8.20.2008

 

Cimitero hi-tech (continuiamo a farci del male)

Lo dico spesso, ma io resto veramente affascinata dall’evoluzione dell’uomo in stile americano. Qualche tempo fa è venuto a mancare il marito di una mia carissima amica. L’uomo, poveretto, si è spento dopo una lunga malattia. Ho provato a stare vicina alla mia amica per quanto ho potuto, anche nelle tristi occasioni che seguono la morte di un congiunto. Per volontà del marito, la mia amica ha disposto che venisse cremato, e fin qua nulla di strano; strano semmai è stato vedere l’urna cineraria nella mensola della cappa del camino.

Non sapevo che da qualche tempo, anche in Italia, fosse consentito come in America, portare le ceneri a casa. In effetti non tutti i comuni hanno recepito la norma, ma quello in cui risiede la mia amica, sì. Ammetto che la novità mi ha lasciato alquanto perplessa, forse condizionata da molti film americani, nei quali il parente finiva sempre rovinosamente sparso sul pavimento ed aspirato con una potente aspirapolvere, per poi essere sostituito dalla cenere dei sigari. Poi riflettendoci, la cosa mi è parsa assai meno strana di quanto non sembrasse all’inizio. Se non altro perché i controlli per la conservazione delle ceneri sono rigidi e rigide le ammende in caso di mancata integrità dell’urna.

Anche io devo decidermi a scrivere e far autenticare questa mia volontà, perché anche io vorrei essere cremata, primo per non darla vinta ai vermi, e poi anche per risparmiare spazio, combattere l’abusivismo edilizio dei cimiteri, e le tangenti che i parenti devono pagare per trovare un loculo disponibile, insieme a tutte le altre tangenti che si devono pagare ai comuni, come per esempio l’energia elettrica, e l’acqua. Però non sono d’accordo ad essere riportata indietro. Quando uno va, è bene che vada.

Da oggi però, vorrei fare formale richiesta al comune di Torino, perché le mie ceneri venissero conservate presso il Cinerario di Torino, che sarà il primo cimitero hi-tech d’Italia. Le informazioni che di solito venivano scritte su marmo, in lettere di bronzo, saranno sostituite da display, e anche la foto non sarà più di carta, ma un comodo formato JPG. Inoltre avrò diritto ad una home page, consultabile via Internet ed accessibile in qualunque momento anche comodamente da casa. È il fatto di poter aggiornare le informazioni “del profilo” che mi affascina di più di tutto. Chissà, magari si potrà fare anche lo scambio Link, o partecipare a comunità virtuali ultraterrene.

Ma in fondo, se tanto stiamo facendo per distruggere ogni dignità della vita umana, perché non abrogare anche quella della morte?

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Personalmente, ritengo utile sapere se sto ciattando con un morto di giornata o uno in avanzato stato di decomposizione.
 
La ringrazio per Blog intiresny
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?