2.11.2007

 

Perchè?

A quanto pare i “Dico” disturbano, ma nessuno ancora ha avuto il coraggio di dire perché. L’incognita Mastella, per esempio, che già annuncia che la legge verrà bloccata al senato, s’è guardato bene dal dire che, la nostra democrazia non è ancora abbastanza democratica, per riconoscere apertamente l’esistenza dell’omosessualità. Non sarà sveglissimo, ma certo non è fesso.
Stanno ancora tutti impegnati a dire che, si tenta di danneggiare “la famiglia”, questa volta intesa come nucleo familiare, e non come associazione di stampo mafioso. Perché?
Per esempio il convivente della signorina Caltagirone, pierferdinando casini, è andato giù duro: "smantellata la famiglia".
Perché?
Approvati i dico sarà impedito di sposarsi con rito religioso? Non ci si potrà più sposare civilmente?
Allora, c’è qualcuno disposto a dirmi perché mai, dando dei diritti ai conviventi, si deteriori la famiglia?
Quando l’altro giorno ho sentito dire che il Papa era preoccupato – per la famiglia – ho avuto il sospetto che fosse a capo della lobby dei “matrimonialisti”, intesi come avvocati divorzisti, cantanti da balera, ristoratori, fiorai, fotografi e cineoperatori, parrucchieri, sarti, estetisti, agenti di viaggi; per intenderci quella categoria di persone che riescono a portare il costo di un’ unione, sacra o civile, a livelli esorbitanti e a catene di debito ventennali, a tasso variabile, che se già i bambini nascono col debito pubblico sulle spalle, ci devono aggiungere anche quelli che i loro genitori hanno fatto, per non farlo vivere in una famiglia di serie B.
Comunque, ad essere sincera, anche a me disturbano i “Dico”. Mi disturba davvero che una materia così seria sia stata battezzata con un nome tanto ridicolo ed insulso, utile soltanto ad offrire a chi lo usa, una facile e miserevole verve comica. Tutti i politici intervistati, non hanno saputo resistere all’ “operazione simpatia”, utilizzando battute da Bagaglino per liquidare i giornalisti, rendendosi ridicoli. Ma che ci volete fare, sebbene non lo si voglia ammettere l’Italia soffre ancora del “letizismo morattiano”, quel morbo sottovalutato al suo inizio, che è andato via via crescendo fino ad essere ormai, quasi incurabile.
Pensavo che Prodi, al quale non fa sicuramente difetto la cultura, ne fosse immune, ed invece oggi ha colpito anche lui. Raggiunto dai giornalisti in India dove è andato in missione accompagnato da 200 (ma c’è chi giura siano 400) imprenditori, per spiegare che il futuro dei ggggiovani è in Asia, ha detto che “dobbiamo smettere di guardarci l’ombelico”. Perché?
Cosa avrà voluto dire? Che dobbiamo guardare oltre? Ma lui si ricorda cosa si vede oltre l’ombelico?

Resterò col dubbio.

Rita Pani (APOLIDE)

Etichette:


Comments: Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?