3.12.2013
La legge è uguale per me
Gli uomini e le donne che fanno la storia, tracciano le
nuove strade in cui cammineranno i cittadini di una nazione. LA LEGGE È UGUALE PER TUTTI,
narra una leggenda, e io mi impegno a far sì che questa leggenda diventi
realtà. Per far sì che questo accada, però, ho bisogno che qualcuno di voi mi
aiuti.
Come molti sapranno, attendo di essere processata per il
reato di diffamazione, avendo io in uno scritto dato “dell’ossimoro” ad un
partito fascista e della “testa di cazzo” a un fascista. A nulla è servito spiegare
che quell’articolo incriminante era totalmente in difesa della Costituzione
Italiana, che di fatto proibisce il fascismo. Dovrò rispondere del gravissimo
reato a me ascritto, e se fino a ieri la cosa disturbava e offendeva la mia
dignità, oggi ne vado fiera.
Il giorno prima del processo mi farò mettere un dito in un
occhio, poi mi recherò presso un reparto di oculistica di un ospedale qualsiasi
e pretenderò di essere ricoverata, inviando al tribunale il certificato medico.
Il giorno dell’udienza, però, un centinaio di voi dovrà
invadere pacificamente il Palazzo di Giustizia, rilasciando dichiarazioni ai
giornalisti e alle agenzie di stampa, sullo stalinismo dei medici
dell’ospedale, e sul nazismo di quelli fiscali, magari aggiungendo anche che ci
troviamo palesemente di fronte a un tribunale fascista, gretto e ignorante.
Contestualmente, quattro o cinque persone di Roma, dovranno
recarsi dal Presidente della Repubblica, perché imponga alla magistratura di
annullare il proprio discutibile lavoro, e che anzi sancisca che a me nessuno
può toccarmi, così come è giusto che sia, nel rispetto di quella citazione che
a lettere cubitali, deride ogni aula di Tribunale.
Questo perché davvero mi son seccata di essere eticamente e
moralmente corretta. Perché mi sono seccata di farmi bastare la faccia che vedo
allo specchio ogni mattina. Perché essere stati onesti ed irreprensibili per
una vita intera, oggi non fa sentire meglio, ma semmai frustrati ed imbecilli.
L’impegno profuso inseguendo l’ideale della giustizia
sociale, dell’importanza fondamentale del cittadino, inteso come parte
integrante della società, lavorare per il bene comune e farlo sempre gratis,
senza avere mai nulla a pretendere, restando coerenti, senza mai svendersi al
miglior offerente, senza mai cedere di sé la dignità, non è servito proprio a
un cazzo. Credo sia giunto davvero il momento di esigere di essere tutti
uguali. Uguali a loro.
Rita Pani (APOLIDE UGUALE)
Comments:
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non credo di poter trovare qualche paese dove il ricco è uguale al povero? dove il potente si metta alla pari del debole? dove la donna sia considerata eguale all'uomo? dove il cattolico consideri l'eretico come fratello? oggi è la giornata piu' nera della storia dell'Italia dove un servil\partito di chini\proni\faccendieri si permettono di cancellare un istituzione pur di difendere un "innominabile" da due diversi processi con altrettante gravi accuse (devastante quella della compravendita di senatori e con vergognosa intollerabile meschina\prepotenza la seconda manifestando essendo loro stessi responsabili di reato? contro la costituzione e contro la democrazia (della giustizia uguale per tutti?) Mi rende triste che il PdR convochi il CsM per mediare\tollerando un atto di inqualificabile prevaricazione contro l'operato della magistratura? Un esempio di offesa nei confronti di normali cittadini riversando su tutti noi un potere\dittatura nella totale indifferenza delle regole istituzionali? sarebbe ora di dare voce al popolo ma credo a mio modesto parere sia crollato quel siparietto della politica e il copione ripetuto\riadattato al volere di un unico dittatore? magari vedo nero? saluti dal vecio
Ciao Rita,è un bel pò che mi sono accorto che quella scritta nei tribunali non è la verità, specialmente in Italia!
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