2.04.2008

 

L'unico paese in Europa

Allora, pare che andrete alle urne prestissimo. È una bella fortuna e finalmente il voto coscienzioso, salverà l’Italia e gli italiani. Perché queste saranno finalmente elezioni diverse, una porcata certo –per via del nome della legge e del suo creatore – ma che sapranno stabilire il vero senso di bipolarismo. Stati d’alternanza tra depressione ed euforia.

Marini non era ancora arrivato al colle, che già finiva il piccolo residuato comunista e si rinforzava l’arcobaleno federato, il PD si presenterà solo, forte dell’uomo nuovo, e la destra non solo si ricompatta, ma si rinforza pure con l’aggregazione di uomini di spessore come giovanardi – che sono certa deve avere un perché – e un alleato d’eccezione come mastella.

I candidati a premier poi sono una poesia. Per gli arcobaleni un giovane politico ancora sconosciuto: Fausto Bertinotti.

Il partito democratico candiderà il sindaco di Roma, uolter obama veltroni, esperto di figurine Panini, e mai stato comunista.

Il popolo della libertà vigilata, riconferma il capo cosca, con la benedizione di fini, affetto da amnesia.

Mi è piaciuta molto una frase che il candidato democratico ha detto all’uscita dal suo incontro con Marini: “Siamo l’unico stato europeo a trovarsi in questa condizione…”

È sacrosanto.

Ma siamo anche l’unico paese europeo nel quale la malavita sta seduta in parlamento.

L’unico paese europeo in cui un politico inquisito viene accolto al consiglio regionale con baci abbracci e fiori.

L’unico paese europeo sommerso dall’immondizia.

L’unico paese europeo che può candidare figuri come berlusconi.

L’unico paese europeo dove i lavoratori non guadagnano abbastanza per vivere.

L’unico paese europeo ad avere il primato di morti di lavoro.

L’unico paese europeo in cui se vuoi avere successo scrivendo libri, devi aver avuto almeno un arresto ai domiciliari, o aver massacrato qualcuno.

Sì, sandra subito, dopo aver visitato il paese di Padre Pio, ha indetto una conferenza stampa per parlare della terribile esperienza degli arresti domiciliari, che racconterà scrivendo un libro.

Il mio secondo romanzo uscirà a breve, ed è meglio che mi sbrighi a delinquere. Pensavo di iniziare con una cosa semplice, come un falso in bilancio, ma mi dicono che non è più reato.

Non mi vengono altri motivi di unicità italica, ma sono sicura che sforzandosi, l’Italia emergerebbe ancora in Europa.

Rita Pani (APOLIDE in cerca di asilo politico ovunque tranne che qua)


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