11.28.2011

 

Perché non ce ne frega nulla?


Una barca a vela si schiantava contro gli scogli sulle coste di Brindisi, lasciando in mare un po’ di vite umane. Una delegazione di eurodeputati, in Sicilia, visitava i centri di raccolta e stoccaggio di vite umane, stabilendo che in Italia, nel 2011 esistono i lager.

Ma si fa silenzio, e come sempre le notizie prima strillate con la foto accanto scivolano sempre più verso l’oblio, diventando miseri trafiletti corredati di link, nel caso ti giungesse vaghezza e ti andasse di saperne un po’ di più. Non troppo di più, perché tanto dopo il salvataggio, i superstiti spariscono e si dimenticano, rinchiusi appunto dentro un lager.

Se i morti si ripescano, poi, non hanno migliore sorte. Un numero progressivo inciso su un muretto cementato di fresco, a volte con lo sfregio di una croce, che fa cristiano chi forse non lo è. Perché l’Italia i diritti umani non li concede ai vivi, figuriamoci ai morti.

Salinagrande, nel trapanese è un lager così oscuro da aver lasciato shoccata la deputata svedese Cecilia Wikstrom, raccontavano ieri i giornali. C’era la storia di un ragazzo con una frattura calcificata, perché in più di un mese non gli era stata fatta nemmeno una radiografia. Si leggevano le condizioni dei bagni fatiscenti, senza acqua calda, delle persone (esseri umani) vestiti di stracci, senza lenzuola sui letti.

È stata la delegazione europea a parlare dei lager, e una volta tanto. Lo dico solo a beneficio del solito lettore leghista, quello poco più evoluto di un primate, che ogni qualvolta ha letto la stessa parola scritta da me, ha minacciato o auspicato la querela. In realtà già da tempo, e più di una volta, anche l’OCSE denunciò come in Italia, negli ultimi anni, i diritti dell’uomo non siano rispettati. E a onor del vero, per come è stata governata la questione dell’immigrazione, l’Italia è già stata sanzionata dall’Europa.

Detto questo, quel che mi rimbomba in testa da ieri è una domanda forse banale: “Perché non ce ne frega nulla?” Non solo delle vite umane che si inabissano a volte senza nemmeno far rumore, ma anche dal torto che ognuno di noi subisce, ogni volta che solo per il fatto, fortuito e disgraziato, di essere nati in questo paese, si debba essere accomunati e catalogati come esseri indegni di far parte dell’umanità.

Siamo capaci di sbraitare ogni volta che le cronache giudiziarie ci riportano le gesta dei ladri che ci governano e ci governeranno, esigiamo la galera, auspichiamo rivoluzioni che conducano a nuovi Piazzali Loreto, ma non ci passa nemmeno per l’anticamera del cervello di rivendicare la nostra dignità.

Per lo stesso principio secondo cui i ladri devono finire in galera, si dovrebbe chiedere che l’ex ministro per il razzismo maroni sia processato per crimini contro l’umanità. Il problema è che se “il problema” non tocca il nostro portafogli non è un problema.

Io non sono come loro, io non lo sono mai stata e mai lo sarò. Il fatto che io sia italiana è solo un’infausta coincidenza, non voglio che il mio nome sia accomunato mai, e in nessun modo a questa feccia nazista e ignorante. In Italia esistono i lager per volontà della lega, esistono per la politica di scambio di favori tra clan, che ha governato negli ultimi anni.

Non si può pretendere che l’Italia tutta si vergogni. Sarebbe come chiedere a una donna violentata di fare mea culpa. Gli stupratori dovrebbero essere sempre condannati.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Giusto Rita, parlao stamattina con una signora 70enne e mi diceva che nella sua citta' sta accadendo il finimondo (deliquenza a tutti i livelli) non potendo scendere nel parco sottocasa? non potendo piu' andare a far compere (aggredita con minacce?) si è trasferita in Toscana lasciando casa? per ritrovare un briciolo di serenita'? la colpa ? il razzismo e l'ignoranza dominante jnel popolo leghista? instaurato al posto della qualita' della vita (propagandata) e della sicurezza? dove la colpa viene sempre scaricata agli extra-comunitari? le minacce? sono tutte italiote? chissa' se (per caso?) ammettono del fallimento delle promesse mai mantenute e dei fatti mai visti? ancora la colpa? come sempre, nessuno la vuole? qualcuno sara' contento o nho? saluti dal vecio.
 
Questioni a largo spettro.
Primo - Le TV hanno l'ordine di mantenere in evidenza i fatti di sangue che accadono nella vita comune, di "esaltarli", così questo fa abbassare la soglia di percezione della gravita di certe tragedie.
Secondo - La civiltà è una ricchezza, e contribuisce alla sua crescita la cultura, cioè scuola, arti, ecc.
Cosa sta accadendo adesso alla ricchezza? Il maggior numero di denaro in mano di sempre più pochi, e questo vale anche per la civiltà.
Se cresce la civiltà gli occhi si aprono di più, e tutte le ricchezze diventano più distribuite, proprio quello che stanno ostacolando in tutti i modi, ad es. con la distruzione della scuola pubblica.
 
Erano pronti a salutare un’alba serena, anelavano a riprendere se stessi dopo i giorni della violazione che li aveva trasformati in informe massa merdosa… Hanno incontrato ancora violenza, la stessa, e violazione La fine di ogni identità: un numero tatuato nel lager, un numero inciso su un muro a calce. E noi sempre più distanti, più distanti che dalle loro terre abbandonate… Ostili. Nella migliore delle ipotesi INDIHHERENTI.
Trascrivoil finale di un racconto che scrissi anni fa:

“Nell’incerta luce del dilucolo, in fila distesi sul bagnasciuga corpi coperti da sudari di stracci… un carabiniere monta la guardia ai cadaveri e fuma annoiato.
Un refolo di vento solleva uno degli stracci e mette in mostra la manica di una giacca a righe rosse con all’estremità una mano aggricciata come un ramo secco”.
 
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