10.06.2011

 

Imbavagliatelo!


 "Tutto quello che mi è successo dopo l'estate e anche al nostro deputato Papa che è in carcere - aggiunge - E' uno scandalo, e sono anche gentile a definirlo così". "Pensate a me che mi hanno tolto tutti i testimoni della difesa - insiste - Pensate a quello che è successo a Napoli, al deputato Papa che rimane ancora in galera"  "ci sono schegge impazzite [magistrati n.d.r.] che puntano all'eversione" [Lo statista del consiglio]

Poi però pretendono di mettere il bavaglio alla stampa, e lo fanno, con quella loro insolente arroganza, col despotismo miserabile che può avere solo un prevaricatore. Pare abbiano risparmiato noi blogger, ma non per un rigurgito di senso democratico delle cose, ma temo col disprezzo che dà il senso di superiorità. Ci lasciano parlare, perché secondo loro contiamo meno di un nulla, e siamo troppi da monitorare.

I giornalisti che vorranno raccontarci di come gira questo fottuto mondo al contrario, rischieranno la galera, mentre questo tizio, il vero eversore del consiglio, continuerà ugualmente a vilipendere tutte le Istituzioni che lui stesso dovrebbe garantire e rappresentare, anche forte del fatto di essere tra le altre cose, un monopolista dei mezzi di comunicazione di massa – rubati o no a qualcuno.
Noi si resta onesti, e soprattutto si conserva la libertà che ci siamo guadagnati. Tutti quelli come me che hanno sempre chiamato le cose col proprio nome, a dispetto dell’arroganza di un potere che a volte – a me almeno sì – ci ha fatto veramente male.

Il paradosso di tutta questa storia, è che per essere libero, libero non lo è per nulla. Costretto alla strenue difesa sia dei suoi interessi, sia della sua libertà fisica. Lo schiavista è in realtà uno schiavo, ridicolo e miserabile, persino del proprio corpo che non lascia libero di essere quel che vorrebbe nella sua vecchiaia. Schiavo, imprigionato in un silenzio che lo obbliga a far di sé una barzelletta, di questo mondo comunista contro il quale lui nulla può. Schiavo della sua malavita che lo rende ridicolo agli occhi di un mondo intero che lo guarda con divertito sarcasmo, a volte schifandolo.

Inviso ai suoi stessi schiavi, che tramano alle sue spalle o che si prodigano in miserabili arringhe difensive da essere degne dei migliori testi di cabaret.
Parla di scandalo, questo tizio che dello scandalo ha fatto cultura, che con i suoi scandali ha piegato la credibilità di un’intera nazione. Lui, che è lo scandalo fatto persona, forse è l’unico che i suoi accoliti dovrebbero imbavagliare, rendendolo finalmente innocuo e non in grado di nuocere né a se stesso né a tutti noi.

Di fronte a queste illuminate dichiarazioni, divulgate a mezzo di quella stampa da imbavagliare, io mi consolo e so che qualunque cosa io possa scrivere domani, non sarà mai tanto grave quanto quelle dette da lui, e che nessun giudice potrà mai ritenermi colpevole di aver vilipeso un’istituzione, ma semmai di averla sempre difesa non riconoscendola tale fino a quando abusivamente occupata da questo tizio, che è di per se un oltraggio a tutti noi.

Rita Pani (APOLIDE)


Comments:
Ovviamente, a questo tizio ["seems like a clown", titolava un giornale di Los Angeles che raccontava le sue squallide storie tra puttane e puttanieri] ed ai suoi bravi non è venuto in mente che, nel giorno dei funerali a Barletta, sarebbe stato d'obbligo, per le alte cariche dello Stato, mantenere un contegno almeno dignitoso. No, era là a cazzeggiare di "Forza Gnocca", come nulla fosse.
Invoco il karma.
 
Ciao Rita hai perfettamente ragione, non so se ti è già capitato per quanto attiene il tuuo blog di ricevere una segnalazione, a me si un certo Alex ha ritenuto di dover avvertire google connect di segnalarmi subito dopo aver pubblicato questo mio pezzo:
http://scritticorsari77.blogspot.com/2011/10/si-scrive-individualismo-si-legge.html
Dice che il mio blog è inutile, ho risposto nel post stesso che ritengo quelli come lui inutili e con il cervello all'ammasso, e che la loro legge non può passare, questo per dire che sono davvero dei deficenti poverini vanno compresi nella loro idiozia di italioti.
Rabbia la mia? si
Solo per questa vicenda che mi tocca da vicino? no la rabbia scaturisce dal lavaggio del cervello perpetrato in anni ai danni di persone che non sono nate con un prolema di minorità, anzi spesso queste persone nate malate sono molto più intelligenti di coloro che si sentono forti, che pensando di avere un potere agiscono come dei parassiti (o ma che dico? lo sono parassiti) difesi da leggi anti-persona-pensante, è così che ci vogliono! zitte-i e non pensanti beh per parte mia si attaccano!
Svolgiamo un lavoro, te meglio di me che so a malapena parlare un italiano comprensibile.
Un lavoro di protesta, un lavoro non retribuito per passione e amore cosa che a questa feccia manca visto che vivono come larve parassitando e approfittando di insulse manovre di regime.
E' la prima volta che ti segnalo un mio post, non lo avrei fatto se non fosse stato per un motivo importante come quello di togliere (INFINE) la voce a chi dissente da tali architetture volte ad azzittire ed eliminare ogni causa alternativa allo stato di cose esistente.
 
Grande Rita... volevo dirtelo

An Mi
 
L’albero secco e marcio non ha diritto di stare dove sta: esso ruba luce e aria alla giovane vita, che sorge e matura per un mondo nuovo.
(F. HÖlderlin)
 
E ‘sto presidente logorroico che non se ne perde una di occasioni per sproloquiare a vuoto: “Boni, ragazzi! State boni e in concordia ché solo così arriveranno tempi migliori. Non comportatevi come i polli di Renzo Tramaglino. Tenete duro, perbacco!”.
E tutto andrà ben, madama la marchesa: basta firmargli un lasciapassare, e… ma ora non disturbate il manovratore. Capite di cosa si tratta? Ci abbiamo le risorse noi! E abbiamo tempo! Ora è più urgente mettere a tacere i magistrati e anche il popolo poi, al limite, ci vendiamo i linghotti d’oro della banca d’Italia, il Colosseo, le Dolomiti… un condono e una mini mini patrimoniale…
Tenete duro! e moriremo tutti quanti.
 
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