9.17.2011

 

Per fortuna ci rispettano

 Il Fondo Monetario Internazionale si candida a salvare l’Italia governata da un tizio che a tempo perso (ipse dixit) fa anche il primo ministro. Tre o quattro economisti coraggiosi, ignorati dalla stampa, si domandano se l’Italia, come l’Islanda, avrà il coraggio di dire di no. Io che non sono né economista, né coraggiosa so bene che la risposta è no. No perché non c’è governo, e soprattutto non ci sarà nemmeno se le cose, finalmente, dovessero cambiare. No, perché non siamo in Islanda, ma finiremo presto come uno degli ultimi paesi dell’est, quelli che avevano tutto tranne la presunta libertà, ed oggi hanno la libertà di scappare dalla fame indotta dall’essere stati risucchiati dall’ FMI.

Siamo l’Italia di oggi, purtroppo, il paese che non ha bisogno di inventare le barzellette; siamo la barzelletta per antonomasia. Siamo così oltre che abbiamo finito anche gli aggettivi e gli insulti.

Siamo in mano a un paio di malati mentali, ognuno schiavo della sua psicotica mania, senza cura e ormai fuori controllo. Da un lato un pervertito in odore di pedofilia, erotomane e megalomane, con evidenti deliri di onnipotenza, dall’altro ciò che resta di un ignorante mitomane, esaltato da un popolino verde di poveracci e ignoranti, ai quali può tranquillamente annunciare la successione, più che la secessione, dando la lieta novella: “Dopo di me mio figlio, quello scemo, e calderoli a Roma”. Poi lui ha anche la risposta per salvare la nostra economia: l’Italia è affossata, facciamo la Padania, e che il Po ci porti fortuna. (Che mi pare geniale)

Il Corriere della Sera di oggi, nell’annunciare la pubblicazione delle intercettazioni telefoniche del pervertito del consiglio, si scusava con i lettori per la crudezza delle parole, ma con impeto paternalistico rivendicava il merito di aver trattato (copio) le telefonate con la dovuta cura: evitando i passaggi più pesanti o volgari, come le dettagliate descrizioni a sfondo sessuale. Per rispetto di chi legge, oltre che degli intercettati.

Nessun giornale – o quasi nessuno – ha sentito l’urgenza di spiegare al popolo disgustato dalle panzane sessuali di un vecchio porco che a tempo perso fa il primo ministro, quali saranno le devastanti conseguenze dell’intervento dell’FMI nell’economia italiana. Nessun giornale, in effetti, ha sentito l’urgenza di raccontarci, per filo e per segno, il modello islandese, quello che ha avuto il coraggio di rifiutare di farsi spazzare via dal Fondo Monetario Internazionale. Nemmeno gli economisti che di solito appaiono negli schermi al plasma, possibilmente HD/3D, delle case italiane ha avuto il coraggio di spiegare quali intrallazzi possano essere messi in atto da questi governanti di merda, di un paese di merda, che dovranno vendere gli ultimi scampoli di stato (i nostri diritti in primis) ai privati, e quindi a loro stessi.

Certo comprendo che l’educazione è importante, e quindi è bello sentirsi trattare con rispetto perché leggiamo o perché siamo stati intercettati, ma forse sarebbe stato meglio evidenziare con un neretto cubitale i passi in cui, la nostra economia, i nostri soldi, i nostri sacrifici, la ricostruzione de L’Aquila, la farsa mafiosa del Ponte sullo stretto, la nostra fame e la nostra rovina, venivano ceduti in cambio di un poco di pelo che necessariamente doveva uscire da un vestito da troiona.

E mi ritorna il sospetto – forse la speranza – che prima o poi la mafia (quella vera) taglierà i fili del burattino psicopatico facendolo afflosciare per terra, come un sacco vuoto che non serve più.

Rita Pani (APOLIDE)  

Comments:
forse si è scordata il presidente della Repubblica, e la pseudo opposizione, come pure il pseudo sindacato...cosa hanno fatto fino ad ora ??????????????


http://www.youtube.com/watch?v=Y5UBnAUGal8


http://www.youtube.com/watch?v=q3oRy42aKaU
 
un grosso equivoco, credo, è alla base di gran parte dei "dibattiti" sulla crisi socio-economica? del paese Italia? in realta' è un problema di "organizzazione malaffarosa" scoria infetta che ha invaso la politica, tutta, dove la totale mancanza di trasparenza e serieta' morale? hanno fatto sì di prosiugare le risorse, producendo e aumentando le diseguaglianze sociali? la diminuzione di beni pubblici, accessibili a pochi, la cancellazione di cultura e arte, la riduzione del lavoro e tanto altro, prendiamo atto che il "demerito" di tutto questo è della politica? oggi servirebbe al contrario, migliorare l'efficenza del sistema e correggerne l'efficacia, con interventi per realizzare investimenti in strutture, identificandone le priorita'? questa resta e restera' teoria, manca la chiarezza perche' chi fa' politica (gruppo o branco) appartiene a quella specie animale che preferisce vivere e godere dei "vantaggi & previlegi" senza dover rispondere delle responsabilita' con il solo bisogno di godere lussuria del danaro (perverso) con incongruenza e dissenso alle domande serie dei cittadini? la popolazione civile continua a morire di fame e malattie? perche' chi governa non ha nè volonta' nè capacita' di governare, senza correggere nessun errore, distratto da altri "generi"e approcci? con tante pagine dedicate che a mio parere dovremmo (finalmente) stoppare con piu' fatti e meno parole. saluti da franco il vecio
 
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