1.18.2013

 

I pm che incidono sul voto


Il mio problema è che non riesco ad adeguarmi, a “normalizzarmi”. Vorrei tacere, ma poi esprimermi diventa necessario, perché tacendo finirei per normalizzarmi anche io, finirei quindi per essere complice di questo sistema che ho iniziato a rifiutare e combattere troppo tempo fa.
“Le parole sono importanti” recitava Nanni Moretti strappandoci un sorriso, che col tempo e con la storia ha finito per sembrare quasi una paresi.
Io non posso fare finta che sia normale stare ad ascoltare le dichiarazioni dell’avvocato di un tizio malavitoso, che come se nulla sapessimo, torna per l’ennesima volta ad appestare le nostre vite. Io non posso credere che un avvocato intento a tutelare il suo assistito, possa sovvertire il senso dello stato.
Non è normale sentirsi dire che “i pm incidono sul voto”, senza che nessuno prenda posizione per ribadire fino alla nausea che in un paese normale un tizio che ha sulle spalle un numero abbondante di processi in corso, non dovrebbe essere candidato nemmeno alla carica di amministratore di condominio.
Non è normale questa campagna elettorale, fatta di “nomination” più che di contenuti. Di calcoli matematici più che di programmi che diano risposte al malessere che ormai è disperazione.
Persino gli improbabili rivoluzionari civili, si trovano oggi a dover discutere di seggi protetti, candidature blindate, sacrificando il poco di civiltà che erano riusciti a trovare, per garantire la protezione di chi al beneficio personale non sa proprio rinunciare.
La bufala delle primarie del PD, che premia un operaio e salva le chiappe a chi non ha avuto la dignità di dire basta – che certo non sarebbe andato a fare la fame, visto che le loro pensioni non si discutono mai – che presentano al popolo un’altra illusione che è solo più decente di quelle proposte da una lega nord, fatta di ladri di polli, e ignoranti arricchiti, che hanno odorato il profumo dei soldi italiani, sfruttando l’altra ignoranza di coloro che rappresentavano e promettendo ancora le stesse promesse, di questo nord, che non si capisce più nemmeno cosa sia, con i confini tracciati a matita e pure sbagliati, da un borghezio che i sogni gli ha ereditati da Hitler, ma non è buono manco ad essere un imbianchino.
E ogni giorno sentiamo parole lanciate col megafono mediatico, che se ci ricordassimo di quanto potremmo essere intelligenti, volendo, gliele ributteremo tutte indietro anche a quel giullare che non mi ha mai fatto ridere, che porta in giro il suo Tsunami tour, con onde anomale di cazzate cosmiche, una al giorno per far effetto sui poveretti che proprio non ce la farebbero a sopportare la fatica di pensare. Pensare a un Italia senza il sindacato … e per sindacato non intendo quelli che si sono “normalizzati” ma quelli che sono rimasti fedeli al senso della lotta operaia, che ci aveva portato ad avere lavoro e salario insieme ai diritti. Per sindacato non s’intende la feccia berlusconista che ha svenduto lo statuto dei lavoratori a Marchionne, ma tutte quelle donne e quegli uomini che senza megafoni combattono giorno dopo giorno per salvare almeno la dignità, e che aiutano l’operaio o il lavoratore a non smettere di sperare.
Ma questa è ormai la regola dell’Italia sovvertita, dove è normale ciò che neppure dovrebbe esistere nel peggiore dei nostri incubi. Dove la vita è un incubo che ci terrorizzerà ancora. Perché ancora abbiamo da imparare.
Rita Pani (APOLIDE sgomenta)

Comments:
Il capo del Governo si macchiò ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo. Perché il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini? Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale. La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto. Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto. Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt’al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po’ ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico. In Italia è diventato il capo del governo. Ed è difficile trovare un più completo esempio italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile, e tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma, come ogni mimo, senza un proprio carattere, si immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare».
indovinello di chi si parla in questo testo?
Post Scriptum: anche sembra scritto oggi, il testo è del 1945 e si riferisce a Mussolini.

ELSA Morante, Opere, vol. I, Meridiani Mondadori (oggi proprietà di Berlusconi), Milano 1988.
PS chi non conosce la storia è condannato a ripeterla
 
ho fatto in giretto in Spagna\Portogallo parlando con diverse persone ho avuto la impressione che la voce unisona fosse quella di un itAlieno ? tutti rubano tutti si lamentano la politica fa affari e via discorrendo? crisi sociale\miseria\fame da una parte e dall'altra obsoleta ricchezza? ammetto la mia ignoaranza ma una roba mi ha colpito? la ricchezza di conventi\cattedrali\monasteri riempiono piazze in maniera spoporzionata al resto? complessi che potrebbero contenere migliaia di famiglie (complessi con 1.200 porte e 2.600 finistre) 22,000 mt. quadrati e la gente fuori costretta a mendicare un euro per mangiare? ripeto mi sorge un atroce dubbio? uno statterello di 1\2 km. quadro con possedimenti in tutto il mondo sproporzionate ricchezze\tesori\banche\potere politico imposto dall'alto manipolando tutto e tutti? quanto puo' decidere in una globalizzazione che ha portato recessione poverta' e miseria in tanti\troppi\stati? un regnante non dovrebbe chiedere ai sudditi sacrifici quando l'alta corte mischia fede\soldi\potere intrallazzando prediche\politica\illusione sfruttando la semplicita' dei fedeli? un dubbio che mi toglie il sonno, prendero' la curcuma\india per riprendere il mio equilibrio normale? mha saluti dal vecio.
 
Quel che sconcerta è che a distanza di quasi un secolo, questo popolo è la perfetta fotocopia di quelli che distrussero il Paese, e ancora permettono che lo stesso lo precipiti peggio di prima, che almeno allora c'erano personalità fuori dal gregge.
 
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