10.29.2004

 

Un giochino

Di M. Travaglio
Giochino di società.
Confrontare questi tre lanci di agenzia, uno del 1996, l'altro del 2002, il terzo di pochi giorni fa, e trovare l'eventuale errore.
Il primo - un'Ansa da Milano del 22 febbraio 1996 - dice così: "Il vicepresidente della Techint, Paolo Scaroni, ha patteggiato la condanna a un anno e quattro mesi di reclusione per le tangenti pagate per gli appalti nelle centrali Enel. La sentenza è stata emessa dai giudici della sesta sezione penale del Tribunale di Milano. Scaroni era accusato di corruzione dal Pm Paolo Ielo per una serie di tangenti versate al Psi quando era amministratore delegato della Techint".
Seconda agenzia Ansa, datata Roma 24 maggio 2002: "L'assemblea dell'Enel ha approvato le liste dei nomi proposti dall'azionista di maggioranza e da quelli di minoranza per il rinnovo del cda del gruppo, nominando alla presidenza - su proposta del Tesoro - Piero Gnudi. Nel pomeriggio è prevista la nomina di Paolo Scaroni ad amministratore delegato".
Terza agenzia, stavolta dell'Adnkronos, datata 21 ottobre 2004: "Ecco l'elenco dei Cavalieri del Lavoro, nominati dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, su proposta del ministro delle Attività produttive Antonio Marzano, di concerto col ministro per le Politiche agricole Gianni Alemanno, con l'indicazione del settore economico e della regione di attività: (...) Paolo Scaroni (elettrica, Lombardia)".
Niente paura, non c'è nessun errore. Non ci sono casi di omonimia: il Paolo Scaroni promosso dal governo amministratore delegato dell' Enel e nominato Cavaliere del Lavoro su proposta dello stesso governo Berlusconi è lo stesso Paolo Scaroni che, quand' era vice presidente della Techint, pagavale tangenti al Psi di Bettino Craxi e patteggiò la relativa pena di un anno e 4 mesi di reclusione davanti al tribunale di Milano. E non ci sono nemmeno errori di valutazione: in Italia un condannato (sia pure col patteggiamento) per tangenti non è ritenuto incompatibile con incarichi in un'azienda pubblica o semipubblica. Anzi. Prima di pagare le mazzette Scaroni ne dirigeva una privata: fu promosso a quella pubblica solo dopo che fu preso con le mani nel sacco e patteggiò la pena. Forse per dargli un'altra chance. Ora è arrivata la decorazione finale: il cavalierato del Lavoro dalle mani del capo dello Stato (ovviamente ignaro del suo pedigree).

10.28.2004

 

Collezione AUTUNNO INVERNO



 

B A S T A!

Con queste sporche guerre fatte nell'interesse di pochi e sulla base di grossolane bugie con l'occupazione dei territori palestinesi, no al muro illegale con la devastazione della Sardegna per i giochi di guerra fatti da eserciti di tutto il mondo con le morti, le malattie e le malformazioni a causa dell'uranio impoverito con le bugie sulla ristrutturazione del punto di appoggio USA a S. Stefano con le leggi xenofobe, no ai centri di permanenza, no alle deportazioni con l'uso della "lotta al terrorismo" per colpire diritti civili e democratici, dissenso e conflitto sociale con la precarietà e lo smantellamento dello stato sociale

BASTA…BASTA…BASTA!

MANIFESTAZIONE a Cagliari

No alla guerra permanente Via subito le truppe dall’Iraq Via le truppe di occupazione dei territori palestinesi No al razzismo No all’attacco dei diritti civili e democratici No alla precarietà e allo smantellamento dello stato sociale Via la base USA da S. Stefano Via gli eserciti e i loro giochi di guerra dalla nostra terra.

Appuntamento il 30 ottobre in piazza Giovanni XXIII alle ore 9,30
CORTEO:
Via Dante, Via Paoli, Via Sonnino, Via XX Settembre, Via Roma



 

Nulla di importante

Eccomi! Sono tornata e non è cambiato poi molto. Sono stati giorni *importanti* e il mondo dell’informazione ha dovuto sudare per stare sulla notizia. Il povero vespa obbligato a commentare il capottino fatto alla destra con un’infornata di ospiti arrivati freschi fresci dall’isola dei famosi, il giorno dopo mentre la maggioranza si sfaldava per il decreto salva previti ha dovuto domare Teddy Reno (può un uomo di una certa età farsi chiamare Teddy?) che cantava la canzoncina di Trieste...
Eh! Sì...Davvero attimi febbrili. Quasi dai ritmi convulsi.
Ne sono rimasta rapita, in estasi, come quando, la settimana scorsa, mi si raccontava di che brav’uomo, dolce ed amabile fosse mussolini. Un vero pater familia accondiscendente e benevolo. Che commozione nel figlio e nella nipote che raccontavano tanta melensa dolcezza; mi sono sentita quasi colpevole per ogni volta che mia nonna mi ha raccontato di manganellate e olio di ricino, e di un omuncolo pelato che mostrava i muscoli in un campo di grano.
Ohhhh! A proposito di muscoli!
Uno dei giornali di prorietà del presidente del consiglio, di quelli culturali che trovi in parruccheria, ha pubblicato le foto in bianco e nero del presidente del consiglio quando aveva il fisico da tisico ed i capelli in testa. Ne ho visto una o due (forse a blob). Ricordavano tanto l’aria di quei cine giornali Istituto Luce. Una piaga.
Sì, sono stati giorni importanti ed altri ne verranno; domani, per esempio. La firma della Costituzione europea a Roma. L’evento sarà ripreso solamente dalle telecamere ufficiali di una nuova TV Europea di proprietà di un italiano (mi spiace non ricordarne il nome), la regia sarà affidata a Zeffirelli. Qualche giorno fa il cantante di piano bar che avete eletto presidente del consiglio ha fatto addirittura le prove generali, alle quali era presente lui ed altri 24 figuranti a fare le veci dei presidenti ospiti.
Questa carnevalata alla modica cifra di più di 9 milioni di Euro.
Ma tanto non accade nulla di *importante* in Italia; infatti dopo l’episodio di Perugia, che ha visto due pensionati denunciati di furto dal proprietario di un supermercato, per aver rubato del pesce congelato, un po’ di parmigiano e del prosciutto (circa 17 Euro di valore), sono partiti i gesti emulativi; a Cagliari, in un supermercato di Sant’Avendrace due pensionati sono stati perdonati dl proprietario del negozio di aver rubato due cosce di pollo.
In entrambe i casi il problema era la povertà.
Però anche se non è importante, il cappottino (7 a 0) c’è stato.
Il nano si agita... Abbasserò le tasse e nessuno discuta (quando la democrazia ha un senso!) certo di riuscire a salvare la sua poltrona e la sinistra esulta.
Ma ha davvero da esultare?
Il cappotto è stato fatto dagli astensionisti e qua bisognerebbe riflettere anche in virtù delle prossime elezioni. Sono sempre meno gli italiani che votano seguendo un ideale. La gente vota per interesse e tornaconto personale. Gli idioti votarono questo governo di malavitosi con l’illusione di una ripresa economica ed un facile arricchimento personale; si sono astenuti alle suplettive perchè traditi.
La sinistra riuscirà a presentare un programma abbastanza ambiguo ed illusorio che convinca questi ipocriti individualisti che riuscirà a fare la magia e ridare facoltà ai pensionati di non morire di fame, agli imprenditori di continuare ad arricchirsi sulle spalle degli schiavi, agli schiavi di poter ridiventare semplicemente lavoratori?
Bho?
Rita Pani (APOLIDE)

10.23.2004

 

Mentre....

Mentre....

Mentre scrivo sul mio blog, stanotte ho la TV accesa....
Ho appena finito di vedere il programma di Minoli su RAI 3. Il rapimento di Augusto De Megni negli anni 90, il mio vergognarmi d’essere conterranea di bestie capaci di far stare un bimbo in una grotta, tagliare orecchie, uccidere...
Tolgo l’audio e cambio...cambio...cambio.
Da Costanzo c’è un caso umano seduto di spalle, un uomo calvo.
Parlano di Mafia? Corruzione? Usura? P2? Vecchi pensionati che rapinano di 17 € un supermercato?
Alzo il volume...
“A me piace legare ed essere legato”...
Una donna poi.... “Al sexy shop il sindaco comprava solo cassette”.
L’uomo ancora... “ Da quando ero adolescente, la fantasia di legare ed essere legato”
Allora il giornalista ritorna: “Possiamo fare una prova!” Se lei vorrà....Con una modella.
E poi finalmente Costanzo ammette di essere rimasto stupito dal bondage, che era una cosa che lui non conosceva.

Mentre scrivo ho spento la TV. Pensare che questa sera stessa ci sia qualcuna disposta a legare o farsi legare per avere un incontro erotico con Costanzo mi da la nausea. Va contro natura, nemmeno Goffredo di Buttiglione può immaginare che esista una tale perversione.

Mentre scrivo ho in mente una coppia di pensionati che ridotti alla fame dal governo mafiopiduistico che guida il Paese, sono stati denunciati per aver rubato del pesce surgelato e del parmigiano in un supermercato.

Mentre scrivo mi chiedo che cazzo scriva a fare, e perchè ancora mi ostini a perseverare a pensare.

Mentre guardo l’orologio mi chiedo che ci faccia ancora sveglia. Domani dovrò alzarmi presto. Partirò. Non in vacanza, certo, io non posso permettermele. Vado a casa per qualche giorno. Torno in Sardegna.

Per chi vorrà, tornerò a fine settimana. Ciao a tutti.
Rita Pani (APOLIDE)

10.21.2004

 

Grande Fratello in Cina.

Morti o dispersi 148 partecipanti al reality cinese dopo un’esplosione di gas nel tugurio.
Repubblica

10.19.2004

 

Andreotti

Non era un mafioso. Era un amico di mafiosi. Questa, dopo vent'anni di processi, è la verità giudiziaria sul più importante politico italiano. Se c'è da festeggiare, festeggiate.....
Il senatore Giulio Andreotti, più volte capo del governo italiano, non è iscritto a Cosa Nostra. Ha invece intrattenuto "personali, amichevoli relazioni con esponenti di vertice di Cosa Nostra". Ha commesso "reato di partecipazione all'associazione per delinquere", "concretamente ravvisabile fino alla primavera 1980", che oggi è semplicemente "estinto per prescrizione". La cessazione del comportamento criminoso dopo una certa data e la sua successiva disponibilità a collaborare con la giustizia ne fanno,tecnicamente, un "pentito". Non un mafioso pentito, ma un amico-dei-mafiosi pentito. Se questo basta per festeggiarlo, allora festeggiamolo pure!!
Mirko

 

A mio nonno Michele Atzei, morto di tugurio.

Che fine ha fatto l’ottimismo di Gianni? Dov’è il profumo della vita?
Per fortuna ci è rimasto vespa; funziona come una cartina tornasole della nostra povera Italia. Più tutto volge alla catastrofe più lui ci inebria di inutile banalità, e così mentre le cose da dire e narrare si accumulano, lui lavora per sepellirle nell’oblio. Dibattito in studio sulla chirurgia plastica, tette finte sì, tette finte no, e quanto costa?
Non sono discorsi da affrontare a caso e così in studio luminari delle tette e delle liposuzioni insieme alle miracolate del bisturi; una per tutte Carmen Di Pietro e la sua povera tetta esplosa in aereo. Non reggo a tanta brutalità e cambio canale col tasto più del mio telecomando...
Rai 2.
Carmen Di Pietro sta su una spiaggia con le sue tette, insieme ad altre tre o quattro sgallettate che con tette finte e chiappe liposucchiate si prendono per i capelli, si sbefeggiano urlando parole irripetibili... “Tette! Culo!”.
Carmen Di Pietro?
Click sul telecomando torno indietro...RAI 1.
Una signora (VIP presumo, ma io sono ignorante e non so chi sia) dice che lei mai si farebbe ritoccare, non è contraria, ha solo paura e quindi ...Preferisce faticare un po’ di più ... Personal Trainer, dieta...
Carmen Di Pietro risponde che... Non funziona perchè se hai una seconda...hai una seconda e il personal trainer non basta.
Tasto più: RAI 2 Carmen Di Pietro è in un isola insieme a ciò che resta di Sandokan. E’ proprio lei.
Per un eccesso di intelligenza tendo ad escludere che sia dotata di dono dell’ubiquità ed allora capisco ... Vespa si porta avanti col lavoro, registra pezzi di cultura da dispensare mentre si sotterra la reality d’Italia.
Ora poi che ci hanno privato anche di Gianni e del suo profumo della vita, che fine faremmo senza reality?
Staremo sempre a lamentarci, io per prima, pensate che sono senza lavoro dalla fine di luglio, e pensate che ancora mi devono pagare... Ma sono fortunata, riesco ancora a mangiare qualcosa, non sono a dieta ma non pranzo mai, mangio solo a cena. Sto bene io. Non ho fame, mica come quei poveri famosi nell’isola.
Fortuna che mio nonno è morto! Non so se avrebbe sopportato di vedere un’altro reality, il grande fratello. Sapete? Quei poveretti, qualche volta vengono spediti in un posto che si chiama tugurio. Dio! E’ orribile! Sembra una miniera. No, mio nonno non avrebbe certo sopportato di vedere tanta bella gioventù, seduta per terra a riempire vagoncini di carbonella, con le salopet a righine bianche e celesti, sporcarsi le mani ed i visi di polvere nera.
Per fortuna è solo un reality ed in Italia è davvero irreality pensare che qualcuno possa ancora morire come lui, senza polmoni, a 52 anni. Ormai i minatori sono passati tutti dalla cassa integrazione alla mobilità, e dalla mobilità alla disoccupazione. Fiiiuuuuuu! Che culo! Mica come quei poveretti.
Certo è corretto dire che per esempio in Russia ancora a centinaia ci restano sepolti sotto terra mentre cavano carbone, ma non è bello pensarci e poi sono così lontani dalla nostra realtà che possiamo tranquillamente insultarne la memoria e dedicarci alle nostre priorità. Le tette di gomma, per esempio o peggio ancora i jeans a vita bassa, e perchè non alla grave situazione della lega calcio?
Rita Pani (APOLIDE)

 

Disoccupazione in calo

Penso che una delle balle più colossali, persino peggiore di quella della riduzione delle tasse che in realtà aumentano. Provate a cercare un posto di lavoro, di questi tempi, magari in Lombardia e magari in settori d'alta tecnologia e magari con un'esperienza invidiabile.Vedrete quanto la fantasia malata del governo attuale che spaccia livelli di disoccupazione molto bassi, sia lontana dalla realtà. Non oso pensare quello che succede in altre regioni meno ricche e industrializzate. Bugie, solo sporche bugie di uno sporco governo.
Vd

10.18.2004

 

Bravo Lucarelli!

Ho guardato RAI TRE. Più di così Lucarelli non poteva dire: si è già pericolosamente avvicinato a quela zona terribile in cui anche lui potrebbe diventare un morto che cammina! Lucarelli ha mostrato come Cosa Nostra abbia trovato un nuovo corrispondente politico, non ha fatto il nome di Berlusconi ma lo si sentiva echeggiare per tutta la trasmissione! Cosa Nostra vuole ammazzare Previti e Dellutri, i mascariati, per dare un segnale: già, ma a chi? A Prodi?.....
Sicilia Libera si è sciolta perchè è conflutita in Forza Italia. L'amministratore della Ri.Sa (Riina Salvatore) è di Forza Italia. Gli avvocati che difendevano i mafiosi sono tutti deputati di Forza Italia. Borsellino venne ammazzato in fretta e furia dopo aver detto che Vittorio Mangano, il killer di Cosa Nostra vissuto per TRE ANNI ad Arcore, era, oltre che uno spietato killer, ANCHE IL TERMINALE DEL LAVAGGIO DEI SOLDI DI COSA NOSTRA. E guarda caso piovvero miliardi ANONIMI e contanti sulle 38 holdingdella neonata Fininvest creata prfesso la banca Rasini, detta la banca della mafia, diretta da Luigi Berlusconi, padre della nostra disgrazia. E' in calendario alla Camera la legge Cirielli: una legge che annullerà tutti i processi penali e le condanne fatte contro i boss di Cosa Nostra, con la scusa del cambio di codice, e li rimanderà tutti a casa. Così Riina non ruggirà più da dietro le sbarre "IDDU PENSA SOLO AIDDU!" quando Berlusconi si fa approvare le leggi vergogna per i SUOI reati! Nel finale della trasmissione abbiamo visto Totò Riina dire le parole che di solito sentiamo dire a Berlusconi, ossia che i magistrati che condannano i delinquenti sono "comunista" a cominciare da Caselli e Violante! Stesse parole, tali e quali. Berlusconi e Totò Riina dicono le stesse cose. Il pentito Giuffrè, il vice di Provenzano, ha detto molto di più di quanto accennato da Lucarelli in Blu Notte stasera, ha detto che Berlusconi e Provenzano si sono accordati PERSONALMENTE prima delle eelzioni del 2001 e poi ha aggiunto che la miserabilità degli uomini politici è quella di promettere per avere i voti per poi dimenticare le promesse una volta eletti...
IDDU PENSA SOLO A IDDU....
Berlusconi non può dormire tranquillo finchè non verrà approvata la legge Cirielli e Totò Riina sia tornato a casa! Comunque bravo Lucarelli! Più di così non potevi dire, ma chi ha voluto capire l'ha capita davvero bene!

 

Report RAI 3

Ho seguito report venerdi sera e sono rimasto colpito da come in Italia sia così facile truffare il cittadino. Truffe portate a termine con il tacito consenso di chi ci governa e di chi dovrebbe controllare. Lasciamo perdere per un momento la politica, dimentichiamo la bandiera di chi sta al governo e pensiamo solo ai fatti. Dopo tante truffe e tanti fallimenti, si è gridato allo scandalo, si è gridato alla vendetta, tante belle parole e propositi. La realtà è che nessuno al governo ha l'interesse a varare una vera legge sul risparmio, una legge che permetta una class action come negli Stati Uniti. Si parla , si parla, si promette e poi tutto cade nel dimenticatoio, è unavtattica già collaudata. Pensate alla richiesta di rimborso di vari utenti verso le loro assicurazioni ed il varo in tutta fretta del decreto salva compagnie. Delle truffe fouryou e myway, dei bond argentini, la parmalat, tanti discorsi epoi? Pensate al caro prezzi, ai servizi del TG5 (cosa sono serviti?), e fatto recente, al caro vaccino antinfluenzale. Cosa ha fatto Sirchia? Una bella denuncia tramite i media ed una ammissione che non può calmeriare i prezzi. Così anche se non ha fatto assolutamente niente, ha la coscienza a posto, ed il risultato è che le aziende farmaceutiche in Italia guadagnano il doppio che in Francia...E' questa l'europa? Ci si confronta con l'europa solo quando conviene al governo con statistiche ad hoc, ma non si parla mai del perchè ,il latte condensato, il gasolio da riscaldamento, il vaccino antinfluenzale, la benzina , l'adsl, ecc. ecc.,nel resto dell'europa costano al cittadino molto ma molto meno. Amaramente mi rendo conto di essere in mano ad una lobby che gestisce a loro piacimento i nostri soldi e che tutto ciò non dipende dal fatto di essere di destra o di sinistra, ma dalla mancanza di moralità di chi in questo periodo ha il potere.Viene da dire : ma questi sono stati eletti da noi cittadini o dalle varie compagnie di assicurazione , aziende farmaceutiche, banche ecc. ecc.? Chiacchiere, chiacchiere scontate, lo so, ma aspetto con ansia che qualcuno cominci a fare i fatti per potermi aggregare...
B
La prima considerazione dalla fine del discorso... Al solito in Italia si aspetta che il pastore formi il gregge così che *ci si possa aggregare*.
La seconda:il discorso deve stare su base politica; un discutibile imprenditore a capo di un governo non farà mai l'interesse *dell'operaio*; il proprietario di una grande fetta delle assicurazioni collegate alle finanziarie farà l'interesse dell'assicurato o del malcapitato utente delle sue imprese?
Terza ed ultima: è stato votato da voi, ora sta a voi cacciarlo! Benvenuti nella merda, elettori della cosca!
Rita Pani

 

FIRMA PER IL REFERENUDM

IL PARLAMENTO votera' per il PREMIERATO -
Cio' vuol dire che si daranno totali poteri ad un capo di governo o meglio ad un ministro del consiglio e si toglieranno al capo dello stato. PER FARE CIO' cambiano a colpi di maggioranza la COSTITUZIONE ITALIANA - e per lasciare al potere la solita persona che deve difendersi i suoi conflitti di interessi - dandogli appunto il PREMIERATO hanno chiesto in cambio la DEVOLUTION - in modo che laPADANIA difendera' la sua economica regionale legata alle industrie. INSOMMA - sono al governo per governare l'italia intera - e invece ognuno si guarda i suoi interessi personali ed usano per questi le leggi come piu' gli piace e per scopi personali ... l'unico modo per bloccarli e' correre al referendum... FIRMA PER IL REFERENUDM...e con questo SALVIAMO LA COSTITUZIONE ITALIANA - invia la tua firma di adesione all'email - nome e cognome e professione - giornale@namir.it
tutte le firme saranno pubblicate sul suguente sito:
http://artenamir.interfree.it E SUCCESSIVAMENTE CLICCATE SUL MANIFESTO
- SALVIAMO LA COSTITUZIONEITALIANA - per leggerle.
INOLTRE NELLA STESSA PAGINA CI TROVERETE - INTERVENTI SULLA COSTITUZIONE da - lidia menapace - a Franco Bassanini - da Walter Veltroni - a Sergio Cofferati.... e tanti ma tanti altri.
attiviamoci rapidamente - UN MUSSOLINI... CI E' BASTATO. Se intende partecipare per una intervista in radio e da pubblicare anche sul sito - ci invii gentilmente un recapito telefonico in cui contattarla per la registrazione. Grazie.

10.15.2004

 

L'Italia stuprata

Gli stupratori lavorano in branco. Ma il capo è uno solo. Hanno appetiti famelici. Violentano tutto. Preferiscono codici penali e costituzionema non disdegnano (anzi) coste e paesaggi. Il capo sa che per mantenere inalterato il consenso presso il suo bacino elettorale deve pur dare qualche regalìa?
E loro gli fabbricano uno, due, tre, quattro condoni, in 3 anni. Uno più devastante dell'altro. Così i mafiosetti locali (o aspiranti tali) o i sedicenti piccoli/grandi imprenditori che si son fatti la villetta nell'area protetta, sul mare, nel parco naturale, stuprano un po' anche loro senza timore. Basta pagare e godranno tranquilli anche loro. Loro e i loro figli che, quando verrà il momento e avranno ben sviluppato i loro attributi, potranno stuprare a loro volta, sicuri del prossimo condono. E quando dovranno votare sapranno bene chi ringraziare. Stupratori della Valle dei Templi e del Campidano, di Mondello e del Gargano, di Gallura e delle 5 Terre: fatevi sotto!
E' adesso la vostra ora! Pagate il giusto e date un colpetto anche voi. Senza l'assillo che qualcuno venga a chiedervi conto delle vostre eiaculazioni di cemento che sporcano unbene di tutti. Se il capo ha messo gli occhi su una preda, i suoi servi gliela portano. Il capo ha qualche problemino con qualche processo per falso in bilancio? E loro, in seduta notturna, gli sfornano una bella leggina che, stuprando il CP, riduce pena (e tempi di prescrizione) per quel reato. Poi, il giorno dopo, mandano uno degli avvocati del capo in TV einfieriscono chiamandola"riforma del diritto societario". Falsificare un bilancio in Italia oggi non è più grave che fare il gioco delle trecarte alla stazione. Nessun problema se la fiducia degli investitori stranieri nelle imprese italiane è ai minimi storici, se la competitività del paese è a livelli da terzo mondo. Nessun problema se, come annunciato da noi poveri invidiosi, in una Europa unita certe porcate non si possono fare perchè è il paese tutto a uscirne sputtanato (e non solo il capo e i suoi gentili servi). Nessun problema se l'avvocatura generale presso la Corte di Giustizia UE abbia confermato il giudizio che ne davamo noi poveri invidiosi/comunisti/disfattisti/alleati dei terroristi. L'importante è che il capo stupri e goda per primo. Gli altri potranno servirsi dopo di lui. Il capo sente incombere la vecchiaia e il momento in cui dovrà trasferire alla prole l'immenso patrimonio?
E loro, graziosamente, gli tolgono la tassa sulle eredità miliardarie. Poi, il giorno dopo, la chiamano "riforma del diritto successorio". E qualche coglione che, pagato o meno, strologhi di politiche favorevoli ai ceti bassi, si trova sempre. Il capo capisce che dall'altra parte del mare c'è un capo più forte, ricco e potente di lui (e che ha stuprato il suo paese in maniera assai più accorta, con il fratello e il presidente della Corte suprema a fargli da palo) e che in qualche modo deve essere gratificato e riverito? Pronti! La servitù non esita nemmeno per un attimo a spaccare la vecchia Europa e imbarcare degli incolpevoli soldatini per mandarli in trasferta aguardar stuprare (facendo la guardia al bidone di benzina in quel di Nassirija) una povera nazione che non ha mai assaggiato la democrazia invita sua . Ma, d'altro canto non ha mai neanche fatto niente al paese dei soldatini. La vuoi la democrazia?
Certo, certo bella - dicono il Capo grande e il Capo piccolo.Te la daremo noi la democrazia. Ma prima, cara Babilonia, allarga le gambe e facci vedere le viscere che vogliamo berci il tuo petrolio. Poi, alla fine, il capo capisce che la costituzione repubblicana del '48, ilParlamento e il vecchio Presidente costituiscono ancora un (timido) ostacolo ai suoi sconci desideri. E loro, umili servi affamati di sottopotere e vogliosi di stuprare qualcosa (nel loro piccolo), danno spettacolo in Aula e gli schizzano una bella legge costituzionale.
Risultato: Via 43 articoli della costituzione in un colpo solo.Via la fiducia del Parlamento al Presidente del Consiglio (che diventa PrimoStupratore).Via il potere di nomina e revoca dei ministri da parte del PdR, da sempre garanzia di unità e imparzialità nella vita democratica del paese.Tanto ci saranno le televisioni e i giornali di famiglia a dire che le "riforme costituzionali" sono cosa buona e giusta per il progresso delpaese. Nessun problema se solo in Nigeria e Thailandia è consentito ai Primi ministri di conservare le proprie belle televisioni.Tanto i cittadini, intenti anche loro ai loro piccoli personali stupri sotto il benevolente sorriso del loro Capo, non lo sapranno mai. E, allegramente, continueranno a godere, godere, godere...e a pensare di essere ancora civili, democratici e orgogliosamente occidentali.
bogie

 

Falso in bilancio, legge fuori dall'Europa

Di Sergio Sergi
Sarà pure avvocato generale ma il giudizio che ha redatto sulla legge delcentro destra italiano (e di Berlusconi) sul falso in bilancio è perentorio. Quella legge va «disapplicata», ha scritto Julianne Kokott nella motivazione inviata alla Corte nelle «cause riunite» che riguardano «Silvio Berlusconi e altri». Secondo l'avvocato generale, una legge penale più favorevole, adottata successivamente a quando è stato commesso un reato, deve essere«disapplicata se e in quanto contrasta con il diritto comunitario».
Di più: la pubblicazione di un bilancio falso andrebbe equiparata all'omessa pubblicazione del medesimo bilancio e, di conseguenza, le legislazioni degli Stati membri dovrebbero prevedere «sanzioni efficaci, proporzionate e dissuasive anche per l'ipotesi di falso in bilancio». La relazione dell'avvocato generale non è ovviamente vincolante anche se, per prassi e nella stragrande maggioranza delle sentenze emesse a Lussemburgo, il Tribunale e la Corte di Giustizia non si dissociano dal parere di quell'ufficio. In ogni caso, la valutazione dell'avvocato Kokott è importante perchè afferma l'incompatibilità con il principio della legalità della pena di una legge penale successiva più favorevole. Insomma, la legge italiana sul falso in bilancio non sarebbe compatibile. Per l'avvocato Kokott, «spetta ai giudici del rinvio valutare, nel caso concreto, se le nuove disposizioni penali corrispondano ai requisiti del diritto comunitario». Ciò vuol dire che i magistrati delle corti italiane dovrebbero confermare il principio della prevalenza del diritto comunitario su quello nazionale. L'avvocato ha scritto: «In presenza di una legge penale più favorevole adottata alla commissione del reato, in tutto o in parte incompatibile con il diritto comunitario, sono tenuti ad applicare il diritto Ue e a disattendere la legge penale più favorevole». La conclusione è chiarissima: nel giudicare Berlusconi o quanti altri siano incorsi nel reato di falso ilbilancio, la giustizia italiana dovrebbe non ricorrere alla nuova legge del centro destra essendo successiva agli anni in cui sono stati commessi ireati contestati. Il ricorso dei giudici penali italiani, presentato nella causa davanti alla Corte del Lussemburgo, ha fatto notare che l'applicazione della nuova legge italiana sul falso in bilancio, imposta dalla maggioranza di centro destra,«avrebbe come conseguenza l'impunità degli imputati». Il legislatore italiano, infatti, «avrebbe reso più complessa l'azione penale rispetto alla normativa precedente, in particolare eliminando soglie di tolleranza percentuali, termini di prescrizione più brevi e il presupposto della querela».
La Commissione europea, che ha preso parte alle audizioni nella causa in Lussemburgo, ha commentato positivamente il parere dell'avvocato generale: «L'avvocato generale adotta le nostre posizioni. Per noi la direttiva europea sulla contabilità obbliga gli Stati membri ad avere sanzioni proporzionate e dissuasive quando i conti pubblici sono falsi». Un'aberrazione giuridica senza precedenti, è il commento dell'avvocato Ghedini: si farebbe rivivere «la precedente legge sul falso in bilancio, che risaliva ancora all'epoca fascista periodo nel quale in tema di democrazia non abbiamo nulla da imparare ma che evidentemente piace a molti delcentro sinistra per il suo spiccato statalismo».
È solo la richiesta dellapubblica accusa, si consola il sottosegretario alla giustizia Vietti. Ora la corte di giustizia dovrà valutare - dice Anna Finocchiaro, responsabile giustizia dei Ds - se nel caso Sme bisognerà applicare la legge vigente, approvata dal governo italiano, o la disciplina precedente, compatibile coni diritto comunitario. È una questione delicata, che coinvolge la sovranità dello stato nazionale. In ogni caso, le legislazioni nazionali non possono essere così distanti dal diritto comunitario».
E Violante, sarcastico: «Chiedete a Tremaglia un giudizio su questa decisione... Questo ci dice quanto sia importante che non ci sia un uomo solo al comando, come la riforma che si sta votando. Un uomo solo che ha obbligato questo maggioranza ad approvare una legge che ci ha ridicolizzato davanti al mondo, inaccettabile in un contesto europeo».

10.14.2004

 

GIU' LE ARMI. LIBERIAMO LA PACE.

C'E' UNA ALTERNATIVA ALLO "SCONTRO DI CIVILTA":
GIU' LE ARMI. LIBERIAMO LA PACE. VIA SUBITO LE TRUPPE DALL'IRAQ
BASTA CON LA GUERRA, IL TERRORISMO , IL NEOLIBERISMO PER LA GIUSTIZIA SOCIALE E L'INCONTRO DI CIVILTA' PER LA PACE, I DIRITTI, LA DEMOCRAZIA, LA PARTECIPAZIONE UN'ALTRA EUROPA E' POSSIBILE E NECESSARIA

CONTRO LA GUERRA PERMANENTE

Vita e libertà per il popolo iracheno e per gli ostaggi.
Stop immediato ai bombardamenti. Cessate il fuoco, fine dell'occupazione, ritiro delle truppe dall'Iraq.
La comunità internazionale deve impegnarsi per una soluzione politica che restituisca sovranità al popolo iracheno, coinvolgendo tutte le componenti irachene inclusa la società civile e le forze che hanno scelto la strada della resistenza.
Per una pace giusta in Medio Oriente: due stati per due popoli. Fine all'occupazione dei territori palestinesi, no al muro illegale. Vita, diritti e dignità per il popolo kurdo e per il popolo ceceno.
L'EUROPA RIPUDI LA GUERRA
assumendo il contenuto dell'articolo 11 della Costituzione Italiana. Prevenzione dei conflitti, riduzione delle spese militari e disarmo.
CONTRO LE POLITICHE DEL TERRORE E DELLA BARBARIE
Contro ogni forma di terrorismo da chiunque perpetrato -stati, organizzazioni o individui.
No alla aggressione dei fondamentalisti neoconservatori contro il mondo islamico, che alimenta lo "scontro di civiltà". No all'uso della "lotta al terrorismo" per colpire diritti civili e democratici, dissenso e conflitto sociale.
NO AL RAZZISMO
No alle leggi xenofobe. No ai Centri di Permanenza Temporanea. No alle deportazioni. Libertà di circolazione e pieni diritti ai migranti. No all'Europa fortezza. Cittadinanza di residenza. Per una Europa solidale con i sud del mondo.
DIRITTI SOCIALI GARANTITI
Diritto al lavoro, alla casa, al reddito, alla salute, all'istruzione, alla previdenza. No alla precarietà e allo smantellamento dello stato sociale. No alle politiche neoliberiste in Italia, in Europa, in tutto il mondo.

30 OTTOBRE - MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

COMITATO FERMIAMO LA GUERRA

 

Ma non è solo la Certosa.

Ecco che siamo caduti in un altro tranello...
I Senatori verdi espongono i loro cartelli con su scritto W Villa Certosa al momento della discussione in aula del nuovo devastante decreto in materia d’Ambiente.
Il decreto salva ecomostri.
Magari si trattasse di evitare le ruspe solo nella magione del nano! Il fatto è ben più grave perchè a ringraziare non è soltanto il presidente del consiglio, ma peggio.
La mafia, sentitamente, ringrazia!
Gli esempi da fare sarebbero tanti, ma a memoria potrei citare quello palermitano di Pizzo Sella quando le ruspe abbatterono l’ecomostro di proprietà mafiosa, le innumerevoli proprietà a nome del famigerato boss Greco, in Campania.
Niente più ruspe, quindi. Basterà condonare.
Non credo ad una legge ad personam, sono più portata a pensare che l’Italia abbia dovuto sacrificare parte della sua civiltà per una legge ad coscam.
Ma al peggio non c’è mai fine e quindi prepariamoci per domani, quando sotto egida leghista la camera farà passare un altro sfregio all Costituzione Italiana (Art.26), il decreto sul premierato che se possibile, aumenterà ancora il potere egemonico di un omuncolo che in un qualsiasi altro paese civile (il Congo?) starebbe scomodo nelle Patrie Galere anzichè al Governo.

L’altro giorno ho letto che Prodi non auspicava elezioni anticipate. Io mi chiedo anche oggi cosa stiamo aspettando ad andare noi, cittadini, a cacciare questi criminali dal nostro Stato...
Ma ormai questa domanda è solo retorica.
Rita Pani (sentitamente APOLIDE)

10.13.2004

 

Tremaglia voleva proprio dire culattoni....

Lo ha intervistato Repubblica.... Sui gay non si sbaglia, parla italiano, dice.
Sì, non posso dar torto sul fatto che si debba parlare italiano e penso che nessuno se ne avrà a male se in italiano dico che un bastardo fascista di merda come questo è ministro della povera Repubblica Italiana, perchè delle teste di cazzo hanno votato ammaliati dalle promesse di un –in italiano- criminale piduista sospettato persino di essere colluso con la mafia.
Ancora grazie!
Rita Pani (APOLIDE)


 

Articolo 24, prove di colpo di stato

Ha fatto notizia ieri la mancanza del numero legale in Aula, quando si doveva votare la distruzione di un altro pezzo della Costituzione Italiana.
Oggi fa altrettanto notizia il fatto che questi ignobili figuri abbia *trovato un accordo*.
Vorrei sottolineare il fatto che oggi, *trovare un accordo* significa sottostare a ricatti.
Sì, il paese va a pezzi, e i pezzi vengono spartiti *trovando l’accordo*.
Sono sicura che in pochi abbiano avuto l’idea di andarsi a leggere l’articolo 24:

Art. 24

"Nessun atto del presidente della Repubblica è valido se non è controfirmato dai ministri competenti, che ne assumono la responsabilità".
"Gli atti che hanno valore legislativo e gli altri indicati dalla legge sono controfirmati anche dal primo ministro".
"Non sono proposti dal primo ministro o dai ministri i seguenti atti del presidente della Repubblica: la richiesta di una nuova deliberazione alle Camere ai sensi dell'articolo 74, i messaggi alle Camere, la concessione della grazia e la commutazione delle pene, la nomina dei senatori a vita, la nomina dei giudici della Corte costituzionale di sua competenza, lo scioglimento della Camera dei deputati, la nomina del Vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura nonché le nomine dei presidenti delle Autorità amministrative indipendenti e le altre nomine che la legge attribuisce alla sua esclusiva competenza".

Sono sicura che non ci sia bisogno di farvi notare cosa stia succedendo all’Italia, e sono disgraziatamente certa della rassegnazione e del lassismo del popolo italiano.
Non vorrei nemmeno dovermi trovare a rispondere alla classica domanda... “Ma noi che possiamo farci?” ... Che mi viene posta più volte di quanto non si creda in ambienti assai differenti tra loro.
La mia risposta sarebbe sempre la stessa cioè, andare ad occupare il parlamento ed impedire a questa cosca di perpetrare il colpo di stato piduista in corso.
Una curiosità... Ieri da Vespa, (quello che rappresenta l’informazione) ho visto campeggiare il titolo cubitale...Se non ricordo male, cito a memoria... Italiani, prima il calcio e poi il sesso.
Rita Pani (APOLIDE)

10.12.2004

 

Roma, 13:51 Caso Buttiglione, Tremaglia:

i culattoni sono maggioranza
"Purtroppo Buttiglione ha perso. Povera Europa: i 'culattoni' sono in maggioranza". Ha commentato così il ministro per gli Italiani nel mondo Mirko Tremaglia il voto con cui la commissione dell'europarlamento ha dato ieri parere negativo alla nomina di Rocco Buttoglione a commissario europeo.
Repubblica

 

iRS, indipendentisti a processo.

Sit-in al Tribunale di Cagliari.Giovedì 14 ottobre, alle ore 09, presso il Tribunale di Cagliari, verranno processati per *introduzione in territorio militare* i dirigenti di iRS Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna che nel luglio 2003 hanno occupato la rampa di lancio missilistica del più grande poligono sperimentale d'Europa: Capo san Lorenzo, a Quirra, all'interno della cosiddetta Zona Alfa. Con quel gesto non violento iRS iniziava una battaglia, tutt'ora in corso, sui temi legati all'occupazione militare del territorio nazionale sardo da parte di eserciti stranieri, italiano, americano o NATO che siano.Temi gravi, per noi basilari, come quello del reale livello di sovranità del popolo sardo sulla propria terra, delle morti causate direttamente o indirettamente dall'occupazione militare e dalle sue sperimentazioni, delle malattie linfatiche e degli aborti spontanei, dello scempio del territorio, della dignità di questa terra, della dignità di questo popolo mortificato dalla sua stessa passività, dalla sua stessa insensibilità e dalla sua stessa scarsissima autocoscienza nazionale. Ma l'impegno di iRS continua, la mobilitazione continuerà e sarà rilanciata. Ora, mentre eserciti di mezzo mondo ci bombardano e feriscono mortalmente la nostra terra e le nostre coscienze, i militanti di iRS sono processati penalmente per aver osato camminare su uno di quei tanti pezzi di Sardegna attualmente totalmente sottratti alla nostra sovranità. Durante la prima udienza saranno presentati ai giornalisti e consegnati ai giudici gli oltre 400 moduli di autodenuncia firmati da liberi cittadiniin solidarietà all'azione di iRS. Sei invitato a portare la tua solidarietà la mattina di giovedì 14 ottobre,alle ore 9, davanti al Palazzo di Giustizia di Cagliari. Se non potrai esserci, ti invitiamo a dare il tuo sostegno ai militanti indipendentisti sotto processo con una firma di autodenuncia. Maggiori informazioni sul sito ufficialedi iRS www.indipendentzia.net
iRS - Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna

 

Buttiglione

Buttiglione va chiedendo in giro se sia giusto dubitare della moralità degli uomini del nano in materia di Giustizia.
Strano che se lo chieda! E’ un filosofo e a me, che sono semplice, la questione pare pleonastica.
Partendo dal presupposto che a tutt’oggi il suo più stretto collaboratore, tale Catone, è stato indagato ed arrestato per reati come la bancarotta fraudolenta aggravata ed associazione a delinquere, ed aggiungendoci anche che il nano al governo è un pluri indagato malfattore, i conti sarebbero presto fatti e resterebbe davvero poco su cui stare a filosofeggiare.
Certo non è giusto colpire politicamente le persone per il loro modo di pensarla, ma la politica deve per forza derivare dal pensiero e quando uno dichiara di non voler costruire Campi di concentramento dall’altra parte del mare (Mediterraneo) ma centri di accoglienza ed intervento umanitario, oppure che l’essere omosessuale è sicuramente un peccato quando non un reato.....

Le parole hanno un senso, o almeno dovrebbero averlo ed è strano che un filosofo non lo sappia.
L’unica cosa certa di questa ennesima sconfitta politica è la figura di merda fatta dall’Italia. Tutta l’Italia. Anche tua, demente che hai votato per questo governo di inetti malavitosi.
Rita Pani (APOLIDE)

10.11.2004

 

Sregolatezze del 10/10/2004

Sostiene Giuseppe Marra, cavaliere del lavoro, direttore e padrone dell'Agenzia AdnKronos:
«Giorgio Almirante era così bravo, abile, così signore, che godeva persino della stima degli avversari. Era un irriducibile uomo di destra capace di gesti generosi nei confronti degli avversari che stimava».
Infatti, sin dai tempi della Repubblica di Salò, dove fu capo di gabinetto del ministro della Cultura popolare e poi attendente di Mussolini, tutti facevano a gara a farsi stimare da lui...
DON PANCRAZIO

 

A.A.A. Colosseo vendesi

Invitato a vendersi il culo suo, Pagliarini fraintende e capisce "Colosseo". Gli fa eco il celodurista Molgora che azzarda anche la possibilità di darlo via in concessione. Già allertata E-BAY. Preoccupato Veltroni, che dopo i centurioni già pensava di rimetterci i leoni, ma ha dovuto retrocedere per la vibrata protesta dei felini, che ormai hanno fatto la bocca a pietanze ben più raffinate di quattro leghisti in padella. D'altra parte costerebbe ormai troppo ristrutturare il vecchio rudere: solo di infissi si parla di decine di milioni di euro. Meglio dunque alienarlo. Interessato all'acquisto il leghista dentomane Calderoli, che conta di trasformarlo in campo profughi con scontri quotidiani tra le varie etnie alle quali il pubblico potrà assistere dietro pagamento di un modico biligietto che in parte andrà a compensare le spese di rimpatrio e/o onoranze funebri.Fuori discussione per ora la vendita della madunina.
P-A-

 

Dal salone della nautica

Berlusconi al salone nautico:
«Qui si respira ariadi crescita, sono ottimista»
e poi:
«Queste bellissime barche dove il genio e il gustoitaliano trionfano...hanno dato alle mie vele un soffio che mi serviràper portare innanzi il programma di governo».
Aria, sempre aria, fortissimamente aria, neidiscorsi del presidente...
Chicco

10.10.2004

 

Sregolatezze del 09/10/2004

Sostiene Giampaolo Pansa (facendo la pubblicità al suo ultimo libro su "Libero" e offrendo in compenso due paginate di legna da ardere per i falò sui quali Vittorio Feltri brucia quotidianamente le streghe della sinistra):
«La vera data della Liberazione non è il 25 aprile 1945, ma il 18 aprile 1948, quando De Gasperi vinse le elezioni»...
Si legge anche sullo stesso giornale:
«Mi hanno fatto imbufalire. Mi hanno fatto uscire dai gangheri...Vergognoso... E' giusto mandarle a quel paese... E' mostruoso. Può essere peggio dell'omicidio... Mi ha mandato in bestia».
Giuste reazioni da sinistra alle irresponsabili e ciniche giravolte a destra di Pansa?
No:parole usate da Pansa contro Simona Pari e Simona Torretta. Parole che nemmeno Feltri... Parole degne di un giornalista da Bestiario.
DON PANCRAZIO

 

Casa del fascismo

Se e' vero che il sequestro di Indymedia e' stato perpetrato su invito del governo italiano, allora e' vero quello che dicevamo da anni. La sedicente casa delle liberta' ha gettato la maschera: sotto la faccia truccata di liberta' c'e' il FASCISMO!
pj

 

Vieni avanti Landolfi...

Ovvero, l'inutile stizza di un incapace. Il prode finiano esulta sguaiato ballando su un cadavere che non c'è. Indymedia non è oscurata, non è chiusa, e non ha neppure ancora ricevuto uno straccio di atto che le imponga qualsiasi comportamento. Ci hanno "solo" sottratto qualche montagna di dati, e impedito di operare praticamente per un paio di giorni. Entusiasmo fuori luogo in AN, quindi, come fuori luogo sono le parole di Landolfi. Certamente da un esponente del partito di "er caghetta"(*), non ci si possono attendere prove di intelligenza e coerenza, ma queste manifestazioni di giubilo fuori luogo colpiscono comunque per il loro livello, più simile a quello dei peggiori bar, che a quello richiesto al portavoce di un partito che vuole indossare il doppiopetto, anche se ancora non si mostra capace di rinunciare a riempirne le tasche con manganelli, salami e pere cotte. AN si è distinta negli attacchi contro Indymedia, rimediando spesso figuracce clamorose, non ultima l'interrogazione parlamentare secondo la quale una feature sarcastica, diventava nelle parole di questi ignoranti al cubo una reale amissione di contiguità con il terrorismo islamico. Troppo facile ricordare a Landolfi e alle bestie come lui, il livello generale dei siti "di destra"; generalmente risolti in accrocchio di pattume evoliano frammisto a deliri celtici e divagazioni pornografiche, nei quali l'incitamento all'odio razziale e alla violenza sono pane quotidiano. Cane non morde cane, e ovviamente Landolfi non si sottrae alla regola, trovando naturale che perfino i siti collegati direttamente al suo partito ospitino materiale pornografico in abbondanza. Inutile sollevare questioni sulla libertà di espressione e di stampa con questi personaggi, eredi di coloro i quali bruciavano le tipografie dei giornali a loro sgraditi, inutile attendersi quel livello minimo di decenza che reclamano continuamente nei comportamenti degli altri. Questa gente ha fatto della doppiezza, della volgarità e della sopraffazione la cifra del proprio agire. Nessun percorso formativo permetterà mai ad una scrofa di farsi libellula. E' rassicurante una tale qualità negli avversari politici, fino a che resterà tale anche i peggiori esponenti del centro-sinistra hanno l'opportunità di sembrare meravigliosi al loro confronto.

(*)soprannome assegnato in sezione a Gianfranco Fini, quando ingioventù, era ancora missino e salutava con il braccio teso, credendosi un novello John Wayne impeganto a civilizzare i comunisti Vietnamiti con il napalm)
http://italy.indymedia.org

10.09.2004

 

Fabio Alberti (Un ponte per)

INTERVENTO DI FABIO ALBERTI, PRESIDENTE DI UN PONTE PER… AL CONGRESSO NAZIONALE DELL’ARCI
ROMA, VENERDI 8 OTTOBRE 2004
Cari amici, Care amiche,
Grazie.
Grazie per esserci stati vicino, davvero molto vicino, nei giorni terribili che abbiamo appena trascorso. Grazie per la mobilitazione, per le fiaccolate, per gli appelli, per le telefonate, per gli sms per le e-mail. Grazie per aver compreso senza discutere alcune cautele che abbiamo chiesto al movimento. Davvero, insieme al meraviglioso mondo delle bandiere arcobaleno ci avete permesso di sostenere il peso della responsabilità che ci è piovuto addosso il 7 di settembre. Avete contribuito, in modo determinante, a far si che tutti, in Italia facessero il loro dovere.
Grazie per l’onore che ci fate ad intervenire a questo vostro congresso. Al congresso dell’Arci, una associazione che Tom, il lampadiere, insieme a tutti voi, ci ha fatto considerare anche nostra, insostituibile per il ruolo di perno che ha svolto nel movimento dei movimenti, essenziale per favorire l’affermarsi, in Italia, della autonomia politica della società civile. Tom è stato maestro di tanti e se lo permettete, un po’ anche nostro.
All’Arci tutta e a Paolo, suo nuovo presidente, che ne raccoglie il cammino, vanno i nostri più calorosi auguri. Continuate ad esserci vicino, ne abbiamo bisogno.
Abbiamo descritto la storia del rapimento e della liberazione di Raad, Manhaz, Simona e Simona come una metafora della guerra e della pace.
Lo abbiamo fatto innanzi tutto per non rischiare di guardare il dito invece che la luna. Per non perdere di vista il contesto. Il contesto non giustifica, ma spiega. Il contesto è un contesto di guerra, in cui atti di barbarie, ed il rapimento è un atto di barbarie, diventano normali. Per quanto dolore provassimo per i nostri cari non abbiamo mai scordato - e abbiamo chiesto di non scordare mai - che loro erano solo quattro di molti milioni di ostaggi. Ostaggi sono gli altri occidentali e gli iracheni rapiti, ostaggi sono le persone incarcerate da mesi senza accuse specifiche, ostaggi sono i bambini che non possono andare a scuola, ostaggi sono i giovani che non possono arruolarsi nella polizia, ostaggi sono i civili nelle città assediate e bombardate dall’alto. Oggi un raid aereo su Falluja ha colpito una festa di nozze. 11 morti e 17 feriti. Ostaggio è l’intera popolazione irachena. Oggi Kennet Bigley è stato barbaramente trucidato. Nella situazione irachena non abbiamo il monopolio del dolore. E le immagini di decapitazioni si alternano nella nostra mente a quelle di Abu Ghraib. Barbarie contro barbarie.
Abbiamo letto decine di ricostruzioni sui motivi del rapimento e della liberazione. A noi sembra invece una storia semplice.
Raad, Mahnaz, Simona e Simona sono stati rapiti perché c’è la guerra e perché vi sono gruppi che considerano tutti gli occidentali, e tutti gli italiani in particolare, parte dell’occupazione del paese. Potrebbero esserci state cause scatenanti, ne abbiamo lette sui giornali alcune decisamente fantasiose. Potremmo fornirvi decine di altre ipotesi. Cercheremo anche noi di comprendere meglio, ma non cambierebbe il giudizio di fondo.
Raad, Mahnaz, Simona e Simona sono stati liberati perché la condanna del rapimento, la richiesta di rilascio e la pressione politica sul gruppo di rapitori è stata fortissima e generalizzata. Il gruppo che ha operato il sequestro è un gruppo politico religioso armato iracheno. Terroristi? Resistenti? Non sappiamo. Quello che sappiamo è che è stato sensibile alle pressione politiche del mondo arabo-islamico.
Per questo abbiamo ringraziato innanzi tutto il mondo arabo e islamico attirandoci le ire di chi confondendo la parte per il tutto considera l’attuale guerra una battaglia di civiltà. Il mondo arabo islamico è stato il principale protagonista della liberazione, che piaccia o no. Poi ci sono stati molti altri attori. Tutti, veramente tutti, e ne abbiamo dato atto, in Italia, hanno fatto la loro parte.
Certo potevamo essere in mano di qualche oscuro disegno politico o di una banda di criminali, sarebbe andata diversamente, ma così non è stato.
Questa è la verità semplice che conosciamo, il resto sono dettagli che ci interessa approfondire, e lo faremo, ma che se messi in primo piano ci fanno perdere lucidità e visione realistica della situazione.
Per questo la liberazione di Raad, Manhaz, Simona e Simona è una metafora della pace possibile.
Essa è stata ottenuta con il concorso di tanti utilizzando il metodo del dialogo e della collaborazione. E’ stata evitata ogni azione che potesse nuocere agli ostaggi, per una volta la vita è stata messa al primo posto. E’ stato cercato un rapporto negoziale. Si è cercata la collaborazione degli iracheni. Gruppi di resistenza compresi.
E’ stato detto, con scandalo, che vogliamo sostenere la resistenza. Certo sosteniamo la resistenza pacifica e nonviolenta all’occupazione, ma riconosciamo anche l'esistenza e la legittimità di una resistenza armata.
Riconoscere la esistenza e la legittimità di forme di resistenza anche armata all’occupazione è una necessità politica. Senza questo passo non sarà possibile né avviare quel processo politico unitario interno alla società irachena che può portare alla pace, né isolare il terrorismo. Ha fatto bene ad esempio la Francia a chiedere che rappresentanze della resistenza armata siano invitate alla conferenza internazionale. Senza questo passo le elezioni previste in gennaio preluderanno alla guerra civile.
Ma riconoscere l'esistenza e la legittimità della resistenza armata non significa né condividerne i mezzi - gli attacchi ai civili sono crimini di guerra sia che vengano fatti dai bombardieri che dalle autobomba - né condividerne la scelta politica. La volontà di recupero della pace e della sovranità è talmente forte e diffusa in Iraq, in tutte le comunità, che è possibile e desiderabile una via pacifica, fatta di mobilitazione di massa e di disubbidienza civile. L'azione nonviolenta con cui si è messo fine all’assedio della moschea di Ali a Najaf e si è negoziato un accordo tra l’esercito di Al Mahdi e il Governo Transitorio crediamo lo dimostri.
Ma c’è un’altra parte dell’Iraq a cui va dato riconoscimento di legittimità e rappresentatività.
E’ la società civile, è quella parte di società che non si fida del Governo Transitorio perché nominato dagli occupanti e non vuole imbracciare le armi perché questo prelude a nuovi intollerabili lutti per la popolazione. E’ probabilmente la parte maggioritaria della popolazione che chiede pace e sovranità. E’ compito nostro sostenere questa che crediamo sia la risorsa più importante per il futuro dell’Iraq e che oggi è schiacciata, quasi annichilita, dal fragore delle armi.
Ci si scandalizza anche per la richiesta di ritiro delle truppe, quando è chiaro a tutti che la presenza militare è oggi una parte del problema e non la soluzione. In termini semplici: dopo Abu Grahib, dopo l’assedio e il bombardamento delle città, l’esercito degli Stati Uniti e i loro alleati non sono credibili per nessuno in Iraq come portatori di pace e democrazia, se mai lo sono stati. Non c’è nulla da fare, anche se lo volessero non potrebbero. Certo ritirare le truppe non basta, lo abbiamo detto fino alla noia, occorre favorire e sostenere un processo politico unitario all’interno del paese, occorrono investimenti consistenti per la ripresa dell’economia e la ricostruzione, occorre il concorso di tutti i paesi dell’area, ma se non si comincia a ritirare gli eserciti non si potrà far nulla di tutto questo e si condannerà la popolazione ad un futuro di violenza.
E queste cose forse non bastano nemmeno.
La pace in Iraq, come in Palestina, come in Medio Oriente necessita di nuove idee.
Pensiamo che per scongiurare quello che chiamano lo scontro di civiltà e conquistare la pace in Medio Oriente, per noi e per loro, ci sia bisogno di una nuova capacità di analisi e di un nuovo ambizioso progetto politico culturale a cavallo tra l’Europa e il mondo arabo.
Il fondamentalismo si è sviluppato, anche con il sostegno iniziale dei paesi occidentali, sulla crisi o la sconfitta delle forze laiche che hanno guidato il processo di decolonizzazione e come reazione a governi dispotici e corrotti, filo-occidentali o meno, in gran parte dei paesi dell’area.
Per battere il terrorismo, ancora oggi c’è stato un terribile attentato in Egitto, occorre che emerga una alternativa democratica, indipendente e credibile al fondamentalismo e ai governi cosiddetti arabi moderati. E perché sia credibile occorre che questa alternativa abbia basi solide non solo nel mondo arabo, ma nella società civile mondiale e in Europa.
Un progetto politico culturale per la pace in medio oriente è un progetto che deve legare la parte migliore della società europea con la parte migliore della società araba e mondiale. Noi possiamo e dobbiamo contribuire a realizzarlo lavorando all’incontro e allo sviluppo di strategie comuni delle società civili europee e mediorientali.
Ma sono necessarie alcune condizioni politiche. Una è la rinuncia definitiva al controllo del prezzo dell’energia, l’altra è la rinuncia all’idea di universalismo dello stile di vita e dei modelli istituzionali occidentali.
Crediamo che il movimento se è per la pace e non solo contro la guerra ha molto da lavorare in questo senso e ne ha la possibilità. Abbiamo vissuto in questi ultimi anni una esperienza unica di lavoro comune ove contenuti, unità ed autonomia ci hanno permesso di affermare la società civile come attore politico in Italia. Le nostre idee hanno fatto molta strada dentro la società italiana dobbiamo continuare così.
Ritorneremo in pazza tutti insieme il 30 ottobre, contro lo scontro di civiltà, contro il razzismo, per la pace, i diritti di tutti, per una nuova politica estera. Sarà una nuova occasione per dire che continuiamo a esserci e a essere una speranza per il futuro.
Se permettete vorrei infine utilizzare questa occasione anche per togliermi qualche sassolino dalla scarpa. In questi giorni, come sapete, è in corso una campagna di denigrazione della nostra associazione e delle nostre operatrici. Pensiamo che questo riguardi tutto il movimento per la pace. Non parlo di Libero, la mazzetta di giornali è già nella mani degli avvocati. Parlo di un’opera più sottile tesa a mettere in dubbio le basi morali di chi fa solidarietà.
No. Gli operatori di Un ponte per all’estero non guadagnano 7/8000 euro come qualche giornale ha scritto. Gli operatori di Un ponte per all’estero guadagnano 1200 euro, in Iraq hanno una indennità aggiuntiva di disagio di 300 euro e si pagano il pranzo.
No. Un ponte per non ha finanziamenti occulti. Il nostro bilancio è formato per un terzo dal vostro sostegno, dalle sottoscrizioni di privati, per un terzo da contributi di enti locali italiani e per un terzo da contributi delle Nazioni Unite e dell’Unione Europea. Il nostro bilancio è certificato a disposizione di tutti.
No. Non abbandoneremo l’Iraq. In questa vicenda abbiamo contratto un debito di riconoscenza verso la popolazione irachena. Ma non manderemo nemmeno gente allo sbaraglio a rischiare la vita in una situazione ove la percezione del confine tra umanitario e militare è stata ormai cancellata. Non abbiamo mai amato gli eroi.
La situazione ci obbliga a ripensare le modalità del nostro lavoro. Ne stiamo discutendo, e vorremo che questa discussione, che riguarda tutti, la facessimo insieme. Sappiamo che abbiamo una responsabilità in questo senso nei confronti di tutto il movimento.
Sì. Per l’ufficio di Un ponte per a Baghdad sono passati tutti, è passato Baldoni, come Gareeb e la Castellani. Dall’Ufficio di Un ponte per a Baghdad sono passati l’Ics, Intersos, Terres des Homme, la Cgil, Beati costruttori di pace, Pax Christi, la Fiom, la Uisp e molte altre organizzazioni E’ passata la delegazione di parlamentari contro la guerra. Nei 12 anni di nostra attività in Iraq sono passati sul Ponte artisti, atleti, professori universitari, giornalisti, parlamentari, assessori comunali, pacifisti nonviolenti, militanti antimperialisti, turisti, archeologi.
Sono passati nei due sensi, dall’Italia all’Iraq, dall’Iraq all’Italia.
Molti di questi hanno stretto legami di conoscenza che hanno poi avuto uno sviluppo autonomo. Ne siamo felici. E’ questa la mission principale della nostra associazione che padre Balducci ha voluto definire “un ponte sul baratro scavato dalla guerra”.
Siamo stati e vogliamo continuare ad essere strumento di incontro. Non incontro tra culture o tra civiltà, non abbiamo questa ambizione, semplicemente incontro tra persone di culture diverse, convinti che il conoscersi è il solo vero antidoto al razzismo e alla guerra.
Vogliamo continuare a farlo. Nei prossimi mesi non potendo più portare gente in Iraq, insieme a voi dell’Arci e ad altre associazioni faremo il contrario: porteremo gli iracheni in Italia. Esponenti della società civile, delle associazioni femminili, dei diritti umani, degli studenti, dei disabili, dei sindacati, personalità religiose attraverseranno questo ponte per incontrare la società civile italiana. Teniamo molto a questo progetto lo consideriamo parte di quel progetto politico-culturale per la pace in medio oriente di cui riteniamo ci sia assoluto bisogno.
Vorrei finire con una citazione. Alle volte litighiamo tra di noi perché abbiamo una visione diversa delle cose. Alcuni vedono il bicchiere mezzo pieno, altri mezzo vuoto. Ebbene qualcuno ci ha detto che “il problema non è come vediamo il bicchiere, il problema è riempirlo”.
La frase è di Raad Abdul Aziz, operatore di pace rapito a Baghdad il 7 settembre 2004 e liberato il 28 settembre.
Questa è anche la nostra e crediamo la vostra filosofia.
Grazie e ancora auguri
Fabio Alberti

 

Deportazioni da Lampedusa

Questo è il resoconto della giornata dei rimpatri illegali da Lampedusa verso la Libia. Alcuni di noi erano lì, hanno visto, hanno filmato, hanno fotografato, hanno parlato, hanno gridato, hanno sofferto, hanno subìto i carabinieri e i loro complici. Le televisioni e la stampa di qualsiasi colore (tranne rare eccezioni su internet) hanno totalmente ignorato questi fatti gravissimi che si sono consumati nell'indifferenza totale. Proprio per rompere questo pesante e colpevole silenzio, il documento che seguirà deve essere inviato e diffuso il più largamente possibile, ad organi di stampa, televisioni, siti internet, email, fotocopiato, distribuito ad amici e parenti e a semplici conoscenti, insomma a tutti, ma proprio tutti, anche a coloro che pensiamo non siano interessati.
Resoconto della Rete Antirazzista Siciliana
La giornata delle deportazioni: mattina del 6 ottobre 2004
Siamo in cinque della Rete Antirazzista Siciliana insieme a Lillo Miccichè, deputato regionale dei Verdi. Arriviamo alle nove del mattino a Lampedusa. Il panorama è surreale: l'isola è militarizzata. Ovunque jeep militari, polizia, carabinieri. Andiamo all'aeroporto che è adiacente al Centro di detenzione per migranti, ma prima passiamo da un bar, dove la gente parla ancora del concerto di Claudio Baglioni, come se nulla fosse. Dalle vetrate dell'aeroporto si vede un pezzo del cortile del campo dove sono trattenuti i migranti. Il sole è a picco, fa un caldo estivo. Li vediamo lì fuori nel cortile (probabilmente perché i capannoni del campo straripano), ammassati sotto l'unico filo d'ombra disponibile, attaccati ai muri. Ci guardiamo intorno e non c'è nessuno, la RAI è ripartita con la stessa nave con cui noi siamo arrivati, e di parlamentari, ovviamente, neanche a parlarne. Alle 12 e 20 atterra un cargo militare, solo il primo dei quattro arrivati nell'arco della giornata. Alessandra e Ilaria, due di noi, riescono a raggiungere una terrazza da cui si può vedere tutto il cortile del campo. Ci sono tre gruppi di uomini, per ognuno circa 50 persone. Quelli del gruppo più vicino al cancello vengono fatti mettere in fila contro il muro. Probabilmente stanno iniziando ad ammanettarli. Lillo Miccichè aveva chiesto di entrare al campo già ieri e questa mattina. Gli hanno accordato il permesso solo per oggi pomeriggio alle 5. Facile capire perché. Infatti iniziano ad arrivare anche gli altri aerei: tutti C130 dell'aeronautica militare. Alle 12:45 iniziano gli imbarchi. Dal centro si viene caricati direttamente sull'aereo, c'è una distanza di soli 40 metri. Ma il trasporto degli uomini dal cancello del campo all'aereo ha tutte le modalità di una deportazione. In fila per due scortati da uomini in borghese con guanti e mascherine, da donne sorridenti vestite di azzuro (operatrici della Misericordia?), carabinieri e soldati in tuta mimetica. In fila per due. I polsi legati da corde di plastica, trascinati quasi di corsa a gruppi di venti. Noi siamo cinque. Solo cinque. Dove sono i parlamentari? Dove sono coloro i quali avrebbero il dovere di opporsi a tutto questo? Lillo Miccichè inizia a urlare. Grida che questo è un crimine, che si stanno violando tutte le leggi nazionali ed internazionali, cerca di forzare il cordone dei carabinieri per arrivare sulla pista. Ovviamente viene spintonato e buttato a terra. Urliamo anche noi: vergogna! C'è il nostro striscione: NO AI LAGER, NO ALLE DEPORTAZIONI. Ilaria parla arabo, e scrive su un cartello "Hurria", libertà in arabo. I carabinieri le intimano di metterlo via. Non si può comunicare con i deportati, e, addirittura, scomodano l'interprete arabo della misericordia per accertarsi che sul cartello non ci siano scritti messaggi sovversivi o insulti. Le nostre voci sono coperte dal rombo dei motori degli aerei, i deportati non possono sentirci anche se ci vedono attraverso i vetri. Niente. Non possiamo fare niente. Ne hanno portati via circa 400, più o meno 100 per aereo. Nessuno dice per dove. Alle 15 sono tutti partiti. Il centro ora è quasi tornato alla normalità: 'solo' 200 'ospiti'. Andiamo via anche noi, cerchiamo di riprendere fiato, di trovare un modo per sopportare ciò che abbiamo visto. Dobbiamo attendere le 17, quando finalmente Miccichè potrà accedere al Centro. A un bar incontriamo due poliziotti che si fermano a parlare con noi. Ci dicono testualmente che ne hanno 'stivati' da 65 a 70 per cargo, ma soprattutto ci dicono che sono stanchi. Sono stremati perché nel pomeriggio di ieri uno degli 'ospiti' del centro ha tentato di impiccarsi e loro hanno persino dovuto salvargli la vita. Non capiscono il perché di questo gesto, loro li trattano così bene! Gli danno persino l'acqua e le sigarette. Quando chiediamo loro perché li ammanettano per fare 40 metri, ci rispondono che basta guardarli in faccia questi clandestini per capire che sono pericolosi e non hanno rispetto di niente! Quante cose le nostre forze dell'ordine capiscono dai visi di questi migranti: da dove vengono, se sono o meno dei rifugiati, se sono buoni o se sono delinquenti, se sono palestinesi, iracheni o libici. Caspita che bravi! tutto dai tratti somatici. In base a questo, solo in base a questo sono avvenute le deportazioni di questi giorni, nell'indifferenza di un paese intero, nella contentezza degli abitanti di quest' isola in cui persino i bambini ci dicono che i clandestinidevono annegare nelle fogne. L'ingresso al CPT di Lampedusa.
Pomeriggio del 6 Ottobre 2004:
Entrano al Centro di Lampedusa, il deputato regionale dei Verdi Lillo Miccichè, e Ilaria da Palermo (Laboratorio Zeta) per la Rete Antirazzista Siciliana, come interprete di lingua araba e inglese. Un doppio cancello.Il primo li fa accedere, costeggiando la postazione delle forze di sicurezza, carabinieri e polizia, al secondo: l'ingresso alla zona del lager vero e proprio. Li investe un odore acre di immondizia, circa trenta sacchi celesti accatastati tra il cancello e uno dei container che fungono da dormitorio. Sono accompagnati e accolti da un capitano dei carabinieri, da carabinieri in tenuta antisommossa leggera, in tuta anfibi e manganelli, da poliziotti, da qualcuno in borghese, e dall'interprete di lingua araba del Campo. Una 'scorta' di dieci, a tratti quindici persone. Vengono subito presentati a tale signor Scalìa, direttore del Campo per la Misericordia di Palermo, che li colpisce per la situazione grottesca che incarna: ha indosso una maglietta rosanero del Palermo 'Voliamo in serie A'. Si incamminano, fanno i primi dieci passi tra due container dormitorio, e mentre il signor Scalia parla loro, incontrano le facce degli uomini chestanno trattenuti lì dentro, appoggiati alle pareti gialle di alluminio. Li scrutano, e mentre li guardano negli occhi, dopo quei primi dieci passi si accorgono di quell'odore che li accompagnerà per tutta la loro visita al campo: merda, piscio, spazzatura. Non possono più guardare le facce e gli occhi di quegli uomini: l'odore è nauseabondo, e si concentrano per capire da dove provenga. Vedono rivoli di liquami che scorrono tra gli spazi che circondano i quattro container-dormitorio, la mensa e i servizi igienici: è una fogna a cielo aperto. Il signor Scalia dice all'onorevole e all'interprete che quei liquami sono solo acqua, racconta che sei volte al giorno, in questa situazione di emergenza, hanno fatto spurgare i pozzi. Ma quell'acqua puzza. Tutto puzza. Scalia mostra i tubi per lo spurgo, e un piccolo corridoio di asfalto pieno di immondizia sparsa per terra. Inizia poi a parlare di numeri: 1200 'ospiti' fino a lunedì, che dormivano ovunque: nei container, nella mensa, nei cortili a cielo aperto. Parla poi degli imbarchi: oltre quelli imbarcati il 4 ottobre per la Libia e per Crotone, altri 99, stamattina presto, per Porto Empedocle, e 372 stivati in quattro c130 dell'aeronautica militare. L'onorevole e l'interprete svoltano di 180 gradi sull'altro corridoio di asfalto. Incontrano i servizi igienici. La porta deve restare aperta. Gente che piscia all'interno, e loro la vedono. Cominciano a guardare dentro i container dormitorio, lunghi circa 20 metri e pieni di due file di letti a castello. Giacigli di gomma piuma gialla, a volte senza niente sopra, a volte con piccole coperte di lana. Basta, niente altro. Il signor Scalia continua a parlare. L'onorevole gli chiede quale sia la procedura adottata con i migranti appena arrivati al campo. Scalia risponde, con voce incerta, quasi a singhiozzi, che vengono raccolti nome, cognome, nazionalità, data di nascita e luogo di provenienza. Poi viene loro chiesto, dopo avergli letto i diritti, se vogliono fare richiesta di asilo in Italia. L'onorevole e Ilaria smettono di ascoltare e chiedono di entrare dentro i container e parlare con gli 'ospiti'. Incontrano per primi tre africani neri. L'onorevole si presenta, comunica ai tre uomini perché si trova lì. Loro si sciolgono in un sorriso nervoso e un po' timido. Iniziano a rispondere alle domande. Si parla in inglese. Al campo non esiste un interprete di inglese e i carabinieri non comprendono questa lingua, quindi la conversazione è tranquilla: solo l'onorevole, Ilaria e i tre uomini. Sono nigeriani e stanno male. Non si sono potuti lavare, sono arrivati malati. Sono spaventati. Con loro, il 3 ottobre, erano arrivati anche due bambini con loro padre, ma lunedì li hanno portati via, non sanno dove. Ilaria gli chiede se gli è stata comunicata la possibilità di chiedere asilo politico. Rispondono di no, e che non hanno neppure avuto l'opportunità di chiederlo loro stessi. Dichiarano di volere fare la richiesta. Ilaria la scrive in italiano, loro in inglese. Queste tre richieste di asilo sono già state inviate via fax agli uffici dell'ACNUR, a Roma. Miccichè e Ilaria si rivolgono poi a un gruppo di 15 uomini che parlano in arabo. Vengono dalla Tunisia, dal Marocco, c'è un uomo di 70 anni che viene dalla Palestina. L'interprete di arabo della Misericordia che gestisce il Centro è lì con loro. I due delegati si accorgono subito che la conversazione che stanno per affrontare sarà diversa dalla precedente. Davanti all'interprete i migranti dichiarano che nel campo va tutto bene, che tutti sono gentili con loro e che non hanno bisogno di niente. Chiedono solo di poter lavorare. L'onorevole spiega anche a loro perché è li. Poi si allontana, insieme alle forze di sicurezza, per visitare il posto di polizia che dovrebbe raccogliere le identificazioni e le richieste di asilo, ma scopre che tale ufficio è completamente inutilizzato da mesi. Nel container rimane Ilaria affiancata dall'interprete del campo. Spiega ai migranti che quello che sta accadendo in questi giorni al Centro - e il Centro stesso - sono una palese violazione dei diritti umani, che gli uomini che escono dal Centro vengono spediti non si sa dove, a volte a Crotone, o ad Agrigento, o in Libia. Ilaria vede che l'interprete si allontana in fretta e subito dopo torna con le forze dell'ordine e l'Onorevole, a cui viene subito intimato dal capitano dei carabinieri di non dichiarare che alcuni dei migranti sono stati deportati in Libia. In assenza di Ilaria l'interprete del Centro riferisce al capitano che l'attivista della rete ha detto cose che in realtà non sono mai uscite dalla sua bocca, e infatti poi le ritratta davanti a lei. Comincia l'operazione 'psicosi da rivolta'. Sembra una pratica standard: Il capitano e il direttore del Centro iniziano a gridare insieme agli altri carabinieri e poliziotti invitando l'onorevole e Ilaria a uscire. 'Ecco, avete visto cosa avete fatto. Ora uscite!presto succederà qualcosa!. I migranti in realtà sono tranquillissimi. Miccichè non batte ciglio e chiede di continuare la visita nel campo e invita 4 uomini trattenuti lì, provenienti da paesi diversi, a parlare con lui fuori dal primo cancello. Scortati dagli operatori della Misericordia, ancora dall'interprete del campo, e dai carabinieri, l'onorevole riesce a bloccare l'operazione psicosi. Parla coi 4 uomini e si fa raccontare le loro storie. Dice loro ciò che farà quando sarà fuori di lì: racconterà quanto siano difficili le condizioni dei paesi di provenienza di chi è trattenuto al centro e si batterà perché escano tutti da lì e possano circolare liberamente in Italia. Una conversazione bella, serena, conclusa in un applauso. Gli altri migranti, ammassati contro la recinzione applaudono i loro 4 rappresentanti, salutano, rimangono lì.
Rob shoguntotal@libero.it

 

Sregolatezze del 08/10/2004

Niente male i "dieci modi per battere George W. Bush" sostenuti e spiegati da Ralph Nader. Speriamo che adesso non ci spieghi (e soprattutto non riesca a centrare) l' "unico modo per far perdere certamente John F. Kerry".
DON PANCRAZIO

 

Se invadi un paese

Se invadi un Paese e abbatti una dittatura ma poi non hai uomini abbastanza per mantenere l'ordine e si scatena una guerra civile, i peggiori delinquenti hanno mano libera. In questo caso si aggiungono i miliardi di dollari che Bush fa guadagnare ai suoi soci sauditi per via dell'aumento enorme del greggio e quindi i terroristi hanno una marea di soldi, possono pagarela gente e massacrare chiunque. Il risultato di questa guerra di merda sono 1000 morti tra i giovani poveri americani, 20mila morti tra i civili iarcheni e una montagna di miliardi di dollari nelle tasche dei sauditi e quindi di bin laden. Se Bush e Cheney han fatto questo per guadagnare anche loro miliardi di dollari per l'aumento del petrolio sono al livello di un Hitler o di uno Stalin in quanto morale, e a livello di un berlusconi qualunque in quanto a intelligenza.
e. (NG)

10.07.2004

 

Si muore da schiavi

...Muore sul lavoro...Lo gettano via.

C’era una volta la legge 626 in materia di sicurezza sul lavoro.
Era una bella favola, i lavoratori finalmente venivano protetti dagli infortuni sul lavoro; gli edili avevano tutti i caratteristici caschetti colorati, le scarpe antifortunistiche, i terminalisti dovevano lavorare un’oretta e poi fare una pausa per salvaguardare la vista, i dipendenti ospedalieri non si sentivano più in colpa per i guanti in lattice che finalmente potevano usare in quantità industriali.
Era la favola della legge 626, ma era molto tempo fa.
Ora è cambiata in modo tacito e con la regola del silenzio assenso, insomma oggi funziona in modo differente per effetto del mondo che cambia, che si evolve, che si civilizza.
Mi ricordo, ma mi sembra tanto, tanto tempo fa, quando un operaio aveva un incidente sul lavoro al Polo indistriale di Portovesme, laggiù nel profondo Sulcis; i sindacati armati di bandiere bloccavano i cancelli e le produzioni...
Protestavano, forse ancora un po’ infetti di quel veterocomunismo che tanto fece per l’operaio.
Ma oggi il mondo è cambiato, la legge 626 oltre che per tutelare serviva anche per *informare*, l’ultimo trafiletto che cito a memoria, diceva che era compito del datore di lavoro avvisare il dipendente del pericolo, per... prevenire ...

Ricordo Luigi che le scarpe infortunistiche non le ebbe mai dal datore di lavoro, qualche volta risparmiando poteva comprarsele, rigorosamente taroccate ...
“Luigi, ma che senso ha? E se ti becca la soda caustica?”
“Sì, ma se mi vede la USL con altre scarpe, mi multa....Almeno queste ci somigliano.”
“Ma Luigi...è un tuo diritto!”
“Sì, ma se rompo i coglioni con le scarpe e le tute e le mascherine mi licenziano”.

Già ma questo accadeva tanti, tanti anni fa... Almeno 5.
Oggi c’è la legge Biagi sul lavoro, un milione di posti di lavoro, l’occupazione che aumenta e la disoccupazione che mai aveva registrato numeri così bassi. (Non sono impazzita! Cito le fonti del governotruffa)
E poi la 626.
Oggi è tutto diverso, per la regola del silenzio assenso.
Oggi se si muore in un cantiere, si prende il corpo e si getta via! Tace il sindacato e tacciono i lavoratori ...
Perchè una regola è uguale oggi più di ieri: è un lusso persino essere schiavi
Rita Pani (APOLIDE)

 

Sregolatezze del 06/10/2004

Si pagherà questo benedetto pedaggio su 1.500 chilometri di strade italiane?
Falso allarme. Il successore di Giulio Tremonti sulla più alta poltrona della "finanza creativa" in Italia, Domenico Siniscalco, ci ha ieri tutti rassicurati: nessun nuovo pedaggio per gli automobilisti. E allora? La nota ufficiale del ministero dell'Economia ci spiega, diciamo così, l'arcano. «L'operazione riguarda la cessione a titolo oneroso di 1500 km di strade a una società controllata dallo Stato» che paga 3 miliardi di euro. «La
remunerazione dell'investimento avviene attraverso "pedaggi ombra", pagati dall'erario alla società acquirente, in funzione del traffico effettivo, e non grava sugli automobilisti». Chiaro, no?

DON PANCRAZIO

10.06.2004

 

Striscia rossa dell'Unità

Senza ascoltare ragioni, la maggioranza berlusconiana ha votato ieri il cosiddetto «Senato federale». È un pasticcio che non è più la seconda Camera, né il Senato delle Regioni, e non serve neppure a collegare il Parlamento con i governatori. Ma loro le chiamano riforme. Contano di votarne una al giorno, e non ne conoscono il costo.

 

Capuozzo idiota!

Dice, in riferimento alla azione di quei volontari in Iraq durante
l'embargo e il regime Saddamita:
"...è come se si aprisse una farmacia ad Auschwitz..."
CAPUOZZO, IDIOTA !!!
NG

 
Per favore lo spamming in un blog fa davvero schifo!

10.05.2004

 

Saremo tutti riformati

L'altro giorno (Berto docet) scrivevo questo ed oggi apprendo dall'Ansa che avanzano le riforme.
Un esempio?
Lo copio e incollo, senza fatica alcuna direttamente dal sito dell'ANSA:
CAMERA: Sara' composta da 518 membri, (attualmente sono 630) piu' i 'deputati a vita'. 500 di questi saranno eletti in Italia e 18 saranno votati, nelle circoscrizioni estero, da cittadini italiani non residenti nel nostro Paese. A questi andranno ad aggiungersi gli ex-presidenti della Repubblica (che non siederanno piu' al Senato, ma alla Camera) e i 'deputati a vita', nominati dal capo dello Stato e che non potranno essere in un numero superiore a tre.
SENATO: Sara' composto da 252 membri (attualmennte sono 315) eletti a suffragio universale e diretto (in numero non inferiore a 6 per Regione eccezion fatta per il Molise e la Valle D'Aosta). A questi andranno ad aggiungersi due rappresentanti per ogni regione (uno eletto tra i consiglieri regionali e uno tra i sindaci, i presidenti di provincia e di citta' metropolitana della regione). I senatori 'delle regioni e delle autonomie', che parteciperanno ai lavori del Senato ma non avranno diritto di voto, saranno in tutto 42: 38 da tutte le regioni e 4 dal Trentino Alto Adige/Sud Tirol.

Ora però non posso esimermi e mi trovo costretta a copiare anche questo:

a3)Ordinamento del Parlamento
I nuove leggi elettorali, per la Camera, di tipo misto (uninominale e proprozionale secondo il modello tedesco) riducendo il numero dei deputati a 450 e, per il Senato, di rappresentanza di 2° grado, regionale, degli interessi economici, sociali e culturali, diminuendo a 250 il numero dei senatori ed elevando da 5 a 25 quello dei senatori a vita di nomina presidenziale, con aumento delle categorie relative (ex parlamentari - ex magistrati - ex funzionari e imprenditori pubblici - ex militari ecc.);


Ovviamente tratto dal Piano di Rinascita democratica della P2.

E da stupida quale sono, continuo a chiedermi (e tra breve chiderò direttamente a loro) perchè i politici *di sinistra* non ne parlano?

Rita Pani (APOLIDE)


 

DILIBERTO:

ILLEGALE E VERGOGNOSO L'ATTEGGIAMENTO DEL GOVERNO
Il governo Berlusconi mostra i muscoli contro gli immigrati, invece di ragionare, capire, trattare a livello internazionale e legiferare in maniera civile. Un atteggiamento vergognoso, illegale e anche inutile. Gli sbarchi continuano anche in queste ore e continueranno, perché solo una mente ottusa può pensare di fermare con la forza una migrazione dovuta alla fame, all'assenza di lavoro, alle persecuzioni politiche, alla disperazione. E le espulsioni di massa immeditate, anche attraverso l'utilizzo di aerei militari, sono in aperta violazione con le norme che regolano il diritto d'asilo. Inutile chiedere ad un governo che ha varato la Bossi-Fini comportamenti consoni alla civiltà ed all' atteggiamento umanitario. Non si rispendiscono indietro immigrati come fossero merce, senza neanche aver accertato la loro provenienza e le cause per cui ne sono fuggiti,che potrebbero essere di natura politica. E non si decide l'apertura di altri Cpt, veri e propri campi di concentramento, invece di centri di vera accoglienza. Una volta ancora il nostro Paese viene denunciato da Amnesty International e da altre organizzazioni per violazione del diritto d'asilo. C'è da vergognarsi.

 

Indipendentisti a processo

Giovedì 14 ottobre, ore 09, presso il Tribunale di Cagliari, verranno processati per "introduzione clandestina in territorio militare" i dirigenti di iRS Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna che nel luglio 2003 occuparono, nel nome della pace e della verità, la rampa di lancio missilistica del più grande poligono sperimentale d'Europa: Capo san Lorenzo, a Quirra. Con un gesto non violento vollero ricordare i contadini e i pastori sardi portati via da una sindrome senza cause: uranio impoverito Elettromagnetismi dei radar. Vollero ricordare i bambini malformati di Escalaplano, i problemi alla tiroide della popolazione del Sarrabus e dell' Ogliastra, i numerosi aborti spontanei, le leucemie, i linfomi. Contro tutte le guerre, per una dialettica non violenta tra i popoli, sei invitato a portare la tua solidarietà la mattina del 14 ottobre, davanti al Palazzo di Giustizia di Cagliari. Se non potrai esserci, ti invitiamo a dare il tuo sostegno ai militanti indipendentisti sotto processo con una firma di autodenuncia, come già oltre 400 pacifisti hanno fatto. Maggiori informazioni e contatti sul sito ufficiale di iRS
Repùbrica de Sardigna
www.indipendentzia.net
irs@indipendentzia.net

 


Rita Pani (APOLIDE)

10.02.2004

 

APPELLO URGENTE

APPELLO URGENTE
Generalmente mi rifiuto di dare seguito alle catene di solidarietà di questo tipo, ma questa volta la gravità dei fatti richiede la collaborazione e la solidarietà di tutti per fare in modo che questo messaggio arrivi ai più.
Un gruppo di delinquenti, approfittando di una negligenza delle forze di sicurezza, ha rapito il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. Chiedono 100 milioni di dollari per la sua liberazione e, se le loro richieste non verranno soddisfatte entro 24 ore, minacciano di spruzzarlo di combustibile e dargli fuoco.
Stiamo organizzando una raccolta, facendo appello alla vostra sensibilità e sperando che voi collaboriate con quello che potete.
Al momento (in soli 2 giorni) siamo riusciti a raccogliere:
- 5.800 litri di benzina;
- 1.250 di cherosene;
- 1.700 scatole di fiammiferi;
- 200.000 accendini.
Riteniamo, nonostante tutto, che non basti, per questo motivo tutte le donazioni, per piccole che siano, saranno ben accette. Inviate questa richiesta a 5 persone, altrimenti potrebbe capitarvi quello che è capitato ad un signore che ha interrotto la catena e, quando è arrivato a casa, sua figlia lo aspettava con tantissimi volantini di "Forza Italia" e voleva che la portasse in giro per le strade a distribuirli!

 

Striscia rossa dell' Unità.

«Mi spiace dirlo ma il presidente Bush ha commesso un errore colossale quando ha deciso di invadere l’Iraq. È come se Franklin Delano Roosevelt, dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbor, avesse invaso il Messico».
John Kerry, dibattito presidenziale con George Bush, 30 settembre

 

Sregolatezze del 01/10/2004

«Mi sembra», afferma Sandro Bondi, «che la concordia nazionale instauratasi nel corso del sequestro delle "due Simone" possa e debba continuare a fruttificare. Le parole spese in questi giorni da Francesco Rutelli, Enrico Letta, e dallo stesso Piero Fassino mostrano una maturazione, una maggiore sensibilità nei confronti del processo di democratizzazione avviato inIraq». Fruttificare, maturazione: non si capisce se il fotocopista di Arcore creda di muoversi in un orto, dove gli hanno fatto credere che la politica nasce sotto i cavoli, o in un negozio di frutta e verdura, dove poter mercanteggiare sul prezzo senza il rischio di essere preso a pomodori.
DON PANCRAZIO

10.01.2004

 

Referrers....

...Ovvero Egregio dottor motore di ricerca, noio volevam savuar......
search.msn.com Chiave=cosa significa urbi et orbi?
www.google.com Chiave=quando si è laureato bertone fabrizio?

Era tanto che non andavo a guardare i Referrers del mio blog, oggi l’ho fatto quasi per caso e ho notato che i tempi cambiano ma non si evolvono; i naviganti poi, non hanno ancora imparato a navigare e trattano veramente male il Motore di ricerca, quasi come fosse un magazzino, o addirittura un genio della lampada... Sì ... Su Internet si trova davvero Tutto .... (Vero Marione?)

www.altavista.com Chiave=compro baracca vicino fiume in friuli o veneto

E quasi sempre si trova una risposta ad ogni domanda

www.google.com Chiave=come si chiama il recipiente per tenere in caldo le bevande
www.google.com Chiave=informazioni relative al gulash

Sono felice di notare che qualcuno ha ricerche mirate da fare ed arriva sul posto giusto – il mio blog -

www.altavista.com Chiave=berlusconi bandana
search.tiscali.it Chiave=berlusconi bandana
www.altavista.com Chiave=berlusconi con bandana
www.google.com Chiave="berlusconi merda"
www.google.com Chiave=bandana preservativo
www.google.com Chiave=mike bongiorno extracomunitario vota berlusconi

Altri invece hanno le loro richieste, per le quali sono convinta, ci sarà un PERCHE’

www.google.com Chiave=fotografi cu bombe nucleare
search.msn.com Chiave=abaco+simboli+migliaia+milioni+miliardi
search.msn.com Chiave=intelligenze personali
search.msn.com Chiave=w w w.elmundo.es.
search.msn.com Chiave=www.hip hop a kurdi com
search.msn.com Chiave=www.lobi arabi.com
www.google.com Chiave="la grande differenza tra i governi della destra e quelli della sinistra consiste soprattutto nella diversità del loro
www.google.com Chiave=come avere una pistola risparmiando al mercato nero
Quest’ultima merita una lode e se avesse trovato risposta .... Bhè ....

La serie che segue è la prima evidente prova dell’evoluzione degli usi e dei costumi, nuove varianti della ricerca a sfondo onanistico, voyeristico, sessuale. E’ facile notare quanti e quali gusti e peversioni siano presenti nelle teste italiche. Dalle piccole troie alle puttane ottantenni...Dal pene da guiness (meglio guinnes del pene) ai testicoli giganti; impossibile non citare la figa da guinness. Provare ad immaginarla è roba da film di Dario Argento... Provate... Davvero.... Questa enorme cosa che ......
Così ho selezionato per voi:
search.msn.com Chiave=donne friulane molto troie
search.msn.com Chiave=figa guiness dei primati
search.msn.com Chiave=guiness del pene
search.msn.com Chiave=le tette da guiness dei primati
www.arianna.it Chiave=testicoli giganti
search.msn.com Chiave=foto gay uomo nudo integrale
search.msn.com Chiave=lui cerca ragazze anche lesbiche con foto
search.msn.com Chiave=piccole troie diciottenni
search.msn.com Chiave=puttane ottantenni
search.msn.com Chiave=scambio copie dove si puo fare sesso nel veneto
search.msn.com Chiave=troie americane con foto e numero di telefono
search.msn.com Chiave=uomini veri uomini

Poi troviamo le nuove professioni
search.msn.com Chiave=clonare bancomat
search.msn.com Chiave=clonazione telefoni cellulari reato
search.tiscali.it Chiave=produttori forni crematori

Ora senza sorriso, un nuova ed orrenda pornografia che non merita commento ma solo tanto disgusto:

search.msn.com Chiave=cerco foto della morte del giornalista italiano morto in iraq baldoni
www.google.com Chiave=foto baldoni morto
search.msn.com Chiave=enzo baldoni vedi la foto dell'uccisione
www.yahoo.com Chiave=morte baldoni+foto
www.yahoo.com Chiave=video dell'uccisione di giorgio baldoni
search.msn.com Chiave=divx esecuzione in diretta ostaggi
search.msn.com Chiave=filmati reali di prigionieri uccisi
search.msn.com Chiave=vedere le fucilazioni in irak
search.msn.com Chiave=video con terroristi che uccidono
www.altavista.com Chiave=omicidio in diretta al queida
www.altavista.com Chiave=video uccisioni islamiche
www.google.com Chiave=video uccisioni al qaeda
www.arianna.it Chiave=immagini esecuzioni ostaggi in irak
www.google.com Chiave=siti sulle decapitazioni
www.yahoo.com Chiave=alquaeda video
www.yahoo.com Chiave=esecuzioni in diretta al qaeda

Per concludere, vorrei dire che è vero che su Internet si trova sempre una risposta e allora voglio dire a chi ha cercato:
www.google.com Chiave=curare una pianta di marijuana ingiallita
che basta aggiungere in due litri di acqua un cucchiaio di solfato di ferro... Quello che la mamma usa per rinvigorire le begonie. :-)
Rita Pani (APOLIDE)



 

TFR truffa in agguato

T.F.R. : la truffa è in agguato.

Il 29 luglio scorso il Parlamento (con il voto di fiducia) nell’ambito della ennesima “riforma previdenziale”, che ha introdotto ulteriori tagli alle pensioni per i lavoratori dipendenti, ha sancito anche il dirottamento delle somme destinate al Trattamento di Fine Rapporto verso i famigerati Fondi pensione.
Ciò significa, molto semplicemente, che mentre finora il rendimento delle somme accantonate per la liquidazione era definito da tassi di interesse definiti (l’1,5% più il 75% dell’inflazione), il rendimento delle somme trasferite ai fondi è del tutto aleatorio e legato all’andamento dei mercati finanziari.
Finito il tempo della rincorsa all’avventura borsistica anche da parte del piccolo risparmiatore, allettato da guadagni facili immediati ed ingenti, ora, la situazione economica determina la necessità di utilizzi meno aleatori del denaro e chi può tende ad investire su parametri certi di rendimento.
La speculazione finanziaria ha evidentemente bisogno di un nuovo metodo, più certo e duraturo, per procacciarsi il denaro da utilizzare nel mercato borsistico e per agevolare tale esigenza. il governo non ha esitato ad utilizzare un meccanismo che rischia far trovare in una situazione indesiderata milioni di lavoratori.
Le norme approvate a luglio, infatti, prescrivono il termine di 6 mesi entro i quali il singolo lavoratore dovrebbe esprimere la propria intenzione circa la destinazione dei contributi già versati e da versare per la liquidazione.
In assenza di tale espressione di volontà, i contributi versati per ciascun dipendente verrebbero automaticamente distolti verso i Fondi pensione.
Il governo, oltretutto, sta giocando a rimpiattino, ritardando l’emanazione dei decreti attuativi che dovrebbero disciplinare nei particolari l’applicazione delle nuove norme.
Ora è bene che tutti sappiano che negli ultimi 4 anni il rendimento dei Fondi chiusi -quelli sponsorizzati da Cgil-Cisl-Uil- è stato dei 5,25 di contro alla rivalutazione del tfr di 13,44 (da 3,20 a 3,54 all'anno):

la differenza negativa per i Fondi è - 8,19.
La scelta tra i due sistemi ci pare a questo punto del tutto ovvia e ragionevole a favore del mantenimento del sistema di liquidazione attuale.
Ma occorre premunirsi di fronte all’intento truffaldino di far trascorrere nel silenzio il termine dei 6 mesi e perciò sottoponiamo a tutti i lavoratori un modello di lettera, che alleghiamo a questo comunicato, da far protocollare presso l’ente/azienda/amministrazione di appartenenza o da inviare con Raccomandata A/R al proprio datore di lavoro ed all’ente che amministra i contributi (INPS, INPDAP …), per “mettere le mani avanti”, in modo da evitare che l’espressione di volontà rispetto al mantenimento del sistema di calcolo possa arrivare in ritardo al datore di lavoro.
ROMA 21/09/04 CONFEDERAZIONE COBAS INPDAP
Scarica qui la lettera di diffida (.doc)

 

La sindrome di Gianni

Ne abbiamo viste di tutti i colori, siamo scampati alla SARS e persino all’influenza dei polli, ora non ci resta che combattere la sindrome di Gianni.
E’ una malattia subdola che si trasmette via cavo, il virus ti colpisce il cervello penetrando dagli occhi e dalle orecchie, mentre ignaro in mutande o con una copertina addosso stai rannicchiato su una poltrona o sul divano a guardare la TV.
La scienza ha stabilito che la prima apparizione del germe della sindrome di Gianni apparve in Italia alla fine degli anni 80; un signore arricchitosi con mezzi illegali e con favori craxiani appariva a ridosso del Natale beatamente circondato dai suoi rampolli dall’aspetto antipatico e deficiente a fare gli auguri ai poveri, ai morti di fame e persino alle nonne, ai nonni, ai cagnolini, ai piduisti.
Il germe, ormai modificatosi in virus si impossessò del tubo catodico dilagando negli anni a seguire, fino a diventare pestilenziale quando una vecchietta felice andava per supermercati a comprare – finalmente – quanto di più inutile potesse, per i propri nipoti. Credere nell’aumento delle pensioni sociali fu il primo sintomo riconosciuto dalla letteratura medica.
La sindrome di Gianni poi fu nefasta per i lavoratori che sempre con le stesse mutande, e ormai senza lavoro furono indotti a credere di poter cambiare lavoro a cinquant’anni, e poter avere più tempo libero da dedicare ai loro passatempi preferiti – stare in mutande a guardare la TV.
L’abbietta malattia fece altre vittime, i sintomi furono presto evidenti; una marea di dementi giravano per le strade, dotati di busta di plastica gialla, modello esselunga; camminavano e ringraziavano altri imbecilli dotati della stessa busta.
Ora la sindrome di Gianni è conclamata. Nessuno va più in pensione credendo davvero di avere soldi esentasse in più nella busta paga. Migliaia di vecchi rincoglioniti staranno rannicchiati non nelle poltrone di casa, ma in quelle degli uffici ad impedire alle nuove generazioni di avere un lavoro *serio* che consenta loro di progettare l’evoluzione della propia vita –casa, famiglia-.
Come curare i soggetti malati e prevenire il contagio?
E’ facile. Basta riportare i suddetti soggetti per soli 3 giorni nella dimensione della vita reale.
Andare a fare la spesa negli hard discount, cercare lavoro tramite internet o riviste specializzate dove a 40 anni puoi aspirare solo al ruolo di modella fumatrice per fotografo amatoriale, andare in banca a chidere un utuo per comprarti casa....andare a cercare il poeta che invoca Gianni e.....
Rita Pani (APOLIDE)

This page is powered by Blogger. Isn't yours?