12.03.2011

 

Gesù 2.0 reloaded


Ed ogni volta che ci si ritrova a chiacchierare con qualcuno, alla fine spunta sempre la domanda: “Sì, ma quando si sveglierà l’italiano? E i forconi? E la Rivoluzione?” Mai, credo, e comunque non tutti insieme, perché quel che oggi tocca me, non è detto che tocchi pure te, e quindi ci si deve accontentare del “mi dispiace” solidale, che serve a chi lo dà a quietare la coscienza, e a chi lo riceve a sentirsi sempre più solo.

Che Guevara diceva (pressappoco) che bisogna sentire lo schiaffo dato ad un altro sulla propria guancia. Forse noi siamo troppo impegnati a schivare i calci al culo, e quindi non possiamo aggiungere alla nostra, la sofferenza d’insieme. Ognuno la sua, testa bassa e via andare!

Per esempio, provate a pensare a cosa resterebbe si un mafioso criminale come don verzè, se ogni cittadino sano di questa miserabile Italia, riuscisse ad immaginare di avere un cancro, ricordando la storia recente del governo mafioso che precedeva l’attuale governo del curatore fallimentare …

“Un giorno mi chiamò berlusconi e mi disse: fammi vivere fino a 150 anni …” Il neo Gesù Cristo in croce si mise subito al lavoro e partorì il progetto “Quo vadis”. Sulla carta una mega opera di cemento da spiaccicare in Veneto per omaggiare Venezia (sic!) 550 mila metri d’estensione, micro chip da inserire sotto pelle per rilevare qualunque anomalia, in modo che il soggetto sotto controllo potesse essere richiamato alla base per ogni alterazione organica – cacarella compresa. 150 anni, tuttavia, parvero troppi anche a Don Gesù, che rassicurò il suo maggiore finanziatore, il tizio malato mentale che qualcuno di voi delegò a governare la penisola della burletta, e con un impeto di onestà a mo’ di parabola ei disse: “150 no, ma 120 te li garantisco.”

Non dico che dobbiate avercelo davvero un cancrino, basta che vi concentriate un momento: un giorno qualcuno vi dice di correre da un medico italiano, in un qualunque ospedale pubblico italiano, perché le vostre cellule stanno impazzendo. Non è difficile, provate!

Poi magari pensate che ad ogni taglio del bilancio dello stato, la sanità veniva castigata. Che gli ospedali venivano chiusi, il personale dimezzato e mal pagato, e su quel poco che restava – esternalizzato – qualcuno rubava e si arricchiva. Pensate alla sanità pubblica che tardava nel darvi il referto di una biopsia, che la corsa che avresti dovuto finire in un mese invece è durata per sei. Poi magari pensate che ad ogni taglio del bilancio dello stato, la sanità veniva castigata ma i finanziamenti per don verzè, Gesù Cristo reloaded e il progetto vannamarchiano del Quo Vadis, lievitavano sempre di più, mascherati a volte da altro.

E così, ogni volta che si sta a cena con gli amici, ritorna sempre quella domanda, sulla ribellione, sulla rivoluzione, e io nemmeno rispondo più. Forse perché so che ci hanno tolto anche la fantasia, e la realtà ci basta e ci avanza. Non si può certo pretendere di far affidamento all’immaginazione, non si può pretendere che tutti si sappia cos’è avere un cancro quando non hai le tasche piene, o quando non hai la fortuna di vivere in una delle oasi felici – sempre meno – di questo paese in dissesto. Come non si può pensare davvero che si possa immaginare cosa significhi essere schiavi, onesti in un mondo di ladri, rigorosi in un paese approssimativo e inetto devastato da psicolabili e malfattori.

Se ci fosse rimasta un po’ di fantasia, se avessimo la faccia piena degli schiaffi nostri e altrui, noi staremmo per strada a compiere rastrellamenti e linciaggi sulla pubblica piazza. E forse con noi ci starebbe anche un Gesù … uno come quello che dicono fosse andato a sbarazzare il tempio.

Ma anche quest’idea pare vannamarchiana, ahimè!

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
ri-complimenti Rita! Sara' per quale strana roba ma l'estro la fantasia non ti mancano? del resto quando senti che un vicino 80enne ha prima buttato la moglie dal balcone poi si è suicidato? girano i maroni, conoscendo la causa del gesto? la moglie malata di alzaimer in casa? lui solo ad accudirla? ha messo fine alla disperazione, ma il cancro? sono quei criminali che hanno provocato questo "inquinamento" predicato propagandato e spiegato come un emergenza? NHO questo ha un altro nome? è il "sistema economico pilotato" dal potere dei potenti per "arricchire in pochi sulla pelle di tanti" che dopo i tagli chiamati emergenza? non troveremo piu' nemmeno di che sfamarci? così per caso? perche'? hanno speso (adesso) 20,000,000,000 (miliardi) per dei CACCIA UG! stiamo scherzando? pero' nessuno ne parla? come non si parla di tagliare i costi? dei (bella espressione) "vannamarchiani" che stanziano in parlamento? credo che una bella ripulita servirebbe dato che i badili? i forconi? i picconi? in campagna non si usano? peccato farli arrugginire? se quel coso? proprio volesse sarebbe ora? se non ora quando? saluti dal vecio
 
Ci sono ancora con le facce da culo di bronzo… sono sempre loro… lo disse Cèline che “Quando hai una bella faccia tosta, quello basta, allora tutto è permesso, assolutamente tutto…”… anche campare centocinquan’anni e ancora dopo uscire dall’oltretomba ancora a sproloquiare e dare giudizi da esperti, loro che sembravano sepolti a furor di popolo per manifesta incapacità. Ma sono lì! Pieni di sé, o meglio vuoti di sé. Sono lì che premono dietro le quinte e c’è anche chi ancora li fa riapparire in ribalta. Tornano a recitare. Ma dov’è il gatto morto e putrefatto da lanciargli sul palcoscenico?... Sono sicuri di poter tornare a imbrachiarsi ancora di potere e ad ammosciare noi come prima e ancor più di prima… Vogliono dare il colpo di grazia ai cervelli, e la pensione la vogliono da subito!… Vogliono continuare a spandere merda, che i tappeti colano già pieni Ma che si nascondano! ‘sti porci fottuti, rotti in culo. Che non si accorgono che quando riappaiono tutti pensano (lo pensano!) di mettere mano ai forconi e via a far loro assaggiare i lavori forzati… altroché!

Ma ‘sti cervelli in pappa degli italiidioti?... Dovremo ancora fare i conti con gli smemorati.
 
Per la prima non concordo con te, chi subisce quegli schiaffi in faccia Rita spesso neanche sa riconoscerli e li ritiene pure giusti, la coscienza di classe non è una cosa automatica.
Ciao.
 
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