6.14.2013

 

Matteo e Flavio al governo, subito!

Non tollero più rimproveri per la mia presunta disaffezione politica. Non posso, per tutelare il mio buon nome, una delle poche cose rimastemi insieme ad un ultimo neurone non ancora esule.
Non mi si può incolpare di menefreghismo, semmai c’è da domandarsi circa l’accanimento col quale ancora alcuni rivendicano il loro strenue impegno.
In Turchia, lo sappiamo tutti, c’è stata una guerra per salvare degli alberi. In Brasile c’è stata una rivolta per l’aumento del prezzo dei biglietti del bus. In Italia – quelli veramente impegnati che mi scrivono del mio presunto “abbandono di campo” (urticante metafora) – sono gli stessi che da ieri impestano il web con le dotte disquisizioni in merito all’avvicinamento di Renzi e Briatore, analizzando per benino, sviscerando fino in fondo tutti i pro e i contro.
Primi fra tutti i giornali, che hanno elargito il nuovo dilemma politico italiota, attraverso un’intervista al nullafacente più illustre della nostra miserabile Patria.
Confesso: ho letto anche io l’intervista, e ho pensato che in confronto a questo tale, Lapo Elkan potrebbe essere scambiato per uno scienziato.
Tutto il PD s’interroga sulla nuova alleanza, e anzi, sembra sempre più vicino il momento della frattura tra renziani e bersaniani. Le cronache – mai parche – alimentano il fuoco spargendo benzina, ed ecco la trama infittirsi con l’appoggio incondizionato di Veltroni, che lancia il giovane e pur tuttavia stantio Matteo, alla guida del partito.
Dunque è di questo che non mi dovrei disinteressare? O è di questo che orgogliosamente me ne frego assai?
Tutto ci scorre accanto ormai, e al massimo solleviamo un piede o facciamo un saltino per non inzaccherarci le scarpe. Preferiamo imparare che anche un essere inutile come Briatore, possa rappresentare qualcosa di diverso per domani, e non passerà troppo tempo per legittimarlo, per dare anche a lui una patente di “politico” nuovo, e da provare  … che tanto peggio di così non si potrebbe fare.
Perché se oggi nel PD discutono e fingono di avere anche questo problema, è sempre per incoraggiarsi a non guardare l’onda di melma che piano piano, insozzerà anche le nostre scarpe.
In fondo io sono un passo avanti rispetto a molti di voi: ho già perso tutto, e non c’è più nulla che qualcuno possa togliermi. Il callo l’ho già fatto, e ho molto allenamento alla sopravvivenza.
Volendo essere cattiva, mi verrebbe da sperare che il prossimo futuro fosse davvero un’asse Renzi Briatore. per me che Amo le parole, e l’arte demenziale, leggere i sunti dei loro improbabili proclami alla nazione sarebbe puro godimento.
[Adoro gli italiani e adoro l'Italia. Ma per me è il luogo delle vacanze. Adoro l'Italia in costume da bagno. F.B.]

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
olha Rita italia luogo di vacanza con la "terra bucata che trema" oltre dove è avvelenata dove muore la gente in silenzio? dove le strade fanno vittime piu' d'una Guerra\ dove donne e bambini\e subiscono violenze inaudite\inenarrabili e dove un branco di depravati saccheggiano le ultime briciole dei nostri risparmi per pagarsi il biglietto d'andata (all'inferno magari) e ancora tutti a parteggiare per uno o per l'altro scordandoci le scorie del cervello che impediscono anche un minimo di ragionamento\logico per analizzare la realta'? giusto meglio non aver nulla o giusto sarebbe ora di difendere quello che rimane del nostro maleodorante paese\letamaio liberandolo almeno per dire domani "ho provato in ritardo ma ho provato" poi se andra' male non importa! (onorando le parole del Compagno Enrico per il suo anniversario della morte se non ricordo male?) saluti dal vecio!
 
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