4.28.2005

 

Più Casinò per tutti!

Le cose càpitano, si sa. Ci sono cose che invece non dovrebbero capitare, ma accadono; in Italia è quasi normale. I terremoti sono accidenti che accadono, e succede che per imperizia crolli una scuola che uccide una trentina di alunni e qualche maestra.
Succede anche che l’ingegnere progettista venga inquisito come colpevole del disastro, ma càpita che a distanza di due anni l’amministrazione comunale di Larino affidi all’ingegnere Giuseppe La Serra, principale imputato nel processo per la strage, l’incarico di responsabile per la sicurezza dei lavori (1,3 milioni di euro) per la zona artigianale.
Sono notizie che si trovano sparse sui giornali, quasi infilate a tappare un buco qua e là tra le altre cose assai più importanti, quali la propaganda di un governo ridicolo che ha iniziato ad allarmare la società con la triplice profezia: “miseria, terrore e morte”.
Ci si ritrova avvolti nella desolazione più cupa senza nemmeno un impeto di ribellione; i telegiornali di ieri, quasi come se fossero trasmessi a Reti unificate, mostravano un ridicolo ometto di Arcore che dopo tanti anni non ha ancora ben capita cosa sia il Parlamento, agitarsi nell’osannazione di sè stesso, addirittura ho notato che al TG1 la non notizia della misera propaganda del fallito di Arcore è stata affidata a due cronisti, uno palesemente schierato e berlusconiano, l’altro più tecnico, che elencava o meglio biascicava le reazioni dell’opposizione.
Mentre ancora oggi si legge qualche strascico della genialata del ragionier temonti, si inizia a discutere dell’aggiunta miccichè: “Non solo vendere le spiagge, ma la vera ripresa del Sud, si avrà con la costruzione di Casinò, campi da golf, e incrementando un turismo elitario” ... Cito a memoria ...
Ed allora ecco che si torna all’inizio di questo mio post.
La proposta miccichè è assai più in linea con le cose italiane di quanto non fosse la miserabile trovata tremontiana.
Se il comune di Larino affida la sicurezza dei lavori di ricostruzione al principale indagato per la distruzione, perchè non riempire il Sud Italia di Casinò, e ovviamente garantirne la gestione alla criminalità organizzata?
Si potrebbero costruire ben tre o sei Casinò: due in Campania, due in Puglia e Calabria, due in Sicilia ed accontentare camorristi, stiddari, mafiosi, sacracoronitisti, ‘ndrangantisti.
Non ho contemplato la Sardegna, forse perchè noi abbiamo già dato con usurpazione del territorio, turismo elitario, campi da golf, ville abusive e coperte da segreto di Stato, e non abbiamo la mafia, anche se sono ben radicati nel territorio una manica di ex- socialisti craxisti, massoni e democristiani.
Rita Pani (APOLIDE)
PS: mi scuso per aver coniato qualche neologismo e ribadisco il fatto che certi nomi e cognomi non abbisognano della maiuscola.

4.27.2005

 

Upgrade

Il nuovo governo è fatto. E non solo per la nomina a ministro di Miccichè. Nel suo discorso di insediamento, Berlusconi.2.1 ha elencato i punti focali del programma che dovrebbe consentire a questo esecutivo di arrivare a fine legislatura.
Al primo posto, la richiesta di una nuova poltrona da premier, ma non per scaramanzia: la precedente è ormai inutilizzabile a causa dei graffi e delle lacerazioni dell’imbottitura provocate dalle unghie del sottotraccia nel pertinace tentativo di salvarsi le chiappe per almeno un altro anno.
A questo fine sarà dedicato, immediatamente dopo, lo studio di un disegno di legge per schivare l’ennesimo procedimento penale a carico del presidente del Consiglio. Com’è facile evincere, si tratta di una vera innovazione rispetto al recente passato.
Si è poi passati a considerare i buoni risultati ottenuti dal precedente esecutivo di cui, solo per ignoranza, i cittadini ne sono inconsapevoli. Colpa senz’altro di quei due o tre quotidiani che ancora sfuggono al diretto controllo di Berlusconi.2.1
Si avverte, pertanto, l’assoluta esigenza di un trapianto di organi di informazione. In sostanza è emerso che la politica economica del governo, finora è stata incentrata su una serie di misure che, obiettivamente, hanno reso il cittadino più ricco.
Più ricco di necessità. Ma non è il caso di badare tanto ai dettagli.
Tuttavia, si è deciso di rivedere alcune direttive stabilendo, in primis, di studiare nuove misure atte a rilanciare l’economia. Riducendo le tasse, ad esempio. Una politica che già nel recente passato ha pagato, anche in termini elettorali. Del resto, è da inquadrare proprio in quest’ottica la nomina nell’esecutivo del neo vice-premier part-time ex-ministro alle finanze, Tremonti, il quale, uscito dalla porta, è rientrato dalla finestra: un comportamento che ha disorientato più di qualcuno, essendo decisamente più consono al topo d’appartamento che non al ruolo del taccheggiatore.
Per risolvere i problemi delle famiglie, preso comunque atto che gli italiani non hanno saputo gestire adeguatamente la nuova divisa europea, eccettuata una risibile percentuale prossima allo zero, il genio della finanza creativa si era già espresso in favore della stampa della banconota da un Euro in luogo della moneta di metallo. I tempi sono cambiati e l’alternativa, oggi, sarebbe quella di coniare l’Euro di cioccolata. Anche se il massimo sarebbe riuscire ad entrare in possesso di quella miracolosa pozione magica che alcuni stregoni senegalesi vendono a pochi fortunati prescelti. Questo prodigioso composto, spennellato su dei semplici fogli di carta bianca, li tramuta istantaneamente in banconote da cinquecento Euro.
Non solo: anche una semplice applicazione sul cuoio capelluto, dà luogo alla generazione di una prosperosa mucillagine.
E poi, secondo Tremonti, per rilanciare lo sviluppo del sud sarebbe quasi unicamente sufficiente vendere le spiagge. Qualora voleste acquistare un posto al sole, lo stesso Tremonti in persona verrà poi a sistemarvi il lettino e a posizionarvi l’ombrellone.
Molti hanno ironizzato ferocemente su quest’ultima uscita di Tremonti, creando un leggero imbarazzo finanche all’interno dello stesso governo.2.1
Tremonti è stato costretto a rivedere le sue posizioni affermando di esser stato travisato e che, comunque, dopo aver venduto strade ed autostrade, si potrebbe anche vendere le auto blu. O anche solo le ruote.
A proposito di automobili, è arrivata finalmente in Italia l’auto a bordo della quale è stato assassinato Calipari. C’è da dire che, come tempi di consegna, i concessionari americani sono decisamente scadenti. E’ altresì vero che la qualità dei loro carrozzieri rasenta l’eccellenza. L’auto adesso è visibile presso il museo dell’Aeronautica, sezione infortunistica, tra l’aereo abbattuto ad Ustica e la cabinovia abbattuta al Cermis.
E’ un vecchio paese a pezzi, questo qua. Così a pezzi che, sentendo di quella iniziativa volta alla ricerca di circa seicento milioni di persone per far deviare l’orbita del pianeta saltando tutti insieme contemporaneamente, mi sono domandato se invece non potrebbero, costoro, saltare uno alla volta sulle palle di Berlusconi così da fargli cambiare orbita e lasciare in pace la Terra.
E’ poi in uscita la nuova release del Papa: Benedetto 16.4, oltre ad avere gli occhi buoni, essere simpatico e salutare i vicini, adesso cammina, dice mamma e fa pipì. Numerosi gli accessori esclusivi: la papa-jeep, il papa-gatto, la papa-stola, la papa-limonata da accoppiare al papa-bariledibirra. Solo per citarne alcuni.
dirtyboots


 

Non se ne può più

Il passato:
Dal 1978 al 1981 Berlusconi è stato associato alla P2, loggia massonica segreta con finalità eversive, poi dichiarata fuorilegge nel 1981. Le promesse della campagna elettorale del 2001:
Lo svolgersi effettivo di quattro anni di governo:
Dopo aver realizzato quanto sopra citato, e altre cose ancora, quest'uomo ha perso le elezioni regionali, ma resta tenacemente attaccato alla sua poltrona, senza tener conto del chiaro messaggio, DEL CHIARO INVITO POPOLARE A MOLLARE LA PRESA.
Quest'uomo deve tornare a casa. Quest'uomo deve dimettersi.

1816

 

Tutto normale.

Siamo così avulsi nel nulla che diventa sempre più difficile parlare di politica, al punto che sarei tentata di raccontarvi quello che ho sentito a Verissimo, piuttosto che riflettere a ciò che si è detto a Ballarò.
Sembrerebbe più serio il sondaggio della Parodi “Preferite Albano o la Lecciso” (non so quale sia stato il verdetto del pubblico, mi spiace) che il dibattere di quattro politici contemporanei.
Giornata importante oggi. Sono stati nominati poco meno di un centinaio di uomini di Governo, tra vice ministri controllori e sottosegretari, e proprio oggi il malavitoso di Arcore andava in Parlamento a dare le dichiarazioni programmatiche di Collodi, mentre per l’ennesima volta si richiedeva il rinvio a giudizio dello stesso tizio di Arcore per reati quali la frode fiscale, il falso in bilancio l'appropriazione indebita e il riciclaggio.
Ben due ministri della Cosca delle Libertà questa sera dissertavano sulla necessità di tagli alla spesa pubblica, per poter tagliare l’IRAP, e poter aumentare le detrazioni a carico delle famiglie dei lavoratori. Infatti sono stati 72 i nuovi dipendenti del governo a giurare davanti a Ciampi, ovviamente hanno giurato fedeltà alla Repubblica, salvo poi sputare ancora qualche veleno sulla Repubblica stessa.
Tagliare, tagliare, tagliare.
Fortuna che questo l’hanno detto solo oggi, se l’avessero fatto solo l’altro ieri sarebbe stato davvero imbarazzante, perchè il CdA della RAI (ente alimentato dalle tasse dei cittadini italiani) ha pensato bene di regalare 350 milia Euro a Cattaneo, regalia per il lavoro ben svolto.
Ed è tutto normale.
E’ così normale che anche i politici della sinistra, nei rari momenti nei quali potrebbero finalmente parlare chiaro ai cittadini, si limitano a sciorinare numeri e cifre di deficit, dueetre, treesei, quattredue, zerozerouno, citando istituti europei dei quali ricordano a malapena gli acronimi, pensando di rappresentare il popolo che a malapena riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, o trovare un lavoro, o andare dal medico o peggio recarsi in farmacia senza le lacrime agli occhi.
E’ tutto talmente normale che nessuno rizza in piedi dalla sedia quando il ministro alemanno, senza mezzi termini riesce a spiegare cosa sarà della riforma costituzionale: “Si farà, tanto poi ci sarà un referendum abrogativo, e allora si instaurerà una Costituente.”
Riassumendo: un pluri pregiudicato, plurindagato, di fatto malavitoso, ha patteggiato non con i giudici la sua condanna, ma con la lega la nostra, per non perdere la faccia e riuscire ad assestare l’ultimo colpo finale al nostro Paese.
Quando finalmente se ne sarà andato, lui sarà in volo per le Bahams e noi non avremo nemmeno le banane.
Rita Pani (APOLIDE)

4.26.2005

 

Bis! Vendiamo le spiagge? Ed altre amenità

Leggo sul sito satirico TGCom che il padre del bambino Rom, rapito da una casa famiglia dopo essere stato sotratto ai genitori, per sospetti abusi e molestie, sarebbe scappato dall’Italia in Romania perchè non si fida della giustizia italiana, e che si costituirebbe solo a berlusconi, “perchè lui è padre”.
Credo sia un effetto Taormina/Franzoni o peggio il segnale importante del teorema magistratura espresso dal presidente/bis.
Qualcuno dovrebbe avvisare il padre Rom, che berlusconi non è molto affidabile come padre, che giurava il falso sulla testa dei figli, e che le leggi ad personam varate dal suo governo, non contemplavano l’attuazione verso gli extracomunitari peggio ancora se zingari...

Ma parliamo di cose serie. Il Governo. Lo so non fa ridere è abbastanza prevedibile come battuta, ma il Governo, specialmente questo bis, fa già ridere di per sé. Ci mancava solo l’avvento del vice premier tremonti (sic!) per renderlo addirittura esilarante.
Che il ragionier ministro fosse una caricatura di qualcosa, una qualunque, lo sapevano bene in Europa, ma forse ancora per il 2% della nostra popolazione non era chiaro. Ebbene, dopo stasera nessun dubbio sulle qualità amministrative del genio creativo della finanza. Il governo/uno era crollato per le gravi condizioni economiche del Sud Italia (e rovina definitiva della devolution), oggi col Bis si ha la soluzione: “Venderei le spiagge e le strutture balneari ...
Ma perchè vendere signor ministro? Non ci sono vedove da dissanguare pagando parcelle miliardarie a previti?
Come dice? Il demanio non ha padroni? Ma sì che ne ha... In Sardegna c’è un tale che è riuscito pian piano a mangiarsi un bel pezzo di costa per farci una casa dotata di anfiteatro, e si immagini che, in una regione dove la siccità lascia a secco i rubinetti, c’è sempre lo stesso tizio di Arcore che ora vuol costruire anche un laghetto con tanto di isoletta centrale con palmizi.
Non si è inventato nulla, ovviamente, dal momento che l’Imperatore Adriano ci aveva pensato un millennio e rotti fa, ma almeno Adriano era Imperatore, questo al massimo è un impostore di Arcore.
Per onestà intellettuale devo ammettere che c’è qualcosa di nuovo e positivo in questo Bis: la creazione del ministero per la “coesione nazionale” (non è colpa mia se fa ridere) affidato a miccichè (NON FACCIO SATIRA!!! Uffa!!!) che dovrà occuparsi, tra le altre cose, di vigilare sulla lega e l’insano progetto delle riforme. Chi vigilerà su miccichè? Muccioli.
Basta parlare di Governo, ma prima una nota davvero bella e positiva: Le Fosse Ardeatine erano invase da visitatori, per me una bella sorpresa ed una conferma di civiltà. Soprattutto perchè spiccavano molti pullman con targhe tedesche, segno che l’Europa è molto più civile di quanto ci vogliano far credere.

A proposito di tedeschi... Continua l’operazione simpatia dedicata al marketing sull’immagine di Benedetto XVI, che per farsi degli amici ha giustificato un ritardo con i suoi connazionali dichiarandosi italianizzato...
Dopo aver appreso che il Papa mangia e mastica, dopo che è stata celata la verità sulla sua bevanda preferita, (non solo limonata ma limonata e birra insieme – prima o poi la provo-) apprendiamo in diretta speciale RAI 1 che il Papa ha un gatto, che ha salutato i vicini di casa, che il suo sguardo è dolce, che usa una umile jeep bianca, che non voleva essere vittima della ghigliottina dell’elezione.
Immagino che l’operazione simpatia sarà fallimentare.
Personalmente (p e r s o n a l m e n t e) ritengo che se ce lo dipingessero un po’ meno perfetto ma soprattutto un po’ meno, se lo relegassero al semplice ruolo di Papa, forse inizierebbero a guardarlo semplicemente come tale, anche le persone che la pensano come me.
Mi viene un po’ d’orticaria quando sento le idiozie raccontate con tanta enfasi.
Lo sguardo del Papa non è per nulla dolce, con le occhiaie cerchiate di nero come le ha, l’umile jeep bianca è la stessa sulla quale un Papa s’è beccato una pallottola, una miriade di vecchietti soli, vivono con un gatto (persino i miei genitori) e se ghigliottina dovesse cogliermi, non mi spiacerebbe se essa somigliasse ad una dorata vita da Papa.
Non so se abbia molto senso parlare di umiltà con tanto fervore, quando l’umile è un uomo circondato da tanta arte, tanto oro, e tanta pace della bellezza dei luoghi. Stride dinnanzi a tanta povertà relegata dietro un muro ...
Il Papa di tutti, così ce lo vorrebbero presentare, è di tutti, ma di qualcuno lo è un po’ di più. Non si spiegherebbe sennò perchè il giorno del suo insediamento abbia dovuto incontrare il fratello di bush (l’assassino più giovane) berlusconi, ed una ridda di aristocratici anacronistici, vestiti da buffoni, mentre i fedeli, probabilmente quelli veri, stavano ammassati come bestie dietro le transenne ad agitarsi al passaggio dell’umile jeep.
Rita Pani (APOLIDE)

4.25.2005

 

25 Aprile.

A furia di sdoganare i fascisti ed accettare che bastasse una ritinteggiata perchè fossero presentabili, siamo arrivati al revisionismo storico, che ha sdoganato persino chi non si è nemmeno dato una mano di bianco per levarsi la puzza che aveva in dosso.
Così si arriva al 25 Aprile, il giorno della Liberazione, festa nazionale che il governo dell’imbecille di Arcore non è riuscita a cancellare nonostante le insistenze dei ripuliti al governo.
Una volta a scuola ci spiegavano perchè il 25 Aprile era festa, si celebrava la storia e i ricordi, si commemorava chi, anche con la vita ci aveva dato uno dei beni fondamentali: la Libertà.
Oggi è tutto cambiato, sempre per i tinteggiati che ancora puzzano, e per gli imbecilli che ci governano, e così solo una parte delle istituzioni italiane, figlie del 25 Aprile, saranno presenti alle commemorazioni, mentre chi governa andrà a Salò, oppure al mare, nella mia terra usurpata.
Ci sono concetti come “onestà intellettuale” che oggi valgono quanto la “Costituzione”, tanto se guardi da sinistra, poco se invece provieni da destra.
Tutto è diventato lecito, persino l’illecito e quindi ci si può tranquillamente ritrovare a Giuliano di Mezzegra a dipingere svastiche sul portone della Chiesa nella quale è stato appena commemorato benito mussolini.
Tutto è talmente lecito che in Piemonte, (come ben denunciato in un articolo di Giorgio Bocca ) possono presentarsi liste alle elezioni che si chiamano “fascismo e libertà”, tutto è talmente lecito che persino l’oltraggio alla memoria, alla storia, alla democrazia e alla libertà non solo è depenalizzato, ma altresì caldeggiato dalla melma che governa questa povera Italia.
Sono amareggiata, e perchè no? Anche ferita. La mia bimba più piccola si avvicina allo studio della storia moderna in un insulso sussidiario che riduce l’Olocausto in quattro righe, ma fortunatamente è gia stata in visita alle Fosse Ardeatine, e per fortuna ha ancora chi la storia la può raccontare.
Oggi è il 25 Aprile, data storica per la libertà dell’Italia. Giornata in cui si deve ricordare chi è morto per darci la libertà; non nego che ci siano stati morti anche dalla parte di chi la libertà la negava, ma non mi sento male e non mi sentirò mai male per riuscire a piangere da un occhio solo.
Rita Pani (APOLIDE)

4.22.2005

 

Che fa Benedetto? Esce?

Mi premeva informarvi del fatto che io oggi non uscirò da casa.
Non è una notizia rilevante? Lo sospettavo, ma mi adeguavo, dal momento che attendo in ansia le quattro del pomeriggio, orario in cui, abitualmente il Papa se ne torna a casa sua in Piazza Leonina 1, citofonare Ratzinger, con scorta, fotografi e telecamere al seguito.
Se, come previsto, questo dovesse accadere ci sarà probabilmente anche un Porta a Porta dedicato, e Socci, esperto del settore, ci spiegherà il motivo per il quale Sua Santità è restato per tre ore a casa sua.
Siamo tutti vaticanisti, e soprattutto siamo tutti “fan” di questa nuova star mediatica, acclamata dal pubblico sotto il balcone, come se fosse Gigi D’Alessio o Costantino, ma la cosa più importante della quale nemmeno ci rendiamo conto è quanto siamo tutti Cattolici.
I fondamenti del cattolicesimo stanno tutti racchiusi nei dieci comandamenti, quelli che immagino pochi di noi sappiano citare a memoria. Ci provo: non avrai altro Dio al di fuori di me, non nominare il nome di Dio invano, non uccidere, non rubare, onora il padre e la madre, santifica le feste, non desiderare la roba d’altri, non desiderare la donna d’altri, non commettere atti impuri, e non dire falsa testimonianza.
Accipicchia! Sono dieci! Ciò vuol dire che io, proprio io che non sono cattolica ed ho pure una scomunica, essendo divorziata, me li ricordo tutti. Retaggi di un’infanzia passata a scuola dalle Orsoline.
Siamo tutti cattolici, ho sentito persino gente che vanta l’amicizia col Papa, ma siamo sicuri?
Mi piacerebbe fare un sondaggio e vedere quanti dei nuovi cattolici, soprattutto quelli che con sguardo spiritato si offrono alle telecamere vaticane per esprimere la loro gioia e la loro devozione, rispettino le dieci regolette.
Parto da me... Non ho mai ucciso e nemmeno mai rubato, di norma non mento, non desidero la roba d’altri e nemmeno la donna d’altri, essendo donna casualmente eterosessuale... Però ammetto di aver fatto un pensierino su Denzel Washington, ma non vale, credo... Non sta scritto da nessuna parte di non desiderare l’uomo altrui. Sugli atti impuri, non sono innocente. Onoro i miei genitori, ma le feste non le santifico, per esempio a Natale non compro nemmeno il panettone, però ho migliorato perchè quest’anno ho comprato uno stupido cappello rosso con le lucine intermittenti intorno. A Pasqua non compro le uova e le colombe perchè da anni rifiuto di santificare gli introiti economici delle aziende del settore. Non bestemmio, per educazione e rispetto verso coloro che credono, e nemmeno nomino a caso il nome di Budda o Maometto.
In sostanza la realtà è che vivere da buoni cattolici è molto più faticoso che vivere da bravi islamici, e questo nelle innumerevoli dirette televisive dalla Città del Vaticano, non l’ho sentito dire mai.
Non rubare e non dire falsa testimonianza ... Mi ricorda un tizio di Arcore (pregiudicato per i reati citati) affranto e commosso al funerale di Giovanni Paolo II
Non uccidere, non desiderare la roba d’altri, non nominare il nome di Dio invano... L’immagine di bush inginocchiato ad un metro dal catafalco, lui vincitore del guinnes dei primati per esecuzioni di morte durante il governo del Texas, autore di una strage (guerra Santa in nome di Dio) per rubare il petrolio altrui.
E poi la morale sessuale. Verrebbe da ridere a pensare quanti si sono presentati, pii esperti vaticanisti, ferventi cattolici, pie donne folgorate sulla via di Damasco, nei salotti vespiani a dire, dire e raccontare, intenti nell’amplesso sessuale al fine di procreare, nell’unica posizione del missionario. La folla “di formichine felici, che si abbracciavano” nessuno che sbirciava le tettone della moglie del vicino di coda, nemmeno un occhio gettato a folgorare le chiappette sode involte nei jeans stretti della moglie altrui. Tutti puri e tutti pii, persino un insospettabile come Giuliano Ferrara, o quella “nobile aristocratica” redenta, (non ne ricordo il nome) che addirittura vanta il privilegio d’aver cenato col Papa tedesco... E, udite, udite ... “Il Papa mangia lentamente e mastica”.
... Da non credere ...
Sarebbe bello anche provare a pensare quanti di noi signori inaspettatamente così cattolici, vivano secondo i dettami del Vangelo... Ma temo che sarebbe troppo doloroso in quest’epoca nella quale si commerciano gli schiavi, si da la caccia all’extracomunitario, si sfrattano vecchi e malati dagli appartamenti che lo stato s’è venduto, si tagliano i fondi alle associazioni di volontariato, si fanno le guerre per il petrolio, si fanno le guerre per il petrolio, si fanno le guerre per il petrolio, si fanno le guerre per il petrolio, si fanno le guerre per il petrolio........ Si lascia che la fame uccida.
Rita Pani (APOLIDE)

4.20.2005

 

Torno subito!

Il tizio di Arcore è andato da Ciampi per dimettersi. Se a qualcuno venisse in mente di giubilare, è pregato di astenersi, perchè tornerà subito.
Non solo, se qualcuno si aspetta che questo possa cambiare la situazione o dare un’iniezione di fiducia al Paese, si prepari ad essere deluso.
Pare che l’abusivo di Arcore abbia in testa la nuova lista dei nuovi ministri, che non cambierà affatto la linea di governo.
Insomma una farsa alla quale attendevano di assistere Follini e fini, convinti che questo potesse ridare credibilità alle loro persone e ai loro partiti. In sostanza le rassicurazioni alla lega, ci danno per sacrificati, in nome di una devolution che inizia a far tremare anche i cittadini longopadani e non solo. Se verrà attuata la nuova Costituzione, sarà quasi impossibile liberarci dell’aspirante duce, e tentare un recupero di civiltà e democrazia.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Habemus Panzer.

La fede è una questione molto privata, che dovrebbe rimanere tale e cioè abbastanza distante dalla ribalta, ed anche abbastanza rispettata da chi ci si deve aprocciare per forza o per dovere. Ovviamente per Fede non intendo solo il Cattolicesimo, ma ogni religione.
Questo perchè, alla lunga si corre il rischio di esondare senso del ridicolo, come è avvenuto negli ultimi 15 giorni, nei quali per dovere di cronaca o necessità di tacere altre cronache italiane tanto, troppo, si è parlato.
Come preannunciato, la coda di Giovanni Paolo II svanirà domani dietro i dati auditel della fiction trasmessa dalla TV, e a mo’ di stafetta passerà il testimone al Cardinale Joseph Ratzinger.
Esilarante.
Questo pomeriggio ho chiuso il word al quale lavoravo esattamente alle 17 e 45, e nello stesso momento cessavano le note di Beethoven suonate dal maestro Scarpini che mi facevano compagnia, ed ho acceso la televisione, a caso... Il comignolo fumava, indeciso, bianco, grigio? Bianco, forse no, aspettiamo...Le voci dei cronisti di tutte le Reti erano concitate, poi serene, poi apprensive e poi, finalmente spregiudicate: “Ma sì. Diciamolo!! Abbiamo un nuovo Papa.” Fortunatamente le campane sono giunte in soccorso dei giornalisti.
Da citare vespa: "Ci sono migliaia di formiche che corrono impazzite e felici dalle stradine circostanti".
“Sono un umile lavoratore della vigna del Signore...”
E via alle danze.
Il giovane Ratzingher nelle foto in bianco e nero, nelle veci del Papa il venerdì Santo, il cardinale spettinato dal vento che sfogliò il Vangelo.
L’intervista al fratello sacerdote: “Nostro padre lavorava nella gendarmeria...Eravamo poveri, discendenti da una famiglia di agricoltori... Mio fratello a sedici anni venne arruolato nella Luftwaffe...Soldato di contraerea, dopo andammo a studiare, dopo prese i voti.”
Ebbene, nel giro di un paio d’ore la famiglia povera e contadina è divenuta un’antica famiglia di agricoltori, il padre non si limitava a lavorare in una stazione di gendarmeria ma ne era commissario.
Ma la trasformazione più esilarante è quella della biografia contrafatta elargita da Canale 5 (le idiozie di vespa non le riporto perchè mi sono rifiutata di ascoltare):
La famiglia contadina oltre ad essere antica è diventata storica aveva un padre commissario di polizia che odiava Hitler ed insegnò ai figli lo stesso disprezzo, al Cardinale, Papa Benedetto è stato asportato il passato nell’esercito nazista, ed aggiunto a rigor di Rossella (non H’Oara) presente in studio, un fervente attivismo anticomunista. “Il Cardinale odiò i nazisti ed allo stesso modo nel ’68 odiò gli altri regimi....”
E poi, finalmente odo la voce della cronista che si lancia in un Ratzinger, il Cardinal Panzer.
Ho spento poco prima della beatificazione dei suoi amici, Pera, (non in senso di droga) e Buttiglione che, beato, dichiara di aver formato il suo pensiero proprio grazie alle parole di Ratzinger.
Io umilmente mi domando se siano quelle dedicate alla nullità del valore della donna, quelle contro gli omosessuali, quelle contro le coppie di fatto, quelle contro la masturbazione, quelle contro il ...
Rita Pani (APOLIDE)

4.19.2005

 

E’ un mondo fantastico.

Leggo il titolo di una notizia sul sito del tgcom “4 rinvii a giudizio per il SUICIDIO di Roberto Calvi.”
Immagino che sia la sintesi estrema del concetto della libertà di stampa, la libertà di sparare cazzate a raffica essendo anche ben pagati per farlo.
Un po’ come la telecronaca in diretta, di vespa, sull’inizio del concaleve per l’elezione del nuovo Papa. L’ho seguito, in principio sorridendo, alla fine sbellicandomi. E’ divertente stare ad ascoltare le parole che vengono sputate a caso, per coprire silenzi che indurrebbero il telespettatore a cambiar canale. Fortuna vuole che abbia una certa cultura che mi garantisce la capacità di discernere, oppure ora sarei convinta che l’elezione del Papa è un qualcosa di antico “nella storia dell’arte” e che il Cardinale Ratzinger è un direttore d’orchestra deludente.
Già così si espresse bruno vespa, evidentemente deluso dal quasi impercettibile “extra omnes”. Forse pure peggio perchè enfatizzando la sua delusione è riuscito a dichiararla tutta con esempi davvero calzanti: “ci si aspettava qualcosa di diverso, come il pubblico a teatro che sa quando deve applaudire...Come quando ci si aspetta un attacco da un direttore d’orchestra...” [cito a amemoria]
Che avranno mai usato per provare a far fumare il comignolo sul tetto della Cappella Sistina? L’avrà mica respirato?
E’ un mondo fantastico.
Le borse in caduta libera, le banche assaltate da cordate estere, i conti sotto controllo dell’Europa che ci vuole vedere chiaro, un losco personaggio da Arcore che deve essere richiamato da un Presidente della Repubblica per andare in Parlamento a dire come stiamo messi, un losco personaggio da Arcore che non vuole dimettersi prima di aver disintegrato l’unità nazionale, un losco personaggio da Arcore che non molla la sedia perchè deve pagare il pizzo alla Padania, (il pizzo siamo noi), e che si racconta ai cittadini?
Che è un mondo fantastico e, come dice fede, la politica sta vivendo giorni “vivaci” ma il presidente del consiglio riuscirà a rimettere tutto a posto.
E poi i problemi sono altri: chi sarà il prossimo Papa? Lo chiediamo a Socci, lo chiediamo alla gggente, lo chiediamo alla Piazza, quella del Vaticano, ovviamente. Per non parlare della primavera che tarda ad arrivare e che forse nemmeno arriverà. Lascerà direttamente il posto all’estate.
E’ un mondo fantastico, perchè l’italiano non è preoccupato per la riforma costituzionale che porterà il sud in Africa, non è preoccupato delle leggi ad personam, non è nemmeno preoccupato per la crisi economica che ci porterà verso la carestia e l'Argentina, ma è preoccupata ed incazzata perchè le tasse tagliate (anche un euro e cinquanta) è parsa una volgare presa per il culo.
Ma voglio lasciarvi con un po’ di ottimismo... Abbiamo tanti appuntamenti importanti da non mancare.
L’elezione del Papa, la prima uscita domenicale, il primo mese del Papa, il processo Franzoni che riprenderà a Maggio, poi a giugno la dieta per l’estate, poi avremo il caldo ed il pericolo per i vecchi e per i bambini, e l’estate che non sarà mai stata così calda, le vacanze vostre e quelle dei VIP, l’attesa dell’autunno, l’attesa dell’inverno, l’influenza che darà febbre e problemi a vecchi e bambini, l’arrivo del freddo con la prima neve, il Natale e la dieta post festiva....e poi....
Insomma, con tanti problemi che ci stanno, cosa volte che sia una crisi di Governo?
Rita Pani (APOLIDE)

4.17.2005

 

Stronzate molto serie

E’ un insolito e buffo paese il nostro, dove accade tutto e il contrario di tutto, dove la storia è un romanzo scritto a più mani da chi fino a ieri, al massimo, aveva letto Playboy o la posta di Susanna Agnelli su Gente.
Un paese nel quale i ritmi e i tempi sono scanditi dalle ondate emotive stimolate dalla TV, dove il nulla è ossequiato e il Santo ridicolizzato.
E’ un paese dove le cose veramente serie sono invisibili e le stronzate appaiono serie, assai.
L’importante è l’enfasi; bisogna saperla regalare generosamente perchè tutti riescano a vedere ciò che banalmente sarebbe solo una semplice stronzata.

Il Vaticano è ancora protagonista in questi giorni che rischiavano di essere febbrili, per gli accadimenti politici. Vanno a ruba in edicola le figurine l’album e le figurine del Papa, più venduto anche di quello delle “Gilmore Girls” [Una mamma per amica] ed è necessaria l’intervista marchetta sull’eccezionalità dell’evento. Il solito microfono vagante per le vie della città a raccogliere le indimenticabili perle del pio popolo... Pro e contro si appaiano in modo tale che nessuna Rete e nessun giornalista possa essere tacciato di troppo o troppo poco fervore cattolico.
E io ritorno indietro con la memoria, quando miei fratelli scambiavano Rivera per Riva, poi ancora Bettega con Furino, mia figlia maggiore che faceva aderire Lady Oscar, la piccola, Mulan.
Ora il Papa... “ce-l’ho-cel’ho-mi-man-ca-mi-man-ca-ce-l’ho-ce-l’ho”.
Pochi giorni ancora per il Vaticano alla ribalta, con le dirette TV; in diretta l’extra omnes e per favorire la visione mediatica dell’evento prossimo una stufa “canonica” ed una modernizzata, capace di sputare fuori un fumogeno che renda meglio l’idea del bianco e nero.
Che delusione però, nemmeno una schedina TOTIP per poterci tutti dedicare al Papa-scommesse business.

Le cose serie diventano stronzate, dicevo, e viceversa, così un infelice Pasquale Squittieri riesce a dire in una TV (Rai 2): "Il numero dei morti fatti del fascismo nel ventennio è uguale alle vittime fatte dalle brigate rosse negli anni di piombo"
Un fascista al governo (la russa) invece potrebbe apparire immune da trasformismo, ovvero potrebbe sembrare più stronzo che serio, quando annuncia che per il 25 Aprile avrà di meglio da fare che andare a Milano a commemorare. Ed anche i ministri della lega diserteranno...
Ma ora che ci penso, anche le motivazioni non possono in nessun modo trasformarsi in qualcosa di serio: “Non aver ricordato insieme i caduti di Salò”.

Per concludere l’ennesima cosa seria: «Il capo del governo silvio berlusconi ha lasciato Roma proprio nel momento in cui il suo governo attraversa una importante crisi dopo l’uscita di quattro ministri» France Presse, 16 aprile
... è andato al mare ...
Rita Pani (APOLIDE)

4.15.2005

 

Fantapolitica berlusconiana

Che bei tempi quelli in cui una crisi di governo era una cosa seria che faceva pensare e riflettere.Oggi è diverso, oggi tutto assume più un senso del non-sense che però non ga più ridere, anzi, bisognerebbe educarsi alla preoccupazione.
Copio dai giornali le dichiarazioni politiche di un tale che pensa di essere un leader politico:
ROMA - "Comunque, temo che non vi libererete troppo facilmente di me...". Così il premier silvio berlusconi ha sintetizzato il suo stato d'animo in questi momenti di difficoltà del governo, conversando con i giornalisti all'ingresso di Palazzo Grazioli.
Ci sarebbe anche la dichiarazione di ieri, al termine del vertice della cupola di maggioranza, che potrebbe assumere una rilevanza internazionale, per la sua caratura; un gioiello da includere nei futuri testi di “Scienze Politiche” (ammesso che esista ancora dopo la riforma Moratti.
«Io me ne andrei pure, se ci fosse in alternativa a me gente come De Gasperi, Benedetto Croce o Gaetano Salvemini... Purtroppo non c’è neanche un Van Basten in panchina».silvio berlusconi al vertice di governo, 14 aprile.
Ho passato del tempo anche a studiare le altre di oggi, giornata fondamentale per i politologi, per esempio un’altra dichiarazione politicamente forte: “Sono miliardario, non campo di politica, vuol dire che vi manderò una cartolina dalle Bahamas”. [Le Bahamas, perchè per chi non lo sapesse è là che il malavitoso di Arcore nasconde i suoi bottini]
Quindi è questa la nuova politica che ha rinnovato la vecchia, fatta di tavoli di discussione, concertazione, parti sociali a confronto, maggioranza ed opposizione intenti alle discussioni in Parlamento. Tutta roba sorpassata dal nuovo che avanza e che fa dire ad un premier (mi scuso per il termine) che nemmeno sa se andrà da Ciampi, o se riferirà al Parlamento.
Ma in tutto questo nuovo c’è addirittura qualcosa di nuovissimo che nemmeno il più sadico e fantasioso fantapolitico avrebbe mai immaginato:
Mediaset, nella persona di piersilvio berlusconi, sta trattando con silvio perlusconi, presidente del consiglio, uno sgravio dell’IVA per la vendita delle partite nel digitale terrestre. Nel caso in cui il Governo si dimostrasse favorevole alla richiesta di berlusconi, Mediaset potrebbe scegliere se abbassare i prezzi delle partite o invece aumentarle e tenere per se il profitto.
(La seconda che ho detto)
Ho finito l’analisi della neo-politica italiana, e mi congedo ringraziando sentitamente tutti coloro che votando per questa Cosca di mafiosi e piduisti, malfattori di ogni specie (94 parlamentari pregiudicati in Parlamento) hanno reso possibile tutto questo.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Va di moda parlar di Chiesa

Sono sempre stata anticonformista e questo non mi ha giovato, nella vita. Siccome c’è sempre tempo per imparare ho deciso di seguire le mode e quindi parlerò anche io di Chiesa.
Devo fare in fretta, perchè la moda passerà quando dal comignolo installato sul tetto della Cappella Sistina, verrà fuori il fumo bianco.
Le parole “Habemus Papa” segneranno l’inizio della fine di questo momento, quindi non mi resta che correre.
Volevo soffermarmi sulla rilevanza storica di questi momenti e della solerzia dimostrata dalla stampa che ci ha informato di come oggi siano state sorteggiate le camere per i Cardinali, alla locanda Santa Marta.
In vero le abbiamo anche viste, arte povera e letti ad una piazza e mezza, suppongo per poter sostenere la stazza, mai indifferente, dei Cardinali.
La cosa più divertente di questa situazione è stata apprendere che si sono ufficialmente aperte le scommesse, per cui si può puntare una cifra non solo sul prossimo Papa, ma persino sul suo nome.
Giovanni Paolo III e Benedetto sarebbero i favoriti (quindi significa che pagano meno?) mentre sull’identità leggo che oggi “sono volate” le quotazioni del Cardinale Martini.
Tutto questo potrà apparire blasfemo agli occhi di chi già mi ha scritto indignato sui miei precedenti post papali (a proposito, io cestino sempre le e-mail scritte in incivile italiano, per intenderci quelle con gli xchè e i nn, i qdo) e quindi mi urge ricordare che sto citando notizie apprese dagli organi di stampa ufficiali.
La Chiesa va di moda quasi quanto il fascismo, in questo periodo e quindi ecco servita su un piatto d’argento la fiction storica, dopo le Foibe e Hitler, Karol un uomo diventato Papa. Deve ancora andare in onda ma Mediaset ha già trasmesso l’anteprima con interviste agli attori, almeno tre volte.
Mi piace l’attore che interpreterà il giovane Karol, un manzo niente male che, intervistato si domanda quali saranno le reazioni del Papa alla visione del film che tratta di lui....
Ma in post produzione non sarebbe stato meglio tagliare? Me lo domando....
E poi la lista dei papabili.... I nomi sono importanti e io ho deciso di non farli... Ma mi sono informata ed attendo fiduciosa. Un cardinale (ben quotato nel tabellone delle scommesse) fu invischiato nella scomparsa di Manuela Orlandi, ma riuscì ad evitare per sempre le domande della giustizia terrena, un’altro è un moralizzatore che qualche anno fa (post 2000) tentò di far credere che la masturbazione rendesse ciechi, un terzo si adoperò perchè il Sommo Pontefice andasse in visita dal suo caro amico Augusto Pinochet.
Come dicevo va di moda parlare di Chiesa ed allora dirò la mia:
Vorrei un Papa nero, un Africano incazzato e Cristiano che portasse agli uomini la voce della fame dell’Africa, che fosse così nero da ripristinare le torure della Santa Inquisizione per i macellai dei poveri, degli sfruttatori e dei guerrafondai, che brandisse come un machete il suo Pastorale e mozzasse teste potenti. Non so se ne esista uno così, ma se esistesse sarebbe quello che vorrei.
Rita Pani (APOLIDE)

4.14.2005

 

Si fotta l'Italia con tutti gli italiani

La politica italiana va vissuta giorno per giorno, parole come “programma” o “programmatico” oggi non hanno più senso.
All’indomani delle elezioni pareva tutto chiaro e risolto, l’Italia annaspa e va ossigenata, ma i giorni passano e le cose cambiano.
La lettera scritta dal vostro premier al suo secondo, fini, è finita nel cesso, usata probabilmente come carta igienica, nonostante ci fosse scritto (e quindi non fraintendibile) che finalmente si sarebbe dato tutto l’impegno dovuto per arginare la crisi economica e per il Sud del paese.
Le notizie, fino ad oggi, danno certa una poltrona ai “GOV” trombati, storace al ministero per le aree urbane (un ampliamento dei comitati di quartiere?) e la riesumazione del ministero per il mezzogiorno. Data la concordia regnante nella Cosca delle libertà calderoli (il vostro ministro per le riforme e la devastazione) ha avuto fretta di concordare:”Un ministro per il Sud è inutile!”
Martedì, seguendo la trasmissione cabarettistica Ballarò, avevo quasi creduto che il gruppo di Follini potesse sgonfiare le gomme della macchina del premier, visto che per la logica della concordia di governo Tabacci fingeva di non sapere chi fosse il buffo ometto dall’erre moscia che parlava di €uro agli italiani come la mamma racconta la storia di Cappuccetto Rosso ai bimbi.
Politicamente parlando, in Italia il problema resta sempre il solito, non possiamo comprarci la Panda ma il governo fa credere che siamo tutti possessori della Ferrari.
Secondo il ragionier Treconti, giustiziato dal premier all’indomani di una precedente catastrofe elettorale, e promosso a vicepresidente di FI, la spiegazione della impercettibile crisi economica italianaè che “la colpa è dei cinesi”, notoriamente comunisti.
Spronato, il ridicolo ometto, finalmente ammette che magari la crisi è un po’ più impercettibile di una tenue orticaria ed allora ne da una scientifica spiegazione, politicamente valida: “L’italiano è abituato a vagionave con la liva, e non ha capito l’euvo, non ha avuto la testa!”
Riassumendo: la devoluscion non si tocca, o si incazzano i padani. Bisogna fare finta di interessarsi al Sud, e si crea un ministero, e storace non può stare tutto il giorno balle in mano, quindi bisogna inventare una carica anche per lui.
E la politica per l’Italia?
Si fotta L’Italia con tutti gli italiani. (compresi quelli che, votando per questa cosca di malfattori ignoranti, hanno reso possibile tutto questo).
Rita Pani (APOLIDE)

4.11.2005

 

Appello

APPELLO DEI LAICI ITALIANI: LA STAZIONE TERMINI É DI TUTTI
Mandate la vostra a: info@italialaica.it
La decisione di intitolare a Giovanni Paolo II la stazione centrale "Termini" della capitale della repubblica italiana non è che il culmine, davvero eccessivo, di un crescendo di delirio idolatrico da cui l'intera società italiana è investita in questi giorni. Sull'onda di un servilismo e di un'eccitazione mediatica e politica senza precedenti, si smarrisce ogni memoria del carattere laico delle istituzioni, del profondo pluralismo culturale, politico e religioso della società in cui viviamo, del carattere estremamente controverso, perfino
per gli stessi cattolici, dell'eredità del defunto Papa. Si è perso in questi giorni, soprattutto, ogni rispetto per i milioni di cittadini che dissentono dalle opinioni e dalle convinzioni di questo Pontefice.
Riteniamo che, quanto meno, decisioni destinate a segnare a tempo indeterminato il volto di Roma dovrebbero essere assunte solo una volta esaurita l'attuale ondata emotiva.
Le organizzazioni che, tra gli altri, firmano questo appello e che fanno attualmente parte della "Consulta laica" del Comune di Roma, annunciano che, se la decisione di intitolare la stazione Termini a Giovanni Paolo II sarà
confermata, si ritireranno da tale organismo.

 

Rischi e sofferenze

Non so se riuscirò a dare un senso logico ai pensieri, oggi. Quindi mi limiterò a buttare qua e là, qualche notiziola o pensiero sparso.
Per esempio ... Lo saaapeeevateeee?

CAPELLI: IL TRICOLOGO, CHIOMA PREMIER A RISCHIO PER DELUSIONE ELEZIONI
Milano, 7 apr. (Adnkronos Salute) - La delusione per i risultatati ottenuti alle Regionali potrebbe rovinare la 'nuova chioma' del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: ''Se vivra' questo periodo come un momento di stress, fra tre mesi potra' perdere qualche capello''. L'avvertimento al premier, che quest'estate si e' sottoposto ad un autotrapianto, viene dal professor Massimiliano Pazzaglia, dermatologo e tricologo dell'universita' di Bologna. ''Tutto dipendera' da come il presidente vivra' questa situazione'', ha tenuto a precisare lo specialista ai giornalisti, a margine di un incontro oggi a Milano. Ma se per Berlusconi l'esito di questa tornata elettorale ha rappresentato uno stress, ''la perdita e' probabile''. E il momento critico potrebbe essere il mese di luglio: ''Il capello e' subdolo - ha spiegato Pazzaglia - e alle situazioni stressanti reagisce con tre mesi di ritardo''. (Opa/Adnkronos Salute)

Mi hanno redarguito qualche giorno fa alcuni amici giornalisti, mi hanno detto che non dovrei permettermi di *giudicare* l’operato dei professionisti. Penso fosse un modo elegante per dirmi: “Ma chi cazzo credi di essere?”
Nessuno. E loro non sanno quanto questo possa giocare a mio favore. Infatti essendo nessuno posso ancora utilizzare in modo autonomo il mio pensiero.

Per esempio... Avete sentito?
Ieri in tutti i telegiornali è stata usata una frase ad effetto; collegati nell’immancabile diretta dal Vaticano, la frase giornalistica ad effetto era: “E’ mezzogiono, la piazza e piena di fedeli che guardano verso la finestra. Ma oggi la finestra non si aprirà”... Oppure “Oggi la finestra non si è aperta.”
Strano eh?! Incredibile!
Ma infondo è giusto che sia così, la stampa tende a raccontare ciò che c’è bisogno di sentire. Per esempio, nell’ultima settimana grande rilievo ha avuto la *sofferenza*
Ci è stata offerta dal Papa, l’abbiamo vista con tenerezza, tristezza e persino forza. Anche la gggente a me “tanto cara” è stata colpita dalla papale sofferenza, al punto di averla riconosciuta nel tremore della mano, nella fatica della voce, nella rabbia del silenzio, del Papa.
E avevamo bisogno di vedere la gggente che aveva visto la sofferenza per riflettere sul fatto che la gggente e i gggiovani, della sofferenza se ne infischiano quattro volte su cinque.
Quanta pietà per il Papa, ma poi, la vita è un’altra cosa. Barriere architettoniche, parcheggi per invalidi occupati da macchine dei furbi, parcheggi per invalidi indebitamente usati da falsi invalidi, sanità devastata, impossibilità di curarsi, egoismi che tendono a cancellare chi soffre (senza essere Papa) dalla vista e dal cuore, perchè la sofferenza altrui troppo spesso rovina l’idilliaco modus vivendi del moderno uomo incivile...
Retorica? Forse, ma quante volte in un giorno giriamo la faccia dall’altra parte quando incontriamo davvero l’altrui sofferenza?

Finisco di spargere pensieri, con un doveroso ennesimo ringraziamento ai volontari che in questa ultima settimana hanno facilitato lo svolgersi degli eventi romani: in migliaia sono accorsi da tutt’Italia per dare.... Va bene ma le novità sono altre:
per ringraziare tutte le organizzazioni di volontariato che lavorano gratuitamente per chi soffre, il governo taglierà i fondi destinati a loro del 75%.

Rita Pani (APOLIDE)

4.10.2005

 

Polvere di Papa.

Sono gli ultimi spiccioli che restano ancora da prendere dell’evento dell’anno. Morto un Papa a giorni se ne farà un altro e si sa che la TV ingoia e presto digerisce.
Così fermo le ultime briciole di questo Papa che a lungo riuscirà a resistere solo in Polonia, nel ricordo della sua gente.

Voglio chiudere questa lunga parentesi liturgica con una perla che ho fermato nella mia memoria...
Si tratta di una giornalista (quasi certamente RAI) della quale, peccato – non ricordo il nome e nemmeno la testata.
Inviata al carcere di Rebibbia intervista il caso umano, seduto di spalle che assisteva alla trasmissione della cerimonia funebre:
Giornalista: “Lei è polacco?”
Carcerato:”Sì”
Giornalista: “Cosa le ha lasciato questo Papa?”
Carcerato: “La libertà!”

Si dice... Si dice che Giovanni Paolo II abbia fatto dei miracoli; non nego che quasi ci cascavo quando ho letto le dichiarazioni del mafiosetto di Arcore: “Bush d’accordo. Riduzione di truppe in Iraq da Settembre.”
Ma ieri, sepolto il Santo, digerito l’evento, ecco la realtà: “Bush dall’Air Force One: berlusconi d’accordo si resta fino alla fine della missione.”
Chi mente? Mi sono chiesta, e poi mi sono anche risposta: il PdC (P=Pinocchio)

Abbiamo bisogno di Santi ed Eroi, (poeti ne abbiamo abbastanza a giudicare dal numero di libri pubblicati a livelli esponenziali: Alba Parietti, Franco Califano, Costantino Vitagliano, Cristina Parodi, I comici di Zelig, ) far Santi è difficile, eroi invece ne fabbrichiamo e ne fabbricheremo ancora. L’ultimo in ordine di tempo è stato quel Nicola Calipari, che per l’Italia-na ha dato la vita, a differenza di qualche mercenario che oggi, tornato vivo dall' Iraq, fa propaganda di Governo e tiene persino un blog (del quale non metto il link per indignazione) nel quale scrive di pericolo terrorismo in Italia, guerre giuste e nazionalismo, con l’enfasi di un Talebano.

Infine ora che la Polvere del Papa è tornata tra la Polvere ritorneremo a sentir parlare di “Riforme e Costituzione”... Nessuno vi dirà che la nuova Costituzione è il prezzo da pagare per una poltrona comoda che salva dal carcere un uomo solo o tiene al governo una forza fascista... Nessuno vi dirà che oltre la Costituzione a pagare sarà il popolo italiano.

Ecco perchè io sono (Rita Pani) APOLIDE

4.07.2005

 

Bush in ginocchio dal Papa.... Il volgo in fila per 12 ore.

Bush si inginocchia davanti alla salma del Papa, e non ha nemmeno i ceci sotto. Incredibile.
La morte di un uomo, proclamato Santo per vox populi, sta diventando una farsa indecente. Non capisco il Vaticano, o forse sì. La Chiesa è un altro dei settori in crisi nel mondo e quindi ben vengano videofonini ed inchini irriverenti, non si sa mai scatti qualche vocazione in più.
Come si possono conciliare le lacrime della pia donna di Pontedera che ricorda l’invocazione papale alla pace, e la presenza di un guerrafondaio nella Basilica di San Pietro?
E poi, diciamoci la verità, Gesù Cristo andava scalzo a predicare, San Francesco si spogliò di tutti i suoi beni e la Chiesa, dovrebbe stare dalla parte dei deboli.
Allora perchè c’è il privilegio di pochi, persino per inginocchiarsi davanti ad un Papa, che raccontano fosse dalla parte degli ultimi, come Cristo.
Lo so, rasento il demagogico populismo, ma la signora di Pontedera ha fatto la fila per dodici ore per poi emozionarsi il tempo di cinque passi, il Segno di una Croce...
Un guerrafondaio arriva in macchina e si inginocchia.
C’è qualcosa di improbabile in tutta questa farsa, c’è qualcosa di profondamente ingiusto, c’è qualcosa che avrebbero potuto risparmiarci.
La Fede dovrebbe essere qualcosa di inspiegabile, invece si spiega benissimo.
Se Bush (e tutti quelli come lui) avessero creduto veramente nel Cristo avrebbero fatto la fila, per quel dovere che solo la loro coscienza avrebbe potuto spiegare, magari appaiati nella fila insiemme alla squadra della Lazio ieri e della Roma oggi, a ricevere coperte al volo la sera e bottiglie d’acqua di giorno, lanciate tra la folla dai volontari presenti a tutelare i poveri senza scorte e servizi segreti al seguito.
Ci hanno detto in questi giorni così tanto del Papa che alla fine lo hanno dichiarato il Grande.
Scusate, mi sembra l’ennesima ipocrisia. C’è qualcosa che non torna.
Rita Pani (APOLIDE)

4.06.2005

 
«Un’affermazione lascia sconcertati: è del ministro per gli Affari Regionali che, tentando di spiegare i motivi della sconfitta del centro destra, ha detto tra l’altro: “L’elettorato è stato distratto dalla morte del Papa”. Una dichiarazione senza stile, gravemente irrispettosa, insensata e che ferisce il dolore di quanti non per “distrazione” ma per amore sono vicini al Papa».
Osservatore Romano, 5 aprile

 

Seriamente...

Ho sempre pensato che ad un certo punto si debba, per dovere, anche smettere si ridere e tornare seri.
I motivi per cui mi urge tornare alla serietà sono fondalmentalmente due: le elezioni e la morte in diretta del Papa.

Il primo è complesso. Non ho vosto la puntata odierna di Ballarò, perchè ogni volta che ci *zappavo* stranamente stava parlando berlusconi, ed io non ne reggo la vista, mi urta, mi indispone quanto il vicino di casa che parcheggia una macchina in due posti auto.
Ne ho sorbito soltanto due momenti, nei quali finalmente D’Alema aveva ricordato di sapere di cosa stesse parlando, ed era una bella figura. Poi ho letto una miriade di resoconti, e l’idea è quella che per le prossime elezioni del 2006, se dovessero svolgersi, la campagna elettorale dell’Unione sarà fatta da berlusconi in persona.
Non ci si deve allarmare per le televisioni in mano sua, neppure per Vespa, anzi! Speriamo che il miserabile premier parli tanto, offrendosi alle telecamere.
Pare che anche a Ballarò sia stato ribadito il concetto che, hanno vinto nelle due Regioni più ricche di Italia, ed è questo che è molto grave. Che ne è del resto dell’Italia? Domanda retorica, perchè alla fine dell’Italia stiamo assistendo, non più immobili.
Esistono finanziare che emettono carte prepagate da utilizzare alla fine del mese, nei supermercati, sono quelle stesse che le belle signore della TV berlusconiana pubblicizzano sulle sue reti, quelle che danno prestiti a chiunque.
Viviamo in un resto di Italia, formato da 18 regioni che deve farsi prestare i soldi dalle finanziarie per mangiare, ed abbiamo un primo ministro che esulta per aver mantenuto prestigio nelle due regioni ricche.
Basta ridere perchè è finito il tempo. Quel premier parla del pericolo di una vendetta della sinistra. Purtroppo non è vero, perchè sono in pochi a pensarla come me, sennò....

Secondo motivo di seria riflessione, la morte del Papa.
Ho dovuto assistere alla morte una volta nella mia vita, ho comprato una bara, parlato con l’addetto della morgue in un ospedale di Parigi, organizzato un viaggio per una salma. Non fu facile ed avevo appena 18 anni e mezza. Non ho quindi un bel rapporto con i cadaveri in generale.
Non ho capito l’insistenza Vaticana di *teletrasmettere* frame to frame la morte di un uomo, dalla Cappella privata, alla sala Clementina, alla traslazione, fino alla esposizione. Non l’ho capita ma l’ho accettata nel rispetto delle altrui convinzioni.
Sempre secondo lo stesso principio, accetto che si vada ad omaggiare un uomo, un Papa, una persona morta; ammiro la costanza e la forza della Fede che fa stare in fila per ore per un ultimo saluto.
Detesto l’umanità ignorante.
Detesto la miseria umana che fa sporgere un telefonino per l’ultima foto, macabro souvenir a futura memoria... “Io c’ero e posso provarlo.”
Detesto l’immoralita brandita col “Ciao, ciao!” delle mani, e dell’occhio sorridente delle signorine in fila, pronte a rivolgersi generosamente alla telecamera di turno, sempre per la futura memoria, quella del “Io c’ero...mi hai visto in TV?”
Pare che il Papa potesse essere fotografato solo con autorizazione del Camerlengo per scopi di documentazione. Pare che la colpa sia delle nuove tecnologie.
A me pare che la colpa sia sempre e soltanto dei cretini.
Gesù nel tempio non lo avremo più, speriamo in una naturale sciagura che porti all’estinzione.
Rita Pani (APOLIDE)

4.05.2005

 

E.R. (Elezioni Regionali – Trombati su tutta la linea)

- Dottore! Presto, venga!

- Cosa abbiamo?

- E’ l’ennesimo paziente che arriva in queste condizioni...

- Emorragia di voti con gravi escoriazioni nella zona rettale e spasmi epilettici?

- Già... e in forte stato di shock accompagnato da stati di delirio ed eccesso di salivazione...

- Tutti così... dev’esserci un’epidemia, in giro: hanno già telefonato da altri ospedali e sembra propri chestia accadendo un po’ in tutta la nazione.

- Oh, dottore! Guardi come soffrono... non possiamo far niente per loro?

- Non saprei, mi sembra che ci abbiano già pensato gli italiani... però... beh, sì... gli faccia un bel ketchup...

- ... un chek-up!

- No, no... intendevo proprio somministrargli, ad intervalli di venti minuti, questa pomata per via ano-rettale.

- Ma... dottore... è un tubetto di salsa ketchup piccante!!!

- Sono le nuove direttive del ministero della Sanità... Vede? E’ nel prontuario!

- Non capisco, dottore... questo è il foglio delle offerte della settimana del discount qui all’angolo!

- Sirchia ha detto che bisogna andarci piano con la somministrazione di farmaci.

- Perché sono pericolosi?

- No, perché costano!

- Dottore?

- Mi dica, infermiera...

- Potrei somministrare la pomata ogni cinque minuti?

E non dimenticate di seguire, su questo stesso canale, il prossimo entusiasmante episodio di “E.R. – Trombati su tutta la linea” lunedì, 18 Aprile
dirtyboots

 

DICHIARAZIONI MEMORABILI

BERLUSCONI: " Ci sono state due elezioni consecutive, europee prima eregionali poi, che hanno ratificato questa realtà: la maggioranza in Parlamento è minoranza nel Paese. Le Camere sono delegittimate. Il premier non può fare lo struzzo e nascondere la testa sottro la sabbia! Bisogna restituire al popolo la sua sovranità come prevede l'art. 1 della Costituzione. Ci vogliono elezioni anticipate, sono la cosa più urgente da fare. Nuove elezioni sono l'unico modo per ristabilire il circuito virtuoso tra paese reale e Paese legale. Ci si riempie la bocca di maggioritario: bene, ora esistono le condizioni per tornare alle urne. Quando un Paese democratico sfiducia un governo, si vota!"
LA LOGGIA: "Inutile dissertare se siano politiche o regionali: gli elettori hanno detto dove sta la maggioranza del Paese".
PISANU: "L'unica anomalìa è questo governo!"
GASPARRI: "Il governo esce nettamente minoritario, deve trarne le conseguenze. Ogni soluzione diversa dalle urne è un attentato alla democrazia!"
FINI: "Molto meglio andare alle elezioni per eleggere un nuovo governo legittimato piuttosto che continuare con questo accanimento terapeutico. La legislatura è finita con le Regionali. Questo governo minoritario nel Paese è ormai un'offesa alla sovranità popolare, il premier è un abusivo a Palazzo Chigi!"
CASINI: " C'è un solo responso possibile: quelo che deve emettere il popolo. Le Regionali hanno cambiato l'equilibrio politico nazionale, l'unica soluzione solo le elezioni."
CASTELLI: " La gente ha scelto. Non vuole più questo governo!"
STORACE: "Il governo ha sbagliato schedina, ora si deve dimettere!"
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Non è un sogno: queste dichiarazioni riguardano il governo D'Alema dopo che le Regionali erano finite 8 a 6 per la Casa delle Libertà.
NOTA BENE:
stavolta le Regionali sono finite UNDICI (probabilmente 12)a DUE per l'opposizione.
Chi può ne chieda conto ai politici di cui sopra. E' probabile che balbettino e si impappinino.
A.V.

 

Ha vinto la sinistra per colpa del Papa morto.

Bisogna riflettere. Così dicono a destra e si impegnano per farlo.
Di conseguenza mi tocca impegnarmi per riflettere sulle riflessioni che arrivano da destra.
Per esempio bobo craxi ha riflettuto che questo voto "Nonostante si sia trattato di un voto amministrativo fortemente influenzato dalle condizioni generali del Paese e da una forte e crescente emotività culminata con la scomparsa del Pontefice”
E che riflessioni fare delle riflessioni di Scajola? “Si è votato per le regionali con Berlusconi che non si è impegnato per nulla tranne che per motivi istituzionali.”

Ma se continuo a riflettere su queste riflessioni, potrei essere contagiata e ritrovarmi il colon spastico, quindi evito, anche perchè a me non toccava votare, infatti la Sardegna è passata ad un governo di sinistra già l’anno scorso.


Però trovo che la stronzata sulla morte del Papa che avrebbe condizionato gli elettori è davvero degna d’essere annoverata tra le minchiate demenziali che troppo spesso siamo stati costretti ad ascoltare, tra un trapianto di capelli ed un abbassamento delle tasse, bocciate dalla UE, che presto porteranno ad un ritocco ed ulteriore esborso da parte dei cittadini italiani.
Mi scuso per il linguaggio scurrile, ma non trovavo eufemismi eleganti e nemmeno mi andava di cercarne.

Sono cinicamente contenta per questa batosta annunciata, ma solo cinicamente, perchè è stata quasi una vendetta contro chi ha provato ad occupare schermi vantando il trapianto dei peli pubici nella regione occipitale, sono cinicamente contenta di aver fisto fini e tutti coloro che si impastano la bocca con la parola politica, ancora una volta essere vittime di un nano megalomane con i peli pubici trapiantati sulla testa, ed esserne talmente schiavi da non potersi ribellare.
E’ bello vedere gente fare salti mortali con le parole, mentre si sa che hanno subito il ricatto di bossi, maroni e calderoli....
Spero che questi figuri di destra non scoprano mai che il berlusconismo in Italia è finito, e spero che continuino a subirne la dittatura interna, in modo da vedermi finalmente cadere sotto l’oppressione di quel losco figuro.
Non saremo noi società civile a demolire il mafioso e piduista di Arcore, ma saranno i suoi servi a farlo fuori, quando ormai sarà troppo tardi per loro.
E io ne sarò doppiamente contenta.

Sono contenta anche che Niki Vendola abbia vinto, solo ed esclusivamente perchè ha vinto la società civile.
La sanità era meno importante del pericolo di un gay al governo, per i saggi consiglieri di fitto....
L’orrida campagna elettorale fascista portata avanti in Puglia non ha pagato, come non pagò il confino e l’olio di ricino.

Rita Pani (APOLIDE)

4.04.2005

 

Non ci sono parole...(Il Papa è morto o forse morirà)

Ho imparato una cosa nuova in questa tre giorni di Reality Pope.
Ho imparato a diffidare di chi inizia a parlare davanti ad un microfono, usando l’incipit:”Non ci sono parole”
Non ci sono parole, ma state tranquilli che verranno comunque elargite a piene mani.
Il Papa delle sorprese: la più grande che ha fatto è stata quasi una burla del 1 di Aprile, aggravandosi senza preavviso e morendo ventiquattro ore dopo la morte annunciata.
Così, avendo dato via alla morte in diretta con un giorno d’anticipo, siamo stati costretti a sorbire l’idiozia dilagante, travestita da informazione, mentre ovviamente le parole prima scarseggiavano e poi anzichè svanire nel silenzio, ritornavano, sempre uguali, sempre le stesse.
Non c’erano più parole dopo ventiquattro ore di diretta, e allora gli astuti telegiornalisti hanno dovuto inventarne, alla svelta, delle altre.
Purtroppo il Papa è morto davvero, e allora si è dovuto approntare un nuovo corso televisivo, utilizzando il vecchio metodo delle repliche.
Una pena assurda, sapere dell’agonia del Papa che aveva avuto termine ed osservare la coniazione di neologismi e la spasmodica ricerca di aneddoti ancora non raccontati.
Ed ecco allora che ci siamo trovati a sentire che il Giovanni Paolo è stato il primo Papa a colori, che recitare il rosario è come l’Internet della preghiera, dove la corona è il mouse, il Papa operaio, il Papa minatore, sciatore, montanaro, il Globe Trotter della fede... (mi ricorda qualcosa...operaio, minatore...)
Non ci sono parole nemmeno tra la gente, ma alla fine anche la gente, e i giovani le trovano. Che non si farebbe davanti ad una telecamera?
Ed ecco che la signora anziana ricorda tutti i Papi, ma mai nessuno così buono.
Come? E il Beato Giovanni XXIII, il Papa buono per antonomasia? Mi chiedo incredula.
Poi c’è il giovane, anch’egli povero di parole che si dichiara “Attonito: Non me lo aspettavo”
Come? Non te lo aspettavi? I giornali ne descrivevano la morte un giorno prima, la Stampa è uscita con una prima pagina-lapide...Le TV ci massacrano da ieri e tu non te lo aspettavi? Da quale astronave sei caduto, mi chiedo...
Non ci sono parole... E il cantante lirico afferma di essere a Piazza San Pietro...Per farsi conoscere.
Non ci sono parole... Ora è il momento del silenzio e della preghiera, quindi che fare? Continuare a parlare, e dire, dire, dire fino allo svilimento dei fatti, ma ormai le luci sono accese e così devono stare, fino alla fine. Lo spettacolo deve continuare.
Non ci sono parole e così gli esperti faticano, come quel Marco Eugenio da me visto a Markette di Chiambretti ed oggi ritrovato esperto opinionista in una delle tante *speciali* della Sette che ad un tratto dice... “Come quando il Papa si presentava al suo pubblico...”
Come pubblico? Mi chiedo, ma questa volta nemmeno mi rispondo.
Degni di nota le tecniche di comunicazione di Regime, e così, tra le parole che non ci sono riescono a riesumarne un’altra... Comunismo... Il Papa che ha sconfitto il comunismo... Fidel Castro non ha dato la notizia.
E qui urge una riflessione: Fidel Castro non ha sepolto il Papa prima che egli morisse, informando il popolo cubano venerdì mattina, lasciando che ne venisse annunciata la morte dopo che la stessa è avvenuta, e quindi proclamandone il lutto. Operazione che non è riuscita ai grandifratellisti italiani.
Il Papa non ha sconfitto il comunismo, ha favorito Walesa ed il suo movimento, appoggiandolo, e non intendo giudicarne l’operato di un uomo profondamente legato alla sua terra. Se il Papa fosse stato capace di sconfiggere il comunismo armato del suo Pastorale, io ne sarei stata ben felice, perchè allo stesso modo avrebbe sconfitto le guerre e ci avrebbe dato quella pace da Lui più volte auspicata.
“Mai più guerre!” Anche questa è una frase sua, lanciata con vigore da quella finestra *super star* verso chi la guerra la fa, la sovvenziona, l’approva e vi partecipa.
Quelle stesse anime impure che quando sarà, staranno in prima fila a fingere dolore per la morte di un uomo.
Non ci sono parole.
Rita Pani (APOLIDE)

4.01.2005

 

Mentre....

Mentre il Papa agonizza in diretta TV su RAI 1 vespa fa un servizietto a berlusconi.
R.

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