11.28.2012
Una lunga agonia
"Potremmo non
riuscire più a garantirlo se non si trovano nuove forme di finanziamento"
(Monti a proposito del servizio sanitario) e si levano gli scudi.
Proprio come se ora fosse garantito. E noi sappiamo che non
lo è , diversamente i malati di SLA, per esempio, non avrebbero dovuto recarsi
a Roma per minacciare il suicidio. È falsamente garantito persino l’accesso al
servizio sanitario, dal momento che le liste d’attesa per gli esami diagnostici
sono lunghe anche più di sei mesi. Al cittadino semplice non è garantito di
salvarsi la vita, di guarire da una malattia, gratis et amore Dei. Già oggi per
avere certezza di sapere di che morte si deve morire, il cittadino deve pagare
o avere un gran culo, come ho avuto io quando casualmente mi imbattei nella
mamma di una cara amica, che di professione fa la ginecologa. Se non fosse
stato per il caso fortuito, oggi, chissà dove sarebbero le mie ossa.
Ma una frase come quella resta comunque una bella occasione,
per incazzarsi ancora, per avere ancora qualcosa per cui mobilitarsi, per
scrivere, discutere e soprattutto schierarsi dalla parte giusta, quella che poi
ci fa stare bene.
Siamo il popolo che sopravvive nonostante i diritti negati,
che quando può sfugge ai doveri. Un popolo che si accontenta, che sogna e che
spera. Potrei lasciarmi andare in un bell’esercizio letterario, e portare ad
esempio fatti e accadimenti, ma non mi va più. Il senato rimanda indietro oggi
la delega fiscale, le province resteranno, i tagli ai costi della politica non
si faranno, il privilegio di pochi non sarà abolito, e allora? Non mi accoderò
a nessun lamento perché uscire da questa situazione, è assai più semplice di
ciò che sembra, nonostante il trattato di Lisbona, nonostante la minaccia di
presidiare l’Ilva con l’esercito, nonostante lo spauracchio della polizia
europea, con mandato di uccidere. Si potrebbe uscirne.
Prima di tutto togliamo i soldi dalle banche – fossero anche
gli ultimi 4 euro lasciati sul conto per la vergogna. Gli operai occupino le
fabbriche e impediscano le produzioni. Si blocchi la circolazione delle merci. Chiudano
le scuole materne, le scuole elementari e le medie. Si lascino a casa le colf.
Non si facciano acquisti natalizi. Si lascino le merci deperibili a marcire sui
banchi. Ci si limiti all’acquisto dei beni di prima necessità. Non si riempiano
i serbatoi delle auto. Si faccia mancare la circolazione del danaro.
Difficile da fare, eh? Sì lo immagino. Come poter
sopravvivere senza consumare? Poi proprio ora che arriva Natale. Lo so, sarebbe
dura doversi recare a supportare gli operai nelle fabbriche, alimentare col
nostro poco gli extracomunitari che sfruttiamo, senza farli lavorare davvero.
Camminare a piedi poi sarebbe una tragedia. Non poter cedere alla tentazione di
levarci uno sfizio, insopportabile.
Mettere il ginocchio il paese, sarebbe l’unico modo per far
comprendere che noi siamo di più; levare l’ossigeno al potere potrebbe essere l’unico
modo per tornare a respirare. Oh sì, c’è pure il rischio di morire, perché dopo
il trattato di Lisbona questo potrebbe essere legale, ma tanto ci stanno già
uccidendo. Siamo un popolo in agonia.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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concordo Rita, questo lo avevano capito i sudditi che lavoravano e producevano\sussistenza per i regnanti? hanno smesso assediando uniti il regno e quando questi inbellettati hanno sentito i morsi della fame, si sono resi conto che il popolo esisteva assieme ai suoi diritti e andava rispettato? qui non succede proprio per l'indifferenza che dimostriamo al sistema\regime che ci viene imposto come corda bagnata (intorno al collo) un giro alla volta fino a quando (tra pochissimo) saremo senza fiato? una roba da inquisizione applicata con sottili metodi moderni dove prevaricazioni\prepotenze sono pensate ogni giorno da 20anni? tolgono l'essenziale a tanti per godersela in pochi previlegiati? basterebbe invertire i valori come una chiave per quanto riguarda il concetto che è il mondo interiore a generare quello esteriore? grazie al potere creatore della mente e questo dovrebbe servire per cambiare le condizioni in cui viviamo e centuplicare gli effetti e i risultati delle azioni? deve essere mente\creatrice come ha ispirato tanti personalita' della nostra epoca "portare piu' potere alla nostra vita raggiungendo la consapevolezza dei nostri diritti pretendendo la qualita' sufficente per vivere" saluti da franco al vecio!
ps; grazie sempre Rita i tuoi scritti sono linfa\piacevoli sempre!
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ps; grazie sempre Rita i tuoi scritti sono linfa\piacevoli sempre!
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