11.21.2011
Cambiamento
Mi piace la gente che
si fida, e non essendolo mai stata mi piace anche la gente ottimista. Quelli
del bicchiere mezzo pieno, per intenderci, che riescono a vedere le sfumature
anche nelle tinte più cupe. Allora, ieri attendevo nell’aeroporto di Bologna di
imbarcarmi per il volo verso casa, ed osservavo il vuoto cosmico che avevo
intorno, i negozi con le serrande abbassate a metà come in un giorno di lutto,
e la signorina al bar di fronte a me, che a furia di guardarmi stando con le
mani in conserte, mi ha indotto ad andare a chiederle un caffè. Poi d’improvviso
una piccola folla s’è fatta, ed erano tutti coloro che come mucche al pascolo
si ammassavano per tornare nella stalla; a casa.
Il cambiamento. È la
regola prima dell’ottimismo, della speranza. Lo si sente dire un po’ tanto
quanto si senta parlare di Spread in ogni dove. “Bisogna cambiare!” o anche: “È
ora di cambiare.” In un pilastro, appeso come un quadro, il televisore che non
manca mai in nessun posto: dal parrucchiere come in una stazione, nella sala d’attesa
di un medico come dal tabaccaio. Scorrono le notizie di una comune ed ordinaria
domenica, di pallone e di meteo, di danari e di stars, fino a quando la scritta
dice che anche il tizio è favorevole all’ICI. Allora un uomo si rivolge alla
moglie: “Hai sentito? Ora anche berlusconi vuole l’ICI. È inutile! In Italia
non cambierà mai.” Un altro uomo accanto, quasi sbotta con una di quelle frasi
da bicchiere mezzo pieno: “Dobbiamo avere pazienza … dobbiamo lasciarlo
lavorare, e poi se non ci piacerà tanto torneremo a votare.”
Il cambiamento, penso.
Come quando la gente con ancora la macchia della vergogna sulle dita dopo aver
compreso a chi aveva dato il suo voto, avanzava la stessa pretesa: “Lasciamolo
lavorare!” e sto ancora sorridendo, quando finalmente ha inizio l’imbarco. Anzi
in realtà, quando finalmente la signorina inizia a dare quelle istruzioni bislacche
che hanno i voli Ryanair. La piccola folla si ammassa, si guarda con
circospezione intorno, i mariti guardano le spalle alle mogli e i più furbi
fanno andare avanti i bambini.
Non ci sarà futuro
senza cambiamento! È uno slogan che si sente dire spesso, un’invocazione, quasi
una preghiera. L’educazione e la civiltà, il ritorno alla morale, al buon senso
comune. Quante volte anche io ho scritto questa cazzata, non lo so. Ci penso
mentre assisto allo scorrere della fila, che si spintona, che come automobili
di formula uno tenta sorpassi azzardati nel percorso che porterà alla prima
tappa del viaggio: l’autobus per arrivare all’aereo. L’ultimo miglio è quello
in cui la necessità del cambiamento è più viva e prepotente: l’assalto alla
scala dell’aereo. Ci sono gli esperti che hanno addirittura studiato la
strategia, la tecnica di abbordaggio, che infila il piede sul gradino,
anticipando le gambe della persona che lo precede, sfogando tutta la soddisfazione
in un sorriso vittorioso, quando per primo varca la soglia.
Il cambiamento però è
tangibile, il bicchiere oggi pare un po’ più pieno della metà. C’è la gente in
coda anche alle Scuderie del Quirinale, per la mostra dei pittori Lippi e
Botticelli. Ad un tratto arriva Mario Monti, che ordinatamente si mette in fila
pure lui – e sottolinea la stampa – con sua moglie al braccio. Quando arriva il
suo turno, il neo premier – raccontano le cronache – fa qualcosa che ha dell’incredibile:
paga
il biglietto per entrare. A questo punto, ricco e spontaneo, scocca l’applauso
da parte del resto della fila.
Cambierà forse, quando
finalmente non sarà più eccezionale ciò che dovrebbe essere normale, e
soprattutto cambierà quando cambieremo. Quando il cambiamento non sarà solo una
pretesa per l’altrui, ma una regola da applicare soprattutto in ognuno di noi.
Per non morire berlusconiani.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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" ricorda ognor nella vita la via piu' gradita, è la via dell'onor"
la strada sra' lunga tortuosa e in salita, ,magari sbagliassi, saluti dal vecio.
la strada sra' lunga tortuosa e in salita, ,magari sbagliassi, saluti dal vecio.
Mi fanno tenerezza quelli che: " se non ci va bene torneremo a votare".
Ci torneremo piu' poveri di prima, con ancora meno diritti cancellati in nome di qualcosa (sicurezza, liberta' stessa, emergenza, qualcosa si inventano), e con il porcellum (non lo tolgono e se lo fanno peggioreranno).
Quindi rivoteremo sempre gli stessi e non sara' cambiato nulla, per loro.
Greetings
JOKER Ltd.
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Ci torneremo piu' poveri di prima, con ancora meno diritti cancellati in nome di qualcosa (sicurezza, liberta' stessa, emergenza, qualcosa si inventano), e con il porcellum (non lo tolgono e se lo fanno peggioreranno).
Quindi rivoteremo sempre gli stessi e non sara' cambiato nulla, per loro.
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