2.22.2008

 

Cercando la falce e il martello.


Il 20 ottobre scorso, a Roma, arrivai in piazza Esedra, e la vista fu investita da tanto, tantissimo rosso. Restai stupita quando compresi che la strana voglia di sinistra, allora, non era solo mia. Quando mi persi in mezzo al corteo, faticando appesa al braccio di Maurizio, che forse non è tecnicamente un compagno, ma è molto più compagno di molti compagni, mi resi conto che eravamo tanti, davvero tanti.

Rivendicavamo la nostra identità, ma soprattutto rivendicavamo la nostra dignità.

A lungo durante le manifestazioni, ci siamo ritrovati a cantare Bella Ciao, come a voler ricordare a noi stessi che c’era bisogno di r-esistere ancora. Ci trovammo persino a cantare L’Internazionale, ed erano anni che non accadeva più.

Era ottobre e siamo a febbraio, qualche mese e non una vita. Qualcuno vorrebbe farci scordare la falce e martello, qualche altro ha ceduto alla tentazione dei numeri e spera d’averla riposta, momentaneamente, in soffitta.

C’è chi si è cambiato d’abito e ha indossato la giacchetta della domenica, per fare bella figura. Io ho deciso che sto troppo bene nei miei abiti comodi, e che non rinuncerò mai alla mia falce e al mio martello, e così, dopo lunga ricerca, finalmente l’ho trovata.

Ho deciso di aderire al Partito Comunista dei Lavoratori, di tesserarmi, e di tornare alla politica attiva, e di dare quel poco che potrò, per non dovermi MAI sentire complice della disfatta.

Rita Pani (APOLIDE COMUNISTA)

… Leggo che anche il popolo della libertà vigilata, aderisce alla campagna: non candidare i pregiudicati…

Sono esclusi dal pregiudizio i perseguitati politici: berlusconi, dell’utri, riina, provenzano, il fantasma del mostro di Firenze.

Il popolo della libertà vigilata, in aperto contrasto col PD è a caccia di candidature autorevoli, Katia Noventa e Aida Jespica.


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