2.25.2013

 

Riflessioni a bassa voce


L’Italia è un paese in cui i giudici anti mafia sono stati massacrati. A volte ridotti in pezzi così piccoli da dover essere raccolti con cura e delicatezza. Staccati dai muri. Si ricordano i giudici ammazzati una volta all’anno, in ricorrenza dei tristi anniversari. Sono quei giorni in cui il pensiero altrui viaggia veloce sui social network e ci ricordano di ricordare. È un appello al quale poi, tutti ci sentiamo di partecipare. Poi dimentichiamo.
L’Italia è un paese in cui i giudici antimafia, da sempre saltano per aria con le loro scorte, con le loro famiglie, nelle loro case, eppure … si può rompere il silenzio elettorale proprio raccontando ai giornalisti, che in Italia, la magistratura è peggio della mafia. Si può anche continuare a votare chi insieme a qualche suo sodale, più volte è stato almeno sospettato d’aver fatto parte di quel gruppo che poi, i giudici, li ha fatti esplodere.
E’ un grande paese fatto di tante buone volontà. Di gente per bene che fatica, che dona di sé il tempo e l’entusiasmo, a volte anche solo per dare una mano gratis, per il karma o la coscienza. È un paese che contiene tanta umanità, che si commuove e che si dispera e lo fa in silenzio, senza mai raccontare agli altri che alleviando l’altrui disperazione, quieta anche la sua.
Però è anche il paese in cui, fa più gola un condono tombale che la partecipazione alla vita dello stato. Irretisce di più sognare di poter avere le briciole del pasto spartito dal potere, che non lottare per conservare il diritto alla dignità. Un paese che piange i poveri quando si uccidono, e che però sperano di poter battere equitalia per mano di chi, quello strumento di estorsione e taglieggio l’ha messo a punto, scatenandolo contro di noi. I miserabili.
Questo è il paese della Rivoluzione di chi la rivoluzione non sa cosa sia. È il paese che ancora sogna il capovolgimento della realtà andando a votare, perché so – lo comprendo – è difficile ammettere che si è potuto cedere anche quell’ultimo diritto, che se pure il voto lo compravano, almeno si sapeva a chi lo si stava vendendo, e potevi farti fregare una volta soltanto.
Forse – spero – oggi che in tanti si sono avvicinati alle urne, spinti dalla necessità, dopo anni e anni di astensione, di non partecipazione, di qualunquismo, sarà finalmente più chiaro che noi, il diritto di voto non lo abbiamo più, e che l’unico voto utile davvero, sarebbe quello dell’alzata di mano, per stabilire chi parteciperà all’assalto del palazzo. Se non è chiaro, vi prego, perdete un poco del vostro tempo per leggerla quella legge porcellum, che regala i voti a seconda di ciò che accade nelle regioni (di solito quelle ad alta densità mafiosa, come la Lombardia) e comprenderete anche voi, che sicuramente una buona legge elettorale non sarà quella che (non) uscirà da questo Parlamento d’emergenza, che ci riporterà a votare dopo aver eletto il prossimo presidente della Repubblica (e signore iddio si accettano scommesse).
Quindi? Quindi le risposte non le ho. Per logica, mi verrebbe da augurare una bella guerra civile. Ma poi i dubbi della ragione. Chi sarebbero i miei compagni d’armi? E mi dovrei fidare? Non rischierei di dovermi guardare le spalle dai nemici e dagli amici? Perché l’Italia oggi mi sembra un po’ così: piena di belle persone e stracolma di profittatori. Vivere coerente, d’altronde, non è vivere quando continui a credere che sia bene distinguere … tra il bene e il male, il lecito e l’illecito, l’onestà e il malaffare … e tutto ciò che può venirvi in mente ora.
Rita Pani (APOLIDE e che te lo dico a fa?)

Comments:
Questo è un paese di mafia e vota ancora berlusconi.
Hanno vinto nelle regioni mafiose: Lombardia 'ndrangheta; Campania camorra; Puglia corona unita; Sicila mafia tradizionale.
 
sarebbe meglio cominciare a gridare contestando la violenza costretti a subirla da decenni? purtroppo non cè peggior sordo di chi non vuol sentire o peggior cieco di chi non vuol vedere? in quale altro paese normale succede quello che noi tocchiamo con mano?
chi è disposto a morir di fame ingrassando un manipolo di scellerati racconta\balle e ri\votarli nonostante tutto? loro lo sanno noi abbiamo quello che meritiamo salvo qualche eccezzione? saluti dal vecio.
 
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