8.21.2007

 

Libertà

Libertà. Quanta violenza nell’abuso che si fa del termine a noi caro.

Quel nuovo partito che smentito ieri, nasce oggi, dovrebbe essere solo l’ennesima minchiata, invece rischia di divenire una cosa molto seria. In Italia è normale. Siamo o no il paese che ha avuto calderoli come ministro delle riforme?

Arlecchino servitore di due padroni? Che c’è di strano se berlusconi è presidente di due partiti? Siamo così poco liberi, in Italia, che qualcuno alla fine crederà davvero che questo sia il nuovo che avanza. La risposta all’esigenza dell’antipolitica.

Ci raccontano che sia la politica dei circoli, io credo che sia solo l’ennesimo circo, messo in piedi ad uso e consumo della miseria politico/culturale dalla quale a fatica proviamo a difenderci.

La cosa triste è che a breve si scomoderà il gotha dei politologi, per spiegare quale sia la forma di questa nuova trovata galenica, che dovrebbe curare il centro destra racchiudendolo in un partito unitario, che vada a scontrarsi con l’altra creatura ibrida, il PD.

Certo che “unitario” quando si tratta di berlusconi, assume un significato singolare… Singolare, appunto, ovvero fa da sé. Mica servono le idee o gli ideali, l’unità di intenti per fondare un partito unitario; si trova un’imprenditrice, la si trasforma in soubrette, le si mette in mano una televisione (della libertà, ovviamente), si affittano cinquemila locali (della libertà) e si va da un notaio. Ecco fatto il partito della libertà, che possa racchiudere tutti i moderati senza casa (della libertà).

Bontà sua… Lo fa per voi.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ti leggo sempre con piacere


Pensatoio
 
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