12.01.2005

 

Chi vuol essere il più coglione?

Guardo la politica italiana e l’unico sentimento che mi sovviene è lo sconforto. Soltanto ieri, sarebbe stata giustificata un’insurrezione armata del popolo oltraggiato; invece no.
Ormai sembra essersi radicato il sistema dell’idiozia più prepotente, tanto più è coglione uno, quanto più coglione deve essere l’altro, quasi a voler vincere la battaglia dell’inutile stupidità.
Siamo colpiti quotidianamente da raffiche di minchiate, ma non riusciamo a ribellarci, ad evitare i colpi nefasti di questa guerra batteriologica in corso ormai da più di una legislazione.
Io ovviamente non ci sto, continuo a far domande ai vertici delle milizie idiote, ma non mi rispondono probabilmente perché i miei quesiti odorano di buon senso e semplice praticità.
“Se vince la sinistra sarà regime … Il pericolo comunista non è sconfitto … Abbasseremo ancora le tasse … Non ho mai fatto leggi in materia giudiziaria che fossero a mio favore” Questo è quello che ha detto, soltanto ieri, il re dei coglioni, e poi via, un’altra sequela di coglionate elargite dalla corte di coglioni … Prodi e il caso Moro … Moro e il traffico d’armi … Castrazione chimica (ma anche fisica) … Matrimoni misti … Ma soprattutto VIAGRA GRATIS PER TUTTI.
In un paese normale ci si sarebbe aspettati che la forza antagonista e di sinistra avrebbe preso posizione ricordando che i problemi sono ben più gravi della religione o del pene moscio del nonno, invece no. Il VIAGRA è una pillola azzurra ma ciò non vuol certo dire che sia di proprietà esclusiva della destra, deve essere bipartisan quindi benedetta anche da Rifondazione comunista e se ne discute ovviamente, come tutto ciò che è inutile e stupido, in televisione giusto per veicolare il batterio della coglionaggine in maniera più radicale.
Come dicevo, la sinistra non ci sta proprio a lasciare la palma d’oro del più coglione d’Italia in mano del coglione di Arcore e si adopera per non sfigurare nel conflitto. Si spolvera Rosi Bindi (sì, sì è di sinistra) e la si manda allo sbaraglio: “Un bonus antiabortivo” ovvero si pagheranno le mamme che scelgono di non abortire con la considerevole cifra di 250 € che, se andrà bene, potranno essere spesi per almeno due visite private da un ginecologo della mutua che, soltanto se foraggiata dalla puerpera darà la sua assistenza in una struttura sanitaria pubblica al momento del parto.
Attenzione però, perché questo concorso della coglionaggine, non è casuale ma anzi studiato, applicato e corretto in corso d’opera.
Stimolare insulse discussioni serve agli uni e agli altri, in modo bipartisan; da una parte si tenta di evitare il giudizio della popolazione ridotta alla fame, dall’altra si sopperisce alla povertà di idee e alla chiara impossibilità di riportare il paese ad uno status accettabile di civiltà e vivibilità senza dover fare ricorso all’inevitabile richiesta di sacrifici da parte dei cittadini.
Oggi è la giornata mondiale contro l’AIDS, in Italia il taglio annunciato per la Finanziaria 2006 di 150 milioni di euro ai fondi per la cooperazione non permetterà di rispettare l'impegno preso dal governo nel settembre scorso di finanziare con 260 milioni di euro il Global Fund per la lotta a Aids, malaria e tubercolosi petr il 2006-2007 ma certo si possono finanziare i “bonus bebè”.
Gli egizi, per intenderci ai tempi delle piramidi, già usavano i preservativi, ma da noi solo parlarne è oltraggioso nei confronti di un Ruini qualunque, troppo impegnato nelle pratiche di baratto con un governo che del ricatto e dell’estorsione ha fatto regola. Niente ICI per la chiesa, l’ICI per i cittadini aumenta grazie al taglio dei fondi agli enti locali.
E Prodi che ne pensa? E chi lo sa? Che farà la sinistra una volta al governo? Azzererà tutte queste riforme o fingerà di avere ereditato … Farà fede la linea Rutelli “ Qualcosa la terremo?” oppure passerà la linea Bertinotti? E dato che il gran coglione ha detto che il comunismo è il pericolo latente, si dedicheranno ore di discussione sull’opportunità o meno di rinnegare la falce e martello?
Il pericolo dello stupro (uno al giorno ma anche due) porterà inevitabilmente a porre al primo punto dell’ordine del giorno la discussione sulla castrazione chimica per i soggetti di razza ariana e fisica per gli extracomunitari? La legge Cirielli che salverà il culo anche a Tanzi ma aumenterà il numero di rubagalline recidivi in carcere farà sì che l’ingegner castelli possa avere finalmente il suo sogno realizzato, ovvero quello del business della privatizzazione delle carceri e soprattutto della costruzione di nuove strutture carcerarie, mantenendo la promessa di “più case per tutti?”
Rita Pani (APOLIDE)

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