8.30.2007

 

Quanto siamo uguali?

Caro Walter,

noi ancora non ci conosciamo bene, ma sono certa che prestissimo ti stuferai di me. Sono la Guevina, un residuato comunista che inizia a sperare nella lotta di indipendenza della Sardegna, o un ripristino della legalità italiana, a colpi di forcone.

Ho appena finito di leggere nelle anticipazioni dell’Espresso, in edicola domani, il bellissimo pezzo di Marco Lillo, che sapientemente narra anche delle tue vicissitudini, per poter acquistare un appartamento, in centro a Roma. 190 metri quadri di appartamento a 377 mila euro.

Quando stamattina leggevo del tuo intento di “salvaguardare la legalità”, andando a sequestrare le merci degli ambulanti o scacciando i parcheggiatori abusivi e i lavavetri, mi era venuto abbastanza da ridere, poi stasera m’è passato il sorriso, ed ho deciso di attendere, come il cinese sulla riva del fiume.

Arriverà il giorno in cui, imbellettato come una star, ti riaffaccerai in uno schermo televisivo a ricordarci come la casa sia “un diritto” e soprattutto un “diritto dei giovani” anche precari. Lo so che ti scapperà di dirci degli impegni presi con le banche, e tutte le ave e i pater che avete sempre a portata di mano.

Succederà.

Probabilmente sarai così furbo da attendere che noi ci si distragga, presi dalle narrazioni di una puttana che gingillava un onorevole pene, o da bossi che per una recidiva spara minchiate anziché proiettili. Ma non sarai mai abbastanza furbo da sospettare che io, avendo poco di meglio da fare, mi impegno ad essere tua biografa ufficiale.

Lo dissi anche a Romano, il compagno che tu non vuoi sostituire: la vostra fortuna è che noi non siamo latinoamericani, e se proprio dobbiamo andare in guerra, lo facciamo la domenica allo stadio, col sangue agli occhi.

Io davvero non so come voi abbiate calcolato il limite della sopportazione di un popolo vessato, ma spero tanto che abbiate usato un ragioniere diverso da tremonti.

Siamo in tanti ormai che pensiamo che, per salvaguardare la legalità, si debbano cacciare coi forconi gli abusivi… e indovina un po’ chi sono gli abusivi?

Rita Pani (APOLIDE ancora comunista dal 1978)

 

Un futuro senza futuro

L’idiozia è un virus che si propaga velocemente, ma è anche una condizione assolutamente bipartisan; anzi, abbondiamo: oserei dire tri-partisan.

A Firenze si arrestano i lavavetri e sembra una boiata? L’onorevole Cento scende in piazza e protesta, lavando vetri in Piazza San Giovanni. Ma a questo punto, a Roma scatta il Piano per la sicurezza, e per non confondermi, copio e incollo:

Sono state già identificate circa 25 persone, soprattutto parcheggiatori abusivi su cui si è concentrata la nostra attenzione. Così il sindaco di Roma Walter Veltroni, nel tracciare un primo, provvisorio bilancio del primo blitz della task force di vigili urbani istituita ieri dal sindaco stesso per contrastare commercio ambulante, parcheggiatori abusivi, schiamazzi e molestie, accattonaggio e mendicità infantile, attività di lavavetri. È partita la struttura - sottolinea Veltroni - però senza necessità da parte nostra di altri strumenti normativi. Abbiamo deciso in attuazione delle regole esistenti di fare un lavoro a salvaguardia della legalità, a garanzia del decoro della città che ovviamente va fatto.

Tolleranza zero, insomma; e proprio il giorno dopo le dichiarazioni di Amato, che magnificava l’operato dell’ex sindaco di New York. Commentare stando seri e senza cadere nel logico/demagogico è arduo.

Che bel mondo sarebbe il nostro, se bastasse eliminare un parcheggiatore abusivo o un venditore ambulante, per “salvaguardare la legalità”!

Rassegniamoci oppure iniziamo a reagire, perché questo sarà il futuro. Un futuro senza futuro; un futuro in dodici punti. Anzi facciamo dieci.

Rita Pani (APOLIDE)


8.28.2007

 

Lavatori di vetri

Lo so, non dovrei, ma io continuo a sorridere della nostra bella democrazia, della nostra bella libertà, e soprattutto della nostra grande, immensa civiltà.

Firenze fa scuola di pulizia, denunciando i lavavetri, e a sinistra – ci dice la stampa – iniziano le polemiche. Vigili urbani al lavoro per arginare il problema “sequestrando l’attrezzatura” e sono già quindici gli incroci fiorentini liberati. Altre città si organizzano, specificando che “non vogliono essere chiamati leghisti.”

Io sorrido, ma questo non vuol dire che diminuisca la mia rabbia, verso una società che non si vergogna della sua mediocrità.

A leggere le dichiarazioni che nessun “politico” s’è risparmiato, si resta basiti. È vero, lo sappiamo che ormai è fatto obbligo di dichiarare qualcosa “ad minchiam”, su qualunque argomento (anche uno a piacere) ma se solo talvolta tacessero…

Veltroni che è quello che ha studiato di più, dice qualcosa che sembra intelligente: “Ci vuole un'armonizzazione delle norme nazionali - dice il primo cittadino romano - Bisogna anche considerare che spesso dietro il fenomeno dei lavavetri c'è uno sfruttamento del lavoro minorile, qui, come per lo sfruttamento della prostituzione c'è un racket ed è quello che bisogna colpire”.

Sembra intelligente.

Perché che i lavavetri sono schiavi, spesso rapiti, o venduti, lo sappiamo bene e da tempo. Sappiamo che a volte sono disabili portati via dai loro paesi. Sappiamo anche che i mendicanti che stanno a ingoiare Pm10 ai semafori, col cartellino di cartone dove lamentano d’essere poveri e madri o padri di 4 figli, sono schiavi.

Sapendo questo, un giorno che vidi un bambino arrampicato su una macchina, con la sua scopetta umida chiamai la polizia… Un bambino, pensai, non poteva aver scelto di stare là. Mi dissero di chiamare i vigili… A Roma, all’incrocio di via Merulana i vigili sono stanziali, protestai… Se lo vedo io lo vedono anche loro. Non ebbi risposta.

Veltroni forse ha scordato d’essere ancora sindaco di Roma. Forse è impegnato altrove, a partorire programmi in dieci punti salienti. Speriamo non gli venga anche l’idea di andare a presentarlo da bruno vespa.

Rita Pani (APOLIDE)


 

Lo sciopero del lotto

Quel che resta di bossi ieri voleva prendere il fucile, poi ha capito che con una mano sola è difficile e ha ripiegato verso un'altra forma di lotta cruenta: lo sciopero del lotto.
Sono notizie sconvolgenti... Non ci eravamo ancora ripresi dall'intimidazione dello sciopero della pasta.

Rita Pani (APOLIDE)

8.27.2007

 

Con quella faccia un po’ così...


Si sta inasprendo la lotta per la leadership del Partito Democratico: in questa fine di Agosto il web politico sopravvive "grazie" a Veltroni, che scrive lettere sui quotidiani indirizzandole agli altri scalfarotti i quali, a loro volta, rispondono dai loro blog. Oltre al vuoto politico, un’altra cosa accomuna i candidati: sono tutti convinti che vincerà Veltroni.

Dunque, nonostante sé stesso, Veltroni è dato per vincitore anche dai media; come quando era candidato unico o, meglio, l'unico candidato. In realtà, anche Pannella e Di Pietro avrebbero voluto competere, ma la loro candidatura ha dovuto essere democraticamente respinta poiché il regolamento del PD parla chiaro: deve vincere Veltroni!

Essendo ormai opinione largamente diffusa che, anche senza far nulla, Veltroni vincerà, gli è stato affibbiato il soprannome di Walter Poltroni.

Comunque, Veltroni può contare sul grande lavoro profuso dal suo staff di spin doctoring (letteralmente "laureando in medicina che gira") che ha elaborato anche alcuni gadget per propagandare il sostegno al candidato vincitore; tra gli altri, una spilletta rotonda riportante le iniziali sovrapposte di Walter Veltroni. Sono poi stati costretti a rinunciare quando uno studio legale di Wolfsburg li ha diffidati a usare lo stemma della Volkswagen.

Per mettersi al riparo da questi piccoli incidenti di percorso, Veltroni è andato in vacanza alle Maldive, dove ha colto l'occasione per ricaricare le batterie in vista dei festeggiamenti per la vittoria. Lì, tra uno scambio di figurine e una nuotata, Veltroni ha anche trovato il tempo per una partita a calciobalilla con gli amici, presentandosi vestito di tutto punto con tanto di scarpini, camicia nera e fez.

Chiarito l'equivoco, Veltroni e i suoi laureandi in medicina che girano, hanno messo a punto gli ultimi dettagli della campagna elettorale che è improntata a un nuovo concetto di politica, talmente innovativo da non riuscire neppure loro a definirlo nei dettagli. A una prima analisi, si riscontra la continuità con la linea politica di Prodi nella terapia dell’insonnia, anche nelle sue forme più patologiche. Approfondendo, l'unico punto chiaro è che la sua visione politica del mondo, sebbene possa apparire come frutto dell'abuso sperimentale e incontrollato di nuove sostanze psicotrope, è incentrata sui gggiovani e sui relativi problemi. Il primo di questi problemi è senz’altro che i gggiovani non hanno troppa voglia di stare a sentire Veltroni, motivo per cui l'aspirante sindaco d'Italia ha deciso che bisogna agire preventivamente, cercando di propiziarsi il favore dei futuri elettori, ovvero coloro che nel 2010 avranno l'età per esprimere la propria preferenza elettorale per lui.

Ma non solo: si sta pensando anche a quelli che saranno i gggiovani di domani; per questo, ultimamente, Veltroni frequenta con assiduità i parchi pubblici, soffermandosi a parlare con i bambini nei passeggini e persino con le pance delle mamme in dolce attesa.

In fondo, non ci sono molte alternative e questa è una via che va percorsa fino in fondo, sebbene sia faticosa e persino rischiosa, dal momento che qualcuno potrebbe anche denunciarlo per molestie a minori.

Che, del resto, è più o meno ciò che è accaduto a don Gelmini, vistosi denunciato per abusi sessuali da due ex ospiti della Comunità Incontro che il sacerdote gestisce.

Don Gelmini, seppure molto amareggiato per la vicenda, ha assicurato che non serba rancore e, anzi, onorando la tonaca che indossa, almeno in pubblico, li ha già perdonati, auspicando al contempo un colloquio chiarificatore e pacificatore: "Non appena avrò modo di incontrare quei due, me li inchiappetto!"

Anche se bisogna riconoscere che, come linea difensiva, è un po’ deboluccia...

Si è quindi detto certo che questa odiosa macchinazione fa parte di un disegno più ampio, ordito ai suoi danni da una lobby ebraica. Poi, a seguito del putiferio che stava montando, su consiglio del suo avvocato, si è corretto: "Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalle mie parole: non volevo dire lobby."

Il suo avvocato ha cercato di minimizzare e, dopo essersi improvvisamente reso conto di essere rimasto senza sigarette, è uscito. Ma deve essere successo qualcosa, perché ancora non è tornato!

dirtyboots

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8.26.2007

 

Un'estate di minchiate record


Pazientiamo ancora un po’; sta per finire questa estate dei record. Caldo record, morti ammazzati record, morti sulle strade record, incendi record, con record dei morti carbonizzati. Ma anche un’estate da record di bagagli persi, record di brevità delle vacanze, record del caro ombrellone.

Finalmente finisce questa estate da Guinnes.

Torneremo a breve ai nostri impegni, con un settembre che, volendo, potrebbe farci diventare finalmente un popolo che lotta.

Si inizia l’8 col vaffanculo day, poi il 13 con lo sciopero della pasta; in seguito si protesterà contro la legge Biagi (maroni), (alla protesta parteciperà anche qualche elemento del governo), contemporaneamente, altri pezzi del governo, insieme all’opposizione, sfilerà a favore della legge Biagi (maroni).

Io non parteciperò l’8 settembre; mi sembra un’idiozia dal momento che, a fare in culo, ce li mando almeno tre volte al giorno.

Lo sciopero della pasta, insieme allo sciopero/protesta fiscale, credo che a ragione, possa entrare a fare parte del novero dei record estivi: un’estate di minchiate record.

Anzi, mi correggo! Un’estate di minchia da record, visto che non ci hanno risparmiato nemmeno, le discussioni sulla dimensione del pene di montezemolo.

Unica consolazione è che, almeno in questo caso, qualcuno ha taciuto.

Rita Pani (APOLIDE)


8.22.2007

 

Le gemelle

Dai su! In fondo è stato bello, no? Le telecamere alle quali sorridere, mostrando denti bianchissimi, e occhiali da sole all’ultima moda. Quel microfono, che si insinuava dentro i finestrini dell’auto lucida - lucida come i capelli, tagliati di fresco e ben pettinati – così indiscreto e prepotente da sembrare quasi fallico. Eccitante no?

È stato bello, mostrare per prime quella foto… Voi, le gemelle, come le Kessler o le Lecciso, insieme alla cugina morta, quando ancora anche lei sorrideva.

Quella foto, che ha fatto il giro del mondo.

Lo so, magari un’altra circostanza sarebbe stata più allegra, più appropriata, ma in quest’epoca in cui si esce esultanti da galera, che si va in TV per aver ucciso un figlio, che si diventa tanto famosi da Isola, per essere parenti delle vittime di una barbara strage, per essere la puttana che ha incastrato un onorevole, perché mai voi non avreste dovuto approfittare?

Sarebbe stato davvero uno spreco, dare alla stampa la foto della cugina morta, mentre ancora sorrideva, tutta sola; meglio un ritocchino (artigianale) con Photoshop e oplà… I quindici minuti di notorietà.

E però anche voi, che ingordigia! Non vi bastava il microfono di Sky TG 24, avete dovuto rilasciare un memoriale per il settimanale Oggi, e che mi combinate? Andate a raccontar balle, di quella volta che, voi e lei – la morta – vi siete fatte quella bella foto di rosso vestite, durante una vacanza, che quanto amore avevate, le une per l’altra e…

Non vi scoraggiate, dai! Ci pensa papà – che un po’ ha studiato – a togliervi d’impiccio… “Le mie ragazze sono state travisate”. Ecco fatto, fan tutti così.

Certo, non tutti lo fanno dopo aver giocato a weekend col morto, ma nella vita nulla è gratis, no?

Mi pare di vedervi, al rientro dal funerale, catapultarvi sul divano, telecomando alla mano…

Sì, sì, sì, tranquille… siete uscite meglio voi, di vostra cugina… Non si vedeva bene coperta di legno e di fiori.

Rita Pani (APOLIDE)


8.21.2007

 

Libertà

Libertà. Quanta violenza nell’abuso che si fa del termine a noi caro.

Quel nuovo partito che smentito ieri, nasce oggi, dovrebbe essere solo l’ennesima minchiata, invece rischia di divenire una cosa molto seria. In Italia è normale. Siamo o no il paese che ha avuto calderoli come ministro delle riforme?

Arlecchino servitore di due padroni? Che c’è di strano se berlusconi è presidente di due partiti? Siamo così poco liberi, in Italia, che qualcuno alla fine crederà davvero che questo sia il nuovo che avanza. La risposta all’esigenza dell’antipolitica.

Ci raccontano che sia la politica dei circoli, io credo che sia solo l’ennesimo circo, messo in piedi ad uso e consumo della miseria politico/culturale dalla quale a fatica proviamo a difenderci.

La cosa triste è che a breve si scomoderà il gotha dei politologi, per spiegare quale sia la forma di questa nuova trovata galenica, che dovrebbe curare il centro destra racchiudendolo in un partito unitario, che vada a scontrarsi con l’altra creatura ibrida, il PD.

Certo che “unitario” quando si tratta di berlusconi, assume un significato singolare… Singolare, appunto, ovvero fa da sé. Mica servono le idee o gli ideali, l’unità di intenti per fondare un partito unitario; si trova un’imprenditrice, la si trasforma in soubrette, le si mette in mano una televisione (della libertà, ovviamente), si affittano cinquemila locali (della libertà) e si va da un notaio. Ecco fatto il partito della libertà, che possa racchiudere tutti i moderati senza casa (della libertà).

Bontà sua… Lo fa per voi.

Rita Pani (APOLIDE)


8.20.2007

 

Prodi concorda

Un flash d’agenzia ci avvisa che Prodi è d’accordo con tutte le parole di Bertone. Accipicchia! Questa sì che è una notizia. Ma che ha detto Bertone? Che è giusto pagare le tasse o che è giusto fare lo sciopero fiscale? Dipende; esistono diverse scuole di pensiero, anche se accostare “pensiero” a calderoli è palesemente un ossimoro.

In fondo, Bertone ha detto che sì è giusto pagare le tasse, se sono regolamentate da leggi giuste; immagino si riferisse alla giustezza della legge che esonera la chiesa dal pagamento dell’ICI. Ha detto anche, però, che le tasse devono servire ad aiutare i poveri… Allora perché non versare volontariamente l’ICI per aiutare un numero maggiore di poveri? No… è un’eresia.

Qualche domenica fa, persino il papa si è sperticato, spiegando che sarebbe bene liberarsi delle proprie ricchezze terrene. Ovviamente l’ha fatto tenendo, in testa un paio di chili d’oro, al dito un anello d’oro, seduto in una sedia tutta d’oro, affacciato alla finestra del castello di Castelgandolfo, appena sceso dalla Mercedes papamobile, indossando le scarpe di Prada. Perché alla logica della coerenza non si sfugge.

Rita Pani (APOLIDE)

8.19.2007

 

Rivoltanti

Peccato, sembra che non sia vero, che berlusconi voglia creare il nuovo partito della libertà. Ammetto che appresa la notizia, avevo esultato, soprattutto quando ho letto che il peracottaro di Arcore, intendeva fare “la rivoluzione dal basso”.

Sono una persona curiosa, sempre assetata di conoscere, e non amando troppo la fantascienza avrei voluto vederlo, il minchione rivoluzionario.

Code di automobili con autista che sfilano a passo lento per il centro di Milano, dove loro possono circolare, o per il centro storico di Roma (anche qua, loro possono circolare nelle ZTL)…

Code alla frontiera con la Svizzera, con i bauli di danari, sottratti all’Italia comunista… No, è proprio che non riesco ad immaginarla la rivoluzione di berlusconi, e mi sarebbe piaciuto stare ad osservarla; ma come dicevo, la fantascienza non è il mio forte, arrivo al massimo a comprendere Star Trek.

Ancora problemi per il no-nato PD. I DS insorgono: Giù le mani dalla festa dell’Unità.

Sì, pare infatti che gli si voglia cambiare nome, soprattutto dopo che la miriade di manifestazioni in corso, su tutto il territorio nazionale, sono diventate “Festa dell’Unità per il PD…”

Dicono che «molti democratici non potranno mai sentirsi a casa propria». E questo la dice lunga su come mai si potrebbe sentire un comunista, che decidesse di aderire alla nuova stortura politica in fase di gestazione.

A proposito, l’altro giorno mi hanno dato il volantino per la Festa Regionale che si tiene nella mia cittadina…

“Venerdì 17 ore 21:00 Piazza Democratica Tavola Rotonda: Il partito democratico, per chi nel 2010 avrà vent’anni.” Coratella e supplì fatti a mano.

L’evento più importante di tutta la manifestazione sarà il torneo di briscola a coppie che si terrà Martedì prossimo alle 21.00

Giusto cambiare nome…

Festa dell’Unione delle anime democratiche e delle sorelle del bianco calzino.

Magari dall’altra parte assisteremo al primo anniversario della Rivoluzione della libertà fascista.

Io, a questo punto esigo che mi venga restituito il nome e il simbolo del P.C.I. illegalmente detenuto dal fu PDS, fu DS, non ancora PD

Rita Pani (APOLIDE)


8.17.2007

 

La politica sotto l'ombrellone

Leggere “articoli politici” in questo periodo d’agosto è quasi come leggere un libro divertente. Abbiamo così ben digerito la metafora calcistica, usata per far scordare all’italiano la logica politica delle cose, che non ho trovato particolare sgomento, nei commenti alla notizia della “nuova campagna acquisti” intrapresa da berlusconi.

Nemmeno quando è stato chiaro che, il presidente del Milan, non si riferiva a giocatori brasiliani o fuoriclasse africani, ma a senatori dell’attuale governo italiano.

“La trattativa, dice il leader dell'opposizione, è stata avviata con una quindicina di parlamentari, ma quelli più propensi a far venir meno la maggioranza sarebbero meno. Si contano sulle dita di una mano, ma sono sufficienti a mandare in crisi il governo".

Sarà perché già digerimmo anche i settanta miliardi delle vecchie lire, elargite alla Lega per acquistarne la fedeltà, sarà perché non ci stupì de gregorio, sarà perché ormai per tutti è politica scendere in campo, fare autogol, o salvarsi in angolo.

Se solo si avesse il coraggio di riattivare i neuroni, per pensare che la strategia della campagna acquisti, è nata dall’esigenza di andare a sostituire il governo Prodi, si arriverebbe a chiedersi cosa accadrebbe a questa povera Italia, qualora l’opposizione vincesse il prossimo campionato elettorale.

Il caso di Valentino Rossi, per esempio, è emblematico della pochezza della forma mentis popolare, se è vero quello che stabiliscono gli immancabili sondaggi, secondo cui, due terzi degli italiani, non condannano il motociclista che ha evaso circa sessanta milioni di euro di tasse. È solo un esempio, forse banale, del degrado sociale nel quale ci si è adagiati con una comodità incredibile.

Come dicevo, leggere di politica è davvero divertente. Il crollo delle borse, è una lista di numeri e percentuali col segno meno davanti, e sono sicura che pochi ne comprendano il significato più intrinseco, ovvero che da qui a qualche mese, avremo ancora più difficoltà a comprare un chilo di pane (figuriamoci pagare un mutuo e mantenere la casa in cui viviamo). Non ce lo dicono, anzi, Prodi si dice “fiducioso” – ma Fiducioso, ormai sembra essere il secondo nome di Romano –

Il deputato Caruso, non è uno che in modo grezzo ha detto la verità, ma un infiltrato nel governo, che lavora per annientare la possibilità di porre fine al precariato. E a me che leggo queste cronache di politica da ombrellone, viene da chiedermi: “Ma allora Damiano chi è?”

Il ministro, l’altro giorno, con una calma invidiabile, e senza che nessuno dei giornalisti presenti trasalisse è riuscito a dichiarare che lo smantellamento della legge Biagi (maroni) non era nelle previsioni del governo.

E noi, che per questo abbiamo votato questa massa deforme che ha incancrenito la sinistra… ?

Digeriamo bene, digeriamo tutto.

Rita Pani (APOLIDE)

8.16.2007

 

Falcemartello



Grazie a Vanhacker

8.15.2007

 

Ferragosto

C’era un tempo in cui il caldo era semplicemente torrido, e il giorno di Ferragosto, le immagini dei telegiornali ci mostravano bambini intenti a giocare in riva al mare, o signore un po’ cicciotte sdraiate sui lettini da spiaggia; qualche coppia di innamorati che si teneva per mano.

Da un po’ di tempo a questa parte, il caldo ha smesso di essere torrido ed è diventato record, ed è difficile vedere immagini di bambini in costume da bagno o col culetto fuori che giocano allegri; non si trasmettono perché al di là del teleschermo potrebbe esserci un bastardo maniaco. Le signore cicciotte, sembrano non esistere più, si sono trasformate tutte in giovinette magre delle quali è bene mostrare il culo e le tette; non si nascondono certo! Gli innamorati poi, non si tengono più per mano, passeggiando sulla spiaggia; ormai in spiaggia si accoppiano, liberi come cani, sotto gli occhi curiosi dei vicini d’ombrellone.

È Ferragosto, ma non è stata questa la notizia, sebbene il reportage dalla spiaggia ci sia stato eccome.

Sei italiani morti ammazzati in Germania; un ragazzino col fianco grondante sangue è ripreso in primo piano, che il telegiornale somiglia ad un film di Quentin Tarantino. E se non ti basta un TG, puoi sempre cercare sui giornali on line: foto agguato, siti o filmati.

Poca roba sui 250 morti in Iraq a Tal Uzair e Khataniyain, nemmeno una foto, perché sono solo numeri che si aggiungono ai numeri, sono morti noiosi che non fanno più notizia, che non ci appartengono più. Effetti collaterali di una guerra dichiarata vinta, sebbene non sia mai finita. Questi morti non meritano di distrarci dal Ferragosto.

Tolleriamo a malapena la decina di cadaveri ripescati nel mare di Sicilia, continuiamo a contare i disperati che approdano a Lampedusa, e io mi chiedo perché a livello nazionale, non si faccia sapere che iniziano ad arrivare, nell’ordine di 200 al giorno, anche in Sardegna. Forse perché si pensa di rinchiuderli nella base NATO di Capo Teulada – la Guantanamo d’Italia – ed è meglio non far incazzare quei quattro coglioni che hanno ancora coscienza? O perché di Sardegna è meglio non parlare d’estate, a meno che non si tratti di briatore o del nano da Arcore, che cito: era al tavolo con la carfagna e indossava un ciondolo di cuoio con alcuni smeraldi (novità assoluta) ?

Davvero un Ferragosto strano, che segna l’inesorabile cambiamento dei tempi, come è cambiato il caldo, così cambiano i costumi. Dopo mille campagne di sensibilizzazione, finalmente abbiamo smesso di abbandonare i cani, ora d’estate si abbandonano i bambini, oppure si incendiano, oppure spariscono…

Fortuna che il mio Ferragosto è stato nella norma; Roma era vuota, come sempre, e io ho trovato parcheggio.

Rita Pani (APOLIDE)


8.12.2007

 

Pentito


8.11.2007

 

Di ritorno da Sestri Levante

Rubo una bellissima frase dal sito di Pino Scaccia:

“Se non diremo cose che a qualcuno spiaceranno, non diremo mai la verità”

Sono appena tornata da Sestri Levante e sono troppo stanca per parlarvi dell’ipocrisia che circonda le dichiarazioni del deputato Caruso, che forse in modo grezzo ha espresso un concetto assai reale.

Il precariato ha legalizzato la schiavitù, la cancellazione di ogni diritto e ogni tutela del lavoratore, ha fatto sì che di lavoro non si vivesse, ma si potesse morire.

Chi uccide è un assassino.

È stata una piacevole occasione per incontrare e conoscere persone gradevoli e persone mostruose. Per scontrarsi con le piccole miserie umane e incontrare grandi virtù. Mischiarsi ad un mondo che mi fa ribrezzo e quel mondo che mi accoglie

Grazie per le belle cose e grazie anche per le brutte, che forse meglio mi aiutano a comprendere quanto bisogno ci sia di lucidare i forconi e rimboccarsi le maniche.

Un abbraccio particolare ai miei editori, che mi tengono per mano…

A Mariella Todaro e Giorgio Viale. A Manuela.

All’amico Beppe Cavallo , che tanto ha fatto per riuscire a fumare un paio di sigarette insieme a me.


Rita Pani (APOLIDE)


8.09.2007

 

Un saluto


State al fresco, mi raccomando.
Non guidate ubriachi come cucuzze e non gettate mozziconi dal finestrino.
Non sparate agli elicotteri, non violentate i preti, non benedite antisemiti, non mettete le scarpe rosse di Prada.
Se andate a puttane/i pagate e non sniffate. Se siete uomini, non barate: è facile durare sei ore se ti riempi di viagra.
Se avete caldo non andate al centro commerciale, meglio una biblioteca, o un cinema.
Se vi avanzano cinque euro, mangiate un gelato, non dateli al PD.Se vi avanza tempo, venite a Sestri Levante Venerdì 10 alle 21.

Ci sarò anche io a dire che Luce è...
Un po' stronza, in fondo. Perché ha smesso di crederci.
Io ci credo ancora, e allora o sarà P.C.I. o rivoluzione. Ma sta volta, quella vera.
Un saluto a tutti, a Lunedì.
Rita Pani (La Guevina Apolide)


8.08.2007

 

Incendi e calori

E’ ancora emergenza incendi, e il telegiornale sente l’urgenza di collegarsi con la sede della Protezione civile. A loro volta, da quella sede, sentono impellente il bisogno di educarci, di sensibilizzarci, “purtroppo le campagne di sensibilizzazione non sono bastate, e la catastrofe continua…” Io attendo fiduciosa, tanto lo so, che prima o poi, ancora una volta, quel tizio con la polo blu e i bordini tricolore, mi guarderà dritto negli occhi, e me lo dirà.

Eccolo, mi fissa proprio mentre sputo il fumo della mia sigaretta: “Attenzione ai mozziconi, non gettateli dal finestrino…”

In Campania, l’elicottero della Protezione civile che tentava di spegnere un incendio, è stato preso a fucilate 18 fori nella benna che trasportava l’acqua. Un ponte radio è stato sabotato.
Devo forse presumere che i campani siano un popolo di fumatori incalliti?

Per restare in tema d’incendi e di calore estivo, mi sono letta l’intervista alla povera squillo caduta nella mani dell’orco dell’UDC. Una ragazza semplice, di umili origini che nella sua vita ha faticato per cambiare la sua esistenza. Ammirevole.

Ci sono passaggi dell’Intervista del troione che commuovono: “Gli amici la chiamano Pocahontas. Ammette: «Questo mio seno prorompente è opera di un chirurgo. Dopo l'intervento mi sono sentita più sicura e ho cominciato a frequentare persone importanti e danarose.” Per fortuna che il mondo è cambiato, e soprattutto questo nostro mondo occidentale così ricco di libertaria morale, da permettersi il lusso di esportarla anche a quelle donne succubi del velo. Il nostro mondo una possibilità non la nega a nessuno. E se Monika Lewinsky si fece ricca per aver fatto una pompa a Clinton, volete che un reality show italiano non accolga la squillo cocainomane martirizzata da sei ore di sesso assatanato con un deputato dell’UDC?

Rita Pani (APOLIDE)


8.06.2007

 

Pensavo mi avesse risposto

Ho passato tre giorni in compagnia e tranquillità, non mi sono curata troppo delle notizie che, comunque, ti inseguono minacciose. Mi han detto che Prodi aveva scritto una lettera, così che mentre ero intenta alla pulizia delle seppie, ho chiesto:

“A me? Si è deciso finalmente a rispondermi?”

No, non sono ancora così unilateralmente importante, però, in un certo senso, aveva scritto anche a me.

Che tristezza, Romano.

L’unica differenza sostanziale che ho notato tra Prodi e il tizio di Arcore, è il pronome.

Quel piccoletto isterico come una zitella acida, amava dire: “io ho fatto”. Tu Romano, almeno conservi il buon gusto dell’ “abbiamo fatto”.

Lui, con la sua strafottente aria ignorante si era limitato alla stipula di un falso contratto da firmare sotto l’occhio vigile della telecamera; tu, da buon professore, hai prodotto un programma che pesa come un tomo… Ma sempre di minchiate si tratta.

Io, Romano, le cose che avevo da dirti le ho già dette, in un numero importante di missive disattese, tu potevi anche risparmiarti quest’ultimo insulso gratuito; potevi metterti Henry Potter sotto il braccio ed andartene zitto zitto in vacanza.

Copio un passaggio della lettera di Prodi:

Ho troppa stima - aggiunge - per le donne e gli uomini che compongono la grande area della sinistra (e che stanno giustamente lavorando affinché ci sia in questa area una forma di riunificazione moderna ed europea) per considerare come radicale qualcosa che invece è a mio avviso estremamente popolare. L’idea stessa di considerarsi i difensori della società meno fortunata è un compito nobile.

Che belle parole! Spero solo che in tanti, come me, se le sentano rimbalzare addosso come un insulso. Come a dire che facciamo folklore, eh?

Rita Pani (APOLIDE)

8.02.2007

 

Bologna



Rita Pani

 

Parafrasando il Manzoni

S'ode a destra una squillo che tromba. Anzi, due! Ma, per carità, sono vicende personali; anche se una delle due poverette ha dovuto ricorrere alle cure dei sanitari, a riprova che è una balla l'adagio popolare che recita: "un Mele al giorno toglie il medico di torno"!

Un'altra poveretta è la moglie del deputato; è tuttavia probabile che, prossimamente, qualche quotidiano diffonda una sua lettera con richiesta pubbliche di scuse. Anche se il marito, di nome, non fa Silvio.

Certo, la condizione delle donne, oggi, non è molto migliore di quella di un oggetto qualunque: proprio stamattina, un ominide, dopo aver trascinato a viva forza una fisarmonica sul vagone della metropolitana, l'ha violentata ripetutamente. Sebbene la malcapitata si dimenasse e contorcesse con tutte le sue forze per cercare di sfuggire alle insane pulsioni del bruto, non c'è stato nulla da fare. Una scena raccapricciante, specie quando ho avuto l'impressione che la fisarmonica avesse cominciato a latrare. A memoria, credo che nemmeno Jimi Hendrix abbia mai osato tanto. Ma la cosa più terribile è stata che nessuno dei molti passeggeri ha avuto il coraggio di intervenire. Siamo dunque diventati tutti davvero così egoisti e insensibili? Anche peggio, visto che qualcuno, alla fine, lo ha persino remunerato per quella bravata.

Ho pensato che a me sarebbe piaciuto imparare a suonare la chitarra e, anche se per qualche tempo ho fatto parte di una band, alla fine ho lasciato perdere; ho sempre avuto delle difficoltà con quello strumento: per quanto ci soffiassi dentro, non sono mai riuscito a cavarne una melodia decente.

Perciò, ho dovuto imparare un altro mestiere per vivere e ormai sono più di venti anni che sono nel settore informatico. All'inizio è stata dura: poi ho capito che sfondare le vetrine dei negozi di computer per svaligiarle non mi avrebbe garantito il futuro; almeno finché non ho depennato l'esperienza dal curriculum.

Ma il problema vero è che, dopo tutto questo tempo, da tre anni sono un cosiddetto "lavoratore atipico" e, dunque, anormale. E ho anche scoperto che siamo una moltitudine. Però, a questo punto, i conti non mi tornano perché, se la “atipicità” è diventata la regola, allora siamo “tipici”. Il quesito, nemmeno a dirlo, è topico. Dice che la legge l’ha fatta promulgare quello che si è fatto da solo. E va beh, io ne ho conosciuti di tossici che soffrivano di solitudine, ma nessuno ha mai provocato tutti ‘sti danni! Cambiasse spacciatore...

Ci sono cose che proprio non sopporto in alcuni miei colleghi: ad esempio, la loro propensione a discutere per ore di telefoni cellulari. Ho così scoperto che alcuni apparecchi di ultima generazione sono in grado di fungere anche da personal computer, televisione e finanche navigatore satellitare. Pare che l’unico problema consista nel ricevere una telefonata mentre si seguono le indicazioni stradali: il sistema sovrappone le note vocali del navigatore alla voce dell’interlocutore e potreste così trovarvi a prepararvi ad andare dritto per due rotoli di carta igienica e svoltare a destra in via tre pomodori belli maturi.

O come quelli che fanno le promozioni “parli gratis tutta l’estate”. Ed effettivamente, sul treno, li vedo che parlano tutto il tempo del viaggio e, alla fine: “Ah, sei già in stazione? Sto arrivando... adesso scendo così andiamo a casa!”

Sono convinto che si parlano al telefono pure quando fanno l’amore.

Un mio collega mi chiedeva come mai prendessi tanti quotidiani e fossi così disinformato.

Gli ho risposto allora che i giornali li utilizzo per gli escrementi dei miei cani.

“Ah... li usi per raccoglierli?”

“No, – ho puntualizzato – è che ai miei cani piace leggere qualcosa quando vanno in bagno!”

dirtyboots

 

Incontri Gammarò

Venerdì 10 Agosto alle ore 21
BAGNI LIGURIA
Lungomare Sestri Levante - GE -
Gammarò editori presentano il loro catalogo.
Ospiti della serata le scrittrici
Rita Pani e Mariella Todaro.


Accorrete numerosi ;-)
Rita Pani (APOLIDE)

8.01.2007

 

Non sono tossici, sono solo rifiuti


Ora che sappiamo che un centinaio di parlamentari su seicento non ha assunto droghe nelle ultime 48 ore, teoricamente dovremo essere tutti più tranquilli.

Sarà, ma io preferirei sapere che ogni tanto si tirano una buona canna, ma sono intelligenti, anziché saperli affetti da cretinismo.

Si muore di lavoro, quanto si moriva di pestilenza al punto che si deve ricorrere ad un decreto legge, per sanare la moria.

Il fatto che una legge già ci fosse e che fu di fatto modificata dal governo berlusconi (i costi della sicurezza sul lavoro non facevano più parte delle specifiche per partecipare alle gare d’appalto, per esempio), si sono scordati di dirlo.

L’unica buona notizia di oggi, è che la politica va in ferie per un mese e mezzo, e per tutto questo tempo, finalmente, non sapremo più nulla di loro, se non dai bollettini del gossip, che state certi non mancheranno di aggiornarci attraverso i telegiornali, che paghiamo per vedere.

Rita Pani (APOLIDE)


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