4.20.2005

 

Habemus Panzer.

La fede è una questione molto privata, che dovrebbe rimanere tale e cioè abbastanza distante dalla ribalta, ed anche abbastanza rispettata da chi ci si deve aprocciare per forza o per dovere. Ovviamente per Fede non intendo solo il Cattolicesimo, ma ogni religione.
Questo perchè, alla lunga si corre il rischio di esondare senso del ridicolo, come è avvenuto negli ultimi 15 giorni, nei quali per dovere di cronaca o necessità di tacere altre cronache italiane tanto, troppo, si è parlato.
Come preannunciato, la coda di Giovanni Paolo II svanirà domani dietro i dati auditel della fiction trasmessa dalla TV, e a mo’ di stafetta passerà il testimone al Cardinale Joseph Ratzinger.
Esilarante.
Questo pomeriggio ho chiuso il word al quale lavoravo esattamente alle 17 e 45, e nello stesso momento cessavano le note di Beethoven suonate dal maestro Scarpini che mi facevano compagnia, ed ho acceso la televisione, a caso... Il comignolo fumava, indeciso, bianco, grigio? Bianco, forse no, aspettiamo...Le voci dei cronisti di tutte le Reti erano concitate, poi serene, poi apprensive e poi, finalmente spregiudicate: “Ma sì. Diciamolo!! Abbiamo un nuovo Papa.” Fortunatamente le campane sono giunte in soccorso dei giornalisti.
Da citare vespa: "Ci sono migliaia di formiche che corrono impazzite e felici dalle stradine circostanti".
“Sono un umile lavoratore della vigna del Signore...”
E via alle danze.
Il giovane Ratzingher nelle foto in bianco e nero, nelle veci del Papa il venerdì Santo, il cardinale spettinato dal vento che sfogliò il Vangelo.
L’intervista al fratello sacerdote: “Nostro padre lavorava nella gendarmeria...Eravamo poveri, discendenti da una famiglia di agricoltori... Mio fratello a sedici anni venne arruolato nella Luftwaffe...Soldato di contraerea, dopo andammo a studiare, dopo prese i voti.”
Ebbene, nel giro di un paio d’ore la famiglia povera e contadina è divenuta un’antica famiglia di agricoltori, il padre non si limitava a lavorare in una stazione di gendarmeria ma ne era commissario.
Ma la trasformazione più esilarante è quella della biografia contrafatta elargita da Canale 5 (le idiozie di vespa non le riporto perchè mi sono rifiutata di ascoltare):
La famiglia contadina oltre ad essere antica è diventata storica aveva un padre commissario di polizia che odiava Hitler ed insegnò ai figli lo stesso disprezzo, al Cardinale, Papa Benedetto è stato asportato il passato nell’esercito nazista, ed aggiunto a rigor di Rossella (non H’Oara) presente in studio, un fervente attivismo anticomunista. “Il Cardinale odiò i nazisti ed allo stesso modo nel ’68 odiò gli altri regimi....”
E poi, finalmente odo la voce della cronista che si lancia in un Ratzinger, il Cardinal Panzer.
Ho spento poco prima della beatificazione dei suoi amici, Pera, (non in senso di droga) e Buttiglione che, beato, dichiara di aver formato il suo pensiero proprio grazie alle parole di Ratzinger.
Io umilmente mi domando se siano quelle dedicate alla nullità del valore della donna, quelle contro gli omosessuali, quelle contro le coppie di fatto, quelle contro la masturbazione, quelle contro il ...
Rita Pani (APOLIDE)

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