4.27.2005

 

Tutto normale.

Siamo così avulsi nel nulla che diventa sempre più difficile parlare di politica, al punto che sarei tentata di raccontarvi quello che ho sentito a Verissimo, piuttosto che riflettere a ciò che si è detto a Ballarò.
Sembrerebbe più serio il sondaggio della Parodi “Preferite Albano o la Lecciso” (non so quale sia stato il verdetto del pubblico, mi spiace) che il dibattere di quattro politici contemporanei.
Giornata importante oggi. Sono stati nominati poco meno di un centinaio di uomini di Governo, tra vice ministri controllori e sottosegretari, e proprio oggi il malavitoso di Arcore andava in Parlamento a dare le dichiarazioni programmatiche di Collodi, mentre per l’ennesima volta si richiedeva il rinvio a giudizio dello stesso tizio di Arcore per reati quali la frode fiscale, il falso in bilancio l'appropriazione indebita e il riciclaggio.
Ben due ministri della Cosca delle Libertà questa sera dissertavano sulla necessità di tagli alla spesa pubblica, per poter tagliare l’IRAP, e poter aumentare le detrazioni a carico delle famiglie dei lavoratori. Infatti sono stati 72 i nuovi dipendenti del governo a giurare davanti a Ciampi, ovviamente hanno giurato fedeltà alla Repubblica, salvo poi sputare ancora qualche veleno sulla Repubblica stessa.
Tagliare, tagliare, tagliare.
Fortuna che questo l’hanno detto solo oggi, se l’avessero fatto solo l’altro ieri sarebbe stato davvero imbarazzante, perchè il CdA della RAI (ente alimentato dalle tasse dei cittadini italiani) ha pensato bene di regalare 350 milia Euro a Cattaneo, regalia per il lavoro ben svolto.
Ed è tutto normale.
E’ così normale che anche i politici della sinistra, nei rari momenti nei quali potrebbero finalmente parlare chiaro ai cittadini, si limitano a sciorinare numeri e cifre di deficit, dueetre, treesei, quattredue, zerozerouno, citando istituti europei dei quali ricordano a malapena gli acronimi, pensando di rappresentare il popolo che a malapena riesce a mettere insieme il pranzo con la cena, o trovare un lavoro, o andare dal medico o peggio recarsi in farmacia senza le lacrime agli occhi.
E’ tutto talmente normale che nessuno rizza in piedi dalla sedia quando il ministro alemanno, senza mezzi termini riesce a spiegare cosa sarà della riforma costituzionale: “Si farà, tanto poi ci sarà un referendum abrogativo, e allora si instaurerà una Costituente.”
Riassumendo: un pluri pregiudicato, plurindagato, di fatto malavitoso, ha patteggiato non con i giudici la sua condanna, ma con la lega la nostra, per non perdere la faccia e riuscire ad assestare l’ultimo colpo finale al nostro Paese.
Quando finalmente se ne sarà andato, lui sarà in volo per le Bahams e noi non avremo nemmeno le banane.
Rita Pani (APOLIDE)

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