10.31.2008
Almeno ora è chiaro chi governa
Ho ricevuto nel giro di pochissimi minuti 23 mail, con le quali mi si segnalava il link della notizia del giorno: La P2 in TV.
E allora?
Ora è chiaro chi governa, e se è vero che il governo educa il popolo attraverso la televisione, perché mai il vero presidente del consiglio non dovrebbe farlo?
Tanto più che il burattino inizia ad avere i fili imbrogliati, e non si muove bene come dovrebbe. “Meglio ricordargli chi è il capo, e quanto potere ha!” deve aver pensato Licio Gelli.
Ecco, allora leggete anche voi le brevi dichiarazioni del venereo gran maestro/unico http://www.corriere.it/politica/08_ottobre_31/gelli_tv_venerabile_6d6aeeec-a725-11dd-90c5-00144f02aabc.shtml poi ricordatevi delle estemporanee dichiarazioni di kossiga, di appena l’altro giorno, e iniziate ad applicare le semplici regole aritmetiche, quelle del 2+2=4.
Sapete, avevo davvero pensato che la fine sarebbe stata diversa, pensavo che berlusconi e la sua accolita, sarebbero scappati con le borse piene lasciando l’Italia in mano ai colonnelli. Mi sbagliavo, Berlusconi piegherà il capo, bacerà le mani del venereo e starà là, esattamente dov’è a continuare a fare l’esecutore materiale dei crimini della P2.
No, tutto questo non è vergognoso, non è umiliante è semplicemente inqualificabile.
Qualche giorno fa, scherzando con alcuni compagni, ho detto: “Dai, non fate così, vedrete che tanto prima o poi questi metteranno Provenzano a capo della commissione antimafia”.
Beh, forse non c’era nulla da scherzare.
Rita Pani (APOLIDE)
10.30.2008
5.000 euro ai bebè (TAG 4%)
Mi piacerebbe ogni tanto lasciarmi andare a qualcosa di leggero, perché, a dirla tutta, non è che sia un gran bel periodo per la mia vita spicciola. Allora mi metto qua, e penso di scrivere su quella grande scoperta del “neurone Aniston” o del rosso che rende belle le donne, come ha detto un università inglese, ma poi mi imbroglio e mi metto a leggere i giornali. Tutti i miei piani di leggerezza, vanno a farsi fottere.
La crisi economica è tangibile, e forse solo oggi se ne è avuta conferma, leggendo che persino la demagogia ci deve fare i conti. Ricordate il bonus bebè? Quella piccola elemosina che il vostro presdelcons tirò fuori dal cilindro magico, l’altra volta che gli avevate dato mandato di governare? Era stata un’idea geniale, spacciata via etere dallo studio della sede staccata del governo a Porta a Porta. Arrivarono le lettere a tutti i bambini nati … Caro Moammed sono sicuro che questa è la prima lettera che ricevi, e te la scrive il tuo presdelcons per dirti che presto avrai mille eurini con cui potrai assicurarti latte artificiale per un paio di mesi e un po’ di pannolini a patto che tu non faccia tanta cacca … La mamma di Moammed, il giorno dopo era andata alla Posta a ritirare l’obolo, ma la signora dietro il vetro le aveva detto: “Ehm! C’è stata una svista, lei non ha diritto ai soldi.” Dicevo? La crisi.
Il governo sta pensando a una nuova operazione a favore delle famiglie meno abbienti, un nuovo bonus che questa volta sarà il “prestito bebè”, 5.000 euro che i genitori potranno rendere in piccole comode rate mensili, con solo il 4% di tasso di interesse.
“Caro Piccolo, sono sicuro che questa è la prima lettera che ricevi, è il tuo presdelcons che ti scrive per dirti che presto potrai entrare a buon diritto nel mondo reale. Con questa lettera, il tuo papà domani mattina potrà andare in banca e chiedere per te, un prestito di 5.000 euro che ti aiuterà a inserirti meglio nel mondo, imparando e capendo fin dalla più tenera età, che cazzo voglia dire vivere. Pagare le rate ogni mese ti aiuterà a vivere bene e soprattutto senza nessuna illusione. Un bacione, il presdelcons.”
Insomma che non mi si venga a dire che non esistono progetti per le politiche sociali. Con tutti i debiti che già le famiglie hanno, che volete che sia un altro piccolo, piccolo? Un bell’aiuto!
Mi dicono che stia prendendo piede in Italia una nuova professione, che andrò presto a integrarsi con quello dei telefonisti dei call center. È la riscossione crediti telefonica, un castigamatti virtuale: “Pronto? Sei indietro con i pagamenti delle rate dell’auto, o provvedi entro due giorni o veniamo a spezzarti le rotule. Sappiamo dove abiti!”
Per fortuna che i neonati non rispondono al telefono.
Rita Pani (APOLIDE)
Ma kossiga l'aveva detto
10.29.2008
Tutti in Kazakhstan

"Andate tutti in vacanza in Kazakhstan: lì c’è un signore che è mio amico, non a caso ha il 91% dei voti e ha fatto cose straordinarie". Lo ha affermato, durante il suo intervento alla Confcommercio, silvio berlusconi raccontando la sua visita ad Astana, di ritorno dalla Cina.
Quel “non a caso” spiega tutto il senso.
La riforma della legge elettorale non si farà, a meno che non ci sia ampia convergenza. L’ ha detto oggi quindi la settimana prossima riformerà la legge a sua immagine e somiglianza, magari con un decreto per estromettere la sinistra illiberale di Pierferdinando Casini.
Da Gennaio a Luglio di quest’anno, gli scioperi sono aumentati del 65%, sebbene non se ne abbia avuto notizia, per fortuna c’è chi si è accorto che forse i sondaggi di “alto gradimento” per il governo, erano taroccati peggio di quelli del TG sky TG24, che oggi per altro ha fatto lo scoop dell’anno che varrà il Pulitzer: in un piazzale desolato, hanno scovato l’unico esemplare ancora esistente di studente a favore della riforma germini, che ne spiegava sia l’utilità per evitare gli sprechi nella pubblica ammi … istruzione. Si stava confondendo evidentemente, con lo slogan che gli avevano scritto per partecipare al sondaggio: “Sei d’accordo con i tornelli?”
Altra iniziativa, punire con il carcere chi disegna sui muri. Reprimere con la galera pare essere ormai l’unico deterrente buono per ogni cosa. Ammetto che sono un po’ combattuta: vedo certi lavori dei writers che secondo me sono delle vere e proprie opere d’arte, ma vedo anche tanto vandalismo. Soprattutto quando l’imbecille scrive dux 4 ever su un’opera d’arte.
A proposito di arte, pare che si stia tentando in tutti i modi di far passare il classico codicillo allegato alla finanziaria o alla legge che regolamenta la quantità di ghiaia da inserire nel calcestruzzo, o in quella per lo stanziamento dei fondi per la sagra della bruschetta e della porchetta di Ariccia, che decreterà il condono per i possessori di opere d’arte possedute illegalmente.
Chissà che bella festa faranno quel giorno in cui, oltre che i cactus si potranno ammirare opere dimenticate del Mantegna o di Renoir!
Rita Pani (APOLIDE)
Io sto con gli studenti
Se potessi dare un solo consiglio alla bellissima gioventù che tanto impegno sta mettendo nella protesta studentesca, sarebbe quello di affrancarsi dalla feccia fascista che è scesa in strada. Non sono con voi, sono contro di voi.
Il resto è nelle dichiarazioni di governo di oggi, dove regna l’arroganza indisponente, di chi lavora all’unico scopo di accendere la miccia. Non ci cadete, non lo fate. Hanno troppo bisogno di massacrarvi per riuscire a portare avanti i loro reali interessi, che poco hanno a che fare con lo svolgimento democratico della vita del paese. Per loro gli interessi, sono solo e soltanto quelli economici, quelli per cui questo paese andrà a catafascio.
Un presidente del consiglio di uno stato europeo, che dichiara di “non lasciarsi intimidire” dall’Europa, o non ha davvero il senso delle cose, o è un megalomane pericoloso come altri la storia ce ne ha consegnato. Un governo che non conosce altro che l’imposizione arrogante non può e non deve essere considerato uno governo democratico; noi non viviamo in uno stato democratico e soltanto prendendo atto di questo, si potrà tentare di ricostruire sulle macerie che lasceranno.
Sono pericolosi, perché sono ignoranti, perché perseguono l’interesse privato anziché quello collettivo, e non solo berlusconi con le sue imprese, ma anche gli altri, assetati di rivalersi di un Paese che per sessant’anni è stato in grado di tenerli relegati all’angolo, da dove non avremmo mai dovuto permettere che uscissero (noi società civile, noi comunisti, noi sinistra), e sono come i leghisti, che nemmeno ve li spiego, perché tanto il concetto è chiaro a tutti.
Hanno iniziato a caricare, le forze dell’ordine, e guarda caso solo dopo l’intervento “degli studenti” dell’estrema destra, portati in piazza da chi da sempre li addestra e li guida. Un po’ come ha spiegato kossiga, in quell’intervista che avrebbe dovuto valergli la galera. Quello è il progetto, quello è l’istinto primordiale che seguiranno, e allora sarebbe meglio non lasciare soli i ragazzi che ancora e ancora, a dispetto dell’arroganza di palazzo, continuano a lottare per il loro futuro.
Soprattutto noi, che tra quei ragazzi abbiamo i figli, e che male sopportiamo gli insulti rivolti a loro da questa feccia di governo.
Rita Pani (APOLIDE)
10.28.2008
In un paese normale
C’è on- line una petizione (LINK) che io ho firmato, per chiedere l’impeachment per silvio berlusconi, in quanto avrebbe giurato il falso all’atto del suo insediamento a capo del governo. Il sito dice che ci vogliono 50.000 firme, e noi sappiamo bene che questo non è vero, perché le petizioni on-line non hanno alcun valore legale.
In realtà è bene dire che in Italia “lo stato d’accusa” è pressoché impossibile, tanto più che in seguito all’approvazione del lodo alfano, berlusconi non potrebbe nemmeno essere perseguito per il reato di strage. Firmare fa bene, è salutare e riconcilia con la coscienza, ma è poco più che uno sputo virtuale nella faccia di quel tizio.
In un paese normale – è bene ricordarlo- un tizio così avrebbe continuato a evadere il fisco dopo aver costruito palazzine, ad avere amicizie discutibili, e indossare – lui sì – il grembiulino e il cappuccio da massone, fino a quando finalmente sarebbe finito dentro un carcere a scambiare due chiacchiere con gli altri detenuti per un oretta al giorno. Forse avrebbe anche baciato qualche mano.
In un paese un po’ meno normale, può invitare a cena gli industriali e chiedere loro di investire per mezzo della pubblicità nella sua azienda, può compiere svariati reati in diretta TV condizionando i mercati borsistici, può addirittura scrivere (o farsi scrivere) le regole della vita di tutti noi, ignorando cosa sia e come funzioni una democrazia. La legge elettorale per le prossime elezioni europee, è l’ultimo stadio della follia italica.
Ma in tutto questo io voglio trovare ancora un briciolo di ironia, e mi riferisco alle parole del grande statista: “vogliamo mandare in Europa degli esperti che possano lavorare nelle commissioni.” No, questo non è ironico, è quasi esilarante. Se i parametri di scelta sono gli stessi che ci hanno regalato i ministri che abbiamo, allora è facile immaginare come saranno i rappresentati europei. Giusto per accrescere un po’ il prestigio dell’Italia.
Rita Pani (APOLIDE)
Una partita indimenticabile
Ora leggete bene queste poche righe e ditemi, sareste in grado di fare un pronostico? Chi vincerà?
Ci siamo: oggi il gup Paolo Micheli suonerà il fischio di chiusura di questa partita di rugby piena di falli che si è celebrata nell’aula delle udienze preliminari. Oggi, l’arbitro Micheli assegnerà i punti, decidendo i destini di Amanda, Raffaele e Rudy. Quella che si sta per chiudere è stata una partita indimenticabile, unica, stupefacente. Fonte
Una partita indimenticabile, eh sì!
Il tizio che scrive non è un giornalista sportivo, ma un imbecille inviato a Perugia per seguire la cronaca processuale di un efferato omicidio. Ma si potrà mica dire che il gup Micheli, deciderà se rinviare a giudizio due presunti omicidi? Si potrà mai dire che si deve decidere se tenerli in carcere o liberarli? Si potrà scrivere che il giudice dovrà stabilire la pena per l’unico reo confesso?
No, troppo brutale, troppo banale la scarna cronaca di un omicidio, è meglio abbellirla con quanto di più miserabile possa essere venduto a chi legge: la cronaca sportiva. Ma è intelligente l’imbecille, non si butta nel calcio, troppo scontato, meglio il rugby, chissà forse invitato dalla nazionalità inglese della povera ragazza ammazzata.
Chissà se i familiari avranno letto la cronaca di questa partita unica, stupefacente e indimenticabile.
Rita Pani (APOLIDE)
10.27.2008
Le cose accadono in silenzio
Nel giro di un paio di giorni, è la seconda volta che mi capita di leggere la notizia della donna condannata da un tribunale reale, per aver ucciso il “web marito” ossia il suo avatar in un mondo parallelo. Quasi come se le notizie da dare fossero finite, e le cose che succedono non si possano dire.
Per esempio che il mondo continua a deperire, malgrado noi. Non solo per le crisi economiche, ma per la violenza delle guerre, del terrorismo mascherato da democratizzazione, di una guerra di cui nessuno si occupa più, che rende lecito sparare bombe in Siria ed uccidere donne e bambini. La guerra ormai è un ministro sorridente che loda i feriti lievi, che non diverranno nemmeno eroi per caso, visto che ormai i nostri soldati non subiscono nulla di più di un escoriazione.
In Italia abbiamo ormai l’era dei tornelli, e bisogna interrogarsi seriamente se sia giusto o no, piazzarli anche nei Tribunali, per vedere se i magistrati lavorano davvero o sono fannulloni. Ogni volta che torno a casa dalla spesa, tiro un sospiro di sollievo scoprendo che ancora non hanno messo un tornello davanti casa mia. Sono importanti i tornelli, mica minchiate! Spendere per metterli ovunque è un buon inizio per risparmiare. Chi se ne frega se le procure non possono lavorare perché sotto organico?
Non succede nulla, la delinquenza è sparita, sono spariti i rom insieme alle guerre, agli stupri, agli omicidi in famiglia, i morti sul lavoro muoiono ancora, ma restano solo un trafiletto di cinque righe, a meno che i morituri non siano così furbi da morire mezza dozzina alla volta, che proprio non si possa fare a meno di notarli, per almeno cinque minuti. Non succede nulla, proprio come quando c’era lui, che la cronaca nera era sparita dai giornali. Oggi succede qualcosa solo quando il fatto di cronaca regalerà un processo mediatico, di quelli che l’inviato a Perugia, prima di dire quali fatti si siano discussi, ci racconta il look degli imputati, di lui con i capelli lunghi, del ragazzo di colore che si è rasato e di lei che lamenta la maledizione della sua bellezza. E se l’avvocato che segue uno degli assassini è anche un parlamentare e presieda la commissione giustizia della Camera, che problema c’è?
L’Italia è un bel paese in cui si vive bene, in cui i ragazzi ormai da quasi un mese imperterriti protestano per conservare il diritto allo studio, ma quando i ministri non dicono che sono cretini catechizzati, dicono che quasi sono inesistenti, e lo ripetono all’infinito. E nessuno che osi dubitare di una ministra che dice di aver fatto una riforma che tende a rendere ogni studente un protagonista; esattamente come diceva la moratti, e tutti sappiamo bene quale ennesimo colpo abbia inferto alla cultura. In Italia non ci sono problemi, perché i giornalisti ancora si interrogano sulla cifra esatta dei partecipanti alla manifestazione del PD: due milioni e mezzo, duecento mila o, ultima cifra stimata dalla stampa cinquecentomila? Ma per una democrazia non dovrebbe essere importante anche il malcontento di cento persone?
Non ho mai visto una puntata dell’isola dei famosi, e allora mi chiedo perché io oggi debba sapere che Massimo Ciavarro, che avevo lasciato sui fotoromanzi sul tavolino del parrucchiere di Carbonia, sia stato operato d’urgenza per un ulcera perforata, ma difficilmente saprò altro della famigliola che è stata scoperta vivere dentro un cassonetto della spazzatura, in una via di Roma. Padre madre e due figli, di cui l’ultimo nato a Torino e quindi a tutti gli effetti cittadino italiano.
Questo è esattamente quello che sta diventando sotto gli occhi stupidi, annoiati, e distratti di molti di noi. Un ritorno al passato che vogliamo ostinarci a non guardare, forse perché già sappiamo che noi, a differenza dei nostri padri o dei nostri nonni, non saremo capaci di sopportare.
Rita Pani (APOLIDE)
Il contraddittorio è possibile
R.
10.26.2008
L'aria frizzantina di Taranto
Non ricordo chi disse “Molti dei nostri uomini politici sono degli incapaci. I restanti sono capaci di tutto.” Trovo che sia una frase molto vera. L’altro giorno a Taranto è stato riscontrato a un bimbo tredicenne un tumore da fumo, verosimilmente provocato dalle emissioni di diossina dell’Ilva. È di oggi la notizia che il ministero dell’ambiente ha rimosso la commissione tecnica che indagava sulle emissioni di diossina dell’industria siderurgica tarantina, sostituendoli con altri “di fiducia” della prestigiacomo. Una decisione questa, scoperta per caso dalla Regione Puglia, che convocata a Roma so è trovata davanti il nuovo presidente del nucleo di coordinamento scelto dal ministro - spiega l'assessore all'Ambiente, Michele Losappio - che stranamente, più volte e con grande enfasi, ha voluto sottolineare come le emissioni dell'Ilva siano tutte nei limiti dell'attuale normativa nazionale.
La commissione estromessa, stava lavorando per stabilire se concedere o meno alla fabbrica l'Autorizzazione integrata ambientale (Aia), una carta necessaria per la prosecuzione dell'attività. Allora perché rimuoverli, per sostituirli con “tecnici di fiducia”?
È semplice, quasi banale, la Nazione Italiana è roba loro, e come tale deve essere governata. Non a caso, il padrone dell’Ilva Emilio Riva, risulta essere uno dei benemeriti eroi salvatori della Patria che fanno parte della cordata CAI, uno di quelli insomma che si è succhiato quasi gratis l’Alitalia, e non a caso sempre lui, corre a essere uno dei beneficiari della battaglia governativa contro il trattato di Kyoto. La gente muore, e chi se ne frega? Il profitto innanzitutto. Tanto – pensano – la gente muore comunque, che ci importa di qualche migliaio in più? Che ci importa di un bimbo col cancro ai polmoni? Dei bambini nati e morti? Dei bambini malformati? Niente.
Altra vicenda paradossale in questa piccola Italia devastata, è il processo che in questi giorni si svolge davanti al Giudice di Pace di Taranto, Gastone De Vincentis, contro Margherita Calderazzi sindacalista dello Slai-Cobas, accusata di essere la mandante della scritta «Riva assassino » trovata sui muri dello stabilimento nell'agosto di due anni fa. I fatti in breve: La Calderazzi avrebbe armato di pennarello rosso la mano di un minorenne e l'avrebbe indotto a vergare quelle parole. Poi il ragazzo sarebbe rientrato nella Panda rossa guidata da lei, ferma a poca distanza in attesa che l'opera venisse portata a termine e, proprio in questo momento, sarebbe stata riconosciuta senza ombra di dubbio da un vigilante dell'acciaieria che ieri mattina ha offerto la sua testimonianza.
In vero ci sarebbe anche un altro paradosso, ovvero il fatto che Riva, si sia sempre guardato bene di presentarsi nelle aule di tribunale dove più di una volta si sono celebrati i grandi processi per inquinamento e per le morti bianche (uccisioni) avvenute nel suo stabilimento siderurgico.
A mio avviso è probabile che ci sia una sostanziale differenza tra uccidere una persona con quattro colpi di arma da fuoco o ucciderla con la diossina, se non altro perché con quattro colpi di pistola, si muore in fretta e senza sofferenze, ma sempre a mio modesto parere, chiunque uccida un altro essere umano è un assassino.
E pensare che il motivo principale per cui l’italiota ha dato in mano il governo del paese a questa feccia, è stato il bisogno di “sentirsi sicuri”.
Rita Pani (APOLIDE)
10.25.2008
I morti di Capoterra ( CA )
Da aree alluv
di MAURO
CAPOT
Quel piano
terri
permi
Forse
salva
Sono passa