2.29.2008

 

Seven free missions

Via l'Ici, portare la pressione fiscale al di sotto del 40 per cento (adesso è al 44), casa per i giovani, bonus per le famiglie che hanno figli, scuola per tutti, liberalizzazione dei servizi sociali, più sicurezza, energia e ambiente coniugati nel nome del nucleare. E poi aumentare il potere di acquisto dei salari, rilanciare l'economia, "coccolare gli imprenditori".

Sette mission e nuovo contratto capestro da firmare possibilmente in tivì.

Non concordo su nulla, tranne che sul nucleare che si coniuga con l’ambiente.

Le centrali “nucolari” saranno costruite tutte nel comune di Arcore, e avranno come tecnico della sicurezza Homer Simpson.

Le scorie radioattive, saranno trasportate direttamente a Napoli, dove la camorra provvederà a smaltirle, non appena berlusconi si sarà reinsediato a Palazzo Chigi, per “coccolare gli imprenditori”, abolendo la legalità e soprattutto favorendo la criminalità organizzata e l’evasione fiscale.

Le 7 missions emergono direttamente dai cervelli di brunetta e tremonti.

Rita Pani (APOLIDE)


 

Bufale elettorali

Da più parti arriva la richiesta di un riscontro di legge puntuale circa la possibilità di non ritirare o restituire le schede elettorali, con conseguente verbalizzazione dei motivi del rifiuto o della restituzione. Il dubbio, è che in assenza di una previsione normativa chiara i Presidenti di seggio potrebbero facilmente mettere in difficoltà chi volesse portare avanti questo tipo d'iniziativa.

1) l'elettore non ritira la scheda: vuol dire che non partecipa al voto e questo viene annotato sulle pandette (non sul verbale)

2) l'elettore non consegna la scheda: questo viene annotato sul verbale e l'elettore è sicuramente passibile di sanzioni amministrative (è detto chiaramente che chi non restituisce la matita viene multato.... per la scheda la legge non dice niente, ma potrebbero esserci anche conseguenze penali)

Nel caso specifico, c'è un indubbio interesse dell'elettore ad esercitare il proprio diritto di voto.
Ma oltre che un diritto, l'esercizio di voto è anche un dovere civico (Art. 48 Cost.)
per le elezioni politiche la legge prevede per i non votanti che si astengono dal voto (non vanno a votare) l'iscrizione nel casellario giudiziario della menzione "NON HA VOTATO", ma solo per le politiche, non anche per le amministrative.

questa dizione però, è stata inserita solo una volta (elezioni del 1948), poi la norma è caduta in disuso.


Art. 104, comma 5, del Testo Unico delle Leggi Elettorali D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 e successive modifiche:
Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.

.La norma si riferisce alle disposizioni che impartisce il Presidente di Seggio. non qualsiasi elettore

Per concludere, in attesa di studiare meglio quale o quali proteste avanzare nei seggi, dei consigli utili.

Come sopra ricordato, il segretario di sezione è obbligato a verbalizzare qualsiasi reclamo provenga dagli elettori.

Benché forti di questa norma, evitare in ogni caso di passare dalla ragione al torto ed incorrere nelle sanzioni previste per chi turba il regolare svolgimento delle operazioni di voto.
Di fronte all’eventuale ostinazione dei presidenti e alla riluttanza dei segretari a non verbalizzare, e laddove non ci si senta in grado di sostenere il confronto, evitare di farsi coinvolgere in accese ed inutili discussioni.
Rivolgersi invece alla forza pubblica per richiedere l’intervento dell’ufficiale giudiziario che può avere accesso nella sezione per notificare al presidente proteste e reclami relativi alle operazioni della sezione (art. 44 comma 4 D.P.R. 30 marzo 1957, n° 361 e successive modifiche).

La forza pubblica è alle dirette dipendenze del Presidente di seggio che può anche ordinare l'arresto di chi disturba il rtegolare andamento delle elezioni; ma il più delle volte esecita solo di potere di chiamare la forza pubblica per far allontare l'elettore.
Se si 'notifica' per il tramite dell'Ufficiale giudiziario un 'reclamo' o un 'esposto' questo viene allegato al verbale e si riferisce ad irregolarità nella conduzione e gestione del seggio allora la magistratura apre una indagine nei confronti dei componenti del seggio, primo tra tutti il Presidente
Conclusioni: questo tipo di protesta non produce alcun risultato
pretendere di far inserire a verbale dichiarazioni del tipo "non voto perchè sono tutti stronzi" non è possibile: non voti e basta......
disegnare oscenità sulla scheda: un'altra stronzata, perchè al momento dello scrutinio il Presidente dichiara "scheda nulla" e basta e la scheda va nel pacchetto delle schede nulle, insieme a quelle votate per due partiti o qualcos'altro che non rende intellegibile il voto.
Chi non vuole votare, quindi, deve SOLO accontentarsi di far eleggere i deputati e i senatori da quelli (magari pochi o pochissimi) che andranno a votare.
Se poi vuole andare sui giornali: si mette un cartello al collo "non andate a votare" e si presenta davanti alle scuole dove ci sono i seggi elettorali. Viene subito arrestato, ma finisce sui giornali; sta due o tre giorni dentro e poi viene rilasciato...... in attesa di giudizio.

Contributo del compagno Gastone (saggio uomo di legge :-) )

 

Eutanasie

Oggi voglio iniziare citando Tutta sua santità: “in una società complessa, fortemente influenzata dalle dinamiche della produttività e dalle esigenze dell'economia, le persone fragili e le famiglie più povere rischiano, nei momenti di difficoltà economica o di malattia, di essere travolte”.

Belle parole, recitate in un oremus contro l’eutanasia indiretta.

Lui, il papa, non sa dell’eutanasia diretta e silenziosa, che quotidianamente viene applicata su ciò che resta del lavoratore italiano.

È anche vero che ci sono persone che nei momenti di difficoltà, rischiano di essere travolte, come è vero che ci sono persone che vengono travolte, dai mezzi meccanici di un cantiere, di una fabbrica, o che semplicemente si spiaccicano cadendo da una nave, in un porto in cui lavorano senza garanzie alcune, né di sicurezza, né di salario.

Ma che importa? Ormai ci stiamo abituando a ridurre la vita a semplici slogan, buoni per la campagna elettorale, sia essa politica o della chiesa, che resta ad oggi, uno dei partiti politici più forti, nonostante ciò che dica Veltroni.

L’aberrante tentativo di far passare come integrazione sociale, la candidatura nelle stesse liste di operai sopravvissuti al rogo, o telefonisti precari e il figlio di colaninno, non è altro che l’ennesima bestemmia contro il lavoro e i lavoratori.

Se solo avessero potuto, credo avrebbero candidato anche il fantasma di un lavoratore morto da schiavo, in questo mondo libero e liberalizzato.

Ci si svende facile, ed è anche comprensibile. Il disegno è quello di eliminare ogni garanzia di tutela; detto in modo volgare, bisogna levarsi dai coglioni la sinistra, e quel che sembra che la sinistra abbia suicidato sé stessa, col solo intento di poter garantire la sopravvivenza dei pochi (i loro).

Prendo atto del fatto che “si può fare!” Si può fare davvero tutto. Senza stupore e senza clamore.

Si può tollerare che berlusconi dica che è stata la guerra all’evasione fiscale a ridurre in ginocchio il paese, si ascolta un ridicolo vecchio uomo plastificato di 72 anni, dire che la politica deve essere svecchiata e che lui “lavora” come un giovanotto…

E c’è di peggio, si resta quasi immobili davanti ad un bipartitismo imposto a colpi di televisioni, che impediscono di fatto, a chi ancora non ha ripudiato sé stesso e l’ideale politico, persino di esistere.

Rita Pani (APOLIDE)


2.27.2008

 

Torna l’era napoleonica.

Sorridendo, ma mica tanto, dico che il mio è un partito monarchico per quanto riguarda il leader, che è uno solo e indiscusso, visto che ne è stato anche il fondatore. Ma anche un partito anarchico, perché su questioni di etica e morale, ad esempio, noi lasciamo la libertà di coscienza in tutte le situazioni”.

Napoleone il transformer è tornato, o forse non era proprio andato via; magari aveva fatto effetto il TSO che per forza, almeno i familiari, devono aver richiesto.

E quindi è tutto uguale, tutto come prima, magari peggio di prima, data anche l’aggravante finto anarchica, che non dobbiamo intendere con l’alto valore dell’anarchia seria, ma solo come intento di illegalità e impunità, al quale evidentemente gli italiani aspirano.

Peraltro difficilmente, un certo tipo di italiani comprenderà che c’è differenza dall’essere cittadini, e sudditi.

Napoleone è tornato con tutto il suo baraccone di nani e ballerine, di malfattori e maghi.

Il mago del trucco, il mago dei capelli e il mago dei maghi, quello in grado di offrire erezioni tardive, da regressione giovanilistica e persino immortalità.

Con l’arrogante baldanza che solo questo genere di saltimbanchi può avere, sputano in faccia a chi soffre la loro plurima capacità di sconfiggere il cancro o la calvizie, grazie al potente “elisir” inventato dal Merlino sindaco di Catania, capace di far evaporare, col solo tocco di una bacchetta magica, tutte le finanze delle casse comunali, gettando il comune sull’orlo della bancarotta.

E così, quando sarà ministro della salute e della sana e robusta costituzione, forse metterà mano alla legge 194, e nello stesso tempo, farà brevettare, finalmente, la tisana al timo, che scaccia il cancro e protegge dall’alzheimer, che poi venderà obbligatoriamente in tutti gli ospedali.

Sono i piccoli miracoli, a cui il re di fatto ci ha già abituato, come quando per esempio, usando un altro menestrello dalla faccia poco intelligente, riuscì a far credere ai suoi sudditi che fosse assolutamente necessario dotarsi di una scatola metallica da porre accanto alla TV, perché finalmente essa trasmettesse qualcosa che non fosse una stronzata. Miracolosamente, il fratello del re, si trovò casualmente i magazzini pieni delle inutili scatolette da smerciare.

Però mi chiedo se questo ominide è Napoleone, Veltroni chi è?

“Valori come la famiglia, la dignità della persona umana, i limiti che la scienza deve porsi interpellano tutti. Solo una visione superficiale può considerare queste sollecitazioni come interferenze o ingerenze”. Quindi se la Chiesa interviene su questi temi “non sono ingerenze ma sollecitazioni”.

Forse lo smemorato di Collegno? O forse un Fregoli?

Che poi io sono d’accordo; nulla preme di più della “dignità della persona”, quando è malata, quando muore perché non ha Merlino accanto, e soprattutto quando viene schiacciato da un camion, o cade da un’impalcatura dove sta appeso per pochi euro al giorno, o quando muore carbonizzato in acciaieria, o folgorato mentre lavora alla linea dell’elettricità, o cade dentro il silos del frantoio, o schiacciato da una pressa… Quando muore di lavoro, rimpiangendo di non essere stato abortito, che una vita così infame proprio non è vita.

Ma io resto comunista (per fortuna).

Rita Pani (APOLIDE)


2.26.2008

 

Ma che vogliamo?

Sono confusa. Lo ammetto candidamente.

L’unica domanda alla quale mi verrebbe voglia di trovare risposta è: “Ma allora, cosa volete?”. Da anni avevamo capito che a sinistra c’era qualcosa che non andava, da anni cercavamo lo spunto per una rivalsa, dopo venti giorni dal voto obbligatorio all’Unione, cercavamo già di metter ghiaccio per placare l’ustione al deretano, ed ora… Punto e a capo.

Sono confusa, perché quel che si chiede è due minuti di tempo per una semplice firma, ad un banchetto scalcagnato, tenuto da quattro fessi che non vogliono arrendersi, e troppo spesso è la motivazione del no, che non torna. Comprendo che qualcuno possa pensare che la Falce e il Martello, siano sinonimo di estrazione forzata di feti (che i bambini non li mangiamo più), comprendo che qualcuno possa far confusione, e pensare che votando per la presentazione di una lista comunista, con l’aggravante del lavoro, possa in qualche modo far temere che poi si debba davvero avere la possibilità di lavorare, (e non sia mai). Quello che non comprendo è il totale disinteresse persino al dialogo.

Siamo al paradosso, per non dire che siamo alla frutta: stiamo messi così male, che se per caso in Italia si dovesse fare ricorso alla lotta armata, il gruppo eversivo, potrebbe tranquillamente chiamarsi, Brigate Civiche Moderate.

Ho sempre pensato, e spesso scritto, che l’unica cosa alla quale non si potrà mai rinunciare, è il diritto al lamento. Stamani, dopo il terzo manifesto verde lega, verde bianco rosso fascio, bianco candido e arancio/rosso sbiadito, che mi invitava a non cambiare governo, ma a cambiare l’Italia ho finalmente compreso che anche Veltroni, in cuor suo deve avere avuto le mie stesse certezze.

Sono tornata con la memoria a quello slogan, su sfondo rosso: “Vuoi vedere che l’Italia cambia davvero?” che non era preistoria, ma solo l’ultima dannata volta.

Ho compreso. C’è del nuovo, è vero. Qualcuno ci disse che si doveva convivere con la mafia, ora qualche altro dice che dobbiamo convivere coi cattolici, la volta scorsa, il conflitto di interessi era una priorità, ora non è impellente, prima era lotta dura contro la criminalità, ora è durezza coi pedofili…

Prima era abolizione del precariato, ora è aumento dei salari (ma come lo sapete già).

Però c’è una cosa che mi piace davvero. I candidati che vanno a pranzo o a cena, a casa della ggggente comune. È davvero una genialata irresistibile, tanto più che ora sono virtualmente candidata anche in Sardegna.

Un paio di tappe, me le farei volentieri. Che ne dici Cry, papà ne ha ancora “di quello buono?”

Rita Pani (APOLIDE)


2.25.2008

 

Equilibrio precario

(ANSA) - ROMA, 24 FEB - La lotta alla precarietà è il primo obiettivo per Walter Veltroni, che l'ha definita “la questione più devastante per il nostro Paese”. Parlando al convegno “Una sinistra per il governo del Paese”, Veltroni ha ribadito le proposte di un salario minimo per i precari e di premi fiscali a chi li assume.

Marianna Madia. Economista (?) Candidata PD http://www.imtlucca.it/whos_at_imt/personal_page.php?n=Maria+Anna+Madia&p=348 da "conference paper" del luglio 2007 deregolamentazione del mercato del lavoro.

“I risultati della flessibilità interna (.il lavoro part-time può essere usato per migliorare le preferenze di ore lavorate e per aumentare la fedeltà.) indicano che ad una maggiore percentuale di lavoratori part-time è associata una migliore capacità di innovazione. Questo effetto è più forte per le imprese che operano nei settori high-tech.

Dall'altro lato, la flessibilità esterna (utile per l'adattamento quantitativo del lavoro ai requisiti dell'impresa mediante il facile ricorso al o a contratti temporanei...) per le imprese nei settori high-tech, un maggiore turnover influenza negativamente sia la probabilità di introdurre innovazione di prodotto o di processo sia la percentuale di nuovi prodotti nelle vendite totali. (.) contratti di lavoro come il lavoro interinale o i contratti temporanei influenzano positivamente il grado di innovazione dell'impresa, anche se solo per le imprese in settori low-tech.

Per le imprese in settori high-tech, un grado maggiore di flessibilità esterna influenza negativamente la capacità dell'impresa di innovare. In ogni caso, questi risultati suggeriscono che c'è un ottimo di flessibilità, dietro il quale la flessibilità del lavoro dell'impresa può negativamente influenzare la capacità di un'impresa di innovare e, quindi, di sopravvivere e svilupparsi.”

… Poi c’è sempre quel genio di Iachino, eh!

R.


 

Notizie

La notizia di oggi è che ho aderito al PCL, e che mi sono anche candidata alla Camera.

L’altra notizia è che non si sa se la circoscrizione dell’Umbria, riuscirà a trovare le firme necessarie per presentare le liste alla Camera e al Senato.

L’ultima notizia è che nemmeno per un attimo, troverete sul mio blog post da campagna elettorale.

Insomma, se dovessi farlo, per adeguarmi alla forma corrente, dovrei dirvi che ho i capelli biondi, gli occhi azzurri, due belle tette, che vesto di lustrini e che adoro le scarpe col tacco impreziosite da un migliaio di swarovski.

Se volessi fare campagna elettorale, dovrei scrivere, per stare nei canoni, che aboliremo il precariato abolendo le tasse per le imprese che assumeranno, che l’articolo 18 verrà abolito per dare modo alle aziende di licenziare (ma solo i fannulloni, eh!) che i giudici potranno giudicare ma senza condannare, che è legittimo abortire dopo una gravidanza di nove mesi, e quindi che i feti devono essere rianimati.

Magari, essendo ancora più pesante, per fare una vera campagna elettorale, dovrei indire un “qualcosa day” incitarvi a fare una cosa qualunque, e dopo tornarmene a casa a contare i danari.

Perché questo è oggi la politica visibile, e tristemente è anche la politica che la gente continua a tollerare, nascosta dentro un falsa piccola borghesia che riesce a esistere solo la domenica pomeriggio, con un gelato in mano, e l’abito della festa. Una domenica nella quale la pizza non la si mangia più seduti ad un tavolino, ma continuando a passeggiare nella via più bella della città, stando attenti a non sporcarsi di sugo e mozzarella.

In pratica continuerò come ho sempre fatto, e cercherò di de-scrivere quella politica che pure stando sotto al naso di tutti noi, è difficile osservare. La vita.

Cercavo la falce e martello, ed ho trovato un po’ di coerenza; quanto bastava per poter pensare di tornare a votare, e se non sarà possibile, per via di un dispositivo di legge abrogativo della democrazia, e non ci sarà la lista del PCL, non voterò.

Perché sono stata per un’intera giornata ad osservare la gente che a ondate di flussi sfilava davanti a me sul Corso di Terni, e ne ho colto gli sguardi, i sorrisi, gli insulti, e la falsità. Ma soprattutto ne ho colto i discorsi, fatti di televisione, nulla ed ignoranza.

Continuerò come sempre, indagando alla ricerca del buon senso, e soprattutto della memoria recente; che quella passata ormai è scordata.

Rita Pani (APOLIDE)


2.23.2008

 

La scuola di Frattocchie

Una volta, nei pressi di Roma, c’era la scuola di Frattocchie. Era il luogo dove il vecchio PCI, formava i dirigenti del partito. Ora non c’è più, è stata chiusa nel 1991, quando sconsideratamente si dette il via al declino.

Non so (non mi è mai interessato saperlo) se anche gli altri partiti, si regolassero così, ma immagino che qualcosa di simile dovevano averlo.

Oggi è diverso, profondamente diverso, e se non ci sono più scuole di Frattocchie, non è detto che non ci siano più i luoghi dove i piccoli dirigenti crescono.

Anzi, ci sono eccome. Il grande fratello, per esempio, o le scuole di ballo, gli studi televisivi, o i vivai del calcio. La televisione, insomma; perché anche quando ti presentano una nuova promessa, un’economista, per esempio, gratta gratta, sempre in TV lavorava.

Non è sbagliato in fondo, soprattutto in questa campagna elettorale, nella quale il punto primo sembra essere sempre lo stesso, in modo trasversale: uccidere le ideologie.

Così se prima faceva titolo aver studiato da comunista a Frattocchie, oggi fa titolo aver scorreggiato, almeno una volta davanti ad una platea di un paio di milioni di dementi intenti a spiare una decina di animali in cattività, o aver mostrato le tette, aver consumato una fellatio in modo più o meno plateale, vestite di solo filo interdentale tra le chiappe, o essere figlio di una stella brasiliana del calcio.

Diceva ieri, il nano peloso, che questa campagna elettorale, è inutile – che tanto hanno vinto – diceva anche che in caso di pareggio si farà la grande coalizione, diceva cazzate come suo solito.

Dall’altra parte però il deserto inizia ad alberarsi, e sempre più trovo consensi nel “modo nuovo” di fare politica. Sempre più persone – persino insospettabili – trovano un barlume di luce nel PD, lasciandomi a ricercarne il motivo, a me ancora incomprensibile.

Mi pare impossibile, per esempio, che nessuno si domandi il “perché” di Pietro Ichino, ma che ci volete fare, la scuola di Frattocchie è stata chiusa, ed hanno buttato via la chiave.

Rita Pani (APOLIDE)

PS

Oggi e domani a Terni raccolta di firme per la presentazione delle liste del PCL


2.22.2008

 

Cercando la falce e il martello.


Il 20 ottobre scorso, a Roma, arrivai in piazza Esedra, e la vista fu investita da tanto, tantissimo rosso. Restai stupita quando compresi che la strana voglia di sinistra, allora, non era solo mia. Quando mi persi in mezzo al corteo, faticando appesa al braccio di Maurizio, che forse non è tecnicamente un compagno, ma è molto più compagno di molti compagni, mi resi conto che eravamo tanti, davvero tanti.

Rivendicavamo la nostra identità, ma soprattutto rivendicavamo la nostra dignità.

A lungo durante le manifestazioni, ci siamo ritrovati a cantare Bella Ciao, come a voler ricordare a noi stessi che c’era bisogno di r-esistere ancora. Ci trovammo persino a cantare L’Internazionale, ed erano anni che non accadeva più.

Era ottobre e siamo a febbraio, qualche mese e non una vita. Qualcuno vorrebbe farci scordare la falce e martello, qualche altro ha ceduto alla tentazione dei numeri e spera d’averla riposta, momentaneamente, in soffitta.

C’è chi si è cambiato d’abito e ha indossato la giacchetta della domenica, per fare bella figura. Io ho deciso che sto troppo bene nei miei abiti comodi, e che non rinuncerò mai alla mia falce e al mio martello, e così, dopo lunga ricerca, finalmente l’ho trovata.

Ho deciso di aderire al Partito Comunista dei Lavoratori, di tesserarmi, e di tornare alla politica attiva, e di dare quel poco che potrò, per non dovermi MAI sentire complice della disfatta.

Rita Pani (APOLIDE COMUNISTA)

… Leggo che anche il popolo della libertà vigilata, aderisce alla campagna: non candidare i pregiudicati…

Sono esclusi dal pregiudizio i perseguitati politici: berlusconi, dell’utri, riina, provenzano, il fantasma del mostro di Firenze.

Il popolo della libertà vigilata, in aperto contrasto col PD è a caccia di candidature autorevoli, Katia Noventa e Aida Jespica.


2.20.2008

 

Nulla di serio

È stata davvero grave la discriminazione subita da Ciriaco De Mita, all’interno del PD. Quasi quasi scrivo un appello da sottoporre alla firma solidale di tutti i cittadini.

Ma si può mai, impedire a un uomo di 80 di compiere il suo quarantacinquesimo anno di onorata carriera? È inaudito. Non gli anno nemmeno promesso un posto da senatore a vita, appena se ne libera uno, per potersi così mummificare, seduto su uno scranno accanto alla mummia di Andreotti.

Un uomo per bene, che tanto ha fatto per l’Irpinia del dopo terremoto, e persino per Gigi Marzullo. Per non parlare di tutti i suoi parenti e affini, che senza di lui, non avrebbero fatto altro che far lievitare il numero dei disoccupati storici della Regione Campania.

Ma il mai domo Re di Nusco, avvisa che morirà durante un comizio. Non sa ancora quando, ci deve pensare. E lo farà, visto che Tabacci, gli ha subito offerto un posto nella sua lista, spinto anche dalla campagna di berlusconiana memoria “adotta un nonno” e d’estate portalo a rinfrescarsi al entro commerciale, o alla caserma dei pompieri della tua zona, ammesso che ci sia.

In effetti mi sono sempre chiesta cosa spinse, l’allora ministro della salute e della sana e robusta costituzione, ad invitare i nonni, durante l’estate, a recarsi presso le caserme dei pompieri. Sarà che è uno dei pochi posti di molti luoghi del sud, dove c’è sempre l’acqua? O perché se hanno caldo possono rinfrescarli con l’idrante? Mah!

In effetti, se vincesse la destra berlusconiana, un pochino sarebbe da ridere; loro hanno sempre avuto queste trovate tanto estemporanee quanto geniali, e se pensate che giuliano ferrara, non correrà a sindaco di Roma (ma come fa a correre?) ma si candida a diventare ministro della salute…

Se Sirchia fece la guerra al fumo, ferrara combatterà contro l’obesità?

Perché è così che funziona, e io non riesco più a prendere nulla seriamente. Nemmeno D’Alema, che riferendosi a Cuba, e alle dimissioni del Comandante Fidel Castro, ha detto che un bel passo in avanti sarebbe dato dalla liberazione dei prigionieri politici.

Quando ha detto prigionieri, chissà perché per un attimo mi aspettavo che si riferisse ai prigionieri di Guantanamo, gli sconosciuti arancioni. Poi l’ho guardato, ho visto che era D’Alema e mi sono ricordata.

Rita Pani (APOLIDE)


2.19.2008

 

Ancora parlano

Vedo che proseguono, malgrado me. Parlano, e iniziano a spuntare i primi manifesti. Che spreco di carta! La faccia non troppo intelligente di Casini, è rimasta la stessa, è cambiata solo la cazzata a caratteri cubitali stampata sopra; prima era “un idea diversa”, sta volta “l’Italia di domani”.

Il nano specializzato in extreme make over, a fatto giusto un restyling eliminando le nuvolette da pace cimiteriale, e lasciando lo sfondo azzurro. Levato Italia forza – che gli fece meritare un meraviglioso nculo vaffa – questa volta deve aver coniato da solo lo slogan: rialzati Italia, probabilmente mentre era stato colto da grave attacco dissenterico, che però lui tende spesso ad imputare ad avvelenamenti perpetrati dai comunisti.

Diliberto non usa facce, ma non essendo ancora troppo convinto di essere diventato uno di sinistra arcobalenata, ricorda anche a noi i partiti che fanno parte dell’arlecchinata.

Parlano, parlano. Straparlano. Sembra chiaro ormai che per risolvere il problema della fame e della carestia, sia necessario aiutare le imprese. È palese il fatto che la 194 non debba essere abolita, ma si debba controllarne la reale applicazione, e soprattutto è fatto divieto di parlare del conflitto di interessi.

Nessuno che si sia accorto che negli ultimi giorni, ci sono stati i “soliti” morti sul lavoro, quasi non fosse un problema da imputare a nessuno, né a destra, né a sinistra.

Tanto sono sicura che, il giorno che si accorgeranno che la gente muore al lavoro, si troverà il modo di “aiutare le imprese” perché questo non avvenga più.

Parlano, con questa sorta di inglese imbastardito, che ormai ridicolizza tutto ciò che tenta di spiegare.

A proposito… Ad Agosto tutti a Firenze per la trasformazione della Festa dell’Unità, in un più moderno ed allettante Democratic Party, dove potremo gustare dell’ottimo bread, salsicc and beer, assistere al comizio day del new President of Council

But go to cagher

Rita Breads (APOLID)


2.18.2008

 

La sciolta

Nessuno si vuole sciogliere, in un’epoca in cui dovrebbero estinguersi.

Ogni dichiarazione pubblica, viene assunta dai giornali come coraggiosa. Persino Casini, quando fiero annuncia che il suo partito non è in vendita, riceve applausi e dichiarazioni di stima da Veltroni.

Ma per la peppa! Nessuno che invece gli abbia chiesto quale sia stato il suo prezzo, fino a un mese fa.

Non ho capito una cosa: Uolter andrà a pranzo a casa di una famiglia in ogni tappa del suo viaggio? E’ fantastico!

Questa sì che è una cosa nuova.

Mi ricorda una puntata dei Simpson; Mounty Burns che andò a cena a casa di Homer, quando si candidò alla carica di Governatore, e Marge preparò il pesce con tre occhi, derivato dall’inquinamento della centrale “nucolare”.

E’ fantastico, davvero.

Dopo essere andato a bere un caffè al Laurentino, Rutelli si candida sindaco, con una lista di trentenni. Mi chiedo chi sarà l’assessore all’I-pod e ai colpi di sole, e che forma avranno le sue sopraciglia depilate.

In Campania, mastella pensa di poter finalmente ricostituire la Dc di un tempo, e chissà perché a me sembra che ce la possano anche fare… E senza sciogliersi.

Waltere! Ha ragione Bertinotti: “Tra Colaninno e l’operaio della Tyssenkrupp c’è uno di troppo nelle liste del PD.” È Ciriaco De Mita!

Waltereee! Che, partecipi all’Unità day? Sarà il giorno del rilancio del giornale…”

IL QUOTIDIANO FONDATO DA ANTONIO GRAMSCI.

È ora forse di rinnovare anche il quotidiano, che era quello comunista per antonomasia?

Ah! Se potessi avere per le mani Achille Occhetto, anche solo per un attimo…

Leggendo l’intervista spot (una pagina) a fedele confalonieri, ho pensato che anche l’Unità sia diventata sciolta.

Scusate questa accozzaglia di considerazioni spontanee su questa campagna elettorale… Ho dovuto scriverle così, alla rinfusa, prima che venisse la sciolta pure a me.

Rita Pani (APOLIDE)


2.17.2008

 

Bice Biagi

L'intervista di Articolo 21

 

Non parlar male di nessuno!

Diliberto rinuncia alla falce e martello, come fosse la zampa d’elefante dei pantaloni, forse sperando, in cuor suo, che domani possa tornare di moda.

Si unisce ai verdi, ad altri cocci di quello che fu il PCI, con l’unico scopo di riuscire a raggiungere un numero sufficiente di voti, che possa mantenerlo in Parlamento.

Che ci piaccia o no, è così. Quindi siamo orfani due volte, o forse anche tre.

Nel frattempo, lo spazio della campagna elettorale, è praticamente suddiviso in due, tra Veltroni e berlusconi. Qualche briciola a Casini, che scalpitando per due o tre giorni, si è guadagnato il ruolo di “guastatore”. E noi siamo obbligati a prendere atto della merda che avanza.

Ho sentito, a fatica, il discorso di Veltroni a Pescara, e sono rimasta ancora più allibita di quanto già non fossi, dopo aver appreso alcuni nomi dei candidati del nuovo che avanza. Il sopravvissuto al rogo della Tyssenkrupp, lo specchietto per le allodole degli elettori lavoratori, sparisce e s’annebbia, andando a ritrovarsi con le vere novità: Matteo Colaninno, Alessandro Benetton, la giovane Mondadori, e Rosella Sensi (tanto brava a governare una squadra di calcio, sic!).

Tutta gente che ha ben chiaro quali siano i problemi reali dell’italica società.

Dicevo, ero già abbastanza allibita, ma come descrivere lo stato d’animo provato, nell’apprendere dalla buonissima voce di Valter Veltroni, che l’ex ministro dell’Interno giuseppe pisanu, è stato un ottimo ministro?

Io, francamente non credo alla semplice amnesia che può aver fatto scordare a Veltroni gli esordi della carriera di Pisanu con Corona (gran maestro massone), Carboni, Calvi e tutta l’allegra compagnia della P2, e tanto meno penso che Veltroni abbia destinato all’oblio la sparizione del ministro dal Viminale, quando la ditta di suo figlio, si occupava del conteggio dei voti elettronici, durante le ultime elezioni. Nemmeno l’oscuro (falso) attentato alla villa in Sardegna del suo padrone, e la conseguente lunga carcerazione degli attivisti dell’IRS, dovrebbero essere scomparsi dalla memoria di Veltroni. La lista delle malefatte di pisanu, sarebbe certo troppo lunga per essere contenuta in questo post.

Ma è indicativa una delle ultime frasi, proferite dal buon Uolter a conclusione del suo comizio (ma si potrà ancora scrivere comizio, o si rischia la querela per diffamazione?).

Diceva Uolter: “Avete visto? Io non ho parlato male di nessuno…”

… E bravo stronzo!

Rita Pani (APOLIDE)


2.16.2008

 

E menomale...


Finalmente, dopo anni e anni di diatribe e dibattiti, il nuovo inno
del partito delle libertà di delinquere dissipa ogni dubbio: silvio
c'è!
Con buona pace di tutti quelli che, invece, pensavano che ci facesse.
dirtyboots

2.15.2008

 

Quando uno è verme, è verme.

BIAGI: bERLUSCONI, NON LO CACCIAI ANDO' VIA PER LIQUIDAZIONE

"Mi sono battuto perche' Biagi restasse in tv, ma alla fine prevalse il suo desiderio di poter essere liquidato con un compenso molto alto". Lo ha detto silvio berlusconi commentando il cosiddetto 'editto bulgaro' di sei anni fa. "Mai detto che Biagi dovesse andare via. Ad imprenditori italiani disse che non era giusto utilizzare la tv in modo criminoso. Caddi in un'ingenuita'". E' quanto ha spiegato silvio berlusconi tornando con la mente alle parole pronunciate 6 anni fa su Biagi in Bulgaria. "Sono contro l'uso indebito della televisione, non e' giusto che ci siano tramissioni senza contraddittorio, non era mia intenzione mandare via Biagi o Santoro, ma penso che occorre usare la tv in modo corretto", ha concluso l'ex premier.

 

Ciò che non dicono.

Provando a fare il gioco al contrario, si potrebbe cercare di analizzare in modo diverso questa campagna elettorale, che giorno dopo giorno, muta e si trasforma, alla caccia dell’indeciso, o nel tentativo di convertire chi come me, vede solo deserto.

Dell’aborto già o scritto, e possiamo passare oltre, a temi assai più scottanti: le intercettazioni telefoniche, per esempio. Che questo possa essere tema di dibattito e discussione, in una campagna elettorale dai toni pacati, rivolta ai cittadini elettori, a me sembra un’idiozia, e infatti ci sono due diversi modi di vedere la soluzione al problema. La destra, ha come intento primario, impedire alla magistratura di svolgere il proprio lavoro; il PD, al contrario, è favorevole alle intercettazioni, a patto che esse vengano segregate fino alla fine delle indagini.

Valter Veltroni ha perso l’ennesima occasione di tacere, o di dire l’unica cosa che il buon senso avrebbe dovuto dettare: “Le intercettazioni telefoniche, non sono un problema per i cittadini italiani, i giudici devono indagare, i giornalisti devono raccontare. Le intercettazioni telefoniche, rappresentano un problema solo per chi delinque, e quindi il problema non si pone.”

Ma le occasioni perdute di Veltroni sono anche altre, e temo che altre ancora si aggiungeranno, da qui a quando il suo pullman avrà finito il giro.

1.000 euro ai precari. Bella trovata, quasi geniale. Mi ricorda tanto, 1.000 euro ai pensionati. E poi ci sono gli sgravi fiscali, e addirittura l’assegno per gli incapienti. (poveri, si dice. Poveri)

E questo dovrebbe essere la ricetta per la salvaguardia e il rilancio dell’economia italiana? Cioè, ancora aiuti alle imprese perché possano continuare a utilizzare gli schiavi che hanno potuto acquistare al mercato della carne umana?

La ricetta giusta sarebbe quella di tornare a trattare il lavoratore, come se fosse un lavoratore, pagato per il lavoro che fa, e non sfruttato senza alcuna garanzia. Ma è impossibile perdere il vizio dell’obolo elettorale, che resta sulla carta, o rischia di peggiorare ulteriormente la situazione già precaria del contribuente italiano.

Ma come si fa, quando si è scelto di favorire sempre e comunque le imprese?

Se non si abbandona la filosofia della capra e del cavolo, temo che non ne usciremo mai.

Rita Pani (APOLIDE)


Teniamolo a mente:

“Felicitazioni per il tuo arrivo! Questa è certamente la prima lettera che ti viene indirizzata. E’ il presidente del Consiglio a scriverti per porti probabilmente anche la prima domanda della tua vita: lo sai che la nuova legge finanziaria ti assegna un bonus di mille euro?... Un grosso bacio”

(lettera spedita da silvio berlusconi ai 600 mila bambini nati nell’ultimo anno, 30 Gennaio 2006)


Gli extracomunitari si videro rifiutare il pagamento, negli uffici postali.


2.14.2008

 

Tu sei Rita Pani?

... Mi ero scordata ... Ma gli ultimi giorni sono stati un po' frenetici. :-)
Un saluto a Federico, il ragazzo incontrato sul treno per Roma l'altro giorno, e col quale avrei chiacchierato volentieri per tutto il tempo, se non fosse stato così timido.
Soltanto dopo che siamo arrivati, ha avuto il coraggio di chiedermi:
"Scusa, ma tu sei Rita Pani?"
...
Ora confesso:
Mi sedeva proprio di fronte, e mi guardava. Data la sua giovane età, e l'avvenenza, ammetto di aver avuto qualche problema.
Insomma, ero certa che non mi stesse guardando perché un gran bel tronco di fig...liola.
Ho viaggiato sino a Roma chiedendomi se avessi i pantaloni bucati, la cerniera aperta, una scarpa diversa dall'altra, la coda di un proceddu attaccata alla guancia... Escludevo solo d'essermi fatta la cacca addosso, senza essermene accorta...
Poi finalmente siamo arrivati!
:-)
R.

 

Feticidi

La campagna elettorale, inizia a funzionare, mi sta prendendo. Mi sta prendendo così tanto, che mi farei mettere incinta solo per il gusto di abortire.

In due giorni ho passato una decina di ore seduta in aeroporto, ma ero in ottima compagnia: “Le mille balle blu” di Gomez e Travaglio. Gli unici due (ottimi) scrittori, che non hanno bisogno di scrivere nemmeno una parola. Il loro gosthwriter preferito è berlusconi.

E’ una lettura che vi consiglio, perché sebbene in quel libro vi siano riportate dichiarazioni che noi ben conosciamo, il fatto di rileggerle in più di 400 pagine, una via l’altra, ordinate anche per tematiche, è davvero sconvolgente/esilarante.

Così, come previsto, avremo una campagna elettorale che andrà ben oltre le classiche promesse di agio e benessere, arriverà a crescere ed alimentarsi della legge 194. L’idiozia dilagante non s’è fatta attendere e quindi, via alle telefonate anonime che denunciano “feticidi”, banchetti a base di feti nelle sale parto, partite di squash nelle quali al posto delle palle, si rilanciano feti contro i muri.

Proteste di piazza e manifestazioni, milioni di parole in difesa della donna e della legge.

Carenti di buon senso, ovviamente, ci saranno gli schieramenti pro e contro.

Nessuno oserà essere ragionevole e spiegare come non ci sia da essere né pro né contro, ma semplicemente neutrali, affidandosi alla logica della libertà personale che dovrebbe rendere ognuno capace di scegliere per sé, tanto più che la legge esiste ed è valida. Al massimo, si potrebbe obiettare contro la prassi dell’obiezione di coscienza dei medici, che mai e in nessun caso, dovrebbe divenire la negazione di un diritto, come invece spesso accade.

Non solo è iniziata la campagna elettorale, è iniziata anche l’era della par condicio, e promette benissimo. Per esempio, sul canale CULT doveva essere trasmesso un documentario della Bbc, sulla cattura di Provenzano, che però, siccome contiene una breve intervista all’ex governatore semplice della Regione Sicilia, ora candidato semplice alle prossime elezioni, non potrà essere trasmesso.

… Siamo solo all’inizio, teniamoci forte.

Rita Pani (APOLIDE)

Teniamolo a mente:

Gomez e Travaglio.

Al quinto mese di gravidanza ho saputo che il bambino che aspettavo era malformato, e per i due mesi successivi ho cercato di capire, con l’aiuto dei medici,che cosa potevo fare, che cosa fosse più giusto fare. Al settimo mese di gravidanza sono dolorosamente arrivata alla conclusione di dover abortire…Ancora oggi è doloroso condividere pubblicamente questa esperienza. (Veronica berlusconi, Corriere della Sera 8 Aprile 2005)

Nota personale:

Ho una bellissima nipotina, nata di sette mesi.


 

Grazie

Vi ringrazio di cuore, per le molte mail affettuose e di incoraggiamento.

Sono stata a Cagliari, in tribunale, a lasciare un’altra cicatrice sulla mia vita.

Ma sono tornata, mi rialzerò, una spolverata al fondo dei pantaloni, e via…

Grazie a tutti, davvero.

… E domani si ricomincia.

‘Notte

R.


2.12.2008

 

Bisogna stare in piedi

A volte in piedi ci devi stare per forza, anche quando sarebbe facile cedere alla tentazione di lasciarsi andare, accasciarsi per terra, e non sollevarsi mai più.

Ci sono periodi in cui il mondo ti appare alieno, fatto di un movimento che non riesci a seguire, e spesso ti fermi a cercare il ritmo giusto; come quel gioco della corda, dell’arancio, limone, mandarino.

Senti persone che parlano della vita, anche la tua, prometterti il mondo possibile, o quello migliore, e tu sai che loro nemmeno immaginano cosa sia la vita per molti di noi.

Li guardi, cercando qualcosa di familiare nei loro visi, nelle loro mani, nei loro sorrisi sempre smaglianti. Guardi e non trovi la semplicità dell’umanità.

Ma a volte, anche guardando più vicino a te, scopri che l’umanità si è persa, proprio mentre in tanti cercavano di somigliare a quei visi, a quei sorrisi di candida porcellana.

E il mondo diventa perfetto, quando si comprende che per appartenervi non si deve fare altro che imbastardirsi.

“E’ le legge della giungla”, hanno tenuto a spiegarmi, parlando della mia vita, e di come mi accingo a ripristinarla. Come fossi una bestia.

Ma non è vero che i miti soccombono, perché io mite non lo sono davvero, soccombono solo coloro che ancora hanno coscienza – inutile sovrastruttura.

Ci pensavo oggi, che sono cinque anni ormai che ho lasciato casa mia, con dentro l’unico bene che non si potrà mai possedere. Andavo via da otto anni di angherie, per evitare che il peggio potesse fare di me una celebrità, con tanto di plastico al centro di uno studio TV.

Avevo in tasca molte promesse, credevo di avere molti amici, e mi affidavo alle mie capacità.

Eppure è bastato non tradire me stessa, per perdere il lavoro e non ritrovarlo mai più. E’ bastato che dicessi no una volta, per non ottenere più alcuna proposta.

Pensavo agli occhi allucinati di un ministro, che sputava in faccia alla giustizia, in nome e per conto nostro – cittadini semplici.

Noi, i cittadini semplici, ricchi di coscienza e umanità la giustizia non l’avremo mai, perché non siamo capaci. E non abbiamo rubato, non abbiamo ucciso, non abbiamo ceduto alle tentazioni.

Semplicemente siamo state massacrate dai mariti, davanti alle proprie figlie, lasciate quasi a morire di fame, stuprate, offese, denigrate… Invisibili agli occhi dei familiari, dei vicini di casa, così attenti a spiare dalle finestre mentre esci, o innaffi le piante, ma altrettanto attente a nascondersi quando le urla si sentono per la via… Invisibili agli occhi della legge, che nemmeno ti prende a verbale, quando col sangue secco all’angolo della bocca, ti vai a raccontare.

E io non ho occhi allucinati, non ho santi in paradiso, e nulla m’è rimasto se non la coscienza e la dignità che mi impediranno, dopodomani, di scegliere di far parte della giungla.

Dedicato a mie figlie, affinché comprendano che dopo una caduta, ci si deve sempre rialzare, e riprendere a camminare.

A voi chiedo scusa, per il mio disperato bisogno.

Rita Pani (APOLIDE)


2.10.2008

 

Sì, noi lattina!

Le esperienze appena trascorse

ci hanno indicato inequivocabilmente

che non ci si può concedere il lusso di

attendere oltre: è necessario cambiare!

È necessario cambiare questo sistema

che non è più valido e non risponde più

alle aspettative degli italiani.

E noi sentiamo che abbiamo il dovere,

l’obbligo morale di modificarlo!

Perciò è inutile e, anzi, dannoso

indugiare ancora; è tempo che tutti insieme

ci si faccia carico di scelte difficili

e per questo pregne di responsabilità...

Dunque, amiche e amici,

è per questo che oggi sono qua,

per cambiare da subito e insieme

questo sistema: allora...

Reggina – Atalanta: uno, ics o due?

dirtyboots

 

Ripartiamo da ZERO e facciamo breccia

Oggi ho visto per la prima volta ZERO - inchiesta sull'11 settembre e

per la terza volta ho partecipato alla manifestazione nazionale No Vat,

che sta per no all'ingerenza del Vaticano sulla vita della

cittadinanza: tutto rigorosamente sotto silenzio stampa.

Curiosamente, l'uno è stato proiettato in un cinema storico di Roma, il

Farnese, nella piazza dove sta Giordano Bruno e l'altra, la

manifestazione, si è conclusa nello stesso spazio.

Il sole ardeva e innamorava, oggi.

Pensavo al mare di bugie e menzogne, alcune talmente grossolane e

sfacciate, che si stenta a capire come il mondo abbia potuto credere a

una favola dalla fine così atroce e come un intero Paese come l'Italia

sia sotto scacco del Vaticano e oggi in procinto di rivotare, magari

Bossi e Berlusconi, Mastella e Veltroni, Fini e Casini

ZERO è un film prodotto anche grazie a centinaia di piccoli produttori,

come la manifestazione di Facciamo Breccia che si autofinanzia dal suo

sorgere nel 2006. Sono due unici, due eccezionali momenti di

responsabilità collettiva, creati con pazienza,con il tempo e con una

voglia straordinariamente forte e comune: quella della verità,

dell'informazione popolare. Come si è potuto credere a questo

ritornello ripetuto allo sfinimento, dei Terroristi di Osama o degli

infedeli del Vaticano? Basterebbe guardare solo un attimo il volto di

Bush per diffidare dal prendere con quel signore pure un caffè, eppure è

tra i più potenti del mondo...come credere al Grande Divino Pastore ,

che sibila sicuro di nascite immacolate e Maddalene in moratoria?

Eppure, la menzogna avanza, la disinformazione pure.

L'11 febbraio del 1929, ricorrono i Patti Lateranensi che stabilirono il

mutuo riconoscimento tra il Regno d'Italia e lo Stato della Città del

Vaticano, solo tre giorni dopo, il 14 febbraio 1929,giorno di san

Valentino, ci fu un'indimenticabile dichiarazione d'amore, Pio XI, in

un discorso a Roma ad un udienza concessa a professori ed alunni

dell'Università del Sacro Cuore, definì Benito Mussolini: «l'uomo che

la Provvidenza ci ha fatto incontrare».

Da tante parti d'Italia,a migliaia, sono affluite donne e uomini per

dare vita ad uno splendido incontro laico di piazza, giovani e creativi

come ormai è ben difficile vedere, come nel cinema questa mattina, dove

ci siamo detti che faremo di tutto per far conoscere il "nostro" film,

quello in cui siamo in tanti ad averlo co-prodotto. Ripartiamo quindi da

Zero e senza illusioni di ricchi cotillons: la libertà e

l'informazione, uno stato laico e antifascista, non ce lo regala

nessuno.Riprendiamoci non dico il mondo ma almeno la nostra vita:

Facciamo Breccia!



Doriana Goracci

9.2.2008


 

Caro Walter

Caro Walter,

mi spiace, ma non c’è nulla da fare. Forse è la sfiga che ti insegue. Sulle pagine dei giornali on-line, da ieri fino a stamattina, imperversava l’omino coi tacchi, poi è finalmente arrivato il tuo turno, ma la tua immagine, dopo qualche ora, è passata in secondo piano. Persino una piattaforma petrolifera è più importante di te.

È bella Spello, è bellissima l’Umbria; gli architetti che curano le tue scenografie sono degli ottimi professionisti, il miglior prodotto con la minor spesa. La natura, è ancora quasi tutta gratis. Meglio un campo d’olivi, i muri e i tetti di pietra, che lo sfondo cimiteriale delle nuvole ferme.

Poi tu sei più bravo, è indiscutibile; quando parla berlusconi, chi ascolta sa di ascoltare cazzate. Quando parli tu, invece, sembra di ascoltare logica razionale, e solo dopo si comprende che stai dicendo cazzate.

Ma non vi è venuto in mente mai, nemmeno per un momento, di chiederci scusa?

Mi dici che “gli italiani” sono rimasti quelli operosi del dopoguerra, descrivi le case bombardate, descrivi l’emigrazione dai campi alle fabbriche, parli di tradizione e ti sei scordato della Resistenza?

Fai ricorso alla memoria, per spiegare “agli italiani” quali siano le loro prerogative, e poi sputi in faccia agli ideali, che sono quelli che per anni ci hanno consentito di “essere italiani”?

Sì, sei più bravo di berlusconi, ma in fondo che ci vuole?

Lui cerca di rifondare l’aggregazione fascista, di incentrare il potere nelle sue mani, per riportarci indietro di sessant’anni, tu guardi al nuovo, al cambiamento… Passando ovviamente dalla libera imprenditoria, che dovrebbe contribuire a unificare l’Italia.

Ridurre le tasse e aumentare i salari. Quasi volessi dirci d’aver scoperto la ruota. Voi sapete, finalmente, che l’Italia è ferma perché non può spendere, mi pare ovvio che abbiate aggiustato il tiro.

Io mi ricordo (perché io mi ricordo) lo spot berlusconiano del tizio con la busta gialla, che ringraziava per aver acquistato… “Fai girare l’economia!” Il fesso, aveva fatto lo spot senza rendersi conto che c’era poco –oltre le palle – da far girare. Voi almeno vorreste darci le brioche.

Sei più bravo, certo, e non è un complimento. Tu non racconti le barzellette dell’affamato al convegno della FAO, e nemmeno quella del malato di AIDS. Non racconti quella del nazista mentre sei in visita in Germania, e sicuramente non tocchi il culo delle hostess. Quindi non solo sei più bravo, ma sei anche più presentabile, però…

Però mi spiegheresti quella del “si vive di più grazia anche alla qualità della vita; l’aria più controllata, il cibo migliore, le cure più appropriate. (Grazie quindi all’avanzamento del nuovo)

Era un modo di dire in modo pacato e sereno che l’ambientalismo è solo una tragica iattura (una rottura di coglioni?)

Si vive di più, forse, grazie a Marie Curie o a sir Alexander Fleming, e si vive di più in Barbagia o in Umbria, ma ormai i bambini nascono malati, e già dalla nascita devi riempirli di antibiotici e aerosol. I bambini nascono tutti allergici, i pediatri continuano a prescrivere latte artificiale, anziché latte d’asina, perché le multinazionali hanno più potere di un allevatore. La gente – nel tuo tanto odiato mondo di prima – se mordeva un pomodoro non aveva dubbi su ciò che stava mordendo, e se respirava l’aria, non si poneva il problema di quanti anni di vita gli avrebbe tolto il pm10 .

Caro Walter, concludo. Bastasse cambiarsi le mutande, per sentirsi puliti, ci sarebbe un grande risparmio d’acqua. Il fatto è che non basta, e voi cambiate nome, come cambiate mutande.

Siete al pari di berlusconi in quanto a credibilità. Forse potrete anche imbrogliare qualcuno, che in buona fede preferisce ancora sperare, ma a me non la fate.

L’unica cosa nuova che ho appreso oggi, leggendo i giornali, è stata l’invenzione del quadranga, la strana mutanda estiva che sostituirà il tanga. Tutto il resto è noto, la tua faccia, le tue espressioni verbali, le tue posture.

Il nuovo ci sarà davvero, finalmente, quando avrete il coraggio di ritirarvi, e di dichiarare pubblicamente il fallimento.

Rita Pani (APOLIDE)


2.09.2008

 

Sarà dura!

Sarà duro resistere alla tentazione compulsava di andare a votare. Il fatto è che non avevo messo in preventivo, l’invasione mediatica del capellone da Arcore.

La cera e il cerone della facciaccia sua, inizia a palesarsi anche sulle piastrelle dei bagni pubblici, e se poco abbiamo amato le idiozie del passato - meno tasse per tutti e mille mila posti di lavoro - non so quanto si potrà resistere, all’uso improprio di madre morta.

Non ci si può credere, sembriamo essere stati risucchiati da una machina del tempo, che ieri ci sembra domani.

Tutto uguale, come allora, con le agenzie di stampa che devono fare gli straordinari, per aggiornare le dichiarazioni che smentiscono le dichiarazioni di due minuti prima, una sequela di minchiate piroettanti.

Stamani leggevo i giornali, con la mia tazza del caffè in mano… Leggevo di casini, e del modo in cui era stato praticamente cacciato dal popolo delle libertà vigilate. Leggevo la sua dichiarazione di coerenza. “Andremo da soli”. Per un attimo – il tempo di un colpo di tosse – avevo anche pensato: “Però!”

Ora leggo che casini è disponibile. La coerenza, innanzitutto.

Tutto uguale e sarà durissima.

Donne trattate poco meglio di come solo l’uomo sa trattare una puttana, aneddoti e barzellette…

Oliviero ti supplico! FAI QUALCOSA DI SINISTRA.

Rita Pani (APOLIDE compulsiva)


 

Change

Non ho perle di saggezza da dispensare, e a fatica ricerco le parole per dire, alla fine, sempre la stessa cosa… vomito.

È un mondo di paludi di vomito, nelle quali, non si sa come, si riesce a galleggiare.

Ecco, un altro family day! Se ne sentiva davvero il bisogno, e questa volta chissà magari anche fini vi parteciperà, con la sua famiglia nuova nuova, o con la vecchia… E chi lo sa?

E poi tutti gli altri, quello che per amante ha un transessuale, quello che si scopa le ragazzine, il prete pedofilo e quello che non è così folle da dire a tutti che lui no. Lui ama una donna.

Ci vuole, perché è la campagna elettorale che lo impone, la CEI e l’Opus Dei.

Change, dice Obama, e qua si traduce in cambiamento, e tutti dicono che bisogna cambiare. Sono sicura che se non fosse diventato senatore a vita, anche Andreotti ci direbbe che bisogna cambiare, e lo strano sarebbe che c’è ancora qualcuno disposto a crederci.

Cambiamento … “Vuoi vedere che stavolta l’Italia cambia davvero?”

Glielo vorrei dire io, ora alla sinistra dei mille colori… Vuoi vedere che l’Italia cambia davvero?

E cambierà, con fini e berlusconi al potere cambierà. Le guerre ci sono, le razze inferiori da macellare pure, gli operai da sfruttare anche, gli oppositori al regime abbondano… Può tornare il fascismo, e l’Europa non ci salverà.

Beppe Grillo si è dimenato molto nell’ultimo periodo, anche se ancora mi chiedo perché ai una volta si sia degnato di rispondere ad una sola domanda del suo popolo. Non è nel suo stile, mi dicono, però oggi degna il suo popolo dell’ordine cavalleresco del Beppe Grillo:

“Siete tutti Beppe Grillo, andate alle trasmissioni TV e mandate a fare in culo i politici…”

La salvezza del fegato, in questo caso non garantisce la salvezza della vita.

Scusatemi tanto, ma io ancora non ho cambiato idea. Le cose cambieranno solo quando finalmente si avrà il coraggio di invadere le strade e le piazze. Quando si dirà basta, sul serio.

Rita Pani (APOLIDE stanca e nauseata)


2.07.2008

 

Il disegno di Veltroni.

C’è molto nervosismo in giro, me ne sono accorta dal tono delle mail che ho ricevuto stamani. Ho pensato quindi di spiegare, una volta per tutte, cosa penso del progetto politico di Veltroni. È un disegno complesso, che a guardarlo sembra uno scarabocchio, ma è invece un progetto d’alta architettura.

Veltroni ha scientemente deciso di perdere le elezioni, perché sa che è l’unico modo per vincere le prossime. Si presenta – da solo – con un partito appena nato e non rodato, quindi ancora carente nella sua organizzazione, e che non è riuscito a convincere il numero giusto di elettori.

L’attuale legge elettorale, non farà altro che riproporre le stesse trappole, nelle quali sarà inevitabile cadere, e berlusconi ci cadrà.

L’insistenza con la quale pareva battersi per una riforma elettorale, sarà il suo lasciapassare, quando, al massimo tra due anni (ma anche meno) saremo punto e a capo.

Veltroni sa benissimo che berlusconi diventerà nuovamente il collante della società civile, colui che riuscirà a far cambiare idea anche a quelli che come me, questa volta hanno deciso per l’astensione.

Veltroni sa che berlusconi mente sempre, quando promette benessere e danari al popolo, e mente quando promette unità di intenti con l’opposizione. Veltroni sa, che la prossima legislatura, diventerà un mercato all’aperto, dove i senatori si venderanno in saldo o a caro prezzo, a seconda della valenza di un solo miserabile voto.

Veltroni sa, quale sarà la reazione dell’Italia che ancora pensa, quando berlusconi riprenderà a fare l’unica cosa che sa fare, sperperare danaro non suo, e tutelare i propri interessi riscrivendo il codice penale. Questa volta nemmeno attenderà d’essere seduto in Parlamento, ma addirittura il suo studio legale, è già al lavoro per legare le mani alla magistratura e per mettere il bavaglio alla stampa, e – alla faccia delle istituzioni – presenterà le leggi belle e fatte, già in campagna elettorale.

Veltroni ha bisogno di tempo, ed è convinto che qualche altro anni di berlusconismo, possa darglielo.

A mio avviso, però, Veltroni ha scordato solo un particolare: la pericolosità sociale di berlusconi, che messo alle strette e sull’orlo del fallimento, sicuramente non reagirà con la stessa dignità (dobbiamo riconoscergliela) di Prodi, e quel briciolo di democrazia - poca - rimasta, sarà ancora in pericolo.

Rita Pani (APOLIDE)


2.06.2008

 

Brevi note divertite

Ai em uolter… why not? End nau uil tel mor… ies ui chen. Anche al Senato ci andrò loneli.

Il Presidente del Senato della Repubblica italiana, sente il dovere di avvisare gli elettori: “non credere a quello che vi raccontano in campagna elettorale; a volte scherzano”.

L’ex ministro della giustizia della Repubblica italiana, oggi vale quanto una pallina di merda, che gli avversari si lanciano addosso, e cercano di schivare.

Il legaiolo castelli, dichiara il suo punto fondamentale del programma di governo “per il bene del paese”: la Lombardia.

Letta, finalmente sgombra il cielo dalle nubi: “il conflitto di interessi sarà punto fermo del programma del PD.

Per fortuna io ogni tanto leggo di scienza e delle ricerche scientifiche e mi distraggo. Per fortuna che ci sono paesi che ancora investono nella ricerca.

L’altro giorno, per esempio, leggevo della possibilità di estrarre sperma dalla spina dorsale della donna. Utile davvero. Anzi non so come abbiamo potuto far sopravvivere la razza umana fino ad oggi. Abbatte di molto i rischi di malattie a trasmissione sessuale, favorisce le gravidanze programmate. Unico difetto, non si produce tramite masturbazione. (però, almeno la vista resta salva)

C’è da dare merito, finalmente, amche all’università italiana che ha impegnato le risicate risorse per effettuare uno studio sui tacchi a spillo. Il loro utilizzo, facilità l’ammorbidimento dei muscoli pelvici, e quindi l’orgasmo.

Sono molto grata di aver appreso questa notizia, almeno smetterò di chiedermi il perché di certe scarpe che vedo trottare sui selciati di pietra dei centri storici umbri.

Rischieranno pure una frattura alla caviglia, ma… ne vale certamente la pena.

Rita Pani (Apolide triste con le clark)


 

Paolo Farinella - prete

Genova, 4 febbraio 2008. Non ci resta che la Madonna di Lourdes, nella speranza che almeno lei possa fare qualcosa per l’Italia dove Padre Pio protegge il clan Mastella, Santa Rosalia piange il cattolicissimo Cuffaro condannato a cinque anni per complicità in «mafia personalizzata» e Santa Agata di Catania si affida alla mafia per la sua onorata processione. Madonna di Lourdes, confidiamo in te!

In queste ore si sta consumando l’assassinio della democrazia, ma più ancora della decenza e della dignità di una Nazione. Si va a votare, dopo appena due anni dalle elezioni perché deputati e senatori pagati 15 mila euro al mese (oltre al resto) per governare, non hanno saputo trovare il tempo per guadagnarsi lo stipendio. Pagati per governare, hanno spolpato la stessa parvenza della democrazia. Andremo a votare, infatti, con la legge-porcata che ha espropriato il popolo dell’unica ragione che lo rende democratico: il voto. Ancora una volta saranno le mafie dei partiti a redigere le liste dei candidati che il popolo schiavo dovrà votare a piè di lista senza fiatare.

Il dramma e il ridicolo si fondano insieme: Berlusconi che ha voluto la legge-porcata per rendere coscientemente ingovernabile il parlamento e il Paese, ci è riuscito con la complicità dei partiti di ispirazione cristiana che preventivamente hanno fatto i gargarismi con l’acqua benedetta. Ora con la stessa legge-porcata si avranno pseudo-elezioni che costeranno un patrimonio ai cittadini che premieranno chi ha reso ingovernabile l’Italia, dopo avere frodato il popolo con l’esportazione di capitali all’estero, con la frode del fisco, con l’occupazione delle tv private e di Stato, assolvendosi dalla corruzione con le leggi su misura fatte dai suoi avvocati, fatti eleggere al parlamento e quindi stipendiati dallo stesso popolo che dovrebbe essere parte lesa e parte civile. Il popolo masochista invece applaude e gioisce. Il governo Prodi era stato votato per abolire le leggi vergogna, ma la maggioranza era troppo impegnata a litigare per un tozzo di visibilità finendo per lasciare le leggi ad personam insieme alla vergogna.

Tutti sono convinti che l’Unto Cerone tornerà al governo insieme ai suoi famigli, accompagnato da Previti e dagli alleluia della gerarchia ecclesiastica italo-vaticana. Precedono la processione inquisiti, mafiosi e condannati in primo, secondo e terzo grado. Per gli interdetti dai pubblici uffici Previti, Cuffaro, ecc.), si farà una leggina apposita per interdire i giudici dalla loro giurisdizione e cedere la giustizia ai familiari degli inquisiti fino al terzo grado di parentela. Si manda a casa Prodi per fare posto al senatore (prossimo) Cuffaro, uomo integerrimo e di specchiata virtù, certificata dall’autorità infallibile del vice papa, al secolo Casini Pierferdinando in Caltagirone, cristiano spocchioso di chiara moralità coniugale insieme al suo compagnuccio di merende, tal Gianfranco Fini: costoro, insieme al loro padrone e capo, cattolici dichiarati, urbi et orbi, amano tanto la famiglia da averne anche due sul modello poligamico arabo. Il parroco di Montecitorio, Mons. Fisichella, annuisce grato e congratulato. Costoro che hanno votato cristianamente in silenzio tutte le leggi immorali del governo Berlusconi, di cui, fino a ieri, dicevano peste e corna, oggi strisciano ai suoi piedi proni al bacio della sacra pantofola con la benedizione del santo padre e figli devoti, sotto la direzione del cerimoniere devoto Giuliano Ferrara.

Il 19 giugno 2007, quindi in epoca non sospetta, in una mia precedente lettera al Governo e alla maggioranza, ora decapitati in Senato per mano del Bruto-Mastella, cattolico inossidabile armato dalla furia vendicativa del ruinismo ecclesiastico, avevo scritto, facile profeta:

"...noi popolo delle primarie e del referendum sulla Costituzione abbiamo contribuito… ad impedire la deriva dell’Italia verso il qualunquismo populista del berlusconismo che ha fatto scempio della legalità e della dignità delle Istituzioni repubblicane… siamo esterrefatti ed increduli perché la maggioranza è immobilizzata dagli interessi contrastanti incrociati, senza capacità di sintesi e di prospettiva. Pensavamo che il governo risolvesse le leggi vergogna e il conflitto d’interessi della precedente legislatura. Vediamo invece che il conflitto e la vergogna aumentano perché ogni singola scheggia di partito cura i propri interessi senza una visione globale dei bisogni della Nazione e dei più poveri. Assistiamo impotenti giorno dopo giorno al suicidio lento del governo che galleggia vittima del veto incrociato di ogni segmento di partito, affondando nel buio della indegnità anche il Paese…"

La maggioranza di centro-sinistra gestisce il potere in modo arrogante: si parla dei privilegi dei deputati e si girano dall’altra parte; si parla di costo della politica e ci accusano di qualunquismo; decidono la Tav di Val di Susa o la base di Vicenza non solo contro i cittadini locali, ma anche contro loro stessi perché i singoli ministri votano «sì» e subito corrono in piazza a gridare «no»… ridicoli e non credibili. Noi siamo allibiti per l’incapacità di questa maggioranza di trovare una convergenza su alcuni punti essenziali del programma elettorale senza doversi smentire l’uno contro l’altro un giorno sì e l’altro ancora. Guardiamo impotenti allo spettacolo inverecondo: stanno facendo l’impossibile e anche miracoli per riconsegnare l’Italia di nuovo a Berlusconi, dalle cui grinfie (e a che prezzo!) siamo riusciti a sfuggire. Berlusconi dopo le elezioni politiche era «finito», ma la maggioranza e la goffaggine del governo lo hanno risuscitato e rinvigorito, cedendogli «già» senza colpo ferire la piazza e l’iniziativa.

Alle prossime elezioni, egli vincerà a furore di popolo perché il clima che si respira in Italia oggi è lo stesso del 1922 che vide Mussolini impadronirsi dell’Italia. Un errore e una tragedia durate 20 anni di dittatura, una guerra mondiale e un’emigrazione spaventosa. Governo e maggioranza sono colpevoli perché stanno disprezzando il nostro voto e la delega che gli abbiamo dato, creando le condizioni per uno Stato dinastico che è già dietro l’angolo. Noi disprezziamo e abbandoniamo al loro destino questi politicanti ottusi e senza dignità. Li diserediamo dalla nostra coscienza di popolo e gli chiediamo conto del loro sperpero ideale, istituzionale ed economico. Non vi votiamo per amore, vi tolleriamo per necessità».

Era il mese di giugno del 2007! Il mattino, come sempre, si vede dal buon giorno! Magra consolazione potere dire oggi: «avevo ragione»! Tristezza e desolazione pervadono l’anima e la volontà di non andare a votare perché sarebbe una finta e un insulto all’intelligenza e alla dignità di me persona che non posso decidere nulla se non firmare ciò che inquisiti, condannati e delinquenti decideranno nel segreto (ma non tanto) dei loro luridi interessi.

Mi addolora che in questo attentato alla democrazia si possa scorgere la longa manus della gerarchia ecclesiastica cattolica perché il colpo di grazia al governo Prodi, da sempre inviso oltre Tevere, forse perché da quelle parti non si tollerano i «cristiani adulti», è avvenuta in una sincronia di fatti e interventi che dirli casuali significa bestemmiare il Nome santo di Dio. Sull’autobus a Genova ho ascoltato questa affermazione: «Quando mamma-Cei chiama, picciotto-Mastella risponde». L’interlocutore proseguiì: «Con l’indulgenza plenaria all’uomo dell’indulto». Non a caso, la credibilità della struttura ecclesiastica è crollata di 10 punti percentuali.

Ora le destre e le armate di Ruini, il grande regista dell’asse «atei-devoti e devoti-atei» possono avanzare a tenaglia e, travolta la suicida maggioranza del governo Prodi, installarsi nelle casseforti del potere e spartirsi con immorale cupidigia le spoglie di ciò resta del malaffare, del conflitto d’interessi, dell’economia, della cassa e della dignità di un popolo dissanguato.

Onore a Veltroni che con la proposta di dialogare a tutti i costi con Berlusconi gli ha gettato in soccorso il suo salvagente, risuscitandolo dalle secche in cui moriva. Ora che lo statista senza statura ritorna alla mangiatoia, può allegramente sperperare i risparmi e il risanamento economico che l’incauto Prodi ha operato.

Onore a Diliberto, a Giordano, a Pecoraro, a Di Pietro e compagnucci tisicucci che con maestria hanno saputo segare il ramo su cui erano seduti, regalando il Paese per la seconda volta a Berlusconi e intanto continuano a sorridere e a giocare a scarica barile. Avevano una missione storica: impedire per sempre la deriva del berlusconismo, hanno invece lavorato gratis per il suo ritorno. Viene il dubbio che li abbia comprati al mercato dietro casa. Noi chiediamo che non siano ripresentati tutti i capi, vice capi e portaborse della defunta maggioranza. Lo esige la Decenza. Lo pretende l’Etica.

Onore alla Cei, a Ruini, a Bertone, a Betori e a Bagnasco che ora benedicono, senza dirlo espressamente, le falangi fasciste, casiniane, finiane, storaciniane, mastelliane e berlusconiane, dimenticandosi – ahimé! – che tutti questi lanzichenecchi hanno fatto scempio della morale cattolica e della dottrina sociale alla quale pure dicono di doversi ispirare, avendo fatto solo i loro interessi e quelli del padrone, infischiandosene di quelli del Paese, delle famiglie, dei poveri, degli immigrati e di quanti non hanno nemmeno lacrime per piangere come Rachele i propri figli che muoiono di fame e di abbandono.

Onore a tutti i cristiani, figli devoti del papa che in nome dei sacri valori della famiglia e del «sano laicismo» voteranno per cattolici divorziati, concubini, conviventi, mafiosi, condannati, ladri, atei e devoti capaci di vendere Cristo, l’etica e l’onore per meno di trenta denari. Quando si tratta di battere e riscuotere cassa, ciò che conta e la forza del potere , mai la coerenza del cuore e la dignità della coscienza che sono appannaggio degli spiriti deboli.

Non ci resta che sperare in un miracolo! Madonna di Lourdes, pensaci tu, per piacere! Anche in articulo mortis!

Paolo Farinella, prete - Genova


2.05.2008

 

Campagna (compagna)

Campagna.

L’altro giorno, un carissimo compagno, mi rassicurava sul fatto che in questa nuova campagna elettorale, nessuno avrebbe più potuto usare la balla del “milione di posti di lavoro.”

Questa verità non mi ha tranquillizzato, e infatti gli ho detto che sarebbe stato peggio: in questa campagna elettorale, prometteranno più feti rianimati per tutti.

Stamane, quando ho letto la dichiarazione di Livia Turco, secondo cui va bene rianimare aborti di 22 settimane, ricordandola intenta a tacciare la proposta dei santi medici come assurdamente brutale, ho compreso che non mi ero sbagliata di molto.

Ho il legittimo sospetto che in questa nuova ondata di chiacchiere e commedie, nell’immaginario collettivo si farà strada l’idea che i comunisti non mangiano più i bambini, ma li strappano dalle pance delle madri, solo per diletto, per farci esperimenti o posacenere.

Che importa se questo lo facevano già i nazi-fascisti?

Tanto tra qualche anno neppure loro saranno mai esistiti, come del resto la Resistenza, Gramsci, Togliatti e Berlinguer.

La patetica farsa è cominciata, gli autori scrivono testi, e i pagliacci recitano i copioni. Primo fra tutti, quel cazzo buffo di berlusconi (volgare? Lo so) a cui è stato affidato il ruolo di “buono” così buono che promette persino ministeri all’opposizione. Ai suoi lacchè la parte dei cattivi che fingono di ribellarsi, come se davvero potessero pensare autonomamente.

Il toto alleanze è aperto, e si aspetta di conoscere gli orientamenti di mastella; sembra che qualcuno abbia dei dubbi.

In effetti si sta creando il grande centro, ma considerato che non è poi così grande, si uniranno nel centrino.

In tutta Italia si rendono vacanti comode poltrone usate pochissimo, nei comuni, nelle regioni e province. Gente che aspira ad una promozione, o a salvarsi il culo dalla galera.

Sulla mia casella e-mail, rispuntano nomi spariti da tempo, persino di coloro ai quali più di una volta mi sono rivolta, e non certo per ottenere favori personali, ma solo per chiedere conto del voto che avevo già dato…

Quindi, compagno senatore, smetti subito o questa volta le tue mail le spiattello sul web.

Che tristezza dover ricominciare.

Rita Pani (APOLIDE)


2.04.2008

 

L'unico paese in Europa

Allora, pare che andrete alle urne prestissimo. È una bella fortuna e finalmente il voto coscienzioso, salverà l’Italia e gli italiani. Perché queste saranno finalmente elezioni diverse, una porcata certo –per via del nome della legge e del suo creatore – ma che sapranno stabilire il vero senso di bipolarismo. Stati d’alternanza tra depressione ed euforia.

Marini non era ancora arrivato al colle, che già finiva il piccolo residuato comunista e si rinforzava l’arcobaleno federato, il PD si presenterà solo, forte dell’uomo nuovo, e la destra non solo si ricompatta, ma si rinforza pure con l’aggregazione di uomini di spessore come giovanardi – che sono certa deve avere un perché – e un alleato d’eccezione come mastella.

I candidati a premier poi sono una poesia. Per gli arcobaleni un giovane politico ancora sconosciuto: Fausto Bertinotti.

Il partito democratico candiderà il sindaco di Roma, uolter obama veltroni, esperto di figurine Panini, e mai stato comunista.

Il popolo della libertà vigilata, riconferma il capo cosca, con la benedizione di fini, affetto da amnesia.

Mi è piaciuta molto una frase che il candidato democratico ha detto all’uscita dal suo incontro con Marini: “Siamo l’unico stato europeo a trovarsi in questa condizione…”

È sacrosanto.

Ma siamo anche l’unico paese europeo nel quale la malavita sta seduta in parlamento.

L’unico paese europeo in cui un politico inquisito viene accolto al consiglio regionale con baci abbracci e fiori.

L’unico paese europeo sommerso dall’immondizia.

L’unico paese europeo che può candidare figuri come berlusconi.

L’unico paese europeo dove i lavoratori non guadagnano abbastanza per vivere.

L’unico paese europeo ad avere il primato di morti di lavoro.

L’unico paese europeo in cui se vuoi avere successo scrivendo libri, devi aver avuto almeno un arresto ai domiciliari, o aver massacrato qualcuno.

Sì, sandra subito, dopo aver visitato il paese di Padre Pio, ha indetto una conferenza stampa per parlare della terribile esperienza degli arresti domiciliari, che racconterà scrivendo un libro.

Il mio secondo romanzo uscirà a breve, ed è meglio che mi sbrighi a delinquere. Pensavo di iniziare con una cosa semplice, come un falso in bilancio, ma mi dicono che non è più reato.

Non mi vengono altri motivi di unicità italica, ma sono sicura che sforzandosi, l’Italia emergerebbe ancora in Europa.

Rita Pani (APOLIDE in cerca di asilo politico ovunque tranne che qua)


2.03.2008

 

La mamma d'Italia

E' morta rosa bossi berlusconi. Diceva: 'Sono una madre semplice'. (Titolo di Repubblica)

Secondo me era una madre aggravata, ma è solo una mia opinione. Temo sia stata l’unica donna, ad aver partorito, almeno due volte, dal culo.

A vedere sky TG24 (ma non oso nemmeno pensare a cosa possa aver fatto il tg4) sembrava che la signora avesse scelto “di andare in paradiso” – in casa berlusconi non s’usa morire, che è da plebei – per dare una mano alla campagna elettorale del figlio degenere.

15 minuti di ordinaria follia, con l’inviato specialissimo, e scheda riepilogativa della miriade di minchiate che generalmente solo le mamme sanno dire, quando si riferiscono ai propri figli degeneri.

La conclusione dell’inviato, è stata che oggi s’era spenta la “mamma d’Italia”. Vedete che ha un senso essere APOLIDI?

Tutto bene, se non fosse che lo stesso telegiornale, immediatamente dopo questa tragicomica marchetta, ha dato la notizia della morte di Ernesto Illy, liquidando il mero necrologio in poco più di un minuto, senza nemmeno raccontarci cosa ne pensasse del figlio, e quanti invitati ci fossero al suo ultimo compleanno. Nemmeno ci hanno detto se il povero Illy, viaggerà nella stessa limousine, che trasferirà la mamma di tutti voi italiani, in paradiso.

Volendo stare in tema di minchiate domenicali, senza parlare di gol, potremo dedicarci un momento alla geniale richiesta di alcuni medici romani, secondo cui potrebbe essere utile, rianimare i feti abortiti. Sentendo la notizia per televisione, il più stolto degli spettatori, avrebbe potuto pensare che oggi, se si anticipa il parto per una madre in pericolo di vita, il bambino venga prima sgozzato e poi usato per una partita di basket ostretici/portantini. Sembrerebbe che, la legge 194, preveda che una donna al sesto mese di gravidanza, possa tranquillamente andare ad abortire…

Il sospetto è che l’ennesimo documento dei medici obiettori, servisse a dare uno spunto alla grassakoalition della stranissima alleanza papa-ferrara.

Ma siamo in Italia, l’unico paese in cui l’incredibile è routine. Così routine, che pare che dopo il fallimento di Franco Marini, l’incarico di creare un nuovo governo, verrà affidato a Ruini.

Rita Pani (APOLIDE)


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