12.31.2005

 

Auguri!

Solo poche righe per augurare a tutti un anno migliore di quello appena trascorso. So che non ci vorrebbe poi tanto perché fosse così, ma aspettiamo Aprile.
Niente mutande rosse e nemmeno bilanci consuntivi; non esistono i numeri per contabilizzare la catastrofe. Ci basti sapere che l’Italia è nella morsa del gelo, che ha nevicato anche fuori da casa mia, e che sarebbe meglio non far esplodere né Ratzingher né Maradona, dodici chili di esplosivo che andrebbero sprecati.
Scavando nella memoria degli ultimi dodici mesi troveremmo solo melma, e allora perché non risparmiarsela almeno stasera?
Davvero molti auguri a chi ne ha bisogno, e chi può farne a meno li ceda in beneficenza.
Grazie a tutti quelli che pazientemente mi leggono e che mi hanno scritto in questi giorni tutto il loro affetto, ricambiato.
Rita Pani (APOLIDE)


12.26.2005

 

Pronti per le mutande rosse?

Non so se stia finendo domenica o Santo Stefano, il giorno degli avanzi, del brodo, dei parenti meno importanti, di quelli che non ci sarebbero stati tutti in una volta, degli amici che non fanno famiglia. So che domani è lunedì e dopo uno o due giorni non ci sarà spazio da dedicare a noi, ma solo alla fine dell’anno, con tutti gli esorcismi da praticare per buon auspicio, invocando la buona fortuna, semplicemente indossando un paio di mutande rosse, ma va bene anche una giarrettiera o un calzino. L’importante è che non ci siano buchi, pare che non portino bene.
Allora qualche buon tampone oggi ha lasciato trapelare i dati del ministero del tesoro (che non è covo di comunisti) i quali ci informano che il caro vita è aumentato molto più dell’inflazione programmata. Gli economisti hanno perso quasi cinque minuti del loro tempo dibattendo su inflazione reale e percepita con la stessa foga con cui Galileo difese la sua teoria sulla sfericità della terra.
Deve essere stata una svista dei giornalisti dal tasso alcolico elevato, ma il danno arrecato è minimo, non c’era certo bisogno che venissero spifferati i dati del ministero per capire che il carovita è aumentato il doppio dell’inflazione, sebbene uno strano omuncolo da Arcore abbia avuto la faccia tosta di affermare che “l’italiano sta bene perché gli stipendi aumentano più dell’inflazione”.
Aumenti indiscriminati in qualunque settore e non per colpa del petrolio.
Il ladrocinio è endemico in Italia, autorizzato e soprattutto spiegato con la tesi del ministro tremonti:
“E’ colpa dell’euvo! E’ stato Prodi!”
In realtà la colpa esiste ed è tutta nostra e delle nostre mutande, delle nostre spese, qualunque esse siano. Provate a pensare al reparto ortofrutta di un supermercato, con merce deperibile. Immaginate, cosa succederebbe se nessuno acquistasse la merce che reputa avere prezzi da ladro? Nel giro di poche ore qualcuno inizierebbe a sospettare che qualcosa non torna e dopo due o tre giorni di assenza d’avventori i prezzi calerebbero. Così vale per la carne e il pane.
La colpa è nostra perché continuiamo a farci rapinare.
Ho visto un paio di mutande rosse in una scatoletta di plastica, 24 €. Ho visto una stronza che le comprava.
Invece si indice un nuovo calendario di scioperi per ottenere più soldi, che poi, nel caso fossero accordati, potremo consegnare con spavalderia al prossimo rapinatore che incontreremo per strada, quello che ti chiede un affitto da 550 € per un locale un po’ più ampio di un loculo assolutamente in nero, per il dentista che ti toglie un dente e mezzo litro di sangue fatturando il 50%.
Peccato però che ormai nemmeno lo sciopero ha più valenza in un Italia guidata con l’arroganza dei criminali forzuti. Scioperi? E chi se ne frega? Questo in sostanza, per esempio, il maroni pensiero.
Non è fantasia. Avete sentito le dichiarazioni di castelli in merito alla marcia di Natale per l’amnistia? “Nessuna illusione” (chi se ne frega?) giovanardi: “Saranno solo chiacchiere” (chi se ne frega?) In compenso 4 nuove carceri in costruzione: tutte in Sardegna. E qui mi fermo perché per me che sono comunista l’apologia di reato è ancora reato.
Rita Pani (APOLIDE)

 

I cassonetti di Natale.



Io sono un gatto.
Un gatto ricco. Mi potrei definire, correttamente, un gatto occidentale. Eppure non sono di nessuno.
Per cui, se mi va di parlare e sparlare - o solo miagolare in tono diverso - io lo posso fare.
Per vivere e campare, suvvia...per mangiare, mi appoggio a tre o quattro cassonetti vicino casa mia. E' vero, io non ho casa, se per questo s'intendono quattro mura che ti proteggono le tue cose e ti impediscono la vista di tutto il resto. Però il mio cielo lo riconosco con l'olfatto; e so che è il cielo di casa mia . E non lo scambierei con il cielo di nessun altro. Io ho solo quasi bisogni primari. Per esempio, non ho affetti stabili come loro, io. Non ho neppure pensieri per il dopo,io. Non ho debiti o eredità da lasciare e neppure un paradiso da conquistare. E credo di sapere che queste cose un poco impicciano i pensieri loro . Ma poi, io loro, mica li capisco fino in fondo.
Eppure anche io mi accorgo di quando viene Natale.
I cassonetti straboccano.

Kosta

12.23.2005

 

Nella migliore tradizione

Si passeggia per strada con un’aria smarrita, illuminati dai riflessi delle vetrine, dalle luci gialle arrampicate sui lampioni, offesi dai manifesti di un bugiardo patentato in posa blasfema, che allarga le braccia imitando il benevolo abbraccio del Cristo.
Ovunque, tra una luminaria ed un Babbo Natale impiccato da un cordino ad un balcone, la ridicola immagine del criminale di Arcore ci ricorda che andrà avanti, e noi con lui, fino al baratro; solo che lui si fermerà un attimo prima per vederci cadere.
Non se ne può più di dire che non se ne può più, quindi corriamo a rifugiarci nel Santo Natale, fatto di pesce e di carne, di panettoni e coccarde da riciclare al prossimo compleanno o alla prossima occasione.
La società autostrade conta le auto in transito, saranno tante ed andranno da nord verso sud. E’ l’esodo di Natale che non porta turisti in vacanza ma emigrati a casa. I grandi chef ci insegnano le ricette, i polli sono guariti e possiamo arrostirli farcendoli di salsa al mirtillo nella migliore tradizione americana, l’abbacchio lo possiamo acquistare al supermercato, ma se vogliamo darci una botta di vita – Natale viene solo una volta all’anno – possiamo osare ed arrivare fino alla prima bottega di Bulgari magari lo hanno anche là visto quanto costa.
Non abbiate paura! Una schiera di dietologi è già pronta a darvi la cura per smaltire tutto il grasso in eccesso in pochi giorni, per poter tornare belli come il sole al vostro posto di lavoro il sette di Gennaio, qualora ancora abbiate un lavoro. Come la società autostrade, lo chef, e il meteorologo anche il dietologo rientra nella tradizione natalizia.
Coraggio, compagni! Sarà una lunga settimana nella quale faremo un sacco di auguri, persino a coloro che ci stanno atavicamente sulle palle, potremo nasconderci meglio con un cappelletto rosso in testa che magari lampeggia, protetti dall’alibi natalizio che ci fa persino diventare tutti più buoni. Lo slavo che ci frega il carrello al supermercato per ricavarne un euro non sarà così molesto come ci appare tutti gli altri giorni dell’anno, non manderemo a cagare il cingalese che vuole pulirci a tutti i costi il parabrezza e porgeremo educatamente la sedia alla zia della moglie del cugino di papà che per 364 giorni all’anno viene chiamata “quella vecchia baldracca putrida” ma che per un solo giorno all’anno –è Natale – diverrà “Zietta cara!”
E’ Natale. Mi dovrò adeguare. Devo smettere di chiedermi perché è Natale anche per gli ebrei, e per i testimoni di Geova, per i comunisti e per gli atei. E’ Natale e basta.
Suvvia, quindi, animo! Manca poco. Mentre passeggiate per le strade illuminati dai riflessi delle vetrine, dalle luci gialle arrampicate sui lampioni, offesi dai manifesti di un bugiardo patentato in posa blasfema, guardate verso i palazzi e le finestre, godete della vista delle luminarie domestiche, spiate dalle finestre l’accendersi e spegnersi degli alberi di Natale, nella tradizionale sfida dello sfarzo: chi ce l’ha più grande e luminoso?
Rita Pani (APOLIDE)

12.21.2005

 

Su col Morales!

Pare sia vietato associare gli accadimenti degli ultimi giorni ai fatti degli anni novanta, ma come è possibile non farlo? Quella volta furono i mariuoli, questa volta i furbetti, quella volta c’erano i lingotti nei puff, le fontane rubate dalle piazze di Milano e rimontate ad Hammamet , questa volta i quadri e le anfore sequestrati a casa di Billè, l’altra volta i grossi calibri rubavano, oggi distraggono impropriamente.
E’ segno dei tempi che cambiano, di una società che si è evoluta grazie alla classe, in senso di charme, della bella gente che ci governa.
Che brutto sarebbe leggere di furti e di persone derubate, di orde di disonesti e filibustieri; assai meglio narrare della distrazione dei furbetti del quartierino e dell’onestà di Piter Pan. Tutto assume una connotazione assai più dolce, al punto che verrebbe da dire: “Ma sì, son ragazzi!” scordando che è quasi lapalissiano da dove tutto ebbe origine. Che si può pretendere in uno stato dove l’illegalità è stata istituzionalizzata?

Non dobbiamo nemmeno scordare che è iniziata l’operazione verità da parte del presidente pinocchio del consiglio; da giorni è in distribuzione nelle piazze il libretto satirico dal titolo
IL GOVERNO BERLUSCONIMANTIENE GLI IMPEGNI - 4 ANNI DI LAVORO PER L'ITALIA che pare sia un’opera da non perdere.
Ho avuto segnalazione da chi ha avuto la fortuna di leggerlo:
a pagina 42 si afferma che con il governo Berlusconi inItalia i disoccupati di "lunga durata" (è scritto proprio così) sonolo 0,0%. Cioè nessuno.
sempre a pagina 42 sta scritto che al Sud (sempre grazie aSilvio)i disoccupati sono calati del 5,5%. Però a pagina 40 si diceche il calo è del 6,7%.
tutta la pagina 21 è dedicata a dimostrare che le "cittàsono più sicure davvero!" La prima riga è riservata agli omicidi:durante i governi dell'Ulivo 2419, durante il governo Berlusconi 2955.Variazione: - (meno) 13,5% (ovviamente la matematica è un’opinione)
la pagina 49 è riservata alla riforma della scuola (cioè alluogo dove si forma il sapere delle giovani generazioni). E alle"menzogne" che la sinistra riversa contro il povero governo. "Hannodetto...tagliati tutti i fondi per scuola e docenti, per regalarglialle scuole private dei ricchi" Quando già in seconda elementare siinsegna che quel "regalargli" va scritto "regalarli"

Grammatica a parte è davvero buffa questa operazione verità; proprio oggi il governo ha approvato l'incremento del bonus scolastico che nel 2006 arriverà a 157 milioni di euro e la possibilità per le scuole paritarie di assumere docenti non necessariamente con contratto a tempo indeterminato come - tranne alcune eccezioni soprattutto per il personale religioso delle scuole cattoliche-stabilisce la normativa.

L’unica cosa che ci resta da sperare è che il capobanda di Arcore prosegua con tutte le sue operazioni, estetiche e di propaganda perché è chiaro che l’unico effetto che sortiranno sarà quello dell’autocastrazione.
Non so bene dove ci porterà il suo antagonista Prodi, ma una speranza è sorta in Bolivia.
Su col Morales!

Rita Pani (APOLIDE)

12.20.2005

 

La Gioconda è felice



Come ogni anno, in questo periodo numerose novità cinematografiche vengono proposte nelle sale di proiezione. Ecco le trame dei film principali:

King Kong. Un enorme scimmione, incredibilmente somigliante a Borghezio, ma non così ignorante, viene catturato, portato a New York ed esibito in un teatro di Broadway. A seguito di alcune recensioni che stroncano in maniera definitiva lo spettacolo, l’animale va in bestia e si mette a cercare i critici per tutta la città, seminando terrore e distruzione. Alla fine, giunto sulla cima dell’Empire State Building, viene abbattuto da aerei militari che, di ritorno dal Cermis, cercano di festeggiare passando sotto le gambe del primate. Quando si accorgono di aver ucciso Borghezio, le forze dell’intelligence cercano dapprima di addossare la colpa ad alcuni manifestanti ottuagenari notav poi, di fronte all’evidenza, si giustificano ammettendo di averlo ucciso perché, nonostante indossasse il collare, non portava la museruola d’ordinanza.

Le cronache di Narnia – Il leone, la strega e l’armadio. Il nuovo film della Disney narra la storia di quattro ragazzi che dietro a un vecchio armadio trovano un passaggio segreto che li conduce nel fantastico mondo di Narnia dove i quattro aiutano il Re leone a sconfiggere una perfida strega che domina quel luogo. Il trambusto, però, provoca le vibrate proteste dei vicini che fanno intervenire la municipale. Le forze dell’ordine non tardano a scoprire nell’armadio un ingente quantitativo di acido lisergico per cui provvedono ad arrestare i giovani e a internarli in un centro di recupero.

Natale a Miami. Ennesimo episodio del tormentone natalizio campione d’incassi in cui la coppia De Sica/Boldi, sulle note dei tormentoni musicali dell’anno, tormentano gli spettatori con una serie di gag giocate sul trash e sui doppi sensi da caserma. Ancora una volta successo assicurato! Peccato che durante il battage pubblicitario, Boldi, al grido di “Scusi, lei si intende di saghe?”, abbia annunciato la rinuncia a proseguire il rapporto con il regista reo, a suo dire, di trascurare il lato artistico in luogo del mero guadagno. In ogni sala, dopo la visione del film, a titolo preventivo, un’equipe medica di volontari dell’Anonima Alcolisti fornirà adeguato supporto psicologico.

Ti amo in tutte le lingue del mondo. Ennesimo film di fantascienza Pieraccioni, in cui si affrontano le scottanti tematiche delle leggi cosmiche in ottemperanza alle quali, come è noto, donne bellissime si innamorano perdutamente di lui che, per dare una parvenza di realtà, veste i panni di un professore di ginnastica. Il protagonista, infatti, è conosciuto per aver vinto ripetutamente l’ambito titolo di Mister Universo nella categoria “menomati dalla guerra chimica”. Tutto sommato, un film da denuncia, godibile e piacevole come un’ustione alle vie respiratorie.

Anche il Comune di Roma si è lasciato contagiare dalla ridda di manifesti che pubblicizzano i risultati raggiunti dall’attuale amministrazione. Ma quando si legge: “Il piacere di pagare una multa stando comodamente seduti in poltrona”, viene spontaneo domandarsi da quando l’istigazione a delinquere non è più reato.

Collisione fra due treni nella stazione di Roccasecca. E intanto questi insistono che vorrebbero farci viaggiare a 350 (trecentocinquanta!) chilometri orari... magari da domani faccio l’autostop: mi sento più tranquillo nelle grinfie di un potenziale serial killer.

Il celebre dipinto di Leonardo è stato analizzato dall'università di Amsterdam con l'ausilio di un software che riconosce le emozioni: ne è risultato che la Gioconda sorride perché è felice.
Forse perché da tempo è sufficientemente lontana dall’Italia.
dirtyboots

12.19.2005

 

"Lei s'intende di seghe?"

L’arte di essere saggi è l’arte di capire a che cosa si può passare sopra.
William James

Fa freddo, molto freddo! Dio come sono intelligente! Sono riuscita a capirlo ancor prima di leggere sui giornali che l’Italia è nella morsa del gelo.

Da curiosa lavandaia venerdì sera scandagliavo l’etere munita di telecomando alla ricerca di un sussurro sul caso Fiorani, quello che fa traballare poltrone eccellenti ma che dubito avranno le gambe segate dal tarlo della magistratura, e che trovo a Matrix – l’anti vespa? L’ennesimo divorzio eccellente di una coppia di fatto e nemmeno tanto regolare: Boldi – De Sica. Vengo rapita, catapultata nel panico, quando il riccioluto ed esperto cronista annuncia con l’obsoleta formula del “vediamo che ne pensa la gente” l’ormai usuale intervista per strada.
Boldi lascerà De Sica … Che ne pensa?” Nessuno degli intervistati si prende un attimo per “pensare”, la risposta è pronta: “E’ un peccato!” … “Davvero?” … Fino ad arrivare all’apoteosi dell’imbecillità nel “dolore per la perdita” enunciata con gravità da un affranto fruitore del film natalizio, che pare essere diventato parte della tradizione culturale italiana.
I tempi cambiano, quindi non solo Babbo Natale o Gesù Bambino (usato in Sardegna anche per chiamare la strenna natalizia) non solo panettone o pandoro, non più agnellino da latte arrosto o pesce, presepe o albero, ma anche Disney o Boldi – De Sica.
Avevamo già perso il panettone con l’uvetta e canditi per passare ai farciti di non si sa cosa (in genere cremine poco invitanti e mollicce), l’albero di Natale è stato fatto a testa in giù. Babbo Natale non è più vestito di rosso, ma d’oro o d’argento, Boldi non fa più coppia con De Sica e stà a vedere che accorceranno anche il naso alla befana e le impianteranno delle protesi al silicone per far figurare meglio il decolleté.
Come cambierà il panorama della tradizione culturale cinematografica l’anno prossimo? Con cosa verrà sostituita la ormai già famosa frase culto di questo Santissimo Natale 2005: “Lei s’intende di seghe?” che da un mese impazza sui teleschermi italiani, tratta dal promo di questo pezzo di cultura Natale a Miami?
Gettate alle spalle questa domande retoriche, che troveranno risposta da qui ad una decina di mesi, restiamo nella cultura, perché è questa che farà la parte del leone nei doni natalizi. Cultura, abbigliamento e tecnologia, così dicono gli istituti di ricerca e così dicono anche gli italiani, sempre gli stessi della strada, la gggente, i forzati delle interviste per strada.
Farai i regali di Natale?”
Sì…cultura …Alla famiglia regalerò libri… Quale? … Bruno Vespa!”

Fa freddo e non mi scaldo. Ho scritto anche io dei libri ma evidentemente non fanno cultura. Non sono involti tra due copertine di cartone, non ho chiesto a nessuno di “presentarmi” all’editore che non “investe” su nuovi autori sconosciuti, come mi fu consigliato … "Sarebbe per noi garanzia la presentazione da parte di un nome noto nel panorama …"
Se ne vuoi uno scrivimi, te lo spedirò in formato PDF come strenna di Natale.
Rita Pani (APOLIDE)

12.16.2005

 

Insider trading, ovvero rapinatori.

I titoloni dei giornali di questa mattina non mi hanno fatto sobbalzare nemmeno un po’. “Indagato Fazio per insider trading"; mi piacerebbe salire su un bus o su una metropolitana per chiedere ad uno dei pensionati al soldo della sinistra, pronti a parlar male del premier, se sanno cosa sia l’insider trading. Sono certa che mi direbbero che Fazio è un ladro e tanto mi basterebbe.
Ho provato una sorta di fastidio, invece, leggendo i soliti forum e forumisti pronti ad eccellere in civile garantismo:sebbene tutti concordi nell’affermare che è evidente un fastidioso ritorno dei ladri, la maggior parte degli opinionisti a cottimo di Internet tengono a sottolineare come si debba partire dal presupposto che tutti sono innocenti fino alla riprova della colpevolezza.
Anche se controvoglia faccio parte del mondo e siccome il mondo gira al contrario, io mi adeguo, quindi per me vale la regola del contrario: sono tutti colpevoli fino a prova contraria. Altro particolare deprimente è lo schieramento pro ladri di destra versus pro ladri di sinistra: “ Fiorani e Fazio sono di destra ma Consorte è di sinistra ed è stato indagato pure lui…” ho letto da qualche parte. Provo un fastidio epidermico per l’idiozia dilagante, pronta ad attribuire svariate essenze alla merda.
Temo che anche questa nuova puntata dell’italica epopea, possa assumere caratteri di inutile propaganda e che non si abbia la curiosità di rifarsi alla storia e alla memoria dell’altro giorno.
Non sono passati 20 anni da quando la lega “ricattava il governo” per tenere Fazio a capo di Bankitalia, ma solo tre mesi. Era settembre quando il caso Fazio teneva sulle spine i leader dei partiti della maggioranza, divisi tra chi, come Umberto Bossi, difendeva il governatore a spada tratta memore del suo impegno per salvare la squinternata banca padana CredieuroNord e chi invece ne chiedeva le dimissioni.
Oggi tutto è diverso, al punto che gli stessi giornali riportano l’improbabile alzata di voce dell’ora ministro all’economia: Tremonti all'attacco: «Fazio se ne vada»
«Ora basta, la situazione è inaccettabile, o il Governatore fa un passo indietro o decide il governo
»
Passo indietro? In un paese normale, alla fine dell’estate, quando le macerie delle palazzine costruite da Ricucci iniziarono a cadere sulla testa di Fazio, le dimissioni sarebbero state l’unico atto dovuto, invece arrivò il ricatto di Bossi e le solite diatribe sull’appartenenza politica dei giudici che diedero il via alle intercettazioni telefoniche, così malviste dal governo che corse ai ripari legiferando in materia.
L’errore da parte nostra è vedere questa situazione, laddove ci sia mostrata, come qualcosa di troppo lontano da noi e dalla nostra quotidianità; termini come insider trading sono usati solo per spaventarci e tenerci lontano da qualcosa che sembrerebbe non appartenerci. Bisogna ridimensionare il problema e portarlo a livello di tutti, compreso il pensionato pagato per distruggere l’immagine del premier. I reati sono quelli di furto e rapina, e il governo potrebbe essere accusato di complicità e favoreggiamento. Noi siamo le vittime, i drubati.
Rita Pani (APOLIDE)

12.15.2005

 

Stupido chi legge ... è uguale per tutti



D’ora in poi, il termine “sordomuto” non potrà più essere utilizzato nei documenti ufficiali e nei testi di legge; sarà rimpiazzato da “sordo preverbale”. Perché allora non “preauditivo preverbale”? E se dico di essere un “previdente da lontano”, l’ottico capirà che sono miope? Comunque sia, negli inquieti ambienti politici di questi giorni, in molti sperano che Fiorani sia preverbale come un pesce!
Alla luce di questo principio, anche Berlusconi non ha potuto fare a meno di puntualizzare che è stato frainteso quando ha detto di considerare stupidi tutti coloro che voteranno per il centrosinistra: in realtà, egli intendeva dire che li valuta preintelligenti.
I sindacati si sono immediatamente adeguati alla nuova terminologia e hanno lanciato l’allarme: oltre mille operai della Fiat rischiano di diventare preoccupati.
Intanto l’avvocato Taormina ha chiesto la perizia psichiatrica per la Franzoni precisando che la sua cliente rifiuterà di sottoporsi a tale esame. A beneficio di quanti iniziassero ad avanzare perplessità sulla condotta dell’avvocato e/o sulla sua igiene psichica, subito dopo il difensore ha puntualizzato che chiamerà la sua assistita a deporre in sede di dibattimento consigliandola di rifiutarsi di rispondere. E’ pertanto evidente, ormai, l’intento di Taormina: sta cercando di far cadere l’accusa puntando sull’infermità mentale di sé stesso.
E, ancora in tribunale, alla fine la Juventus è stata prosciolta dalle accuse di doping. Lapo Elkann ha subito telefonato alla dirigenza della squadra torinese per complimentarsi. Ha poi aggiunto che, non appena ne avrà la possibilità, andrà a trovare i ragazzi e a fare qualche tiro con loro. Il che ha leggermente angustiato Moggi, ma Biscardi lo ha prontamente rincuorato: “La giusdizia shportiva deve essere unico”.
Sull’altra sponda dell’oceano, durante una conferenza stampa, il presidente statunitense ha fornito le cifre dei morti nel conflitto iracheno. Secondo gli organi d’informazione, questa sarebbe la prima volta che Bush dà i numeri.
Anche per questo Natale, in molte località vacanziere già si registra il tutto esaurito. Addirittura sembra proprio che se le cose dovessero continuare così, presto l’unica possibilità di viaggiare sarà offerta dalle vantaggiose promozioni low-cost dei voli CIA. L’unico problema è rappresentato dal fatto che la meta la sceglie a sorpresa il tour operator, così non si sa mai cosa mettere in valigia. D’altra parte, è anche vero che finora nessuno è mai tornato per reclamare.
dirtyboots

 

Stupido è chi lo stupido fa.



«Tutti hanno il telefonino, la lavatrice, il televisore. Certo che il bilancio delle famiglie è cambiato! C’è il cellulare che costa, si fa una dieta più costosa: poi i conti in famiglia non tornano. Ma questo non è certo colpa del governo». silvio berlusconi, Ansa, 14 dicembre

«Senta, dalla mia villa ho un gran bel panorama, davanti a Punta Lada noto anche quest'anno molte barche».
Barche da ricchi.
«Se sono da ricchi vuol dire che ne abbiamo proprio tanti. Gli stipendi crescono più dell'inflazione, la ricchezza delle nostre famiglie non ha eguali in Europa. Dove non c'è nessuno che possa vantare più telefonini, più auto e più televisori degli italiani. Sa quante signore, da noi, possono permettersi cure di bellezza?
»

Intervista del Presidente del Consiglio, silvio berlusconi, rilasciata al quotidiano "La Stampa", a cura di Ugo Magri.

Siamo ricchi perché abbiamo la barca ed andiamo ad inquinare il suo bel panorama di Punta Lada o siamo poveri perché abbiamo la lavatrice?
Potremo forse diventare un po’ meno poveri se tornassimo a lavare i panni al fiume, e senza usare l’ammorbidente che altro non è se non un ulteriore spreco di danaro.
Siamo ricche perché facciamo le cure di bellezza o siamo povere perché ogni tanto ci va di mangiare un pesce o un po’ di carne?

Siamo stupidi perché votiamo a sinistra?

Rita Pani (APOLIDE)

12.14.2005

 

Fate silenzio che Fiorani sta pensando.

Per esempio il caso Fiorani; è molto italiano. Un ladro patentato, ma vestito molto bene, banchiere, ruba persino ai malcapitati correntisti della sua banca, anche a quelli morti. Leggendo i giornali nemmeno una volta ho letto la parola “ladro”, al massimo il Fiorani viene definito ex-banchiere.
C’è un articolo su Repubblica che se letto con la giusta ottica, pare un pezzo esilarante, ma non l’ha scritto Michele Serra. In pratica si narra il primo giorno da detenuto dell’ex banchiere che ha ricevuto, quasi fosse prassi, la visita di un anonimo politico milanese, ed è aiutato da un giovane compagno di cella che, quasi fosse una sorta di comitato di benvenuto, da all’ex banchiere (ladro?) delle notizie sulla vita in carcere.
Per ora Fiorani cerca di capire, di rendersi conto dell’accaduto, come se fosse stato proiettato dal sogno alla realtà, o viceversa. “In questo momento non mi serve nulla. Sto cercando di capire, di farmi una ragione di quanto sta succedendo". Sono le prime parole di Gianpiero Fiorani che l'Ansa è in grado di riportare dal carcere di San Vittore. Le ha dette confidandosi con un esponente politico che oggi è andato a trovarlo in prigione, all'indomani dell'arresto.”
Il Corriere ci dice che Fiorani, l’ex banchiere, era a capo di una associazione criminosa.
Ladri. Ladri veri, come se rubassero in appartamento, dal momento che rubavano soldi veri, e non virtuali, pezzi da far transitare anche nei caveau per ricoprire buchi di ciò che avevano rubato in precedenza. Pare si indaghi anche sulle molte visite degli ispettori di Fazio (sarebbe Bankitalia e non “Che tempo che fa!”) che però non avrebbero mai riscontrato nulla di illecito, nemmeno quei pochi euro rubati ad ogni correntista distratto della Banca Popolare.
Farà Natale in carcere? Probabilmente no, mica è un ladro! E’ un ex banchiere.

Non si sa chi sia il politico lombardo che ha fatto visita al neo detenuto, anche se tra i politici che pare proteggano l’ex banchiere (ladro?) spunterebbe il nome di Calderoli, quello nato per castrare nella logica del dente per dente, disciplina non sempre esecrabile. Se ad un violentatore si possono tagliare le palle, perché escludere di tagliare le mani ai ladri?

Che si stia avvicinando una specie di resa dei conti? Non sarebbe bello se anche a passi lenti ci avvicinassimo ad una sostanziale rappresentazione della realtà degli ultimi cinque anni? Non è mistero per chi riesce a guardare lontano come si sia fatto di tutto per proteggere affaristi, banchieri, ex banchieri, palazzinari, rubagalline, imprenditori, assicuratori, editori, piduisti, escavatoristi, mafiosi di questa nuova repubblica che somiglia così alla vecchia da non accorgersi che nulla è cambiato, anzi … Andreotti, Craxi, il CAF mi sa che in confronto erano dilettanti, oppure gli allievi hanno semplicemente, di gran lunga, superato i maestri.

Rita Pani (APOLIDE)

12.13.2005

 

Risolto l'arcano

E’ troppo facile, e io non mi diverto più. Trovato l’arcano, risolvere i quesiti della Susy o la Pagina della Sfinge diventa routine e non è più piacevole. Vale lo stesso per la denuncia arricchita dall’indignazione; è come ripetere una parola all’infinito, fino a quando se ne perde il senso.
Era settembre quando il governo disse: “Non è una finanziaria elettorale, non ricorreremo ad un altro condono.” Poi lo ribadirono a novembre. Oggi è già dicembre e quindi è stato varato l’ennesimo condono.
L’Italia non è in guerra, i nostri valorosi soldati portano pace e democrazia in Iraq. Su Rai news 24 potrete assistere al filmato dell’azione di guerra dei militari italiani impegnati nella “battaglia dei ponti”.
Quante cavallette sono state sterminate in Iraq? Più o meno 30.000 a detta dell’alcoolista texano, che dichiara candidamente “Io questa guerra la rifarei.” 30.000 civili ammazzati in nome della pace, contro il terrorismo, a favore della democrazia. Smembrati, massacrati, bruciati dal fosforo (arma di distruzione di massa) per impedire a Saddam di usare armi di distruzione di massa. Civili incarcerati e torturati per impedire a Saddam di torturare e incarcerare. Civili uccisi perché non venissero uccisi da Saddam.
L’arcano è leggere il significato contrario. E’ la chiave di svolta di ogni panzana stampata.
Una volta anche denunciare aveva un significato differente, era sinonimo di presa di coscienza di rigurgito di civiltà, oggi appare quasi come un alibi per non doversi assumere responsabilità, anche perché consci di non essere nulla di più di un numero percentuale da calcolare per le prossime elezioni. Io l’ho detto, io l’ho scritto e quindi mi assolvo.
“Dei voli segreti della CIA non ne sapevamo nulla” poi la Rice avvisa che i governi interessati ne erano al corrente…
E che dire sempre della Rice che spiega come una tortura inferta dai democratici americani non sia poi in effetti una tortura come quella inferta da Saddam? C’è tortura e tortura e pure questo lemma si presta alla reiterazione fino alla perdita del senso: provate!
Che noia. Era meglio Bill, prima dei bypass e della dieta, grosso e rubicondo, quando insegnava al popolo globalizzato che c’era sesso e sesso. Penetrare col sigaro cubano non era sesso, il sesso orale non era sesso. Kenneth Starr la pensava in modo differente, per lui era sesso con l’aggravante dell’utilizzo del sigaro cubano sottoposto ad embargo. Violare l’embargo era un crimine federale, per non parlare dell’adulterio. Mi sto lasciando prendere dalla nostalgia dei tempi migliori, quelli in cui persino Blair e Prodi inviarono messaggi di solidarietà al maialone canuto.
Ho risolto l’arcano e non mi diverto più a denunciare l’ipocrisia dei padroni del mondo, quelli che combattono per la libertà dei popoli e consentono che Arnold Schwarzenegger (odioso attorucolo austriaco) abbia il diritto di uccidere Tookie Williams. In Italia è diverso, fortunatamente si parla di castrazione ma ancora nessuno ha avuto il coraggio di parlare di pena di morte, sennò il potere starebbe nelle mani dell’ingegner castelli, quello che dichiarò di pensare alla possibilità della grazia a Sofri entro Natale. Infatti ci ha pensato fino ad oggi e l’ha negata.
Rita Pani (APOLIDE)

12.12.2005

 

Appello tifosi laziali

Che tu sia della Lazio, della Roma o di altra squadra fai girare questo appello:
"Siamo un gruppo di tifosi della Lazio con le proprie idee politiche.Vogliamo solo una cosa: che la politica resti fuori dal campo dicalcio. Di Canio fa politica, a nostro avviso la peggiore, la politicafascista che ha portato l'Italia nel baratro 60 anni fa. Non solo nonchiede scusa, ma se ne vanta. Come tifosi della Lazio, sospenderemo ilnostro tifo finché Di Canio farà parte di questa squadra. Un unicoappello: DI CANIO VATTENE! Non ci rappresenti."
R.

 

Caro Babbo Natale


Caro Babbo Natale,
mi trovo dunque ancora una volta a scriverti, mio malgrado, per ribadire alcuni concetti. Intanto mi preme assicurarti che non te ne voglio assolutamente per aver disatteso negli anni trascorsi quanto con te concordato. E’ evidente che non ti sono simpatico. E’ altresì irritante per me, dover prendere atto che, nonostante tutti gli sforzi profusi, io sia meritevole di trovare sotto l’albero solo una sconfortante rappresentazione del deserto del Gobi.
Tra l’altro, a ulteriore riprova della mia buona volontà, ho portato il bambinello del presepe a piazza San Pietro per farlo benedire dal Pontefice. Per dovere di cronaca, quando Papa Strumtruppen ha cominciato a parlare, la mia statuetta è stata percorsa da un brivido e, miracolo, ora sulla capanna al posto della stella cometa campeggia la scritta “arbeit mach frei”.
Ma va bene lo stesso. Anche perché a me piace l’atmosfera che si crea man mano che ci si avvicina al Natale e si percepisce fin dai primi del mese, quando cominciano a cadere le nevicate sulle montagne, le piogge nelle valli, i sassi dai cavalcavia dell’autostrada. Che bello, caro Babbo Natale, constatare che, anno dopo anno, certi riti si perpetuano fino a diventare tradizioni! Nel frattempo, le case, le vetrine dei negozi e perfino alcune automobili si sono riempite di luci intermittenti e contemporaneamente si diffonde nell’aria un suono bellissimo e struggente. Tuttavia, papà non sente l’atmosfera natalizia come me e si lamenta ruttando che la devono finire di rompere il cazzo con questi allarmi, ché tanto non se li caga nessuno.
Certo, non è stato un bel periodo per papà: la ditta per la quale lavorava è fallita e così, dopo tanti anni, ha dovuto cominciare a cercarsi una nuova occupazione. Ma non è stato facile, fino a quando ha cambiato radicalmente settore. Adesso, quando qualcuno lo cerca al telefono per lavoro, devo dire testualmente: “Sì, signore, le passo subito Samantha...”
Purtroppo ha preso l’aids, ma è contento: finalmente ha contratto qualcosa a tempo indeterminato!
Anche la mamma ha avuto i suoi problemi con l’attività di cartomante nei programmi televisivi. La recessione si avverte anche in quel settore. Per cominciare, il costo delle carte è diventato proibitivo, tanto che ultimamente, dopo aver utilizzato anche le carte del “mercante in fiera”, usa le mie figurine dei calciatori con tutti i problemi che questo comporta, tipo che quando le telefonano, non appena lei comincia a sfogliare il mazzo obbliga l’interlocutore a pronunciare la formula magica: “... ce l’ho... ce l’ho... mi manca! ... ce l’ho...”
Anche mio fratello maggiore ha recentemente avuto gravi problemi da quando ha letto il testo di una canzone di Jovanotti. Allora ne ha scritta una anche lui che si intitola “Sgommo fortissimo” e fa così:

“Veleno nelle vene, cervello in catene
la vita fa flop, nessuno dice stop
paure di figli e madri coraggio
appena arrivate e subito in viaggio
però, invece di “subito in viaggio”,
ci stava meglio “piazza di maggio”
la canzone la scrivo in rima
ma non ci avevo pensato prima
(pazienza)

e volo, volo via
per la nostalgia
di cose belle e brutte
perché così fan tutte
mi stendo in sala operatoria
tanto oggi c’è lo sciopero

allora continuo con torbide trame
letame di rame, fame e salame
sgabelli nel deserto che sudano mirto
puoi esserne certo più tardi sei morto
la serpe si squama il bagno si schiuma
tubi innocenti, sguardi indecenti
aspetta, fratello, chiamo il bidello
il quadrato costruito sull’ipotenusa è uguale
alla somma dei quadrati costruiti sui cateti
(credo)

e volo, volo via
per la nostalgia
di cose belle e brutte
perché così fan tutte
e mi stendo sulla pista di decollo
tanto oggi c’è lo sciopero
e mi stendo sui binari
tanto oggi c’è lo sciopero
e mi stendo sotto la pressa
tanto oggi c’è lo sciopero
e mi stendo nella bara
ché oggi c’era un crumiro di merda”

Bella, vero? Poi ha cominciato a drogarsi pesantemente e da allora le cose gli vanno un po’ meglio...
Perciò, dopo tutto questo, sono qui a dirti che quest’anno non desidero nulla, perché ho scoperto che ci sono tanti che hanno più bisogno di me. Penso, ad esempio, ai leader del centrosinistra che immagino non riceveranno alcunché: hanno cambiato talmente tante volte nome che, oggettivamente, ti sarà impossibile rintracciarli.
Ma colui per il quale sono davvero preoccupato è Berlusconi. Qualche giorno fa ha detto che il Tav, per lui, è assolutamente irrinunciabile. Come al solito, molti lo hanno criticato per questa sua affermazione ma, questa volta, bisogna proprio ammettere che ha ragione: lui è così che chiama confidenzialmente il Tavor. Perciò sarebbe bello se tu gliene donassi copiose scorte. Ti assicuro che ne ha davvero urgenza, specialmente da quando porta gli schemi destinati al Milan in Parlamento e i disegni di legge ad Ancelotti, con i risultati che ne conseguono.
Ti auguro un buon Natale e ti raccomando prudenza. Soprattutto quando passi vicino casa mia: sto studiando da serial killer!
dirtyboots

 

Per che squadra tifi?

Sarò pure nostalgica, ma non me ne vergogno affatto.
Ho sempre pensato e continuo a pensare che la politica sia una cosa seria e che quindi dovrebbe essere fatta da persone serie, in modo altrettanto serio, ma è almeno dal 2000 che istituzionalmente questo modo è stato abrogato. Ci furono dei tentativi craxiani antecedenti, ma erano ben poca cosa rispetto allo sfacelo odierno.
Si capì presto che le voci un po’ roboanti, ed un po’ gracchianti dei comizi di piazza stavano sparendo per dar spazio ai più moderni spot televisivi, e con gli altoparlanti nelle piazze andò via anche un linguaggio capace di dire ancora qualcosa di sensato.
Niente più “compagne e compagni”! Niente più cittadini o lavoratori, niente più lavoro e salario. Tutta roba vecchia, ops! Perdonate … Tutta roba vintage.
Siamo tutti ultras. Noi tifosi ci ritroviamo oggi ad attendere il grande match di Aprile, una sorta di superball tra la squadra di destra e quella di sinistra disposta in campo con tre punte ma salvaguardando la zona centrale; in panchina due o tre allenatori per ogni schieramento, i falli potranno essere prescritti ma non puniti.
Alla camera si discuterà a breve sull’opportunità di cambiare colore ai cartellini rossi. L’allenatore di destra vorrebbe fossero verdi e da utilizzare solo nei confronti di tifosi extracomunitari, soprattutto quelli assolti per non essere terroristi, e poi il rosso è notoriamente sinonimo di comunismo.
Ad Aprile, dopo il bigmatch dell’ election day in caso di vittoria della squadra di sinistra schierata con uomini di centro, vincerà l’allenatore Prodi, mentre in caso contrario sarà il capocannoniere di destra a trascinare sempre più in basso i tifosi italiani.
Ogni squadra potrà per legge scrivere le proprie regole, e quindi con un tridente che fa più assist si segneranno più gol, ma c’è scontento tra gli allenatori i quali non sono certi di voler far guidare la tifoseria dal presidente del milan. Non sono esclusi, ne verranno puniti colpi bassi ed azioni malavitose; come ho già detto non è prevista espulsione se non per gli extracomunitari. Sono accette solo prescrizioni. Ci si può dopare, ma solo con l’utilizzo di cocaina da assumere anche all’interno delle stanze di un ministero, ma è fatto divieto di tirarsi una canna o fumare una sigaretta in luogo pubblico.
In attesa della finale di Aprile, intanto, si da sfogo all’idiozia propagandistica con qualunque metodo e senza alcuna regola, in attesa dell’abolizione della legge sulla par condicio. Si possono usare manifesti idioti che riportano faccioni da idioti, o passeggiate in via Condotti, («Nel vedere quel che è successo in via Condotti e via del Corso, quante persone c’erano ad aspettarmi fuori dai negozi, sembra che il 95% degli italiani sia con noi. Ho fatto delle passeggiate in centro e ho visto entusiasmo, la gente si è scatenata».silvio berlusconi, Adnkronos, 11 dicembre) oppure si possono far parlare le mamme, andare a cucinare da vespa in un anticipo di gara sulla cucina di destra o quella di sinistra. Si può persino fingere che arrivi Natale utilizzando i sondaggi dell’ISTAT per far credere che la maggioranza dei tifosi abbia ancora una tredicesima da spendere, e che certamente la spenderà per fare regali. A proposito. Il presidente della squadra di destra regalerà per Natale ai suoi giocatori un computer portatile ultraleggero di ultima generazione ed una fotocamera digitale, mentre alle giocatrici un braccialetto per completare la parure di girocollo ed orecchini già consegnata l’anno scorso in una cena di fine anno che si terrà il prossimo 21 Dicembre in luogo ancora da stabilire, forse il Chiostro del Bramante.
Ho nostalgia come ho detto; una nostalgia che deriva da ciò che ho visto e da ciò che ho conosciuto, quella pulizia di pensiero che non era prerogativa dell’intellettuale, ma era comune in chiunque avesse voglia di pensare. Mi unisco al dolore di chi ha visto uccidere la politica e quindi la democrazia senza mai smettere di lottare conservando sempre la capacità di sentire. Mi unisco ai pigri come me, che concepiscono un pallone solo quando devono lanciarlo per far giocare il loro cane.
Rita Pani (APOLIDE)

12.10.2005

 

Nulla di nuovo...Ancora TAV

“Semplicemente non potevo …”

Non che non ci siano state cose da dire in questo periodo, ma il problema resta sempre lo stesso. E’ una questione d’approccio. Non si sa più come comportarsi davanti alle cose italiane, non si sa più bene se sia il caso di incazzarsi sul serio o far finta di stare al gioco sfoderando ebeti sorrisi dinnanzi alla stupidità delle cose.
La TAV è ancora un problema e forse lo diventerà ancor di più tra qualche anno, quando qualche giudice (comunista e zelante) deciderà di vederci chiaro, per esempio indagando su come e perché altre ditte europee, francesi e svedesi, si siano ritirate dall’affare in assoluto silenzio e senza nemmeno aver risarcito il consorzio, anzi, essendo state loro liquidate con una buona uscita. Forse e dico forse tra qualche anno si parlerà ancora della leggerezza degli studi geologici, delle talpe svedesi di fabbricazione americana rimaste sepolte sotto le frane, di amianto e sostanze radioattive. Per ora sarebbe stato bene parlare delle cariche della polizia e delle dichiarazioni di un governo pronto ad etichettare chiunque con pesanti epiteti quali, terrorista o eversivo.
“1000 estremisti.” Questa è la protesta contro la TAV e chi se ne frega della signora di 60 anni ricoverata in ospedale per essere stata picchiata dalla celere? Non guardo (per intolleranza e forte allergia) il cosogiornale di emilio fede, ma non mi sarei stupita di apprendere che la vecchia signora in questione altri non era che una dipendete dei comunisti, pagata per diffamare il governo.
Nella mia mente semplice mi sono spesso chiesta se la Rocksoil abbia o no qualche interesse nell’affare della TAV.
Me lo chiedevo semplicemente perché qualche giorno fa è stato inaugurato un nuovo tunnel sull’autostrada A1 – Roma nord – Nazzano. Un bel tunnel dai costi spropositati, ma costruito in soli 13 mesi e, a detta del rappresentante di autostrade per l’Italia, che porterà benefici e sicurezza. Durante l’inaugurazione si è raggiunto il ridicolo quando Gamberale, alla presenza del ministro Lunardi, ha elogiato l’ingegner Lunardi per l’eccellente progettazione e opera. Agli astanti è parso di scorgere il ministro che si congratulava con se stesso.
Sarò quindi mal fidata ma quando si tratta di tunnel è difficile non pensare al ministro dei lavori pubblici, ed avrebbe anche un senso più valido la sua dichiarazione oltraggiosa… “Che i manifestanti si mettano l’anima in pace: l’opera si farà!” Per onestà intellettuale devo ammettere che il ministro Lunardi pose fine al problema del conflitto di interessi immediatamente dopo la sua nomina a ministro dei lavori pubblici, intestando la sua ditta di trivellazioni e progetti di infrastrutture alla moglie e ai figli, e lucidando l’anello che noi portiamo al naso.

Fortuna vuole che siano giorni di sciopero dei giornalisti e che quindi le notizie si riducano a “finestre” informative, e fortunata coincidenza anche la concomitanza di qualche giorno di festa che anticipano il Santo Natale. Un po’ di fredda cronaca, il conto dei villeggianti, il clima sempre sorprendentemente freddo d’inverno e caldo d’estate, carenza di shopping ma voglia di guardare le vetrine, presepi ed addobbi, calendari di vippine e calciatori e una novità assoluta con i protagonisti della Bibbia senza veli, adornati da serpenti, mele e foglie di fico…
Rita Pani (APOLIDE)

12.06.2005

 

TAV, una nuova tangentopoli - L'inchiesta di Gianni Barbacetto (da Diario.it)


Dopo i fatti gravissimi di questa notte in Val di Susa (carabinieri e polizia hanno sgomberato violentemente il presidio a Venaus caricando i manifestanti e ferendone alcuni), invitiamo a diffondere con ogni media necessario l'inchiesta sulla Tav pubblicata sul settimanale DIARIO dello scorso 25 novembre:
Un'intera valle in rivolta. La superlinea? Inutile.
Lo dimostrano le cifre del trasporto merci tra Francia e Italia.
E l'impossibilita' di farci correre i treni veloci. Utile pero' per distribuire appalti.
A Marcellino Gavio. All'azienda di famiglia del ministro dei Trasporti.
E alle coop rosse.
NOI DELLA VALSUSA? SIAMO FUORI DAL TUNNEL di Gianni Barbacetto
Altro che egoisti e localisti. Vivono da vent'anni in un grande cantiere. E ora hanno detto basta. Perche' la nuova linea ferroviaria non serve. Perche' temono l'amianto degli scavi. Perche' sanno che i lavori stanno aprendo una nuova Tangentopoli, con vecchi protagonisti
http://www.diario.it/index.php?page=cn05120201
PARLA LA GENTE DELLA VALLE. TANTE VOCI, UN SOLO NO di Claudia Jampaglia
Molto prima che l’Italia si accorgesse di Pietro Lunardi, i NoTav c'erano gia': erano cinque, nel 1992, davanti al primo Tgv passato in valle con a bordo il presidente Fs Lorenzo Necci; sono diventati 70 mila alla manifestazione della settimana scorsa
http://www.diario.it/index.php?page=cn05120202
Sui siti internet www.notav.it e www.notavtorino.org informazioni e aggiornamenti costanti sulla protesta
Information Guerrilla
http://www.informationguerrilla.org

12.02.2005

 

Metalmeccanici a fisarmonica

Confermati i cinque anni di galera per previti, in appello. Ma la notizia di oggi non è questa anche se sospetto che si parlerà più di persecuzione comunista delle toghe rosse che non dello sciopero delle tute blu. Mentre scrivo la manifestazione dei metalmeccanici è in corso a Roma e sono ancora 50 i pullman bloccati sul raccordo anulare.
Per chi non lo ricordasse, i metalmeccanici sono una razza di lavoratori in via di estinzione della quale dovrebbe occuparsi Super Quark; era possibile trovare i metalmeccanici nelle fabbriche italiane, prima che queste venissero trasferite nei paesi dell’est, dove una razza geneticamente modificata di operai riusciva a produrre senza esser quasi salariata.
I lavoratori con le loro bandiere e le loro rivendicazioni sono giunti oggi a Roma, come dicevo, e protestano per il rinnovo del loro contratto che rischia di divenire (cito testualmente) a fisarmonica.
Il governo vorrebbe risolvere la situazione, appunto, fisarmonicizzando il metalmeccanico, ovvero il povero esemplare superstite dovrebbe lavorare una settimana sì ed una no, qua e là, dove e se ce n’è.
Ora che non è quasi più possibile rifarsi alle teorie di Darwin è anche difficile prevedere quali mutazioni avverranno nella razza metalmeccanica, ovvero se la giraffa ha dovuto allungare il suo collo per brucare le acacie, la tuta blu dovrà fisarmonicizzare il suo stomaco, mangiando una settimana sì ed una no?

Un vento di buon senso arriva da Firenze dove finalmente parla una persona, di buon senso, Bersani. Mi ha stupito sentire parole chiare, un abbozzo di programma non fantastico di un mondo idilliaco, quasi nessuna promessa ed almeno nessuna promessa di capelli, case, sesso, droga e rock’n roll. Le prime reazioni a sinistra sono positive, anche se almeno i gay hanno rilevato come nessun accenno sia stato fatto verso i PACS o i diritti civili.
Vorrei consigliare ai compagni omosessuali di non disperare, proprio oggi ruini, nella sua quotidiana azione moralizzatrice ha chiesto il dialogo. Fa ridere lo so, ma che c’entra? Bisogna accettare un dato di fatto, la società necessita di divisione: i fumatori e i non fumatori, i vegetariani e i carnivori, gli omosessuali e gli eterosessuali…
A questo proposito bene hanno fatto Sandro e Giovanni, due compagni omosessuali che non potendosi sposare o non potendo essere considerati “famiglia di fatto” hanno istituito una società alla quale i beni (terreno agricolo unica fonte di reddito e casa) sono intestati. Non essendo lavoratori somministrati e neppure a fisarmonica non rischiano di dover lasciare una pensione di reversibilità irreversibile al convivente e così, come amano dire: “L’hanno messo in culo a tutti!”


Basta occuparsi delle cose italiane, sono di difficile comprensione persino per me che le scrivo, meglio gettare un occhio bonario al paese che è il primo fornitore di democrazia e libertà.
USA… Giornata storica quella di oggi. Alle 8 e 15 ora italiana è stato ucciso il millesimo condannato a morte in North Carolina. Complimenti mister Kenneth Lee Boyd lei è il millesimo condannato a morte dal 1976. E’ stato premiato con un ago nel braccio. Il vincitore del consorso ha dichiarato di non essere felice di passare alla storia come un numero.
Il precedente numero mille in effetti era stato più fortunato in quanto era stato graziato. Un po’ come il tacchino che annualmente viene graziato dal presidente in persona, prima della festa del ringraziamento. Ho sempre pensato che quello americano sia un popolo fantastico, ricco di cultura e tradizioni.

Rita Pani (APOLIDE)

12.01.2005

 

Chi vuol essere il più coglione?

Guardo la politica italiana e l’unico sentimento che mi sovviene è lo sconforto. Soltanto ieri, sarebbe stata giustificata un’insurrezione armata del popolo oltraggiato; invece no.
Ormai sembra essersi radicato il sistema dell’idiozia più prepotente, tanto più è coglione uno, quanto più coglione deve essere l’altro, quasi a voler vincere la battaglia dell’inutile stupidità.
Siamo colpiti quotidianamente da raffiche di minchiate, ma non riusciamo a ribellarci, ad evitare i colpi nefasti di questa guerra batteriologica in corso ormai da più di una legislazione.
Io ovviamente non ci sto, continuo a far domande ai vertici delle milizie idiote, ma non mi rispondono probabilmente perché i miei quesiti odorano di buon senso e semplice praticità.
“Se vince la sinistra sarà regime … Il pericolo comunista non è sconfitto … Abbasseremo ancora le tasse … Non ho mai fatto leggi in materia giudiziaria che fossero a mio favore” Questo è quello che ha detto, soltanto ieri, il re dei coglioni, e poi via, un’altra sequela di coglionate elargite dalla corte di coglioni … Prodi e il caso Moro … Moro e il traffico d’armi … Castrazione chimica (ma anche fisica) … Matrimoni misti … Ma soprattutto VIAGRA GRATIS PER TUTTI.
In un paese normale ci si sarebbe aspettati che la forza antagonista e di sinistra avrebbe preso posizione ricordando che i problemi sono ben più gravi della religione o del pene moscio del nonno, invece no. Il VIAGRA è una pillola azzurra ma ciò non vuol certo dire che sia di proprietà esclusiva della destra, deve essere bipartisan quindi benedetta anche da Rifondazione comunista e se ne discute ovviamente, come tutto ciò che è inutile e stupido, in televisione giusto per veicolare il batterio della coglionaggine in maniera più radicale.
Come dicevo, la sinistra non ci sta proprio a lasciare la palma d’oro del più coglione d’Italia in mano del coglione di Arcore e si adopera per non sfigurare nel conflitto. Si spolvera Rosi Bindi (sì, sì è di sinistra) e la si manda allo sbaraglio: “Un bonus antiabortivo” ovvero si pagheranno le mamme che scelgono di non abortire con la considerevole cifra di 250 € che, se andrà bene, potranno essere spesi per almeno due visite private da un ginecologo della mutua che, soltanto se foraggiata dalla puerpera darà la sua assistenza in una struttura sanitaria pubblica al momento del parto.
Attenzione però, perché questo concorso della coglionaggine, non è casuale ma anzi studiato, applicato e corretto in corso d’opera.
Stimolare insulse discussioni serve agli uni e agli altri, in modo bipartisan; da una parte si tenta di evitare il giudizio della popolazione ridotta alla fame, dall’altra si sopperisce alla povertà di idee e alla chiara impossibilità di riportare il paese ad uno status accettabile di civiltà e vivibilità senza dover fare ricorso all’inevitabile richiesta di sacrifici da parte dei cittadini.
Oggi è la giornata mondiale contro l’AIDS, in Italia il taglio annunciato per la Finanziaria 2006 di 150 milioni di euro ai fondi per la cooperazione non permetterà di rispettare l'impegno preso dal governo nel settembre scorso di finanziare con 260 milioni di euro il Global Fund per la lotta a Aids, malaria e tubercolosi petr il 2006-2007 ma certo si possono finanziare i “bonus bebè”.
Gli egizi, per intenderci ai tempi delle piramidi, già usavano i preservativi, ma da noi solo parlarne è oltraggioso nei confronti di un Ruini qualunque, troppo impegnato nelle pratiche di baratto con un governo che del ricatto e dell’estorsione ha fatto regola. Niente ICI per la chiesa, l’ICI per i cittadini aumenta grazie al taglio dei fondi agli enti locali.
E Prodi che ne pensa? E chi lo sa? Che farà la sinistra una volta al governo? Azzererà tutte queste riforme o fingerà di avere ereditato … Farà fede la linea Rutelli “ Qualcosa la terremo?” oppure passerà la linea Bertinotti? E dato che il gran coglione ha detto che il comunismo è il pericolo latente, si dedicheranno ore di discussione sull’opportunità o meno di rinnegare la falce e martello?
Il pericolo dello stupro (uno al giorno ma anche due) porterà inevitabilmente a porre al primo punto dell’ordine del giorno la discussione sulla castrazione chimica per i soggetti di razza ariana e fisica per gli extracomunitari? La legge Cirielli che salverà il culo anche a Tanzi ma aumenterà il numero di rubagalline recidivi in carcere farà sì che l’ingegner castelli possa avere finalmente il suo sogno realizzato, ovvero quello del business della privatizzazione delle carceri e soprattutto della costruzione di nuove strutture carcerarie, mantenendo la promessa di “più case per tutti?”
Rita Pani (APOLIDE)

This page is powered by Blogger. Isn't yours?