2.24.2012

 

Domani, è un altro giorno?


Una volta tanto, cosa che non faccio mai, domani lascerò la televisione accesa e tenderò l’orecchio, in attesa che un telegiornalista qualunque dia notizia della sentenza Mills. Non spero che quel tizio corruttore venga condannato – non mi appartiene la speranza – ma lo esigo nella logica di uno stato di diritto, dato che l’avvocato Mills, è già stato condannato per aver intascato i soldi che il tizio gli diede per corromperlo.

Ma non è solo una questione di giustizia, è per molti motivi che attendo domani, per vedere se anche in Italia potrà esistere un altro giorno. Il rancore, per esempio o il senso di giustezza che do alle cose. Il significato del termine che riesco a dare a termini come responsabilità. Deve essere condannato, perché è colpevole in primo luogo, e poi perché è colpevole, e colpevole ancora, anche per aver corrotto le menti degli italioti che riescono a trovare pace addebitando qualunque cosa, all’italianità.

E se domani non sarà un altro giorno, ma uno proprio uguale a quelli che già abbiamo vissuto, per favore, non lamentate: “Siamo in Italia. Si sapeva, funziona così. Siamo italiani.” Non è così. Saremmo, al limite, nell’Italia che qualcuno (non tutti e io certamente no) ha lasciato che proprio quel tizio corruttore plasmasse, con le leggi illegali, con la tutela del patrimonio personale, con la corruzione istituzionalizzata, con l’abolizione di leggi a tutela del cittadino, del diritto stesso e lesive della democrazia.

Sia domani un altro giorno, uno di quelli che sappiano dire ai cittadini “onesti” – ma onesti davvero – che in fondo abbiamo fatto bene a conservarci così, a continuare a resistere giorno dopo giorno, mentre tutto intorno si faceva il vuoto. Mentre venivi additato per essere un coglione, solo perché mai nella vita avresti prostituito la tua coscienza, la tua etica e la tua morale, per andare a raccogliere le briciole dalla tavola di chi banchettava, senza nemmeno curarsi di te.

Non mi importa che vada in galera – grazie alle leggi scritte dai suoi avvocati portati a corte a servizio del re, in galera non ce lo vedremo mai. Voglio, anzi, esigo che sia scritta una condanna, anche di un giorno soltanto che lo allontani per sempre dalla politica e dalle cose dello stato, e che gli impedisca di arrivare un giorno a coronare il suo sogno: avere gratis il palazzo del Quirinale, che non è in vendita (ancora per fortuna no) dove trasferire i suoi pali per la lap dance e i tavoli di cristallo da strisciare.

Voglio, esigo che da domani in Italia, quelli come me – che sono tanti, ma non ancora troppi – che negli ultimi dieci anni non hanno mai piegato la testa, che hanno sempre continuato a pensare per poter lottare, che hanno lottato per poter sopravvivere, che hanno pianto, che sono stati oltraggiati, umiliati domani possano sentirsi finalmente appagati, per non aver ceduto mai, nemmeno di un millimetro, e che soprattutto non si sono mai resi complici di questo stato di cose, vergognosamente pietoso, mortificante per la vita di chi la vita stessa più di una volta se l’è sentita scivolare via.

Una giusta condanna, ad accarezzare quell’odio profondo – sì odio – che ci ha alimentato e che vorremo finalmente lasciar andare, senza però mai dimenticare la fatica che abbiamo fatto a conservarci resistenti in questo paese che prova ancora ad ucciderci, togliendoci le piccole cose della vita, quelle poche che ci sono rimaste, dopo averci privato di quelle più grandi che forse non avremo più, tranne che la dignità. Quella non me l toglieranno mai, anche se domani non fosse un altro giorno.

Rita Pani (APOLIDE?)

Comments:
Quando in passato ho detto che dipende dall'italianità, e l'ho detto, parlavo di una cultura diffusa, una cultura che ha solo 5000 anni rispetto alla nascita dell'essere umano e quindi rispetto alla cultura precedente siamo davvero piccole-i, la corruzione, la violenza, il capitalismo, la borghesia hanno davvero pochi millenni.
Anche il tornare indietro sulle cose e analizzarle in una certa maniera è un tipo di pratica e un approccio relativamente nuovo.
Lenin diceva che anche noi comunist* abbiamo introiettato la borghesia.
E' giusto, ma secondo me è anche peggio di questo.
L'evoluzione si è fermata 5000 anni fa, quando ad una società matriarcale si è sostituita una patriarcale.
Ciao Rita.
 
Come disse un tale: non ho nulla da aggiungere se non che, ad una giusta condanna, ne segua un'altra altrettanto giusta.
Joszef Bocz
 
Ecate ma hai usato un generatore casuale di parole per questo commento vero?
 
potrebbe essere domani il giorno che guarisce il Ca2222o? tornando a essere un coso qualsiasi magari con una condanna? comunque sempre condanna sarebbe? saluti da franco al vecio
 
a tutti i costi, anche se come lui propaganda il suo impero costruito si sa come? dira' la storia? contornato da faccendieri modesti si è intanato nell'epoca craxista consapevole che il terreno fertile della politica, poteva essere coltivato coi soldi? funziona! come ha funzionato la propaganda del contratto? dopo è stata una discesa su quella "montagna di sapone della corruzzione" per finire (logico) alla pressione sulla giustizia? un mediatore-commediante che usava ogni mezzo per difendere e mantenere intatta la "sua" ricchezza? anche affiliandosi alla parrocchia eletta a sistema? tutto per stare all'ombra del potere? anche brindando a sfruttare catastrofi come l'Aquila? mentre il paese intero impoverisce? un branco di sciacalli vivono di lussuria nei palazzi come se fossero reggie? un odisssea di "illeciti sconvolgenti" accompagnano questa "invenzione" fino alle tessere rilasciate ai morti? diabolicamente offendere chi lo idolatrava ha creato i suoi effetti? gli Italioti avranno capito chi ha demolito noi tutti e saccheggiato le nostre risorse? la condanna peggiore? sarebbe quella di isolarlo nella peggiore delle solitudini e nella piu' estrema poverta', ripagandolo del male che ha causato a tanta povera gente onesta truffata? dal governo dell'amore? basterebbe aggiungere alle prescrizioni alle condanne dei suoi mis-fatti che possiede? un allontanamento dal'impero che "lui" crede di esser degno e dai cittadini che non gli appartengono come sudditi schiavi? pensandoci il suo sistema di venditore del nulla ha fallito? di conseguenza ha trascinato l'Italia all'ultimo posto in Europa? questo per un tronfio-illusionista è a dir poco disonorevole? diciamolo, sarebbe da galera? saluti da franco al vecio!
 
Il delinquente l'ha fatta franca ancora una volta... per prescrizione. Si spera che gli italiti capiscano che non si tratta di assoluzione.
 
dove cè corruzzione non potra' mai esserci una reale democrazia? noi eravamo illusi di essere un paese democratico perche' abbiamo sottovalutato il fascismo? sostenuto dal clero e dalle mafie ha il totale controllo del paese e dei paesani? tra poco non avremo nemmeno la liberta' di parola? altroche' galera, i potenti regnano, i sudditi? si dovranno accontentare di piegare la schiena quando serve? a testa bassa come le pecore? saluti dal vecio.
 
Un altro giorno di merda con una valanga di bla bla bla ovunque. Non se ne può più... che vadano tutti in malra!
 
cosa si legge in giro ??


http://ilsimplicissimus2.wordpress.com/2012/02/25/libero-corruttore-in-stato-corrotto/
 
Grazie Rita,
le tue parole hanno infiammato la mia anima, che ha sete di giustizia, ma sono state anche come l'acqua dissetante, perchè mi sono sentito meno solo.
Pe il futuro di mia figlia, non rinuncerò alla mia integrità.
 
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