11.18.2011
Come sempre, tutto uguale
“Sì, ma ha tolto l’ICI” ti dicevano i berlusconiani
italioti, felici per la tassa che svaniva. Impregnati com’erano dalla
propaganda esaltata del tizio, non si domandarono mai come avrebbero fatto i
comuni a sopravvivere senza l’introito. Ovviamente riuscirono a farlo
aumentando le altre tasse ed inventandosene delle nuove, ma l’ICI non c’era più
e quindi: “Viva il re!”
Quando poco fa ho letto le intenzioni del nuovo governo
Monti, per risanare i conti dello stato, mi è venuto da sorridere: “Si pensa
all’aumento dell’IVA.” La benzina è già aumentata, e aspetto anche che si provveda
all’aumento delle sigarette e a un rincaro dei ticket sanitari. Per non parlare
delle Autostrade, della TARSU, dell’aria e del sonno.
Insomma le novità sono queste, e chi si aspettava rigore e
serietà può anche mettere l’anima in pace ed attendere di essere licenziato, o
di mettersi a dieta. D’altronde è il governo dei tecnici, quelli che non hanno
a che fare con la politica. Ci ripetono che è un governo dello stato, per lo
stato, senza però ricordarci cosa sia questo stato e nemmeno in che stato sia.
Nemmeno un dubbio o una domanda nella coscienza dell’italiota
medio, che guarda con sospetto a Monti se di destra, cooptato dalla propaganda
che persiste imperterrita, o che lo guarda speranzoso da sinistra (sic!) se
indotto dalla tifoseria del PD. Senza senso critico, senza dubbi, appunto,
senza domande, senza pensiero. “Attendiamo!” mi si dice, proprio come se
avessimo tempo per stare a guardare cosa accadrà.
È un governo di comodo, nel senso che fa comodo a chiunque
abbia a cuore il proprio destino e la propria poltrona. Il capro espiatorio, un
jolly calato nella partita che si sta giocando mentre noi – gente comune –
siamo il ricco piatto sul tavolo verde. Quando la partita sarà finita, nel 2013, la colpa anziché essere di tutti sarà di
nessuno e soprattutto in un anno e mezzo sarà possibile riacquistare una certa
verginità, così da potersi proporre ancora come candidati “nuovi” o “non
colpevoli.”
Nulla cambierà in questa Italia, incapace di osare, incapace
di pensare, incapace di reagire. Basterebbe poco, in fondo, per esempio
organizzarsi e darsi appuntamento fuori dalle banche, con l’intenzione di
ritirare i pochi soldi rimasti nei conti. Sì, perché si pensa sempre che i
soldi che reggono le banche siano i loro e non i nostri 40 o 50 euro, che
restano là quasi fosse un pegno per il futuro. Basterebbe pensare perché un
giorno, nemmeno tanto tempo fa, per avere il tuo stipendietto da operaio o
servo, dovevi per forza avere un conto in banca, perché ti obbligarono ad avere
uno stipendio virtuale, perché per pagare la spesa era necessario ricordare a
memoria il PIN del bancomat.
Tolte le briciole di tutti, il segnale sarebbe chiaro.
Potrebbe addirittura capitare che durante una seduta al senato, teletrasmessa
in TV, si sentano dire delle cose sensate, tipo: “Signori, ci hanno sgamato e
siamo nella merda!” Oppure: “Oh! Cazzo! Si sono svegliati, e mo’ che si fa?”
Invece no, la non politica pulita e dai capelli veri e ben
pettinati avanza. L’abito blu del signore per bene ci rassicura, la messa della
domenica lo rende più pulito della rognosa lap dance che rendeva l’altro un
mostro pervertito, e l’italiota riesce ancora ad attendere, anche quando
iniziano i fraintendimenti, le smentite e le rettifiche sul nucleare abolito
con referendum, l’acqua da pagare anche se pubblica, il ritorno dell’ICI senza
la cancellazione delle tasse che l’hanno sostituita, l’aumento dell’IVA che ci
priverà del pane, i licenziamenti col metodo Marchionne, e tutta l’altra,
solita merda che ci spareranno addosso col cannone. Come sempre. Tutto uguale.
Come noi.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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"Senza senso critico, senza dubbi, appunto, senza domande, senza pensiero."
D'accordo: c'è sempre troppo poco spirito critico. E il PD si sta comportando in modo un po' patetico...
"Basterebbe poco, in fondo, per esempio [...] il PIN del bancomat."
In completo disaccordo. Il sistema bancario è insostituibile, benché profondamente ingiusto. Ora come ora è un meccanismo perverso e quindi andrebbe regolamentato (glissiamo sulle difficoltà: in quel condizionale è racchiusa parecchia amarezza), ma l'alternativa? Ritirare i soldi? Far fallire il sistema? Ripartire da zero? Pensi che qualche centinaio di anni siano sufficienti a recuperare? Forse in questo modo lo prenderemo in culo tutti, ricchi e poveri, ma il cetriolo diventerebbe uno Zeppelin.
Si fa presto a sparare a zero. Monti è lontano dal mio modo di vedere, ma nutro fiducia nel fatto che tenterà di affrontare i problemi per il bene del paese e non di interessi particolari.
Malgrado ciò, sono sempre convinto che i sacrifici li faranno sempre gli stessi. Sai come si dice qui a Napoli? "Cambiano i calci, ma i culi sono sempre gli stessi."
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D'accordo: c'è sempre troppo poco spirito critico. E il PD si sta comportando in modo un po' patetico...
"Basterebbe poco, in fondo, per esempio [...] il PIN del bancomat."
In completo disaccordo. Il sistema bancario è insostituibile, benché profondamente ingiusto. Ora come ora è un meccanismo perverso e quindi andrebbe regolamentato (glissiamo sulle difficoltà: in quel condizionale è racchiusa parecchia amarezza), ma l'alternativa? Ritirare i soldi? Far fallire il sistema? Ripartire da zero? Pensi che qualche centinaio di anni siano sufficienti a recuperare? Forse in questo modo lo prenderemo in culo tutti, ricchi e poveri, ma il cetriolo diventerebbe uno Zeppelin.
Si fa presto a sparare a zero. Monti è lontano dal mio modo di vedere, ma nutro fiducia nel fatto che tenterà di affrontare i problemi per il bene del paese e non di interessi particolari.
Malgrado ciò, sono sempre convinto che i sacrifici li faranno sempre gli stessi. Sai come si dice qui a Napoli? "Cambiano i calci, ma i culi sono sempre gli stessi."
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