3.13.2013
Destabilizzante
Va
da sé, signor Presidente, che non la rimpiangerà nessuno. Oh che fortuna la
vostra! Avere noi come cittadini da governare. Capaci di affidare il destino
delle proprie esistenze a un marchio registrato, il potere decisionale ad una
azienda a conduzione familiare, che quando andrà a congresso sarà come una
rimpatriata tra amici di Facebook.
La
nostra stanchezza è la vostra fortuna. L’ignoranza dei giovani la vostra
salvezza. La devastazione della scuola, il vostro futuro.
Siamo
tutti qua oggi a dire che Napolitano non è il nostro presidente, come se lo
fosse stato davvero anche un solo giorno, o come se il fatto di non essere il “nostro”
le impedisca di esserlo. Ma noi ci accontentiamo, per fortuna vostra. Troviamo
sempre qualcosa o qualcuno su cui riporre la nostra speranza, una società di
marketing un marchio registrato, uno zio, un nipote, un commercialista, un
giudice, un pupazzo rosso della televisione, un imbecille che va in giro
vestito da coglione fingendo di essere un super eroe … Ci accontentiamo, o
facciamo finta di accontentarci nella speranza che prima o poi salti fuori “la
botta di culo” che ci possa mettere al riparo.
L’ho
già scritto qualche tempo fa, ma mi piace ribadirlo: ormai siete così avanti
rispetto alla massa, che non avete nemmeno più bisogno di prenderci in giro. Devo
ammettere che ci ha provato, almeno, con quel funambolico suo discorso, con
quella “vibrante preoccupazione per le tensioni destabilizzanti”. Perché per
sua fortuna, ormai son rimasti in pochi a saper far di sconto, capaci di scindere
l’acqua dall’olio. In pochi, ormai, cogliamo quanto destabilizzante possa
essere il suo discorsetto pragmatico e occorrente.
Siete
riusciti nell’impossibile, quando siete riusciti ad impedire che almeno due
generazioni sapessero di poter esigere i propri diritti. Ci son giovani che non
sanno cos’è un TFR, per esempio, che non sanno di avere diritto allo sciopero,
che non sanno di avere diritto di accedere all’istruzione, di poter esigere la
casa, il lavoro retribuito. Ci son giovani che attendono fiduciosi di essere
impiegati come schiavi, ed anche meno giovani che si accontentano. Poi ci sono
quelli come noi, che hanno fatto in tempo a lottare perché i diritti e i doveri
continuassero ad esistere congiuntamente, per non sentirsi “destabilizzati”, e
che oggi si pongono ancora domande. E son brutte le risposte, fa persino paura
darsele.
Che
brutta momento quello in cui un cittadino deve ricordare al presidente della
Repubblica che abbiamo una Costituzione, e il suo articolo 111. Un articolo che
poteva essere “garanzia anti destabilizzazione”, se lo squilibrato a cui si è
dato agio, non lo avesse aggirato con le sue regole sulla prescrizione, con i
suoi cavillosi articoli su legittimi impedimenti. Se non si fosse permesso all’interesse
privato di andare a governare l’interesse pubblico.
Ma
son solo chiacchiere … io intanto da tre mesi attendo un documento fondamentale
per la mia esistenza. Che fa signor Presidente, scrive lei al tribunale civile
di Cagliari, annunciando la sua vibrante preoccupazione? Perché sa, inizio a
pensare che se trovassi i danari per affrontare il viaggio (con una botta di
culo) potrei andare io a esigerlo. Con un forcone in mano.
Rita
Pani (APOLIDE)
Comments:
"Che fa signor Presidente, scrive lei al tribunale civile di Cagliari, annunciando la sua vibrante preoccupazione?".
Ma certamente! Già fatto:
"Facendo appello al grande senso di responsabbilità ed al comune sentire della comunità istituzzionale intiera e alle sensibbili escrescenze vidimate della società civile e dell'armonico dispiegarsi dell'europeo consesso, credo sia giunto il momento delle incaute condanne checché e per quanto a fronte di cotanta pur sempre tensione sugli archetipi giudiziari nell'ambito di e sempre nella cornice istituzionale ossequiosa per taluni e non ossequiosa nei confronti di altri, che desta profonda preoccupazione non punire i vibbranti accessi di limpido sdegno. E a caggione di ciò, precipitevolissimevolmente, la perniciosissima imputata. Imperciocchè e per siffatta forma, spiccando per virtuosa mia scienza.
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"Che fa signor Presidente, scrive lei al tribunale civile di Cagliari, annunciando la sua vibrante preoccupazione?".
Ma certamente! Già fatto:
"Facendo appello al grande senso di responsabbilità ed al comune sentire della comunità istituzzionale intiera e alle sensibbili escrescenze vidimate della società civile e dell'armonico dispiegarsi dell'europeo consesso, credo sia giunto il momento delle incaute condanne checché e per quanto a fronte di cotanta pur sempre tensione sugli archetipi giudiziari nell'ambito di e sempre nella cornice istituzionale ossequiosa per taluni e non ossequiosa nei confronti di altri, che desta profonda preoccupazione non punire i vibbranti accessi di limpido sdegno. E a caggione di ciò, precipitevolissimevolmente, la perniciosissima imputata. Imperciocchè e per siffatta forma, spiccando per virtuosa mia scienza.
è appena uscita un'altra nota del quirinale in cui si condanna con fermezza "l'intera squadra calcistica del Barcellona per il sonoro 4 a 0 inflitto ieri sera al Milan, perché in questo delicato momento politico, la squadra di B. ha il sacrosanto diritto di andare ai quarti di finale".
Il preannunciato devastante
terremoto istituzzionale Falso! Solo vibrate reazzioni rammarico e deplorazzioni
apperciocché i richiami severi per ovunque e comunque da tendendezziosi giouochi
antiistituzzionali in segno di costante rispetto zelo di popolare sovranità e rigore
in ovunque e dovunque le sedizioni che governo migliorista a suggello di
indifettibbile garanzia e sdegno! a caggione
di acciocché!
terremoto istituzzionale Falso! Solo vibrate reazzioni rammarico e deplorazzioni
apperciocché i richiami severi per ovunque e comunque da tendendezziosi giouochi
antiistituzzionali in segno di costante rispetto zelo di popolare sovranità e rigore
in ovunque e dovunque le sedizioni che governo migliorista a suggello di
indifettibbile garanzia e sdegno! a caggione
di acciocché!
ieri sono stato nel mio paese natale (Mirandola\terremotata) dove l'umilta' la caparbieta' la dedizione al sacrificio del resto come tanti cittadini hanno fatto e stanno facendo con un unica differenza? qua il napo si è preso del buffone per essersi presentato con false\lacrime dopo 21gg dal disastro mentre avrebbe dovuto esprimere felicita' per non essere stato lapidato!? mi vergogno di esser rappresentato da simili innominabili!? saluti dal vecio
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