2.01.2012
Beneficienza
Fa
molto freddo anche qua al sud, eppure, se guardo dalla finestra vedo i mandorli
in fiore. E quei fiori un po’ bianchi e un po’ rosa, nella tristezza del cielo
cupo sembrano l’emblema di questa poverissima Italia impazzita.
Non
è più una commedia degli equivoci, non è un film demenziale, e nemmeno una
sceneggiatura scritta male questa nostra vita. È ormai follia collettiva.
C’è,
per esempio, molta soddisfazione per le dichiarazioni di Adriano Celentano, che
dopo innumerevoli peripezie, discussioni pesanti e accuse infamanti, accetterà
di partecipare al Festival di Sanremo. Il cantante ha infatti deciso di
devolvere totalmente il suo compenso in beneficienza, versandolo a Emergency. Ebbene
sì, è un gesto che lascia il segno. Un bel gesto che riempie di gratitudine l’associazione
benefica che con quei soldi aprirà un ospedale in Africa.
È fantastico!
Perché ormai, appunto, la follia è collettiva.
350
mila euro a serata, e ancora non si sa quante saranno.
Tre
appartamenti (bilocale) in un paesino del centro Sardegna. Una decina di
automobili utilitarie. Lo stipendio mensile di 30 operai. Una cifra che, tutta
insieme, la maggior parte di noi non vedrà mai.
Eppure,
c’è grande soddisfazione per il gesto del Molleggiato … La voce discordante in
questo coro italico. Lui che ha preso le parti del popolo, che ha contrastato
il governo di berlusconi: il paladino degli oppressi dalla mancanza di
democrazia.
Leggo
queste cose e poi vedo i mandorli in fiore, nel gelo inconsueto di questo sud
che non è attrezzato per gelare. E tutto mi sembra normale, al punto che mentre
batto questi tasti, mi chiedo se abbia senso continuare a pensare, se non
sarebbe meglio cedere alla tentazione di farsi ammorbare.
350
mila euro per una serata, ma siccome Celentano non fa parte della “casta”, va
benissimo così. Perché tutti coloro che ormai ringhiano solo e soltanto
dinnanzi allo sproposito che guadagnano i politici, non riescono a mettere
insieme i tasselli, capendo che anche quei soldi usciranno esattamente da dove
escono quelli per pagare i privilegi dei politici?
Perché
ormai il non pensiero italiota viaggi su binari unici. Su quelle rotte che il
pifferaio magico di turno riesce a fischiare dal suo flauto. Il problema è la
casta, anzi sono le caste. Quelle si devono combattere senza sapere il perché.
Perché son ladri o tutti uguali, perché è così che ha detto Grillo (che di
cazzate ne spara almeno una al giorno, per garantirsi anche lui il tornaconto).
Perché
Sanremo è Sanremo, finiranno per dirsi coloro che alla sera si metteranno là a
guardar abiti lussuosi, ed ascoltare oche starnazzanti. Perché in fondo (cito)
Sanremo dopo più di mezzo secolo rappresenta la tradizione del “bel canto” in
Italia.
Ora
dovrei scrivere un altro post, per spiegare il significato di “bel canto” al
giornalista che l’ha scritto, poi però penso che io sto scrivendo gratis,
levando tempo ai personaggi del mio libro, che appesi nelle pagine attendono,
che lui è giornalista e io no, che lui è pagato profumatamente e che quindi –
ignorante – fa parte di una piccola casta pure lui, e io mi dovrei incazzare.
E
non mi va, perché si gela, ma fuori ci sono i mandorli in fiore.
Rita
Pani (APOLIDE)
Comments:
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Eh... come hai ragione Rita! Ma che ti incazzi a fare. Meglio guardare i mandorli in fiore...e non pensare.
Paola
Paola
Forse il pensiero non basta. O meglio, non basta più.
Ma il mio pensiero, per Te,è che, magari solo per un momento, il gelo scompaia portandosi via Celentani, caste e imbecilli tutti, e ti facciano compagnia solo i mandorli in fiore.
Così come quello che scrivi fa compagnia a me.
Grazie Rita.
Ma il mio pensiero, per Te,è che, magari solo per un momento, il gelo scompaia portandosi via Celentani, caste e imbecilli tutti, e ti facciano compagnia solo i mandorli in fiore.
Così come quello che scrivi fa compagnia a me.
Grazie Rita.
Il binario è unico, però le rotaie sono ben distinte e non viaggiano parallele, si stanno aprendo sempre di più. Una gode e spande, l'altra tribola e si rinchiude sempre di più per non lasciar sfuggire il poco che gli rimane.
Quanto prenderà Morandi a Sanremo? Breve aneddoto: Una mia conoscente ha avuto modo di farsi cantare da lui "tanti auguri", al telefono, in occasione del diciottesimo compleanno di sua figlia. Si è fatto pagare 1 milione di vecchie lire. Scema lei che glieli ha dati, verrebbe da dire, però scemi anche tutti noi che non facciamo niente per quanto lui prenderà a Sanremo e continuiamo a pagare il canone, scemi quelli che faranno audience a quella trasmissione e scemi quelli compreranno quanto vendono i suoi sponsor.
Morale? Der Spiegel non aveva tutti i torti con quell'articolo su Schettino; è un'altro argomento? No, siamo italiani.
Quanto prenderà Morandi a Sanremo? Breve aneddoto: Una mia conoscente ha avuto modo di farsi cantare da lui "tanti auguri", al telefono, in occasione del diciottesimo compleanno di sua figlia. Si è fatto pagare 1 milione di vecchie lire. Scema lei che glieli ha dati, verrebbe da dire, però scemi anche tutti noi che non facciamo niente per quanto lui prenderà a Sanremo e continuiamo a pagare il canone, scemi quelli che faranno audience a quella trasmissione e scemi quelli compreranno quanto vendono i suoi sponsor.
Morale? Der Spiegel non aveva tutti i torti con quell'articolo su Schettino; è un'altro argomento? No, siamo italiani.
be il tempo le stagioni la gente sta girando tutto un po' di sgalembro? forse perche' è carnevale, ci sarebbe bisogno di sorridere? non sganassare che fa male e poi ci vorrebbero quei 46denti in bocca? purtroppo molti di noii non se li possono permettere? sempre piacevoli e intelligenti i tuoi "pensieri" grazie da franco al vecio e buona vita sempre!
Scrivi delle belle cose, ed è sempre un piacere leggerti.
Sai che questa notte ti ho sognata... dico sul serio!
Sai che questa notte ti ho sognata... dico sul serio!
Nonostante il porcaio che ci circonda, e che tu regolarmente denunci, la tua presenza nel sogno era rassicurante, e c’erano anche tanti bambini… beh, evidentemente le tue denunce le fai con tanta eleganza e stile e bella prosa, che infine sei una speranza dell’intelligenza.
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