11.13.2012

 

Sono indagata (ma non mi candido e non sarò ministro. Prometto)


Ero partita di buzzo buono, volevo iniziare virgolettando un articolo della Costituzione Italiana, poi mentre stavo per “incollare”, ho guardato fuori dalla finestra e ho sorriso. Oggi è davvero una bella giornata di sole, di quelle che sarebbe bello andare a passeggiare. Ma c’è così tanta immondizia per le strade …
Il fatto è che da ieri sono ufficialmente indagata. Non so ancora bene quale sia il reato, me lo diranno. Ma so perché mi viene contestato: “Ho creduto ancora una volta che fosse mio dovere difendere la Costituzione Italiana.” L’ho fatto come sempre, l’ho fatto come so, cedendo alla prepotenza del senso del dovere, appunto. Sia chiaro, questa cosa “tecnicamente” mi preoccupa assai poco, ma “moralmente” ammetto la sconfitta.
È pacifico anche l’intento: spezzare le dita di quelli come noi, che hanno trovato il modo per dire le cose, che si sono ostinati per anni a dare tutto ciò che potevano con la speranza che si attuasse il sogno del “sapere è potere”. Privarci finalmente del piccolo potere che ci dà l’essere liberi da padroni – morti di fame, forse – ma liberi di propagare le piccole verità negate dalla propaganda di questo o quel governo, che si regge su proclami surreali, su baggianate all’amatriciana – che l’America è lontana – sull’impoverimento della cultura, sul disfacimento della scuola che non insegna più, e rende impossibile a quel residuo manipolo di eroi insegnanti, di insegnare.
Che lo virgoletto a fare un articolo della Costituzione, se ormai è un cimelio ingombrante da dimenticare? Qual è il senso di 13 anni di pervicace cocciutaggine, di impegno, di urla disperate lanciate con la speranza che non si facesse troppo tardi per comprendere e reagire? Che cosa abbiamo ancora da raccontarci e da raccontare, se non un cumulo di fandonie, sempre le stesse, a cui ci piace dare valenza di verità e libertà, di lotta e di Resistenza, ma che alla fine non hanno più valore di un elegante esercizio letterario?
Sarei proprio una grande “figa” se ora scrivessi: “Vogliono tapparci la bocca ma non lo permetteremo mai!” Oh, si che sarei grande! E già mi figuro le strette di mano virtuali, il levarsi dei cappelli, gli inchini e gli abbracci! Tutto secondo il copione di questi anni poveri e da scordare. Vogliono tapparmi la bocca, e non è escluso che io glielo lasci fare, semplicemente perché forse “la dose di vaccino” evocata da Montanelli è ormai scaduta, e se pure continua ad essere inoculata su questa italianità, non fa più effetto. Ce ne vorrebbe una nuova, una fatta di più fascismo ancora di quello che stiamo subendo passivamente, incollati alla TV a vedere cinque soggetti che si prestano a far gli americani, in HD, nello studio nientepopodimenoché di X FACTOR. Ci vorrebbe ancora un po’ di degrado socio culturale, più immondizia sulle strade, più suicidi per disperazione, più disoccupati senza genitori a cui caricare il proprio appetito, più lavoratori costretti ad andar a lavorare fino a ottant’anni e sempre con lo stesso stipendio da fame, più pioggia che uccida.
Per la rabbia che ho, scrivendo queste poche righe, vi assicuro che ad ogni lamento italiano, oggi risponderei semplicemente: “Sì, c’è tutto questo. Bene! Ve lo siete meritato … fammi vedere un po’ tu, come si fa a tornare indietro. Son qua che aspetto: aiutami a pensare.”
Domani sarà un altro giorno, e forse io sarò più calma … forse mi ricorderò della storia, che almeno con me, una scolara l’ha avuta ed è stata brava ad insegnarmi.
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Era un poco che non ti sentivo. La vita lo sai, e' strana. Casini su casini (non il politico) e vai a cercare di arginare la marea di merda. Per questo non commentavo piu', chi legge qui gia' sa come la pensano persone come te. Cercavo di usare il poco tempo su google+ (facebook non ci riesco, e' genetico il mio rifiuto di associarmi ad un club di fancazzisti che raccontano i loro cazzi privati a tutti li sopra, e twitter non mi ha mai peso, lo uso solo per seguire i post di Camilla Vallejo che si batte per diritti degli studenti in Cile) dove magari posso raggiungere qualcuno che non ha le idee del tutto chiare, che magari a legere certe cose si comincia a porre domande.
Quelle domande che tu ed io e quelli come noi gia si pongono da tempo. Senza trovare risposte.
Il fatto che altrove (Grecia, Spagna) facciano rivoluzioni (che i nostri media ci nascondono come sempre) e che qui la rivolta sia stata un ballo di gruppo mi convince sempre piu' che non e' che sia inuttile resistere, per noi stessi, ma che sia inutile sperare che questa merda di popolazione si possa davvero incazzare.
D'altronde le pochissime (a parte Masaniello, le 5 giornate e sopratutto la resistenza fatta peraltro da persone di ben altra tempra, ben poco abbiamo di cui andar fieri qui) rivolte italiche sono finite male. Per un verso e per l'altro.

Mi chiedo solo come e per cosa ti stiano accusando.

Ah, dimenticavo hermanita, TVB.

Saludos
Carlos
 
Anche io come il commentatore che mi ha proceduto sono fra quelli che non ti commenta mai, ma ti legge sempre e condividendo tutto cio' che scrivi con ironia che scrivo .. ? brava .. condivido .. etc. etc. No leggo e basta. Ma questa volta non ho potuto fare a meno anche solo per far sentire la mia presenza e dirti due cavolate. Si perchè e' sempre più difficile parlare di cose che dovrebbero essere ovvie, come il teatrino dei cinque pubblicizzato come un fumetto, oppure della corruzione e del fatto che una legge anticorruzione non dovrebbe nemmeno esistere in un paese civile, e cosi via. tutte ovvietà che sono ovvie per pochi ... che dire ... anche io ho una domanda sospesa .. che vogliono da te ... ?
Buonanotte

 
@Carlos ... appena avrò un momento di respiro (e pensa che l'altro giorno mi dicevo che forse avrei potuto avere, finalmente, un po' di pace) ti scrivo e ti spiego.
Mi spiace di non poter essere più precisa, pubblicamente. Lo farò non appena ne avrò la possibilità.
Un saluto e molta gratitudine a tutti coloro che mi hanno scritto la loro solidarietà.
R.
 
Guarda cosa accade ai liberi di pensiero in questa democrazia rappresentata dai 5 coglioni visti(ma appena-appena)in TV l'altra sera.
In giro qualcuno parla ancora di fascismo e nazismo senza accorgersi che è immerso in qualcosa di peggiore.

piero.deola@tiscali.it

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/
 
Cara Rita, spero tu non debba avere dei fastidi per qualche libero nostro commento ai tuoi preziosi post. Commenti dei quali siamo, comunque, disposti a risponderne di persona, convinti come siamo che la ribellione contro il marciume che sta seppellendo questo paese sia un dovere civile. Nessuno deve poterci rendere colpevoli per questo, specie se si tratta di gente che legifera dandosi un potere che non ha E, in nome non si sa di che, vorrebbe renderci schiavi sociali e intellettuali nella totale accettazione della condizione umana di persone carponi.
I varchi che ci apre l’attuale insensatezza debbono essere attraversati per sentirci almeno liberi… per essere se stessi liberi dalla morte sociale.

 
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