10.01.2011
Sembra uno sbadiglio
La verità è che non
possono più mettere il naso fuori dalle mura, perché ovunque vanno ricevono insulti
e fischi – e comunque ancora troppo poco, rispetto a quel che meriterebbero.
L’altro giorno gli
edili a matteoli, e poi persino i fascisti – quelli veri – a Salò contro
gasparri. La polizia ha fischiato la russa – il quale però ha avuto una
spiegazione da dare ai telegiornali: “Chissà, forse non erano nemmeno
poliziotti veri!” (sic!)
I leghisti non osano
nemmeno presentarsi davanti al popolo dall’elmetto cornuto, e così rimandano
kermesse e sacri riti ancestrali legati alle loro rivendicate origini celtiche,
a date da destinarsi, magari quando sarà digerita l’ultima porcata mafiosa alla
quale non hanno saputo resistere.
Eppure resistono, forse
barricati, ma stanno ancora là. Perché poco importa quel che dicono i compagni
Marcegaglia e Della Valle, loro – quelli della cupola - hanno un compito e lo
devono portare fino in fondo: annientare la magistratura e sovvertire l’assetto
giuridico dello stato. I magistrati devono pagare e le leggi bisogna farle, se
non altro per spianare la strada al successore del tizio, che non sarà certo né
Formigoni, né Al Fano, ma sua figlia Marina, quella che tante soddisfazioni
deve aver dato a papà.
L’economia può
attendere, come può attendere la sanità, come può attendere la scuola o la
cultura, come possiamo aspettare ancora tutti di noi, di sognare che laddove
non sia riuscito il padre, a farci tutti ricchi ed evasori fiscali, possa
riuscire la figlia.
Sembra strano scrivere
queste cose, sembra la noia che prende forma, sembra uno sbadiglio. Eppure è la
realtà, quella sovente negata da telegiornali troppo impegnati a farci sapere
le notizie da Londra della moglie del deputato cornuta che ruba la gatta all’amante
del marito, o la Ferrari che varrebbe la pena comprare solo perché capace di
non farci disfare la permanente.
Ora il problema è che
Napolitano ha osato offendere il popolo padano che non esiste, e il ministro
per la semplificazione (sì calderoli è il ministro per la semplificazione) si
dice pronto all’autodeterminazione, sempre restando ministro della Repubblica Italiana,
e scoppia il putiferio, si parla addirittura di eversione, ma ovviamente al
contrario,perché per il ministro è eversivo non concederla – l’autodeterminazione.
Che poi un ministro
razzista abbia decretato che il porto di Lampedusa è un porto non sicuro,
quindi impedendo di fatto l’attracco dei mezzi di soccorso che di solito
salvano migliaia di vite umane in mezzo al mare, non è una notizia. Non è una
notizia che a Palermo qualcuno lucrasse sulla vita dei malati di cancro,
negandogli i farmaci per fare cassa. Non è una notizia che i suicidi siano
aumentati in maniera impressionante per la vita che appare ogni giorno più
impossibile da vivere. Non è nemmeno una notizia che ormai la corruzione si
annidi in ogni angolo dello stato, che rischia di vincere il premio superando
in classifica la Colombia.
Ma in fondo, se
dovessimo scrivere o leggere ancora e ancora di queste realtà negate, la vita
ci verrebbe ancora più a noia, e difficilmente riusciremo a comprendere che più
che suicidarci, dovremmo iniziare a suicidarne qualcuno, e allora forse, il
silenzio che fanno, lo fanno per noi, per il nostro bene.
Rita Pani (APOLIDE)
Comments:
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lo stato assente? la democrazia vestita a lutto? il malaffare arricchisce e festeggia? i cittadini si nutrono di disperazione e rabbia, quando finiranno le scorte? saluti dal vecio
Napolitano ha detto: "La politica siamo noi"
Si, è vero, la politica Italiana attuale sono proprio loro.
Si, è vero, la politica Italiana attuale sono proprio loro.
E’ da una settimana che tentano di distrarci con cazzate. Sì, è una cazzata anche l’uscita di napolitano che vorrebbe far passare per problema serio il delirio di un mentecatto rivolto ad una piccola platea di deficienti con corna e barba verde. Ma se n’è accorto il napolitano? Cert che lo sa che la stragrande maggioranza dei cittadini di questo disgraziato Paese non ne può più di questo governo, di questi politici… E allora ci dica per chi sta lavorando. Non sta cercando di ripetere il colpo del dicembre scorso, quando questo governo era matematicamente spacciato. Sì, il colpo della proroga necessaria al pezzo di merda per comperare scilipoti e compagni. Ma non siamo ridicoli! Noi non siamo così fessi da credere che esista un popolo padano, che sia possibile una secessione, e che sia in atto un tentativo di eversione. E diciamocelo chiaro! Tutto il bailamme di questi giorni (giornali, televisioni, la logorrea…) è un ennesimo tentativo di presa per il culo. I probelemi veri sono ben altri e di questi bisognerebbe parlare fino a scuotere ogni buco del culo. Sono i problemi che tu, Rita, hai elencato, e ancora altri.
La rabbia va crescendo, e la rabbia è creativa.
Diamoci dentro!
La rabbia va crescendo, e la rabbia è creativa.
Diamoci dentro!
Distrazione la utrilizzano da anni ormai, è una metodologia stasera stessa mi sono incavolata su un forum per il fatto che si parla degli assolti, i ricchi sempre assolti, ma osservarli come icchi non piace a nessun* perché li mostra sotto la loro vera luce quella della colpa che usano come strumento per continuare a perpetrare i loro mafiosi e schifosi sistemi, invece una povero che ruba una bici o un pacco di pasta va in galera chi uccide ma ha la buongiorno come avvocatessa viene assolto... la rivoluzione è una strada lunga.
Buonanotte Rita scegli se pubblicare questo mio commento se non vuoi fa nulla l'importante è che tu lo legga.
Buonanotte Rita scegli se pubblicare questo mio commento se non vuoi fa nulla l'importante è che tu lo legga.
Distrazione di massa, e quel che è più grave è che, appunto, il capo dello Stato, il garante supremo, si presti logorroicamente al gioco. Impegnato con la cosiddetta opposizione (PD) a sostenere e perpetuare un governo retto da una maggioranza di non eletti, nominati addirittura nelle liste della opposizione (cosiddetta) che ha cercato anche di boicottare la raccolta delle firme per il referendum. E’ stata una impresa riuscire a trovare una sede dove poter firmare.
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