2.20.2012
La vita umana? Non sia più un tabù
Forse domani si alzerà qualcuno di quelli che non hanno
vergogna, e davanti a un microfono decreteranno la caduta di un altro tabù: la
vita umana.
La notte del 22 Ottobre scorso, Rossella Urru, cooperante
italiana (sarda) è stata sequestrata nel sudest dell’Algeria da un commando
armato. Dopo la rivendicazione del gesto da parte del gruppo che la tiene in
ostaggio, avvenuta a Dicembre, della giovane donna, ufficialmente, non si è più
parlato. Ufficialmente significa sui giornali o sui telegiornali, perché tranne
che nell’immediatezza del fatto, la Farnesina ha sempre taciuto, fedele al vuoto
politico e istituzionale che ci circonda.
C’è da dire, o è bene ricordare, che la ragazza in Algeria
si occupava della distribuzione del cibo in un campo profughi che trabocca
miserabili vite umane. Era andata là in pace, a portare il suo tangibile
contributo pacifico.
L’altro giorno, nello svolgimento del loro dovere di guerra
in tempo di pace, due militari italiani, pacificamente addetti alla scorta del
Dio Petrolio a bordo di una nave battente bandiera italiana, hanno sparato
uccidendo due pescatori indiani. Arrestati dalle autorità indiane per omicidio,
è scoppiato subito il caso diplomatico, con ben due ministeri impegnati strenuamente
giorno e notte per riportare a casa i due eroi. A detta della politica
istituzionale italiana, i due militari avevano l’immunità, ed essendo a bordo
di una nave italiana, la competenza delle indagini sarebbe della nostra
nazione. Ufficialmente se ne parla, sui giornali e sui telegiornali spuntano le
foto dei due militari con le loro barbe,
la diplomazia fibrilla, e non si lascerà nulla di intentato. Certo rischiano la
morte i due, ed è grave.
I due ci erano stati mandati a scortare il petrolio, questo
bene così prezioso che ci dà vita. Rossella Urru, invece c’era andata di sua
spontanea volontà a dar da mangiare a chi, senza, la vita l’avrebbe persa. Questo
probabilmente è il limite che segna il peso e il valore delle vite umane, che
non sono tutte uguali – non più – nemmeno rispetto alla morte, che per inciso è
il rischio uguale che accomuna i due episodi così diversamente pesanti in
questo nostro piccolo e mostruoso paese.
Ed oggi, a guardar bene, altre tre vite se ne sono andate
per nulla. Sui social network e sui giornali, rimbalza la morte di tre militari
italiani in Afghanistan, anche loro diversi da Rossella Urru, anche loro
impegnati in questa strana e inutile operazione di pacificazione attraverso i
blindati, le armi e le bombe. Morti per un incidente stradale non saranno fatti
eroi, solo disgraziati morti di lavoro. Come tanti di cui presto non si
ricorderà né un nome né un volto, che saranno sui giornali solo mezz’ora, per
essere poi ingoiati da altre notizie da altri fatti.
So che sono facili parallelismi, che sembra retorica
demagogica, ma in fondo è con questo nulla che da molto controllano le menti
deboli di chi non ha più voglia di guardarsi intorno. Sui giornali, ancora oggi
scrivono parole sulla farfallina inguinale mostrata da una squinternata un po’
zoccola, che per far vedere le sue mutande invisibili (che vanno a ruba su
Internet) ha preso più soldi di quelli che ce ne stanno nel bilancio di un
piccolo paese africano. Ma pare che fosse una mossa studiata, per provocare.
Che bella provocazione sarebbe stata, quella di mostrare, invece, la foto di
una ragazza che la sua vita la rischia in pace. La foto di una donna italiana,
che evidentemente non merita l’interesse delle istituzioni perché anziché
uccidere dava vita.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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Nello stesso evento della farfallina inguinale qualcuno ha parlato della Urru: http://youtu.be/-_eyQKct5v4
Non che questo basti...
Non che questo basti...
questo paese è un enorme deserto di pantano senza fondo? immaginare non basta quello che tutti noi stiamo sopportando e subendo? quando cominceremo a chiederci il perche'? la responsabilita' morale e materiale degli atti, dello scempio che il potere fa delle nostre vite? paghiamo questo lungo periodo senza avere nulla in cambio? un vuoto dove molti soffrono e pochi previlegiati godono? veleggiano di previlegi e obsoleta ricchezza? una fiera degli sprechi e impunemente sottraggono risorse al paese? magari per essere gratificati delle prediche e promesse per tenerci al palo? per quanto durera'? saluti dal vecio
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