12.19.2012
Per fortuna che si vota ancora
3,9 miliardi
di euro stanziati per il salvataggio della Monte dei Paschi di Siena. 11
miliardi di euro, in totale, spesi per salvare le banche private italiane. La
cifra è praticamente quella che lo stato italiano ha reperito sanguisugando i
cittadini italiani con l’IMU.
Non
lo dicono in televisione, penso per una questione di salvaguardia della
sicurezza nazionale, anche se poi non è che ci sia in giro tanto pericolo. Ora
andremo alle urne e ci sentiamo tutti più garantiti dalla democrazia che ci
darà il grande potere della ics.
Oddio!
Non proprio ora. Andremo alle urne, quando il tizio vorrà.
Siamo
ostaggi del volere di uno squilibrato, che fa cadere un governo per ritardare
un processo penale, e che blocca un parlamento perché deve recuperare il tempo
perso, e deve tornare in TV a vendere le pentole a chi non ha più nulla da
cucinarci dentro.
Saranno
le elezioni più ridicole che la storia italiana potrà mai scrivere, finte fin
dal principio, inutili e farsesche. Elezioni di facciata, sempre per far
credere al cittadino di averci partecipato, sia come candidati che come
elettori.
Le
cambiali firmate con l’Europa sono andate in scadenza, e ora son pronti per la
riscossione. Monti candidato per volere dell’Europa. Imposto, perché davvero il
più ligio e responsabile dei burocrati. Non ha interessi privati, svolge il suo
compito senza guardare in faccia a nessuno. D’altronde è così, freddo e
meticoloso, che deve essere un sicario.
E
pure se questa burla dovesse vincerla il PD, già immagino il grande senso di
responsabilità di Bersani che cede il passo al professore – per il bene del
paese – già immagino le dichiarazioni dei passi indietro, del lavorare con e
per … il bene del paese.
Il
resto, in certi casi è ammirevole coscienza civile – Ingroia per esempio, o i
compagni che si candidano credendo ancora in un futuro possibile – in altri
casi una pantomima deprecabile, di gente che perso il palcoscenico se ne è
inventato un altro, gente che pur di mantenere lo status del titolo nobiliare
di “onorevole” ha già venduto abbondantemente sé stesso e ora sarebbe disposto
a vendere persino la madre.
Ma
anche ciò che potrebbe essere ammirevole, resta solo parte integrante della
ridicola farsa. Siederanno in parlamento ad assistere alle imposizioni delle “banche”,
ululando alla luna.
Da
giorni i telegiornali hanno riscoperto il termine “società civile”. La prima
volta che l’ho sentito, senza quel tono di disgusto usato per paragonarla al
terrorismo, son rimasta piacevolmente stupita: “Sta a vedere”, ho pensato, “che
finalmente qualcuno si è accorto dell’urgenza!”
Poi
di nuovo, un giorno dopo l’altro, ancora la società civile, che dovrebbe essere
la prossima futura ad entrare in Parlamento, a supportare Monti nel suo compito
di sterminio non ancora terminato. La società civile è, a detta del nuovo che
avanza, quella parte moderata fatta dai montezemoli, e da tutti quei grandi
imprenditori che grande hanno fatto questo paese.
Uno
scippo terribile, ci hanno rubato quasi l’identità, ma per fortuna non si
mangia, e quindi potremo farne anche a meno.
Rita
Pani (APOLIDE)