4.17.2005

 

Stronzate molto serie

E’ un insolito e buffo paese il nostro, dove accade tutto e il contrario di tutto, dove la storia è un romanzo scritto a più mani da chi fino a ieri, al massimo, aveva letto Playboy o la posta di Susanna Agnelli su Gente.
Un paese nel quale i ritmi e i tempi sono scanditi dalle ondate emotive stimolate dalla TV, dove il nulla è ossequiato e il Santo ridicolizzato.
E’ un paese dove le cose veramente serie sono invisibili e le stronzate appaiono serie, assai.
L’importante è l’enfasi; bisogna saperla regalare generosamente perchè tutti riescano a vedere ciò che banalmente sarebbe solo una semplice stronzata.

Il Vaticano è ancora protagonista in questi giorni che rischiavano di essere febbrili, per gli accadimenti politici. Vanno a ruba in edicola le figurine l’album e le figurine del Papa, più venduto anche di quello delle “Gilmore Girls” [Una mamma per amica] ed è necessaria l’intervista marchetta sull’eccezionalità dell’evento. Il solito microfono vagante per le vie della città a raccogliere le indimenticabili perle del pio popolo... Pro e contro si appaiano in modo tale che nessuna Rete e nessun giornalista possa essere tacciato di troppo o troppo poco fervore cattolico.
E io ritorno indietro con la memoria, quando miei fratelli scambiavano Rivera per Riva, poi ancora Bettega con Furino, mia figlia maggiore che faceva aderire Lady Oscar, la piccola, Mulan.
Ora il Papa... “ce-l’ho-cel’ho-mi-man-ca-mi-man-ca-ce-l’ho-ce-l’ho”.
Pochi giorni ancora per il Vaticano alla ribalta, con le dirette TV; in diretta l’extra omnes e per favorire la visione mediatica dell’evento prossimo una stufa “canonica” ed una modernizzata, capace di sputare fuori un fumogeno che renda meglio l’idea del bianco e nero.
Che delusione però, nemmeno una schedina TOTIP per poterci tutti dedicare al Papa-scommesse business.

Le cose serie diventano stronzate, dicevo, e viceversa, così un infelice Pasquale Squittieri riesce a dire in una TV (Rai 2): "Il numero dei morti fatti del fascismo nel ventennio è uguale alle vittime fatte dalle brigate rosse negli anni di piombo"
Un fascista al governo (la russa) invece potrebbe apparire immune da trasformismo, ovvero potrebbe sembrare più stronzo che serio, quando annuncia che per il 25 Aprile avrà di meglio da fare che andare a Milano a commemorare. Ed anche i ministri della lega diserteranno...
Ma ora che ci penso, anche le motivazioni non possono in nessun modo trasformarsi in qualcosa di serio: “Non aver ricordato insieme i caduti di Salò”.

Per concludere l’ennesima cosa seria: «Il capo del governo silvio berlusconi ha lasciato Roma proprio nel momento in cui il suo governo attraversa una importante crisi dopo l’uscita di quattro ministri» France Presse, 16 aprile
... è andato al mare ...
Rita Pani (APOLIDE)

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