6.23.2013

 

Josefa, l'unica italiana che non paga l'IIMU

Lo dicono in tanti, e voglio dirlo anche io: la ministro Idem dovrebbe dimettersi, anzi, avrebbe dovuto dimettersi immediatamente, pagare con gli interessi, proprio per dimostrare l’onestà che afferma di avere e che io, non mi sento di discutere. Credo però di poterlo dire, solo e soltanto perché, per esempio, in tutta la mia vita non ho mai preso un autobus senza pagare il biglietto.
Quello che mi lascia perplessa è l’accanimento col quale – questo popolo – chieda le dimissioni di un ministro che non ha pagato l’IMU, mentre ancora esiste e governa un partito come il pdl, praticamente un’associazione per delinquere, anche di stampo mafioso, coadiuvato da un altro partito inqualificabile, a servizio del capitalismo più marcio e complice del declino presente, prossimo e futuro.
Mi stupisce ancor più, volendo, il silenzio o poco coinvolgimento dello stesso popolo dinnanzi alle parole di gente come borghezio, che ancora qualcuno osa chiamare “onorevole”, che della feccia rappresenta la massima espressione.
È che siamo fatti così, da sempre. Siamo giudici degli altri e mai di noi stessi. Così mi domando, quanti di coloro che oggi si accaniscono, hanno tre o quattro case nelle quali risultano residenze fittizie di familiari che nemmeno ricordavano di avere? Quanti emettono ricevuta fiscale per le case affittate?
Son domande così, che non esigono una risposta che peraltro sarebbe sempre quella che in questi casi ci sentiamo dire: “Eh, ma non ce la farei a pagare tutto se non facessi così.” Che poi è la stessa scusa di sempre, quando il piccolo evasore ti dice – orgoglioso di sé - : “col cazzo che le pago le tasse!”
La stessa scusa che ci raccontiamo quando dobbiamo pagare il conto del dentista o del vetraio, del parrucchiere o del meccanico: “Senza esigere ricevuta, ho risparmiato …”
Sì, noi possiamo risparmiare, loro no perché sennò “son kasta” e devono andare a kasa. Perché loro, devono dare l’esempio!”
E noi? Non dovremmo anche noi dare l’esempio a qualcuno? Al vicino, all’amico, al figlio, a quello che ci parcheggia 90 mila euro di macchina sul marciapiede, col cartellino di disabile sul parabrezza che in Italia, 80 volte su 100 significa solo che a bordo di quell’auto viaggia uno che pensa di essere più furbo di te?
No, noi esigiamo la morte altrui, che ci consolerebbe della nostra agonia. E ci basta. Noi vogliamo vendetta senza doverci vendicare davvero, che fa caldo o non è tempo, o non si vota più o si votano i vendicatori, o chi se ne frega … tanto so’ tutti uguali.
Ecco, forse il problema reale che in Italia vorremmo essere tutti un po’ più uguali, anziché impegnarci ad essere diversi davvero.

Rita Pani (APOLIDE) 

Comments:
il mio miglior amico "lo specchio" quando mi lamento urlo mi arrabbio piango lui non ride mai anzi posso esprimergli ogni mia opinione e lo trovo sempre d'accordo? almeno lui! saluti dal vecio sempre piu' vecio!
 
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