7.31.2008

 

Associazione Occhi per Comunicare

... Spendete un poco del vostro tempo per leggere.
Un abbraccio affettuoso a Claudia.
R.
http://www.myspace.com/tittipillo
Progetto della nuova associazione di volontariato Occhi per Comunicare costituita in Roma da un gruppetto di genitori più matti dei propri figli e con la speranza che qualcosa di buono è ancora possibile fare ... leggetelo e se lo trovate interessante o volete segnalare modifiche integrazioni ... o quanto vi passa per la testa ... noi siamo qui. Poi non dimenticate che cerchiamo fondi e volontari ....Cari amici, chi scrive è un gruppo di genitori di Roma con figli affetti dalla Sindrome di Angelman, la sindrome in questione è rara ed in quanto tale è difficile diagnosticarla, soprattutto in età neonatale o in primissima infanzia. I nostri scopi:Divulgazione della sindrome a pediatri, farmacisti e specialisti quali neurologi o neuropsichiatri infantili;Sensibilizzare l'opinione pubblica e le più importanti società circa un progetto di creazione di spazio multifunzionale con prevalenza ludico-ricreativa impostato in comunicazione aumentativa alternativa;La Sindrome di AngelmanLa sindrome prende il nome dal pediatra inglese Harry Angelman.Egli racconta che circa trent'anni fa tre suoi piccoli pazienti presentavano caratteristiche particolari che lo incuriosirono. Il loro quadro clinico era sostanzialmente simile ed ebbe così il forte presentimento che fossero affetti dalla stessa patologia, sconosciuta perché mai descritta in precedenza. I bambini presentavano ritardo psico-intellettivo, crisi convulsive, atassia con movimenti a scatto, assenza di linguaggio e una postura simile, che ricordava quello di una bambolina sorridente. In seguito, visitando il museo di Castelvecchio a Verona, il medico si trovò di fronte una tela dell'artista Giovanni Francesco Caroto (pittore del Cinquecento), che raffigurava un giovane sorridente con in mano il disegno di una bambola (o di un burattino). Quel sorridente Ritratto di fanciullo con disegno gli riportò alla mente quei tre ragazzi, che a loro volta ridevano moltissimo, oltre ad avere movimenti a scatti degli arti e del tronco. Si decise dunque a descriverli nella letteratura medica con il saggio Puppet Children (letteralmente "ragazzi burattino"). Solo dopo molti anni di ricerche si scoprì che nel mondo esistevano parecchi di questi pazienti, affetti da quella che venne da allora chiamata sindrome di Angelman. I sintomi della Sindrome di AngelmanLe caratteristiche principali della sindrome di Angelman sono un grave ritardo psiocomotorio, l'assenza di linguaggio o utilizzo di poche parole, problemi di equilibrio e movimenti scoordinati (atassia) con tremore agli arti. Un'altra caratteristica è la tendenza a ridere in modo eccessivo e senza motivo, ipereccitabilità, iperattività, scarsa attenzione. Queste caratteristiche accomunano tutte le persone affette dalla sindrome. Altri tratti frequenti (presenti in più dell' 80% dei pazienti) sono la microcefalia (testa piccola rispetto al resto del corpo) che si rende evidente dopo i 2 anni di vita, indole affettuosa, presenza di capelli chiari e occhi azzurri (presenti nel 60% dei casi) e infine la presenza di crisi convulsive che insorgono entro i 3 anni. Frequenti sono anche i disturbi del sonno. I bambini tendono a nascere più piccoli del normale, hanno frequentemente problemi di alimentazione, con difficoltà di suzione o rigurgito, e alcuni di essi soffrono più facilmente di infezioni delle vie aeree (tonsilliti, faringiti, bronchiti etc..). La scoliosi può essere un problema negli adulti. Le cause genetiche della Sindrome di AngelmanPer comprendere le cause genetiche della sindrome di Angelman bisogna ricordare che ognuno di noi possiede 46 coppie di cromosomi; di ogni coppia di cromosomi, uno proviene dalla madre e uno dal padre. La sindrome di angelman è causata dall'assenza di una porzione del cromosoma 15 (porzione contrassegnata come 15q11-q13). La malattia si osserva solo nelle persone in cui la mancanza riguarda il cromosoma 15 di origine materna. A causa di un complesso meccanismo biologico chiamato imprinting, i geni contenuti in questa porzione del cromosoma 15 sono funzionanti solo nel cromosoma materno, e sono "spenti "in quello paterno. Curiosamente, la perdita della stessa porzione del cromosoma 15, ma proveniente dal padre invece che dalla madre, causa la Sindrome di Prader-Willi, una malattia completamente diversa dalla S. di Angelman. Le cause genetiche della S. di Angelman sono sostanzialmente: - Delezione (mancanza) della regione 15q11-q13. E¿ la causa più frequente della malattia (50-75% dei casi). Il cromosoma che presenta la delezione, nella S. di Angelmann è sempre quello di origine materna. - Disomia uniparentale (circa 2-4% dei casi). Per dei complessi motivi biologici è possibile che entrambi i cromosomi 15 siano di origine paterna. Questo fenomeno si chiama disomia uniparentale. Disomia indica che il numero di cromosomi 15 è normale (=2) ma che entrambe le copie provengono da un solo genitore. In questo caso i pazienti hanno un numero normale di cromosomi e una quantità normale di geni, ma è come se mancassero dei geni presenti nella regione 15q11-q13, quelli che sono attivi solo sul cromosoma 15 di origine materna - Mutazioni del centro di imprinting. Questo terzo gruppo di pazienti sono molto rari. In questi casi l'alterazione è localizzata nella stessa regione del cromosoma 15 ma è più sottile e coinvolge esclusivamente un piccolo frammento, chiamato centro dell'imprinting, che regola l'espressione dei geni circostanti. Quando il centro dell'imprinting è mutato , i geni che dovrebbero essere espressi dal cromosoma materno non lo sono più, con un effetto finale analogo a quello della delezione o della disomia uniparentale. - Mutazioni del gene UBE3A. Recentemente è stato individuato un gene chiamato UBE3A che presenta mutazioni in alcune persone affette in cui siano state escluse la presenza di delezione cromosomica e la disomia uniparentale paterna. Diagnosi della Sindrome di AngelmanLa diagnosi si basa essenzialmente sulle caratteristiche cliniche, sono poi disponibili test genetici in grado di individuare il tipo di alterazione genetica responsabile della malattia, descritti sopra. Parliamo di test di laboratorio molto sofisticati (cariotipo ad alta risoluzione, ibridazione in situ con sonda fluorescente, studio della disopia uniparentale, test di metilazione ecc.) che consentono di confermare la diagnosi, dimostrando il difetto di base della malattia. Esiste tuttavia un'alta percentuale di pazienti in cui le tecniche attuali non sono in grado di riscontrare alcuna anomalia e la diagnosi può essere posta e confermata soltanto su base clinica. Terapia per la Sindrome di Angelman Non esiste attualmente un trattamento in grado di guarire le persone affette dalla S. di Angelman. Gli sforzi terapeutici più rilevanti sono rivolti alla riabilitazione psicomotoria, alla ricerca e alla stimolazione di una modalità di comunicazione alternativa al linguaggio verbale (è noto che i bambini affetti hanno capacità e necessità di comunicazione ben superiori alla loro possibilità di esprimersi con le parole) e alla terapia delle crisi epilettiche. La fisioterapia è importante per la mobilità articolare e per prevenire l'artrosi articolare. La terapia occupazionale, infine, l'idroterapia e la musicoterapia sono di grande aiuto nella gestione di questa patologia. Rischio di ricorrenza familiare della Sindrome di AngelmanIl rischio di ricorrenza varia a seconda del meccanismo responsabile della malattia. Per questo, i genitori di bambini malati che desiderano sapere qual è il rischio di avere un altro figlio affetto dalla Sindrome devono rivolgersi ad un consulente genetico.Progetto "Occhi per Comunicare" per la realizzazione di uno spazio multidisciplinare per l'accoglienza di ragazzi disabili con patologie simili per modalità espressive e comunicative alla Sindrome di Angelman.Il progetto nasce dalla presa di coscienza di un gruppo di genitori di Roma con figli affetti dalla Sindrome di Angelman della saturazione che coinvolge gli spazi per disabili esistenti a Roma. In particolare ci si ritrova in situazioni in cui alcuni ragazzi devono aspettare mesi se non anni per accedere alle strutture in cui si svolgono le attività di terapia specialistica per la loro sindrome. Alcuni di questi ragazzi, poi, dopo l'orario scolastico, sempre più corto, si ritrovano a casa a completo carico del genitore il quale se lavora deve pagare a proprie spese un servizio di assistenza o se non lavora deve consumarsi dietro il proprio figlio. Esistono molte strutture a Roma ma per ovvi problemi di fondi assegnati i loro posti disponibili sono spesso insufficienti a coprire il fabbisogno dei ragazzi disabili che sempre di più si affollano nelle liste di attesa. Lo strumento dell'assistenza domiciliare o ancor meglio dell'assistenza domiciliare indiretta non è di facile ottenimento presso ogni municipio. Insomma gli ostacoli non sono solo di carattere medico, questi ragazzi, e per loro i genitori, si trovano a dover passare interi periodi sballottati da una casa all'altra nella speranza che qualche parente possa badare a loro nell'orario di lavoro del genitore. Il nostro proposito non è quello di creare un'altra struttura di terapia ne una casa famiglia od una palestra. Il nostro scopo è quello di creare un luogo in cui i ragazzi possano trascorrere il loro tempo seguiti da personale specializzato ed aspettare che l'ambito posto presso la struttura già rodata e perfettamente funzionante si liberi.La nostra idea è quella di creare un sito, con ampi spazi aperti, in cui attività ludico-ricreative si fondino in attività di comunicazione intesa come comunicazione aumentativa alternativa (CAA). Insomma uno spazio dove terapisti formati possano fornire le basi per la futura integrazione nella struttura di destinazione e dove personale specializzato possa fornire supporto ai genitori che vuoi per limiti reddituali o limiti istituzionali non possono seguire "full-time" il proprio figlio. Nel nostro immaginario di genitori stanchi pensiamo ad un posto dove sia possibile svolgere attività sportiva (legata allo sviluppo ed al mantenimento della fascia motoria del ragazzo disabile), dove sia possibile svolgere laboratori, dove sia possibile, insomma, trascorrere il tempo divertendosi ed imparando e dove i genitori possano pensare "mio figlio ce la può fare". I nostri figli, diciamocelo chiaramente, non ce la faranno mai da soli, avranno sempre bisogno di noi, delle nostre carezze, delle nostre spalle e soprattutto della nostra energia sempre viva. Descrizione dei luoghiLo spazio ideale per la realizzazione del nostro progetto si può configurare in un terreno, agricolo o edificabile, nel quale far sorgere un manufatto ideato appositamente per le esigenze dei ragazzi e lo spazio esterno impostato ad hoc per i laboratori. In alternativa al terreno si presterebbe allo scopo un istituto scolastico tipo scuola elementare o scuola dell'infanzia magari in disuso dotato di spazio aperto. L'istituto scolastico è già predisposto, per sua natura, ad accogliere ragazzi, e con minimi interventi si ottiene l'abbattimento delle barriere architettoniche. Tipicamente le scuole di questo tipo hanno già aule, bagni, mense, palestre e locali direzionali. Inoltre alcune hanno anche uno spazio esterno destinato a giardino che potrebbe essere adattato con poca spesa agli scopi dei laboratori. In questo modo i costi di primo impianto sono limitati alla manutenzione ordinaria del manufatto, vedi pittura e piccoli interventi edili di adeguamento. Inoltre, adeguare un istituto alle norme igienico sanitarie e di sicurezza antincendio è più facile che non in altri ambienti che andrebbero adattati allo scopo. Personale necessario allo scopoDa quella che è la nostra esperienza e confrontandoci con operatori di esperienza nel campo dell'assistenza a persone con disabilità motoria e mentale il personale minimo che occorre reperire e soprattutto mantenere è:o Neuropsichiatra infantile di riferimento;o logopediste della CAA;o psicomotriciste;o operatrici specializzate in attività laboratoriali;o insegnanti per attività motoria;o assistenti per l'igiene;o Assistenti alle attività in numero di uno per ragazzo gestito;o Segretarie;o Responsabile della manutenzione;o Direttore amministratore;o Personale MensaOltre a personale esterno non dipendente diretto della struttura:o Società di trasporto per ragazzi disabili;o Commercialista;o Società di pulizie;Posizione geografica.Dopo attenta analisi e valutazione sui luoghi possibili abbiamo ritenuto che la posizione geografica per la nascita del nostro luogo è preferibile sia a Roma Est in prossimità dell'inizio dell'autostrada Roma-L'Aquila entro il Raccordo Anulare. Questa valutazione tiene conto anche del fatto che tutti i ragazzi Angelman con i quali siamo in contatto risiedono in prossimità di tale direttrice inoltre grazie alla presenza di direttrici importanti quali l'autostrada ed il raccordo anulare le famiglie che volessero raggiungere il centro da altre zone di Roma o addirittura dalla regione avrebbero maggiore facilità di accesso. Interventi necessari.Al fine di rendere agibile un qualsiasi manufatto è necessario procedere ai seguenti passi fondamentali:o Trovare istituto che si adatti alle esigenze o terreno edificabile;o Studio di fattibilità;o Piano economico;In caso di terreno edificabile:o procedere al progetto ed alla relativa richiesta di concessione edilizia;o Scelta dell'impresa;o Realizzazione dell'opera;o Iter burocratico per l'ottenimento dell'agibilità;In caso di edificio esistenteo Progetto esecutivo degli interventi di adeguamento;o Adeguamento alle Norme di Prevenzione incendi;o Richiesta NOTS (Nulla Osta Tecnico Sanitario);o Interventi di adeguamento:o Eliminazione Barriere architettoniche;o Adeguamento Ascensore alle norme recenti;o Adeguamento cucina;o Adeguamento dei seguenti impianti:o Impianto elettrico;o Impianto idraulico;o Impianto di rivelazione fumi;o Impianto idrico antincendio;o Infissi ed adeguamenti 626;o Opere di pittura e finitura;In entrambi i casi:o Allestimento arredo;o Acquisto Computers;o Software di gestione;o Materiale didattico;o Materiale ludico;o Materiale sportivo;o Arredo refettorio;Conclusioni.Quanto sopra esposto è, ovviamente, un sogno, per arrivare al quale pensiamo di passare attraverso il raggiungimento di piccoli traguardi che comunque ci gratificherebbero molto e darebbero un senso ai nostri sforzi. Questo per dire che è possibile creare una struttura che cresca per gradi, a partire ad esempio dal terreno con un tendone ed un prefabbricato per il ricovero dei giochi, nel frattempo l'idea progettuale avrebbe il tempo di realizzarsi sia in termini architettonici che funzionali e soprattutto burocratici. Insomma, lo scopo è far divertire i nostri figli ed i loro amici "strampalati" e questo a nostro avviso sarebbe bello accadesse presto.

 

Riassunto

Questo governo è una fucina di minchiate cosmiche; lavorano così tanto, che tanto producono. Per questo a volte sento l’esigenza di fare una specie di sunto. Sono contro gli sprechi e non tollero che le minchiate cosmiche si disperdano nell’ambiente.
Iniziamo da Civitavecchia, dove si è inaugurata la centrale a carbone pulito. Questa precede il nucleare ecologico. “Ed eccola, finalmente, dopo solo qualche vita umana …” qualche giornale grida allo scandalo, come se non ce lo potessimo aspettare, da colui che tolse la scorta a Marco Biagi, considerato dall’anche allora ministro scajola “un rompi coglioni”.
Sta nascendo un nuovo ministero, che va a sostituire quello del welfare: il ministero del “non ne sapevo nulla”. Il ministro sacconi è già stato ribattezzato, ministro “Non sono stato io.” Il ministero non sa nulla dei precari, della norma anti immigrati, dei licenziamenti Alitalia.
Oh! Il caso Alitalia è davvero eccitante. La falsa cordata da propaganda elettorale, bocciò il piano Air France che prevedeva 2.500 esuberi, ed ora il Piano Fenice, già dotato di slogan promozionale, ne prevede 7.000 escludendo che i sindacati possano rompere i coglioni. Ho letto qualche nome dei presunti salvatori della patria: ligresti, benetton , colaninno ( e su questo nome credo che non ci sia bisogno di link.
E Roma? Quanto sei bella Roma con alemanno. Via gli zingari, avanti i soldati, niente soldi per gli eventi culturali, niente soldi per musei e monumenti, però la sorella del sindaco, questa sera darà una grande cena per festeggiare il suo compleanno, all’Altare della Patria. Piccoli faraoni crescono.
Tutto questo, in fondo mi mette allegria. Come il cronista di Sky TG 24 che oggi, in diretta da Viale Mazzini, spiegava agli ascoltatori, perché i burattini del padrone, facessero mancare il numero legale al consiglio d’amministrazione che deve provvedere alla sostituzione di saccà. Diceva: “a seguito delle note intercettazioni telefoniche su raccomandazioni e favori ad attrici …”
E allora mi sento in obbligo di ricordare, a quel cronista in primis, che in seguito a quelle intercettazioni, il padrone è indagato dalle procure prima di Napoli e poi di Roma, per corruzione. Le attrici (?) rappresentavano la merce di scambio per comprare i senatori dell’allora governo Prodi. L’intento era quello di far cadere il governo.
Rita Pani (APOLIDE)

7.30.2008

 

Voleva i documenti?

"Respingo con indignazione le accuse del commissario europeo che ha parlato di raid violenti della polizia. E' una falsità clamorosa. La polizia non ha mai fatto simili azioni". Secca replica del ministro dell'Interno roberto maroni alle accuse contenute nel rapporto del commissario europeo per i diritti umani Thomas Hammarberg. "Se ci riesce - ha aggiunto maroni - il commissario presenti casi concreti e documentati".

Rita Pani (APOLIDE)


 

Genti


Dalla radio arrivano le notizie del giorno, sparate senza enfasi alcuna, sciorinate quasi come un rosario, dalla voce stridula di una donna: sette i clandestini morti in mare, davanti a Lampedusa, nella notte. La capitaneria di porto di Palermo riferisce che il recupero dei corpi, spetterebbe a Malta.
Spetterebbe?
Siamo tutti intenti a far altro, ma una signora dall’aria annoiata si rivolge all’amica che tiene sotto braccio: ma chi glielo farà fare di mettersi in viaggio e morire così? L’amica è una che deve saperne di fatti della vita, e risponde decisa: “Ah … boh!”
Sono circa 200 ogni mese, i migranti che muoiono durante le traversate. La cifra è stimata sui naufragi conosciuti. Molte volte le barche vengono inghiottite dalle acque, senza che nessuno si accorga. Il male peggiore di questa società risiede in quel “ah … boh!” che dice anche ciò che non vogliamo ammettere. La morte non ci tocca, non ci impressiona se non confezionata ad arte da chi ha il compito di divulgare l’informazione. Una ragazza uccisa in vacanza spinge a commozione, provoca indignazione, spinge a interrogarsi sulla morale, sulla civiltà. La gente accende fiaccole e prega. 7 morti in mare, 153 morti in mare, o i 187 di Giugno danno risposta ad un’unica domanda: perché? Ah … boh!
Viviamo in un’epoca incapace. Abbiamo (avremmo) l’occasione per essere davvero informati, abbiamo (avremmo) accesso a qualunque tipo di informazione, libera o di regime, possiamo porre domande ed ottenere risposte. Mandiamo sonde su Marte, curiamo il cancro, sostituiamo pezzi di corpo con altri usati ma ancora funzionanti, eppure non ci tange lo sterminio continuo della povertà, delle guerre e delle conseguenti carestie. Affamiamo i popoli in nome del progresso, ne sterminiamo altri per garantirci il passaggio dei gasdotti o l’approvvigionamento petrolifero, e ci chiediamo ancora “chi glielo faccia fare”.
Stiamo facendo peggio degli schiavisti americani. Loro partivano con le loro navi e andavano a caccia di negri in Africa, oggi sono gli schiavi a pagare profumatamente per essere condotti in un paese che gli renderà schiavi, o gli riporterà indietro a seconda dell’utilizzo che l’uomo bianco vorrà farne. Un popolo che nemmeno dopo averli sfruttati, sarà incline a riconoscergli qualche diritto.
È con questi pensieri in testa che entro in erboristeria. Dietro il banco una tipa che mi fa sentire magra e bella. Chiedo un etto di hennè, e lei mi fa scegliere tra uno “normale” e uno equosolidale. Parla e parla, come chi vuole insegnare al padre a fare figli e quando ha finito, scelgo: equosolidale.
5 euro. Pago e aspetto lo scontrino, ma invece mi viene detto “arrivederci”. Allora allungo una mano, e scelgo un pacchetto di caramelle alla liquirizia, le prendo e le infilo in borsa, poi dico: “Arrivederci”.
È un fulmine la cicciona; mi si avvicina alla porta, dicendomi che ho preso delle caramelle. La guardo e le rispondo: “Sì, le ho prese per soddisfare il mio senso di giustizia sociale. Siccome tu hai rubato non facendo lo scontrino, io ho rubato per farti tornare in pari. Anche questo è equosolidale.”
Mi ha fatto lo scontrino. Peccato, perché le caramelle avevano l’aria di essere buone.
Rita Pani (APOLIDE)

7.28.2008

 

La selezione della razza

È una selezione della razza quella che sta attuando questo governo. Non si tratta più di extracomunitari, ma sono proprio i poveri che dovranno scomparire dalla circolazione. Dopo il taglio alla sanità, si tagliano anche le pensioni sociali.
Se qualcuno ancora avesse dei dubbi, sulla vera motivazione che ha spinto a portare l’esercito per strada, spero che ora se lo tolga definitivamente.
Basta togliere il sostentamento, la possibilità di curarsi, e il gioco è fatto. Sarà appunto una selezione della razza …
Lo so, non è tempo. Sta arrivando Agosto, abbiamo altro a cui pensare, per esempio come pagare la ventina di euro d’ombra che un tizio ti vende al mare. Agosto è il mese delle vacanze, non c’è voglia di occuparsi di amenità come lo sterminio dei vecchi e dei poveri, dei giovani lavoratori, dei poveri malati. E che stronza che sono. Ancora mi ostino a scrivere poveri; si dice incapienti.
Per fortuna che c’è la federcasalinghe, che obbietta: “ma come silvio, noi avevamo votato per te!” Ecco finalmente una categoria di imbecilli che ha il coraggio di fare outing. Almeno questo!
Nel frattempo, come una pioggia di sputi in faccia, i giornali del maledetto di Arcore parlano di “scampoli di ordinario lusso” riferendosi alla “pace ritrovata del ri-matrimonio”. L’aberrazione sta nel fatto che questa è “l’operazione Voghera” studiata dai suoi consulenti di immagine, per ottenere nuovamente credito dalle casalinghe indignate per quel poco (pochissimo) che è uscito dalle intercettazioni sulla detenzione e spaccio di figa, al telefono con saccà. Verrebbe davvero di chiedersi cosa ci sia oltre, quale nefandezza ulteriore si nasconda in quelle pagine, dato il rifiuto di tutti i giornali di pubblicare. Cosa non sappiamo ancora?
Ascoltate bene ogni dichiarazione dei burattini al governo, quando le loro facce passano in TV. Ascoltate la nuova cantilena che recita “equità”, oppure “per facilitare”, o anche “per tutti i cittadini”. E nel frattempo, se non volete subire l’ulcera evitate di ascoltare Veltroni, con le sue minacce di “combattere in Parlamento”, senza mai che nessun giornalista gli sbotti in faccia: “Che combatti coglione? Sai contare?”
Ascoltate quando calderoli vi dice che tutto quel che capita è per il volere dei cittadini, che hanno votato per questo governo, e ricordatevi di cosa ha fatto Veltroni a Novembre del 2007, fingendo di lavorare per una legge elettorale che ci riportasse alla democrazia, mentre si accordava con Berlusconi, convinto che gli avrebbe lasciato almeno qualche briciola di potere.
Soprattutto, proviamo a protestare, proviamo a scendere in piazza, e così finalmente almeno un risultato lo otterremo: sapremo definitivamente che cosa ci fanno i soldati per strada.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Alla redazione di Kilombo

Visti gli ultimi accadimenti, e soprattutto l'approvazione delle modifiche alla carta di Kilombo, dal sapore censorio e fascista, chiedo:
"Kilombo resta un aggregatore dei blog di sinistra o è stato trasformato in un aggregatore dei blog del PD?"
Spero di ottenere risposta, perché essendo dichiaratamente comunista, nella seconda delle ipotesi, cesserei la mia partecipazione all'istante.
Grazie
Rita Pani (APOLIDE)

 

Tutto il resto è fiction.

Allora, cari legaioli, quel che resta di bossi è in Romania. No, non è andato là – come ha cercato di farvi credere – per continuare la guerra allo sporco zingaro, in casa sua, ma ad assistere alle riprese del kolossal TV su Alberto da Giussano. È una produzione richiesta ed ottenuta da berlusconi a saccà, e di cui esiste abbondante letteratura nelle intercettazioni telefoniche che nemmeno il faraone è riuscito a bloccare. Una di quelle cose legate allo scambio di figa, che tanto onore ha posto sulle italiche teste. “Se ti do una figa, tu mi dai un Senatore del centrosinistra?”
È bellissima questa cosa: mentre in Italia la politica di propaganda populista, porta gli italioti ad incendiare i campi Rom, in Romania bossi assiste alla carica di 20.000 Rom che fingono di essere il popolo padano. E c’è di peggio: i 2.500 cavalli usati per la ricostruzione della battaglia di Legnano, saranno arabi.
Questa coerenza che tutto ricopre, questi uomini duri che hanno la faccia di calderoli, a cui avete affidato il governo di uno stato, su cui sputano … Io trovo che sia fantastico, come è fantastica la rivisitazione storiche che bossi (per sua stessa ammissione, un ignorante) fa della storia. Alberto da Giussano è il centralismo dello stato.
Queste sono le cose che mi danno quel sottile piacere di pensare a voi, imbecilli, che andate in giro con gli elmetti cornuti in testa. Voi, che siete rappresentati da bossi, calderoli, maroni e borghezio.
E così, mentre in casa nostra si porta avanti la deportazione xenofoba di un popolo inerme, fatto anche di donne e bambini, il massimo rappresentante della lega va a godere dello sfruttamento di 20.000 comparse Rom, pagate quattro lire e un pugno di polenta, nel rispetto della logica del profitto e dello sfruttamento.
Giustizia vorrebbe che quei 2.500 cavalli arabi venissero puntati contro l’ignobile spettatore, e che quelle 20.000 comparse assumessero il ruolo di protagonisti, issando lance e bastoni per cacciare l’invasore.
Non accadrà, peccato!
Per la cronaca, la RAI partecipa alla produzione della fiction di propaganda leghista, ottenuta per intercessione del mercante di figa, che costa solamente 30 milioni di dollari. Da dove provengano i danari lo sapete, sì?
Rita Pani (APOLIDE)

7.27.2008

 

Non sono stato io!

Sono particolarmente contenta per le belle iniziative del governo, soprattutto per quel rumore ritmico di mandibole e mascelle. Sono i lavoratori che hanno votato a destra, che si masticano le palle. Sputate i peli ora.
Sono particolarmente contenta perché ormai il disegno è chiaro, nessuna politica dei redditi, nessuna politica del lavoro, nessuna politica della sanità. Propaganda, slogan, cifre statistiche ritoccate a favore del capo, presunti miracoli, tangenti, opere pubbliche fantasma, e persino 300 milioni di euro da stanziare entro Ottobre per l’inizio dei lavori (che si bloccheranno il giorno dopo) del fantasmagorico ponte sullo stretto. Un obolo alla mafia, di cui nessuno parla a chiare lettere, ma esiste.
Sono particolarmente contenta per i rappresentanti sindacali di Alitalia, che fecero fallire l’accordo con Airfrance, in nome e per conto della propaganda elettorale di berlusconi e della cordata fantasma. I tagli al personale saranno quasi il doppio, e ci sarà comunque bisogno di un partner europeo. Però abbiamo lo slogan, eh!
La brunetta dei ricchi e poveri, che snocciola dati fasulli su l’improbabile diminuzione delle assenze per malattia dei dipendenti pubblici, e non essendo ancora avvezzo a smentire o rettificare dichiara: va bene ma oltre al fumo c’è l’arrosto.
E poi sono particolarmente contenta per la sodomia praticata nei confronti dei lavoratori precari, e spero che faccia molto male a quelli che hanno permesso col loro voto (destra, PD o lega) che Confindustria vincesse ancora una volta. È bellissimo sentire di volta in volta i ministri del governo più disastroso della nostra storia Repubblicana, dire che la responsabilità non è loro, ma del Parlamento. È bello, cari idioti, perché è come se dicessero che la colpa è solo vostra.
Il ministro del lavoro che dice “non sono stato io”, il presidente della commissione finanze che dice, “non sono stato io”. Il solito bocchino che dice testuale: “la norma antiprecario è a favore di tutti”.
Sfugge forse l’”antiprecario”? È assolutamente fantastico sapere che molti operai hanno fatto sì che si insediasse un governo capace di attuare una norma “antiprecario”. Un governo che fa politiche di sinistra, ovviamente, mica son fascisti!
Sono contenta perché non c’è altro modo per uscirne, se non la devastazione totale. È l’unico modo che resta per comprendere cosa si debba fare di questi sindacati, incapaci ormai di dialogare con i lavoratori, assenti, e per giunta pronti a barattare quel che resta dello statuto dei lavoratori, con un po’ di melma raschiata ancora dal fondo del barile.
Questa è gente che prima o poi dovrà scappare, ma ricordatevi che lo farà con le borse piene e noi resteremo qua a guardarci ancora in faccia, persi come si ci perde dopo una bufera o uno tzunami. Ma c’è ancora tempo, e poi per tradizione bisogna aspettare l’autunno, no?
L’estate è calda di suo.
Si salvi chi può.
Rita Pani (APOLIDE)

7.25.2008

 

Una politica di sinistra

Prima abbiamo lasciato che il malavitoso di Arcore si appropriasse della parola libertà, e che la usasse pro domo sua. Poi abbiamo lasciato che stuprasse, restando impunito, la democrazia conquistata col sangue della Resistenza. Ora è il turno della parola “sinistra”, questa sì, ormai solo una parola, da usare come propaganda, o peggio per correggere i dati rilevati dai suoi sondaggisti, i quali indicano la popolarità del fascista di Arcore in caduta libera e peggio di quella di cui gode il suo amico alcolista texano.
E così è. La politica di “sinistra” del governo berlusconi, quella dei tagli e dell’impoverimento, quella delle politiche ambientali ed energetiche che evidentemente devono andare a favorire qualcuno degli amici suoi, come in tempi recenti lo sbancamento dei terreni, e l’inaugurazione di grandi opere mai concluse, arricchirono l’escavatorista lunardi. Certo, nel frattempo, visto anche l’editto che lo rende faraone, ha annunciato-smentito-annunciato che come Mediaset, si prenderà anche la Telecom, ma questo non è più un problema, dato che il governo Prodi, usò il testo di revisione di legge come carta igienica.
La politica di sinistra che compie un nuovo miracolo italiano, ossia quello di far sparire dopo l’immondizia di Napoli, la povertà. Non c’è più bisogno di una politica di sanità pubblica e gratuita, dal momento che non ci i poveri non esistono, e anche la scuola potrà finalmente essere a solo appannaggio delle classi medio borghesi. Ovviamente se qualche stoico povero volesse continuare ad avvelenare il clima italiano, sarà molto più facile farlo fuori. Anche a questo serve l’assoluta mancanza di finanziamento della sanità pubblica. È un modo assai più elegante di una bomba, per sfoltire i rami secchi.
Mi domando quanto ci metteranno le giovani generazioni di imbecilli che in Italia stanno avanzando a confondere “la sinistra” con questa merda fascista che ormai rende irrespirabile l’aria.
Cosa c’è di sinistra nelle politiche di un governo che all’improvviso stabilisce lo stato di emergenza straordinaria e nazionale, riferendosi agli immigrati? Cosa nasconde veramente il termine emergenza? Ci siamo scordati della proposta degli allora ministri bossi e fini (uno ancora ministro, l’altro presidente della camera) di far pattugliare e intervenire le navi da guerra nel mare davanti a Lampedusa? Sì, probabilmente in troppi se ne sono dimenticati, come dimenticati restano le migliaia di morti che popolano i fondali di quello specchio di mare.
Io, che oltre ad essere comunista, resto di sinistra, non solo mi indigno, ma mi incazzo parecchio sentendo quell’orribile faccia plastificata sputare sull’unico modo di fare politica sul serio. Una politica di sinistra che non solo ci metta a riparo dall’estinzione della democrazia, ma che ci faccia stare orgogliosamente all’interno del mondo civile.
Quando il capo di un governo ha bisogno che i suoi giornali, stampino articoli sull’armonia familiare e su “storie di ordinario lusso” perché le casalinghe 40/50enni tornino a risollevare i dati dei sondaggi, non solo è palese che c’è qualcosa di profondamente sbagliato, ma è segno che la politica, quella vera, non esiste più.
Rita Pani (APOLIDE)

7.24.2008

 

Fuori dal mondo

Hanno scarcerato contrada, e sua moglie dice che “è uomo dello stato”. Come darle torto? Mai come in questo momento, tale affermazione potrebbe essere più vera. Ricordate miccichè? No, non il ministro sniffone, l’altro … quello a cui pare che dell’utri abbia commissionato i brogli dei voti degli italiani all’estero. Lo hanno ingabbiato in un’operazione anti drangheta.
Tutto sommato non mi sono persa molto, in questi tre giorni. Il faraone è stato incoronato e potrà disporre dei suoi schiavi come meglio crede, i campi nomadi continuano a bruciare e le centrali nucleari a rilasciare nell’acqua e nell’aria, una “leggera” effervescenza, resa pericolosa solo dalla faziosità sinistroide che non sappiamo proprio risparmiarci. A giorni lancerò una proposta per appello, affinché la prima centrale nucleare di nuova generazione, in Italia, sorga a 300 metri da casa di scajola.
Oh! Già! Impossibile. I siti sono già stati localizzati, dal Lazio in giù, e persino le scorie hanno trovato casa, prima ancora di essere prodotte: in Calabria.
Ho attraversato mezza Italia in treno, è stato davvero un bel vedere. Il miracolo di Napoli, con la sua immondizia nei canali che costeggiano la ferrovia, un po’ incendiata e un po’ no. L’Intercity che attraversa la Basilicata, a passo ridotto su un binario unico, tra terre desolate arricchite da fumaioli che non producono fumo. Mi sembrava la mia terra, quel trenino che da Cagliari andava ad Arbatax arrancando sui monti a passo d’uomo, che certi tratti potevi persino scendere e proseguire a piedi.
E giù, ancora fino al mare. Un bel mare, forse il primo che non mi ha fatto rimpiangere il mio. Il viottolo che conduce agli scalini, addobbato da un tappeto di bottiglie di plastica, schiacciate o intere; tutte gettate là a ricordarci di come l’uomo sia un animale pulito, che prima si salire sulla propria auto, non può fare a meno, di risciacquare i suoi piedi, e quelli certamente zozzi dei bambini, che meritano di trascorrere del tempo a contatto della natura. Tanti, tanti piedi; tantissime bottiglie. L’unica pecca, quegli orribili cassonetti, posti proprio dall’altra parte della strada, che con la loro presenza deturpano la variopinta creazione dell’uomo.
E il ritorno. Quanto ho pensato al signor TAV. Quello che non vede l’ora di perforare le montagne per portarci in Francia a 300 all’ora.
Ho preso l’Eurostar prenuragico che parte da Taranto e arriva a Roma Termini. L’ho sentito arrancare come l’Intercity, come il trenino delle complementari sarde, sempre su quel binario unico, sempre in quella terra così bella da esser ripetutamente violentata. E di nuovo Eboli, Battipaglia, Napoli con i canali colorati di immondizia blasfema, non meritevole né di perdono né di miracoli.
Sono tornata, e che peccato esser dovuta passare per il mondo reale, prima di arrivare là, dove davvero sono stata bene e in bellissima compagnia. Fuori dal mondo.
Rita Pani (APOLIDE)

7.20.2008

 

A Giovedì

Ho visto una foto bellissima in un giornale, che non voglio cercare e non voglio postare. Era bellissima nella sua eloquenza, era bellissima nella sua tragicità.
I corpi di due bambine nomadi, morte annegate, adagiate e coperte sulla spiaggia; a pochi passi le signore, adagiate anch’esse ad abbronzarsi.
13 e 14 anni, due bambine, ma per i giornalisti due ragazze. Come quando muore un bambino di 8 anni in Palestina. Muore un ragazzo. È il grande bisogno che l’umanità inumana ha di assolversi, di lasciare il proprio animo leggero. Di vivere l’altrui con il distacco necessario per poter ancora credere nella èropria superiorità.
Se l’uomo non riesce a fermare il suo bisogno d’abbronzatura, dinnanzi alla morte di due creature, è segno evidente che tutto intono a noi è assai peggio di quanto non appaia, e temo che il peggio non potrà nemmeno mai apparire a quegli occhi.
E così si va avanti, con un ministro che insulta l’inno della Repubblica di cui è un rappresentante, che insulta il popolo italiano che risiede al sud, “che non deve più martoriare i bambini di etnia padana”, usurpando i posti di insegnante nelle scuole padane …
Imbecilli! No, non bossi. Imbecilli tutti coloro che hanno reso possibile che maroni, bossi e calderoli diventassero ministri di una Repubblica che disconoscono. Ora che i nodi vengono al pettine, voi gente del sud che vi sforzate di parlare padano, siete esattamente al pari dei ROM. Proprio com’era negli anni 60, quando eravate i negri d’Italia. Li avete votati? Vi sta bene.
E con questo mi prendo tre giorni di pausa, nei quali ovviamente non aprirò un giornale nemmeno se dovessero offrirmi molti soldi, tanto meno il computer, e starò bene attenta a non passare nemmeno per sbaglio davanti ad un televisore acceso. Porterò al mare mia figlia e la mia cellulite, e siccome non ho provato il costume, sono certa che eviterò la depressione.
A Giovedì
Rita Pani (APOLIDE)

7.19.2008

 

Il velo pietoso


Durante il nefasto G8 di Genova 2001, l’allora governo fascista di berlusconi, ordinò che i cittadini non stendessero panni – e nella fattispecie mutande, dai balconi lungo il percorso che gli 8 gran bastardi avrebbero percorso in auto. Fece coprire le facciate dei palazzi vecchi e crepati con dei teli che riproducevano finestre aperte e balconcini fioriti. Ora a Napoli ha riprodotto lo stesso miracolo, alla faccia di tutte le popolazioni civilizzate padane.
Camion, treni e bastimenti carichi di immondizia napoletana D.O.C. partivano nottetempo, e i carichi più evidenti erano ricoperti da anonimi teloni blu. Soltanto chi ha avuto la disgrazia di ritrovarsi in coda in autostrada dietro a uno di quei camion, ha potuto avere sentore olfattivo del reale carico trasportato. Inutile dire, inoltre, che la periferia napoletana è ancora abbondantemente sommersa. È inutile dirlo, perché ci sono una miriade di documenti fotografici predisposti a confutare la realtà, e molti servi disposti a predicare il falso in TV. Un giornale smentito da altri giornali, e i giornalisti che non a caso rimarcano i ma e i però. Esempio: rassegna stampa di Sky. Il Manifesto titola “O’miracolo” e spiega che ci sono zone ancora coperte dai rifiuti … però il giornale di Napoli titola: “Finita l’emergenza.” Come a dire che se lo dice il giornale di Napoli, non siamo tenuti a credere al Manifesto.
In fondo Napoli è solo un puntino sulla cartina geografica dell’Italia, e se ci dicono che è pulita, perché non crederci? E alla fine, che ci importa? S’incazzino i napoletani, no?
E in effetti i napoletani, s’incazzano pure, e vanno per strada con i cartelli, ma come a Genova nel 2001, calano i teloni di finestre aperte e balconcini colorati, che nascondono la folla inferocita, che chiede, per esempio, “Al vecchio ridicolo di farsi processare”. Solo qualche giornale, in una riga e mezza, dice che oltre le zone delimitate dai cordoni di polizia, a controllare il passaggio dei criminali in auto blu, c’erano “i soliti manifestanti”. I soliti. Una sorta di istituzione controllata dalla Proloco, per tenere alta la tradizione della teatralità del popolo partenopeo?
Mi piacerebbe sapere come i napoletani hanno appreso che presto, proprio come cuccioli di cane ai quali si insegna a far la cacca appena fuori dell’uscio di casa, i volontari civilizzatori, busseranno casa per casa a insegnare loro a buttare la spazzatura.
Mi piacerebbe sapere cosa hanno pensato, i napoletani, quando quel ridicolo vecchio (col trucco impreciso) ha annunciato che la prima operazione sarebbe stata quella di insegnare al popolo napoletano, l’educazione civica, per mezzo di radio, televisioni e manifesti.
Mi tornano in mente le parodie di Giobbe Covatta: “Non abbandonare il napoletano sull’autostrada.” Come mi tornano alla mente i fasti del periodo fascista, quando era vietato pubblicare sui giornali notizie di cronaca nera, e la gente si ammazzava per una bicicletta o per un cappotto dal collo largo.
L’Italia ogni giorno di arricchisce di teli a coprire il paese ormai diroccato, con dichiarazioni fuori di ogni logica, con discussioni basate sul nulla; proclami ad effetto, insulti pesanti alle Istituzioni, castronerie che in tempi passati avrebbero fatto rabbrividire persino il più ignorante di noi.
Sotto i teli c’è tutto il resto, quello che forse per comodità a volte scegliamo di non guardare. Non solo la crisi economica che riusciamo ad ignorare tenendo in mano un I-phone, ma i morti sul lavoro (uno ieri e uno oggi), i morti in mare, le centrali nucleari che a due passi da casa nostra rilasciano acqua minerale leggermente frizzante che non ha alcun impatto nell’ambiente, treni che di punto in bianco si spezzano in due, vecchi abbandonati a loro stessi ormai anche da quei volontari che non hanno più i mezzi per fare del bene gratis, l’ulteriore demolizione del sistema sanitario e scolastico, la carestia.
Rita Pani (APOLIDE)

7.18.2008

 

Ogni giorno, una perla.



All’Economist non sanno proprio nulla. Nerone non suonava il violino ma la lira, mentre Roma bruciava. Ora mentre l’Italia intera brucia, berlusconi protegge i suoi Euro. È assodato ormai, il nostro prestigio internazionale.
La Corte europea ci affibbia una sanzione alla settimana, e per fortuna i giornali in questi casi non sono reticenti. Titolano sempre giusto: “Italia sanzionata” oppure, “L’Europa sanziona l’Italia”. Credo che si dia per scontato che tutti sappiano cosa sono le sanzioni, e per questo nessuno si degna mai di scrivere a quanto ammontino. Non l’hanno detto nemmeno ieri, quando la Corte Europea ha stabilito che il primo condono IVA di quel genio di tremonti, fu di fatto un atto che favorì l’evasione fiscale. L’altra arriverà per Napoli, dove i rifiuti sono scomparsi dalle strade anzitempo, rispetto a quello fissato dal governo di tutti gli italiani, propagandato colpevolmente dalle foto sui giornali on-line “prima e dopo”. Propaganda, appunto, dal momento che a Napoli, come al solito, sono state ripulite le strade dove passerà altra immondizia su auto blu.
Di ieri anche altre due perle: le dichiarazioni di Angelini agli inquirenti, e le dichiarazioni di del turco all’onorevole farina – in arte 00betulla: “Appena libero porterò dei fiori sulla tomba di craxi.” C’è da riconoscere al Governatore di polli dell’Abruzzo, il rispetto che ha per la memoria del suo maestro.
Sempre quel genio di tremonti, finalmente ammette che la crisi economica italiana è assai più grave di quanto non sembrasse. È un bel passo avanti. Se solo il cittadino italiota facesse un piccolo sforzo, forse riuscirebbe finalmente a capire, perché è stato così urgente delegare l’esercito al pattugliamento delle città. Ma questa operazione, comprendo, è assai gravosa per un popolo che a quanto pare si trova a risolvere problemi più grossi e devastanti.
La prova costume.
Come riportato dal mio sito pornografico preferito, il TG com, 4 italiani su 5 depressi dalla prova costume. Scrive l’illuminato articolista che, quando arriva l’estate, in massa veniamo colpiti dalla “depressione da costume”; poi si chiede di raccontare la nostra esperienza. Dalla lettura dell’articolo si evince che l’incubo maggiore per le donne è la cellulite, seguita dalle smagliature e che per il 35% degli italiani, l’unica soluzione è quella della chirurgia plastica. E io, scema, che credevo che l’aumento delle morti per suicidio, in Italia, fossero legate alla crisi economica, che rende sempre più persone inabili alla vita.
A questo punto, dal momento che andrò al mare da lunedì a giovedì prossimo, spero di riuscire a sopravvivere.
Rita Pani (APOLIDE)

7.17.2008

 

Sanità: a Spoleto

tre importanti iniziative
giovedì (17 luglio)


Ore 16- 16,16 “Vaccino HPV: un milione di € e 4.000 dodicenni messe a disposizione di una multinazionale ogni anno dal nostro SSR !!”
Conferenza stampa di Carlo Romagnoli ( RdB Sanità Umbria)
Sede Rdb via Via XIV giugno , 26

Sulla base del parere con il quale l’Istituto Mario Negri di Milano contesta la scelta di rendere obbligatoria per tutte le ragazze di 12 anni di età, la vaccinazione contro il papilloma virus, viene denunciato lo spreco di denaro pubblico e la riduzione della politica sanitaria regionale a politica di servizio per le multinazionali del farmaco.


Ore 16,30- 18 : “La qualificazione del SSN nella proposta di piattaforma sindacale per la dirigenza medico veterinaria delle RdB Sanità”
Riunione sindacale con Rita Chiavoni e Ivan Potente ( Direzione Nazionale RdB Sanità – Dirigenza)
Sede RdB via Via XIV giugno , 26

Affrontare il profondo degrado in cui i professionisti della sanità sono costretti ad operare richiede di concertare piattaforme sindacali che, anche per la dirigenza medico veterinaria colleghino diritti e qualificazione del Servizio Sanitario con una assistenza per i cittadini.


Ore 18,30: “I Comunisti ed il diritto alla salute nella nuova cornice europea: bilancio e prospettive dopo trenta anni di attacchi al Servizio Sanitario Nazionale”
Assemblea pubblica: Introduce e coordina Carlo Romagnoli (Costituente Comunista, Perugia). Interventi programmati di : Rita Chiavoni (psichiatra Roma); Letizia Mancusi ( Movimento Costituente Comunista – Roma); Antonello Briguori (Costituente Comunista Spoleto).
XVIII Festa dei Comunisti, Giardini pubblici Viale Matteotti, lato convitto Enpas.

Aziendalismo, localismo amorale e atrofia programmata da parte dei governi di centro destra e di centro sinistra stanno distruggendo il diritto alla salute. A trenta anni dalla creazione del Servizio Sanitario Nazionale, i profondi cambiamenti degli assetti produttivi, sociali, territoriali ed epidemiologici impongono analisi concrete e aggiornate per individuare i nuovi terreni di lotta e di lavoro politico che rendano fruibile il diritto alla salute nella nuova cornice europea.

7.16.2008

 

La volontà di Dio

Così la chiesa e l’uomo pio ci dicono che è vita restare immobili per 16 lunghi anni su un letto, senza alcun contatto col mondo circostante. Dicono che sia vita una sonda che alimenta un corpo, che lo idrata. Dicono che solo Dio ha il diritto di dare e di togliere la vita, sebbene non sia stato Dio ad infilare quella sonda, ma la mano di un comune mortale.
Il pio uomo, o i pii uomini poi ci mettono il loro, arrivando a bloccare una sentenza del tribunale (covo di comunisti senza dio) e si accaniscono, in nome di Dio, contro quella povera ragazza che probabilmente è già morta da 16 lunghissimi anni. Conflitto d’attribuzione, lo chiamano.
C’è un vecchietto malato di Alzheimer (sempre lo stesso) che dopo tre giorni di febbre a 40, e il rifiuto di tre ospedali umbri, è stato finalmente accettato sabato, a 50 chilometri dal luogo di residenza della moglie, che per quattro giorni ha dovuto assisterlo dalla mattina alla sera, perché all’ospedale, non si erano nemmeno accorti che il Parkinson gli impedisce di alimentarsi da solo. Nello stesso spedale, domenica mattina gli è stato infilato un catetere, molto più comodo dei pannoloni che vanno cambiati spesso per non infettare le piaghe da decubito. La febbre non è cessata.
Al momento del ricovero, è stato chiesto al personale paramedico dell’ambulanza, perché fosse stato ricoverato di sabato: “Non sapete che tanto, sabato e domenica non facciamo nulla?” Lunedì mattina è stato sottoposto a radiografia polmonare e, miracolo dei miracoli, martedì mattina è stato dimesso. Diagnosi: bronchite. Poi dicono che la sanità non funziona. Mai vista tanta celerità. La verità è che in ospedale, i malati di Alzheimer strillano, perché non riconoscono i volti, le pareti, il letto, la vista dalle finestre, le voci delle persone che hanno nella stanza, i passi delle infermiere. I malati di Alzheimer sono una grandissima rottura di coglioni, per chi è precario e da precario è pagato.
Non si capisce perché, per una semplice bronchite, sia stato prescritto l’ossigeno.
In vero, non si capisce nemmeno perché, il medico di famiglia non possa prescrivere l’ossigeno, in mancanza di un “piano terapeutico”. Il piano terapeutico, ovviamente, non lo fa il medico di famiglia, ma un altro medico ancora, che ora è in ferie e non ha sostituto.
La vita ad ogni costo. Una giovane donna, che donna ci è diventata mentre stava in coma, dovrà probabilmente continuare ad essere alimentata forzatamente, contro il suo volere e contro il volere di quel padre stoico che da sempre lotta per il bene di sua figlia.
Il vecchietto senza ossigeno, che fine farà? Forse smetterà di vivere dopo lunghe sofferenze. Sarà stato ucciso dalla mancanza del “piano terapeutico” o sarà fatta la volontà di Dio?
Dicono che Papa Wojtyla avesse dato ordine di non rianimare. Santo subito. L’inferno è per chi è in terra.
Rita Pani (APOLIDE)

7.15.2008

 

Arrestati

A leggere i titoli dei giornali, sembra quasi che Ottaviano Del Turco sia detenuto a Guantanamo. Tutti a denunciare il fatto che resterà tre giorni in isolamento, senza poter vedere nessuno, nemmeno i suoi avvocati. Inutile dire che vigono norme e regolamenti che riguardano “tutti i cittadini”, prevale sempre la tendenza di credere che ci sia qualcuno più “cittadino” di un altro, e che nel momento in cui egli viene chiuso in carcere, e trattato al pari di ogni altro carcerato, sia mal trattato o trattato alla stregua di un mafioso.
Così arriva anche l’appello dei legali di Matteo Cambi, (un tizio della cui esistenza apprendo solo ora) il manager della GURU finito in carcere per bancarotta fraudolenta, i quali chiedono che il loro assistito sia liberato, in quanto sofferente per astinenza da sostanza stupefacente.
Stupefacente, appunto, proprio come le dichiarazioni degli stesi legali, che giustificano la richiesta, pressappoco in questo modo: “Già a Novembre durante una perquisizione, la Guardia di Finanza sequestro la cocaina nell’appartamento di Cambi, che sebbene avesse da poco finito un programma di recupero, dato lo stress per i suoi problemi finanziari, in questi ultimi giorni ne aveva intensificato l’uso”. I legali, faranno sottoporre il carcerato ad analisi di sangue, per dimostrare che è tossicodipendente e quindi non idoneo alla carcerazione.
Come ragionamento, mi pare non faccia una piega.
È così, ci sono cittadini e cittadini, tossici e tossici. Quelli brutti e cattivi (peggio se extracomunitari) non sono abilitati alla inabilità alla vita carceraria, anzi, considerato che drogarsi è reato, spesso finiscono in carcere proprio per quello. Si potrà obbiettare che il tizio è in galera per bancarotta e che quindi la droga non c’entra. Ma sarebbe un discorso troppo filosofico, in questa Italia di merda, stuprata ormai quotidianamente, con la complicità di una manica di imbecilli pagati per scrivere idiozie sui giornali.
E allora mentre si grida allo scandalo per i tre giorni di isolamento (come da prassi) per l’onorevole ex ministro, accusato di aver intascato tangenti, una di sei milioni di euro, ecco spuntare il titolone di una notiziola piccola piccola, che rischia di passare inosservata:
Avevano una gallina rubata in auto, arrestati 3 extracomunitari.
… Continuiamo a farci del male.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Incidenti estivi

Walter Veltroni, dopo una gita al mare, è stato ricoverato nel reparto
grandi ustionati a causa di una imprudente esposizione ai raggi
solari.
Interrogato dai medici circa i motivi che lo hanno indotto a rifiutare
di spalmarsi una semplice crema solare, il leader del PD ha
laconicamente risposto: "Obama non l'avrebbe fatto."
dirtyboots

7.14.2008

 

Appena un po' di abusi, a Genova

Quindi a Genova (Bolzaneto) qualcosa accadde, ma a quanto pare non poi così grave da vedere accolte le richieste dei Pm. Non ci fu macelleria, per i giudici, ma soltanto un leggerissimo abuso di potere. Nessuno sbirro farà galera, grazie all’indulto, e almeno le parti civili saranno risarcite dai ministeri, quindi da noi. Nessuno pagherà in prima persona. Ora aspettiamo di sapere se anche alla Diaz, qualcosa accadde, che tanto perché l’allora ministro degli esteri gianfranco fini, oggi presidente della camera, vagasse eccitato per la questura di Genova non lo sapremo mai. Potremo solo immaginarlo.
Pare che ci sia da essere contenti per quella che già viene prospettata come una vittoria morale, in linea con la logica di questo paese che ha imparato presto ad accontentarsi; non è strano se si pensa che questo è il paese dei misteri, dell’impunità e persino dell’impunità al governo. D’altronde siamo stati capaci di avere anche kossiga come presidente della repubblica, non dobbiamo scordarlo.
L’Italia si evolve in fretta sotto l’egida di questa feccia fascista al governo, meno soldi alle forze dell’ordine ma militari a pattugliare gli immondezzai, sia quelli che contengono rifiuti solidi urbani, che quelli urbani che contengono rifiuti umani. Forse la mia paura è che ci si evolva così tanto da far apparire Pinochet un dilettante.
A proposito di esercito: ma che ne è dei due militari italiani feriti in Afghanistan? Mi sono tornati in mente mentre leggevo dei due nuovi morti sul lavoro, e mi chiedevo come mai nessuna Tv si fosse collegata in diretta da Ciampino, per mostrare l’arrivo dei due aspiranti eroi di pace in guerra. Sarà forse perche la russa, il ministro della guerra, non vede l’ora di tornare dal mare per iniziare a giocare a Risiko. Ricordare alla gggente che in guerra si muore, sarebbe controproducente?
Vi ricordate? Fino ad Aprile era un continuo di fanfare allineate ai piedi del Falcon della Presidenza del Consiglio o degli Ercules che riportavano a casa bare o ragazzini in barella, per essere trasferiti al Celio con già la spillina della medaglia appuntata sul pigiama. Ora è silenzio. Come in America, paese esportatore di democrazia che arresta le madri dei figli morti per la guerra più barbara e inutile di tutte le guerre.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Son tutti governanti

Facile dire che la realtà supera la fantasia; eppure più leggo giornali, forum e blog, più mi convinco che una sorta di acido lisergico sia stato indotto nelle condotte idriche al solo scopo di traslarci in uno stato larvale. Sennò non si spiega.
Quasi un’intera giunta regionale in galera? Ebbene, si va dal “dolore per un amico incarcerato” alla “stranezza di una retata”, passando ovviamente per l’incontrovertibile “diritto di governare” che a questo punto dovrebbe essere esteso a tutti i politici e non solo ai quattro fortunatissimi appartenenti alle più alte cariche dello stato. Sull’esigenza di attuare fino in fondo la riforma della giustizia tralascio, anche perché a questo punto, si potrebbe tranquillamente affermare che, i ladri in Italia, siano davvero solo e soltanto quei miserabili straccioni che si sono salvati il culo, durante la traversata clandestina.
Da un blog (che con blasfemia di dichiara di sinistra): “… A questo punto probabilmente si deve dare ragione a berlusconi e indagare sulla rivalità vendicativa dei giudici contro la politica …”
È impensabile che un’intera nazione sia stata totalmente condizionata dalla propaganda di regime, solamente attraverso la televisione. A questo punto mi pare palese l’inalazione di gas tossici, o come dicevo, l’assunzione di LSD attraverso l’acqua, o altre sostanze alimentari. I polli? La soia geneticamente modificata? I papponi sanguinolenti e grondanti grasso di Mc Donalds?
Ma dove sono finiti i cittadini italiani, che il 30 Aprile del 1993 lanciarono le monetine a craxi, davanti all’Hotel Raphael? Sono passati solo 15 anni, o sono passati già 15 anni?
È diversa la domanda, perché “solo” implica che fosse ieri, “già” induce a credere che troppo danno sia stato arrecato agli italici cervelli. Solo 15 anni fa, si esultava all’urlo di “In Galera”, oggi si lamenta l’impossibilità di governare.
Ma non è bellissimo avere un presidente del consiglio che in un momento come questo si schiera con l’avversario esprimendo tutta la sua solidarietà? «Non ha nessuna importanza per me che la giustizia colpisca questo o quell'altro, ma molto spesso i teoremi accusatori sono teoremi che non vengono confermati»
Sapete com’è, tra “governanti di polli”…
Rita Pani (APOLIDE)

 

Buona settimana.

Sono serena, una bella giornata in giro per l’Umbria, il felice incontro con quel disgraziato di Votantonio (scusa ma non riesco ad insultarti più di così) e dopo non so quanto, persino un paio d’ore davanti alla TV.Una volta ogni tanto, bisognerebbe guardarla con molta attenzione, per esempio per comprendere come sia stato possibile che i cittadini di Salemi, in Sicilia, rispondessero in massa all’appello di sgarbi – per favore non obbligatemi a lavorare, fatemi sindaco – ricevendo in cambio “l’assessorato al nulla”.
Tutti i TG hanno dato la notizia della nascita di due gemelli, in casa Angelina e Bred, quasi come se dai tempi di Romolo e Remo l’evento non si fosse mai ripresentato. Dicono che ci sia ansia per l’attesa di vedere finalmente le foto, e che comunque bisognerà aspettare domani. Fortuna che da un pezzo ho smesso di mangiarmi le unghie.
Ho scoperto, guardando un po’, di pubblicità che c’è un nuovo modo per sgonfiare gli addomi prominenti. Era ora di trovare un modo alternativo all’Activia della Marcuzzi, che ormai, dopo averne mangiato così tanto, è diventata l’organismo ospite di una colonia di batteri grandi come lumache, già alla terza generazione.
EvaQ, la supposta effervescente. Questa cosa mi ha davvero affascinato. Come sarà l’effervescenza anale? Non so, mi ricordo che da bambina mangiavo certe caramelle, che dopo un po’ sfrigolavano posate sulla lingua; andavo matta per quelle all’arancia. Mi piaceva quella strana pressione che alla fine sentivo sotto le orecchie. Poi sono cresciuta, le caramelle oggi fanno quasi tutte schifo (tranne le Fruit Joy e Le Morositasberry) e l’unica effervescenza alla quale posso fare riferimento è quella delle Efferargan 500, che prendo di solito quando ho il raffreddore. Come sarà una supposta effervescente? Farà frizzare il culo?
A proposito di culo: Il Corriere della Sera, fortunatamente ci dice che la Unzicker ha riscoperto il suo (lato B). Sono davvero molto felice per lei. Io in 43 anni, non mi sono mai scordata di averne uno, anche perché di tanto in tanto, mi ci nasce sopra uno di quei minuscoli e dolorosissimi brufoletti, che per la legge di Murphy sta sempre esattamente dove sfrega l’elastico delle mutande. Sarebbe davvero impossibile scordarsi di averlo, ogni volta che mi siedo. In vero, sono stata persino capace di sedermi sopra uno zampirone anti zanzare acceso … ma questa è un’altra storia.
Buona settimana anche al papa, che è arrivato in Australia, a Sidney (e la mia amica Roberta da Sidney sarà molto felice). Un uomo così anziano che ha affrontato un così lungo viaggio, e che non si è risparmiato la fatica di parlare con i giornalisti al seguito: “Questi giovani, non hanno speranze. Rimangono perplessi di fronte alle domande che si presentano loro in modo sempre più incalzante in un mondo che li confonde, e sono spesso incerti verso dove rivolgersi per trovare risposte".
A questi giovani, io avrei un consiglio da dare: Bussate alla porta del papa (a Kenthurst nella mega villa dell'Opus Dei, sulle pendici delle Montagne Blu, dotata di pianoforte e piscina) chiedete da mangiare e sarete sfamati, e dopo, gonfi e satolli, infilatevi una EvaQ e andate a fare le bollicine in piscina.
Rita Pani (APOLIDE)

7.13.2008

 

La rivoluzione (cinque milioni di firme?)

Questo pomeriggio sono stata a Roma al meeting del PCL. La titubanza iniziale è svanita quando finalmente mi sono sentita meno sola, sebbene sempre in via d’estinzione. A volte ci vuole davvero il coraggio di guardarsi in faccia e dirsi le cose, lasciando che a narrare le favole siano altri.
La sostanziale differenza tra il dirsi le cose, e narrare le favole è Veltroni. La favola che lui racconta ora, è quella dei cinque milioni di firme che faranno la rivoluzione. La realtà è che solo la rivoluzione può cambiare le cose. Cosa si intenda per rivoluzione, è arduo da spiegare a chi ha assorbito tanto inquinamento mediatico. Se scrivi rivoluzione, ci sarà sempre il coglione che ti chiamerà brigatista.
Rivoluzionare questo Stato di cose.
Se davvero si potesse fare con cinque milioni di firme, compilando apposito form, sarebbe bellissimo. Fare la rivoluzione stando comodamente seduti su una poltroncina girevole, magari in pelle, o mentre si sta all’ombra sotto un albero in giardino con collegamento wireless, succhiando dalla cannuccia una bibita fresca, sarebbe assai meglio. La tragedia è che chi compila apposito form, in cuor suo, si sente utilmente riformista, e soprattutto in pace con la coscienza. L’ho detto molte volte: passiamo sopra un uomo svenuto e non ci chiniamo nemmeno per vedere se è morto, ma doniamo gli euro col telefonino, per risolvere le crisi mondiali.
La rivoluzione si fa opponendosi ai regimi, prendendo anche i rischi che questo comporta. Fare la rivoluzione, inoltre, è assai meglio che fare la guerra civile. E che piaccia o no, questo è il rischio che stiamo correndo in questo paese sabotato da malfattori, criminali e dai loro avvocati.
Credo che Veltroni rappresenti oggi, una truffa assai più spregiudicata di quanto non sia berlusconi. L’ultima campagna elettorale è stata una sfida all’ultimo sangue tra un piazzista di aspirapolvere e un venditore di frigo al Polo Nord. Hanno vinto le aspirapolvere, sebbene molti inuit stiano ancora là a fabbricare ghiaccioli circondati dai ghiacci.
A questi inuit, vorrei chiedere il favore di scrivermi, quando Veltroni andrà al fianco di Casini, in cerca della nuova sacra alleanza, che faccia piacere tanto alle nonne quanto ai chierichetti. Molta parte del PD ha ancora sulla pelle la memoria del P.C.I ed è questa loro trasformazione che oggi non ha più senso.
Cinque milioni di firme per rivendicare l’ovvio: l’opportunità di vivere. Cinque milioni di firme, per chi si è accorto solo dopo l’approvazione del lodo alfano, e la revisione del decreto sicurezza, che era tutta una farsa per salvare il culo a berlusconi.
Repetita iuvant: berlusconi a novembre dello scorso anno, era politicamente finito, sputato in faccia da fini, bandito dalla lega, relegato nell’angolo più oscuro del suo essere siliconato e ridicolo. Walter Veltroni ha svegliato la mummia, a lui e solo a lui vada la responsabilità. La rivoluzione oggi è distruggere la creatura amorfa del PD e tornare alla politica reale delle fabbriche e delle piazze, della libertà di pensiero – o meglio al pensare, operazione abrogata da tempio – Rivoluzione è tornare ad esigere con forza ciò che è un diritto.
Rivoluzione è lottare perché si abbiano ancora dei diritti.
Il morto sul lavoro di oggi, aveva solo 17 anni. Montava condizionatori ed è caduto da un ponteggio.
Rita Pani (APOLIDE)

7.12.2008

 

Il piano sanità

Ecco finalmente palesarsi il piano tremonti per la sanità. Più di una volta, in questo blog, ho ricordato che siamo l’unico paese al mondo (forse non l’unico se nel mondo includiamo il quarto mondo) a non avere il ministero della sanità. Non molti, in effetti, hanno condiviso con me la grande preoccupazione, ma d’altro canto anche io non condivido con gli altri molte cose, per esempio, non ho fatto la fila per comprare l’i-phone.
L’aberrazione di tremonti e del suo piano non sta solo nei tagli del personale sanitario, medici o paramedici, ma soprattutto nell’intento di far pagare ticket indistintamente a qualunque tipo di malato, sia esso invalido o oncologico, giovane o vecchio, ricco o povero. L’altro giorno vi raccontavo di un malato di Alzheimer ottantaduenne con la polmonite, al quale è stata negata una lastra ai polmoni, oltre che il trasferimento all’ospedale dalla casa protetta (convenzionata) presso la quale è ricoverato a pagamento. Il trasferimento in ambulanza, la lastra e la degenza, essendo egli un anziano invalido totale, sarebbe stata totalmente a carico del servizio sanitario nazionale, e per questo gli è stata negata l’assistenza: troppo costosa.
Ticket sanitari anche a carico delle categorie ora esenti: anziani con patologie invalidanti, malati oncologici, a prescindere dal reddito
La settimana scorsa, quando ancora il viscido di Arcore si dimenava per farvi credere che le norme sulla giustizia fossero pensate per “tutti i cittadini”, il governo quasi al completo, si è presentato davanti alle telecamere per una conferenza stampa; uno spot di propaganda di regime. Sul tavolo campeggiava il manifestino pubblicitario “Abbiamo già fatto”, nel quale c’era anche elencata anche la “carta prepagata per i più poveri”. Un euro al giorno per pagare pane e bollette.
Ma i poveri sanno che questo governo tenta di condannarli a morte? I poveri sanno che, in piena logica fascista, essi sono destinati a sparire, a smettere di essere un peso per la società? Probabilmente no, o probabilmente i vecchi ricordano ancora la guerra e la fame, l’accettazione del caso. La pazienza. La cosa più orribile è che spesso, persino i malati d’Alzheimer nel loro viaggio a ritroso nella vita, ricordano la guerra e la fame.
In questo paese cerebroleso dalle onde irradiate dalla televisione, probabilmente certi poveri non sanno nemmeno di esserlo, e per questo fanno la fila per comprare un i-phon.
Pensavo ancora alla Rivoluzione. Forse non servirebbero nemmeno i forconi, forse nemmeno le galere. L’unica rivoluzione giusta, in questo paese che ha perso ogni senso, sarebbe quella di condannare questa congrega di malfattori e profittatori, ad una vita normale. Farsi tirare le rughe nell’ospedale di un paesino della Calabria che sta per chiudere, curarsi dal cancro alla prostata in una clinica molisana, farsi impiantare la corona di sughero reggi pelo sulla testa in Abruzzo. Non so se sia un discorso demagogico, ma sicuramente rende bene l’idea dell’ingiustizia sociale, alla quale non sappiamo (o non vogliamo reagire). Insomma, persino la sua chirurga estetica di fiducia ha trovato un posto nel parlamento italiano, probabilmente come ricompensa e riposo, dopo le immani fatiche per il tanto lavoro svolto su un uomo solo, reso ridicolo dalle innumerevoli trasformazioni al pari di Michael Jackson.
Invece no. Invece c’è ancora chi guarda a lui come un modello al quale arrivare, disonesto, profittatore, maiale. Dovremmo esserci evoluti, e invece guardando alla maggioranza del popolo italiano, spesso ripenso alla storia dei nativi americani, sterminati prima che dai fucili, dagli specchietti e dall’acqua di fuoco.
Rita Pani (APOLIDE)

7.11.2008

 

Meeting del PCL nazionale

A Roma il 12 Luglio
(12 luglio 2008)
A Roma, presso il Centro congressi Frentani, Via Frentani 4 12 Luglio 2008 - ore 14:00-19:00
MEETING NAZIONALE del PCL Contro Berlusconi Per un parlamento dei lavoratori e delle sinistre COSTRUIAMO IL PARTITO COMUNISTA DEI LAVORATORI

 

A proposito dell'indignazione

Ma sì, in fondo l’Italia cos’altro è se non quella che appare dai referrers di un blog? Basta guardare le chiavi di ricerca per comprendere come siamo ridotti.
I miei blog ieri hanno avuto un incremento di 200 visite, per lo più provenienti da Google. La chiave sempre quella carfagna+pompino+berlusconi.
Come avevo previsto, aumentano le grida di indignazione verso la Guzzanti, ed oggi si aggiunge anche il girotondi sta per antonomasia Nanni Moretti. Ma siccome l’articolo tira (assai più del pene presidenziale) ora sono anche disponibili le carte con le quali, il viscido di Arcore, tentò di assumere per decreto una amichetta sua, in qualità di esperta, presso la presidenza del consiglio.
Se ne parlerà tanto. A me spaventa il silenzio che si sta creando intorno al resto. Il lodo alfano (originariamente segretario di Berlusconi ora ministro della giustizia) è passato. È una vergogna certo, ma dovremo pur ammettere che era assolutamente prevedibile. Non voglio credere che davvero qualcuno ha pensato, anche solo per un attimo, che il viscido maniaco di Arcore, avesse a cuore gli interessi dello stato. Con questa nuova e vergognosa impunità, sarà libero di razziare il paese, rimpinguando ancor di più le sue finanze, strafottendosene del deserto che avanza.
Dicevo dell’indignazione…
C’è silenzio sui tagli alle università statali, che già paventano la possibilità di chiusura.
C’è silenzio sulla sanità. Le notizie passano in trafiletti quasi nascosti, di medici multati per troppe ricette o medici catanesi (chi era il sindaco a Catania?) arrestati per truffa.
Quello che nessuno dice è che ormai i medici fanno sempre meno i medici e sempre più i contabili, arrivando a non prescrivere una lastra ai polmoni ad un uomo di 82 anni malato di Alzheimer e ricoverato in una struttura convenzionata, per la quale la ASL ha stabilito sì la gravità della malattia ma non l’urgenza, in modo di non integrare con un contributo la retta, ora a totale carico dei familiari. Bisogna far tornare i conti del sistema sanitario, e le regioni ricorrono all’unico strumento utile: i tagli alla spesa. Questi prevedono anche i tagli della vita di chi è troppo vecchio, inutile, o troppo povero. Chissà che ne pensa la sua santità di questo tipo di eutanasia indiretta?
Da tempo sostengo – e continuo a sostenere – che la nostra vera e unica risorsa è la sollevazione popolare, l’assedio del parlamento brandendo forconi. Non c’è altro modo. Andare in piazza ad applaudire comici e abili oratori serve solo ad illuderci ancora d’essere vivi e attivi, ma praticamente non serve a null’altro.
Non posso credere che ancora si spendano parole di indignazione verso un pompino o verso chi lo fa, e si faccia finta di ignorare che le piccole aziende muoiono lasciando a casa una marea di disoccupati, che possono considerarsi fortunati quando restano impiegati sotto regime di cassa integrazione solidale (una sorta di part time pagato una miseria). Nessuna indignazione da intellettuali più o meno impegnati per chi continua a morire di lavoro. Nessuna parola di preoccupazione verso le associazioni di volontari che si occupano delle mense dei poveri, che lamentano la scarsità degli approvvigionamenti di cibo.
È indubbia la gravità di essere governati da sfruttatori e da puttane, ma trovo assai più grave che questa nuova etichetta abbia cancellato la vera identità dello stesso governo, di affaristi e di mafiosi, di piduisti e corruttori, di razzisti ignoranti ed incapaci, di malfattori.
E a te, che sei arrivato su questo blog, cercando ancora pompino+carfagna+berlusconi, dico che non hai capito proprio un accidente. Riprova con italiano+popolo+sodomia.
Rita Pani (APOLIDE)

7.10.2008

 

Per fortuna che c’è l’Europa.

Almeno fino a quando non ci cacceranno! Strano eh! Qualche giorno fa il ministro xenofobo della lega, maroni assicurava di aver chiarito qualunque malinteso col commissario alla giustizia europeo Barrot, e invece oggi scopriamo che il problema razzista e xenofobo dell’Italia, ha prodotto addirittura una risoluzione contro il nostro incivilissimo paese.

Anche questo, ovviamente, andrà ad arricchire il nostro prestigio internazionale.
Insomma, prendere le impronte digitali a dei bambini pare non sia esattamente un incremento di civiltà, sebbene più di una volta, i razzisti della lega e i fascisti al governo, abbiano voluto rassicurarci sull’utilità dell’intervento di schedatura di massa.
Tuttavia, temo che quest’ennesima figura barbina, non modificherà il sentire della gggente, quella sempre pronta a tirare fuori dalla tasca un’opinione, quando non può partecipare ad un raid incendiario.
Sono loro che hanno permesso ai razzisti della lega di venire da invasori a governare uno stato che non li appartiene, e in più a mettere in mano le redini della nostra vita ai fascisti, e proprio grazie al fatto che siamo circondati dalla sporcizia degli zingari, dai loro campi approssimati, dalle loro vite ai margini.

I più stupidi italioti giustificano tutto con il fatto che l’Italia è l’unico paese al quale spetta lo scempio. Ovviamente gli imbecilli che non hanno trovato strano, che nel 2008 a 60 anni appena da Aushwitz, si potessero prendere le impronte digitali a dei bambini; loro non sanno che l’Italia è l’unico paese europeo che ormai da tre legislature non stanzia finanziamenti per l’integrazione. Quest’opera è ormai a carico dei singoli comuni, che immagino taglieranno ultimamente dopo l’abolizione dell’unica legge federale italiana: l’ICI.

Così ancora l’Europa prova a porre rimedio, intimando agli stati carenti, la soluzione del problema dei campi illegali.
Ora però, bisognerebbe che qualcuno spiegasse ai vari alemanno sindaco, che risolvere il problema dei campi illegali, non prevede la deportazione o il fuoco purificatore, ma la creazione di strutture urbanizzate per accogliere le varie etnie nomadi.

Ora non ci resta che attendere che l’Europa ci sanzioni per la discriminazione religiosa dei mussulmani, ai quali a Milano, il prefetto ha proibito di pregare per strada. Inutile dirvi l’opinione favorevole della gggente. La stessa magari che affolla le piazze per veder passare un supereroe con mantello d’ermellino, nella papa mobile. La stessa gente che affolla un cortile dove una madonnina di gesso piange sangue.
La stessa gente che vuole ripulire le strade, ma che non ha ancora imparato l’utilità e l’uso dei cestini per la raccolta dei rifiuti, e che imperterrita continua a pisciare negli angoli dei muri.
Rita Pani (APOLIDE)





7.09.2008

 

Prestigio internazionale.

Sapete un po’ di spagnolo? Non importa, tanto è tutto molto semplice.

El primer ministro silvio berlusconi y una ministra de su gabinete han quedado en el centro del e-scenario de un vasto escándalo ya bautizado "sexygate", como el que hace diez años casi le cuesta la presidencia de los Estados Unidos a Bill Clinton, a raíz de sus comprobados juegos de sexo oral en la sala oval de la Casa Blanca con la becaria Mónica Lewinsky. Desde hace varios días, tanto en la prensa como en los ganglios del poder político italiano, especialmente las Cámaras de Diputados y Senadores, crece el se dice . Se dice que en la Caja de Pandora de las 8.400 intercepciones telefónicas realizadas por la justicia de Nápoles en una causa de corrupción que podría terminar en un proceso penal contra silvio berlusconi, hay algunas llamadas que no tienen relevancia penal pero son un cóctel explosivo por su fuerte contenido erótico y las referencias al sexo oral, que los italianos llaman il pompino. Hasta ahora esas intercepciones no han terminado en las páginas de algún diario o revista, como es usual en este país, ni en la línea de los sitios de Internet, donde brotan como manantial los chismes de todo tipo.
Pero el diario La Repubblica cita a la ex viceministro de Relaciones Exteriores y dirigente socialista Margarita Boniver, devota partidaria de berlusconi, que reconoce la existencia de los mensajes a luces rojas .

Sono soddisfazioni.

Il resto va da sé, senza importanza. Si è conclusa la vacanza in comitiva di 8 deficienti mondiali, si sono divertiti, hanno mangiato giapponese e mandato bacini alla folla.
Nemmeno nel 2050 le emissioni di gas serra verranno abbattute del 50%. Tanto fra 50 anni loro non ci saranno più, e temo nemmeno noi. Forse solo uno, anche se ibernato sotto azoto liquido ci sarà ancora, nel mausoleo di Arcore.
La fame nel mondo si risolve con il solito obolo, promessa non mantenuta e reiterata ogni anno; nel frattempo noi siamo diventati il mondo.

Finalmente un tribunale ha dato ragione al padre di Eluana, la ragazza tenuta in vita (vita?) artifi-cialmente da 16 anni. Il Vaticano non è d’accordo: “è eutanasia!” Ma va?
Finalmente un atto di coraggio che in questo caso ha supplito alla mancanza di miracolo. Dio da la vita e la morte, dicono. Dio non da tubi in gola.

La guerra è pericolosa, lo sappiamo, ma il bello di avere un ministro fascista alla guerra, è che anche quando i soldati sono feriti in modo grave, non sono in pericolo di vita.
Per decreto, i medici dovranno stabilire la prognosi in concerto col ministero della guerra di pace.

Per concludere, voglio denunciare l’ennesimo spreco italico: ci sono donne che hanno un fegato così grande che potrebbero donarne dei pezzetti a chi ne ha bisogno.
Sono convinta che per prendere in bocca certi passeri morti di certi nani, ce ne voglia davvero tanto, tanto, tanto.
Rita Pani (APOLIDE)

 

E telefona, quando arrivi

Domenica prossima, il Pontefice che predica bene e ratzinger male, si recherà a Sydney per partecipare alle celebrazioni della Giornata Mondiale della Gioventù dove, con l'entusiasmo alle stelle, migliaia di papajugend lo stanno già aspettando a braccia tese. Un primo miracolo è già stato compiuto, dal momento che siffatta “giornata” durerà in realtà una settimana. Per l’occasione, durante il fitto sacro programma di incontri, il Primo Ministro australiano omaggerà il papa di un pastorale a forma di boomerang ricoperto in rara pelliccia di koala albino. Numerosi gli spostamenti che il Pontefice effettuerà sui più disparati mezzi di trasporto, anche se Egli avrebbe gradito farsi un giretto anche sul Motu Proprio, un ciclomotore di limitata produzione rumena la cui immatricolazione non è però valida al di fuori delle mura vaticane.
In tale contesto, sarà finalmente possibile ricevere sul telefono cellulare messaggi di testo con le parole del Snt Pdr. Questo, infatti, è uno dei servizi messi a disposizione dei pellegrini da un’azienda australiana di telecomunicazioni; sarà pertanto sufficiente digitare la parola “papa” e inviarla al numero VIII IX IX – XVI XVI XVI per ricevere quotidianamente un pensiero del Santo Padre in formato concisus nuntius officium, ovvero gli sms del Vaticano, come probabilmente, a mero titolo di esempio: “Sed ubi hic fallum canes gurorum sunt, quam etiam tum unum non video quam unus est?” (trad.: “Ma ‘ndo’ stanno ‘sti cazzo de canguri, che ancora nun ne ho visto uno che è uno?”)

dirtyboots

7.08.2008

 

8 luglio succhia day.

Non ho alcuna simpatia per la politica di Grillo; continuo ad essere abbondantemente diffidente, ma è sempre positivo popolare le piazze di gente, che se pure in ritardo, ha compreso.
Però… c’è un però. Temo che anche questa occasione sarà persa, confinata dietro la fenomenologia del succhiauccellismo.
Peccato. Il tema delle pare opportunità in mano ad una donna discutibile era già stato ampiamente dibattuto da me e da altri, ora temo diventerà il nuovo tormentone dell’estate. Tanto più che la carfagna pare abbia già sporto querela. Mi chiedo come funzionerà l’iter processuale. Dovrà essere Sabina Guzzanti a dimostrare che la carfagna “ha succhiato l’uccello al nano” o la carfagna a dimostrare di non averlo fatto?
I giornali già da ora non parlano d’altro, abbondano i video, le trascrizioni, e ovviamente i commenti. Tutto il resto è perso, finanche la dissociazione dei vari partecipanti a proposito degli attacchi al Colle, reso ormai una sorta di ologramma folkloristico dalle precedenti erosioni della nostra Costituzione.
Non siamo più capaci, prova ne sia il congresso di rifondazione che va avanti a furia di scissioni, mozioni approvate in modo dubbio, tesseramenti fantasma…
Non siamo più capaci e soprattutto non abbiamo, evidentemente, ancora capito un cazzo.
R.

 

La bella estate.

È così bella l’estate: di fette d’anguria e gelati, di granite al limone e bibite ghiacciate. Affamati di fresco, la sera ci adagiamo su prati e sotto le pergole. Come le lucertole al sole.
È così bello guardare lontano alla ricerca dell’acqua, che sia di un mare o di un lago, di una piscina o di un acqua park. Disposti a sopportare le code in auto, le code per entrare, i numeri chiusi, le rapine di chi ti affitta un po’ d’ombra. Come le carovane nei deserti, o gli omini dagli abiti laceri delle vignette della settimana enigmistica. Puntini col cappello, sotto il sole cocente.
Che bella estate! Gli abiti leggeri, seni ballonzolanti, gambe abbronzate, gambe colorate, gambe bianche. Uomini pelosi con le infradito bianche. Uomini muscolosi avvolti nella lycra come fosse una seconda pelle.
D’estate si va con le borsette di paglia, gli occhiali da sole e la bottiglietta dell’acqua, che costa come un barolo della migliore annata.
“Oh! È arrivata tardi l’estate. Dopo i monsoni, ma è arrivata.”
“Signora mia! Non ci sono più le mezze stagioni.”
“Che caldo stanotte, ma per fortuna ho fatto montare i condizionatori, e sa signora? Ad una cert’ora mio marito tira su il plaid fino al collo.”
È bella l’estate, si va al lago a passeggiare, ci si toglie la maglietta dopo un po’. Il sole colora le spalle, e l’acqua verde è invitante. Peccato! Se solo non ci fosse quel cartello di divieto di balneazione, sarebbe bello infilarci dentro i piedi.
L’estate e i suoi frutti: le pesche e le albicocche, le susine,i fichi e i pomodori. Tutti con lo stesso sapore, da addentare freschi, appena usciti dal frigo. I fichi che vengono dalla California, le pesche argentine, e i pomodori olandesi. Bisogna mangiarne tanti, magari accompagnandoli con quel buon formaggio spalmabile, quello che contiene lo 0% di grassi e lo 00% di formaggio.
Mangiare sano, viver sano, avere attenzione per il proprio corpo. Attenti al sole, perché sì, l’estate è bella ma il sole fa venire il cancro alla pelle, proprio come le creme a protezione totale contro i raggi dannosi.
Ma è d’estate che la vacanza è vacanza. E allora si parte! Ci attende un periodo di riposo nel villaggio vacanze in Marocco: “Sa signora? È uno di quelli dell’ultimo minuto, deciso lì per lì. Non vedo l’ora. Sa, un po’ di riposo…”
Sveglia alle sette, assalto al buffet della colazione – devi svegliarti con un po’ d’anticipo per trovare il meglio, quindi metti la sveglia – poi tutti in piscina per un po’ di acqua gim. Dopo tutti in terrazza per il pranzo – che bello, si vede il mare – pomeriggio pennica, che il marito deve riposare e poi il sole non è sano, poi ancora animazione in acqua, poi cena e dopo animazione con balli e serate a tema.
“Sa signora? Alla sera sono così stanca che dormo fino al mattino. E non le ho detto! C’è anche il nido per i bambini, con gli animatori… almeno possiamo rilassarci un po’. Eh! E che simpatia quelli animatori: ti urlano i loro buffi ordini col megafono… è tanto divertente!”
Ce la dobbiamo godere questa estate, prima che torni la stagione delle piogge, prima degli uragani invernali.

Un importante svolta al G8 nipponico. Le emissioni di gas nocivi nell’atmosfera saranno diminuite nel 2050. Che gioia! Questo vuol dire che avremo ancora moltissime estati, brevi ma intense.
Rita Pani (APOLIDE)

 

Che Belpaese

A Tokio si grida allo scandalo; a quanto pare, i giornalisti al seguito di bush, nem “press kit” hanno trovato una biografia di berlusconi… giudicata approssimativa ed offensiva per lui e per il popolo italiano tutto.
In sostanza, la biografia dice che in Italia vige la corruzione o il malaffare, che il presidente del consiglio ha iniziato fin da giovane a imbrogliare i compagnetti di scuola, vendere aspirapolvere, cantare sulle navi, per finire poi per diventare un magnate della TV. Secondo la biografia, quest’ultima cosa lo avrebbe favorito nella sua ascesa politica, sebbene di politico non avesse nulla.
Io l’ho letta e non fa una piega, ma il presidente americano ha pensato bene di doversi scusare. E pensare che non sono stati menzionati i suoi rapporti con la mafia, con la P2, e nemmeno c’era spiegato come negli anni 80 berlusconi ebbe i soldi per costruire il suo impero finanziario. Non c’era nemmeno scritto che, quando decise di scendere in campo, la fininvest era coperta di debiti e destinata a fallire. La biografia nemmeno spiega come, dopo le sue discese e ridiscese in campo le sue aziende risanarono i bilanci.
La politica internazionale è sempre stata un fiore all’occhiello di questa coalizione di destra: come non ricordare le molestie sessuali alle operaie di una fabbrica di Mosca, il G8 di Genova col massacro della Diaz, le corna al vertice della UE?
Ora altri emeriti esponenti del governo, lavorano alacremente per tenere alto il buon nome dell’Italia: maroni.
L’Unione europea ci scrive per avere notizie delle norme razziste a proposito di Rom; il ministro risponde che “è tutto chiarito” per essere smentito (sbugiardato) l’attimo dopo.
Ma è così che funziona, in questo paese dal polso duro, dove le leggi si fanno e si disfano per comodo o per baratto, dove ci si incaponisce a sapere tutto ma proprio tutto dei politici: quanto sono faticose le vacanze di casini, se sia vero o no che si depila le ascelle, che fini è in barca con la concubina, tronchetti provera, e la sua veltroniana moglie extracomunitaria e anche islamica.
Che bel paese! Fuso peggio del formaggio.
Rita Pani (APOLIDE)

7.07.2008

 

Il governo che va avanti.

L'altro giorno, verso l'ora di pranzo a reti quasi unificate, in TV, veniva trasmessa la conferenza stampa del governo. Sul tavolo campeggiava un manifesto pubblicitario, che spiegava per sommi capi, e con molte immagini (notoriamente il cittadino è un ragazzino di 12 anni nemmeno tanto sveglio) quello che il governo aveva già fatto in così poco tempo.

Una sorta di pubblicità ingannevole, quasi come quelle che promettono dimagrimenti miracolosi, con l'immagine di una cicciona (più di me) che in breve tempo e grazie alle pillole magiche è diventata una silfide.

La foto di un palazzo, per dire che hanno tolto l'ICI, e via via così, passando per Robin Wood, per la gioia del cittadino sicuro, e per finire con la poor card, ovvero un euro al giorno, con cui i cittadini più vecchi e poveri, potranno garantirsi il pane e il pagamento delle bollette. Ovviamente l'immagine sopra tutte le immagini, e prima del titolo del manifestino pubblicitario, era la faccia orribile del criminale di Arcore moderatamente sorridente, e falsamente giovane.

Non so quanti abbiano abboccato all'amo, ma considerato che in Italia sono ancora tanti, quelli che pensano di portarsi a casa un brillante da 100 carati incastonato in un anello di platino, a soli 20 euro, temo che ci sia di che preoccuparsi.

È un governo che va avanti, senza guardare in faccia a nessuno, il governo del polso fermo, del bastone e della carota ormai avvizzita, che il cittadino si accontenta ugualmente di mangiare.

Su un giornale on line, si chiede ai lettori di firmare una sorta d'appello contro la norma blocca processi, e il neretto urla: “più di 70.000 adesioni”. Anche Veltroni chiede firme: ne chiede 5.000.000 contro il governo. Poi però, vittima di un colpo di sole, torna a dire che si può dialogare. Si può fare. Dice anche che il governo cadrà prima dei cinque anni, e bossi conferma... ma bossi ama scherzare.

Quando i primi nomadi vennero deportati da Ponticelli, quasi nessuno si chiese che fine avessero fatto. Ora si sa che piano piano, stanno tornando al luogo che infaustamente “sentivano casa” e, la reazione del cittadino, non si fa attendere: il fuoco.

Se non puoi eliminare la spazzatura, puoi sempre incendiarla.

Il governo va avanti, va avanti con la TAV dopo aver soppresso gli intercity, va avanti con le leggi salva nano, e liberando i criminali. Va avanti con il decreto delle intercettazioni, tanto nemmeno il 41 bis, ha più valore. Va avanti con provvedimenti in materia di economia, che non trova senso nemmeno in un giornaletto di Topolino, e che per la prima volta nella storia del paese porta a zero i finanziamenti per la sanità pubblica. Va avanti con le norme xenofobe che iniziano a insospettire persino l'OCSE.

Non ho dubbi sul fatto che questo governo andrà avanti; gli ultimi che ho avuto sono scomparsi quando una donna, intervistata dal zelante cronista in una stazione di servizio, sul caro benzina ha risposto: “Eh! Pazienza”.

E anche quando ho appreso che sebbene siano in calo i consumi di generi alimentari, non sono in calo gli affari dei parrucchieri e dei beauty center.

Rita Pani (APOLIDE)


7.04.2008

 

Quasi tutti, ma quasi.

Meno di un mese fa, il problema delle intercettazioni era così grave, da indurre l’intercettato di Arcore a “confondere” un decreto legge con un disegno di legge. Meno di un mese fa, il decreto era così urgente, da essere richiesto da “quasi tutti i cittadini” [È un disegno di legge - prosegue berlusconi - atteso da quasi tutti i cittadini, una democrazia non è più tale se non c'è la libertà e non è rispettato il diritto alla privacy.]

Dopo aver appreso che le parti più schifose delle intercettazioni che hanno permesso alla magistratura di Milano, Roma e Napoli, di indagare il corruttore di Arcore, in due differenti casi di corruzione, saranno cancellate dagli atti, sembra svanita ogni emergenza, e persino ogni utilità di far scrivere all’onorevole avvocato difensore, l’ennesima legge ad personam.

Ora la logica invita a ragionare: se fino a ieri avevamo questo estremo bisogno di privacy, perché oggi non l’abbiamo più?

Ma la logica purtroppo non è italiana. Se lo fosse stata, già da tempo come minimo avremmo imbarcato qual malavitoso su uno dei suoi aerei privati, e lo avremmo spedito in esilio nella sua magione di Antigua, acquistata appositamente per questa evenienza. In un paese ancora più dotato intellettualmente, il problema non si sarebbe nemmeno posto.

A Sassari ieri è morto un operaio.

La cassiera del supermercato, ieri sera mi diceva del suo turno di lavoro durato 13 ore… “Devo stare zitta, non è certo il momento di parlare di diritti…anzi, meno male che un lavoro lo ho.”

Solidarietà alla ministro carfagna. Solidarietà bipartisan, ovviamente, perché gli attacchi che subisce, sono gratuiti e giustificati solo dal fatto di essere donna.

Nessuna solidarietà, se non la mia, per la cassiera del supermercato.

Loris Mazzetti, lo storico collaboratore di Enzo Biagi, ha ricevuto una lettera di sospensione che preannuncia il licenziamento, proprio nello stesso giorno in cui saccà (decisamente uno di quasi tutti i cittadini interessati al decreto sulle intercettazioni) ha ripreso il suo posto in RAI.

Loris Mazzetti, a differenza della cassiera del supermercato, ha ricevuto un minimo di solidarietà da tre o quattro persone.

Ah, dimenticavo: Rifondazione Comunista si avvia alla scissione, nasceranno due partiti, quello di Vendola e quello di Ferrero. Al primo andranno i gatti e il canarino, al secondo il cane e il pesce rosso.

Rita Pani (APOLIDE)


7.03.2008

 

The outing day

E’ giovedì, oggi. Il giorno dell’evento mediatico dell’anno, una sorta di San Remo fuori stagione, con un unico “cantante”, e il refrain, sempre quello. O forse no? Leggo che forse sarà a Matrix, ma forse no. Che forse farà outing, o forse no. Che forse anticiperà le intercettazioni, penalmente rilevanti, che presto verranno pubblicate, o forse no.

L’incertezza, si sa, favorisce le illazioni e quindi ci si chiede: sarà omosessuale? Sarà un castrato? Eunuco? Pipperà fino a farsi drizzare il tappetino che ha in testa? Avrà sposato bondi a Los Angeles? È un aneroide?

Vorrà magari raccontarci che anche lui, come va di moda adesso, ha avuto un’erezione mentre era al mare? (potrebbe farlo, dato che è un bugiardo cronico)

Il problema italico, purtroppo è che la gente sfiderà il caldo afoso della sera, per assistere allo show, con la brama di sapere quante e quali perversioni risiedano in un uomo così viscido e orripilante, per poi magari perdonare, e perché no? Invidiare.

Della cordata salva Alitalia nessuno chiede più conto, e guarda caso l’azienda sta fallendo, come stanno fallendo bene o male tutte le famiglie (normali) italiane.

Del fatto che l’Europa minacci sanzioni per le normative xenofobe, a nessuno importa, perché senza zingari per strada tutto appare più lindo e vivibile.

Che la Corte dei conti sia giunta (dopo di me) alla conclusione che la Robin Tax sia una minchiata cosmica non è rilevante.

Che i salari dei lavoratori non consentano di vivere una vita dignitosa, è una formalità della quale ormai abbiamo preso atto, adeguandoci, da bravi italiani, e rateizzando i costi per le vacanze, per esempio.

E allora che sarà mai il tanto atteso outing, se non l’ennesima minchiata, o arma di distrazione di massa, capace di indurre il popolo bue a guardare il dito che indica la luna?

Rita Pani (APOLIDE)

PS.

Ringrazio quanti mi hanno scritto privatamente in questi giorni, ho gravi problemi al PC per cui non posso puntualmente rispondere. Lo farò non appena ripristinerò. Se non dovessi rispondere nemmeno dopo, è possibile che le vostre mail siano andate perse, e in quel caso, riscrivetemi… J


7.01.2008

 

Giovedì televendita del piazzista di Arcore

Siete contenti? Giovedì il malefico di Arcore, presidente del consiglio, andrà in TV (tutte) a spiegare agli italiani che c’è un’emergenza. Un’altra. Non è la crisi economica che ci induce a fare il pane in casa, e nemmeno quella del lavoro o dei salari. L’emergenza è sempre la sua, malfattore di professione, che rischia di vedere pubblicate le sue intercettazioni telefoniche “hot”, inerenti l’inchiesta per corruzione nei confronti dei senatori della precedente maggioranza di governo, dalle quali magari si potrebbe evincere che all’eunuco di Arcore, almeno piace guardare.

Giovedì quindi televendita a reti unificate, il piazzista venderà pane e democrazia, mettendo un altro mattone sulla tomba della libertà di informazione.

In compenso, noi popolo della sinistra, ormai sempre più rabbioso, potremo scegliere se vederci a Roma l’8 o il 25 Luglio, per portare avanti un minimo di protesta. Trovare un’unica data era troppo difficile, soprattutto perché l’unica cosa ormai chiara a sinistra, è che non abbiamo capito un cazzo.

Sarà che sono viziata, ma sentire che l’8 luglio si fa “una gita a Roma” a me fa particolarmente incazzare.

E’ lo sfacelo, ma chi se ne frega? Il governo dei tagli agli sprechi paga i tutor per i ministri inesperti - fitto o la ex miss Italia - rimandiamo i soldati a morire, la spazzatura è in discariche abuisive di stato controllate a vista dall’ esercito, i ragazzini hanno un vocabolario di 500 parole (quando va bene), e siccome a dodici anni si vendono come puttane navigate per acquistare abiti di marca, la soluzione è quella di sempre: il grembiule; i professori prendono uno stipendio da fame? Licenziamone la metà così quelli che restano prendono più soldi.

Intanto in Sicilia, il 60% della popolazione ha voluto vittorio sgarbi come sindaco. Un motivo deve esserci, oltre l’imbecillità conclamata.

Mentre tutto diventa sempre più nero, e non solo metaforicamente, il popolo italiano viene irretito da fantasmagoriche operazioni antizingaro, tese a ridare al popolo affamato la tanto agognata sicurezza. Lo stesso decreto che il CSM ha dichiarato irrazionale, costringendo anche il presidente della repubblica ad intervenire, contro il CSM. E tutto per un’ignobile farsa, dal momento che persino il mio cane, sa bene che quel decreto è una bufala, atuata al solo scopo di scatenare una lunga discussione, e prendere il tempo necessario per varare la nuova norma di immunità verso le 5 più alte cariche della cupola dello Stato.

Beccatevi il piazzista giovedì prossimo in TV e soprattutto non mancate di partecipare ai duemila sondaggi sull’argomento: “In Italia i giudici rappresentano un pericolo per la democrazia?”

Rita Pani (APOLIDE)


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