi fido. Un giorno andai colloquio con un assessore alla cultura, per organizzare la presentazione del mio libro “Luce”. Lo sventurato allungò la mano per salutarmi e, dopo avermi fatto accomodare, esordì: “Dunque, io non leggo libri … “ Se tanto mi da tanto, non oso pensare come possa usare i superpoteri, un sindaco italiano.

Ho letto ora le notizie flash, un ragazzino arrestato per estorsione, un uomo sprangato per un parcheggio, un ragazzino di 24 anni gambizzato. Ma i soldati della nostra sicurezza hanno comunque effettuato un arresto nella loro prima (e sembra unica) giornata di ronde: Alessandro, che ha spaccato il vetro di un idrante in una stazione. Un criminale in meno sulle nostre strade.

Ebbene, pare che i soldati, spente le telecamere, siano già spariti dai punti caldi delle grandi città. Caldi per via della situazione climatica, ovviamente. Tuttavia non sono stati spostati nelle fabbriche e nei cantieri, come richiesto a più voci dopo aver appreso dal CENSIS che i morti di lavoro, in Italia, sono 8 volte di più dei morti per mano criminale.

A chi importa se questa farsa ci costerà una trentina di milioni di euro? A nessuno, tanto adesso ci penserà Robin Wood a rubare ai ricchi per dare ai poveri un euro al giorno per sopravvivere. Sì la poorcard è una realtà, nonostante si sia rischiato di togliere la pensione sociale agli italiani poveri, per un decreto anti immigrato.

Ecco, ci sono cose sulle quali non ci soffermiamo abbastanza, e che pure sono i veri indicatori dell’abrogazione della democrazia. Quando i fantocci di governo, i servi di berlusconi non eletti dal popolo, ma ingaggiati dal padrone per fare il lavoro sporco parlano, noi abbiamo il dovere di ascoltare e di mandare a memoria. (Anche di agire, ma questa è un’altra storia)

Quando un ministro candidamente dice: “Il nostro intento era di colpire gli extracomunitari” c’è alla base qualcosa di estremamente pericoloso, come quando, con altrettanto candore, un sottosegretario commentando il parere dei tecnici della Camera, sull’incostituzionalità di una norma definita da un altro ministro “anti-precario”, dice che “il governo andrà avanti ugualmente”. Non lo dice soltanto, perché in definitiva quel decreto palesemente anticostituzionale (lesivo dell’articolo 3 della Costituzione) è stato approvato.

Calpestare, sputare sopra, pulirsi il culo con la Costituzione, è sintomo di mancanza di democrazia, perché teoricamente la Costituzione è la somma delle regole del nostro Paese, quelle che stabiliscono i nostri diritti e i nostri doveri. Teoricamente.

Rita Pani (APOLIDE)


8.05.2008

 

Una nuova TV

Sì, si sentiva davvero bisogno di un’altra televisione. Youdem TV, una TV via satellite ma anche locale, su web ma anche sul cellulare. Non una televisione di tipo tradizionale, ma che farà riferimento ai contributi di tutti i cittadini. Insomma una Tv che fa molto Obama.

Sì, ne avevamo davvero bisogno, forse per smettere di bruciare gasolio a vuoto andando in giro con i pullman a raccogliere e firme contro il governo - che non serve a un cazzo - ma almeno si ha come la sensazione d’aver fatto qualcosa. Insomma il solito problema italico, confondere troppo spesso il reale col virtuale, la realtà con la mistificazione.

D’altronde in questo nuovo mondo inconcludente e strampalato, si può dire tutto e il contrario di tutto, senza per questo rischiare di essere additati, come imbecilli o come fascisti. E allora passi pure che per una delle poche stragi italiane per le quali sono stati ingabbiati i responsabili fascisti, il presidente della camera possa dire che è ora di smontare i teoremi dei soliti giudici politicizzati, o il fascista amico suo, che i cittadini hanno eletto sindaco, possa dire che sarebbe il caso di indagare in altre direzioni.

Per questo mi piace l’idea dell’ennesima TV, fatta dai cittadini. Magari mi deciderò anch’io a riscrivere un po’ di storia. Gli anni 70, per esempio, detti gli anni di piombo per via dell’inquinamento delle fabbriche. Le BR acronimo di Bravi Ragazzi, che giravano per strada a sparare alle gambe di chi aveva l’artrosi, e non riusciva a essere ricoverato in tempo per l’intervento alla rotula.

Tanto è così che deve andare, ed è così che va. Il dissenso è racchiuso nella nicchia del Web, sepolto da un’altra montagna di cazzate senza senso, che in un giorno riescono ad ottenere centinaia di commenti, parlando – caso strano - di TV.

Poi i soldati sono per le strade, seguiti dai bravi cronisti e dalle telecamere, e la gente, quella intervistata, ha solo un’opinione: c’è bisogno di sicurezza. Ho visto un soldato che portava a braccetto un vecchietto, in pieno stile boy scout, e la cronista sembrava quasi eccitata. Mi piacerebbe sapere quante persone si voltano quando passano accanto ad un vecchio in difficoltà, quanti si offrono di aiutarlo ad attraversare la strada. Quanti italiani, sui bus e sulle metro si alzano e lasciano il posto a sedere a una persona in difficoltà?

Chissà quando il bravo cronista spiegherà che l’imbarbarimento, e l’inciviltà dilagante è il primo vero focolaio della violenza e dell’insicurezza. Lo so è troppo difficile, perché presuppone una reale autocritica e un’assunzione di responsabilità: operazioni troppo onerose, per questa povera e triste Italia.

Rita Pani (APOLIDE)


8.03.2008

 

Signorina tu mi turbi

Ho paura che se questo governo dovesse durare, noi piccoli blogger disadattati, non avremo più nulla da scrivere. Che aggiungi a commento di notizie come quella della deturpazione apportata al bellissimo quadro del Tiepolo, che fa da sfondo alla sala stampa di Palazzo Chigi? Nulla se non la spiegazione data da quel genio di bonaiuti: «Beh... sì, insomma: quel seno, quel capezzoluccio... Se ci fate caso, finisce esattamente dentro le inquadrature che i tg fanno in occasione delle conferenze stampa». E quindi? «E quindi hanno temuto che tale visione potesse urtare la suscettibilità di qualche telespettatore. Tutto qui».

Non c’è nulla da aggiungere, tutto sarebbe ridondante.
Me li figuro i telespettatori turbati da una tetta, dopo aver assistito su canale 5 alle pose delle veline di turno, che mostrando generosamente il culo, hanno permesso che le si potessero vedere anche le tonsille. O che sia offensivo far vedere una tetta così piccola, ora che si è abituati a quelle mostruosità enormi, gonfiate con materiale plastico?
Io ammetto candidamente il mio limite. Trovo assai oltraggiosa l’esposizione continua di tutti quei deretani, con o senza capelli, con o senza occhiali, con espressioni poco intelligenti o diversamente imbecilli, che spesso coprono la vista del quadro del Tiepolo, e mi piacerebbe protestare, denunciare l’oltraggio al comune senso del pudore, l’oltraggio che ci reca l’esposizione quotidiana di berlusconi, in TV.
Dobbiamo fermare la repentina regressione, o quando avranno finito saremo caduti così in basso, da non poter fare più ritorno.
Metteranno le mutande al David di Michelangelo?
Rita Pani (APOLIDE)

8.02.2008

 

Malavitosi, cazzari e ignoranti.

Continuiamo a sentirci alieni. Permane il dubbio di vivere in un universo parallelo, di essere stati teletrasportati, per dispetto, in un posto assurdo. Ci si sente così ormai ogni giorno, quando si leggono i giornali, che oggi più che mai, sembrano essere testi di arte demenziale, più che strumenti atti all’informazione.
L’Italia è il paese dell’impunità alle quattro più alte cariche dello Stato, le stesse persone che rifiutano di recarsi alla commemorazione dei morti di Bologna; morti per mano fascista. Le più alte cariche dello stato, sono fasciste.
Qualche giorno fa, un amico mi ha detto che nell’ultimo periodo le reti merdaset avevano trasmesso per più volte film su Robin Wood. Ho controllato: è vero. Rete 4, la TV abusiva del presidente del consiglio, l’ha trasmesso 3 volte, una in cartone animato. Come quando in campagna elettorale, partono a giorni alterni i film di Don Camillo e Peppone. Questa è l’Italia.
L’Italia non è un paese governato abusivamente da un gruppo di malavitosi, cazzari e ignoranti. Molto popolo italiano, ha la responsabilità di aver messo nelle mani di un gruppo di malavitosi, cazzari e ignoranti, le sorti del Paese. Ed è bene ricordarlo, ogni tanto, soprattutto quando incontri l’imbecille che con forza rivendica la grande vittoria di non pagare più l’ICI, che di media fa risparmiare una settantina di euro all’anno. Meno tasse per tutti? Meno scuole, meno sanità, meno servizi pubblici. Meno lavoro, meno dignità, meno alimentari.
Tu, che godi per il mancato pagamento dell’ICI, meriti che il capo dei malavitosi, cazzari e ignoranti, ti dica che per risolvere il problema dell’inflazione al 4,1% devi essere ottimista. Meriti anche che ti dica che per risolvere il problema dell’imbarbarimento delle nuove generazioni, detto bullismo, sia sufficiente mandare gli alunni dietro la lavagna.
Questo governo con i suoi ministri è assolutamente rappresentativo degli imbecilli che lo hanno votato; il fascista che porta l’esercito in piazza in previsione di una sommossa popolare che scoppierà. Non per mancanza di libertà, né per la mancanza della democrazia, ma solo per la fame, che prima o poi come la peste, dilagherà. Un ministro alle pari opportunità, che ha avuto in mano un’opportunità in più di altre donne, un ministro al welfare che non sa un cazzo di quello che accade nel suo ministero. Il ministro alla semplificazione … calderoli. Ma soprattutto il ministro della pubblica istruzione da privatizzare, cancellando di fatto scuole e università. Il ministro del grembiule, di un governo del grembiulino, che pare essere assolutamente necessario per risolvere i problemi della scuola italiana. Uno strumento che serve a combattere la diseguaglianza sociale. Il grembiule che rende uguali.
L’imbecillità di un ministro che gongolante ci informa che “sono tante le case di moda, interessate alla creazione dei grembiuli …”
Mi piacerebbe dire che non è una stronzata, non è una battuta, ma è una cosa serissima.
Io me li vedo già i pargoli degli imbecilli fare la fila per indossare la divisa di Dolce e Gabbana, con trasparenze e scollature, con strass negli orli: “Quest’anno si userà una divisa scolastica finto proletario, con riporti in pelle umana sui gomiti, e ampie scollature sulla schiena, mentre Armani, propone una divisa scolastica abbondantemente sopra il ginocchio con accessori comodi ma eleganti.”
Arrivati a questo punto (di non ritorno) credo che l’unica salvezza per i nostri figli, sia quello di evitare che vadano a scuola.
Rita Pani (APOLIDE)

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