8.08.2012
Ci fosse uno più pazzo di me
Chiedo scusa, sorrido. “La Fornero dice che sarà un autunno
caldo”. L’ho appena letto su un quotidiano on line. Vi ricordate? Una volta chi
minacciava l’autunno caldo erano i sindacati, gli operai incazzati, gli
studenti … altri tempi, verrebbe da dire. Roba da vecchi, da nostalgici
comunisti che a nessuno verrà in mente di accusare di mangiare i bambini.
Al massimo ci diranno che se “tornano” al governo i
comunisti – proprio come se ci fossero già stati - aboliranno la proprietà
privata. E ora mi verrebbe da parlarne dell’abolizione della proprietà privata,
ma se lo facessi mi prendereste per matta, perché in realtà nessun comunista ha
mai inteso “proprietà privata” qualcosa che fosse del singolo cittadino (l’auto,
la casa, il conto in banca), ma la proprietà del capitalismo, derivato spesso
dallo sfruttamento del singolo operaio. In realtà era tutto un po’ più
complesso di così, ma servirebbe approfondire?
Mi sento vecchia, eppure sorrido. Ci stanno privando della
proprietà, e lo fanno con eleganza, usando quei termini nuovi che vanno a
sostituire quelli vetusti, proprio come prevedeva la propaganda berlusconiana,
con l’ordine di “svecchiare”. Hanno approvato la “spending rewiev”, per
esempio, e a sentirla raccontare dai telegiornali, questa legge è indolore:
tagli necessari e risparmi sui ministeri. Uno a sentire si sente rassicurato
tanto da allentare la stretta delle mutande di lamiera che usa a protezione. Quindi
mi domando se sia giusto ricordare a chi ha la bontà di leggere, che “taglio ai
ministeri” significa “taglio dei servizi per il cittadino”.
Unico tasto dolente, dicono: la sanità. Bisogna tagliare i
posti letto, e le regioni con i deficit maggiori, saranno autorizzate a imporre
l’aumento dell’addizionale IRPEF, fin dal prossimo anno. Poi il cronista
sorridente dice che “per fortuna è slittato l’aumento dell’IVA”. Non è
possibile non sorridere, fosse anche solo per cedere alla stanchezza e allo
sfinimento. Hanno anche dato mandato ai telegiornali di spiegare bene ai
cittadini quanto costino, per esempio, le intercettazioni ambientali svolte
durante le indagini per mafia e corruzione, di modo che sia possibile
accontentare quella parte di parlamento mafioso che si tenta di salvare.
Oltre il danno la beffa. Sarà proprio questo manipolo di
fascisti, criminali e capitalisti a
privare il popolo della proprietà. Si perde il lavoro, il diritto alla salute,
all’istruzione, alla casa, all’esistenza decorosa. Quel che resta di questa
farsa politica si ricostruisce una verginità ergendosi a paladini del
sacrificio, annunciando “piani antidebito”, perché gli indebitati, comunque,
restiamo noi e le prossime due o tre generazioni.
Ci fosse uno che domani, pazzo più di me, dicesse: “Ho un
piano: statalizziamo le industrie, la sanità, i servizi – tutti – estromettendo
la criminalità dal paese e dalle istituzioni, aboliamo le scuole private e
organizziamo un sistema scolastico a cui tutti abbiano non il diritto ma l’obbligo
di accedere, investiamo nella cultura, nella scienza, nelle arti …
… Sto esagerando, mi sa …
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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nho stai parlando della Swizzera dove in Appenzall addirittura decidono in piazza quando sono scelte importanti e lo fanno tutti festosamente (vincitori e contrari) abbastanza lontano dall'Italia! saluti dal vecio.
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