10.03.2011

 

L'importanza di chiamarsi Riina


Il governatore zaia non lo vuole a Padova. Il sindaco di Corleone non lo vuole a casa sua. È comprensibile, lui è il figlio di Totò Riina, il mostro mafioso le cui mani grondano di sangue e acido, di esplosivi e brandelli di morti appesi  agli alberi, schizzati a decine e decine di metri dai luoghi delle esplosioni. È uscito di galera, apprendista mostro, dopo averci passato otto anni, tanti quanti gliene diede un tribunale.

I mostri, si sa, dovrebbero finire sempre come nelle favole, uccisi dagli eroi buoni acclamati dal popolo festante. Mostro il padre, mostro il figlio, mafioso assassino, perché mai perdere tempo per chiedersi che ne sarà del suo futuro o del suo destino? Cosa potrebbe importare a noi, se il mondo lo rifiuta, se nessuno lo vuole, come un lebbroso o un appestato?

La gente è stata chiara: non lo vogliamo come vicino di casa, non lo vogliamo come compagno dei nostri figli all’università, non vogliamo che lavori in Veneto, non lo vogliamo come avventore del nostro stesso bar …
Oggi in diretta TV la sentenza del delitto di Perugia: Amanda e Raffaele sono innocenti? Amanda e il suo futuro dorato: in arrivo un film.

Ieri su canale 5 (leggo)  nuova intervista a Michele Misseri, il mostro di Avetrana, si dice dispiaciuto di non aver lasciato abbastanza tracce sul luogo del delitto. Michele Misseri in TV aveva già mostrato l’altarino che lui stesso ha costruito nel garage, dove è stata uccisa la ragazza, o bambina, a secnda della bontà dell’inviato speciale che indugia sulla faccia del contadino, divorata dal sole e dallo stupore, capace di plasmarsi per il pubblico pagante come un vecchio saltimbanco.

Salvatore Parolisi riceve in carcere le lettere delle innamorate, profferte d’amore per “il bel vedovo”. L’uomo che non sapeva dell’esistenza del divorzio, l’uomo che potrebbe aver ucciso la moglie per un surplus di figa che non riusciva più a gestire. Le cronache lo raccontano “smagrito, ma sempre con i capelli curato.” (cit.) Due o tre volte a settimana vive in televisione, con le immagini – sempre le stesse – della sua disperazione, dei suoi passi a piedi nudi all’uscita della Questura, con il giubbotto e gli occhiali grandi, quelli che fanno figo, che si usano ora per essere uniformi alla massa, per essere parte integrante del mondo circostante.
No, Salvuccio Riina, Riina Junior come lo chiama il sindaco di Corleone, non ha diritti. Se li è giocati tutti per il cognome che porta, per la storia e la tradizione mafiosa che non lascia dubbi nella società civile: la mafia non può pretendere diritti, la mafia deve morire, nessuna pietà per la mafia. Un delinquente siciliano che il Veneto non vuole importare, con molti applausi dei padovani, anche quelli non leghisti, che giustamente non possono avere pietà per  un mafioso.

E però – che tristezza se c’è un però – il ministro Romano in odore, quasi puzza, di mafia ha ricevuto la solidarietà della lega, con quel voto che lo ha lasciato al ministero. E però – gran bel però – per quanto si tenda a citare sempre meno il senatore dell’utri,(che non è certo il parente di cui andar fieri)  è un tale condannato per mafia, che è ancora senatore e che sta sempre là, al suo posto a governare per loro, e non certo per noi.  E ancora però – brutto però – il clan dei casalesi che al governo piazzano un sottosegretario, che si mangiano la Campania, che non governano ma devastano, inquinano, uccidono con le armi e con i veleni.

E gli altri però metteteceli voi, che volendo scavare ce ne sarebbero altri mille da raccontare. Per esempio che se solo non si fosse chiamato Riina, con questa società e questo governo avrebbe avuto assai più fortuna .
Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
Gli altri sono millanta che tutta notte canta. Meglio lasciar perdere. Sarebbe carino, però, sapere nomi e cognomi di tutti quei leghisti che non vogliono il figlio di un capo mafioso nel loro "entourage" ma che, come agnelli la vigilia di pasqua, hanno votato un'accozzaglia di deficienti addetti al salvataggio di grandi mafiosi a tutti gli effetti (tranne uno, per il momento, ma quello uscirà quanto prima, parola di pirletti mafiopiduista).
Jozsef Bocz
 
chiedo scusa, posso solo confermare la mia disapprovazione a un degrado di un sistema deprimente? logorante? sconvolgente? cancro demolitore di ogni speranza al domani? una roba da colassare?

ps; tv radio spente? tutti zitti ciechi e sordi? l'inquisitore? al lavoro per risollevare il mondo? la gente piangera' lacrime e sangue?
quello che verra' non è piu' immaginabile? saluti dal vecio!
 
Vorrei solo sottolineare che la definizione "mostro le cui mani grondano di sangue e acido, di esplosivi e brandelli di morti appesi agli alberi, schizzati a decine e decine di metri dai luoghi delle esplosioni" si può tranquillamente applicare a tutti i presidenti del consiglio a ministri della difesa dal 2001 ad oggi, e anche di più; infatti,se invece di mettere una bomba con le tue mani, alzi il telefono e ordini di sganciarne tonnellate, mi pare che il risultato sia quasi identico.
Per dire, non è che D'Alema sia meno assassino di Riina solo perchè uno è in galera e l'altro ha la faccia pulita, ma le mani sporche di sangue kosovaro. Ah, già, ma quelli erano tutti cattivi.
 
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