2.21.2013

 

La preziosa busta


“Signor Pani, apra subito questa busta! Contiene un assegno da 2 milioni per lei”. Erano le buste di Selezione del Reader’s Digest che puntualmente arrivavano a casa quando ero bambina, e che altrettanto puntualmente mio papà si affrettava a gettare nella spazzatura. Quando facevo in tempo ad esigerla, la prendevo e ritagliavo “lungo le linee tratteggiate” con molta attenzione, l’assegno, e mi inventavo un gioco.
Immagino che tanti come mio padre allora, abbiano oggi cestinato con disgusto le nuove buste inviate dal malavitoso di Arcore, persino ai morti, contenente gli stessi soldi falsi. Tanti ma non tutti, visto che i sindacati e i patronati lamentano le code di poveretti speranzosi, che attendono con pazienza di sapere come dovranno compilare il modulo per rientrare in possesso dei soldi pagati per l’IMU.
Fa un’enorme tristezza, fa persino molta rabbia, ma nello stesso tempo è un accadimento che porta un rigurgito di onestà intellettuale che impone l’ammissione del vero.
Non è la prima truffa alla quale gli italioti abboccano come pesci imbambolati. Sono vent’anni almeno che a quel malavitoso è dato prendere gli italioti per il culo, proprio perché purtroppo un po’ per ignoranza, un po’ per disperazione non vi è nulla a cui ci si possa attaccare, se non la speranza e l’illusione.
Ci si pone di fronte a questo ennesimo insulto con sentimenti contrastanti; da un lato si vorrebbe consolare quei poveri vecchi che attendono in coda, dall’altra verrebbe voglia di guardare cosa gli è rimasto dentro la testa, in mezzo alla crusca ammuffita.
D’altronde siamo il paese in cui Vanna Marchi ha potuto costruire un patrimonio grazie proprio alla disperazione di chi comprava sale a peso d’oro per guarire dal cancro o per far tornare un amore, per uccidere qualcuno a distanza o per trovare un lavoro. Disperazione, ma perdonatemi, anche stupidità.
Fino a quando ci saranno persone disposte a farsi rapinare, sarà difficile esigere l’altrui onestà. E di rapine nel tempo ne abbiamo subite a iosa; ci siamo fatti rapinare dallo stato, ci siamo fatti rapinare dello stato, dalle banche, dalla vita e soprattutto c’è chi si e fatto rapinare del pensiero per pigrizia e comodità. Delegare, in fondo, ci solleva dalla responsabilità.
C’è chi col suo voto ha permesso a un malavitoso che si presentava loro con i tratti travisati da una calzamaglia di arrivare fino ad oggi, fino alla truffa palese (e con tariffa postale ridotta, che pure questa dovrebbero spiegarci) fino all’oltraggio dei più deboli, dei più disperati. Ha fatto bene Ingroia a denunciare, se non altro per ribadire che le leggi esistono e dovrebbero essere rispettate, anche se sappiamo già che non accadrà nulla. Bene si farà a rispedire indietro la missiva con tanto di insulti – che servirà almeno a darci un attimo di soddisfazione – e meglio si farà ad incoraggiare i vecchi a recarsi a esigere il loro credito, per prendere la verità in faccia come uno sputo. Lo sputo di un bastardo che dovrebbe essere in galera.
Male ha fatto Bersani, a restare molle nel suo “imbroglione”, che detto a un malavitoso di razza è poco più di una carezza.
Attendiamo ora che il Parlamento si apra come una scatoletta di tonno, ma ricordiamoci che i coperchi dei barattoli sono molto taglienti, e possono provocare ferite che faticano a rimarginarsi.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
si parlava stamattina incontrando un avv\to l'argomento? cosa sara' martedi? siamo arrivati a concordare che si legalizzera' un regime con un ultima spallata a una democrazia\fantasma tenuta a contratto\precariato in atttesa di licenziamento per inefficenza!? siamo alla frutta (sopravissuti al commissariamento per un cospiquo prestito) mentre fiumi di danaro escono dalle porte dei palazzi per la politica di regime? quello che ci aspetta ? duri duri rospi da ingoiare come da programma!? saluti dal vecio
 
Questa mattina sono andato a votare presto ma non troppo: mi sono trovato davanti, sotto pioggia mista a neve, una miriade di anziani che, dopo la messa domenicale, volevano levarsi il pensiero di votare. Ho atteso pazientemente il mio turno approfittandone per ascoltare qualche commento. Erano quasi tutti uguali i commenti ma il più divertente è stato questo: "Ma chi se ne frega dell'IMU! Il potere d'acquisto delle nostre pensioni è diminuito del 33% in meno di 20 anni (guarda caso da quando il mafiopiduista è entrato in parlamento, aggiungo io)! E questo qui pensa di comprare il nostro voto con un'elemosina? Ma che pensi alle pensioni se vuole rilanciare i consumi invece di mandare milioni di lettere per convincere gli ignoranti che credono a qualsiasi cosa."
Non so cosa poi abbiano votato ma a me il commento è piaciuto.
Jozsef Bocz
 
Posta un commento

<< Home

This page is powered by Blogger. Isn't yours?