5.04.2013
Donna intelligente. Donna nera
Porsi
domande idiote, con la pretesa di darsi risposte intelligenti. L’ultimo spreco
delle nostre energie, utile ovviamente a chi proprio esige che muoia il
pensiero. E così da giorni si dibatte, anche in maniera veemente sull’opportunità
o meno di avere un ministro di colore.
Ecco,
se ancora si sente la necessità di porsi una domanda tanto idiota, allora la
risposta non può essere che sì. Sì! Abbiamo bisogno di sapere che esiste una
donna nera che può fare il ministro. Quindi abbiamo ancora bisogno di sapere
che anche una donna può essere ministro. Quindi c’è ancora bisogno di far
comprendere alla gente, che anche una donna può essere intelligente.
Ieri,
per esempio, mentre stavo in auto, alla radio ho sentito parlare una donna
intelligente, che parlava della sua professione di medico, dell’amore che nutre
verso il suo paese “difficile”, che non è arretrato rispetto al resto del mondo
– diceva – ma semplicemente ha dei tempi diversi rispetto al resto del mondo e
dell’Europa. Solo dopo ho sentito fare il suo nome; era la ministra Kyenge e
parlava dell’Italia.
Che
bello sarebbe stato, stare seduti comodi a leggere disquisizioni intelligenti
sull’opportunità o meno di avere un governo ridicolo e surreale come quello che
ci hanno imposto. Che bel tempo, sarebbe stato quello speso ad interrogarsi sul
nostro colpevole nichilismo, dinnanzi alle nomine di loschi figuri, discutibili
persone, servi dello stesso potere che fingiamo di combattere da vent’anni in
questo governo da barzelletta insensata.
Oh,
se solo uno tra giornalai, e imbrattacarte avesse speso un po’ di inchiostro
per fomentare la rivolta contro la mafia istituzionalizzata, su un Al Fano al
ministero degli Interni, su una omofoba servetta del debosciato posta come
oltraggio nel dicastero delle pari opportunità.
Ma
in Italia non si può più essere mediamente intelligenti, è proibito dalla legge
non scritta di un regime che non morirà mai, nemmeno quando finalmente avremmo
festeggiato la dipartita di questa classe dirigente rivoltante.
Siamo
un popolo miserabile, impoverito dall’ignoranza. Questa è la realtà. Siamo così
indietro che ancora torna utile lo spauracchio dell’uomo nero. Siamo così in
miseria che lasciamo gente come borghezio, libera di chiacchierare e persino di
rappresentare una porzione di paese reale.
Già
lo scrissi, e voglio oggi ribadirlo: anche in me è insita una naturale
componente razzista, perché io i razzisti gli odio al punto che li rinchiuderei
tutti in una riserva; simile a una porcilaia, perché è là che devono stare i
maiali … evitate per cortesia la banale difesa dei maiali. Gente come
borghezio, bosio o calderoli, è indifendibile.
Rita
Pani (APOLIDE)
Comments:
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Non cè in questo paese tempo per relazioni umane autentiche e parietarie, bisognerebbe diventare inefficenti in pratica un cittadino\utensile senza valori\ricerca di sensi\cultura\apsettative\emozioni\sogni siamo al contrario nel fastidioso culto del formale? del resto è stato modificato il capitale\umano con il capitale e basta? come dire solo chi fa denaro è uomo e\o donna? che fatica e che perdita di tempo in questo paese messo male! saluti dal vecio
a proposito di donne intelligenti
http://www.censurati.it/blog/index.php/2013/05/02/una-comunista-a-casapound/
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