7.21.2004

 

Finalmente la portaerei!

In effetti mi chiedevo come mai la nostra povera Italia non avesse ancora una portaerei. Ne sentivamo il bisogno, come sentivamo la premente necessità di avere teletrasmessa in diretta tv la cerimonia di varo, la contessa Serbelloni Mozzanti vien dal Mare che con l’ascia rompe la fune che fa partire la bottiglia di champagne.
Ciampi è felice come una Pasqua, finalmente anche l’inno nazionale viene suonato per un patrio motivo e non per una disfatta della nazionale di calcio. L’opera omnia della marina militare italiana, in tempo di pace, assumerà quell’importante ruolo di veicolo di democrazia. Finalmente non più solo carri armati e giovani speranzosi, la democrazia potrà andare di porto in porto facendo bella mostra dei potenti e democratici mezzi. Aerei e bombe. La Cavour è in grado di imbarcare e operare con tutti gli aerei in dotazione alla Marina militare: elicotteri, aerei AV-8B, Joint Strike Fighter. Possono essere trasportati cento veicoli leggeri (fuoristrada VM), o cinquanta veicoli medi (anfibi LVTP 7, corazzati Dardo) o ventiquattro veicoli pesanti (Ariete).
Quanta sicurezza da leggere questi dati! Quanta democrazia da esportare! Che prestigio!
A bordo anche tre sale operatorie altamente tecnologiche.
 
Certo che se ne sentiva il bisogno, soprattutto quando si viaggia da pendolari su treni fatiscenti che si rompono una volta su due e ti lasciano fermo su un binario in mezzo alla campagna, senza aria condizionata e senza le tende parasole ai finestrini.
Quando stai cinquanta minuti sotto il sole ad aspettare un autobus che non passa mai, senza nemmeno una pensilina per proteggerti la testa.
Quando devi prenotare una visita in ospedale e ti si dice… Ci vediamo tra sei mesi.
Se ne sente il bisogno ogni giorno della vita nel quale ti accorgi che il deterioramento del paese è un cancro ormai in metastasi.
 
Quanto è costata?
Si sono dimenticati di dircelo, o forse non l’hanno ritenuto importante.
W L’Italia, Ciampi, la contessa Serbelloni Mazzanti vien dal Mare (Augusta Antonella San Martino di San Germano [ può una persona chiamarsi così?] presidentessa della fondazione Cavour. 
Rita Pani  (APOLIDE)
  
  
 

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