6.30.2009

 

Che sia scoccata l'ora?



... godibile ...

 

La logica del profitto

In un paese serio, il capo del governo, in occasione di una tragedia (una a caso) avrebbe detto: “Mi recherò sul luogo per portare la mia vicinanza e il mio cordoglio ai familiari delle vittime”. In Italia il capo del governo dice: “andrò a Viareggio per prendere in mano la situazione”. Come se tutte le persone che da ieri notte salvano vite, spengono il fuoco, mettono al sicuro migliaia di cittadini, siano solo un branco di incapaci.

Ma non è questo il punto. Il punto è che le migliori menti dell’economia, nell’ultimo anno ci hanno detto che il sistema capitalistico non ha retto, e che sarà necessario un cambiamento radicale. Pur non comprendendo molto di numeri e di economia, anche io sono d’accordo. Peccato però che non è così e nemmeno lo sarà. Il profitto è ancora l’unico punto saldo delle economie, e sempre in nome del profitto, soprattutto in questo periodo di crisi – psicologica o reale – i morti e gli incidenti non potranno che aumentare in maniera esponenziale, tagliando i costi di personale, manutenzione e sicurezza.

Per quanto riguarda le ferrovie, basta essere assidui frequentatori dei treni italici per comprendere a quale livello terzomondista stiamo arrivando. In Italia si investe in cartelloni pubblicitari, in tinteggiature in propaganda, e si crea l’alta velocità. Vecchi treni rivestiti di nuovo a correre per un solo quarto d’ora su una tratta di quattro, dentro una galleria, con gli occhi sbarrati a sperare che lo scricchiolio finisca. E se invece sei un temerario o un pendolare che si affida ai regionali, saprai bene che una volta su cinque puoi restare fermo in mezzo alla campagna, perché come ti dice il capotreno dopo un’ora di attesa: “Il treno si è rotto.” L’importante è guadagnare, i prezzi dei biglietti aumentano e il servizio diventa sempre più scadente.

A me importa poco se la società proprietaria del treno esploso questa notte fosse italiana oppure no. Il concetto è lo stesso. Si trasporta gas su rottami. Vendere a molto spendendo il meno possibile. Questa è la logica applicata anche al mercato del lavoro, dal più grande al più piccolo che si deve adeguare per non soccombere, e quindi qualche volta (spesso) muore. Come i due operai folgorati ieri, e dimenticati oggi.

L’imbecille obbietterà che secondo le statistiche, i morti sul lavoro sono diminuiti. L’imbecille probabilmente non è riuscito a fare un piccolissimo calcolo tra calo della mortalità e calo della produzione industriale.

Rita Pani (APOLIDE)


6.29.2009

 

Della serie "cosa ci inventiamo oggi per fregare i terremotati d'Abruzzo?"


Categoria: Notizie e politica
Ovvero quando non si riesce neanche più a trovare le parole per commentare i loro vergognosi mezzucci

Una dopo l'altra queste immagini mostrano la scannerizzazione dell'ordinanza 3779, che contiene il modulo per la richiesta dei contributi per la ristrutturazione degli immobili. Notare la (ovvia) dicitura: BARRARE LA CASELLA CHE INTERESSA











Fin qua tutto regolare. E ora, dopo che uno ha metabolizzato per bene il naturale meccanismo per la selezione della scelta, ecco il gran finale, dove si sceglie il tipo di rimborso:






Semplicemente PATETICO .....
Dal blog di Kamela

6.28.2009

 

Un toro, eh?


"Era instancabile, un toro" ma anche, "d'improvviso smise di muoversi e pensai fra me e me, grazie a Dio, si è addormentato. Ma non durò molto".

Queste sono le rivelazioni della Ford Escort rilasciate alla stampa inglese. Giuro che sono seria. Ho appena fatto un Voltaren, il settimo, e nonostante l’abbondanza inizio ad avere dei problemi a stare seduta. Non sto ridendo, davvero. Credo che per quanto possano essere asserviti, i giornalisti italiani non avrebbero mai avuto il coraggio di scrivere una minchiata simile, sarebbe stato troppo persino per fede.

Un toro eh? Io penso. Penso tanto e mi figuro le cose, anche per questo credo di essere capace a scrivere libri. Vedete, quando si narra una storia, man mano che s’incede nella descrizione di un personaggio, di un oggetto, si deve essere capaci di mostrarlo a chi legge, in modo tale che in quel momento in cui si socchiudono gli occhi, il lettore possa quasi averne percezione.

Un toro. Provate a chiudere gli occhi e immaginarvelo, quel cubo umano di 73 anni, dopo essersi fatto togliere le stecche di balena che lo tengono dritto, la panza che straripa dalle mutande, le vene varicose, le rughe, la peluria bianca sul petto, il colore arancio del viso che si ferma appena sotto il collo, i capelli posticci in telaio di sugero, le palle avvizzite e cascanti. Un toro, eh?

Dicono che a certe feste giri moltissima droga. Aggiungo che evidentemente gli spacciatori hanno roba buonissima.

Rita Pani (APOLIDE [Ma Denzel Washington allora che sarà mai?])


6.27.2009

 

Non ho mai detto ...

"Io non ho mai detto di chiudere la bocca agli enti o ai media e se l'ho detto non c'era assolutamente nulla di violento o meno che liberale" silvio berlusconi - statista.



... La demenza senile. Vuoi vedere che le ragazzine rumene vestite da babbo natale, non erano altro che badanti? Che sia un principio di Alzheimer?

Rita Pani (APOLIDE)

 

Il predemente del consiglio

Giusto ieri l’Espresso ci ricordava il patema d’animo del debosciato del consiglio, durante la crisi Russia Georgia . Giusto ieri, l’erotomane del consiglio, con l’intelligenza istituzionale che lo contraddistingue, intimava all’Italia e al mondo intero di tappare la bocca a tutti coloro che si ostinano a parlare della crisi economica, facendo infuriare tutti gli organi d’informazione (quelli seri) esteri, e persino i capi degli organismi finanziari mondiali.

Oggi il predemente del consiglio va a tenere banco a Corfù. I giornali italiani ci tengono a sottolineare come esso sia l’unico capo di stato presente (sì, sì … è il capo dello stato) e cercano di attribuirgli il ruolo di pacificatore internazionale, decantando le sue ottime relazioni con l’ex Bush e con l’ex Putin che tanto bene fecero alla pace nel mondo.

Noi, attenti osservatori di questo patetico Zelig aspettavamo con ansia le sue illuminate dichiarazioni da grande statista, e in preda a una delle sue mirabolanti trasformazioni non ci ha fatto attendere: “Per fortuna quella volta mandai a Mosca da Medvedev il buon Nicolas Sarkozy, che era il mio avvocato tanti anni fa. Io restai a lungo al telefono con Putin per ricomporre le cose, altrimenti il divorzio che sarebbe venuto fuori sarebbe stato difficilmente ricomponibile" Insomma è riuscito a ricordare al mondo che persino il Presidente della Francia è stato sul suo libro paga, e peggio, ne ha dipinto le doti di ragazzo delle commissioni, tutto in un colpo solo. Che ci volete fare, quando uno è uno statista è uno statista e non c’è nulla da fare.

La stampa internazionale oggi vocifera sulle possibili dimissioni del vostro premier truccatissimo. Io sono scettica. Ho più il sospetto che prima o poi lo vedremo uscire da Palazzo Grazioli a bordo di un’ambulanza, mentre grida: “Il mondo è mio!”

Rita Pani (APOLIDE)


6.26.2009

 

È morto!

Ha iniziato la sua carriera da ragazzino.

È diventato ricco molto presto

Ha subito moltissimi interventi di chirurgia plastica

Ha avuto molti guai con la giustizia

È stato sospettato di pedofilia

Ha deciso che si farà imbalsamare.


Giù il bicchiere, è soltanto Michael Jackson


Rita Pani (APOLIDE)


 

Lo vogliono così.


Quando andò in Molise, a San Giuliano di Puglia a inaugurare una scuola, gettarono dell’asfalto per non fargli sporcare le scarpe una volta sceso dall’elicottero. La gente, quella vera, era così inviperita che l’organizzazione portò le comparse da Campobasso e altre città vicine, tutti presi nei circoli di cosa sua. Oggi di nuovo, ai cantieri vicino L’Aquila. Chi ha visto le immagini con occhio attento, avrà fatto presto due calcoli: bastano davvero sette o otto operai per costruire tutto quello? Torna sempre in mente la foto di mussolini – no, non quella a testa in giù- quella del campo di grano.

Lo vogliono così dicono, con la sua malattia mentale, la megalomania, che gli fa credere di essere davvero al di sopra di tutto e tutti, e allora saluta gli operai: Agi - "Che fate li sopra? E le donne? Siete tutti gay? La prossima volta ve le porto io le veline...". silvio berlusconi visita i cantieri di Bazzano, vicino L'Aquila. Ma non basta, il megalomane va ben oltre: "la prossima volta vi porto le minorenni..."

Lo vogliono così, dice, divertente come una colonscopia. Sarà perché ho una figlia di 15 anni che non lo trovo per nulla divertente? Sarà forse perché non ho mai distinto l’essere umano in razze e quindi tanto meno riesco a suddividerle in categorie di sesso?

Se fossi stata una sua parente, a questo punto lo avrei già fatto internare, o per lo meno interdire. I suoi parenti, quelli del pdl, lo faranno prestissimo. Arriverà presto il G8, e non so a quanti di quelli invischiati farà piacere stare seduti al fianco di un vecchio scorreggione incontinente.

Rita Pani (APOLIDE)


6.25.2009

 

Dal blog di Votantonio
















Votantonio

 

Prima di tutto il logo


Hanno fatto il logo per rilanciare l’immagine appannata dell’Italia all’estero. Brutto, fermo, freddo e insulso. Ma viviamo nell’era dell’immagine, quindi anziché fare cose serie, si paga (chissà quanto) un grafico per scrivere Italia. L’immagine dell’Italia all’estero non si risolleverà certo con un logo, lo sanno loro e lo sappiamo noi, solo che forse all’estero si ha una percezione più netta dell’italico disastro. E che ci piaccia o no, a meno che non ci facciamo tatuare una falce e martello (io lo farò presto) in una parte del corpo visibile, anche noi varcata la frontiera, saremo quelli che hanno eletto il debosciato del consiglio.

Puntano sul G8 come punterebbero al tavolo di uno dei casinò che certo frequentano, in Abruzzo, per mostrare il dolore. Per risparmiare avevano detto, e così a Preturo piccolo paesino vicino all’Aquila in tutta fretta si è approntato un aeroporto, e assicurano che al Presidente Obama non mancherà il suo campo da basket. Intanto gli sfollati aquilani si chiedono perché si debba sottostare alle graduatorie per poter tornare ad avere un tetto sopra la testa. Perché è chiaro che se ci si deve mettere in fila, qualcuno resterà senza.

L’immagine dell’Italia all’estero, è quella che tutti i giorni i giornali ancora liberi, e non sottoposti alle minacce del monopolista del consiglio italiano, danno di lui. The Indipendent lo chiama silvio teflon. Se ne occupano, El Pais, The New York Times, The Guardian e iniziano a porsi la domanda delle domande: “riuscirà a occuparsi del G8 preso com’è dalle sue vicissitudini?” Certo che sì, perché per quel tizio non c’è nulla di serio, nulla è importante se non il suo prestigio personale. Un tizio che da anni tiene in ostaggio un parlamento, nel quale non si fa altro che risolvere le sue personali questioni, riuscirà a pieno. Magari interrompendo qualche discussione – fasulla – sulla fame nel mondo per invitare gli ospiti a pranzo. D’altronde l’ha già fatto.

Tutto il paese ormai gira intorno a lui, che è il padrone della giostra e dei carrozzoni. S’inguaia con una minorenne? Il giorno dopo assume un figurante di una trasmissione televisiva come fidanzato della minorenne, e ripulisce un po’ delle tracce di merda che si era lasciato dietro. Ha un’amica un po’ più speciale delle altre? Non la paga con i soldi, ma la fa partecipare alla stessa trasmissione, usata per lavare il cervello delle donnette che al pomeriggio spicciano in cucina con la scatola parlante accesa. Viene invischiato in scandali più o meno pesanti? Non è tanto il lodo alfano a salvare le sue chiappe, ma sempre l’elettrodomestico di cui è padrone, con i sistemi modello fede e minzolini che ormai sono chiari a tutti quelli che, il lavaggio del cervello non se lo sono lasciati fare.

Lo so che sono cose già dette, palesi e banali, ma quello che non si dice mai abbastanza è, che ormai è chiaro che nessuno oserebbe portarlo là dove voleva arrivare: il Quirinale. Finito di sistemare le sue ultime beghe finanziare e legali, salirà sul suo aereo e come un Bokassa qualunque sparirà. Noi resteremo in questa Italia piatta, nera e povera, proprio come quel logo.

Rita Pani (APOLIDE)


6.24.2009

 

Ebbene sì!




Glossario informatico: ROTFL

Letteralmente: Rolling on the floor laughing, mi sto rotolando sul pavimento per le risate

Acronimo utilizzato in chat e forum per esprimere estrema ilarità.
Si veda anche LOL.

Rita Pani (APOLIDE)

6.23.2009

 

Il settimanale di famiglia

Su Sky TG24, ad un certo punto, ho sentito dire che l’erotomane del consiglio, aveva rilasciato una lunga intervista al suo settimanale di famiglia, “Chi”. Il direttore del Tg1, senza vergogna, ha detto che lui non dava notizie che non c’erano. Non mi sono informata oltre e quindi non so, se lo stesso TG1 ha vitato il “settimanale di famiglia”. Ieri (e anche oggi, in vero) su Current ho visto il film “Citizen Berlusconi.” L’avevo già visto in DVD, ma ne valeva la pena.

Intanto, dati i lanci d’agenzia sulle nuove rivelazioni al “settimanale di famiglia”, fatte dal pervertito del consiglio, i giornali aprono con la puttana in primo piano. Sì, ho scritto puttana, perché con buona pace del ministro carfagna che tanto si è battuta per mettere in galera puttane e clienti, non è che basta cambiare nome alle cose, perché queste cambino anche la loro essenza. E poi a me sembra più naturale che le Escort stiano parcheggiate al bordo strada e le puttane salgano a Palazzo Grazioli.

Soltanto molto dopo c’è la notizia dell’approvazione del decreto per l’Abruzzo, che spero vogliate leggere con attenzione, non appena sarà pubblicato. Le anticipazioni di stampa sono assai più interessanti di quelle riprese dal “settimanale di famiglia”, perché a leggerle sembrerebbe che alla fine di Novembre gli sfollati avranno una casa, invece ci sono cose appena sussurrate che dovrebbero far drizzare le orecchie a chi, a Dicembre continuerà a trovarsi sotto una tenda. Insomma, sembra che non dovremo fare altro che collegarci in Rete e giocare d’azzardo on line, per aiutare il popolo abruzzese. “Legalizzato il gioco d’azzardo on- line”. Che i finanziamenti dello stato saranno dilazionati fino al 2033, in qualche articolo non c’è nemmeno scritto. L’importante era fare in fretta, no?

Interessante anche la pantomima di bertolaso, in merito al G8, e per un attimo ho pensato che parlassero del GF8: “i grandi della terra potranno vivere proprio come se fossero terremotati, a due passi dalle tendopoli.” In realtà questo non è del tutto da escludere visto il prolungarsi della scia sismica, che fa tremare l’anima e le cose degli abruzzesi, ma molto interessante la questione dei letti. Pur essendo a due passi dai terremotati, infatti, i grandi della terra non dormiranno nelle brande di solito in uso nelle caserme, ma in letti tutti nuovi che dopo verranno utilizzati per arredare le case della nuova città campus antisismico. Quello che ne troverà uno macchiato di arancione tipo fard non avrà dubbi: non è stata la Merkel a dormirci sopra.

Rita Pani (APOLIDE)


 

Eresie eversive

“Capo, se mi presti un avvocato … io ti do un po’ di figa.”
“Va bene. Io ti do un surrogato del mio avvocato ma tu mi dai figa giovane. E se mi piace ti do la sanità.”
I due tirano i dadi, escono da galera senza passare dal via. Parco della Vittoria è già suo, ci costruisce case, che alberghi è un casino per i permessi edilizi. Le case è più semplice, basta apporre il segreto di stato.
“Onorevole deputata europea, tu che fino a ieri hai fatto la maitresse, dì alle giovani mignotte aspiranti qualcosa, che si trucchino poco. Trucco semplice, che quello pesante è mio. Sennò magari, mia moglie mi sgama.”
È piccolo il tizio, a vederlo non sembra, perché un tale, un ciabattino, s’è inventato una cosa che sta dentro le scarpe, che lo fa sembrare meno basso di quel che è. Deve avere un trucco anche dentro le mutande, raccontano, perché poi per difenderlo, dicono che con la prostata se ne è andata anche la sua virilità. Ha i capelli americani, che li hanno inventati a Beverly Hills. Si montano la mattina con una coroncina di sughero. Ti devi alzare un’oretta prima, perché non è che fai da solo, come fosse una dentiera. Ci vuole l’hair stilyst, inzomma, er parrucchiere.

I ricchi! Hanno gli occhi azzurri e sono biondi, anche quando sono strabici e hanno gli occhi banali, sono bassi, e a furia di botulino somigliano tutti a quel servo giornale che va sul 4.

“Io sono ricco, mi votano per questo. Perché essendo ricco (che ho già rubato) non ho bisogno di rubare. Vuoi essere gentile? Che ne so? Regalami un cesto di frutta o una che mi fa un pompino. Lo so che è morto, ma dille che deve fare finta che il mio pene sia impressionante. Meglio se è un’attrice, così almeno sa fare finta.”

“E tu? Cosa mi dai?”

Aveva finito da poco l’ultimo scatto di un calendario; gennaio di culo, febbraio le tette. Sudata a marzo. Ministro ad Aprile.

“Io sono ricco, non ho bisogno di rubare. Che vuoi? Mh! Hai un processo? Sei inquisito? Facciamo finta che non succede nulla, però mi devi dare tua figlia.”

“16 o 18? Chi se ne frega? L’importante è che ci sia anche la madre, almeno nessun perbenista mi potrà mai accusare di nulla … e che abbia poco trucco, mi raccomando.”

“Magari fosse sua figlia!” lo disse un giorno una signora più alta del tizio col riporto di sughero. Lo disse solo perché che se ne andassero via 20.000 euro a festa pro gruppo puttane non era importante (tanto pagava il cittadino italiano solo facendo zapping col telecomando. Lo disse solo perché se il marito si portava a letto una ragazzina più giovane della propria figlia, forse, poteva apparire sconveniente.

Rita Pani (Viva Stalin e le deportazioni in Siberia)


6.22.2009

 

Fiat Punto/Ford Escort

“Fiat intende mantenere produzioni industriali a Termini Imerese, ma con produzionidiverse da quella automobilistica. Fino al 2010 manterremo la produzione delle Alfa Romeo 159 berlina, 147 e GT a Pomigliano. Successivamente sarà assegnata una nuova piattaforma con uno o più modelli”. Sull’impegno per evitare conseguenze dolorose, “Ritengo sia una sfida alla nostra portata”. Il manager italo-canadese si è poi soffermato sulla crisi globale del settore automobilistico spiegando che occorre razionalizzare la produzione per contrastare una sovracapacità cronica e ha espresso il suo favore sulle misure varate dal Governo. “Sull’auto ci sono ricadute positive degli incentivi al mercato e in tutti gli stabilimenti c’è una buona raccolta ordini”.

Non è una notizia dell’altro millennio, riportata come fosse storia. Sono dichiarazioni del 18 giugno scorso, rilasciate da Marchionne subito dopo aver detto che: è impensabile una Fiat senza radici italiane. So che magari non è interessante, ma oggi, 22 giugno, gli operai Fiat di Termini Imerese cercano di bloccare il transito dei treni al sud, perché loro sanno di non aver alcun futuro.

Siccome non mi sono svegliata bene questa mattina, vi ammorberò anche con altri dati sulla situazione economica dell’Italia dei papi: “Calo a due cifre per il fatturato dell'industria italiana. Ad aprile è crollato del 22,2% rispetto allo stesso mese dell'anno scorso. Lo annuncia l'Istat.
Negativa anche la variazione degli ordinativi con un calo del 32,2%. Per quanto riguarda la variazione su marzo 2009, il fatturato ha registrato una variazione pari a zero, mentre gli ordini sono calati del 3,7%” Male anche il settore delle auto.

Scusate la digressione. Non lo faccio più. Torniamo a parlare di cose serie, di politica quella vera. Torniamo a sguazzare nella fangosa vita di un maniaco sessuale, che per far scordare ai suoi sudditi di aver torbidamente frequentato ragazzine minorenni, ha preferito calare la carta della Escort quarantaduenne.

Tanto, potrebbe sembrare che sempre di auto si tratti.

Rita Pani (APOLIDE)


6.21.2009

 

Riaperto il centro storico de L'Aquila.

Bastano duecento metri di percorso nel centro storico de L’Aquila, per stupire il mondo. Sembra così, lo ha detto l’alter ego del vizioso del consiglio. A sentire i telegiornali di regime, in vero, si comprendeva quasi che in tempo di record, il centro storico della città abruzzese fosse tornata al suo antico splendore, e non invece quel che è. Un rattoppo fatto in fretta e furia, per poter essere usato come esposizione del dolore (altrui) e la potenza (loro) in occasione del G8. Nelle immagini televisive ho scorto persino le immancabili fioriere al ciglio della strada.

Ma noi siamo l’Italia, già abituata alle ordinanze che proibivano di stendere le mutande ad asciugare fuori dai balconi, in modo da non offendere la suscettibilità dei capi di stato mondiali, che avrebbero transitato sotto i palazzi ricoperti da teloni dipinti. Lo so, poi i capi di governo esteri vengono in Italia e ci mostrano la loro minchia, ma questo è un altro discorso.

Ma oggi è arrivata l’estate, ed è anomala, come tutto del resto. Piove, fa freddo, ci sono stati morti e dispersi un po’ in tutta Italia. All’Aquila, il telegiornale ha detto che il cielo “minacciava pioggia”. Mi ricordo nei giorni appena successivi alla tragedia, che persino i meteorologi venivano interpellati ogni ora, per sapere le condizioni del tempo. I vari cronisti in collegamento perenne ci raccontavano il caldo del giorno, il freddo della notte. Avevano il microfono in una mano e il termometro nell’altra. E la pioggia. Anche la pioggia era un fenomeno da raccontare, quando ci mostravano le immagini dei pantani dove a mala pena le tende sembravano reggersi in mezzo al fango
.
Duecento metri di centro storico resi percorribili, e anche la pioggia non c’è più. Potenza del governo.

Ma oggi è arrivata l’estate anche a L’Aquila, e se non ci credete, leggete qui.

Rita Pani (APOLIDE)

6.19.2009

 

Mavalàffanculo!

Cinisello Balsamo, 19 giu. - (Adnkronos) - "Vedo che c'e' una manifestazione, evviva, cosi' tutti possono vedere la differenza tra noi e loro. Noi non andremmo mai ad una loro manifestazione a disturbare. Siete dei poveri comunisti, oggi come sempre. Mi fate pena e disgusto". Cosi' il capo del governo silvio berlusconi rivolto a un gruppo di manifestanti che protesta contro la sua presenza a Cinisello Balsamo.

È vero, almeno nel mio caso, sono povera e anche comunista, e ne vado fiera. Sono orgogliosa persino quando ho difficoltà a pagare una bolletta, perché una cosa è certa: nella mia vita non mi sono mai prostituita e mai mi prostituirò, né col corpo e né con la mente.

Pena? Io al contrario di questo figuro non posso nemmeno provare pena, anzi, ne apprezzo il senso del ridicolo che soddisfa il mio senso cinico demenziale, e tanto più mi sento meglio pensando al fatto che ormai si sia ridotto ad avere supporter pagati col tariffario di canale 5 o sottosviluppati mentali, felici di masturbarsi al solo pensiero delle mistificate attitudini sessuali del loro idolo.

Il miserabile del consiglio non ha considerato che c’è ancora chi si sente orgoglioso d’essere comunista, chi non ha mai smesso di credere in un ideale, chi ancora è capace di avere delle idee. Probabilmente è stato grazie a gente come Fassino che in Italia si è potuto svilire il termine comunista fino a farlo diventare un insulto.

Certo è più facile per il miserabile del Milan insultare chi lo contesta, che non ammettere che sia giunto il momento di lasciare l’Italia con le borsette piene di soldi e fard, magari facendo rotta verso le Bermuda, paradiso fiscale dove ha pensato bene di acquistare una casetta per poter riunire tutti i suoi cast di hard sex, ai quali per logica, esso può assistere solo ed esclusivamente come spettatore PAGANTE.

Sono comunista e anche povera, e questo mi riempie d’orgoglio, anche perché data la mia povertà non partecipo a pagare i conti delle sue mignotte, dei suoi voli, delle sue scorte, della sua sicurezza, della sua schifezza morale.

Poveraccio. S’è dovuto inventare le piazze chiuse per non rischiare di essere sputato in faccia da tutti i minchioni che ha tradito.

L’illusione è la gramigna più tenace. La storia insegna ma non ha scolari. Antonio Gramsci. (la storia ci ha insegnato anche Piazzale Loreto)

Rita Pani (COMUNISTA)


 

Colpo su colpo

Meno male, ha detto che risponderà colpo su colpo. La prima domanda dovrà essere necessariamente sui numeri disastrosi della disoccupazione. Poi magari dovrà dirci chiaramente quali imprese si sono aggiudicate gli appalti per la ricostruzione dell’Aquila … Ah no, questo accadrebbe in un paese serio. Ogni tanto mi scordo cos’è diventata l’Italia.

Risponderà colpo su colpo sull’argomento in cui è più ferrato: le mignotte.

Annina (ormai è un’amica) mi racconta della sua vita nel campo profughi, delle ronde dei carabinieri, o della polizia e delle occhiatacce quando qualcuno esasperato alza la voce. Del braccialetto identificativo, il lascia passare per la casa di stoffa. Mi racconta anche delle liti, del nervosismo, di persone costrette a convivere gomito a gomito. Chi si lava di più e chi si lava di meno, chi fa più rumore, e chi cerca di riposare. Di chi persino si pente di non aver accettato l’invito ad andare in vacanza a spese dello stato. Di chi, ora che l’estate è arrivata, viene spostato a seconda degli arrivi degli ospiti paganti negli alberghi.

Annina soprattutto mi chiede quello che in molti si chiedono: “Ma dove sono finiti gli euro donati con l’SMS?” E io non so risponderle. Spero solo che non siano finiti accanto a quelli donati per lo tsunami, a tappare qualche buco di qualche bilancio.

Ecco, attraverso l’avvocato mavalà ci farà sapere che lui le donne non le ha pagate mai, che non c’è nulla di male nell’essere ospitale e ricevere molta gente in casa propria. Anzi, magari cercherà di unire l’utile al dilettevole, invitando solo ragazze abruzzesi per la prossima imminente stagione, e così terrà fede alla promessa non ancora mantenuta, di mettere a disposizione le sue case per i terremotati.

****

Finalmente è venerdì. Aspetto anche io ospiti per il fine settimana che però conoscono già il mio bagno. Niente di ché. Purtroppo il bidet è anche relativamente nuovo, e quindi non è che abbia tanto da raccontare. Poi è gente alla buona, che viene a trovarmi gratis, non si tromba, niente coca; molta birra, limoncello e zampironi per le zanzare.

Rita Pani (APOLIDE)


6.18.2009

 

Sapessi quanti culi ha visto il mio bidet

Mettiamo il caso che foste invitati a una cena per questioni d’affari importanti, e il vostro ospite per rompere il ghiaccio vi invitasse a fare il giro della sua magione, partendo dal bagno. Ora poniamo il caso che, spalancata la porta vi dicesse: “Non puoi immaginare quanti culi ha visto quel bidet!”.

Dopo la visita al cesso, girando per casa notate che in ogni angolo ci sono riviste porno, e allora con quel poco di considerazione che avete per il vostro ospite, gli fate notare che non è proprio opportuno tenere in giro per casa tanto materiale pornografico, e lui per tutta risposta vi guarda e vi dice: “Vedi questa?” indicando la ragazza in foto, “questa l’ho avuta e questa, e questa …”

Come minimo pensereste che probabilmente il tizio che vi ha invitato a casa sua non è proprio normalissimo, e che forse non è il caso di fare affari con un tipo così strano.
Ora ponete il caso che il tizio strano si chiami silvio berlusconi, e che esso oltre ad essere il presidente del Milan e il proprietario delle ballerine del Bagaglino, abbia in mano tutte le chiavi dello stato, dall’esercito ai servizi segreti, dall’economia e la finanza, alla sanità, dalla scuola alle televisioni, e ponete anche che il signore dubbioso sia stato l’ex presidente della Repubblica Francese Chirac, e traete le vostre conclusioni.

Chirac et le cavaleur berlusconi L'express

Rita Pani (APOLIDE)

 

TG a confronto


6.17.2009

 

Feste a Palazzo Grazioli. Berlusconi: progetto eversivo

In effetti lo è, un progetto eversivo. Per quanto il mio pensiero possa non essere “femminista” credo che riempire un parlamento di puttane, somigli molto a un progetto eversivo. Per intenderci: se una donna intelligente, nel suo privato si dilettasse come più le piace, sarebbero solo ed esclusivamente affari suoi, ma, che la candidatura a cariche istituzionali possa essere il tornaconto di una marchetta, è diverso. Anche perché in questa Italia, si è fatta la guerra alle prostitute e non alla prostituzione, e per prostitute intendo quelle povere disgraziate, rese schiave dalle guerre e dalla miseria, che spesso vengono vendute o rapite per essere poi rivendute e sfruttate. Nell’immaginario collettivo, le prostitute sono quelle povere disgraziate che stanno per strada, giorno e notte, col sole e con la pioggia, e non certo questa truppa di troie anche aviotrasportate.
Detto questo lo scandalo dov’è? Ma davvero qualcuno ha mai pensato che una donna senziente l’avrebbe data a un tizio così squallido a gratis? Io credo che per abbassarsi le mutande davanti a una cosa così orrida, la prospettiva debba essere assai più allettante di un lombrico morto.

E intanto, tornato dall’America, dove è stato trattato peggio di una serva, ecco che si ritorna alla politica, che non è quella del lavoro e della crisi economica, quella della povertà e di una società allo sbando, ma quella ancora una volta del presidenziale augello.
Il ministero della distruzione pubblica che mostra orgoglioso gli “exit poll” (e hanno detto proprio così) delle bocciature o non ammissioni agli esami di maturità, insegnandoci forse che bisogna essere un paese fiero del suo fallimento.

In un telegiornale che ieri non si era occupato della protesta dei terremotati, oggi ho sentito dire che chi protestava era da comprendere perché era stato “manipolato” dalla sinistra in un momento di fragilità psicologica (aquilani, siete solo dei cretini che avete creduto ai comunisti).

Ieri è ripreso il processo d’appello per mafia contro il senatore dell’utri, già condannato a 9 anni di galera per lo stesso reato. (Ma i telegiornali avevano di meglio da non dire)

Cala l’introito delle pubblicità delle televisioni di stato ma aumenta vorticosamente la raccolta delle reti Mediaset. Ecco torniamo alla politica dell’eversione. È meglio.

Rita Pani (
APOLIDE)


 

16 Giugno, terremotati a Roma


 

L'eleganza


A me sta simpatico Lapo Elkann. Sì certo, dovendo fare quel che dovremo fare, lo spedirò ai lavori forzati perché è giusto così, ma mi è simpatico.

Mi è simpatico perché sembra il re degli sfigati. Uno di quelli che se non avessero avuto i soldi, i bulli se lo sarebbero mangiato da mane a sera. Mi è simpatico perché sembra quell’anello di congiunzione tra uomo e scimietta che avvalora la teoria darwinista.

Mi è simpatico perché sembra un pupazzo uscito male dalla catena di montaggio. Dovevano fare il re leone, e invece è uscita questa cosa buffa.

Soprattutto mi è simpatico perché lui è abbastanza audace da vendere merda, sapendo che qualcuno la comprerà solo perché lui ha detto loro di comprarla.

Mi è venuto in mente leggendo questa sua dichiarazione: «L'uomo deve ritrovare l'attitudine all'eleganza» poi ho visto la sua fotografia.

Dite che i lavori forzati sono poco eh?

Rita Pani (APOLIDE)


6.15.2009

 

L'Italia da Obama

Poi mi sono accorta della grave colpevolezza, mia, e di chi conserva la puzza sotto il naso, forte della cultura o della semplice predisposizione al pensiero. Noi che continuiamo nonostante tutto ad avere quella certa curiosità che ci impone di “sapere”, per poter immaginare a grandi linee, quel che sarà di noi.

Altri due operai sono morti oggi a Genova, ammazzati dal lavoro. Il fondo monetario europeo snocciola dati e conti, che fanno preoccupare tutti tranne la Marcegaglia, la quale continua a sostenere che il brutto momento è ormai alle spalle (di chi?). L’OCSE guarda con preoccupazione all’Italia, ultimo paese in Europa per quanto riguarda i salari. 2.000.000 di nuovi disoccupati in Europa.

La puzza che abbiamo sotto il naso, dicevo, ci impone di perseverare nel tentativo di riesumare problemi che altri vogliono tenere ben nascosti all’opinione pubblica, ma non ha molto senso, perché che ci piaccia o no, la politica italiana, il governo italiano, sono in mano di berlusconi. E non possiamo ostinarci a fare finta che certe cose non esistano.

Che ci piaccia oppure no, la persona che è andata in America a parlare con Obama di ambiente e di guerra è il presidente del Milan. È il vecchio erotomane che ama circondarsi di ragazzine. È il vecchietto truccatissimo che gira con una spugnetta di fard nel taschino. È il tizio che pochi, pochissimi uomini hanno scelto all’interno di una loggia massonica, per fare gli interessi privati suoi e di chi lo comanda.

Questo stesso omino vecchio e ridicolo è colui il quale dovrebbe “lavorare” veramente, per cercare il modo migliore di traghettare un intero popolo al di fuori di una pesante crisi economica, che sta mettendo in ginocchio le famiglie italiane. L’uomo che tiene un intero parlamento sotto scacco, impegnato alla risoluzione dei suoi problemi personali, dati spesso dal vizio al quale solo i ricchissimi possono accedere.

Che un venditore di aspirapolvere sia andato a parlare di guerra con il Presidente americano, a me fa impressione. E mi ha fatto ancora più impressione il fascista ministro della guerra, il quale oggi ha dichiarato che berlusconi sapeva tutto, sui numeri dell’esercito, sulle intenzioni di mandare altre vite umane a combattere contro altre vite umane.

Poi ho pensato che in fondo questa stessa preoccupazione dovremmo sentirla tutti i giorni, inorridendo davanti alle notizie sulle Noemi e sulle Letizie, perché questi non hanno solo in mano la vita di qualcuno di noi, ma hanno in mano le nostre stesse esistenze, che appaiono assai meno importanti delle loro.

Leggo che hanno contestato la Gelmini, leggo che il presidente del Milan avrà problemi ad andare persino allo stadio. E mi chiedo sempre la stessa cosa: ma chi lo ha votato?

Rita Pani (APOLIDE)


 

Voglio uccidere Zorro.

L’altro giorno qua ci si è chiesti: “Ma com’è che in due giorni si sente parlar tanto di BR?” Poi ci siamo ricordati che è in arrivo il G8, e i conti son tornati. Non è che noi non ci si fidi tanto dello stato, è che la notizia diceva che sono stati arrestati dei presunti terroristi, che preparavano un attentato al G8 della Maddalena. I casi sono due, o questi terroristi non leggono i giornali, o tra qualche anno si scoprirà (forse) che era l’ennesima operazione di copertura preventiva per eventuali macellerie abruzzesi. Insomma è come se domani mattina venissero ad arrestarmi perché sto pensando di uccidere Zorro. Certo l’Italia è sempre più strana. Da un lato i neonazisti aspettano di poter vivere grazie a un decreto legge del governo, e dall’altro si arrestano persone che volevano attentare ad una cosa che non esiste.

Ma pazienza, tanto il callo ce lo dobbiamo fare, perché lo Stato lo stanno demolendo a colpi di scure, ma noi siamo troppo impegnati a chiederci che ne sarà della sinistra, se troveremo un capo, e persino D’Alema esorta i suoi a prepararsi, proprio come se non avesse capito nulla, e io so che questo è assai improbabile. Non so, a me per esempio, il fatto che qualcuno cerchi di riprodurre il progetto di Himmler in Italia fa vomitare, ma ho anche capito che la maggior parte di coloro che aspirano ad avere un “sole nero” sulla camicia della ronda, probabilmente non sa nemmeno di cosa si tratti. È la giusta conseguenza dello svilimento della politica, per cui oggi non ci si rifà a un pensiero o a una ideologia – considerata una parolaccia persino dal PD – ma semplicemente si seguono gli eventi, come si segue il calcio o il cantante preferito. La politica è una mera questione di tifo.

Se la politica esistesse ancora, letta la riforma dei licei voluta dalla P2, i presidi stessi avrebbero dato fuoco alle scuole pur di non doverci rimettere più piede, invece stanno là a fare i conti della serva per sapere se e quando potranno svignarsela in pensione. Appreso che i magistrati che indagarono e condannarono Totò Riina, e le cupole mafiose, sono rimasti senza scorta, per esempio, le ronde dei volontari (non i nazisti) si sarebbero offerti di andare loro a proteggere chi davvero ha cercato di rendere questo posto un posto migliore. Invece no. L’importante è sapere che se esci alla metro Laurentina trovi due militari intenti a non far sostare l’omino che per cinque euro ti vende un ombrello quando piove.

Se la politica esistesse ancora, per come la conosco io, e se fosse ancora figlia del pensiero, forse ci si riverserebbe in massa davanti a palazzo Chigi a chiedere con forza che il nonno mezzo scemo, che sembra essere diventato quel burattino che qualcuno ha messo a governare, tornasse ad occuparsi del suo pallone e delle sue donne. Invece no, in un momento pesante come quello che viviamo, le uniche dichiarazioni politiche riportate dalla stampa, sono sempre inerenti alle sue ragazzine, ai suoi processi, ai cazzi suoi. Uno sberleffo continuo nei confronti delle istituzioni, ormai diventate il nemico dello stato che lo stato stesso, si impegna fortemente ad abbattere.

Per me la politica esiste ancora, e la legge sulle intercettazioni non mi preoccupa e non mi spaventa. Io sono libera per due motivi: primo perché libera mi sento, e secondo perché non possiedo nulla. Chiudano pure il blog, lo riaprirò il giorno dopo. Mi condannino pure a pagare le migliaia di euro che prevede la legge, una cosa è certa: quando vado al bagno, non faccio mai soldi. L’8 Luglio, comunque, sarò in piazza.

Rita Pani (APOLIDE LIBERA E COMUNISTA)


6.14.2009

 

Solidarietà al compagno Bruno Bellomonte

In data mercoledì 10 giugno 2009 è stato arrestato a Roma il compagno Bruno Bellomonte, dirigente nazionale membro del Direttivu Politicu Natzionale dell’organizzazione a Manca pro s’Indipendentzia.
Dalle notizie frammentarie che abbiamo ricevuto il compagno Bruno Bellomonte è uno dei cinque arrestati per un’inchiesta dell’Antiterrorismo italiano che indaga presumibilmente su organizzazioni legate alle Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente.
L’accusa a suo carico e a carico degli altri arrestati parrebbe essere quella di partecipazione a banda armata e associazione sovversiva, per quanto, ripetiamo, le informazioni in nostro possesso sono ancora molto vaghe e frammentarie.
A Manca pro s’Indipendentzia, organizzazione comunista indipendentista in lotta per l’indipendenza nazionale della patria sarda e per la liberazione del Popolu Traballadore Sardu, rivendica con forza l’appartenenza del compagno Bruno Bellomonte alla propria e solo alla propria struttura organizzativa ed al Movimentu de Liberazione Natzionale Sardu più in generale.
Il compagno si è sempre distinto nelle lotte anticolonialiste ed indipendentiste che l’organizzazione a Manca pro s’indipendentzia ha in questi anni portato avanti per la liberazione nazionale e sociale del nostro popolo; la sua eccellente condotta rivoluzionaria è sempre stata alla luce del sole e non ha mai avuto alcunché di clandestino né di armato.
Denunciamo ancora una volta energicamente i reiterati tentativi delle Forze d’Occupazione Italiane di intossicare l’opinione pubblica cercando di far passare la nostra organizzazione per una struttura composta da compagni dediti alla lotta armata!
Come già visto nel clamoroso flop repressivo del 2006 denominato Operazione Arcadia, niente è mai stato provato né dimostrato (nonostante l’ingiusta prigionia di nostri 10 militanti) dai perfidi veleni colonialisti che il potere italiano periodicamente riversa su un’organizzazione come la nostra, che di altro non vive se non di una stretta militanza al fianco del popolo sardo!
Chiamiamo tutte le forze coscienti della nostra nazione, tutti i lavoratori e gli anticolonialisti a stringersi in un abbraccio di solidarietà e protesta con la nostra organizzazione per dire NO alle continue operazioni terroristiche dell’occupante italiano verso le organizzazioni indipendentiste!

SOLIDARIETA’ AGLI ARRESTATI DEL 10 GIUGNO!
VIVA LA LOTTA PER L’INDIPENDENZA!
VIVA LA LOTTA PER IL SOCIALISMO!


A Manca pro s’Indipendentzia
Direttivu Politicu Natzionale
Nugoro, 10/06/09

6.12.2009

 

Zappadu risparmiaci

Eppure se qualcuno di voi ha visto il film di Mel Brooks, “La pazza storia del mondo”, non dovrebbe stupirsi tanto delle nuove anticipazioni di stampa che ci informano dell’immensa proprietà fotografica di Antonello Zappadu. Altre 4.300 foto del re circondato dai suoi cortigiani. Nel giardino del Re, Mel Brooks, gravitava un garçon pipì con orinale alla mano, il re sollevava gonne, trombava, e ripeteva: “belloesserere!” Ecco, il nano non si è inventato nulla.

Zappadu, ti prego risparmiaci. Ha detto il fotografo ai cronisti, mentre attendeva di entrare al tribunale di Tempio dove deve rispondere dell’accusa di violazione della privacy e di domicilio, che una serie di foto mostra il finto matrimonio tra il pervertito del consiglio e una ragazzotta, con tanto di ospiti e petali di fiori. Credete davvero che questo potrà scandalizzare qualcuno? Io me lo figuro già l’avvocato mavalà , che, caso mai dovesse riprendere Anno zero, si lancia in un’arringa appassionata: “Ma va là, va là, va là … significa solo che non è l’orco che immaginate, prima di guardare un altro che se la scopa, la sposa.”

La settimana successiva, tutti i giorni, per tre volte al giorno prima dei pasti, i telegiornali aprirebbero con la notizia: “Il premier ha fatto finta di sposare la giovane Tizietta”. Alla fine della settimana, la signora Carmela, direbbe al suo parroco che va bene così. Il parroco le direbbe che sì, va bene, perché non si fa sesso prima di un finto matrimonio.

4.300 altre foto. Per favore. Ce ne sono bastate cinque e tutte pubblicate da El pais, che in Italia non si può fare. Risparmiaci Zappadu. Andrebbe a finire con un nuovo decreto legge che sancisce la proibizione di pubblicare peni famosi inferiori ai 40 centimetri, e la signora Carmela, dopo indottrinamento di almeno 5 telegiornali, direbbe al parroco: “Padre, ma dove andremo a finire se continueranno a farci vedere che anche i famosi ce lo hanno piccolo?”

Zappadu ha fotografato molta gente che sale e scende dagli aerei di stato. Persino qualche attrice e ballerina del Bagaglino. La signora Carmela finirà per capire prima di noi che non è un abuso, ma un semplice aiuto all’economia di questo paese. Il Bagaglino ha chiuso e un sacco di gente è rimasta senza lavoro: che c’è di male, se il pervertito del governo dà una mano alle lavoratrici rimaste senza impiego?

Ora però non s’incazzino le signore Carmele, è stato solo il primo nome che mi è venuto in mente.

Rita Pani (APOLIDE)


6.11.2009

 

Buona lettura

Leggete questo articolo, tutto fino in fondo.
Peace reporter
R.

 

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6.10.2009

 

La sicurezza.

La promessa buona per tutti. Per darci sicurezza si sono istituite le ronde. Per la sicurezza in Italia abbiamo dato fuoco ai campi rom. Per certificare il reale bisogno di sicurezza, per spiegarci bene quanto poco sicuri fossimo primo dell’avvento dei fascisti, succedeva anche che qualche donna dovesse essere sacrificata con lo stupro. Poi noi la nostra sicurezza l’abbiamo avuta, infatti durante quest’ultima campagna elettorale, si sono ben guardati da fare titoloni sulle 4 donne stuprate in meno di tre giorni, in diverse città italiane. La sicurezza era nostra, non ci potevano mica deludere.

Devo ammettere che è un governo di parola. Promette una cosa e la fa: più sicurezza per tutti. A noi le ronde, a loro le leggi dello stato, per mettere al sicuro il proprio culo. Il decreto approvato oggi (con la fiducia, come si usa in democrazia) è l’ennesimo aggiustamento dei problemi privati della lobby al potere. Una fiducia posta non tanto per zittire le opposizioni, quanto per non correre il rischio che la coscienza di qualche deputato eletto nella maggioranza di governo, rigurgitasse un po’ di dignità.

E non pensate che sia un caso, perché probabilmente non se ne è parlato abbastanza, ma c’è stato un ministro, che qualche giorno fa ha detto che a suo parere l’antimafia doveva essere cancellata, perché inutile. Chi governa veramente l’Italia?

Rita Pani (
APOLIDE)

 

Il marchettaro di Arcore

Cosa non si deve fare per tenersi buona la lega! Per fare finta che sia civile uccidere uomini già morti, per salire (citando il Manifesto) sul carroccio del vincitore.
A me questa storia di Gheddafi che arriva in Italia piace tanto. Mi piace persino che il marchettaro di Arcore lo abbia accolto in pompa magna, mentre lui, foto al petto, lo insultava. Mi ha fatto pensare a un caso limite, tipo quando una persona che vi sta sulle balle decide di venire a trovarvi a casa; prima di suonare il campanello, schiaccia una merda di cane e nemmeno si pulisce i piedi prima di entrare. Voi siete là, a braccia tese: “Ma che piacere averti qui!” Così è andata, pressappoco.

È proprio un bel paese il nostro, ricco di cultura e coerenza. Abbiamo un governo che riceve in pompa magna Gheddafi e non riceve il Dalai Lama. Eh! Cosa non si farebbe per un po’ di petrolio, e per qualche campo di concentramento fuori dall’Italia che ci induca a vergognarci di meno!

Ma poi, l’autostrada che berlusconi promette a Gheddafi ogni volta che governa, gliel’ha fatta oppure no? E questa visita, varrà forse qualche sconto sulla rateizzazione del patrimonio che il presidente del Milan, ha impegnato l’Italia a pagare in vent’anni?

Rita Pani (APOLIDE)

6.09.2009

 

E si torna alla routine

Una delle deputate veline europee ha fatto la sua prima dichiarazione, e in pratica ha detto (cito a memoria) che lavoreranno così tanto, che prima o poi qualcuno le dovrà dire: “Basta! Adesso alzati!” (l’ha detto davvero quasi così). Temo che d’ora in poi il nostro lessico subirà una nuova trasformazione, e non avremo più gli stacanovisti ma le levinskiniste. Troppo facile come battuta, parliamo di cose serie: Topolanek. Si è pentito e anche lui ha dichiarato: “Considero un grande errore quelle ferie a Villa Certosa: la stampa della Repubblica Ceca ci perseguitava, non ci faceva uscire. Non approfitterò mai più dell’offerta di nessun politico per dover poi passare le ferie tenuto d’occhio dai carabinieri.”

Ma tanto cosa importa al cittadino elettore che l’esercito, e le forze dell’ordine vengano impiegate per la salvaguardia degli uccelli? Ecco, al massimo Villa Certosa dovrebbe essere controllata dal corpo dei barracelli del comune di Arzachena. Avrebbe senso, magari con i volontari della LIPU, perché ho il sospetto che oltre ad essere una villa, possa essere anche una grande riserva naturale di folaghe (e questa la capiranno solo i miei acuti lettori sardi).

Dovrei restare seria, perché il momento è grave, ma non ce la faccio perché oggi ci sono state anche le buone notizie, finalmente: diminuisce il ricorso alla cassa integrazione. Lo hanno detto a gran voce tutti, e il messaggio trasparente è che la crisi rallenta. BALLE. Le richieste di cassa integrazione sono in diminuzione perché si è iniziato a licenziare pesantemente i precari, che nonostante le chiacchiere da campagna elettorale, in Italia, non è ancora un ammortizzatore sociale destinato ai lavoratori precari.

E la campagna elettorale è finita e quindi si può passare alle tanto agognate riforme, che ci veicoleranno fuori dalla melma della crisi economica e sociale nella quale ormai da tempo sopravviviamo. Infatti sta per essere varato il decreto contro le intercettazioni telefoniche, e anche l’avvocato del presidente del Milan si è sentito in dovere di dichiarare qualcosa: “non accettati i suggerimenti dell'antimafia.” La cosa triste è che tutto questo ha pure una logica.

In molti mi avete chiesto un’analisi più decisa del voto, e ora risponderò a tutti come ho risposto a qualcuno: “Più che l’analisi del voto, in Italia, bisognerebbe fare l’esame autoptico del votante. Giusto per levarsi la curiosità di vedere che accidenti ha dentro la testa.”

Rita Pani (APOLIDE)


6.08.2009

 

Non lo diciamo, eh!



E no, e che sei matto? Non penserai mica che lo diciamo! Metti che poi, per caso, qualcuno ascolti, perché volendo sapere, si è seduto davanti all'elettrodomestico che ci svincola dalla fatica di pensare.
Questo è ... Questo è quello che passa il convento e che spesso rende sazi, che regolamenta le esistenze banali di una miriade di italioti.
Così nulla di strano se oggi tutti hanno vinto, hanno retto, hanno tenuto. Nulla di strano se tutti sono pronti a difendere a morsi "i loro progetti".
Nulla di strano nemmeno se pensiamo a quali rappresentanti avremo in Europa, oltre che borghezio naturalmente: mastella e de mita (due a caso). Probabilmente nemmeno questo ci diranno ai telegiornali, perché è meglio tacere. Il primo è stato eletto nelle liste del papi della libertà, il secondo nell' udc.

Mi vien da ridere, ed è un pessimo segno.
Rita Pani (APOLIDE)

6.07.2009

 

A me non frega nulla ( e mi dispiace)

Confesso: non me ne frega nulla. Prevale e prevarrà sempre in me il senso civico, per cui non mi farò mancare nemmeno il prossimo referendum: ma non me ne frega nulla. Confesso inoltre che credo che non saranno le urne a ridarci quella parvenza di democrazia e civiltà. Temo che il percorso sarà lungo e difficile, probabilmente cruento. Ma state tranquilli, noi non lo vedremo – noi della mia generazione.

Alla mia generazione sarà dato mantenere il pensiero, che farà di noi dei sovversivi. Forse un giorno ci rinchiuderanno anche, per questa abitudine che ci ostiniamo a mantenere, e nessuno lotterà per liberarci.
So che l’altro giorno qualcuno si è sentito offeso, perché ho descritto il limite dell’essere italiano. Non chiedo scusa perché non era mia intenzione offendere nessuno, e se qualcuno non si è riconosciuto non doveva fare altro che sentirsi fiero di essere “un diverso”, proprio come diversa mi sento io.

Ma siamo o no il paese in cui l’esercito vigila sui festini orgiastici del premier? Non le guardie private, non le ronde volontarie: l’esercito italiano, diventato ormai corpo di specializzati è utilizzato per vigilare sui baccanali di un vecchio maiale. E nemmeno un fortuito sparo a provocar effetti collaterali.
A Napoli le guardie municipali scortano la ragazzina del premier a votare. La gente s’incazza, urla e scalpita. Mi riservo di leggere i dati delle urne prima di aggiungere altro.
In Sardegna e in Sicilia ci si astiene dal voto. Comprendo il sardo che persegue l’indipendentia, ma gli altri? Avevano evidentemente di meglio da fare, per esempio aspettare di lagnarsi perché ancora un volta lo straniero l’ha scippato. Siano russi o americani, poco cambia. Tanto si sa che il futuro dell’isola è il turismo. Ce lo hanno ripetuto così tante volte che la gente ha finito per crederci davvero. E ora che hanno iniziato a privatizzare le spiagge, probabilmente hanno capito.

Ora vediamo come è andata a finire, tanto io il forcone ce l’ho.

Rita Pani (APOLIDE)

6.06.2009

 

Oggi niente politica

Che bello non parlare per una sera di politica! L’unica cosa che posso dire è che io ho votato. Dicevo, che è bello variare, e persino tornare a vedere un telegiornale che finalmente torna alle cose di tutti i giorni: i morti ammazzati, il pallone, gli incontri internazionali prima in Germania, e oggi in Francia. Chissà se dopo pranzo, pensavo, Sarkò, Obama e il Principe Carlo si sono seduti nudi in giardino a rimirarsi il pene! Sapete, a volte i premier lo fanno.

Bei telegiornali, oggi. Soprattutto Sky che citava i seggi di stoffa blu, e le case che saranno pronte (nuovamente) a Settembre. Sì, a Settembre ha detto. No, non avevano il simbolo al lato della faccia di berlusconi, ma credo che sarebbe stato meno imbarazzante.

Niente politica! Però che belle le tute blu dei volontari per la guardia delle metro a Milano, che entreranno “in azione” a fine mese e “disarmati”. Il cronista (senza il simbolo del pdl accanto) gliel’ha anche chiesto: “Mi faccia vedere le sue armi.” E quello ha estratto il gps dalla fondina. E la gente? La gente! Finalmente un po’ di sicurezza in più. Nemmeno uno pensante, che magari preso da un rigurgito di intelligenza abbia chiesto: “Hanno abolito i corpi di polizia e carabinieri?” Sì anche perché per pagare la propaganda dei puffi metropolitani a Milano spariranno 220 mila euro. Oggi però niente politica nei telegiornali, solo un po’ di propaganda.

Solo minchiate, che quelle non mancano mai, e se non bastano le nostre ce le facciamo prestare anche da Topolanek.

Rita Pani (APOLIDE)


6.05.2009

 

Denuncia penale?


Dicono che chiunque mostri questa foto sarà denunciato.
Denuncia penale, dato il gingillo?

Ma di chi è il gingillo? Data la vitalità i casi sono due: o non è lui, o è la prova che le protesi funzionano.

Che buffo però! Una volta i giornali avrebbero oscurato il pene, oggi invece sono obbligati a oscurare le facce di culo.

Se volete essere denunciati, ripubblicate sul vostro blog. Penso ne valga la pena.
Rita Pani (APOLIDE)

6.04.2009

 

Voterò comunista, sì, ma quale?

Il fatto è che l’italiano è italiano. L’italiano deve prendere il numeretto dal salumiere, dal dottore, alle poste. L’italiano sgomita. L’italiano pensa che la furbizia sia riuscire a metterla al culo del vicino di casa, al fisco. L’italiano crede che “farla franca” sia un’ambizione, una meta da perseguire.
L’italiano è quello che inorridisce per i rifiuti di Napoli e getta la carta dal finestrino dell’auto, oppure sotterra la carta del gelato in spiaggia, o peggio abbandona i rifiuti (suoi) nei boschi, o nelle pinete. L’italiano è colui che “i doveri” sono sempre una cosa riferita ad altri.

L’italiano vuole fortemente la sicurezza, e per ottenerla dà al rogo un campo nomadi abitato da donne, uomini e bambini.
L’italiano vorrebbe politici onesti, ma nel cuore, nel profondo del cuore, sogna di poter avere a disposizione un giorno un aereo dello stato, per portare a spasso noemi e letizie di 15 anni. Perché per gli italiani sono le loro figlie quindicenni hanno 15 anni, le figlie degli altri, a 15 anni ne hanno sempre 18.
Livellare. Questo sarebbe il segreto. Un deputato e un senatore dovrebbero percepire uno stipendio, due o tre mila euro, perché stasera mi sento generosa. Avere un tornello, presentare il certificato medico in caso di malattia, lavorare 13 ore al giorno dal lunedì a venerdì. Considerarsi un lavoratore a progetto. Cinque anni di contratto, contributi pagati e poi basta. E sui voli – di linea - ti faccio lo sconto, perché è vero, voli per lavoro. Ma paghi.

Livellare. La mente di chi non si indigna sapendo del danaro che circola in ambiente sportivo o artistico; si parla di milioni di euro come fossero bruscolini, e intanto tutto intorno brucia. L’italiano si incazza per Kakà, e non s’incazza per un precario che, finito di lavorare (e nemmeno sempre) prenderà 35 euro al mese.
L’italiano vuole il cambiamento, l’importante è che resti tutto esattamente uguale. Non si sa mai che ci si possa approfittare.
E gli italiani andranno a votare sapendo di essere italiani. Io andrò a votare sapendo di essere comunista, e mai in vita mia mi sono trovata male come ora, non sapendo quale partito comunista io dovrò andare a votare. Voterei Vendola, ma non posso perché sono sarda e il tradimento è tradimento. Voterei rifondazione, ma c’è quel garofano che mi fa orrore. Il PCL in Umbria? Meglio avere i testicoli per un giorno e prenderseli a martellate, fossi in Toscana, in Liguria, in Sardegna o in Emilia Romagna allora sì, non avrei avuto dubbi.
Voterò comunista. Questo almeno lo so.

Rita Pani (APOLIDE)

6.03.2009

 

berlusconi indagato (capirai che novità!)

Ora c’è un lancio di agenzia: berlusconi indagato per i voli di stato. L’Espresso ha pubblicato un grafico dell’aumento dell’uso degli aerei di stato dopo che il decreto Prodi è stato rimaneggiato al rialzo. Sono già state pubblicate le dichiarazioni che il padrone ha reso al suo servo con i nei. E domani, vi anticipo, leggeremo che i giudici sono comunisti e che si deve pensare a una riforma.

I comuni e le regioni governate da questa cosca piangono per i bilanci in rosso, e propongono nuove tasse in periodo di campagna elettorale, e vengono quindi redarguiti dal governo centrale, perché la propaganda impone le regole del populismo becero.

Dire che berlusconi è indagato in Italia, e come dire che a Venezia c’è l’acqua alta; capita ciclicamente, e si aspetta che passi. Anzi, forse non è nemmeno l’esempio più calzante, dal momento che a Venezia, in quel caso, la gente ha ormai imparato a proteggersi come può per ridurre i danni al minimo. Da berlusconi l’italiota non cerca nemmeno di proteggersi.

Ora che è chiaro come si sia fatto finta di far sparire l’immondezza di Napoli, ovvero con falsi accertamenti sulle discariche e sul processo di lavorazione dei rifiuti, cambierà qualcosa? Ora che si sa come venivano spesi i soldi dal comune di Palermo che sperperava a Dubai? E quando sulle tende dell’Aquila brucerà l’estate o cadrà la neve? Tranquilli, non accadrà nulla.

E a proposito dell’Aquila, oggi qualcuno ha detto che molta gente dalle tendopoli è tornata a casa. Ebbene non è così. Sono state chiuse le tendopoli dei comuni più lontani, e in quei paesi nei quali non si erano avuti danni, come Capitignano per esempio, che fino all’ultimo ha creduto di poter avere i soldi per la chiesa dallo stato, e non dal Vaticano. Perché gli unici soldi che lo stato dovrà sganciare saranno proprio quelli per le chiese, e saranno molti di più dell’elemosina di tre milioni di euro donati dalla CEI. E non solo, i cittadini dell’Aquila si organizzano per dimostrare durante il G8, e non si è parlato della disperazione, ma si è lanciata un’ulteriore offesa verso un popolo già afflitto, insinuando il dubbio che siano tutti sobillati dai comunisti.

L’ho già detto e voglio ribadirlo: non sarà una storiella di troie e papponi a far cadere la testa del re, che ad inizio del suo governo fece coprire la tetta su un quadro perché ritenuto troppo , ma saranno i fascisti, quelli veri.

Rita Pani (APOLIDE)


 

Veronica ci ha l'amante

Sono stata tre giorni immersa nella campagna molisana, insieme a un’altra quindicina di persone, scegliendo di evitare qualunque tipo di contaminazione mediatica. Pane, formaggio e vino, qualche arrosto e molte disquisizioni con persone in grado di intendere e volere. Teorie e analisi diverse sulla vita che è anche politica. Una mattina soltanto, uno dei miei amici ha voluto metterci a parte di una novità appresa alla radio mentre arrivava in Molise con l’auto, perché non ho saputo resistere e sbadatamente ho chiesto se avesse novità importanti dal mondo irreale. “Veronica ci ha l’amante.” E tutto qui sarebbe stato, se mi fossi limitata a leggere i giornali che ancora la gente si ostina a comprare in edicola.

Le elezioni europee alle quali ci accingiamo, quindi sono diventate la lotteria del consenso: la gente ama davvero il re? Lo sapremo solo dopo l’apertura delle urne. Ora però, mentre la voglia di astensione ci concupisce e ci tenta, pensiamo alla vecchietta che ieri, dopo l’ennesima umiliazione delle istituzioni da parte del vecchio Dorian Gray de noantri, colpita da isteria mistica, gridava: “silvio non mollare.” Attenzione a credere che sia un episodio sporadico, o una vecchia ingaggiata come comparsa pagata con un bonus ricarica nella poverty card. L’Italia è un paese di vecchi e decerebrati, e quelle vecchie rincretinite da emilio fede non si possono abbattere come cavalli zoppi. Loro, come noi tutti, hanno il diritto di andare a votare. Insieme alla vecchia, però, c’era anche un’aspirante noemi, che non avendo timore di macchiare la sua camicetta bianca di fard, brandiva il suo telefonino a mo’ di macchina fotografica, pericolosamente vicina al vecchio maiale per immortalare l’evento.

Sembriamo davvero il paese miserabile che siamo, i giornali zeppi di miseria hanno aumentato tutti la loro tiratura, e paradossalmente il proprietario dei giornali si ingrassa ancora di più, guadagnando proprio dalla sua miserabile vita. “Veronica ci ha l’amante.” “Noemi è illibata.” “Gli aerei di stato diventati cargo per spostamento truppe troie aviotrasportate.” “Il comunismo che conquista la stampa estera.” “I comunisti che per mesi non hanno gettato via l’immondizia per poi buttarla via tutta insieme a ridosso delle elezioni.”

Questo è davvero solo quel che sembra l’Italia, o è l’Italia? E perché dopo tutto questo ci promettono ancora più soldati per strada?

Io un’idea me la sono fatta: a breve ci sarà sempre più gente obbligata a lasciar perdere la vita e andare a sopravvivere per strada, sperando nella carità altrui, in un cartone abbastanza grande per coprirsi la notte, e in un pasto caldo offerto dai volontari. Sempre che non ti massacri una ronda perché lo sporco accumulato sulla tua pelle, ti fa sembrare un extracomunitario. E credetemi, so di cosa sto parlando.

Rita Pani (APOLIDE)


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