10.20.2011

 

Scusate, ma mi devo togliere un blocchetto forato dalla scarpa


In piena crisi, tra manovre lacrime e sangue e in attesa del decreto sviluppo, lo Stato restituisce soldi ai membri del governo. (Il fatto quotidiano)
Quindi, compagni, che mi avete accusato addirittura di “tradimento” per non aver supportato la rivoluzione ultima scorsa, andate a cagare.

Se spacco la vetrina di una Banca la pagherà l’assicurazione. Se incendio un’auto di lusso, per altro con targa sanmarinese, verrà risarcita dall’assicurazione. E davvero non sento di dover chiedere scusa, se non trovo l’utilità di spaccare una madonnina di gesso. Se fosse stato utile, per come la vedo io, avreste dovuto spaccare anche qualche nano da giardino, o un leone in cima ad un cancello.

Dunque per non tradire la causa, cosa dovrei fare? Chiedere scusa a Er Pelliccia? Non salvaguardare la mia integrità mentale ironizzando sull’ultima barzelletta italiota? Non ridere perché tutti ridono? Ma noi facciamo ridere!

Intanto le cose scorrono, mentre tra comunisti – gente seria – si dibatte se sia il caso di essere pro o contro i black bloc fingendo di ignorare che in un gruppo di 1000, 100 sono sinistrorsi stupidi e rincretiniti dalla propaganda, 400 tifosi di calcio assoldati dal regime, e gli altri misti tra fascisti di Casapound e sbirri. Ah! Già, c’è anche la madre col cappuccio che si lascia intervistare come faceva un tempo Maurizio Costanzo, quando voleva vendere un po’ di relax, raccontando i casi umani.

Le cose scorrono, proprio come l’acqua del nubifragio di Roma, che piove e il governo è ladro, e si è mangiato anche le fogne, l’asfalto, i canali di scolo. Il regime vince e la FIOM non manifesta, e gli operai della FIAT – affamati da Marchionne – dovranno tassarsi per restare rinchiusi su una piazza come in una gabbia. Chissà! Magari è stata la statuetta della Madonna spaccata a terra a fare il miracolo, a rendere facile a questo regime malavitoso, levarci un pezzetto di diritto in più.

Ma davvero – la sinistra (che voi di comunista avete solo un’app. craccata su l’I-Phone) non aveva capito che era intento di questo governo, portare lo scontro sociale, dare l’illusione che si fosse sull’orlo della guerra civile?

E mentre l’acqua di Roma si porta via anche qualche vita umana, noi siamo costretti ancora a leggere le notizie su Er Pelliccia, sui suoi studi, sui suoi precedenti penali – che drogato doveva esserlo per forza sennò non era abbastanza cattivo e comunista – e dobbiamo sorbirci ancora tonnellate di propaganda e silenzio.
Il silenzio che cala sulla tristezza di un paese governato da un malato mentale in mano a un lavitola qualunque, che lo intossicava di figa mentre spolpava le casse dello stato. Che lo accompagnava nei viaggi istituzionali – lo accompagnava o lo teneva d’occhio? – dove si facevano affari per milioni e milioni, in nome e per conto di chi, non è dato a sapersi. In silenzio ci si riduce l’ossigeno ogni giorno di più, e mentre la banca ha la vetrina spaccata, le loro casse si rimpinguano e i loro danari – immagino – saranno al sicuro lontano da qui.

Ora chiunque creda davvero che sabato in Italia, siano state fatte le prove per la rivoluzione, davvero, se ne vada a cagare ma lontano da me.

C’è solo una piazza da occupare, in silenzio e ad oltranza, quando i criminali stan dentro al Palazzo. Si dovrebbe star là, ed aprire un varco solo quando se ne andranno dimissionari, per non tornare mai più.

Ultim’ora … si prospetta un nuovo governo: il governo schifani. Baciamo le mani.

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
spesso la ragione avrebbe potuto essere divisa? oggi oserei dire che non sta da nessuna parte? quello che abbiamo smesso di chiederci è perche' e per conto di chi? assuefatti dall'omeopatico dilagare della corruzzione malaffarosa che ha contagiato (incancrenito) l'Italia nel paese del "guardiamo gli altri che fan peggio, o così fan tutti?" tutti colpevoli ma nessun responsabile? mentre scivoliamo nei resoconti di giornata e ogtni giorno il cancro peggiora? tanto si sa dove andiamo a finire? sono convinto che "le donnine e le buste di roba" fovoriscono gli affari personali ma non la saggezza di gestire un paese o addirittura un parlamento? sicuramente (non)si creano "referenze" che possano distinguerci nel confronto con "altri stati" dove non possono vantare "grandi corruttori" da paragonare ai "nostri" e qui casca l'Asino? dato che manca la capacita' di ciascun Italiota di darsi "risposte in proprio?" senza delegare sempre gli altri!? provare a pensare col proprio cervello? pazienza o ribellione? pazienza di aspettare l'attimo che affonderemo nella melma, velenosa e puzzolente, affogandoci? oppure usare la nostra intelligenza e capire? immaginare? constatare che siamo nelle mani di un branco di "sperperatori di danari & capitali pubblici" e senza mezzi termini? cercare di riportare tutto alla dimensione normale, ragionando sui soldi, come nostri soldi? o non potremmo piu' continuare a respirare, perche' questi criminali? in poco tempo? ci toglieranno...anche il respiro? quindi AZIONI e BASTA PAROLE!? saluti da franco il vecio.
 
Io non le guardo le partite di calcio perché odio le scimmiottate dopo il goal; le sceneggiate del calciatore che va a terra per un banalissimo colpo sulle chiappe e si contorce sul terreno portandosi le mani nei capelli (vabbé che hanno teste come il culo); odio la curva che agita armi improprie e ammazzerebbe tutti a partire dall’arbitro cornuto; odio vedere il calciatore alzarsi dalla barella appena riprende il gioco e nel rientrare in campo sputa in faccia all’avversario… etcetera
Voi direte: “e che c’entra?”. E no!, c’entra e come! Questo è esattamente lo specchio del paese in cui viviamo.
Un mio amico ha la passione e segue tutte le partite che può (ha un abbonamento TV), anche quelle di squadre straniere, e questo amico mi ha riferito che solo in Italia il campo di gioco è separato dagli spettatori con filo spinato e polizia in assetto di guerra. E anche mi ha detto che all’estero i giocatori quando cadono si rialzano immediatamente, sorridenti, e riprendono a giocare.
Ma questo è un altro paese, quello in cui viviamo: provinciale, violento, vittimistico, mistificatore, semplificatore…, il paese dove cittadini e politici sono plasmati di questo materiale E anche le istituzioni, nonostante una degnissima Costituzione della quale si dovrebbe essere orgogliosi, e non farne strame come si trattasse di un arbitro cornuto.
E allora cosa si vuol pretendere dai ragazzi che sono stati buttati in questo letamaio… che si comportino come norvegesi?
Non fraintendetemi, odio le armi improprie, le violenze fine a se stesse, le distruzioni insignificanti (mi immedesimo nel povero cristo che si ritrova l’auto bruciata che magari gli è indispensabile per il lavoro), e non giustifico, ma comprendo questi ragazzi ai quali, da subito e senza che nessuno si sia impegnato perché maturassero, è stato rubato il presente e il futuro.
Di chi sono figli questi poveri ragazzi?
Son figli di coloro che per una poltrona sono disposti a venderlo questo Paese; di coloro che ridono sulle distruzioni e i morti di un terremoto; di coloro che si vendono per trenta danari; di coloro che salvano i mafiosi in parlamento; di coloro che gli scalmanati in Galera! Se possibile a vita.
E tutti felici e contenti a far delazioni e votare ancora e come sempre, ora in Molise ora, e domani?…
 
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