6.30.2010
Vorrei un consiglio
Lo sapete sì, che il lavoro se lo perdi non lo trovi più. Dicono che sia per via della crisi, in padania invece ti raccontano che è per colpa degli extracomunitari. In effetti lo dicono anche nel sud di Rosarno, dove i negri sono schiavi dei bianchi, o laddove si raccolgono i pomodori. Io ultimamente di lavori ne avrei trovati un po’, qualcuno anche molto interessante che mi alletta. Ma sarebbe gratis, e gratis quando devi mangiare è un po’ difficile. Continuo a cercare, ovviamente, e senza guardare troppo lontano, ma anche il lavoro umile oggi è come una carogna da spartire tra iene.
E allora quando ci si ritrova tra noi, disperati, un po’ ci si consola con quel mal comune che è mezzo gaudio – ma quando mai? – o quell’unione che ci fa forza, dicendoci che ormai non ce n’è più per nessuno. I giovani buttano l’occhio oltre confine, chi può prende la paghetta a quarant’anni, chi non può continua a dimenarsi come un’anguilla. E poi si tira avanti, maledicendo la casta (che termine stupido!), la sfortuna, la vita e persino sé stessi per non essere stati educati a delinquere ed essere così idonei alla vita.
Poi una mattina ti alzi e leggi il giornale, e per l’ennesima volta scopri che un altro pezzo di Stato sarà spartito, come il consiglio d’amministrazione di una storica impresa a conduzione familiare, quale è diventata l’Italia. Il figlio del ministro, il compagno della ministra, l’amico del tizio presidente del consiglio d’amministrazione, andranno a prendersi l’ACI, che la stessa ministra ha commissariato, probabilmente proprio per combattere la crisi, e creare nuovi posti di lavoro.
La notizia gira, e va a prendere il posto di quella che ci aveva raccontato dei milioni di euro che bertolaso fece guadagnare al cognato, che non ricordo se precedette o sostituì quella del figlio scemo di bossi, prima infilato nel consiglio di amministrazione di un ente legato all’Expo di Milano, e poi fatto eleggere al consiglio regionale della Lombardia. Tutte notizie che ovviamente ci fecero indignare, per non dire incazzare parecchio.
Ma le chiacchiere stanno – e staranno – a zero, fino a quando la nostra indignazione continuerà ad essere espressa col suono pacato delle parole, soprattutto fino a quando si continuerà ad affermare con noncuranza che discorsi come questi sono relegabili nella bassa demagogia. È gente più arrogante di Andreotti o di Fanfani. È gente che ha imparato da craxi, superando di gran lunga il maestro. È gente che andrebbe cacciata con la forza … e per quanto io possa apparire monotona e noiosa non mi stancherò mai di immaginare il giorno in cui, finalmente sposteremo il culo dalle sedie (almeno fino a quando ne avremo una).
Rita Pani (APOLIDE disponibile per un consiglio)
So poco e giustamente della tua vita privata, ma in Sardegna hai qualcuno? E perchè semmai non provare lì..anche se anche l'isola delle sette bellezze mi pare messa assai male.
:-) Mietta
Mietta
cgil)finalmente ho avuto anche se francamente non mi sono sentita molto tutelata ma questo è un altro discorso,vedendo quello che fanno stì politici vedo lo specchio riflesso nella gente(ovviamente non tutta)ma buona parte che se può dà la fregatura,i datori di lavoro in primis poi chi ti vende le cose (multinazionali)le assistenze inesistenti e così via,l'italia stà diventando sempre più inadeguata alle forme di onestà sia nel piccolo che nel grande ci si sente allo sbando sia per ottenere giustizia,che soddisfazione da un danno subito, assomigliando sempre più ad una sorta di penisola-alcatraz dove l'onestà ha perso ormai ogni significato
Non travalichiamo,moh :-DD e comunque da ficcarsi sotto un tombino!
Mietta
Mietta
RESISTERE SEMPRE.
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