7.29.2011

 

Quando parlano le istituzioni


Il titolare del Tesoro temeva di essere vittima di uno scontro  tra bande dentro la Finanza.

Diceva Nanni Moretti, nel film “Palombella rossa”: “Le parole sono importanti!” e lo sono davvero, soprattutto in questi tempi di noia e imperizia, in cui ci lasciamo passare sopra le cose peggiori, senza che queste riescano a scalfire nulla di noi.
Le parole dei Ministri sono assai più importanti di quelle che possiamo sputare noi, liberi pensatori, cittadini qualunque più o meno raziocinanti o indignati. Quando parla un ministro, è l’istituzione che ti parla, e quando un’istituzione mi parla così, io libera cittadina, rivendico forte il diritto non solo di non sentirmi in obbligo di rispettare le istituzioni, ma di vituperarle al punto da ritenermi più che apolide, facente parte di un mondo a parte.

E più che le parole di questi malfattori, quel che è importante è il silenzio che accompagna ogni schiaffo e ogni insulto. Certo, è difficile attendersi una dura presa di posizione da parte della Finanza, capace di ridare dignità all’Istituzione che rappresenta, dopo che qualche generale è stato beccato col sorcio in bocca come un banale ladro di polli, ma almeno un sussulto, un labile tentativo, forse, sarebbe stato apprezzato. Invece tutto tace e a noi resta l’idea che questo stato sia davvero diviso tra comunisti e libertari, gli uni vendicativi e in lotta contro gli altri, in questo stato dove tutto ormai è diventata una battaglia tra il bene e il male, ma al rovescio.

Il titolare della Pubblica Amministrazione: siete dei cretini, disperati e poveretti, ho il consenso di milioni 
di italiani.

E sono ancora le istituzioni a parlare. Quelle che dovrebbero “lavorare” per noi, quelle che dovrebbero risolvere la vita di milioni di noi. E sarebbe davvero troppo semplicistico limitarsi a rispedire al mittente l’insulto. Perché per me, che vivo da disperata e senza ricchezza alcuna, ma decisamente priva anche del sospetto d’essere affetta da cretinismo o priva di dignità, ritenere un siffatto scherzo della natura un ministro, sarebbe oltremodo contro natura. Non potrei mai rivolgermi a questa cosa mostruosa col rispetto dovuto ad un’istituzione, ad un animale, e nemmeno ad una pianta.

Se solo da cittadini dignitosi riuscissimo a far di conto, questa feccia spavalda ed arrogante inizierebbe a tremare. Se fossimo tutti un poco più propensi a riprenderci il maltolto, li vedremmo scappare nottetempo, forse con le borse piene solo di danaro; l’unica cosa per cui sono sempre stati capaci di lavorare, rapinatori, ladri e profittatori. Se riuscissimo una volta per tutte ad ascoltare bene il senso delle parole – quando parla un’istituzione – capiremmo quanta urgenza ci sia di difendere e ridare dignità alle stesse istituzioni. Quelle che oggi ci insegnano che è giusto delinquere per salvarsi da esse.

Mi torna in mente Karl Popper: Vi sono soltanto due tipi fondamentali di istituzioni: quelle che consentono un mutamento senza spargimento si sangue, e quelle che non lo consentono!” 

Rita Pani (APOLIDE)

Comments:
forse era sbagliato? nei piccoli paesi, quando un cretino parlava, veniva "compatito" per quello che era, se invece parlava il dottore o l'avvocato, la gente ascoltava volentieri, se pero' venivano dette "porcate" scattava la protesta, a volte anche violenta! questo oggi non succede, perche'? l'adattamento al nulla, il vuoto mentale? l'indifferenza, il totale disinteresse? ha creato spazio a "sgorbi" brunino fa rima, tutti lo considerano "bassino"? forse con pala e badile? potrebbe essere un "rimedio" saluti da franco il vecio
 
@Franco, se non mi operano a giorni, il 5 sarò a Monteveglio ;)
 
Rita scrivi splendidamente e dai voce a chi non riesce a dire quello che pensa ma pensa come te! Brava:)
 
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