12.22.2012
I due marò ringraziano il popolo italiano. A me no
L’aereo
atterra a Ciampino in diretta TV, e l’unica differenza tra questi eroi e gli
altri che ci hanno abituato a vedere, è solo il fatto che loro scendono dall’aereo
sulle loro gambe; gli altri, in genere, dentro una scatola di legno avvolta dal
tricolore.
No,
non è vero. È diverso anche il fatto che a differenza degli eroi morti, questi
hanno un palco sul quale salire, per ringraziare, per dirsi emozionati e grati
per l’impegno dello stato che ha dato loro la possibilità di “respirare aria di
casa”, di “avere questo permesso per passare il Natale a casa”. La cronista ce
li racconta, e sottolinea l’emozione dei marinai accolti in pompa magna dal
capo della marina, dal ministro in persona. Loro possono fare quel che nessun
altro eroe, tornato a casa morto per una guerra insulsa, che si ostinano a
chiamare guerra di pace, può fare:
ringraziare tutto il popolo italiano.
E io
mi disgusto. Io non voglio far parte di questo popolo italiano, io non voglio i
vostri ringraziamenti, io non voglio essere complice di un abominevole
assassinio. So che è solo una formula, una sorta di litania, quella cortese
forma da protocollo che gronda emozione e gratitudine, ma io i vostri
ringraziamenti non li voglio nemmeno pro forma. Fortemente rifiuto.
Avevo
già scritto ieri, di questo vortice contrario che ci inghiotte tutti quanti, di
questo paese ormai servo, ed oggi – qualora ce ne fosse stato bisogno – ne abbiamo
avuto una dimostrazione in più.
Tollero
poco e male quei figli di famiglia che tornano morti dalla guerra, perché l’Italia
la guerra la ripudiava, e una guerra non si può chiamare pace, soprattutto quando
si combatte in un paese illegalmente invaso al solo scopo di conquistarne il
petrolio, o gli accessi al mare per gli oleodotti, ma almeno la farsa
patriottica un senso l’avrebbe, se non altro per quei genitori che i figli non
li abbracceranno più. Il tricolore potrebbe essere l’unico loro conforto, le
autorità un modo per far sentire riconoscenza. Ma oggi?
Due marinai assoldati per scortare una petroliera privata … due marinai che devono
essere processati per omicidio. Quale sarebbe l’eroismo? Cosa differenzia un
assassino da un altro?
Due assassini son tornati a casa dopo aver ucciso dei pescatori, che faticando in
mezzo al mare campavano le famiglie. Non dico che lo stato italiano avrebbe
dovuto dimenticarseli in un Resort in India, ma avrebbe dovuto risparmiare a
tanta gente che di ingiustizia soffre e muore, la farsa della vittoria delle
diplomazie, lo spettacolo indegno di uno stato che sembra davvero aver scordato
qualunque fondamento di civiltà. Lo stato italiano ha pagato in danaro, poteva
farli arrivare in silenzio, magari facendo finta di avere almeno rispetto per
le famiglie dei pescatori che i loro cari non li vedranno più.
Ma
ormai non c’è più nemmeno la decenza.
Rita
Pani (APOLIDE)
E.C. Chiedo scusa, ho erroneamente scritto (poi corretto) che i nuovi eroi erano 3 ... fortuna che incece erano uno di meno
E.C. Chiedo scusa, ho erroneamente scritto (poi corretto) che i nuovi eroi erano 3 ... fortuna che incece erano uno di meno
Comments:
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Ringrazio Te e concordo! questo paese è il fantasma di una democrazia reale esistita per poco tempo oramai soffocata e inghiottita da un fascismo tronfio dei suoi ringalluzziti adepti!? ci raccontano che l'acqua vha in salita!? siamo e restiamo il paese piu' strano e meso male (spalmato di melma puzzolente) ma fingiamo di essere normali? chissa' per quanto ancora!? Saluti da franco al vecio.
GRAZIE!!! finalmente qualcuno parla di questa vergogna tutta italiana. Ormai avevo perso la fiducia di un minimo senso di Giustizia , ormai....
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