7.25.2004

 


 


 


 

Deja-vu.

Riccardo Orioles
Il corteo di autoblu fende la folla. Guardie del corpo, poliziotti. Poi arriva Lui. Vede la "ggente", ferma la macchina e scende sorridendo. "Buuuffooonee!". "Vergognati!". "Viaaa!". Risale sulla macchina e s'imbuca nel Palazzo. Monetine, pero', stavolta non ne hanno tirate ("Tirargli altri soldi? Ma va'!" hanno pensato saggiamente i sanculotti).

 

... QUI RADIO LONDRA ...

FT: STAMPA ITALIANA IGNORA CONDANNA FRATELLO PREMIER
Perché tanto in Italia i potenti non vanno mai in galeraRoma, 24 lug. (Apcom) -
Il Financial Times si interroga sulle scelte della stampa italiana: perché il fratello del premier Berlusconi è stato condannato per fatturazioni false ma la notizia si è 'guadagnata' solo qualche trafiletto e, quando è stata data, è stata relegata nelle pagine interne? La risposta che dà il quotidiano economico-finanziario è severa: in Italia, sostiene Ft, i condannati per corruzione, quelli 'eccellenti', in prigione tanto non ci vanno. Silvio Berlusconi, ironizza il Ft, sostiene che la maggior parte dei giornali italiani tifano "per il centrosinistra. Se così fosse, questi hanno perso una notizia questa settimana, ossia la condanna a quattro mesi e quindici giorni di carcere del fratello del premier, per fatturazioni false". Perché anche i giornali considerati più autorevoli, come il 'Corriere della Sera' ("non ne ha parlato affatto") e 'La Repubblica' ("una colonna a pagina 20") non hanno dato spazio alla notizia. Così come lastessa 'Unità' che di Berlusconi non è certo amica. La condanna di questa settimana si aggiunge ad un'altra del 2002 e Paolo Berlusconi è libero. Insieme le due condanne raggiungono i due anni, un mese e quindici giorni. Lo stesso premier è stato condannato. Così come Cesare Previti.  Altrove, "se il fratello di Bush, Blair, Chirac o Schroder fosse stato condannato la stampa nazionale avrebbe raccontato tutta la storia". Forse, afferma con amarezza il quotidiano, "i giornali italiani hanno ragione, dopo tutto. Se qualcuno fosse andato in galera allora quella sarebbe stata una notizia".

 

Cena intima a Gabicce

Arrivo all'aeropoto di Rimini alle 19 circa, trasferimento in albergo in macchina (immaginatevi con che modi le auto di scorta si sono fatte strada in mezzo al traffico estivo e di fine settimana tra Rimini e Cattolica), doccia, accordo per il cerimoniale (solo camicia+maglioncino sulle spalle), cena al Posillipo a base di pesce senza aglio, senza prezzemolo e pesce crudo, remember di quando faceva il musicante all'Eden Rock, ritorno all'aeroporto di Rimini alle 23 per il rientro a Roma. Secondo voi è stato sufficiente lo stipendio della mia vita per questa rimpatriata con Schroeder?
W. Fratti

 

Ora gli Italiani DEVONO PAGARE:

Hanno eletto dei cialtroni immondi,dei piduisti mafiosi e ladroni,  craxiani e collusi? ORA DEVONO PAGARE. Purtroppo pagherà anche quela mezza Italia che mai e poi mai avrebbemesso la criminalità al potere!7,5 miliardi di euro per cominciare.30 miliardi di euro per tentare di coprire il buco immane (vero questo!) scavato dai ladroni di Mediaset & C (loro hanno fatto profitti per oltre un + 17%!!!!) E nel 2005 la stangata sarà circa IL DOPPIO. Votare per dei criminali, essere così stronzi da votare per un piduista craxiano colluso con la mafia, COSTA CARO!
E


 

Bossi-Fini, cronistoria di una legge repressiva

Ci sono dei diritti che, secondo me, sono inalienabili ed incancellabili da qualunque carta costituzionale di Paesi che si professano "democrazie": diritto alla vita, alla libertà, all'uguaglianza, alla dignità. Scrivo una breve cronistoria di una legge entrata in vigore nel 2002, attuata dal nostro governo: quella sull'immigrazione. Succo di tale documento: un immigrato avrà il permesso di soggiorno solo se lavora (nello stesso modo in cui un paio di scarpe viene utilizzato finché regge la suola, per capire meglio il fine ragionamento).Questa legge nell'ottobre 2002 è stata definita "incostituzionale" dal pubblico ministero di Firenze perché violava gli articoli 2 (solidarietà politica, economica e sociale), 3 (uguaglianza) e 27 (presunta innocenza fino alla condanna) della Costituzione italiana; nel gennaio 2003 la Cassazione la definisce una legge "anti-solidale ed esclusivamente repressiva"; nell'aprile 2004 i giudici di Roma e Parma la dichiarano "illegittima" e in contrasto con l'articolo 13 (libertà personale) della nostra Costituzione; nel giugno 2004 tale ordinamento si scopre essere anche "inefficace" perché pretendeva che reati normalmente sanzionati concontravvenzioni fossero invece puniti con la carcerazione... risultato: i clandestini sono tuttora clandestini; e pochi giorni fa la Corte Costituzionale giudica questo capolavoro di normativa nuovamente "incostituzionale", poiché viola gli articoli 3 e 13 della nostra Carta: unapersona non può essere espulsa dal Paese senza diritto di difesa o senza un processo con contraddittorio. Questa è una legge emanata dal nostro Parlamento, meglio conosciuta come "Bossi-Fini". Mai mi sarei immaginato nella mia vita di vedere qualcosa firmato assieme da questi due esponenti del governo, se non qualche pezzo utile giusto come carta da parati; due politici che - fino a pochi mesi fa (e probabilmente ancora oggi) - si chiamavano tramite insulti e toni tutt'altro che amichevoli. Al limite questa legge, stando ai loro appellativi, sipoteva chiamare "Indecente - Squadrista". E mai i loro stessi aggettivi sarebbero stati tanto azzeccati per l'occasione. Ma tant'è, ho visto pure questa. E - in fin dei conti - non c'è da stupirsi più di tanto se hanno fatto una norma che regola un argomento tanto delicato come quello degli immigrati, che si commenta da sola. Ma mai e poi mai mi sarei aspettato che qualcuno si potesse permettere di prendere in giro esopraffare la nostra Costituzione - credendo di vivere in un Paese democratico e civile. Credevo, appunto. Evidentemente un'altra illusione è svanita.
(Michele Speca - Centro Khorakhanè - )
http://www.nonluoghi.it

7.21.2004

 

Finalmente la portaerei!

In effetti mi chiedevo come mai la nostra povera Italia non avesse ancora una portaerei. Ne sentivamo il bisogno, come sentivamo la premente necessità di avere teletrasmessa in diretta tv la cerimonia di varo, la contessa Serbelloni Mozzanti vien dal Mare che con l’ascia rompe la fune che fa partire la bottiglia di champagne.
Ciampi è felice come una Pasqua, finalmente anche l’inno nazionale viene suonato per un patrio motivo e non per una disfatta della nazionale di calcio. L’opera omnia della marina militare italiana, in tempo di pace, assumerà quell’importante ruolo di veicolo di democrazia. Finalmente non più solo carri armati e giovani speranzosi, la democrazia potrà andare di porto in porto facendo bella mostra dei potenti e democratici mezzi. Aerei e bombe. La Cavour è in grado di imbarcare e operare con tutti gli aerei in dotazione alla Marina militare: elicotteri, aerei AV-8B, Joint Strike Fighter. Possono essere trasportati cento veicoli leggeri (fuoristrada VM), o cinquanta veicoli medi (anfibi LVTP 7, corazzati Dardo) o ventiquattro veicoli pesanti (Ariete).
Quanta sicurezza da leggere questi dati! Quanta democrazia da esportare! Che prestigio!
A bordo anche tre sale operatorie altamente tecnologiche.
 
Certo che se ne sentiva il bisogno, soprattutto quando si viaggia da pendolari su treni fatiscenti che si rompono una volta su due e ti lasciano fermo su un binario in mezzo alla campagna, senza aria condizionata e senza le tende parasole ai finestrini.
Quando stai cinquanta minuti sotto il sole ad aspettare un autobus che non passa mai, senza nemmeno una pensilina per proteggerti la testa.
Quando devi prenotare una visita in ospedale e ti si dice… Ci vediamo tra sei mesi.
Se ne sente il bisogno ogni giorno della vita nel quale ti accorgi che il deterioramento del paese è un cancro ormai in metastasi.
 
Quanto è costata?
Si sono dimenticati di dircelo, o forse non l’hanno ritenuto importante.
W L’Italia, Ciampi, la contessa Serbelloni Mazzanti vien dal Mare (Augusta Antonella San Martino di San Germano [ può una persona chiamarsi così?] presidentessa della fondazione Cavour. 
Rita Pani  (APOLIDE)
  
  
 

7.18.2004

 

Mare

Riccardo Orioles
Mare. Io non ho mai avuto una portaerei, il presidente Ciampi nemmeno, pero' a differenza di me lui non ne puo' fare a meno (da piccolo andava al varo degli incrociatori), cosi' ora gli stanno facendo una portaerei, si chiamera' Cavour e rendera' impossibile a qualunque nemico uno sbarco improvviso a Rimini o a Milazzo (la tattica moderna prevede che per impedire al nemico di sbarcare a Milazzo devi andare a bombardarlo almeno fino a Shangai). Con tutto il rispetto per il Capo dello Stato, che mi ha procurato dei bei momenti da giovane (quando, raramente, il ventisette mi arrivavano quei foglietti di carta con la sua firma: il Governatore Ciampi), mi permetto di fargli osservare che forse stavolta non ha del tutto ragione. Intanto, la portaerei non si chiamera' affatto ne' Cavour ne' Garibaldi e nemmeno Spigolatrice di Sapri. Il motivo e' - a lui non lo dicono perche' e' vecchio, ma io ho le mie fonti - che sono nomi inutili e obsoleti. La prossima portaerei si chiamera' Telecom e quella subito dopo Bancodiroma. In America, ormai da tempo, l'esercito e' privatizzato: c'e' qualche marine si', per esigenze politiche, ma buona parte dei militi - e i piu' feroci - sono di societa' per azioni. Li armano, li schierano, li giocano in borsa, se li scambiano l'una con l'altra come le figurine e alla fine, quando non servono piu', li seppelliscono nel cortile aziendale alla chetichella. In America privatizzano: e noi che siamo, scemi? Privatizziamo pure noi. Siccome poi c'e' da far cassa, e in fondo certi pudori noi non li abbiamo, facciamolo fino in fondo e guadagnamoci qualcosa. La portaerei Telecom (scafo a scacchi rossi e blu) e' interamente finanziata dai telefonini, cinque centesimi la telefonata. La Bancoroma (blu e arancio) sara' armata coi soldi che prima andavano a Tanzi. E via via fino al supermercato Despar di Ravanusa, i cui colori sponsorizzeranno il MVAC (Motoscafo Veloce Anti Clandestini) "Don Toto'", con base a Vigata.
L'altro motivo per cui non sono d'accordo col Presidente e' che mi ricordo benissimo a che serve la flotta: a "far rispettare la bandiera nel mondo", si diceva una volta. La Vespucci che arriva a Montevideo, la gente che si affolla a vederla attraccare, i marinai che fanno manovra, le ragazze che sorridono, gli italiani che spiegano: "No es bandera mexicana, es Italia! Paolo Rossi, Pertini, Garibaldi!" (ai vecchi di Montevideo nessuno ha mai spiegato che ora ci sono Totti e Berlusconi, per carita' di patria). La banda suona il Tricolore, l'inno di Mameli sventola fieramente sul pennone, nessuno si fa male e tutti sono contenti. Italiani brava gente. Degli italiani in mare, d'altronde, non si parlava fino a poco tempo fa troppo male. Noi siamo quelli (Regia Marina, cap. corv. Carlo Fecia di Cossato) che fermavano il sommergibile in pieno Atlantico per raccogliere i naufraghi delle navi silurate, e se li trascinavano dietro per giorni e giorni finche' non li sbarcavano al sicuro, noncuranti dei rischi. Ma adesso? Adesso, il nostro mare e' gremito, sul fondo, da ossa e rottami disonorevoli, perche' non li ha mandati laggiu' il mare. Sono i resti di navi e creature di cui noi italiani siamo colpevoli, avendo - con leggi barbare - ordinato che dovessero andare a fondo. Esseri di nulla colpevoli, ma poveri lavoratori, ma "clandestini". E l'ultima cosa di cui costoro hanno avuto paura, prima di finire in acqua a ingoiare il mare, e' stata la nostra bandiera e le nostre navi. Con questa visione negli occhi sono affondati. Il mare di Sicilia ne custodisce a decine.

 

Uranio

2.800 tonnellate di uranio impoverito sono state riversate sul suolo dell'Iraq nel 2004.
Nel 1991 erano state 500.
Nei prossimi anni ci saranno decine di migliaia di morti per tumore.
Secondo gli scienziati il risultato è paragonabile alla bomba su Nagasaki del 1945, però in un Iraq democratico e  libero.

 

Festa manna de iRS

Venerdì 30 e sabato 31 luglio 2004, presso il villaggio nuragico di Santa Cristina di Paulilatino si terrà sa Festa Manna de iRS. Il programma dell'evento, che prevede concerti, dibattiti politico-culturali, mostre fotografiche, esposizioni di pittura e scultura estemporanea è disponibile in rete nel sito ufficiale del movimento www.indipendentzia.net. Nel sito troverete anche tutte le informazioni su come raggiungere lo spaziodella Festa, sull'organizzazione, sugli spazi ristoro e sulla possibilitàdi campeggiare liberamente e gratuitamente nella zona. Per chi fosse interessato ad organizzarsi con altre persone a partecipare alla Festa è inoltre disponibile una bacheca-guestbook online. Vi aspettiamo
Ofìtziu de Imprenta de iRS Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna
www.indipendentzia.net

 

Sregolatezze del 17/07/2004

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo il sistema di espulsioni coatte e di arresto obbligatorio per i clandestini recidivi previsto dalla Bossi-Fini? E che problema c'è? Il capo di gabinetto del ministro Bossi, Francesco Speroni, ha già pronta la soluzione: sostituire nella Costituzionetutti i riferimenti ai diritti "dei cittadini" con l'espressione "dei cittadini italiani". Una proposta che ha sconcertato non poco il popolo bossiano, sempre più convinto che la fatale attrazione del potere e delle poltrone abbia fatto definitivamente dimenticare ai caporali leghisti idiritti dei "cittadini padani", che in base al geniale proposito speroniano sarebbe esposto, in caso di clandestinità recidiva in Italia, a espulsioni coatte e addirittura all'arresto obbligatorio.
DON PANCRAZIO

 

Le minacce...

Allo stesso tempo, raccontano che a Follini non sia affatto sfuggitocome il Tg5 fra ieri e ieri l'altro ha parlato dell'"isolamentodell'Udc", dilungandosi per alcuni minuti sulle sorti del suosegretario e ricordando agli spettatori quel "voto dei centristiinsieme al centrosinistra sul Cda della Rai" che in futuro "potrebberipetersi". Considerato che la media mensile della presenza dell'Udcsu tutte e tre le reti Mediaset non ha mai superato i 50 (cinquanta!)secondi, un'attenzione quantomeno sospetta. "Mi è sembrato proprio divedere attuare l'inizio della minaccia di scatenarmi contro le sue tv,che Silvio aveva pronunciato non più di sette giorni fa", ha confidatoFollini ai suoi più stretti collaboratori.
da Repubblica

 

Il TG1 e il billionaire

IL tg1 sta prendendo la piega di studio apertoOggi servizione su Briatore e il suo locale in sardegnaDove una bottiglia di acqua perrier costa non meno di 100 euro e lochampagne non mi basta il massimo mensile del bancomat per pigliarne unabottigliaMa in che percentuale dell'audience totale del tg1 chi si puo'permettere anche solo una serata in un locale del genere?anche questo serve a far vedere quanto siamo ricchi o solo a far girarele palle a chi con lo stipendio non ce la fa piu'?Ma che cazzo di informazione del cazzo che abbiamo...
Claudio

7.17.2004

 

Sregolatezze del 16/07/2004

Sostiene Marcello Veneziani (l'ex post-fascista ribelle e anticonformista alquale Fini ha regalato la poltrona di consigliere di amministrazione dellaRai-Tv e dalla quale adesso niente e nessuno riesce a staccare): «I vecchi democristiani avevano mille difetti. Tranne uno: non sputavano nel piatto in cui mangiavano». Veneziani ce l'ha con l'Udc, che con l'Ulivo vuole venga azzerato finalmente l'indecente CdA di cui egli fa parte in quota An,togliendogli davanti il piatto in cui mangia. Peccato. I vecchi fascistia vevano mille difetti, persino quello di mangiare a volte, di nascosto, in piatti che ufficialmente non dovevano nemmeno annusare, ma almeno,benedettiddio, ci sputavano dentro.
DON PANCRAZIO

 

ARCHIVI&AZIONE

"Archivi&Azione - il dibattimento negato sui fatti di Piazza Alimonda" (uno spettacolo teatrale) che si può acquistare in questi giorni nelle edicole a 6,50 euro.
 


7.16.2004

 

Sregolatezze del 15/07/2004

Ci si chiede se Carlo Azeglio Ciampi avrà il coraggio di rinviare alle Camere una legge sul conflitto di interessi che, al di là della sua stessa dubbia costituzionalità, ci farà ridere appresso per un secolo in tutto ilmondo: all'ultimo dei lustra corridoi dipendenti di Mediaset sarà infattise veramente vietato svolgere contemporaneamente incarichi di governo, ma achi detiene la "mera proprietà" di quell'impero mediatico sarà (è) invece permesso. Ma, ponendosi questa domanda, non si tiene sufficientemente conto del fatto che Campi non è l'ultimo dei lustracorridoi delle nostre istituzioni. Ma solo il detentore di una "mera presenza fisica" al Quirinale.
DON PANCRAZIO

 
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Risolvere i problemi economici dello stato è facile: basta vendere tutto ciò che è vendibile. Così la pensa l’idiota di governo e le vittime saremo noi. Lui comprerà quello che fino ad ora non ha potuto comprare in Sardegna, per ampliare il Camp David italiano, farà teatri, tunnel segreti, deturperà il territorio e soprattutto ruberà ciò che un tempo era di tutti. Privatizzerà anche l’aria.
E pensare che una volta l’aria, il sole, il mare erano di tutti.
La settimana scorsa, colta da un forte senso di nostalgia ho ceduto e sono andata al mare a Sabaudia – mi dicono che sia uno dei meno peggio –  6 Euro per lasciare la macchina parcheggiata 2 ore.
Nemmeno per un attimo ho pensato di sborsare altri 15 Euro per avere un ombrellone; mi sono lasciata cadere su un lembo di spiaggia libera, in tutto circa due metri per due.
Il meno peggio non somigliava nemmeno un po’ all’odore, al colore, ai quali sono abituata...
Quando qualcuno avrà i soldi per comprarsi le spiagge... Noi che faremo?
Io di sicuro nella mia vita non pagherò mai più 6 euro per parcheggiare la macchina su una strada statale che costeggia il mare.
Rita Pani  (APOLIDE)



 

La vergogna bossi fini

Mi sono stancata di leggere da più parti che “ormai il nano è caduto”. Se è vero questo è ancor più vero che ancora rimbalza ed ancora rimbalzerà.
Non voglio ribadire la catastrofica situazione economica italiana, è lapalissiana, quello che mi chiedo è altro. Per esempio come mai non ci siano state prese di posizione autorevoli in merito alla buffonata della legge sul conflitto di interessi che in pratica sancisce quello che già era prassi, autorizza di fatto il potere mediatico dell’industriale plurimiliardario al governo che proprio qualche giorno fa, minacciava il suo vassallo follini con un signorile “Marco mi hai rotto i coglioni, le mie tv non ti hanno mai attaccato, ma....”
Ciampi firmerà la legge, ligio al suo ruolo di ologramma di rappresentanza e non farà una piega.
La sinistra esulta: la consulta ha stabilito la parziale incostituzionalità della mostruosa legge bossi fini, ribadendo quello che ogni persona minimamente dotata di senso logico-critico pensò all’indomani dell’abominevole parto, ma stiamo attenti ad esultare perchè c’è già chi ha trovato la via giusta: se è incostituzionale basta cambiare gli articoli 3 e 13 della costituzione; questa la ricetta della lega.
A proposito di questa legge però devo segnalare la mirabile opera di disinformazione e propaganda perpetrata questa mattina a nostro danno da RAI 1 (Unomattina); il cronista fa un cappello degno di un cine giornale dell’Istituto Luce dove sì, ricorda l’inghippo burocratito (2 nano secondi) per poi passare alla più allucinante ed offensiva difesa della normativa in vigore con tanto di Filippina (caso umano) in studio: “ La signora XY ha raggiunto il suo sogno grazie a questa legge che ha permesso a tanti extracomunitari di vivere, finalmente, in Italia e lavorare....” Poi il pistolotto su quanto bene abbia fatto la stessa legge al nord-est e sulla presa d’atto che in Italia ci sono molti lavori che gli italiani non vogliono fare più... La badante, per esempio, come il caso umano filippino, presente in studio.
C’è da dire anche che i naufraghi della Cap Anamur, non hanno ricevuto lo status di rifugiati dalla commissione italiana, la notizia è stata data dopo un’indagine durata quasi cinque minuti dal democratico ministro dell’Interno pisanu, che senza orrore sbatte in carcere (a norma di legge bossi fini) i marinai che hanno la faccia tosta di salvare qualche disperato, malcapitato naufrago.
Nessun giornale (e questo mi spiace) ha ricordato ai lettori come da quando questa banda di fascisti criminali sta al governo, in Italia, non sia stata accettata nemmeno una richiesta di asilo, e il nome dei morti che ha sulla coscienza come il siriano rispedito a morire in patria circa un anno fa nonostante gli appelli dei semplici cittadini e delle Associazioni Umanitarie (filo terroristiche secondo pisanu).
Rita Pani    (APOLIDE) 
 

7.08.2004

 

Un pomeriggio milanese

(Arrivate fino in fondo, c'è una domanda che mi fa male.)

Ciao a tutti, se permettete vi racconto quello che mi è successo oggi pomeriggio. Ehi, non è fiction, è la cronaca precisa, e a dire il vero sono ancora un po' choccato. Sono uscito abbastanza presto dal lavoro, sono andato in Posta, poi sono andato in un bar a prendermi un caffè freddo. Ero in coda alla cassa, e mi vedo accanto due ragazzi (circa) trentenni, all'apparenza gente normale. La coda alla cassa è lunga, e c'è una sola cassiera per un mare di gente, che deve sia fare cassa che preparare
bevande, panini, gelati, ecc. E' un po' impacciata, non conosce benissimo la lingua (è nera, forse africana), è in agitazione perchè non trova sulla cassa il tasto di un paio di cose (crocchette di patate e spremuta d'arancia). Alchè, arriva una donna che chiede la cortesia di avere una piadina ed una coca, e così la ragazza gliele prepara subito, chiedendo ai due in attesa di farla passare avanti, visto che quei tasti sulla cassa li
conosceva. Quei due iniziano a dare della putt*** alla donna che ha preso piadina e coca, la quale facendo finta di nulla, va a sedersi al tavolino e mangiare. Uno dei due continua a sbraitare ed alza sempre più la voce, iniziando ad inveire contro le donne, il femminismo, la parità fra i sessi, farcendo il tutto di turpiloqui ad alta intensità. Dopo un po', visto che nessuno gli dava retta, e mentre la cassiera gli chiedeva inutilmente se
volesse qualcos'altro oltre a crocchette e spremuta, lui comincia a tirare fuori frasi del tipo "raus, negra del c***", "Hitler non era scemo, ci faceva saponette con te", e via così. Alza i toni di voce sempre più, finchè si rivolge a me e dice "ehi tu con quel c*** di giornale, fai finta di niente, eh? Ti aggiusto io..." ed io sempre a far finta di nulla, mentre l'atmosfera nel locale si faceva tesissima. Alchè la cassiera dice "vado a chiamare il caporeparto". Apriti cielo. Inizia a dire "ha ragione Borghezio, tu sei il male, la tua pelle è nera come l'inferno", e via
discorrendo. Arriva una donna (bianca), il caporeparto, che un po' cerca di servire il pazzo per mandarlo via, un po' cerca di farsi rispettare. Shock. Il pazzo tira fuori un tesserino da poliziotto e la pistola d'ordinanza, e dice "io sono della Polizia, come mio padre e mio nonno, brutta lesbica, cosa credi di farmi?" A quel punto, con la pistola in mano, urla "servimi la spremuta e le crocchette, tornerò un altro giorno a farvi fuori, negri e
italiani rottinc***". Prende le crocchette e la spremuta, paga, va via senza mangiare sul posto, continuando a sproloquiare.
Ah, vi ho risparmiato un po di turpiloquio, tanto il senso si capisce.

Un poliziotto, capite? Un poliziotto! Ma in che mondo viviamo? Sono
esterrefatto. E queste sono persone che dovrebbero tutelarci, difenderci, lavorare per la nostra sicurezza quotidiana.

Jolan Tru

 

OUTING

Bin Laden ci minaccia in italiano, leggo, e penso che è sempre meglio di borghezio che le minacce le ha sempre fatte in un linguaggio comprensibile soltanto se accompagnate dal gesticolare delle mani e l’avambraccio.
Detto questo adoro il nuovo che avanza. Da sicurezza del cambiamento. Sento da più parti auspicare il cambiamento, quindi ne deduco che sia una cosa davvero importante.
E’ nato l’outing. Che bella cosa! Se ne sentiva davvero il bisogno.
Pensate che schianto apprendere che Valentino Garavani è gay!
E’ stato uno shock, in quanto la notizia (scusate l’outing) è giunto come un fulmine a ciel sereno, nessuno avrebbe mai sospettato una cosa così, di lui, macho, rude, uomo.
Sì, sono rimasta davvero sbalordita, continuavo a ripetermi:
“Ma nooooo!!!! Ma dddddaiiiiii???? Non ci posso creeedeeereeee!!!”
E poi che classe, che stile! Davvero un signore. Un VIP.
VIP. Fa outing. Ha dato molto per la società italiana, al punto di meritarsi anche un cavalierato, e sappiamo quanta importanza abbia oggi avere la possibilità d’esse chiamati cavalieri!
Le sue dichiarazioni, che attendo di leggere per intero (mi riappacificheranno col mio intestino pigro) sono state commoventi….Il suo uomo detesta vedere due uomini che si baciano in pubblico. Quando accade esprime duro: “Froci!” (sì, la classe non è acqua) e poi che spessore d’uomo, il Valentino, quando umilmente dichiara di non essere capace di far altro che cucire vestiti, arredare case e ricevere ospiti.
Che fatica cavalier Valentino! Chissà quanti calli sulle sue mani! Quante camice avrà dovuto inondare di olezzante sudore per arrivare a fine mese.
E’ l’ora dell’outing (compagni gioite!) che porterà con sé altre e più mirabolanti novità.
E pensare che ancora non eravamo riusciti a riprenderci dall’altro outing:
Cecchipaone “Sono omoaffettivo”.
Che dire? Non è forse stile questo? Non è essere VIP?
Che brutta cosa essere froci, finocchi, gay… Ma non è decisamente meglio essere omoafettivi?
Che bella cosa il nuovo che avanza.

Peccato però che Teresa sia 'morto'. Se solo avesse aspettato qualche anno!
Anche lui fece outing davanti al padre, minatore della Carbosulcis di Seruci.
Non andò bene, non avevano né cavalli, né cavalieri…
L’ultima volta che l’ho visto stava seduto in via Roma a Cagliari davanti alla porta della Rinascente…” Quando si apre mi regalo un respiro” … In una torrida estate sarda.
Viveva di monetine, ed aveva il viso mangiato dall’AIDS.

Rita Pani (APOLIDE)

7.06.2004

 

La Catena di San Libero Berlusdammerung.

riccardo orioles

"Puffone! Farai la fine di Ceasescuuu!". No, non fara' la fine di Ceaucescu, povero signor B. Fara' semplicemente la fine del banchiere di Ombre Rosse (ricordate? sulla diligenza per Abilene...) o, piu' modernamente, del signor Fujimori. Le cose andranno cosi': la procura di Ravanusa, improvvisamente, scoprira' una vecchia lettera del signor B. a don Vito Cascio-Ferro ("lei che e' mafioso, mi dica, conviene fare una fabbrica di fichidindia in Sicilia") e spicchera' mandato di cattura. La Camera all'unanimita' (poiche' a quel punto nessuno sara' mai stato amico del signor B.) gli togliera' l'immunita' parlamentare e poche ore dopo un commissario, con tanto di fascia tricolore, si presentera' a Palazzo Chigi. "Montalbano sono... Sta qui un certo dottor Berlusconi Silvio?". Ma naturalmente no, non sta piu' qui. E dov'e' finito? C'e' un antico cunicolo segreto, di cui quasi
nessuno e' a conoscenza, che unisce Palazzo Chigi e Civitavecchia; fu fatto scavare da papa Borgia nel 1530 e serviva a garantire una via di fuga in caso di rivolta popolare, arrivo di Garzon o assedio dei lanzichenecchi. Sbocca presso una spiaggetta fuori mano, sul litorale tirrenico, dove una veloce galea era sempre tenuta pronta per la fuga. Adesso (Dell'Utri non tollera l'esistenza delle galee) e' stata sostituita da un velocissimo motoscafo, che e' quello su cui il signor B. (scortato da una fidatissima guardia del corpo coreana) e' fuggito all'insaputa di tutti verso la Sardegna. Ed ecco a che cosa serviva la famosa villa: gli scogli davanti ad essa in realta' sono di acciaio al
nichelcromo, si aprono con un comando elettronico e danno accesso a un rifugio supersegreto, dove il signor B. finalmente scende dal motoscafo mentre Montalbano, nello stesso momento, attracca all'altra estremita' della villa con un gommone...
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di MARCO TRAVAGLIO

La mappa dei settori in cui Berlusconi ha interessi e che sono influenzati dal ministero dell'Economia Calcio, cinema, tasse, pensioni gli altri "conflitti" dell'interim
L'eventuale riforma fiscale beneficierà anche il premier
A lui saranno comunicati i piani della tv di Stato sua "rivale"


ROMA - Il 22 aprile 1992 si gioca Torino-Milan. Finisce 2 a 2. Sembra un pareggio come tanti. Peccato che in quel momento il presidente del Milan Silvio Berlusconi controlli anche il pacchetto azionario del Toro. Lo racconterà l'anno seguente il presidente granata Gianmauro Borsano: nel marzo '92 aveva girato al Milan le quote del Toro a garanzia della cessione di Gianluigi Lentini e di un anticipo immediato di 10 miliardi in nero.
Così, per qualche mese, Berlusconi controllò due club di serie A. Poi la giustizia sportiva "punì" Borsano e salvò il Milan. Oggi la storia si ripete. Ma in grande stile: da due giorni il neoministro dell'Economia Berlusconi controlla le azioni della Rai, oltreché di Mediaset. Senza contare la giungla di conflitti d'interessi aggiuntivi che le deleghe sulla politica economica del governo comporta anche formalmente per il proprietario e/o azionista di banche, assicurazioni, società televisive, editoriali e sportive. Prima, per salvare le forme, Berlusconi poteva almeno uscire in corridoio, come fece alla vigilia di Natale, mentre i ministri gli
approvavano il decreto salva-Rete4. Ora cade anche l'ultima foglia di fico.
Raiset. Il ministro del Tesoro, in base alla Gasparri, indica il presidente della Rai e un altro dei consiglieri d'amministrazione. Ma nomina (e revoca) anche il direttore generale. "Se almeno fosse stata approvata la pur blandissima legge Frattini sul conflitto d'interessi - spiega il costituzionalista ed ex presidente Rai Roberto Zaccaria - scatterebbero controlli e sanzioni per le operazioni che portano un "vantaggio"". Non basta: "Il ministero dell'Economia, nella convenzione e nel contratto di servizio con la Rai, è responsabile della gestione economica dell'azienda.
La Rai deve comunicare al Tesoro, cioè al padrone della concorrenza, tutti i dati economici e i piani industriali. Un groviglio inestricabile".
Antitrust. Controllando anche formalmente Mediaset e Rai, Berlusconi cumula sulla sua persona il 90% del mercato televisivo e il 97 di quello pubblicitario delle tv: troppo persino per il generosissimo "tetto" del 20% del Sic (il sistema integrato delle comunicazioni della Gasparri). Il che potrebbe attivare le due Authority competenti: Antitrust e Telecomunicazioni. "Finora - osserva Zaccaria - si poteva discutere di controllo "formale" su Mediaset e "sostanziale" su Rai. Ora siamo alla doppia titolarità anche formale. E potrebbe scattare l'articolo 15 della
Gasparri che vieta, anche con "controlli e collegamenti", di conseguire ricavi superiori al 20% del Sic". Altra possibile posizione dominante: quella sui diritti sportivi. Alla prossima asta davanti al Cio per le Olimpiadi 2008, si presenteranno per l'Italia due concorrenti controllati dalla stessa persona: Rai e Mediaset.
Cinema. L'impero berlusconiano comprende Medusa, società di produzione e distribuzione monopolista sul cinema italiano. E il Tesoro è l'unico azionista di Cinecittà Holding, l'ente pubblico del cinema.
Pubblicità. Nonostante la crisi del mercato mondiale, la società
pubblicitaria Mediaset, Publitalia, ha guadagnato anche nel 2003: il 6.5% in più del 2002. Visto l'enorme afflusso di capitali freschi che porta al Biscione, Publitalia è fra le aziende più interessate alla politica fiscale del governo, se davvero il neoministro Berlusconi manterrà l'impegno di "meno tasse per tutti". Senza contare che il Tesoro allarga e chiude i
cordoni della borsa per le "pubblicità istituzionali" che ministeri ed enti effettuano sulle reti Rai e Mediaset.
Meno tasse. Berlusconi giurò che le sue aziende non avrebbero utilizzato il condono Tremonti. Poi Mediaset lo utilizzò, risparmiando 162 milioni di euro per un'evasione accertata sull'acquisto di diritti cinematografici. Ora anche gli eventuali condoni li firmerà direttamente Berlusconi. E così avverrà per altri sgravi alle imprese: la Tremonti-1 del '94 fruttò a
Mediaset un risparmio di 242 miliardi di lire sulle imposte dovute per l'acquisto di vecchi film.
Calcio e debiti. Il decreto salva-calcio, varato dal Tesoro, consente alle società pallonare di spalmare i loro debiti sui bilanci di dieci anni. Anche il Milan ne ha subito approfittato, con un notevole guadagno. La norma fece storcere il naso proprio al commissario europeo Mario Monti. Ora quella patata bollente la gestirà Berlusconi, presidente del Milan.
Assicurazioni. Con Ennio Doris, Berlusconi controlla una banca-assicurazione, Mediolanum. Come banca è soggetta ai controlli del
Tesoro e molto interessata alla politica creditizia del nuovo ministro. Come assicurazione, è soggetta ai controlli del Tesoro e molto interessata alle pensioni integrative legate alla riforma previdenziale. Controllore e controllato, ancora una volta, sono la stessa persona.
Borse e mercati. Anche qui - osserva l'economista Salvatore Bragantini, ex membro della Consob - "si crea un impressionante groviglio di interessi. Il ministro dell'Economia ha poteri diretti d'intervento superiori a quelli del premier: nell'allocazione dei fondi a questo o quel settore produttivo; o
nella sorveglianza dei mercati regolamentati, insieme alla Consob". Infine da un lato Berlusconi eredita da Tremonti la delega a tagliare, discrezionalmente, spese pubbliche per 2 miliardi di euro, anche in settori "sensibili" come l'editoria e lo spettacolo. Dall'altro è superazionista di società quotate come Mediaset, Mediolanum e Mondadori. E, contemporaneamente, diventa il proponente del ddl sul risparmio per un nuovo sistema di controlli sulle borse dove sono quotati i suoi titoli. Altro che
Toro - Milan 2 a 2. Questo, al confronto, è il campionato del mondo.
(Repubblica, 6 luglio 2004)

 
Al posto del "meno" l'ennesimo aumento.
Tagliati i trasferimenti alle imprese, all'ANAS e alle FS.
Indovinate chi pagherà la minor concorrenza ed i minori trasferimenti...?
Noi, come al solito, ennesima inculata.
Grazie a tutti i voti per il Berlusca!

GA

 

Tutto cambia e tutto si trasforma

Tutto cambia, tutto si trasforma, i sensi e le parole, il senso delle parole, i valori, le tradizioni, persino la storia. E’ vero che dovrei arrendermi all’evidenza, ma non ci riesco, non riesco ad inglobarmi in questa creatività di governo, che va dall’economia alla giustizia, passando per la cultura e le tradizioni devastando il sapere e la storia.
Tutto cambia e tutto si trasforma, una volta veniva detto per spiegare semplicisticamente quello che poteva essere l’evoluzione, persino dell’individuo, ma oggi, certo, non gli si può attribuire lo stesso significato.
Forse tutto è cambiato un po’ troppo, ed in modo fin troppo creativo.
L’ho dedotto da due piccoli brani trasmessi a Blob.
La RAI ha dedicato due ore di palinsesto alla serata del premio almirante. Io non ne sapevo nulla e così mi sono informata. Almirante, premio alla drammaturgia e alla cultura. La serata era presentata dalla conduttrice Paola Salluzzo, che ricorda al telespettatore la figura del “grande uomo politico” – sic! – “Padre fondatore della democrazia” – sic!- ma anche – Gulp!!-
Tutto cambia e tutto si trasforma.
La serata come ho detto prevedeva la premiazione di esponenti del mondo della cultura, per esempio Benvenuti (il pugile) notoriamente uomo molto colto, che ricorda “quanto il grande uomo fosse stato importante per la sua generazione” anzi, la loro, perché nel dire questo si rivolgeva all’altra grande personalità democratica chiamata sul palco (con bell’applauso) per donare il premio, il governatore storace.
Altro uomo colto premiato nell’occasione … marco masini.
Sì, tutto cambia e tutto si trasforma, quindi, se almirante diventa democratico masini è diventato cultura.
E la storia?
Cambia e si trasforma, con la creatività e i revisionismi morattiani che rischiano di deteriorare per sempre le menti dei poveri bambini, a scuola in questi anni.
Anche se a ripensarci, benvenuti non aveva tutti i torti; fu davvero importante per i giovani anche della mia generazione:

Tra il 78/79 venne a Carbonia per un comizio, voleva a tutti i costi affacciarsi dalla finestra della torre littoria, la stessa dalla quale più di una volta si affacciò il democratico padre dell’impero, ma essendo altri tempi più civili, dove ancora esisteva il rispetto di chi alla Patria aveva dato l’anima sputando via i polmoni, fu deciso di farlo affacciare dal balcone (era una fissa, un palco non bastava) dell’hotel centrale.
Riuscì a dire, (lo ricordo bene) soltanto: “camerati!” poi più nulla.
C’eravamo noi ed eravamo in tanti, furono solo le nostre grida, i nostri fischi e le nostre canzoni. Il dispensatore di olio di ricino fu scortato dai suoi 4 scagnozzi e nascosto come un topo in una fogna.
Noi fummo caricati e portati via dalla polizia.
Fu la mia prima volta, per questo me lo ricordo.
Avevo quasi 15 anni.
Rita Pani APOLIDE

 

Tutto cambia, tutto si trasforma

Tutto cambia, tutto si trasforma, i sensi e le parole, il senso delle parole, i valori, le tradizioni, persino la storia. E’ vero che dovrei arrendermi all’evidenza, ma non ci riesco, non riesco ad inglobarmi in questa creatività di governo, che va dall’economia alla giustizia, passando per la cultura e le tradizioni devastando il sapere e la storia.
Tutto cambia e tutto si trasforma, una volta veniva detto per spiegare semplicisticamente quello che poteva essere l’evoluzione, persino dell’individuo, ma oggi, certo, non gli si può attribuire lo stesso significato.
Forse tutto è cambiato un po’ troppo, ed in modo fin troppo creativo.
L’ho dedotto da due piccoli brani trasmessi a Blob.
La RAI ha dedicato due ore di palinsesto alla serata del premio almirante. Io non ne sapevo nulla e così mi sono informata. Almirante, premio alla drammaturgia e alla cultura. La serata era presentata dalla conduttrice Paola Salluzzo, che ricorda al telespettatore la figura del “grande uomo politico” – sic! – “Padre fondatore della democrazia” – sic!- ma anche – Gulp!!-
Tutto cambia e tutto si trasforma.
La serata come ho detto prevedeva la premiazione di esponenti del mondo della cultura, per esempio Benvenuti (il pugile) notoriamente uomo molto colto, che ricorda “quanto il grande uomo fosse stato importante per la sua generazione” anzi, la loro, perché nel dire questo si rivolgeva all’altra grande personalità democratica chiamata sul palco (con bell’applauso) per donare il premio, il governatore storace.
Altro uomo colto premiato nell’occasione … marco masini.
Sì, tutto cambia e tutto si trasforma, quindi, se almirante diventa democratico masini è diventato cultura.
E la storia?
Cambia e si trasforma, con la creatività e i revisionismi morattiani che rischiano di deteriorare per sempre le menti dei poveri bambini, a scuola in questi anni.
Anche se a ripensarci, benvenuti non aveva tutti i torti; fu davvero importante per i giovani anche della mia generazione:

Tra il 78/79 venne a Carbonia per un comizio, voleva a tutti i costi affacciarsi dalla finestra della torre littoria, la stessa dalla quale più di una volta si affacciò il democratico padre dell’impero, ma essendo altri tempi più civili, dove ancora esisteva il rispetto di chi alla Patria aveva dato l’anima sputando via i polmoni, fu deciso di farlo affacciare dal balcone (era una fissa, un palco non bastava) dell’hotel centrale.
Riuscì a dire, (lo ricordo bene) soltanto: “camerati!” poi più nulla.
C’eravamo noi ed eravamo in tanti, furono solo le nostre grida, i nostri fischi e le nostre canzoni. Il dispensatore di olio di ricino fu scortato dai suoi 4 scagnozzi e nascosto come un topo in una fogna.
Noi fummo caricati e portati via dalla polizia.
Fu la mia prima volta, per questo me lo ricordo.
Avevo quasi 15 anni.
Rita Pani APOLIDE


7.03.2004

 

Il danno più grave

E' l'ennesima figura di merda.
Prima di un vertice importantissimo, convocata a sua volta per l'incapacità del ministro stesso, arriviamo senza il ministro, senza una politica, senza idee se non arrabattate in 5 minuti: a 36 ore dal vertice non abbiamo una manovra, una politica, un qualcosa. Cambieranno qualcosa, certo, all'ultimo momento, inventeranno qualche trucco come i condoni e le cartolarizzazioni... Il conto lo pagheremo sempre noi, in un modo o in un altro, e per di più la nostra credibilità, finché avremo questo incapaci, sarà zero.

GA


 

Dal passato recente

sabato 20 dicembre 2003 20.03
Tutti più ricchi
statistiche dicono che globalmente l'economia va bene

Giulio Tremonti


SILVIO SILVIO SILVIOOOOOOOOOOOOOO
«Ci sono molte festività in eccesso, dovremo far lavorare di più gli italiani. Qualche giorno di lavoro in più produrrà un benefico effetto sul prodotto interno lordo dell'Italia».
TASSE: «CIÒ CHE RISPARMIO LO DARÒ IN BENEFICENZA» -
«Sono andato in Cina e ho notato che c'era molto fervore: grattacieli, negozi. Con un funzionario sono andato a fare un giro e mi ha detto: "Qui si lavora sette giorni alla settimana, per 12 ore al giorno, non ci sono i sindacati"».
Il presidente del Consiglio però ha chiesto ai commercianti un maggiore sostegno al governo. «Vi chiedo di sostenerci un po' di più. Abbiamo troppo spesso la sensazione di essere soli, con la maggioranza degli italiani».

(?????????? Soli con la maggioranza degli italiani????????????)

La riduzione delle tasse ci distingue nettamente dalla sinistra, che invece vuole incrementarle».

tassa sulle successioni: «Avevo in mente uno slogan bellissimo: "Morire in Italia è conveniente".

Poi ha invitato tutti a scaricare le nuove suonerie per i cellulari a 2,30 Euro che contribuiscono a creare occupazione.



dal Sole 24 ore del 26 mar - 1 apr 2004
BONUS PER CHIUDERE LE STALLE

Invece di chiedere alla UE un aumento delle quote latte (troppo basse per l'Italia) in modo da incrementare veramente la creazione di lavoro(immaginate i passaggi dall'allevamento del bestiame, alla mungitura, trasporto latte e carne, trasformazione del prodotto, ecc...), questi bipedi a sangue caldo venuti dallo spazio, puntano ad incentivare l'abbandono delle campagne e delle quote latte.

Complimenti al Ministero delle politiche agricole.
YAN


 

Le bugie del nano

hanno le gambe cortissime

Ricordate il tremendo fascicolo che ha inviato a tutti noi dove narrava
tutti i successi del governo?

eccoli i successi del governo: verifica che si trascina da 11 mesi, un "super" ministro dell'economia che ha saputo solo truccare i conti come un qualsiasi mascalzone di provincia, "grandi" opera mia partire (in compenso inaugurate 3 o 4 volte), una situazione economica del paese senza controllo o quasi, disoccupazione in aumento, politica estera da incubo, il nano che pensa solo al suo culo e BASTA, e gli altri che
seguono a ruota ognuno attento solo a salvaguardare quel pezzetto di potere (AN, LEGA, UDC.... fanno tutti schifo allo stesso modo)

Se penso che solo l'altro ieri sono stati capaci di votare la fiducia alla riforma della giustizia mi vien da vomitare.
Claudio

 

Raccontacene una

Quello che si è consumato tra venerdì 2 luglio ed il sabato successivo è tra le giornate più nere del governo Berlusconi II; il ragioniere Tremonti, il mago della finanza creativa e dei condoni su tutto si è dimesso: per il governo un brutto giorno, per me un sollievo. Anzi, a questo punto mi manca qualcosa; mi manca una barzelletta del premier: su dai Berlusconi raccontacene una. Fai vedere che il tuo ottimismo va oltre le frontiere; fai vedere che dopo il "pat…pat" sulla tua pelata a Bruxelles sai riacquistare punti. Diamine, hanno proprio tutti perso la stima? Dai Berlusconi raccontacene una, raccontaci l'ultima…tu la sai.
Una barzelletta ti salverà: ci farà vedere di che pasta sei; ci dimostrerà che quello che succede non è una cosa seria e una risata seppellirà tutti. Tutti voi.

Giorgio Boratto
www.boratto.it/
boratto.blogspot.com/


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