4.09.2013
Il compromesso
Certo non si può dire che il Presidente della Repubblica
abbia detto eresie, ma fare ricorso alla storia, senza un minimo di obiettività
o onestà intellettuale, può risultare micidiale. È tutto vero, Presidente, nel
1976 si arrivò al compromesso storico, e bla, bla, bla … c’erano le condizioni,
sì, è vero anche questo, ma c’erano altre persone, c’era ancora la politica e
per quanto ci fosse già la Democrazia
Cristiana , lo scandalo Locked e le altre immense porcherie, c’era
comunque ancora quella sorta di pudore istituzionale, che ogni tanto si
ricordava di non esagerare con l’arroganza del potere.
C’era Enrico Berlinguer a capo del P.C.I che era il partito
degli operai, e c’erano anche gli operai. Dall’altra parte, c’era Aldo Moro, c’era
Zaccagnini; c’era persino Andreotti, ma immagino che quello ci sarà anche dopo
di noi.
Mi ha fatto quasi tenerezza, signor Presidente. La ascoltavo
e dicevo: “Che pure per lui il tempo stia tornando indietro, così come capita
agli anziani?”
Quale sarebbe oggi il “compromesso storico” da proporre a
questa classe di diseredati e disperati che la politica non politica della
mafia e della massoneria ha creato e sta ultimando?
Da vecchia comunista il mio pensiero su Moro è quasi
inesprimibile, ma sarebbe stupido non riconoscere all’uomo il rispetto che
merita se non altro per la sua integrità e caratura morale, figlia forse anche
di un rigore religioso che non è da discutere ma da rispettare. Da vecchia
comunista, è altrettanto inesprimibile il pensiero che ho di Bersani, ma anche
in questo caso, forse per via della politica schiava del “meno peggio” non mi
sento nemmeno si paragonarlo o avvicinarlo a quelli che oggi dovrebbero
rappresentare la “Responsabilità” di questo paese immondo.
Signor Presidente, davvero pensa che l’unica cosa buona per
questo nostro stato disarmato potrebbe essere accordarsi con quel tizio immondo
che è berlusconi? Siamo seri, Presidente, e soprattutto rispettiamo la storia.
Quale tipo di compromesso storico dovremmo ingoiare, ancora,
dopo l’ignobile farsa delle ultime elezioni fasulle, di facciata, che son
servite solo a calmierare gli animi bolliti di una popolazione assoggettata e
tenuta sotto scacco dagli spacciatori di democrazia?
Un governo Bersani-berlusconi per le riforme?
Ma ci faccia il piacere, Presidente, ne racconti un’altra,
una più divertente, una più credibile, una che non ci faccia ridere fino alle
lacrime; che già ci bastano così le dichiarazioni politiche italiane, del
bamboccio vestito da Fonzie, dei cittadini ribelli che okkupano il Prlmnt della
Ka$ta e contano le caramelle accorgendosi che votare a Giungo sarebbe uno
spreco, ma sempre impegnati a non volere un governo, a voler addirittura
governare senza un governo, in attesa di avere un nuovo Presidente della
Repubblica, che potrà finalmente alleggerire lei delle Responsabilità mai
assunte, e fare finta ancora una volta che questo è un paese normale.
Fortuna vostra, la maggioranza degli italiani è pronta a
qualunque compromesso. Fortuna nostra, Bersani dimostra di aver senso del
pudore – se non proprio dello stato – e fino ad oggi pare resistere dallo
sputtanamento globale. Voglio credere che sia rimasta almeno un po’ di serietà.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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Rita credere un ulivo millenario una roba normale al posto di avere ammirazione per il miracolo della natura offerto per farci riflettere ? è come dire che il branco di allegri criman seduti su scranni imbottiti di soldi siano utili alla qualita' della nostra vita mentre ci confrontiamo con paesi gestiti da una reale democrazia (riflettendo?) possiamo scegliere due robe; scappare oppure suicidarci? poi prevale il rispetto a chi ci ha dato la vita e un cervello da usare? torniamo a chiederci cose'? il nostro merito o demerito? saluti dal vecio!
Impegnatissimo fino all'ultimo giorno il salvacavaliere. A fine turno merita almeno che il cavaliere gli regali un panama nuovo originale e gli paghi una gran festa nella piazzetta di Capri.
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