5.19.2004

 

Il 4 giugno il criminale di guerra Bush verrà a Roma.

L'Assemblea dei movimenti contro la guerra (Roma, 14 maggio) fa appello a che si realizzi per il pomeriggio del 4 giugno una mobilitazione nazionale a Roma, per dimostrare il ripudio e il rifiuto diffusi verso la venuta di George W. Bush e verso il governo Berlusconi che lo invita, a sua volta responsabile del coinvolgimento italiano nella guerra, nell'occupazione e nei suoi crimini.
Il Comitato di solidarietà con Cuba "Fabio Di Celmo" (Roma) organizza il giorno 3 giugno, dalle ore 16 alle ore 22, un sit-in creativo davanti il Parlamento Italiano per dire No alla guerra, per chiedere la fine della vergogna di Guantanamo, la libertà dei 5 eroi cubani ingiustamente condannati dall’Impero mentre lottavano contro il terrorismo e la condanna esemplare del mercenario della mafia di Miami Posada Carriles responsabile di efferati crimini e mandante intellettuale dell’assassinio del giovane italiano Fabio Di Celmo e dell’attentato alla vita a Fidel Castro. Il comitato "Fabio Di Celmo" invita ad un appuntamento che chiama all’unità ogni amico di Cuba, ogni amico della Pace, ogni amico della lotta alle ingiustizie e all’organizzazione mondiale delle disuguaglianze.
Il comitato Fermiamo la guerra, ha deciso di lanciare un appello alla mobilitazione in tutta Italia dal 2 al 6 giugno, per rilanciare la campagna per il ritiro delle truppe italiane dall'Iraq (per la quale è già avviata una petizione popolare del Forum contro la guerra), denunciare pubblicamente le torture in Iraq e la chiusura della città. Per il 2 giugno sono previste iniziative di boicottaggio delle parate militari per la Festa della Repubblica, ma il clou sarà ovviamente la giornata del 4, con una mobilitazione nazionale a Roma non ancora meglio definita. I disobbedienti romani hanno diffuso un documento molto duro in cui definiscono Bush «criminale contro l'umanità» e «indesiderato a Roma», e annunciano la contestazione. Non tutti sono però d'accordo sull'opportunità di sfilare in una città blindata, in particolare la Rete Lilliput, e per questo si pensa di organizzare anche un meeting in una piazza che duri l'intera giornata. Sarà inviato inoltre un messaggio ai pacifisti Usa che il giorno seguente marceranno verso la Casa Bianca, in modo da stigmatizzare le politiche del governo Usa e rinnovare la vicinanza all'«altra America» che chiede la pace. E inoltre per dare una connotazione internazionale a una mobilitazione che proseguirà anche a Parigi e Berlino e arriverà dritta fino al G8, in programma dal 9 giugno negli States. Il tutto si concluderà il 6 giugno con la festa della liberazione di Roma, posticipata dal sindaco Walter Veltroni proprio per non dover incontrare il presidente USA.

OSCURO PERSONAGGIO

 
Carissimi,
ho il piacere di invitarvi a:
"Libera ;-) Giornata del software libero"
il 22 maggio 2004 presso il LIB (Laboratorio Innovazione Breda)
Via Venezia, 23
Sesto San Giovanni (MI)
giornata conclusiva della manifestazione
CreAzione - 20 21 22 maggio 2004
Sabrina Ragusa
******************************
Programma:
*"Libera ;-) Giornata del software libero"*
(Organizzazione della giornata a cura di Avitis - info: crea@avitis.it)
0 Apertura e chiusura della giornata
a cura di Fabrizio G.Ficca (Avitis)
10.00-10.30 e 18.00-18.30 Sala Conferenze
1 Install Fest
a cura di Associazione Culturale OpenLabs
10.00-19.00 Sala 1
2 SoftwareArt
a cura di Raffaello Dell'Agata (Progetto 25.01)
10.00-11.30 Sala 3
3 Net.Art: L'Arte URL.ata
a cura di Raffaello Dell'Agata e Nicola D'Antrassi (Progetto 25.01)
11.30-13.30 Sala 3
4 Mitologia dell'interfaccia, fuga a 360°
a cura di Raffaello Dell'Agata (Progetto 25.01)
14.30-16.30 Sala 3
5 DIS.Play
a cura di Nicola D'Antrassi (Progetto 25.01)
16.30-18.00 Sala 3
6 Film "La leggenda del rospo smeraldino"
a cura di Fulvio Dominici Carnino
(Fondazione Ultramundum)
10.00-19.00 Sala 2
14.30-15.30 Sala Conferenze
7 Associazione CreAttiva
a cura di Simone Aliprandi
(Associazione Creattiva)
Mostra fotografica Creative Commons
10.00-19.00 Sala 2
Presentazione dell'associazione
17.30-18.00 Sala Conferenze
8 Blender
a cura di Mauro Bonecchi (Blender.it)
10.00-19.00 Sala 1
10.30-1130 Sala Conferenze
9 The Gimp
a cura di Fabrizio G. Ficca (OpenLabs)
10.00-19.00 Sala 1
11.30-12.30 Sala Conferenze
10 Creative Commons Org.
a cura di Marco Ciurcina (Creative commons org)
10.00-19.00 Sala 1
12.30-13.30 Sala Conferenze
11 Agnula: passato, presente e futuro
a cura di Andrea Glorioso (Agnula Org.)
10.00-19.00 Sala 1
15.30-16.00 Sala Conferenze
12 Agnula/DeMuDi: una distribuzione libera basata su Debian per l'audio
professionale
con Free Ekanayaka e Damien Cirotteau (Agnula Org.)
10.00-19.00 Sala 1
16.00-16.50 Sala Conferenze
13 Agnula libre music: contenuti liberi per una libera diffusione di conoscenza
con Andrea Glorioso e Davide Fugazza (Agnula Org.)
10.00-19.00 Sala 1
16.50-17.30 Sala Conferenze
14 Open Lan Party
giocare in rete con il proprio computer
"Fuori Programma" a cura di OpenLabs
10.00-19.00 Sala 1
15 Musica Free
musica live in orari e luoghi random,
"Fuori Programma" a cura di OpenLabs
10.00-19.00 Sala 1
16 Juke-b00k's Musik
anteprima del nuovo strumento per ascoltare musica libera... ed altro a sorpresa.
"Fuori Programma" a cura di OpenLabs
10.00-19.00 Sala 1
"Fuori Programma"
*veramente* fuori programma
a cura di OpenLabs
10.00-19.00 a sorpresa in giro per il LIB
******************
tutte le info: www.asnm.com/creazione/index.php
CreAzione - 20 21 22 maggio 2004


CreAzione inaugura ufficialmente l'attività dell'incubatore Laboratorio
Innovazione Breda, una struttura creata dall'Agenzia Sviluppo Nord Milano (ASNM)
in un'area ex industriale di Sesto San Giovanni per sostenere la nascita di
imprese innovative, creative e ad alto valore aggiunto.
CreAzione è un'iniziativa organizzata da ASNM per promuovere il dibattito sul
valore del capitale creativo come motore dello sviluppo integrato di un territorio.
Convegni, mostre, eventi, workshop, corsi e presentazioni metteranno in circolo
conoscenze e visioni creative nel mondo dell'arte, dell'urbanistica, delle
scienze, della medicina, della musica e dell'informatica.
Imprese, amministrazioni pubbliche, professionisti, comunità artistiche,
intellettuali, curiosi della creatività e dell'innovazione sono invitati a
scoprire per tre giorni come l'approccio creativo può divenire il punto di forza
e di successo della loro attività.
Attraverso CreAzione, ASNM riprende con forza la promozione sul territorio della
conoscenza e delle nuove tecnologie come base per un nuovo sviluppo sociale ed
economico, sviluppata con successo dal 1999 al 2001 con la rassegna culturale
Sesto.com.
Informazioni e adesioni:
Agenzia Sviluppo Nord Milano
creazione@asnm.com

 

Iraq: ecco i vincitori

Lynne Cheney: moglie del Vice Presidente. La Cheney presiede il
consiglio d'amministrazione della Lockheed Martin, che produce
missili cruise e possiede attualmente un sistema satellitare militare
da 800 milioni di dollari di supporto alle truppe in Iraq...

John Bolton: uno dei principali artefici della politica di Bush
sull'Iraq, ha lavorato con Bush Senior e Reagan al Dipartimento di
Stato, al Dipartimento di Giustizia, all'Agenzia Usa per lo sviluppo
internazionale (USAID), e attualmente e' sottosegretario per il
controllo sugli armamenti e la sicurezza internazionale. E' un membro
del Jewish Institute for National Security Affairs (JINSA), un gruppo
di destra che pone Israele e la sua sicurezza al centro della
politica estera statunitense, e del Progetto per il Nuovo Secolo
Americano (PNAC). E' inoltre il vice presidente dell'American
Enterprise Institute (AEI). I suoi interessi economici sono legati a
compagnie petrolifere e di armamenti e alla JP Morgan Chase, come
George Shultz. Si dice sia convinto dell'inevitabilita'
dell'Apocalisse.

Ahmed Chalabi: capo del Congresso Nazionale Iracheno con base a
Londra. E' sostenuto da Paul Wolfowitz, Donald Rumsfeld, Richard
Perle, Douglas Feith e il JINSA, e ha legami con l'American
Enterprise Institute (AEI). Wolfowitz e Rumsfeld hanno fatto
pressioni affinché Chalabi fosse il leader provvisorio nel
dopoguerra
in Iraq. Condannato in contumacia in Giordania per essere coinvolto
in un enorme scandalo di appropriazione indebita, Chalabi ha ricevuto
12 milioni di dollari da Washington dopo la prima Guerra del Golfo.
In Iraq lavorera' al fianco di Robert Reilly, intimo amico e socio in
affari.

Dick Cheney: segretario della difesa sotto George H.W. Bush, fino
all'inizio del 1993. Attualmente Vice Presidente, Cheney e' un membro
fondatore del PNAC ed e' stato membro del consiglio direttivo del
JINSA; ha sostenuto l'attuazione del cambio di regime in Iraq per
oltre un decennio. E' stato presidente e amministratore delegato
della compagnia petrolifera Halliburton. L'affiliata
dell'Halliburton, la Kellogg Brown & Root (KBR), si e' assicurata
contratti per il valore di 7 miliardi di dollari dall'U.S. Army Corp
of Engineers per il recupero dei pozzi petroliferi iracheni in
fiamme. E' un membro del consiglio di amministrazione dell'American
Enterprise Institute e ha contatti con la Chevron, per la quale ha
condotto le trattative per la costruzione di un oleodotto nel Mar
Caspio.

Douglas J. Feith: sottosegretario al Pentagono. Feith seleziona i
membri del Defense Policy Board e fa parte del consiglio
d'amministrazione del JINSA. In qualita' di avvocato, ha
rappresentato la Northrop Grumman. Feith e' un infervorato difensore
di Israele e un entusiasta sostenitore di Chalabi.

Zalmay Khalilzad: di origine afghana, e' l'inviato speciale di George
W. Bush in Afghanistan e in Iraq, ed e' coinvolto in grossi interessi
petroliferi. Scrisse un articolo su Saddam Hussein, dal
titolo "Overthrow Him" (Rovesciamolo, NdT) insieme a Paul Wolfowitz,
suo ex superiore. Consulente per la compagnia petrolifera Unocal, ha
esercitato pressioni per la costruzione di un gasdotto di gas
naturale in Afghanistan durante il regime talebano, e ha lavorato per
Condoleezza Rice quando era direttrice della Chevron. E' inoltre un
forte alleato di George Shultz. E' un ex collaboratore della RAND
Corporation e socio fondatore del PNAC.

Lewis Libby: direttore del personale di Cheney. Libby era al
Dipartimento della Difesa di George H.W. Bush; amico intimo di Paul
Wolfowitz; socio fondatore del PNAC; membro del consiglio di
amministrazione della RAND Corporation, che ha sottoscritto numerosi
contratti con il Pentagono. Libby e' proprietario di azioni di
compagnie di armamenti e ha interessi in diverse compagnie
petrolifere; consulente per la Northrop Grumman, che esercita una
certa influenza sul Defense Policy Board (DPB), considerato la mente
del Pentagono. La Rand Corporation ha appalti per la difesa per 83
milioni di dollari.

Andrew Natsios: capo dell'USAID, il dipartimento che assegna i
contratti per la ricostruzione dell'Iraq, presso il quale solo le
compagnie Usa possono presentare le offerte di appalti. Natsios e' un
tenente colonnello in pensione della prima Guerra del Golfo. Come
amministratore delegato della Massachusetts Turnpike Authority, ha
diretto il progetto per la costruzione di un tratto di autostrada di
cinque chilometri a Boston, sovvenzionato dalla Bechtel, superando di
10 miliardi i costi previsti, con il maggiore incremento di budget
avvenuto proprio durante il suo incarico.

Richard Perle: membro chiave del JINSA e importante esponente
dell'American Enterprise Institute (AEI). Insieme a James Woolsey,
presiede la Foundation for the Defense of Democracies. Perle e' stato
presidente del Defense Policy Board dal quale ha dato le dimissioni
in seguito allo scandalo per il conflitto d'interesse relativo alle
sue connessioni imprenditoriali, ma fa tuttora parte dell'ente. Perle
ha offerto consulenze per i clienti della Goldman Sachs, una societa'
d'investimento, sulle opportunita' d'investimento nel dopoguerra in
Iraq. E' inoltre un dirigente della Autonomy Corp., un' azienda di
software che ha molti clienti al Pentagono. L'Autonomy prevede un
forte aumento dei suoi profitti dopo la fine della guerra in Iraq.

Robert Reilly: ex direttore di Voice of America, un'emittente
radiofonica pro-Usa. A Reilly e' stata affidata la riorganizzazione
delle radio, delle televisioni e dei giornali iracheni. Ha gia'
avviato Radio Free Iraq, usando i trasmettitori installati in Medio
Oriente per le operazioni psicologiche militari. E' anche coinvolto
nella creazione di un network in Medio Oriente. L'avvio di
un'emittente TV satellitare da 62 milioni di dollari e' previsto per
la fine dell'anno. E' amico intimo e socio in affari di Ahmed
Chalabi.

Condoleezza Rice: consigliere per la sicurezza nazionale di Cheney.
La Rice e' stata direttrice della Chevron fino al 2001 e una
petroliera porta il suo nome. Durante il suo incarico,
l'amministratore delegato della Chevron Kenneth Derr una volta
disse: "L'Iraq possiede vaste riserve di petrolio e gas che vorrei la
Chevron potesse sfruttare."

Donald Rumsfeld: segretario della difesa sotto George W. Bush.
Rumsfeld e' socio fondatore del PNAC. E' tra gli uomini con le piu'
forti conoscenze politiche in America, e pianificatore dell'invasione
dell'Iraq. Ogni dettaglio sulla ricostruzione del dopoguerra deve
essere discusso con Rumsfeld. Come inviato speciale di Ronald Reagan
in Iraq negli anni '80, durante la guerra tra Iran e Iraq, ha
incontrato Saddam Hussein per discutere della costruzione di un
oleodotto per conto della Bechtel, mentre l'Iraq e l'Iran usavano gas
asfissianti l'uno contro l'altro. Rumsfeld lavorava allora per il
segretario di stato di Reagan, George Shultz, che divenne vice
presidente della Bechtel, attualmente uno dei principali concorrenti
che vogliono assicurarsi gli appalti del governo Usa per la
ricostruzione dell'Iraq.

George Shultz: segretario di stato sotto Richard Nixon, consigliere
per la campagna presidenziale di George W. Bush, e membro del
consiglio direttivo della Bechtel. Shultz e' una delle menti chiave
dell'amministrazione Bush per la gestione del dopoguerra in Iraq e
presidente del consiglio internazionale della JP Morgan Chase, il
gruppo bancario in cui Lewis Libby detiene forti investimenti. La
Morgan Chase finanzio' il regime di Saddam con 500 milioni di dollari
nel 1983. Shultz e' un membro del Comitato per la Liberazione
dell'Iraq e un mecenate dell'American Enterprise Institute (AEI).

Paul Wolfowitz: vice segretario della difesa di Donald Rumsfeld.
Wolfowitz e' il principale ideologo dell'Amministrazione Bush e
l'architetto chiave della ricostruzione nel dopoguerra in Iraq. E'
uno dei membri principali del gruppo neoconservatore PNAC, che
sosteneva il cambio di regime in Iraq gia' prima della nomina di
George W. Bush. Wolfowitz e' inoltre un membro chiave del JINSA.

R. James Woolsey: vecchio sostenitore della guerra in Iraq, membro
del PNAC e del JINSA e ex direttore della CIA sotto Bill Clinton
(1993-95). Woolsey potrebbe divenire il ministro dell'informazione
nel governo provvisorio iracheno nel dopoguerra. Presiede la
Foundation for the Defense of Democracies, insieme a Richard Perle. I
suoi interessi economici sono legati alla British Aerospace, la Titan
Corporation, e la DynCorp. Ha dichiarato, "solo la paura ristabilira'
il rispetto degli arabi verso di noi; abbiamo bisogno di un piccolo
Machiavelli."

Bechtel Inc.: quasi certamente si aggiudichera' appalti per 900
milioni di dollari. Il giro di affari per la ricostruzione dell'Iraq
potrebbe ammontare a 100 miliardi. La Bechtel ha donato 1 milione e
trecentomila dollari ai fondi per le campagne politiche sin dal 1999,
la maggior parte dei quali sono andati al Partito Repubblicano.
George Shultz e' un ex amministratore delegato della Bechtel e fa
ancora parte del consiglio di amministrazione. Un altro repubblicano
connesso alla compagnia e' l'ex segretario della difesa di Reagan,
Caspar Weinberger. Jack Sheehan, generale del Corpo dei Marine in
pensione, e' il vice presidente senior, e presiede l'ente influente
del Pentagono, il Defense Policy Board. Nel 1980, la Bechtel propose
la costruzione di un oleodotto attraverso l'Iraq, incaricando Donald
Rumsfeld come intermediario.
Inoltre, Rumsfeld, durante il suo incarico al Dipartimento di Stato
sotto Reagan (con George Shultz, come segretario di stato,
successivamente vice direttore della Bechtel), tratto' con Saddam
Hussein per conto della Bechtel per la costruzione dell'oleodotto. La
Bechtel ha costruito Camp X-Ray di Guantanamo, per la detenzione a
tempo indeterminato dei sospetti membri di al Qaeda, per 16 milioni
di dollari.

Booz Allen Hamilton: agenzia di consulenza, che ha vinto un contratto
per sviluppare un modello computerizzato sulla societa' irachena nel
dopoguerra della prima Guerra del Golfo. La Booz Allen ha inoltre
legami con James Woolsey e con il Defense Policy Board.

DynCorp: connessa all'ex direttore della CIA James Woolsey. Fornisce
servizi di sicurezza nei luoghi di crisi internazionale in cui
l'America ha intrapreso il ruolo di poliziotto. La DynCorp
corrisponde alle inclinazioni intellettuali di Woolsey: insieme a
Richard Perle, presiede la Foundation for the Defense of Democracy,
un'organizzazione a sostegno dell'esercito. La DynCorp fornisce le
guardie del corpo a Hamid Kharzai, il Presidente afghano, e ha
installato un servizio di sicurezza in Bosnia. La DynCorp e' stata
denunciata per violazioni dei diritti umani in Bosnia, per disastri
ambientali in Ecuador e per frode in America.

Fluor Corp: ha donato 275.000 dollari ai Repubblicani e 3.500 dollari
direttamente a George W. Bush. La Fluor Corp. ha legami con
funzionari dei servizi segreti e di societa' di appalti per la
difesa, tra i quali Kenneth J. Oscar, ex segretario per l'esercito, e
Bobby R. Inman, ammiraglio in pensione, ex direttore della NSA e vice
direttore della CIA.

Halliburton: gigante petrolifero una volta diretto da Dick Cheney.
Cheney lascio' la compagnia con una liquidazione di circa 30 milioni
di dollari. Ha ricevuto pagamenti posticipati di 180.000 dollari
all'anno durante il suo incarico di vice presidente. L'affiliata
della Halliburton, la Kellogg Brown & Root (KBR), e' stata la prima
compagnia ad aggiudicarsi un contratto dal Pentagono per la
ricostruzione in Iraq, per chiudere i pozzi petroliferi incendiati.
Il contratto si aggira sui 500 milioni di dollari ed e' stato
assegnato dall'Army Corps of Engineers senza nessuna gara d'appalto.
La KBR e' inoltre uno dei due appaltatori scelti dalla Defense Threat
Reduction Agency per provvedere all'eliminazione delle armi di
distruzione di massa, qualora venissero trovate. Dal 1999, la
Halliburton ha devoluto il 95 percento, ovvero circa 700.000 dollari,
dei suoi contributi elettorali al Partito Repubblicano, e circa
18.000 dollari a George W. Bush.

International Resources Group (IRG): compagnia di Washington che ha
vinto una gara d'appalto per 70 milioni di dollari, per avviare il
programma di aiuti umanitari in Iraq. Ovviamente, l'operazione
richiede la stretta collaborazione con l'USAID, l'ente che assegna
gli appalti. Quattro dei vice presidenti dell'IRG hanno avuto
incarichi di rilievo all'USAID e 24 su 48 dei suoi addetti tecnici
hanno lavorato per l'USAID.

Lucent Technologies: il deputato californiano Darell Issa chiede che
a compagnie come la Lucent Technologies e la Qualcomm venga affidata
la ricostruzione degli obsoleti sistemi di telecomunicazione
iracheni, un giro d'affari pari a circa 1 miliardo di dollari. Il
sottosegretario al Pentagono Douglas Feith ha investito fino a
500.000 dollari nella Lucent, e il capo del personale di Dick Cheney,
Lewis Libby, possiede azioni della Qualcomm.

Northrop Grumman: uno dei principali vincitori di appalti in seguito
agli aumenti di budget per la difesa voluti da Bush. Ha vinto gare di
appalti per 8 miliardi e cinquecento milioni di dollari durante il
2002. Ha legami con l'AEI e i falchi dell'amministrazione Bush. La
compagnia ha previsto una fusione con la Lockheed Martin, un altro
gigante della difesa, del cui consiglio di amministrazione fa parte
la moglie di Dick Cheney.

Parsons Corp.: ha donato 152.000 dollari al Partito Repubblicano e a
George W. Bush. Ha collaborato alla ricostruzione in Kosovo e in
Bosnia e ha costruito la "citta' militare" saudita di Yanbu. Il
segretario del lavoro di Bush, Elaine Chao, era membro nel consiglio
di amministrazione prima di andare al governo. Ha la possibilita' di
aggiudicarsi appalti di ricostruzione per 900 milioni di dollari e
collabora con la Halliburton. Il marito della Chao, il capogruppo di
maggioranza Mitch McConnell, ha legami con la compagnia di appalti
per la difesa Northrop Grumman. Ha ricevuto inoltre contributi, tra
gli altri, dalla Halliburton e dal produttore di armi Lockheed
Martin.

Raytheon Corp.: scelta dalla Defense Threat Reduction Agency, insieme
alla KBR della Halliburton, per l'eliminazione delle armi di
distruzione di massa, qualora venissero trovate. La Raytheon, insieme
alla Lockheed Martin, partecipa alla costruzione dei missili Patriot.

Steve Doring Services of America (SSA): importante compagnia portuale
di Seattle che ha vinto la prima gara di appalti dell'USAID per la
ricostruzione in Iraq, un contratto di quasi cinque milioni di
dollari per la gestione del porto strategico iracheno di Umm Qasr.
Nota per le sue battaglie contro i sindacati, ha un volume d'affari
di 1 miliardo di dollari all'anno, e il suo presidente, John
Hemmingway, ha offerto personalmente contributi ai candidati
repubblicani.

Generale Jerry Bates: ha condotto operazioni logistiche e di supporto
nel dopoguerra iracheno. Bates partecipo' all'intervento militare a
Haiti. E' il vice presidente senior del National Group, un ramo del
MPRI (Military Professionals Resources Inc.).

Mirko RISCOSSAROSSA

 

Brevi annotazioni...

... Perchè non si sente il bisogno della rivoluzione.

Mentre rientravo, in treno, ho letto uno di quei giornali che parlano di tutto e di nulla; ci stava una notizia carina: bush preoccupato per la situazione israeliana, vuole rassicurasi che sharon non abbia intenzione di continuare ad abbattere le case dei Palestinesi sistematicamente. bush è stato prontamente tranquillizzato da sharon.

Per chi come me è amante dell'arte demenziale, è stato davvero una bella 'piece'.

urbani vince e il suo decreto passa. E' reato scaricare film e musica da Internet; per fortuna il ministro urbani (il suo curriculum risulta cercando incapace su gooooooogle, come prima opzione) ha dichiarato di essere assolutamente contrario a gran parte della sua legge, per cui ci rimetterà mano prestissimo.
I fratelli Zucker ringraziano vivamente, il ruolo di urbani verrà interpretato da Leslie Nilson di molto abbruttito.

Sienzio stampa sugli ostaggi italiani in Iraq, chiesto direttamente dal nano del consiglio, per... ... ... (scusate ma mi sfuggono le motivazioni).
Finalmente qualche giorno fa si è saputo che sono vivi e stanno bene, da Gino Strada, che pare si stia dando da fare, per FARE.
Sorge il sospetto che il silenzio stampa sia stato imposto per impedire alla cronaca di narrare del tentativo di un pacifista, accusato dal governo di essere comunista, quindi amico dei terroristi.

La legge e la democrazia americana, quella da esportare, è agile. C'è stata la prima condanna per le torture nelle carceri irachene. Condanna esemplare. Un anno. E' stato assolto però per non aver tenuto una 'cattiva condotta'.
Peccato che la presa per il culo di un popolo non sia reato né in amerika né in altri democratici luoghi ameni...

Concludo questa rassegna stampa assai poco demenziale, con una notizia di qualche giorno fa...
In Inghilterra, altro paese primo in esportazione di democratica civiltà, si potrà combattere lo stress con una vacanza da senza tetto.
2.500 € per abbandonare casa, famiglia, lavoro, responsabilità e curarsi dallo stress, vivendo per 15 giorni come un barbone, assistiti e guidati dai tour operator.
Non commento.
L'unica cosa che ho da dire è che in Italia sicuramente non prenderà piede. Pewr finire senza casa, senza lavoro, a vivere per strada non abbiamo bisogno di un tour operator. Basta quello schifosissimo nano.
Rita Pani(APOLIDE)

5.16.2004

 

Cybernano

Roma - I ricercatori dei Bell Labs hanno annunciato di aver creato il più piccolo robot in grado di camminare. Battezzato Nanowalker, il microrobot consiste di un paio di gambe composte da filamenti di DNA e lunghe appena 10 nanometri, ossia 10 miliardesimi di metro: per fare un paragone, i circuiti elementari che compongono gli attuali microprocessori sono circa cento volte più grandi.
In un articolo apparso sulla versione elettronica del New Scientist si afferma che le gambe di questo robot sono i primi meccanismi costruiti su scala nanometrica ad essere in grado di compiere "movimenti da bipedi", e dunque a simulare la camminata di un animale dotato di due gambe.
[cut]
"La prossima sfida è costruire una versione di Nanowalker in grado di trasportare un carico", hanno affermato i creatori di Nanowalker, William Sherman e Nadrian Seeman, chimici dell'Università di New York."

Per completezza di informazione riportiamo il piano completo di sviluppo elaborato dai ricercatori:

Release A

A.0 Il robot cammina. Viene battezzato “Nanowalker”
A.1 Nanowalker cammina ed è in grado di trasportare un carico
A.2 Nanowalker cammina ed è in grado di trasportare l’asso di briscola

Release J

J.0 Il robot cammina, arriva al bar, si siede ad un tavolo e beve un whisky. Nome in codice Nanojohnnywalker
J.1 Nanojohnnywalker paga, lascia la mancia, si alza dal tavolo e, nonostante barcolli vistosamente, grazie ad un sofisticatissimo programma riesce a superare il test etilico della stradale

Release N

N.0 Il robot non solo cammina, ma parla anche. E fa la pipì. E si fa anche le seghe. È nato Nanonanista
N.1 A Nanonanista cresce una rada peluria di fibre ottiche sulla testa
N.2 Nanonanista impara! In breve riesce ad impadronirsi delle nozioni basilari del corso di economia domestica applicata ai mattoncini Lego con i quali costruisce il quartiere di Nanoland all’ingresso del quale pone un chip votivo a imperitura memoria. Inoltre è in grado di raccontare barzellette
N.3 Nanonanista guarda la televisione
N.4 Gli piace così tanto che se ne compra una
N.5 Nanonanista stringe rapporti ambigui con politici di area governativa e mafiosi. Grazie a queste conoscenze influenti riesce a comprare altre televisioni

Release P

P.0 Il robot impara a mentire e a smentire. Adesso è in grado anche di defecare, solo che lo fa dalla bocca. Fa carriera e scende in campo. Incredibilmente, diventa presidente del consiglio. Nasce Nanopremier
P.1 Nanopremier manifesta preoccupanti effetti collaterali come, ad esempio, una curiosa involuzione del linguaggio che gli fa chiudere ogni contraddittorio con un enigmatico “comunista!” ma che, soprattutto, gli fa chiudere un bel po’ di bocche. Inoltre perde copiosamente le già scarse fibre ottiche che erano comparse sulla testa, ma le rimpiazza con cavi coassiali di recupero
P.2 Nanopremier attua il progetto Nanogelli. Da qui in poi non sono previste altre release.
E saranno cazzi nostri!
dirtyboots

 


Grazie a Massimo

 

Il petrolio

Eliminare il terrorismo nel mondo è pressochè impossibile, per un motivo
semplicissimo: è proprio la più grande potenza mondiale la madre di tutti i
terrosismi, salvo mascherarsi da democrazia e definire invece "terroristi"
coloro che non ritengono giusto eseguire i suoi ordini.
Col timore che il petrolio stia per finire, per accaparrarsi le maggiori
riserve mondiali, non hanno pensato bene, i vertici e l'intelligence, di
scatenare un grossisimo putiferio, un putiferio senza precedenti?
Necessitava allora abbattere un paio di torri, uccidere tanti connazionali
ed infine raccontare al mondo montagne di frottole, avendo la potenza per
arrestare, accusare, torturare, estorcere dichiarazioni, deformare i fatti,
mistificare ed anche la potenza per compiere tutto questo impunemente.
Se proprio, a parte la provocazione, non sono stati loro, di sicuro sapevano
ed hanno trovato utile lasciar fare, in una logica perversa, a lungo
termine, di rapporto profitto/costo (anche costo in termini di vite umane).
Anche la distruzione di questo pianeta, ormai quasi portata a termine, è
opera di chi, potreliere di famiglia e di tradizione, nega gli effetti più
elementari e più deleteri dell'operato sciagurato della cosiddetta "società
civile". Non solo lo nega, ma paga alcuni "sienziati" (non dovrebbe essere
un termine nobile?) che devono negare a loro volta.
ALDO

 

Sregolatezze del 15/05/2004

Da queste parti... è ormai come Padre Pio. Come un santo da venerare. Da
portare in processione. Da invocare per ottenere la grazia. "C'è un bambino,
un bambino, Perrone Antonio, fategli vedere l'onorevole", supplica una
signora con il pupo in braccio... Una donna con i capelli bianchi gli bacia
la mano. Lui attraversa lentamente il corso. Si ferma al banchetto del
comitato organizzatore, estrae una banconota da 50 euro, riceve
un'immaginetta della Madonna e la conserva religiosamente in tasca... "La
migliore manifestazione elettorale di oggi", commenta soddisfatto alla fine
di una giornata cominciata con un matrimonio... "E' lì che si prendono voti,
mica coi discorsi", rivela il Candidato». Indovinate chi è il politico
immortalato dall'inviato dell'"Espresso". Moro? De Mita? Gaspari? Gava?
Colombo? Lattanzio? No, Massimo d'Alema.

DON PANCRAZIO

 

Giustizia è FATTA

"Vuole coprirsi il volto?", le hanno chiesto i poliziotti. Assolutamente no. Anzi: "Voglio sfruttare questo momento", ha ribattuto lei.


Il primo che mi viene in mente è Massimo, lo chiamavamo De Andrè per la straordinaria somiglianza col cantautore, eravamo amici anche dopo che l’aids incominciò a farlo somigliare più ad un fantasma che al cantante. Morì dentro la sua R4 in riva al mare per una over-dose di eroina.
Poi capitò anche a Bruno, che dall’aspetto sembrava un bravo banchiere, di quelli gentili. Lo faceva una volta ogni tanto, al sabato sera. Sua moglie lo trovò disteso nel bagno di casa con la testa poggiata al termosifone. Roba tagliata male, dissero. Ed altri ne vennero, ammazzati dalla droga, dicevano i giornali.
Non ho mai saputo di iniziative della polizia tese ad arrestare gli assassini spacciatori di Massimo di Bruno e di tutti gli altri disgraziati che hanno sputato l’ultima bava nei cessi delle stazioni o in un angolo di strada.

Ma il Pirata è stato vendicato. Giustizia è fatta. L’eroe morto riposerà in pace.

Leggo ora della sua ultima amante, arrestata per aver fornito cocaina (22.000 euro di cocaina) a Pantani... “Forse ora diventerò ricca e famosa....” In altri tempi avrei rabbrividito, oggi invece penso di sì, che diventerà famosa e se non ricca almeno benestante.
Perchè Pantani non era un drogato, ma era un eroe. E lei l’ultima ad averlo sollazzato.

Anche Maradona è un eroe buono, uno che si è fatto da se. Un mostro sacro del pallone, nato povero ed arricchito grazie ai suoi piedi, che ha rischiato non una ma due volte di morire, s’è giocato il cuore per un pugno di cocaina. E’ un patrimonio dell’Argentina; un bene da tutelare al punto che un giudice ha dovuto decidere per lui per salvargli la vita!

Non tossici bastardi. Non gente da schivare per strada o nelle stazioni della metro, non gente che ti fa paura incontrare di notte, non ‘quelle cose’ per cui è nata la legge fini che vorrebbe proibirmi di farmi una canna.
Non viziosi, drogati di soldi e successo, fama, popolarità, privilegio.
Eroi, vittime del successo, vittime di qualcosa, ma vittime.

Ricordo le immagini di quel giorno di Febbraio, la gente attendeva il sarcofago di metallo per un applauso. Applaudivano il Pirata che –dicevano i cronisti- aveva corso l’ultima salita.
Ho visto la folla pregare davati ad una clinica con in mano una figurina sbiadita di un giocatore di pallone.
Poi i funerali del Pirata, i ciclisti, le maglie gialle, le reliquie di un campione nostrano, i commenti solenni di giornalisti sportivi, di sportivi...

Quando morì Massimo, morì un tossico. Ricordo che lo accompagno pochissima umana pietà.
Quando morì Bruno fu peggio. Morì un uomo che non diede mai sospetto, e nemmeno la madre lo accompagnò intenta a curare la sua vergogna.

Gesù Cristo, Seneca e la saggezza dell’uomo dissero che, l’uomo era uguale davanti alla morte.
Credo si sbagliassero, e a fare la differenza è sempre e soltanto l’uomo.
Quello che applaude.

Rita Pani (APOLIDE)

5.01.2004

 


Grazie a Massimo

 

ESPORTIAMO CIVILTA'







Pensate solo che, se e quando questi soldati dovessero rientrare a casa nella pancia di un aereo, dentro una bara, saranno celebrati come eroi.
Pensate che chi orina su un prigioniero, chi punta un mitra, chi deride la nudità di un essere umano, chi a quell’essere umano ha posto degli elettrodi sui genitali, avrebbe potuto avere una medaglia d’oro.
Pensate che c’è chi, parlando di loro, cita gli Angeli, le forze del bene.
Pensate ancora che hanno provato in tutti i modi a farci digerire la barbarie di una guerra con parole come libertà e democrazia.

Ci diranno che non è un esercito, ma qualche scheggia impazzita a perpetrare questi atti disumani ed incivili, ci diranno delle Corti Marziali, dei provvedimenti disciplinari e delle carriere spezzate.

Ricordatevi il Cermis, ricordatevi allora della farsa di un esercito barbaro quale quello amerikano, che fece finta di processare degli esaltati assassini.
Ricordatevi di Guantanamo e delle condizioni dei detenuti, persino bambini, adolescenti e ragazzi, rinchiusi come bestie negli zoo.
Ricordatevi, caso mai lo aveste dimenticato, che l’unica motivazione plausibile che possa in qualche assurdo modo giustificare la distruzione dell’Iraq e del suo Popolo è stata l’insama sete di petrolio e la possibilità di far danaro degli amerikani, delle loro imprese e di quelli che orgogliosamente, di questi incivili, barbari, criminali si dichiarano orgogliosamente amici.

Penso che in Iraq non esistano terroristi, ma gente che si ribella. Il popolo Iracheno è un popolo che resiste, e come tale merita rispetto.

So solo che, se valesse la ridicola verità istituzionale secondo la quale la guerra contro il terrorismo è aperta, allora tutti i paesi corresponsabili di questa assurda esportazione di democrazia, dovrebbero essere rasi al suolo.

Sì, uno dei tre italiani è stato ucciso; poteva sembrare una cosa tristissima prima di vedere le immagini dei *rapiti* iracheni.
Credo che se mi fossi trovata in quella situazione dinnanzi alla scelta delle due possibilità mostrate dalle foto, avrei sicuramente optato per un colpo secco di pistola alla nuca.





RITA PANI Apolide

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