3.22.2013

 

E governo non sia


Non abbiamo un governo, finalmente, e un altro po’ di tempo se ne andrà, perché la Primavera è iniziata e d’estate in Italia il tempo si ferma. Ora Pier Luigi, tocca a te far finta di darci un governo fasullo, che stia in piedi il tempo necessario per far finta di trovare il modo di fare le cose più urgenti che ci aiuteranno a far finta di non finire come la Grecia, o come Cipro.
La matematica non è un’opinione, e quindi è vero, la vostra coalizione è quella che ha preso più voti, anche se Grillo coadiuvato dalla ricerca scientifica di “Striscia la Notizia” ha sancito che i voti dell’estero sono finti e quindi non contano. Quindi tocca a te. Toccherebbe a te anche un po’ di coraggio, quello di ammettere che la moralità e la morigeratezza non sono un problema, perché dovrebbe essere “normale” la condotta morale irreprensibile per chi si appresta a governare; ma l’unica cosa urgente da fare, sarebbe quella di ripristinare, nel nostro povero paese ormai deforme, la democrazia del voto, con una nuova legge elettorale che cancelli la porcata voluta allora dalla feccia che demoliva e destabilizzava la politica italiana. Quella legge del maiale, che per troppo tempo ha fatto comodo pure a voi, e per mezzo della quale siete riusciti in complicità con gli altri a cancellare la garanzia delle reali opposizioni.
Credo che per questo mandato fasullo, questo e solo questo dovrebbe essere il tuo impegno, perché qualunque altra cosa non sarebbe altro che l’ennesima presa in giro dei cittadini (uso questo termine nella sacralità della sua accezione e non col nuovo significato imposto dal “nuovismo” imperante), difficilmente tollerabile.
La matematica non è un’opinione e quindi Pier Luigi saprai bene quanto me, che non potrai andare in nessun posto, forse nemmeno a giurare con i tuoi ministri. Questo potrebbe indurti in tentazione e finire col chiedere aiuto, per esempio a quel poco e lercio che è rimasto della Lega. Ecco, non farlo Pier Luigi, non lasciarti tentare, credimi se ti dico che sarebbe difficile da comprendere. Non oso pensare nemmeno ad un’alleanza col tizio non vedente di Arcore – sebbene ammetto che la sola idea irretisce il mio lato più bieco e cinico, quello anche più ilare – perché in questo caso sai bene che la contropartita sarebbe quella di dargli le chiavi del Quirinale, cosa che, se ci fosse Dio, potrebbe portare ad uno smottamento tellurico col conseguente crollo del Palazzo.
Con un po’ di coraggio e onestà, Pier Luigi, potrai da subito lavorare per scrivere una legge soltanto, che probabilmente ci porterà ad avere finalmente un governo e una politica seria e virtuosa che possa ripristinare il minimo sindacale di civiltà in Italia.
Ma scrivo così, quasi a caso, un po’ di banalità perché ho idea che a breve sarà un tutto già visto e un tutto sentito: “Io voglio il sistema alla francese … io lo voglio un po’ francese e mezzo tedesco … noi vorremo il premierato forte sul modello dello Zambia con sfumature sud coreane … a me invece non dispiacerebbe un dittatorato democratico con nuance latino americane …”
Ecco, Pier Luigi, non fare questo per favore, perché forse tu non sai che il tempo, il nostro tempo, è diverso dal vostro. Il vostro vi tiene ancorati là, il nostro, invece, ci porta via.

Rita Pani (APOLIDE) 

Comments:
da "internazionale" oggi! Enrico Berlinguer 37\annifa ripeteva il concetto delle tue stesse parole " l'austerita' significa rigore\efficenza\serieta'\ e sìgnifica giustizia" INVITO a leggere questo\pensiero dettato dal cuore di un ideologo\comunista ma uomo d'altro spessore lontano dalla cricca come i meloni a gennaio! saluti dal vecio
 
Ho voluto dare uno sguardo alla manifestazione di piazza organizzata da quel noto ridicolo avanzo di galera. Solo per breve, giusto il tempo di guardare in faccia i partecipanti: vecchietti dall’evidente, chiaro, basso reddito, e giovani veline. Immagini di ordinaria disinformata ignoranza e cialtroneria di questo paese ormai irrimediabilmente perduto... Spenta ogni luce, c’erano loro invasi dai démoni di una passione incontrollata. Nemmeno cattivi... inorganici regrediti che si illudono di sopravvivere affidandosi ad un truffatore di professione che abbatte a bastonate quel poco di civile che ancora resiste promettendo truffa libera. Supportati e convinti dal migliorista del colle. Sì, PierLuigi, “non fare questo, per favore!”, ma Lavora solo “per scrivere una legge soltanto”, la legge che tolga finalmente dalla scena questo organizzatore di orribili manifestazioni che con arte da clown cerca di sviare da una realtà cupa e tragica con battute, promesse inverosimili e raffiche di domande ad una folla ebete che risponde sempre con un surreale coro di Sì! Fosse almeno di aspetto allettante. Fa schifo solo a vederlo: grasso, flaccido, colliquante, sempre sull’orlo del collasso e sulla soglia di una patria galera.
PierLuigi, mi raccomando!

 
Dopo l’ingiuriosa sconfitta elettorale, la cancellazione definitiva dell’idea di comunismo e di sinistra, dopo il grande impegno dei poteri nell’infliggere, nel disinteresse più generale, una esemplare punizione a Ingroia, non è forse giunto il momento di tirarsi definitivamente indietro, di non farsi nemmeno lontanamente complici? Sì, è giunto il momento di operare un taglio radicale e da scagliare in faccia all’Europa e al mondo in una dignità composta… Alla Barthleby, rispondendo ad ogni invito: “venga al dormitorio”, “Venga alla mensa della caritas” , “Prenda questa coperta”, “Assunzione in call center”… Rispondiamo come Barthleby lo scrivano: “Preferisco di no!”.
Tutto il resto è conformismo, tutto il resto è muoversi a comando, è un vivere per la più semplice sopravvivenza da servi prigionieri di ricatti.
Non restino che disperati, clochard, poeti e puttane uniti nel valzer dell’armonia a rappresentare l’unica vera forza sovversiva: la resistenza passiva!

 
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